Scacchi: differenze tra le versioni
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|nome = Scacchi
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|descrizione_immagine =
|origine = [[India]]
|data = [[VI secolo]] d.C.
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|fortuna = Nessuna
}}
Gli '''scacchi''' (dal [[Lingua occitana|provenzale]] e [[lingua catalana medievale|catalano antico]] ''escac'', che a sua volta discende dal [[lingua persiana|persiano]] شاه ''[[Scià|shāh]]'', "re"<ref>Termine ("shāh") passato forse tramite un adattamento [[lingua araba|arabo]] a ''eš-šāq'', con l'aggiunta dell'articolo e la trasformazione della [[consonante fricativa|fricativa]] persiana in [[consonante occlusiva|occlusiva]]; si veda {{cita web|url=http://www.etimo.it/?term=scacco&find=Cerca|titolo=Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana, lemma ''scacco''|accesso=18 febbraio 2011}}</ref><ref>{{Treccani|scacco|scacco|v=sì|accesso=23 dicembre 2022}}</ref>) sono un [[gioco da tavolo|gioco]] di [[strategia]] che si svolge su una tavola quadrata detta [[scacchiera]], formata da 64
Nati in [[India]] intorno al VI secolo d.C., gli scacchi giunsero in [[Europa]] verso l'anno 1000, con ogni probabilità grazie alla mediazione degli [[Arabi]]; diffusisi nell'intero continente, raggiunsero una forma pressoché moderna nel XV secolo in [[Italia]] e in [[Spagna]], seppure per arrivare al regolamento completo attuale si debba attendere il XIX secolo. Successivamente, a partire dalla metà dell'Ottocento, per merito di [[Paul Morphy]] e [[Wilhelm Steinitz]] iniziarono a codificarsi i fondamenti strategici del gioco; nel 1886 lo stesso Steinitz, dopo una sfida contro [[Johannes Zukertort]], si proclamò primo [[campionato del mondo di scacchi|campione del mondo]].
Fra i giochi più popolari al mondo, possono essere giocati ovunque (a livello ricreativo o agonistico): in casa, all'aperto, nei [[Circolo di scacchi|circoli]] dedicati, via [[Internet]] e talora [[scacchi per corrispondenza|per corrispondenza]]. Le maggiori competizioni ufficiali sono organizzate sotto l'egida della [[FIDE]] (la "Federazione Internazionale degli Scacchi"). Il gioco degli scacchi è alquanto complesso: si stima che il numero di combinazioni legalmente ammesse dei 32 pezzi sulle 64 case della scacchiera sia compreso fra 10<sup>43</sup><ref name="shannon">{{cita pubblicazione|cognome=Shannon|nome=Claude|linkautore=Claude Shannon|anno=1950|mese=marzo|titolo=Programming a Computer for Playing Chess|rivista=Philosophical Magazine|volume=41|numero=314|url=http://archive.computerhistory.org/projects/chess/related_materials/text/2-0%20and%202-1.Programming_a_computer_for_playing_chess.shannon/2-0%20and%202-1.Programming_a_computer_for_playing_chess.shannon.062303002.pdf|lingua=
== Descrizione e regolamento ==
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=== La scacchiera ===
{{vedi anche|Scacchiera}}
[[File:Staunton chess set.jpg|
[[File:RosewoodPieces.jpg|sinistra|
Gli scacchi si giocano su una tavola quadrata, detta "scacchiera", divisa in 64 case, alternativamente di colore chiaro e scuro, organizzate in 8 righe orizzontali (o "traverse") e verticali (o "colonne"): le traverse sono numerate da 1 a 8 (rispettivamente, base dei pezzi bianchi e dei neri), mentre le colonne sono contrassegnate dalle lettere dell'[[alfabeto]] da "a" a "h". La scacchiera deve essere orientata in modo che la casa nell'angolo in basso a destra di ciascun giocatore sia chiara.<ref>{{cita|Fide Handbook - E.1. Laws of Chess|Art. 2.1}}.</ref>
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Ciascun pezzo degli scacchi si muove con precise modalità.<ref>{{cita|Fide Handbook - E.1. Laws of Chess|Art. 3}}.</ref> Nessun pezzo può andare a occupare una casa in cui è presente un altro pezzo dello stesso schieramento; può invece muoversi su una casa occupata da un pezzo avversario, effettuando in tal caso una "cattura", cioè eliminando ("mangiando") dalla scacchiera il pezzo nemico e prendendo il suo posto. Si dice che un pezzo "attacca" o "minaccia" una casa se esso può muoversi su di essa.
* L'[[Alfiere (scacchi)|alfiere]] può muoversi<ref>{{cita|Fide Handbook - E.1. Laws of Chess|Art. 3.2}}.</ref> su una qualunque casa di una delle [[
* La [[Torre (scacchi)|torre]] può muoversi<ref>{{cita|Fide Handbook - E.1. Laws of Chess|Art. 3.1}}.</ref> su una qualunque casa della [[
* La [[Donna (scacchi)|donna]], chiamata impropriamente anche Regina, può eseguire sia le mosse dell'alfiere che quelle della torre, potendo quindi muoversi su tutte le case della stessa traversa, della stessa colonna o della stessa diagonale a partire dalla casa in cui si trova<ref>{{cita|Fide Handbook - E.1. Laws of Chess|Art. 3.4}}.</ref>, purché il percorso sia privo di ostacoli, costituito dalla presenza di altri pezzi su una delle case delle colonne, delle traverse o delle diagonali percorribili dalla donna stessa. Se uno dei pezzi della casa di arrivo appartiene allo schieramento avversario, la donna può catturarlo sostituendosi ad esso.
* Il [[Cavallo (scacchi)|cavallo]] può muoversi su una delle case a lui più vicine che non appartengono alla traversa, alla colonna e alle diagonali passanti per la sua casa di partenza.<ref>{{cita|Fide Handbook - E.1. Laws of Chess|Art. 3.5}}.</ref> Un cavallo che non si trova in prossimità del bordo della scacchiera ha a disposizione otto case (che formano la cosiddetta "rosa di cavallo") verso le quali muoversi, mentre se si trova al bordo la sua mobilità è ridotta a tre o quattro case e se si trova in un angolo a due. Il movimento del cavallo è composto dalla somma di uno spostamento orizzontale di una casa e di uno verticale di due o viceversa, descrivendo una "L". Il cavallo è inoltre l'unico pezzo che, nei suoi movimenti, può attraversare anche caselle già occupate da altri pezzi, sia amici che nemici: si dice che può "saltare". A ogni mossa, il cavallo cambia necessariamente il colore della casa in cui si trova.
* Il [[Pedone (scacchi)|pedone]] segue regole di movimento<ref>{{cita|Fide Handbook - E.1. Laws of Chess|Art. 3.7}}.</ref> leggermente più complesse:
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# nel caso di minaccia da parte di donna, torre o alfiere non adiacenti al re sotto attacco, frapporre tra quest'ultimo e il pezzo che minaccia scacco un qualunque pezzo o pedone, in modo che sia quest'ultimo a essere minacciato invece del re.
Se nessuna delle mosse che il giocatore può effettuare è in grado di liberare il re dallo scacco, si tratta di [[scacco matto]] e la partita termina con la vittoria dell'avversario. Se invece il re non si trova sotto scacco ma non è possibile effettuare alcuna mossa legale (ad esempio se si ha solo il re in gioco ed esso non è sotto scacco ma tutte le case ad esso adiacenti sono minacciate), si tratta di [[Stallo (scacchi)|stallo]] e la partita termina con un risultato di parità, non potendo il giocatore che si trova in questa condizione muovere senza contravvenire alle regole del gioco.
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=== Conclusione della partita ===
{{vedi anche|Scacco matto|Patta (scacchi)}}
Lo scopo degli scacchi consiste nel dare "[[scacco matto]]" (dall'[[lingua araba|arabo]] ''Shāh Māt'', che significa "il re è morto",<ref>{{Treccani|matto2|matto|v=sì|accesso=23 dicembre 2022}}</ref> derivante forse da un'errata traduzione del [[lingua persiana|persiano]] شاه مات ''[[Scià|Shāh]] Māt'', che significa "il re è sconfitto" o "il re è indifeso"<ref>{{cita web|autore=Jan Newton|url=http://www.goddesschess.com/chessays/shahmatjan.html|titolo=The King Isn't Dead After All! The Real Meaning of Shah Mat or the Lesson of the Commode, Jan Newton, GoddessChess.com|lingua=en|data=settembre 2003|accesso=14 febbraio 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080513054140/http://www.goddesschess.com/chessays/shahmatjan.html|dataarchivio=13 maggio 2008}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.etymonline.com/index.php?term=checkmate|titolo=Checkmate|sito=Online Etymology Dictionary|lingua=en|accesso=14 febbraio 2011}}</ref>) al re avversario.<ref>{{cita|Fide Handbook - E.1. Laws of Chess|Art. 5.1}}.</ref> Si ha scacco matto quando il re si trova sotto
==== Patta ====
Il gioco termina in [[patta (scacchi)|patta]] (parità) nei seguenti casi:<ref>{{cita|Fide Handbook - E.1. Laws of Chess|Art. 5.2}}.</ref>
# se restano sulla scacchiera soltanto i due re (questa posizione e anche chiamata re nudo);
# se la situazione è tale per cui nessuno dei due giocatori può dare scacco matto all'altro, anche in caso di difesa peggiore. Ad esempio re e cavallo o re e alfiere contro re è patta, ma non re e due cavalli contro re oppure re e cavallo contro re e cavallo, dato che una posizione di matto esiste (anche se a gioco corretto, ovvero in assenza di errori dell'avversario, non può essere forzata);
#
La partita termina con una patta su richiesta di un giocatore se questi effettua o ha intenzione di effettuare (avendola segnata sul formulario e avendo espresso l'intenzione di eseguirla) una mossa che:
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=== Gioco a tempo ===
{{vedi anche|Controllo del tempo|Orologio per scacchi}}
[[File:Sah sahovska ura.png|
Nelle partite ufficiali il gioco degli scacchi si disputa a tempo, usando un orologio doppio come quello in figura, munito di due pulsanti: ognuno dei due giocatori, eseguita la sua mossa, aziona l'orologio, arrestando il proprio e mettendo in moto quello dell'avversario. L'orologio è munito di una piccola lancetta supplementare, detta in [[gergo]] "bandierina",<ref name="ce5">{{cita|Fide Handbook|C.02 - Standards of Chess Equipment and tournament venue for FIDE Tournaments: Art.5}}.</ref> che quando rimangono cinque minuti comincia a sollevarsi lentamente, abbassandosi poi di colpo quando il tempo è scaduto. La bandierina deve essere chiaramente visibile e non deve essere nascosta da eventuali riflessi dell'orologio. Lo schermo di un orologio deve essere leggibile da almeno 3 metri e il fatto che un orologio sia in funzione deve essere comprensibile da almeno 10 metri di distanza. L'orologio deve funzionare nella maniera più silenziosa possibile, per non disturbare i giocatori.<ref name="ce5" />
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* [[Gioco rapido]] (''rapid''): la cadenza di gioco prevede un tempo di riflessione<ref name="tempo" /> superiore ai 10 minuti e inferiore ai 60 minuti per giocatore.<ref name="rapid">{{cita|Fide Handbook - E.1. Laws of Chess|Appendix A: Rapid Chess}}.</ref>
* [[partita lampo|Lampo]] (''blitz''): la cadenza di gioco prevede un tempo di riflessione<ref name="tempo" /> pari o inferiore ai 10 minuti per giocatore.<ref name="lampo">{{cita|Fide Handbook - E.1. Laws of Chess|Appendix B: Blitz}}.</ref>
[[File:
▲[[File:Digitalna sahovska ura2.jpg|left|thumb|Orologio da scacchi digitale]]
Le modalità di gioco ''standard'', ''rapid'' e ''blitz'' sono ufficialmente riconosciute dalla FIDE e i giocatori che abbiano ottenuto risultati utili in tornei accreditati dalla federazione ottengono punteggi [[Elo (scacchi)|Elo]] distinti per ognuna delle modalità. Esistono campionati del mondo dedicati a tutte e tre le specialità, tuttavia il titolo di ''[[campione del mondo]]'' è riferito unicamente al vincitore del [[campionato del mondo di scacchi]] giocato con cadenza ''standard''. Tale competizione risulta pertanto più prestigiosa rispetto al [[campionato del mondo di scacchi lampo]] ed al [[campionato del mondo di scacchi rapidi]] i quali si sono svolti continuativamente solo dal [[2006]] (''blitz'') e dal [[2012]] (''rapid'').
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Oltre che su una normale scacchiera da tavolo, gli scacchi possono essere praticati in varie modalità. Tra le alternative più consolidate vi sono gli [[scacchi per corrispondenza]], praticati utilizzando vari mezzi per la trasmissione delle mosse quali [[posta|servizio postale]], [[e-mail]] o [[Server di scacchi per corrispondenza|server dedicati]]. Una partita per corrispondenza è giocata solitamente in diverse sessioni di gioco e prevede cadenze superiori a quelle delle partite ''standard'' ed una durata complessiva variabile da alcuni giorni fino ad alcuni anni, a seconda del mezzo di trasmissione impiegato e del regolamento della competizione per cui essa è giocata. Aiuti esterni quali libri, database e [[Motore scacchistico|software scacchistici]] (per i quali esiste un [[Campionato del mondo di scacchi per computer|campionato del mondo]] dedicato) possono essere consentiti oppure no, a seconda delle preferenze dei giocatori o dell'organizzazione. Il gioco per corrispondenza è gestito e regolamentato ufficialmente dalla [[ICCF]] (acronimo di ''International Correspondence Chess Federation'', it: Federazione Internazionale di Scacchi per Corrispondenza), una federazione riconosciuta dalla [[FIDE]] che organizza anche i campionati mondiali individuali e a squadre.
Una modalità di gioco diffusa tra i giocatori di livello elevato è quella delle [[simultanea|partite in simultanea]]. In tali esibizioni un solo giocatore affronta un numero variabile di avversari, passando da una scacchiera all'altra a ogni mossa. Le partite simultanee possono prevedere un numero variabile di giocatori, da poche scacchiere fino ad alcune centinaia: il record è detenuto dal [[grande maestro internazionale|GM]] [[
Particolarmente impegnativo è il gioco degli [[scacchi alla cieca]], nei quali i giocatori si affrontano senza poter vedere la scacchiera e affidandosi totalmente alla propria memoria. Anche gli scacchi alla cieca sono [[Simultanea alla cieca|oggetto di esibizioni simultanee]], talvolta di notevoli dimensioni: grandi giocatori come [[Miguel Najdorf]], [[George Koltanowski]], [[János Flesch]], [[Aleksandr Aleksandrovič Alechin]], [[Richard Réti]] e numerosi altri si sono cimentati in simultanee alla cieca contro alcune decine di avversari. Uno dei più importanti tornei di scacchi alla cieca è stato il [[Torneo di scacchi Melody Amber|Melody Amber]], tenutosi per venti edizioni annuali dal [[1992]] al [[2011]], articolato in un torneo alla cieca e in uno di gioco rapido, i cui partecipanti erano tutti giocatori ai vertici mondiali. L'attuale detentore del record per il maggior numero di partite alla cieca in simultanea è il [[Timur Gareev|GM Timur Gareev]] che nel 2016 ha giocato contro 48 avversari.
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Una modalità di gioco sviluppata alla fine degli [[anni 1990]] è quella degli [[scacchi avanzati]], inventata dal [[Grande Maestro Internazionale|GM]] [[Garry Kasparov]], che consente ad ognuno dei giocatori, definiti centauri, di farsi aiutare legittimamente da un computer nell'analisi della posizione o accedere a qualsiasi altra consultazione. Il gioco è anch'esso online su server dedicato, ma i tornei si svolgono in diretta e bisogna fare i conti con l’orologio come nel gioco a tavolino.
Dei primi [[anni 2000]] è vasta la diffusione del ''[[bullet (scacchi)|bullet]]'', una modalità di gioco con cadenze iperveloci che ha legato il suo successo alle grandi possibilità del [[server di scacchi|gioco online]]. In questa modalità il tempo di riflessione è inferiore ai 3 minuti per giocatore, tuttavia più comunemente viene messo a disposizione soltanto 1 minuto per giocatore.<ref name=bullet-chess>{{cita web|url=https://www.chess.com
=== Notazione delle mosse ===
[[File:Fischer Score Card.jpg|thumb|upright=1.8|Formulario della partita [[Bobby Fischer|Fischer]]-[[Miguel Najdorf|Najdorf]] ([[Stati Uniti d'America|USA]]-[[Argentina]]), terzo turno delle [[Olimpiadi degli scacchi del 1970|XIX Olimpiadi degli scacchi]], [[Siegen]], [[1970]]. Le mosse sono segnate in notazione descrittiva.]]▼
{{vedi anche|Notazione algebrica|Notazione descrittiva|Notazione Forsyth-Edwards|Notazione numerica}}
▲[[File:Fischer Score Card.jpg|
Il sistema utilizzato comunemente per annotare le mosse, chiamato [[notazione algebrica]], è descritto nel regolamento internazionale degli scacchi.<ref>{{cita|Fide Handbook - E.1. Laws of Chess|Art. 8}}.</ref> Nei tornei ufficiali infatti ciascun giocatore deve annotare le mosse su un verbale<ref>{{cita|Fide Handbook - E.1. Laws of Chess|Art. 8.1}}.</ref> detto ''formulario''; fa eccezione il gioco rapido, per il quale, vista la cadenza di gioco breve, i giocatori sono esentati dalla verbalizzazione delle mosse.<ref>{{cita|Fide Handbook - E.1. Laws of Chess|Appendix A: Art. 2}}.</ref>
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Negli scacchi la tattica concerne lo studio di azioni a breve termine, ovvero sufficientemente breve da poter essere calcolate in anticipo da un giocatore umano o da un computer (la profondità di analisi dipende ovviamente dall'abilità del giocatore o dalla qualità degli algoritmi e dalla potenza di calcolo del computer). Nelle posizioni equilibrate e con molte possibilità per entrambi gli schieramenti un'analisi profonda è in genere molto difficile, mentre diventa determinante nelle posizioni cosiddette "tattiche", nelle quali sono possibili poche varianti forzate e spesso solo una o poche mosse evitano la sconfitta.
I principali schemi tattici di base sfruttano le varie caratteristiche dei pezzi o la particolare disposizione che si presenta sulla scacchiera per cercare di ottenere un vantaggio. Ne sono un esempio l'[[Tattica negli scacchi#Attacco doppio|attacco doppio]]<ref name="terniscacchi">{{cita web | 1 = http://www.terniscacchi.com/regole/glossario-scacchi.htm | 2 = Glossario del circolo scacchistico di Terni | 3 = 6 gennaio 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110927220813/http://www.terniscacchi.com/regole/glossario-scacchi.htm | dataarchivio = 27 settembre 2011 | urlmorto = sì }}</ref><ref name="pistoiascacchi">{{cita web | 1 = http://pistoiascacchi.xoom.it/Dizionario.html | 2 = Glossario del circolo scacchistico di Pistoia | 3 = 6 gennaio 2011 | dataarchivio = 17 ottobre 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20111017074612/http://pistoiascacchi.xoom.it/Dizionario.html | urlmorto = sì }}</ref> (noto in certi casi come forchetta o occhiali), schema che prevede l'attacco simultaneo di due pezzi per catturarne uno, oppure l'[[Tattica negli scacchi#Infilata|infilata]] e l'[[Tattica negli scacchi#Attacco di scoperta|attacco di scoperta]], che approfittano di particolari posizioni o allineamenti favorevoli dei pezzi.
Azioni tattiche semplici possono essere unite in [[Combinazione (scacchi)|combinazioni]] più complesse, ovvero sequenze di mosse che in genere sono forzate per entrambi i giocatori.<ref name="Harding 2003, p. 70ff">{{cita|Harding|p. 70}}.</ref> Queste includono spesso dei [[sacrificio (scacchi)|sacrifici]] e comportano un vantaggio netto e immediato per uno dei due giocatori,<ref name="Harding 2003, p. 70ff"/> generalmente nella forma di uno scacco matto o di un vantaggio di materiale decisivo. Un esercizio tipico di scacchi consiste nel mostrare posizioni nelle quali è possibile una combinazione e richiedere al giocatore di trovarla.<ref>{{cita|Burgess, Nunn e Emms|pp. 14-15|Mammoth}}.</ref> Le combinazioni particolarmente brillanti sono considerate belle e sono molto apprezzate dagli appassionati di scacchi. Spesso rendono celebre la partita nella quale vengono giocate, che talvolta passa alla storia come ''immortale'': ne sono esempi la [[Sempreverde (scacchi)|Partita sempreverde]], la [[Partita immortale]] e l'[[Immortale peruviana]].
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== Software scacchistico ==
{{vedi anche|Motore scacchistico|Videogioco di scacchi}}
[[File:Deep Blue.jpg|
Nel corso della storia recente, sono stati sviluppati software in grado di giocare a scacchi. Un tempo considerati una pura curiosità, i programmi scacchistici sono stati sviluppati fino a raggiungere abilità di gioco uguali o superiori a quelle di un Grande Maestro umano. Un software scacchistico è costituito fondamentalmente da un ''[[motore scacchistico|motore]]'', cioè un programma contenente un [[algoritmo]] di ricerca e valutazione. Il motore può essere interfacciato con una interfaccia grafica (ad esempio [[xBoard]] o [[Arena (scacchi)|Arena]]) tramite un protocollo, come [[Universal Chess Interface]], [[Chess Engine Communication Protocol]] o altri protocolli liberi o proprietari. L'interfaccia grafica, oltre a permettere l'interazione fra i giocatori umani e il computer ([[scacchi avanzati]]), permette al motore di accedere a database di aperture o alle [[tablebase]] dei finali. Il livello di gioco dei motori scacchistici dipende dall'efficacia degli algoritmi e dalle risorse [[hardware]] a disposizione (un motore deve infatti eseguire una notevole mole di calcoli). La forza dei software è aumentata notevolmente con il passare degli anni, ed esistono delle classifiche Elo che valutano il rating dei motori scacchistici tramite i risultati di incontri e tornei fra computer, analogamente a come avviene per i giocatori umani. Tali classifiche vengono redatte da diverse associazioni che si occupano di software scacchistico, come la [[SSDF]] e il [[Chess Engines Grand Tournament|CEGT]].
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== Scacchi e internet ==
{{vedi anche|Server di scacchi}}
Come in molti altri ambiti l'avvento di Internet ha assunto un peso sempre più importante anche nella storia del ''nobil giuoco''. Fino agli anni ottanta il rapporto tra scacchisti e la [[Internet|rete]] era limitato alla possibilità di disputare partite per corrispondenza, sostituendo la posta tradizionale con quella [[Posta elettronica|elettronica]]. Negli anni novanta nacquero i primi server dedicati al gioco degli scacchi, che davano la possibilità agli utenti dotati di connessione a internet di giocare con altri utenti in tutto il mondo in tempo reale.<ref>{{cita web|url=https://www.freechess.org/Events/Anniversary/2006/index.html|titolo=FICS 11th Anniversary Celebrations|lingua=
I server emulano tutti gli aspetti della partita a scacchi. La forza del giocatore viene misurata attraverso un punteggio che ricorda il sistema Elo (sebbene ogni sito o server assuma un proprio sistema di calcolo del punteggio che presenta spesso varie differenze con le formule ideate da [[Arpad Elo]]) ed è possibile organizzare tornei, sfidare conoscenti oppure essere abbinati ad utenti casuali impostando numerose preferenze di gioco. Inoltre alcuni di questi server e siti mettono a disposizione [[Motore scacchistico|motori scacchistici]] con i quali è possibile giocare o analizzare le partite giocate. Nonostante i server permettano di organizzare partite a cadenza classica o giornaliera (quest'ultima simile al gioco per corrispondenza), il gioco online privilegia soprattutto le cadenze veloci come [[Partita lampo|blitz]] e [[Gioco rapido|rapid]], se non addirittura le cadenze ''[[Bullet (scacchi)|bullet]]''. Nella gran parte dei siti, al contrario di quanto avviene nelle competizioni ufficiali, i punteggi Elo per le cadenze ''blitz'' e ''bullet'' risultano distinti tra loro.<ref name=bullet-chess/> Il successo del gioco online è determinato anche dalla possibilità di praticare alcune [[Scacchi eterodossi|varianti del gioco]] come [[Scacchi vinciperdi|antichess]], [[Quadriglia (scacchi)|quadriglia]] ed altre che non sempre è possibile praticare agevolmente a tavolino.
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L'avvento di Internet ha cambiato non solo il modo di giocare a scacchi, ma anche il modo di seguire gli eventi agonistici. Se fino agli anni novanta il commento di una partita di alto livello e l'aggiornamento sulle [[aperture]] era demandato alle riviste specializzate, all'[[Informatore Scacchistico]] e all'[[Enciclopedia delle aperture negli scacchi|enciclopedia delle aperture]], in seguito i server scacchistici hanno messo a disposizione degli utenti le partite dei tornei in tempo reale, database di partite da consultare e l'analisi dei [[motore scacchistico|motori]]. Una rivoluzione che ha permesso non solo ai giocatori di livello magistrale, ma anche allo scacchista dilettante di comprendere le partite giocate ad alto livello.
La generazione di [[Grande Maestro|Grandi Maestri]] rappresentata dal [[Campione del mondo di scacchi|Campione del Mondo]] [[Magnus Carlsen]] è stata la prima ad aver potuto contare su internet e software per la propria preparazione agonistica.<ref>{{cita news|url=https://time100.time.com/2013/11/25/a-new-king-for-a-new-era-in-chess/|titolo=A New King for a New Era in Chess|accesso=20 gennaio 2021|data=25 novembre 2013|autore=[[Garry Kasparov]]|lingua=
== Storia ==
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|cognome=Gralla|nome=René|url=http://www.chessvariants.org/oriental.dir/thaikramnik.html|titolo=Kramnik plays Makruk Thai|accesso=13 febbraio 2011|lingua=en|data=2 gennaio 2005}}</ref>) che si impone sugli altri sistemi di gioco: i [[pedone (scacchi)|pedoni]] avevano l'opzione di avanzare di due case al momento della loro prima mossa con la conseguente opzione per l'avversario di mangiarlo ''en passant''; gli [[Alfiere (scacchi)|Alfieri]] potevano muoversi lungo tutta una diagonale libera (invece di essere limitati a muoversi obbligatoriamente di due case diagonali) e perdevano la possibilità di saltare la casa di colore diversa del loro colore.
La [[
Il cammello è invece diventato torre.<ref>''Giochi'' in "Medioevo misterioso", bimestrale, n. 3, p. 59.</ref> Questi cambiamenti, nel loro insieme, hanno reso il gioco degli scacchi più suscettibile di studio profondo, favorendone molto la diffusione. Da allora, in [[Europa]], il gioco si è giocato quasi allo stesso modo con le regole che sono state congelate nel [[XIX secolo]], tranne per le condizioni esatte di una patta.
[[File:Aedes Althorpianae; or, Account of the mansion, books, and pictures, at Althorp; the residence of George John, earl Spencer, K.G. To which is added a supplement to the Bibliotheca Spenceriana (1822) (14592162337).jpg|
[[File:Chesscongress1857.jpg|
Nel [[XVI secolo|Cinquecento]] il gioco conobbe un'evoluzione nella teoria, con numerosi trattati, come l'opera di [[Luis Ramírez de Lucena|Lucena]] pubblicata a [[Salamanca]] del [[1497]],<ref name="nauiua" /> ''Repetición de Amores y Arte de Ajedrez'' (il più antico libro stampato sugli scacchi a noi pervenuto). Altri giocatori famosi scrissero trattati, come [[Pedro Damiano|Damiano]] ([[1512]]) e [[Ruy López de Segura|Ruy López]], nel cui "Libro de la invención liberal y arte del juego de Axedrez", del [[1561]], viene elaborata una teoria delle aperture, e c'è un approccio scientifico allo studio. Nel 1575 si conosce [[Giovanni Leonardo Di Bona|Il Puttino]] detto ''Primo Cavaliere Errante'' per avere vinto un'importante sfida scacchistica contro [[Ruy López de Segura|Ruy López]].<ref>{{Cita libro|titolo=Nuova rivista degli scacchi|edizione=Quarta|anno=1888|p=171, 263}}</ref> Nel 1617 don [[Pietro Carrera]] pubblicò ''Il gioco de gli scacchi''. Celebre è anche il [[Manoscritto di Gottinga]], pubblicato in data sconosciuta, ma probabilmente compresa tra il [[1471]] e il [[1505]]. Nel Seicento e nel Settecento il gioco conosce giocatori professionisti come [[Gioachino Greco]] ([[1600]]-[[1634]]), e il francese [[François-André Danican Philidor]] ([[1726]]-[[1795]]) entrambi autori di trattati di scacchi.
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=== Dai primi tornei al campionato del mondo (1850-1946) ===
{{Vedi anche|Campionato del mondo di scacchi}}
[[File:SchachWM2008.jpg|
Il modello più popolare di scacchiera ("Staunton") venne creato da [[Nathaniel Cook]] nel [[1849]] e venne adottato da uno dei principali giocatori dell'epoca, [[Howard Staunton]], e ufficialmente dalla [[FIDE]] nel [[1924]]. Il [[torneo scacchistico di Londra 1851|primo torneo internazionale]] di scacchi si svolse a [[Londra]] nel 1851,<ref>{{cita web|url= http://worldchessnetwork.com/English/chessHistory/salute/matchesTournaments/london1851.php|titolo= London, 1851|autore= Larry Parr|editore= World Chess Network|accesso= 26 novembre 2008|urlmorto= sì|urlarchivio= https://web.archive.org/web/2006/http://worldchessnetwork.com/English/chessHistory/salute/matchesTournaments/london1851.php|dataarchivio= 30 novembre 2005}}</ref> organizzato dallo stesso Howard Staunton, in occasione dell'[[Expo 1851]]: vinse il [[Germania|tedesco]] [[Adolf Anderssen]], considerato il miglior giocatore dell'epoca per il suo stile brillante e aggressivo, nonostante fosse strategicamente poco profondo.<ref>{{cita|Hartson|p. 36}}.</ref>
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Nel settembre del 2007 il titolo passa a [[Viswanathan Anand]], vittorioso a [[Città del Messico]] e già campione del mondo nel 2000 per la FIDE.<ref>{{cita web|url=https://www.chessbase.com/newsdetail.asp?newsid=4154|titolo=''GM Mihail Marin: Anand's triumph in the final round'' (ChessBase News)|accesso=6 gennaio 2011}}</ref> Anand ha poi difeso il titolo nel 2008 a [[Bonn]] contro Vladimir Kramnik,<ref>{{cita web|url=https://www.chessbase.com/newsdetail.asp?newsid=4988|titolo=''WCC R11: Fighting draw, Anand wins World Championship by 6.5:4.5'' (ChessBase News)|accesso=6 gennaio 2011}}</ref> nel 2010 a [[Sofia]] contro [[Veselin Topalov]]<ref>{{cita web|url=https://www.chessbase.com/newsdetail.asp?newsid=6326|titolo=''Sofia R12: Vishy wins, retains World Championship title'' (ChessBase News)|accesso=6 gennaio 2011}}</ref> e nel 2012 a [[Mosca (Russia)|Mosca]] contro [[Boris Gelfand]].
Nell'[[Campionato del mondo di scacchi 2013|edizione del 2013]] il titolo viene conquistato da [[Magnus Carlsen]], battendo il campione in carica in un match disputato a [[Chennai]].<ref>{{cita web|url=https://en.chessbase.com/post/chennai-g10-magnus-carlsen-is-the-new-world-champion|titolo=Magnus Carlsen is the new World Champion!|editore=[[ChessBase]]|data=22 novembre 2013|accesso=24 novembre 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131124212658/http://en.chessbase.com/post/chennai-g10-magnus-carlsen-is-the-new-world-champion|dataarchivio=24 novembre 2013}}</ref> Dopo aver difeso per quattro volte il titolo, [[Campionato del mondo di scacchi 2014|nel 2014]] contro Anand,<ref>{{cita web|url=https://en.chessbase.com/post/sochi-g11-in-dramatic-finale-carlsen-retains-title|titolo=Sochi G11: In dramatic finale, Carlsen retains title|data=23 novembre 2014|accesso=30 novembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141130105700/http://en.chessbase.com/post/sochi-g11-in-dramatic-finale-carlsen-retains-title|dataarchivio=30 novembre 2014|urlmorto=no}}</ref> [[Campionato del mondo di scacchi 2016|nel 2016]] contro [[Sergej Karjakin]], [[Campionato del mondo di scacchi 2018|nel 2018]] contro [[Fabiano Caruana]] e [[Campionato del mondo di scacchi 2021|nel 2021]] contro [[Jan Nepomnjaščij]], il grande maestro norvegese decide di abdicare, contestando la formula utilizzata per assegnare il titolo mondiale e ammettendo una certa stanchezza nel difendere la corona di alloro.<ref>{{cita web|url=https://www.chess.com/it/news/view/magnus-carlsen-non-difendera-il-titolo|titolo=Carlsen non difenderà il titolo|accesso=3 dicembre 2022}}</ref>
Nell'[[Campionato del mondo di scacchi 2023|edizione del 2023]] lo scettro di campione passa al grande maestro cinese [[Ding Liren]], dopo aver battuto negli spareggi rapid l'altro contendente, il grande maestro russo [[Jan Nepomnjaščij]], sconfitto per la seconda volta consecutiva in un match mondiale.
Nell'[[Campionato del mondo di scacchi 2024|edizione del 2024]] il Grande Maestro cinese [[Ding Liren]] viene sconfitto dallo sfidante [[Dommaraju Gukesh]]. Quest'ultimo diviene così il più giovane campione del mondo di scacchi all'età di 18 anni e 195 giorni, battendo il precedente record di [[Garri Kasparov|Garry Kasparov]].<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://en.chessbase.com/post/world-championship-2024-g14|titolo=Gukesh becomes 18th undisputed world chess champion at 18!|sito=Chess News|data=2024-12-12|accesso=2025-07-25}}</ref>
=== Olimpiadi degli scacchi ===
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== Arte e costume ==
[[File:Luigi Mussini- Leonardo da Cutro e Ruy Lopez giocano a scacchi alla corte di Spagna.jpg|
È impossibile citare tutti i riferimenti e le citazioni scacchistiche che si possono trovare nell'arte sia classica che moderna.
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più che 'l doppiar de li scacchi s'inmilla.|[[Dante Alighieri]], ''[[Divina Commedia]]'', ''[[Paradiso (Divina Commedia)|Paradiso]]'', [[Paradiso - Canto ventottesimo|canto XXVIII]], versi 91-93}}
L'espressione "doppiar de li scacchi" allude alla leggenda della duplicazione dei chicchi di grano, molto nota in epoca medievale come ''Duplicatio scacherii''<ref>{{cita web|url=http://scacchi.qnet.it/manuale/leggenda.htm|titolo=Aneddoti e curiosità - La leggenda dell'origine del gioco|accesso=14 ottobre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130702085500/http://scacchi.qnet.it/manuale/leggenda.htm|dataarchivio=2 luglio 2013|urlmorto=sì}}</ref> e viene usata dal sommo poeta per rappresentare l'elevatissimo numero degli angeli.<ref>{{cita web|url=http://www.uciimtorino.it/matematica/dante.htm|titolo=Numerologia in Dante|accesso=14 ottobre 2012}}</ref>
Il gioco è l'oggetto del poema ''[[Scacchia ludus]]'' di [[Marco Gurolamo Vida]], che descrive una mitica partita di scacchi tra [[Apollo]] e [[Mercurio (divinità)|Mercurio]].<ref>{{cita web|nome=Franco|cognome=Romagnoli|titolo=Festival internazionale di scacchi - Marco Gerolamo Vida|url=http://www.cremonascacchi.it/festivalvida/index.php?page=pagina_mgvida|sito=cremonascacchi.it|accesso=30 settembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140930054801/http://www.cremonascacchi.it/festivalvida/index.php?page=pagina_mgvida|dataarchivio=30 settembre 2014|urlmorto=no}}</ref>
Al [[secolo XVI|XVI secolo]] risale il poemetto [[Poesia didascalica|didascalico]] ''De ludo scachorum'', in 178 esametri latini, di cui fu autore il medico, letterato e scacchista [[Francesco Bernardino Caldogno]].
Si ricorda inoltre il romanzo ''[[Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò]]'' di [[Lewis Carroll]], dove il viaggio fantastico della protagonista è una evidente rappresentazione di una partita a scacchi, benché l'irregolarità osservata nelle mosse faccia pensare a una [[varianti (scacchi)|variante]] piuttosto diffusa nel [[XIX secolo]], in cui l'alternarsi dei turni fra bianco e nero era in parte determinata in modo casuale. Tale opera letteraria ha a sua volta ispirato una variante di [[scacchi eterodossi]], chiamata [[scacchi di Alice]].<ref>{{cita libro |cognome=Jelliss |nome=George |titolo=Variant Chess |url=http://www.bcvs.ukf.net/alice.htm |accesso=13 febbraio 2011 |edizione=24 |anno=1997 |lingua=
[[File:Marostica PiazzaScacchi.jpg|
Nel [[cinema]] è celebre la partita a scacchi con la morte rappresentata nel film ''[[Il settimo sigillo]]'' diretto da [[Ingmar Bergman]].<ref>{{cita web|url=http://www.activitaly.it/immaginicinema/bergman/settimosigillo1.htm|titolo=Scheda su ''Il settimo sigillo''|accesso=8 gennaio 2011}}</ref> Altrettanto famosa è [[Poole - HAL 9000|una partita]] giocata nel film ''[[2001: Odissea nello spazio]]'', nella quale l'astronauta Frank Poole, interpretato dall'attore [[Gary Lockwood]], perde contro il supercomputer [[HAL 9000]].<ref>{{cita web|url=http://scacchi.qnet.it/manuale/comp06.htm|titolo=Frank Poole - Hal 9000|accesso=7 febbraio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080802224022/http://scacchi.qnet.it/manuale/comp06.htm|dataarchivio=2 agosto 2008|urlmorto=sì}}</ref> Agli scacchi è anche dedicato un episodio del telefilm poliziesco ''[[Colombo (serie televisiva)|Colombo]]'', dal titolo ''L'ultimo scaccomatto''.
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