Pollicino: differenze tra le versioni
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[[File:Poucet9.jpg|thumb|''Le Petit Poucet'', illustrato da [[Gustave Doré]]]]
'''''Pollicino''''' (''Le Petit Poucet'') è una celebre [[fiaba]] di [[Charles Perrault]], originariamente pubblicata nella raccolta ''[[I racconti di Mamma Oca]]'' nel [[1697]]. [[Carlo Collodi]] ha tradotto la fiaba in italiano con il titolo ''Puccettino''. Pollicino presenta molti punti in comune con la fiaba ''[[Hänsel e Gretel
== Trama ==
In un periodo di [[carestia]], un povero boscaiolo e sua moglie, non avendo più cibo per sfamare loro stessi ed i loro sette figli, tutti maschi, decidono di abbandonarli nel bosco. Il più piccolo dei fratelli, Pollicino (il protagonista della fiaba è l'unico personaggio di cui si sa il nome), un bambino davvero minuscolo, avendo udito per caso la conversazione dei genitori, si riempie le tasche di sassolini bianchi. Il giorno dopo
I sette fratellini, persi nel bosco, chiedono ospitalità a una casa, della quale Pollicino aveva visto la luce arrampicandosi su un albero. Ad aprire loro la porta è una donna dall'animo buono e gentile, che però li avverte che suo marito, che in quel momento non è in casa, è un terribile [[Orco (folclore)|Orco]]
In questo momento si viene a sapere che l'Orco ha sette figlie, sette
Il mattino seguente Pollicino e i fratelli fuggono, mentre l'Orco scopre di aver ucciso le sue figlie per colpa loro e, infuriato, li insegue indossando un paio di stivali magici in suo possesso, gli [[stivali delle sette leghe]], così chiamati per la distanza che riescono a coprire ad ogni passo. Anche questa volta, però, Pollicino dimostra tutta la sua furbizia: siccome gli stivali magici stancano molto chi li indossa, a un certo punto l'Orco crolla addormentato, e Pollicino riesce a rubargli gli stivali, che magicamente si adattano ai suoi piedi. Utilizzando gli stivali, Pollicino si reca dalla moglie dell'Orco in pochi passi e le racconta che l'Orco sarebbe stato rapito da una banda di briganti che esigono immediatamente un riscatto, sennò lo uccideranno. La donna, spaventata, gli dà tutto l'oro che possiede. Pollicino prende l'oro e insieme ai fratelli torna alla casa dei genitori. Grazie agli stivali delle sette leghe Pollicino riesce a ottenere diversi incarichi dal re, per i quali riceve grandi compensi economici; unendo i soldi dell'Orco ai guadagni di Pollicino, finalmente, la famiglia riesce a permettersi i lussi che permettono loro di vivere felici e contenti.▼
▲In questo momento si viene a sapere che l'Orco ha sette figlie, sette orchessine brutte e cattive quanto il padre, e l'Orco ama tanto le sue bambine e ha regalato a ciascuna di loro una [[Corona (copricapo)|coroncina]] che portano sempre in testa, proprio come delle principesse. Durante la notte Pollicino, ritenendo possibile che l'Orco abbia un ripensamento, si introduce nella camera delle orchessine e scambia le loro corone con i berretti dei fratelli. Le cose vanno proprio come previsto: l'Orco si sveglia con l'intento di sgozzare i bambini per avere un lavoro in meno da fare il giorno dopo e, armeggiando al buio, viene tratto in inganno dalla sostituzione delle coroncine con i berretti, quindi scambia i bambini per le proprie figlie e viceversa, finendo per decapitare le orchessine.
▲Il mattino seguente Pollicino e i fratelli fuggono, mentre l'Orco scopre di aver ucciso le sue figlie per colpa loro e, infuriato, li insegue indossando un paio di stivali magici in suo possesso, gli [[stivali delle sette leghe]], così chiamati per la distanza che riescono a coprire ad ogni passo. Anche questa volta, però, Pollicino dimostra tutta la sua furbizia: siccome gli stivali magici stancano molto chi li indossa, a un certo punto l'Orco crolla addormentato, e Pollicino riesce a rubargli gli stivali, che magicamente si adattano ai suoi piedi. Utilizzando gli stivali, Pollicino si reca dalla moglie dell'Orco in pochi passi e le racconta che l'Orco sarebbe stato rapito da una banda di briganti che esigono immediatamente un riscatto, sennò lo uccideranno. La donna, spaventata, gli dà tutto l'oro che possiede. Pollicino prende l'oro e insieme ai fratelli torna alla casa dei genitori. Grazie agli stivali Pollicino riesce a ottenere diversi incarichi dal re, per i quali riceve grandi compensi economici; unendo i soldi dell'Orco ai guadagni di Pollicino, finalmente, la famiglia riesce a permettersi i lussi che permettono loro di vivere felici e contenti.
== Analisi ==
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== Riferimenti ==
Alcuni temi di ''Pollicino'' sono riconducibili alla [[mitologia greca]]: i sassolini di Pollicino ricordano il [[filo d'Arianna]] di [[Teseo]], che sconfigge il [[Minotauro]] come Pollicino sconfigge l'Orco. La vittoria del debole sul forte (addirittura di un bambino particolarmente piccolo sul gigantesco Orco) riprende il tema di Davide e Golia. Inoltre l'
Il fratello di Zeto, [[Anfione]], aveva sposato [[Niobe]], da cui aveva avuto sette figli maschi e sette femmine, mentre [[Aedone]] aveva partorito solo un maschio ed una femmina. Colma d'invidia, Aedone si apprestò a uccidere il primogenito di Niobe: durante la notte entrò nella camera dove dormivano i figli sia suoi che di Niobe ma, nel buio, sbagliò letto e invece di uccidere il nipote uccise il proprio figlio, Itilo o Ati.
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