Adolf Hitler: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullata la modifica di 185.112.4.27 (discussione), riportata alla versione precedente di Elwood
Etichetta: Rollback
Eletro 16 (discussione | contributi)
m fixs
 
(28 versioni intermedie di 16 utenti non mostrate)
Riga 1:
<noinclude>{{Protetta}}</noinclude>
{{nota disambigua||Hitler (disambigua)|Hitler}}
{{Carica pubblica
Riga 76 ⟶ 77:
|Nazionalità = austriaco
|NazionalitàNaturalizzato = tedesco
|PostNazionalità = , fu [[cancelliere del Reich]] in [[Germania nazista |Germania]] dal 1933 e ''[[Führer]]'' dal 1934, instaurando un [[dittatura|regime dittatoriale]] fino alla sua morte nel 1945
}}
 
Riga 84 ⟶ 85:
Nel 1934, dopo la morte di von Hindenburg, si attribuì per legge il titolo di ''Führer'' e Cancelliere del ''[[Germania nazista|Reich]]'', accentrando nelle sue mani i poteri dello Stato e instaurando un [[Dittatura|regime dittatoriale]]. Grazie a un possente ed efficace programma di ristrutturazione economica e riarmo militare, Hitler perseguì una politica estera estremamente aggressiva, volta principalmente a espandere il ''[[Lebensraum]]'' (in [[Lingua italiana|italiano]] "spazio vitale") tedesco a spese delle popolazioni dell'[[Europa orientale]].<ref>Il progetto hitleriano era la fondazione di un nuovo Impero pangermanico («Terzo ''Reich''»), erede del [[Sacro Romano Impero]] (962–1806) e dell'[[Impero tedesco]] (1871–1918).</ref> In un susseguirsi di atti di sfida alla comunità internazionale, giunse a [[Campagna di Polonia|invadere la Polonia]] il 1º settembre 1939, provocando così lo scoppio della [[seconda guerra mondiale]].
 
Da quel momento, Hitler diresse personalmente le operazioni di guerra, esercitando un'influenza determinante nelle scelte strategiche e nella conduzione operativa. Grazie anche alle sue decisioni e alla sua determinazione, i primi anni del conflitto furono caratterizzati da impressionanti vittorie, che permisero al Terzo Reich di dominare gran parte dell'[[Europa]] e che sembrarono dimostrare l'invincibilità della ''[[Wehrmacht]]''. Tuttavia, a partire dal 1942, con il formarsi della potente coalizione degli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati anglo-americano-sovietici]], la [[Germania]] dovette passare sulla difensiva e subire gli attacchi sempre più efficaci dei suoi nemici. Abbandonato dagli alleati, logorato dalle continue sconfitte e in [[Salute di Adolf Hitler|condizioni fisiche e psichiche sempre più precarie]], Hitler rifiutò di cedere le armi e continuò a resistere ostinatamente. Rimasto bloccato con le truppe a lui fedeli in una [[Berlino]] ormai accerchiata dall'[[Armata Rossa]], si [[Suicidio|suicidò]] nel suo [[Führerbunker|bunker]] il 30 aprile 1945 insieme alla compagna [[Eva Braun]], che aveva sposato il giorno prima.
 
Responsabile della morte di milioni di persone, Hitler fu propugnatore di un'[[ideologia]] nazionalista e [[Razzismo|razzista]], nonché di una politica di discriminazione e sterminio che colpì vari gruppi etnici, politici e sociali: [[Generalplan Ost|popolazioni slave]], [[Porrajmos|etnie romaní]], [[Storia dei testimoni di Geova nella Germania nazista e durante l'Olocausto|testimoni di Geova]], [[Storia degli omosessuali nella Germania nazista e durante l'Olocausto|omosessuali]], [[Resistenza tedesca|oppositori politici]], [[Atrocità dei nazisti contro i prigionieri di guerra sovietici|prigionieri di guerra]], [[Aktion T4|disabili fisici e mentali]] e, in particolar modo, gli [[ebrei]]. Segregati sin dal 1933 dalla vita sociale ed economica del Paese, gli ebrei e le altre minoranze furono oggetto dal 1941 di un piano d'internamento e sterminio noto con il nome di [[Soluzione finale della questione ebraica|soluzione finale]], al quale ci si è riferiti sin dall'immediato dopoguerra con il termine di ''Shoah'' od [[Olocausto]].<ref>Il termine ''olocausto'' con riferimento al genocidio degli ebrei è ritenuto non ''[[politicamente corretto]]''; si veda {{cita testo|url=http://www.olokaustos.org/saggi/saggi/shoah.htm|titolo=Olocausto, Shoah, memoria|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090203185403/http://olokaustos.org/saggi/saggi/shoah.htm }}</ref> La parola [[genocidio]] fu coniata dall'ebreo polacco [[Raphael Lemkin]] in un'opera del 1944 sulle politiche di sterminio naziste.<ref>{{cita news|url=http://articles.cnn.com/2008-11-13/world/sbm.lemkin.profile_1_armenian-revolt-genocide-raphael-lemkin?_s=PM:WORLD|pubblicazione=CNN.com|autore=Jennifer Hyde|data=13 novembre 2008|accesso=18 febbraio 2012|titolo=Polish Jew gave his life defining, fighting genocide|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120202112905/http://articles.cnn.com/2008-11-13/world/sbm.lemkin.profile_1_armenian-revolt-genocide-raphael-lemkin?_s=PM:WORLD}}</ref>
Riga 108 ⟶ 109:
 
Così come molti austriaci e tedeschi, Hitler iniziò a coltivare e sviluppare idee nazionaliste e pangermaniche sin da una tenera età. Esprimeva lealtà solo alla nazione tedesca, ripudiando la monarchia asburgica e la sua società multietnica: già con gli amici, Hitler ricorreva all'«Heil» come saluto, e cantava il ''Deutschlandlied'' in luogo dell'inno nazionale austriaco.<ref name="HamannMommsen2010"/>
 
=== Leonding, Vienna e Monaco ===
{{vedi anche|dipinti di Adolf Hitler}}
[[File:Adolf Hitler as a child.jpg|thumb|left|Hitler in una fotografia scolastica]]
 
{{Approfondimento|titolo=[[Vegetarianismo di Adolf Hitler|Hitler era vegetariano?]]|contenuto=Secondo Margot Woelk, sua assaggiatrice ufficiale dal 1942 al 1944, Hitler era [[vegetarianismo|vegetariano]].<ref>{{cita news|autore=Erica Orsini|url=http://www.ilgiornale.it/news/interni/ogni-volta-avevo-terrore-rimanere-avvelenata-carne-e-pesce-886062.html|titolo=Assaggiavo i pasti di Hitler e vi dico che era vegetariano|pubblicazione=[[il Giornale]]|data=15 febbraio 2013|accesso=18 marzo 2013}}</ref> In un'intervista infatti riferisce :{{citazione|Tutto era vegetariano e tutto fatto da deliziosi ortaggi freschi, dagli asparagi al pepe ai fagioli con riso, fino alle insalate. Tutto era disposto su un piatto solo, così come voleva fosse servito. Non c’era assolutamente carne e non ricordo vi fosse anche del pesce.}}<ref>http://www.greenstyle.it/adolf-hitler-vegetariano-arriva-la-conferma-14939.html</ref><ref>http://www.newser.com/story/165567/hitlers-food-taster-tells-her-story.html</ref>
Riga 119 ⟶ 124:
Si può quindi concludere che Hitler non sia stato tutta la vita vegetariano, ma che lo divenne in età adulta nei primi anni del 1930.
|allineamento=destra}}
 
=== Leonding, Vienna e Monaco ===
{{vedi anche|dipinti di Adolf Hitler}}
[[File:Adolf Hitler as a child.jpg|thumb|left|Hitler in una fotografia scolastica]]
 
Alois Hitler morì il 3 gennaio 1903 per un'emorragia polmonare. La vedova, Klara, morì il 21 dicembre 1908. All'età di 19 anni Adolf rimasto così orfano, lasciò la sua casa per Vienna, dove aveva vaghe speranze di diventare un artista. Aveva diritto a una pensione da orfano, che integrava lavorando come illustratore. Aveva un certo talento artistico e spesso elaborava dipinti di case e grandi palazzi. Si conservano alcune tele di discreta fattura.
Riga 128 ⟶ 129:
Secondo Hitler stesso, fu a Vienna che il futuro dittatore iniziò ad avvicinarsi all'[[antisemitismo]], un'ossessione che avrebbe dominato la sua vita e sarebbe divenuta la chiave di molte delle sue azioni successive. Vienna aveva una grossa comunità ebraica, comprendente molti [[Ebraismo ortodosso|ebrei ortodossi]] dell'Europa orientale. Hitler in seguito ricordò il suo disgusto nell'incontrare gli ebrei viennesi. A Vienna l'antisemitismo si era sviluppato dalle sue origini religiose in una dottrina politica, promosso da pubblicisti come [[Adolf Lanz|Lanz von Liebenfels]], i cui libelli venivano letti da Hitler, e da politici come [[Karl Lueger]], borgomastro di Vienna, o [[Georg von Schönerer]], che contribuì agli aspetti [[Razzismo|razziali]] dell'antisemitismo. Da loro Hitler acquisì il credo nella superiorità della [[razza ariana]], che formò le basi delle sue idee politiche. Hitler arrivò a credere che gli ebrei fossero i nemici naturali degli "ariani" e fossero anche in qualche modo responsabili per la sua povertà e incapacità di ottenere il successo che credeva di meritare.
 
Gli storici moderni sono arrivati alla conclusione che il rapporto di Hitler con il [[Questione ebraica|problema ebraico]] e la sua genesi non nacquero nella capitale austriaca, bensì molti anni dopo. Testimonianze di [[Reinhold Hanisch]] sottolineano come Hitler tenesse rapporti di lavoro, amicizia e dialogo con alcuni ebrei. Lo storico [[Richard J. Evans]] afferma che "gli storici ora generalmente concordano sul fatto che il suo famigerato e omicida antisemitismo emerse ben dopo la sconfitta della Germania [nella prima guerra mondiale], come un prodotto della paranoica spiegazione della" pugnalata alle spalle "per illa catastrofe".<ref>{{Cita web|url=https://www.theglobeandmail.com/arts/books-and-media/hitlers-first-war-by-thomas-weber/article4261721/|titolo=Hitler's First War, by Thomas Weber|autore=RICHARD J. EVANS|data=22 giugno 2011}}</ref>. Anche [[Ian Kershaw]], uno dei massimi esperti sul nazismo, conclude che Hitler fu sì antisemita durante la sua permanenza a Vienna, ma si trattava di un "odio personalizzato" e interiorizzato poiché aveva bisogno degli ebrei per vivere. Il suo esacerbato antisemitismo sarebbe apparso solo alla fine della guerra nel 1918-1919, quando “razionalizzò il suo odio viscerale in una visione del mondo”.<ref>{{Cita libro|autore=Ian Kershaw|titolo=Hitler. Vol. 1: 1889-1936|anno=1999|editore=Bompiani|pp=82-91|capitolo=Emarginazione - Capitolo II|ISBN=8845242803}}</ref> Infine Hans-Ulrich Thamer riassume "in seguito Hitler avrebbe dichiarato che il suo antisemitismo era scaturito a Vienna dall'incontro con gli ebrei dell'Europa orientale: un'altra evidente invenzione derivata dalla lettura di testi razzisti e adattata alla propria biografia"<ref name=":1">{{Cita libro|autore=Hans-Ulrich Thamer|titolo=Adolf Hitler. Biografia di un dittatore|editore=Carocci|p=34|ISBN=8843098195}}</ref> per poi concludere "il processo di formazione politica non si sviluppò e consolidò affatto a Vienna, come Hitler avrebbe più volte dichiarato in seguito".<ref name=":1" />
 
I soldi ereditati dalla zia ben presto terminarono e per diversi anni Hitler visse in una relativa oscurità; non si trovò mai in condizioni di reale indigenza, anche se dormiva in ostelli per soli uomini. Durante il tempo libero assisteva spesso all'opera nelle sale da concerto di Vienna, prediligendo i temi della [[mitologia norrena]] di [[Richard Wagner]].[[File:Adolf Hitler - Hofbräuhaus.jpg|thumb|Adolf Hitler, ''[[Hofbräuhaus|München Hofbräuhaus]]'', acquerello. Firmato in basso a destra]]

Come ebbe a scrivere nel ''Mein Kampf'',<ref name="Kampf">Adolf Hitler, ''Mein Kampf'', Bompiani, Milano, 1934.</ref> e come fu riconosciuto da chi lo conobbe nel periodo viennese, egli si dedicava instancabilmente alla lettura, a cui dedicava molte ore del giorno e della notte. Ciò, unito alle dure esperienze esistenziali, gli avrebbe fatto definire la capitale austriaca come "[...] la più seria e profonda scuola della mia vita [...]. Non mi toccò di aggiungere poi gran cosa a quello che avevo accumulato allora".<ref name="Kampf" />
 
Il 25 maggio 1913 Hitler si spostò a Monaco di Baviera per evitare di prestare servizio militare nell'esercito austro-ungarico.
 
=== La prima guerra mondiale ===
[[File:Adolf Hitler - Hofbräuhaus.jpg|thumb|Adolf Hitler, ''[[Hofbräuhaus|München Hofbräuhaus]]'', acquerello. Firmato in basso a destra]][[File:Hitler 1914 1918.jpg|thumb|Adolf Hitler in uniforme da [[Fanteria|fante]]]][[File:Bundesarchiv Bild 146-1974-082-44, Adolf Hitler im Ersten Weltkrieg retouched.jpg|thumb|upright=1.0|Adolf Hitler (seduto, il primo da destra) fotografato insieme ad altri sei commilitoni nel 1914]]Il 16 agosto 1914, quando l'[[Impero tedesco]] era ormai entrato nella [[prima guerra mondiale]], Hitler si arruolò come volontario a 25 anni nell'[[Deutsches Heer (1871-1919)|esercito bavarese]] del ''[[Kaiser]]'' [[Guglielmo II di Germania|Guglielmo II]], venendo assegnato nella 1ª Compagnia del 16º Reggimento di Fanteria "List", appartenente alla 6ª Divisione di Riserva. In quello stesso reggimento militava anche il suo futuro [[Reichsleiter]] (successivamente definito "delfino" di Hitler) [[Rudolf Hess]], a quell'epoca un [[tenente]]. Ottenne il [[Grado militare|grado]] di [[caporale]] e prestò servizio attivo in [[Francia]] e [[Belgio]] come staffetta portaordini (''Ordonnanz'').<ref>Glenn B. Infield. "Adolf Hitler ed Eva Braun"; 1979; Editoriale Corno - Milano</ref><ref>Documentario: "[[Atlantide - Storie di uomini e di mondi]]" - 12 ottobre 2009 - LE TRINCEE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE</ref> Contrariamente alla letteratura hitleriana successiva, il reggimento List non è stato un laboratorio del nazismo: solo il 2% dei commilitoni si iscriverà poi al partito e molti soldati volontari erano di religione ebraica, autorizzati a praticare tra le [[Trincea|trincee]] i loro riti.<ref name="Il Secolo XIX">{{Cita web|autore=Giovanni Mari|url=http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/2014/02/06/AQ0ud1iB-mondiale_guerra_storia.shtml|titolo=La vera storia di Hitler nella Prima guerra mondiale|accesso=7 febbraio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140222035031/http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/2014/02/06/AQ0ud1iB-mondiale_guerra_storia.shtml|urlmorto=sì}}</ref>
[[File:Hitler 1914 1918.jpg|thumb|Adolf Hitler in uniforme da [[Fanteria|fante]]]]
Il 16 agosto 1914, quando l'[[Impero tedesco]] era ormai entrato nella [[prima guerra mondiale]], Hitler si arruolò come volontario a 25 anni nell'[[Deutsches Heer (1871-1919)|esercito bavarese]] del ''[[Kaiser]]'' [[Guglielmo II di Germania|Guglielmo II]], venendo assegnato nella 1ª Compagnia del 16º Reggimento di Fanteria "List", appartenente alla 6ª Divisione di Riserva. In quello stesso reggimento militava anche il suo futuro [[Reichsleiter]] (successivamente definito "delfino" di Hitler) [[Rudolf Hess]], a quell'epoca un [[tenente]]. Ottenne il [[Grado militare|grado]] di [[caporale]] e prestò servizio attivo in [[Francia]] e [[Belgio]] come staffetta portaordini (''Ordonnanz'').<ref>Glenn B. Infield. "Adolf Hitler ed Eva Braun"; 1979; Editoriale Corno - Milano</ref><ref>Documentario: "[[Atlantide - Storie di uomini e di mondi]]" - 12 ottobre 2009 - LE TRINCEE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE</ref> Contrariamente alla letteratura hitleriana successiva, il reggimento List non è stato un laboratorio del nazismo: solo il 2% dei commilitoni si iscriverà poi al partito e molti soldati volontari erano di religione ebraica, autorizzati a praticare tra le [[Trincea|trincee]] i loro riti.<ref name="Il Secolo XIX">{{Cita web|autore=Giovanni Mari|url=http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/2014/02/06/AQ0ud1iB-mondiale_guerra_storia.shtml|titolo=La vera storia di Hitler nella Prima guerra mondiale|accesso=7 febbraio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140222035031/http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/2014/02/06/AQ0ud1iB-mondiale_guerra_storia.shtml|urlmorto=sì}}</ref>
 
Durante il servizio militare, Hitler si dimostrò un soldato coraggioso e probo: a differenza degli altri commilitoni rifiutava le [[Sigaretta|sigarette]] e gli [[Bevanda alcolica|alcolici]], non chiedeva licenze, non riceveva mai né lettere né pacchi postali da casa, non dimostrava alcun interesse per le ragazze e non si lamentava mai per i [[Pediculus humanus capitis|pidocchi]], il [[fango]], la sporcizia e il cattivo odore delle trincee. Era inoltre solitario e sembrava voler provare affetto solo a Foxl, il cane randagio da lui adottato prima di partire per il fronte. Al contrario, alcuni suoi soldati lo descrivevano anche in preda ad esaurimenti nervosi: infatti lo si vedeva dapprima immerso nei suoi pensieri con le mani appoggiate sulla testa e all'improvviso scattare imprecando contro i "nemici interni del popolo tedesco", ossia gli ebrei e i marxisti.
Riga 145 ⟶ 147:
 
Il 5 marzo 1917, cinque mesi più tardi, tornò sul campo di battaglia e combatté tutte le più sanguinose battaglie sul fronte delle [[Fiandre]], tra cui la [[Battaglia di Arras (1917)|battaglia di Arras]] e la [[battaglia di Passchendaele]].
 
[[File:Bundesarchiv Bild 146-1974-082-44, Adolf Hitler im Ersten Weltkrieg retouched.jpg|thumb|upright=1.0|Adolf Hitler (seduto, il primo da destra) fotografato insieme ad altri sei commilitoni nel 1914]]
 
Per lunghi mesi scompare dalla prima linea, ma di guarnigione a [[Wavrin]] e si innamora di una contadina francese di 17 anni di nome [[Charlotte Lobjoie]] (conosciuta probabilmente nella primavera 1917), alla quale regala diversi acquarelli che lei conserverà in un [[granaio]].<ref name="Il Secolo XIX"/> Il 28 settembre 1918, dopo aver trascorso due settimane di congedo a Berlino, Hitler fu ferito da una scheggia in una trincea nel villaggio di [[Marcoing]] durante la [[battaglia di Cambrai-San Quintino]] in Francia, mentre era in corso un assalto a sorpresa da parte di un [[plotone]] britannico del [[Duke of Wellington's Regiment|Reggimento Duca di Wellington]].
Riga 172:
Il Partito Nazista era solo uno dei numerosi piccoli gruppi estremisti della Monaco di quell'epoca, ma Hitler scoprì ben presto di avere un talento notevole nell'oratoria pubblica e nell'ispirare la lealtà delle persone. La sua retorica, che attaccava gli ebrei, i socialisti, i liberali, i capitalisti e i comunisti, iniziò ad attrarre nuovi aderenti. Tra i primi seguaci troviamo [[Rudolf Hess]], [[Hermann Göring]] ed [[Ernst Röhm]], che sarebbe stato il capo dell'organizzazione paramilitare nazista, la [[Sturmabteilung|SA]] (Sturmabteilung), ufficialmente denominate "Squadre Sportive del Partito". Nel [[1921]] fu condannato a tre mesi di prigione (di cui solo uno scontato) per aver personalmente guidato un attacco delle SA contro un comizio, culminato con l'aggressione dell'oratore, un federalista bavarese di nome Ballerstedt.
 
==== Il putsch del 1923, il processo e la prigionia (1923 - 1924) ====
{{Immagine multipla
{{Vedi anche|Putsch di Monaco|Mein Kampf}}{{Immagine multipla
|titolo = '''Il processo del 1924'''
|sfondo titolo = #FF3344
Riga 182 ⟶ 183:
|allinea sotto = center
|per riga = 1
}}Un altro suo ammiratore fu il Maresciallo di Campo dell'epoca di guerra, [[Erich Ludendorff]]. Hitler decise di usare Ludendorff come facciata in un tentativo abbastanza velleitario di conquistare il potere, il "[[Putsch di Monaco]]" dell'8 novembre 1923, quando i nazisti si spostarono da una birreria fino al Ministero della Guerra bavarese, intendendo rovesciare il governo separatista di destra della Baviera e da lì marciare su Berlino, emulando così la [[marcia su Roma]] di [[Benito Mussolini|Mussolini]]. Hitler fece affidamento principalmente sull'aiuto degli ex combattenti delusi dalla Repubblica di Weimar riuniti nelle organizzazioni paramilitari dei "Corpi Franchi" ([[Freikorps]]).
}}
 
==== Il putsch del 1923, il processo e la prigionia (1923 - 1924) ====
{{Vedi anche|Putsch di Monaco|Mein Kampf}}
Un altro suo ammiratore fu il Maresciallo di Campo dell'epoca di guerra, [[Erich Ludendorff]]. Hitler decise di usare Ludendorff come facciata in un tentativo abbastanza velleitario di conquistare il potere, il "[[Putsch di Monaco]]" dell'8 novembre 1923, quando i nazisti si spostarono da una birreria fino al Ministero della Guerra bavarese, intendendo rovesciare il governo separatista di destra della Baviera e da lì marciare su Berlino, emulando così la [[marcia su Roma]] di [[Benito Mussolini|Mussolini]]. Hitler fece affidamento principalmente sull'aiuto degli ex combattenti delusi dalla Repubblica di Weimar riuniti nelle organizzazioni paramilitari dei "Corpi Franchi" ([[Freikorps]]).
 
Il colpo di Stato fallì ed Hitler venne processato per alto tradimento; tuttavia egli si servì del processo per diffondere il suo messaggio in tutta la Germania. Nell'aprile del 1924 venne condannato a cinque anni di carcere nella prigione di [[Landsberg am Lech]], ubicata ad un'ottantina di chilometri di distanza da Monaco di Baviera. Qui Hitler lesse l'opera di [[Henry Ford]] ''[[L'ebreo internazionale]]'' e, ispirandosi a questa, scrisse la sua famosa opera ''[[Mein Kampf]]'' (''La mia battaglia''). Questo lavoro ponderoso conteneva le idee di Hitler sulla razza, la storia e la politica, compresi numerosi avvertimenti sul destino che attendeva i suoi nemici, specialmente gli ebrei, nel caso in cui fosse riuscito a salire al potere. Il libro venne pubblicato la prima volta in due volumi: il primo nel 1925 e il secondo un anno dopo. Le prospettive di un Hitler al potere sembravano così remote, a quel tempo, che nessuno prese seriamente i suoi scritti.
 
[[File:Early Stabswache.jpg|thumb|left|Hitler circondato da guardie del corpo (1925)]]
 
==== Ricostruzione del partito ====
[[File:Early Stabswache.jpg|thumb|left|Hitler circondato da guardie del corpo (1925)]]Considerato relativamente innocuo, Hitler ottenne una riduzione della pena e venne rilasciato nel 1924 dopo solo nove mesi di pena detentiva. A quel momento il partito nazista a malapena esisteva e i suoi capi dovettero adoperarsi a lungo per ricostruirlo. Durante questi anni Hitler formò un gruppo che sarebbe in seguito diventato uno degli strumenti chiave nel raggiungimento dei suoi obiettivi. All'interno delle SA Hitler costituì nel 1925 una guardia del corpo personale, le ''[[Schutzstaffel]]'' ("unità di protezione" o SS). Questo [[Forze speciali|corpo d{{'}}''élite'']] dalle uniformi nere venne guidato da [[Heinrich Himmler]], che poi sarebbe diventato il principale esecutore dei piani di Hitler sulla "[[Soluzione finale della questione ebraica|questione ebraica]]", durante la [[seconda guerra mondiale]]. Nel 1930 Hitler assunse la carica di ''Oberste SA'' (capo supremo), affidando la carica di comandante militare (''Stabschef'') delle SA a [[Ernst Röhm]].
 
Parallelamente a tutto ciò, Hitler effettuò diversi tentativi per diventare cittadino tedesco (essendosi reso [[Apolidia|apolide]] dall'aprile 1925 per sfuggire a eventuali estradizioni in Austria), attraverso i membri dell'NSDAP che a partire dal 1930 avrebbero iniziato già a ricoprire incarichi di governo locali ([[#Naturalizzazione tedesca|vedere sotto]]).
Riga 205 ⟶ 200:
 
Non ha un peso ideologico, ma rappresenta un punto nodale della sua formazione culturale, l'opera del "tedeschissimo poeta" [[Friedrich Schiller]]. In particolare Hitler appare ossessionato da ''[[La congiura di Fiesco a Genova]]'' (''Die Verschwörung des Fiesco zu Genua'', 1873). Il passaggio su uno dei protagonisti, il Moro, lo cita insistentemente: due volte nel ''Mein Kampf'', in un discorso pubblico a Berlino e nelle trattative con il presidente ceco [[Emil Hácha]].<ref>{{Cita web|autore=Giovanni Mari|url=http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/2013/07/26/APTRmN4F-hitler_ossessione_fieschi.shtml|titolo=Hitler e l'ossessione dei Fieschi|accesso=9 febbraio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140222042606/http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/2013/07/26/APTRmN4F-hitler_ossessione_fieschi.shtml|urlmorto=sì}}</ref>
 
[[File:Bundesarchiv Bild 102-12078, Adolf Hitler und Anton Franzen.jpg|thumb|Hitler con indosso la divisa delle SA]]
 
=== La corsa al potere ===
 
[[File:Bundesarchiv Bild 102-12078, Adolf Hitler und Anton Franzen.jpg|thumb|Hitler con indosso la divisa delle SA]]
 
==== Il Piano Young e il crollo della "coalizione di Weimar" (1929-1930) ====
Riga 255 ⟶ 250:
[[File:Bundesarchiv Bild 183-1983-0210-507, Berlin, Staatsakt für Admiral von Trotha.jpg|thumb|left|Hitler ai funerali di Stato dell'ammiraglio [[Adolf von Trotha]] nell'ottobre 1940 a [[Berlino]], rivolto verso la [[Neue Wache]] (non visibile nell'immagine), accompagnato (da sinistra a destra) dall'ammiraglio [[Erich Raeder]], dai feldmarescialli [[Wilhelm Keitel]] e [[Erhard Milch]] e dal generale [[Friedrich Fromm]], mentre sullo sfondo si notano la [[Alte Bibliothek]] e lo [[Altes Palais]]]]
 
[[File:Bundesarchiv Bild 146-1990-048-29A, Adolf Hitler retouched.jpg|thumb|L'ufficio del ''Führer'' al ''[[Berghof]]'', la sua residenza privata nell'Obersalzberg delle Alpi Salisburghesi vicino a Berchtesgaden, in Baviera]]
Quando Hindenburg morì il 2 agosto 1934, Hitler - che in quanto già capo del governo, ossia cancelliere del ''Reich'', non poteva diventare anche [[Capi di Stato del Reich|presidente del ''Reich'']] (capo di Stato) - creò per sé una nuova carica, quella di ''[[Führer]]'', che in pratica gli consentì di cumulare i due incarichi. Egli era ''Führer und Reichskanzler'' (guida e cancelliere del ''Reich''). Dal 1934 sino alla sua morte in Germania non ci fu alcun presidente del ''Reich''.
 
Riga 310 ⟶ 305:
 
[[File:Roma-fosseardeatine6.jpg|thumb|L'ingresso delle Fosse Ardeatine così come lo vediamo oggi.]]
Tra il 1943 e il 1945 i tedeschi uccisero migliaia di civili italiani (i peggiori massacri furono quelli di [[Strage di Marzabotto|Marzabotto]], con 770 vittime, delle [[Eccidio delle Fosse Ardeatine|Fosse Ardeatine]], con 335 morti, e di [[Eccidio di Sant'Anna (di Stazzema)|Sant'Anna di Stazzema]] con 560 vittime civili, per lo più donne e bambini). In febbraio i sovietici si fecero strada attraverso la Polonia e la Germania orientale; in aprile arrivarono alle porte di Berlino. I più stretti collaboratori di Hitler gli consigliarono di scappare in Baviera o in Austria, per organizzare una resistenza finale sulle montagne, ma egli era determinato a restare nella capitale fino alla capitolazione.
 
Per impedire che le [[Alleati della seconda guerra mondiale|forze alleate]] potessero utilizzare le infrastrutture tedesche, il 19 marzo 1945 promulgò il [[decreto Nerone]], con cui ordinava di fare terra bruciata di tutte le infrastrutture e le risorse disponibili in [[Germania]]. L'esecuzione del decreto fu affidata a [[Albert Speer]] che, deliberatamente, lo disattese.<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.parmadaily.it/81104/Il_Decreto_Nerone/|titolo=Il Decreto Nerone -|pubblicazione=|data=20 marzo 2015|accesso=7 agosto 2018}}</ref>
Riga 322 ⟶ 317:
{{vedi anche|Vita privata di Adolf Hitler|Vegetarianismo di Adolf Hitler|Salute di Adolf Hitler}}
 
== Ascendenza e discendenza ==
== Conseguenze della politica hitleriana ==
{{vedi anche|Germania nazista}}
{{...|militari}}
 
== Viaggi di Hitler in Italia ==
Una volta asceso al potere, Hitler scelse come sua prima meta all'estero l'Italia per incontrare [[Benito Mussolini]]. Da allora tornò a far visita al Duce altre due volte. Altri tre incontri avvennero durante la guerra al confine tra [[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]] e [[Germania nazista|Germania]] presso Brennero:
* [[Venezia]], 14-16 giugno 1934;
* [[Roma]], [[Napoli]], [[Firenze]], [[Viaggio di Hitler in Italia|3-9 maggio 1938]];
* [[Brennero]], 18 marzo 1940;
* Brennero, 4 ottobre 1940;
* Firenze, 28 ottobre 1940;
* Brennero, 2 giugno 1941;
* [[Feltre]], 19 luglio 1943.
 
== Ascendenza e discendenza di Adolf Hitler ==
{{vedi anche|Hitler (famiglia)}}
=== Ascendenti ===
Riga 390 ⟶ 371:
 
Gran parte degli studiosi ritiene invece priva di fondamento l'ipotesi del caso dell'ex ferroviere francese [[Jean-Marie Loret]] di [[San Quintino (Francia)|San Quintino]] in [[Piccardia]] (1918-1985), il quale sosteneva di essere [[figlio illegittimo]] del ''Führer'', cosa che sembra essergli stata rivelata nel 1948 dalla madre, la contadina francese Charlotte Eudoxie Alida Lobjoie, in punto di morte, identificando con lo stesso Hitler il "soldato tedesco sconosciuto" con il quale aveva avuto una relazione durante la prima guerra mondiale.<ref>{{cita news|url=http://www.giornalettismo.com/archives/202777/il-figlio-di-adolf-hitler/|pubblicazione=giornalettismo.com|autore=Magdhi Abo Abia|data=18 febbraio 2012|accesso=4 ottobre 2014|titolo=Il figlio di Adolf Hitler? Si tratta di Jean Marie Loret, morto nel 1985, secondo la rivista parigina "Le Point" Il Telegraph ci racconta la storia di Jean Marie Loret, morto nel 1985 all’età di 67 anni, il quale non incontrò mai il suo padre}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-europa/adolf-hitler-jeanne-marie-loret-figlio-segreto-1125655/|pubblicazione=blitz quotidiano|data=20 febbraio 2012|accesso=4 ottobre 2014|titolo=“Tuo padre si chiamava Hitler”: il figlio (francese) segreto del fuhrer}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.linkiesta.it/blogs/cambronne/il-figlio-nascosto-di-hitler|pubblicazione=Le point|data=17 febbraio 2012|accesso=4 ottobre 2014|titolo=Il settimanale Le Point scopre il figlio nascosto (e francese) di Hitler|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141006090248/http://www.linkiesta.it/blogs/cambronne/il-figlio-nascosto-di-hitler}}</ref><ref>Loret scrisse di questa sua presunta discendenza in un libro autobiografico intitolato ''Ton père s'appelait Hitler'' (''Tuo padre si chiamava Hitler'') nel 1981, in seguito all'attenzione sostenuta dallo storico tedesco Werner Maser, che per primo rese pubblica la presunta notizia, nel 1977, in un articolo del giornale ''Zeitgeschichte'' del febbraio 1978, dal titolo ''Adolf Hitler: Vater eines Sohnes'' (''Adolf Hitler: padre di un figlio''), Zeit Geschichte, febbraio 1978, pp. 173-202.</ref>
 
== Nella cultura di massa ==
{{vedi anche|Adolf Hitler nella cultura di massa}}
 
La figura di Hitler non poteva che ispirare registi, scrittori, drammaturghi, cantanti e diventare egli stesso un personaggio, più o meno storico a seconda dei casi. Spesso si è tentato di far luce sulle ombre dell'uomo invece che del politico, con risultati discussi e spesso controversi.
 
Prima e durante la seconda guerra mondiale Hitler fu spesso descritto in Germania come una figura quasi divina, amata e rispettata dai tedeschi (si veda ad esempio il film di propaganda, girato su volontà dello stesso Hitler, ''[[Il trionfo della volontà]]''). Al di fuori della Germania era invece spesso oggetto di derisione.
 
Dopo la sconfitta della Germania nazista e la sua morte la derisione nei suoi confronti è stata sostituita dall'accettazione della sua totale follia: le politiche antisemite di Hitler erano ben note durante il corso della sua vita, ma fu solo dopo la sua morte che la portata delle politiche razziali e dell'Olocausto divenne realmente nota all'opinione pubblica al di fuori della Germania. Dopo che smise di essere una minaccia palpabile fu descritto nella cultura popolare come figura sinistra e diabolica, o meglio l'uomo più diabolico che sia mai esistito.
 
== Opere ==
Riga 405 ⟶ 395:
|collegamento_onorificenza = Croce di ferro
|motivazione = Per la [[prima battaglia di Ypres]]
|data = 12 febbraio 1915<ref name="onorificenze">{{Cita web|url=https://www.tracesofwar.com/persons/34384/Hitler-Adolf.htm|titolo=Hitler, Adolf}}</ref>
|data = 2 dicembre 1914
}}
{{Onorificenze
|immagine = Ord.Merit.Mil.Bavaria.PNG
|nome_onorificenza = Croce al merito militare di 3ª classe bavarese con spade
|collegamento_onorificenza = Ordine al merito militare di Baviera
|motivazione = Per la [[battaglia di Passchendaele]]
|data = 17 settembre 1917<ref name="onorificenze" />
}}
{{Onorificenze
Riga 412 ⟶ 409:
|collegamento_onorificenza = Croce di ferro
|motivazione = Assolvendo all'incarico di "portaordini" dimostrava sangue freddo, coraggio e audacia esemplari. In condizioni di grande pericolo, quando tutte le linee di comunicazione erano state tagliate, l'attività instancabile e senza paura di Hitler, permetteva di trasferire importanti messaggi alle nostre postazioni. <small>(versione tradotta)</small>
|data = 144 agosto 1918<ref name="onorificenze" />
}}
{{Onorificenze
Riga 419 ⟶ 416:
|collegamento_onorificenza = Distintivo per feriti (Germania)
|motivazione =
|data = 1418 agostomaggio 1918<ref name="onorificenze" />
}}
{{Onorificenze
|immagine = OrdCoburger_Ehrenzeichen.Merit.Mil.Bavaria.PNGjpg
|nome_onorificenza = Croce al merito militareDistintivo di 3ª classe bavarese con spadeCoburgo
|collegamento_onorificenza = Ordine al merito militareDistintivo di BavieraCoburgo
|motivazione = Per la [[battaglia di Passchendaele]]
|data = 171932<ref settembrename="onorificenze" 1917/>
}}
{{Onorificenze
|immagine = Планка Золотой партийный знак НСДАП.svg
|nome_onorificenza = Insegna d'oro del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori
|collegamento_onorificenza = Insegna d'oro del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori
|motivazione =
|data = 1933<ref name="onorificenze" />
}}
{{Onorificenze
Riga 433 ⟶ 437:
|collegamento_onorificenza = Ordine del Sangue
|motivazione =
|luogo = 9 novembre 1933<ref name="onorificenze" />
|luogo = marzo 1934
}}
{{Onorificenze
Riga 440 ⟶ 444:
|collegamento_onorificenza = Croce d'onore della Grande Guerra
|motivazione =
|luogo = 134 lugliosettembre 1934<ref name="onorificenze" />
}}
{{Onorificenze
|immagine = Планка Золотой партийный знак НСДАП.svg
|nome_onorificenza = Insegna d'oro del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori
|collegamento_onorificenza = Insegna d'oro del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori
|motivazione =
|data = 1936
}}
{{Onorificenze
Riga 454 ⟶ 451:
|collegamento_onorificenza = Ordine dell'Aquila Tedesca
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Anschluss_Medal_Bar.PNG
|nome_onorificenza = Medaglia "In memoria del 13 marzo 1938"
|collegamento_onorificenza = Medaglia "In memoria del 13 marzo 1938"
|motivazione =
|data = 1938<ref name="onorificenze" />
}}
{{Onorificenze
|immagine = Memel_Medal_Bar.PNG
|nome_onorificenza = Medaglia di Memel
|collegamento_onorificenza = Medaglia di Memel
|motivazione =
|data = 1939<ref name="onorificenze" />
}}
{{Onorificenze
|immagine = %D0%9B%D0%B5%D0%BD%D1%82%D0%B0_%D0%9C%D0%B5%D0%B4%D0%B0%D0%BB%D0%B8_%D0%B7%D0%B0_%D0%B2%D1%8B%D1%81%D0%BB%D1%83%D0%B3%D1%83_%D0%BB%D0%B5%D1%82_%D0%9D%D0%A1%D0%94%D0%90%D0%9F%2825_%D0%BB%D0%B5%D1%82%29.svg
|nome_onorificenza = Medaglia di lungo servizio nel NSDAP di I classe
|collegamento_onorificenza = Medaglia di lungo servizio nel NSDAP
|motivazione =
|data = <ref name="onorificenze" />
}}
{{Onorificenze
|immagine = GER_West_Wall_Medal_%281939%29_ribbon.svg
|nome_onorificenza = Medaglia del vallo occidentale
|collegamento_onorificenza = Medaglia del vallo occidentale
|motivazione =
|data = <ref name="onorificenze" />
}}
{{Onorificenze
|immagine = Ehrenwinkel_der_Alten_K%C3%A4mpfer.svg
|nome_onorificenza = Gallone d'onore della vecchia guardia
|collegamento_onorificenza = Gallone d'onore della vecchia guardia
|motivazione =
|data = <ref name="onorificenze" />
}}
 
Riga 480 ⟶ 512:
|luogo = Bad Doberan, 1932
}}
 
== Nella cultura di massa ==
{{vedi anche|Adolf Hitler nella cultura di massa}}
La figura di Hitler non poteva che ispirare registi, scrittori, drammaturghi, cantanti e diventare egli stesso un personaggio, più o meno storico a seconda dei casi. Spesso si è tentato di far luce sulle ombre dell'uomo invece che del politico, con risultati discussi e spesso controversi.
 
Prima e durante la seconda guerra mondiale Hitler fu spesso descritto in Germania come una figura quasi divina, amata e rispettata dai tedeschi (si veda ad esempio il film di propaganda, girato su volontà dello stesso Hitler, ''[[Il trionfo della volontà]]''). Al di fuori della Germania era invece spesso oggetto di derisione.
 
Dopo la sconfitta della Germania nazista e la sua morte la derisione nei suoi confronti è stata sostituita dall'accettazione della sua totale follia: le politiche antisemite di Hitler erano ben note durante il corso della sua vita, ma fu solo dopo la sua morte che la portata delle politiche razziali e dell'Olocausto divenne realmente nota all'opinione pubblica al di fuori della Germania. Dopo che smise di essere una minaccia palpabile fu descritto nella cultura popolare come figura sinistra e diabolica, o meglio l'uomo più diabolico che sia mai esistito.
 
== Note ==
Riga 506 ⟶ 530:
* {{cita libro|autore=B. P. Boschesi |titolo=Hitler e il Nazismo verso la guerra|editore= Mondadori|anno=1981}}
* {{cita libro|autore=Alan Bullock |titolo=Hitler e Stalin. Vite parallele|editore=Garzanti Libri|città=Milano|anno=2004|ISBN=88-11-69273-3}}
* {{cita libro|autore=Alan Bullock |titolo=Hitler: A Study in Tyranny |anno=1962 |annooriginale=1952 |editore=Penguin Books|lingua=ingleseen|ISBN=978-0-14-013564-0|cid=Bullock 1962}}
* {{cita libro|autore=Marco Castelli |titolo=La svastica nelle tenebre - Nazismo magico |editore=Il Foglio |anno=2006|ISBN=88-7606-053-7|cid=Castelli 2006}}
* {{cita libro|autore=Eugene Davidson |titolo=L'ascesa di Adolf Hitler|editore=Newton and Compton |anno=1977|ISBN=88-8289-457-6|cid=Davidson 1977}}
Riga 540 ⟶ 564:
{{div col}}
* [[Adolf Hitler nella cultura di massa]]
* [[Berghof]]
* [[Biblioteca privata di Adolf Hitler]]
* [[Diari di Hitler]]
* [[Führerbunker]]
* [[Führergeburtstag]]
* [[Führerhauptquartiere]]