Organismo geneticamente modificato: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua||OGM (disambigua)|OGM}}
Un '''organismo geneticamente modificato''' (OGM) è un essere [[vita|vivente]] che possiede un [[patrimonio genetico]] modificato<!--, non tramite tecniche di [[miglioramento genetico]] classico (mutazione, incrocio e selezione), bensì --> tramite tecniche di [[ingegneria genetica]] che consentono l'aggiunta, l'eliminazione o la modifica di elementi [[gene|genici]]. <!-- Tali modificazioni sono ereditate dalla progenie. Credo che nei casi di geni terminator non ci sia progenie. Sbaglio? -->
Un '''organismo geneticamente modificato''' ('''OGM''') è un [[organismo vivente]] che possiede un [[Genoma|patrimonio genetico]] modificato tramite [[tecnologia del DNA ricombinante]], che consente l'aggiunta, l'eliminazione o la modifica di elementi [[gene|genici]].
 
Gli OGM trovano applicazioni pratiche nell’alimentazione, nell’industria, nella medicina e nella ricerca scientifica. La manipolazione del DNA di alcune piante come mais, soia e pomodori è utilizzata per ottenere varietà più resistenti ai parassiti e alla siccità.
==Definizione di OGM==
con il termine ''Organismo Geneticamente Modificato'' si intende solamente un individuo le cui modificazioni genetiche siano state operate dall'uomo attraverso moderne tecniche di [[ingegneria genetica]].
 
== Storia ==
Gli OGM vengono spesso indicati come ''organismi transgenici'': l'associazione tra i due termini è imprecisa: infatti si parla di [[transgenesi]] esclusivamente nel caso di inserimento di geni esogeni all'interno di un dato organismo, mentre risultano essere OGM anche quegli organismi la cui modifica non prevede l'inserimento di materiale genetico esterno. === Miglioramento genetico tradizionale ed ingegneria genetica ===
[[File:E. coli Bacteria (7316101966).jpg|miniatura|Immagine al [[Microscopio#Microscopio elettronico a scansione (SEM)|microscopio elettronico a scansione]] di ''[[Escherichia coli|E.coli]]'', il primo batterio modificato tramite tecniche di [[ingegneria genetica]].]]
La modificazione del genoma è stata operata per secoli, prima dell'avvento dell'[[ingegneria genetica]], tramite diverse tecniche.
Il primo OGM moderno fu ottenuto nel [[1973]] da [[Stanley Norman Cohen]] (''School of Medicine'', [[Università di Stanford]]) ed [[Herbert Boyer]] ([[Università di San Francisco]]). I due ricercatori, grazie all'uso combinato delle nuove tecniche di [[biologia molecolare]] che si stavano sviluppando in diversi laboratori, come l'uso dell'[[enzima]] [[ligasi]] ([[1967]]), degli [[Deossiribonucleasi II (sito-specifica)|enzimi di restrizione]] e della [[trasformazione batterica]] ([[1970]]-[[1972|72]]), riuscirono per primi a [[subclonaggio|clonare]] un [[gene]] di [[xenopus|rana]] all'interno del [[bacteria|batterio]] ''[[Escherichia coli]]'', dimostrando che era possibile trasferire materiale genetico da un organismo ad un altro tramite l'utilizzo di [[Vettore (biologia)|vettori]] [[plasmide|plasmidici]] in grado di autoreplicarsi, abbattendo di fatto le barriere specifiche<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|url=http://www.pnas.org/cgi/reprint/70/11/3240|cognome=Cohen|nome=S.|cognome2=Chang|nome2=A.|cognome3=Boyer|nome3=H.|cognome4=Helling|nome4=R.|anno=1973|titolo=Construction of Biologically Functional Bacterial Plasmids In Vitro|rivista=[[Proceedings of the National Academy of Sciences|Proc. Natl. Acad. Sci. USA]]|numero=70, 3240-3244}}</ref><ref>{{Cita web|1=http://didattica.cribi.unipd.it/ingegenet/00Lucidi4x.pdf|2=Tappe rilevanti per lo sviluppo della tecnologia del DNA ricombinante|formato=PDF|accesso=30 aprile 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070822204235/http://didattica.cribi.unipd.it/ingegenet/00Lucidi4x.pdf|dataarchivio=22 agosto 2007|urlmorto=sì}}</ref>.
Una delle tecniche di modifica del [[DNA]] che sta alla base della selezione (sia naturale che operata dall'uomo) è la [[mutazione]] casuale, un fenomeno che è presente in tutti gli esseri viventi, anche se a una frequenza molto bassa. Tale frequenza può essere aumentata dall'esposizione a [[radiazioni]] o a agenti chimici mutageni.
 
Questi risultati ebbero un impatto tale da indurre la comunità scientifica ad autoimporre nel [[1974]] una moratoria internazionale sull'uso della tecnica del [[DNA ricombinante]] per valutare la nuova tecnologia e i suoi possibili rischi. L'anno successivo fu la [[conferenza di Asilomar]], tenutasi a [[Pacific Grove]] ([[California]])<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Berg|nome=P.|cognome2=Baltimore|nome2=D.|cognome3=Brenner|nome3=S.|cognome4=Roblin III|nome4=R.O.|cognome5=Singer|nome5=M.F.|titolo=Summary statement of the Asilomar Conference on recombinant DNA molecules|lingua=en|rivista=[[Proceedings of the National Academy of Sciences|Proc. Nat. Acad. Sci. USA]]|numero=72|pp=1981-1984|anno=1975}}<br />{{Cita pubblicazione|titolo=Science|numero=188|p=991|anno=1975}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.nobelprize.org/nobel_prizes/chemistry/laureates/1980/berg-article.html|titolo=Paul Berg: Asilomar and Recombinant DNA|autore=Paul Berg|wkautore=Paul Berg|editore=Nobelprize.org|data=26 agosto 2004|lingua=en|accesso=11 novembre 2013}}</ref> a concludere che gli esperimenti sul DNA ricombinante potessero procedere a patto che rispettassero severe linee guida, poi redatte dai ''[[National Institutes of Health]]'' (NIH) ed accettate dalla comunità scientifica. Queste linee guida, pubblicate per la prima volta nel [[1976]]<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|titolo=Guidelines for research involving recombinant DNA molecules|rivista=Federal Register 41|numero=131|pp=27911-27943|anno=1976}}</ref> e successivamente aggiornate, sono tuttora seguite dai laboratori che effettuano esperimenti di trasformazione genica<ref>{{Cita web|1=http://www4.od.nih.gov/oba/rac/guidelines/guidelines.html|2=NIH Guidelines for Research Involving Recombinant DNA Molecules|lingua=en|accesso=10 aprile 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070418002019/http://www4.od.nih.gov/oba/RAC/guidelines/guidelines.html|dataarchivio=18 aprile 2007|urlmorto=sì}}</ref>.
Un esempio storico di mutazioni indotte dall'uomo ai fini del miglioramento genetico è rappresentato dalla varietà di [[frumento]] "Creso", ottenuto per irradiazione dall'[[ENEA]].
Un'altra tecnica di miglioramento genetico molto diffusa è l'incrocio, non solo tra individui della stessa specie, ma tra specie per le quali è possibile riscontrare una compatibilità riproduttiva o per le quali è comunque possibile rimuoverne le barriere. In tal modo si sono prodotti il [[mulo]] o il [[bardotto]], ma anche gli [[ibrido|ibridi]] oggi utilizzati per le produzioni animali e vegetali. Il vantaggio di tale tecnica è la possibilità, una volta identificata [[fenotipo|fenotipicamente]] una caratteristica di interesse in una specie (ad esempio la resistenza ad una malattia), di trasferirla in un'altra attraverso incroci mirati.
 
Dal [[1976]] ad oggi gli OGM sono passati dallo stato di mera possibilità tecnologica ad una realtà. Si sono dovuti attendere infatti solo due anni da Asilomar per avere il primo prodotto ad uso commerciale derivato da un OGM. La [[Genentech]], fondata da Herbert Boyer, è riuscita infatti a produrre attraverso ''E. coli'' importanti [[proteine]] umane ricombinanti: la [[somatostatina]] ([[1977]]) e l'[[insulina]] ([[1978]]), il farmaco [[biotecnologia|biotecnologico]] più noto, che è stato commercializzato a partire dal [[1981]]<ref>{{Cita web|sito=[[Genentech]] Press Releases – News Release|data=6 settembre 1978|url=http://www.gene.com/gene/news/press-releases/display.do?method=detail&id=4160|titolo=The insulin synthesis is the first laboratory production DNA technology|lingua=en}}</ref>. La commercializzazione dell'insulina ha segnato un cambiamento epocale per l'industria del farmaco, aprendo il settore biotecnologico (precedentemente confinato nei laboratori di ricerca) all'industrializzazione, e rivoluzionando il processo di ''drug discovery'' e lo sviluppo di nuove terapie non invasive.
La differenza sostanziale tra le tecniche di [[miglioramento genetico]] tradizionale e l'ingegneria genetica (alla base dello sviluppo degli OGM) sta nella predittività dei risultati. Nel caso della mutazione o dell'incrocio viene effettuata una selezione [[fenotipo|fenotipica]], in base a caratteristiche visibili, all'interno di popolazioni molto grandi (alcune decine di migliaia nelle piante e alcune centinaia negli animali), mentre l'ingegneria genetica "progetta" la modifica da effettuare e poi seleziona [[genotipo|genotipicamente]], ovvero in base alle caratteristiche genetiche, gli individui che presentano le caratteristiche desiderate.
 
Poco dopo lo sviluppo dell'insulina ricombinante, nel [[1983]] si ebbe negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] la prima battaglia sul rilascio nell'ambiente di organismi geneticamente modificati. Al centro del dibattito la sperimentazione dei cosiddetti [[Bacteria|batteri]] ''ice-minus'', una variante di ''[[Pseudomonas]] syringae'', incapace di produrre la [[proteina]] di superficie che facilita la formazione dei [[cristalli di ghiaccio]]. I ricercatori della [[Advanced Genetic Sciences]] e della [[Università della California - Berkeley|Università di Berkeley]] svilupparono questa variante allo scopo di introdurla nel terreno per proteggere le piante dal gelo. La richiesta di effettuare esperimenti in campo aperto con questo OGM scatenò una forte contestazione da parte degli ambientalisti. Solo dopo una battaglia legale durata tre anni, nel [[1986]] i batteri ''ice-minus'' furono i primi OGM ad uscire dai laboratori ed essere introdotti nell'ambiente. Pochi anni dopo si scoprì che questa variante esisteva anche in natura e l'azienda detentrice del brevetto, visto il contesto non favorevole agli OGM, decise di proseguire gli esperimenti solo sulla variante naturale. Gli ''ice-minus'' ricombinanti non vennero mai commercializzati<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|cognome=Wrubel|nome=R.P.|cognome2=Krimsky|nome2=S.|cognome3=Anderson|nome3=M.D.|titolo=Regulatory Oversight of Genetically Engineered Microorganisms: Has Regulation Inhibited Innovation?|rivista=Environ Manage|data=luglio 1997|numero=21(4)|pp=571-86|PMID=9175544}}</ref>.
==Storia==
[[Immagine:EscherichiaColi NIAID.jpg|thumb|200px|Immagine al [[Microscopio (strumento ottico)#Microscopio elettronico a scansione (SEM)|microscopio elettronico a scansione]] di ''[[Escherichia coli|E.coli]]'', il primo batterio modificato tramite tecniche di [[ingegneria genetica]]]]
Il primo OGM moderno fu ottenuto nel [[1973]] da [[Stanley Cohen]] (''[[Stanford]] University School of Medicine'') e [[Herbert Boyer]] (''University of [[California]], [[San Francisco]]''). I due ricercatori, grazie all'uso combinato delle nuove tecniche di [[biologia molecolare]] che si stavano sviluppando in diversi laboratori, come l'uso dell'[[enzima]] [[ligasi]] ([[1967]]), degli [[enzimi di restrizione]] e della [[trasformazione batterica]] ([[1970]]-[[1972|72]]), riuscirono per primi a [[subclonaggio|clonare]] un [[gene]] di [[xenopus|rana]] all'interno del [[bacteria|batterio]] ''[[Escherichia coli]]'', dimostrando che era possibile trasferire materiale genetico da un organismo ad un altro tramite l'utilizzo di [[Vettore_(biologia)|vettori]] [[plasmide|plasmidici]] in grado di autoreplicarsi, abbattendo di fatto le barriere specie-specifiche<ref>{{en}} [http://www.pnas.org/cgi/reprint/70/11/3240 Cohen, S., Chang, A., Boyer, H. & Helling, R. (1973) Construction of Biologically Functional Bacterial Plasmids In Vitro. Proc. Natl. Acad. Sci. USA 70, 3240-3244]</ref> <ref>[http://didattica.cribi.unipd.it/ingegenet/00Lucidi4x.pdf Tappe rilevanti per lo sviluppo della tecnologia del DNA ricombinante]</ref>.
 
Dopo più di 40 anni dalla Conferenza di Asilomar si conoscono molte delle potenzialità e dei limiti di questa tecnologia e, in molti casi, si dispone dei protocolli di gestione necessari a consentirne una applicazione in sicurezza. In particolare il [[Protocollo di Cartagena]], ratificato nel [[2000]], si pone come strumento internazionale per la [[Biodiversità#Tutela della biodiversità|protezione della biodiversità]] dai possibili rischi derivanti dalla diffusione dei prodotti delle nuove tecnologie.
Questi risultati ebbero un tale impatto da indurre la comunità scientifica ad autoimporre nel [[1974]] una moratoria internazionale sull'uso della tecnica del [[DNA ricombinante]] per valutare la nuova tecnologia ed i suoi possibili rischi. Quello stesso anno fu la [[Conferenza di Asilomar]], tenutasi a [[Pacific Grove]] ([[California]])<ref>{{en}} Berg, P., Baltimore, D., Brenner, S., Roblin, R.O. III, Singer, M.F., "Summary statement of the Asilomar Conference on recombinant DNA molecules," Proc. Nat. Acad. Sci. USA 72, pp. 1981-1984 (1975), also Science 188, p. 991 (1975)</ref><ref>{{en}} [http://nobelprize.org/nobel_prizes/chemistry/articles/berg/index.html Sintesi della conferenza di Asilomar]</ref> a concludere che gli esperimenti sul DNA ricombinante potessero procedere a patto che rispettassero severe linee guida, poi redatte dai ''[[National Institutes of Health]]'' (NIH) ed accettate dalla comunità scientifica. Queste linee guida, pubblicate per la prima volta nel [[1976]]<ref>{{en}} "Guidelines for research involving recombinant DNA molecules," Federal Register 41, no. 131, pp. 27911-27943 (1976).</ref> e successivamente aggiornate, sono tuttora seguite dai laboratori che effettuano esperimenti di trasformazione genica <ref>[http://www4.od.nih.gov/oba/rac/guidelines/guidelines.html NIH Guidelines for Research Involving Recombinant DNA Molecules]</ref>.
 
Ad oggi la tecnica del DNA ricombinante è stata utilizzata non solo per la produzione di nuovi farmaci, ma anche di enzimi per ridurre l'impatto ambientale dell'industria, piante e animali con caratteristiche migliorative in termini di resistenza alla malattie o di ''performance'' produttive e ambientali, ma anche organismi quali l'[[oncotopo]], usato nella ricerca sul [[Cancro (malattia)|cancro]], che hanno portato con sé importanti quesiti etici oltre ad aver aperto la strada a dispute per l'uso a fini sperimentali o commerciali delle innovazioni scientifiche<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://web.mit.edu/fmurray/www/papers/THE%20ONCOMOUSE%20THAT%20ROARED_FINAL.pdf|titolo=L'oncotopo è stato il primo animale GM brevettato|formato=PDF}}</ref>. La possibilità di [[brevetto|brevettare]] gli OGM ha acceso un forte dibattito sulla [[proprietà intellettuale]] delle risorse genetiche del pianeta e sulla liceità di una ricerca e di un'industria che non si ponga anche dei limiti etici o che non sappia mettersi in ascolto delle domande presenti nell'[[opinione pubblica]] creando consenso attorno alle proprie iniziative di ricerca e ''[[business]]''.
Dal [[1976]] ad oggi gli OGM sono passati dallo stato di mera possibilità tecnologica ad una realtà. Si sono dovuti attendere infatti solo due anni da Asilomar per avere il primo prodotto ad uso commerciale derivato da un OGM. La [[Genentech]], fondata da Herbert Boyer, è riuscita infatti a produrre attraverso ''E. coli'' importanti [[proteine]] umane ricombinanti: la [[somatostatina]] ([[1977]]) e l'[[insulina]] ([[1978]]), il farmaco [[biotecnologia|biotecnologico]] più noto, che è stato commercializzato a partire dal [[1981]]<ref>{{en}} Genentech: Press Releases - News Release September 6, 1978
[http://www.gene.com/gene/news/press-releases/display.do?method=detail&id=4160 The insulin synthesis is the first laboratory production DNA technology]</ref>. La commercializzazione dell'insulina ha segnato un cambiamento epocale per l'industria del farmaco, aprendo il settore biotecnologico (precedentemente confinato nei laboratori di ricerca) all'industrializzazione, e rivoluzionando il processo di ''[[drug discovery]]'' e lo sviluppo di nuove terapie non invasive.
 
La commercializzazione degli OGM sta conquistando anche altri tipologie di mercati: nel 2003 a [[Taiwan]] furono venduti i primi animali OGM a scopo domestico<ref>{{Cita web|url=http://www.shortnews.com/start.cfm?id=31312|titolo=GM Ornamental fish now ready for sale|lingua=en|accesso=6 febbraio 2009|dataarchivio=3 settembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110903230343/http://www.shortnews.com/start.cfm?id=31312|urlmorto=sì}}</ref>: si trattò di un centinaio di pesci d'[[Acquario (contenitore)|acquario]] resi fluorescenti tramite l'inserimento di geni di [[Medusa (zoologia)|medusa]], chiamati [[GloFish]]. Nel dicembre 2003 la vendita di pesci fluorescenti è stata permessa anche negli Stati Uniti, dopo che la [[Food and Drug Administration]] dichiarò la non rilevanza a scopi alimentari di questi pesci<ref>{{Cita web|http://www.fda.gov/bbs/topics/NEWS/2003/NEW00994.html|FDA Statement Regarding Glofish|lingua=en}}</ref>, mentre è tuttora vietata la loro introduzione in Europa.
Poco dopo lo sviluppo dell'insulina ricombinante, nel [[1983]] si ebbe negli [[Stati Uniti]] la prima battaglia sul rilascio nell'ambiente di organismi geneticamente modificati. Al centro del dibattito la sperimentazione dei cosidetti [[batteri]] ''ice-minus'', una variante di ''[[Pseudomonas]] syringae'' incapace di produrre la [[proteina]] di superficie che facilita la formazione dei cristalli di [[ghiaccio]]. I ricercatori della [[Advanced Genetic Sciencies]] e della [[University of California, Berkeley]] svilupparono questa variante allo scopo di introdurla nel terreno per proteggere le piante dal gelo. La richiesta di effettuare esperimenti in campo aperto con questo OGM scatenò una forte contestazione da parte degli ambientalisti. Solo dopo una battaglia legale durata tre anni, nel [[1986]] i batteri ''ice-minus'' furono i primi OGM ad uscire dai laboratori ed essere introdotti nell'ambiente. Pochi anni dopo si scoprì che questa variante esisteva anche in natura e l'azienda detentrice del brevetto, visto il contesto non favorevole agli OGM, decise di proseguire gli esperimenti solo sulla variante naturale. Gli ''ice-minus'' ricombinanti non vennero mai commercializzati <ref>{en}Wrubel RP, Krimsky S, Anderson MD. Regulatory Oversight of Genetically Engineered Microorganisms: Has Regulation Inhibited Innovation? Environ Manage. 1997 Jul;21(4):571-86. {{Entrez Pubmed|9175544}} </ref>.
 
== Descrizione ==
Dopo più di 30 anni dalla Conferenza di Asilomar, all'alba del [[XXI secolo]] si conoscono molte delle potenzialità e dei limiti di questa tecnologia e, in molti casi, si dispone dei protocolli di gestione necessari a consentirne una applicazione in sicurezza. In particolare il [[Protocollo di Cartagena]], ratificato nel [[2000]], si pone come strumento internazionale per la protezione della biodiversità dai possibili rischi derivanti dalla diffusione dei prodotti delle nuove tecnologie.
=== Definizione ===
Con il termine Organismo Geneticamente Modificato (OGM) si intendono solamente gli organismi in cui parte del genoma sia stato modificato tramite le moderne tecniche di ingegneria genetica. Non sono considerati "organismi geneticamente modificati" tutti quegli organismi il cui patrimonio genetico viene modificato a seguito di processi spontanei (modificazioni e trasferimenti di materiale genetico avvengono infatti in natura in molteplici occasioni e tali processi sono all'origine della diversità della vita sulla terra), o indotti dall'uomo tramite altre tecniche che non sono incluse nella definizione data dalla normativa di riferimento (ad esempio con radiazioni ionizzanti o mutageni chimici).
 
Gli Organismi Geneticamente Modificati vengono spesso indicati come "organismi transgenici": i due termini non sono sinonimi in quanto il termine [[transgenesi]] si riferisce all'inserimento, nel genoma di un dato organismo, di geni provenienti da un organismo di specie diversa. Sono invece definiti OGM anche quegli organismi che risultano da modificazioni che non prevedono l'inserimento di alcun gene (sono OGM anche gli organismi dal cui genoma sono stati tolti dei geni), così come gli organismi in cui il materiale genetico inserito proviene da un organismo "donatore" della stessa specie. In questo secondo caso alcuni studiosi parlano di organismi "cisgenici"<ref>{{Cita libro|url=https://www.nature.com/embor/journal/v7/n8/full/7400769.html|titolo=Cisgenic plants are similar to traditionally bred plants: International regulations for genetically modified organisms should be altered to exempt cisgenesis, EMBO reports 7, 8|pp=750-753|anno=2006|lingua=en|autore=H.J. Schouten|autore2=F.A. Krens|autore3=E. Jacobsen}}</ref>, la tecnica in questione si chiama "miglioramento genetico assistito da marcatori molecolari e la cisgenesi" (MGAMMC), per velocizzare il lento progresso del ''breeding'' ed è pronta ad introdurre piante cisgeniche nel mercato.<ref>{{Cita web|http://agronotizie.imagelinenetwork.com/vivaismo-e-sementi/2009/02/24/il-miglioramento-genetico-di-piante-da-frutto/7078|Il miglioramento genetico di piante da frutto}}</ref>
Ad oggi la tecnica del DNA ricombinante è stata utilizzata non solo per la produzione di nuovi farmaci, ma anche di enzimi per ridurre l'impatto ambientale dell'industria, piante e animali con caratteristiche migliorative in termini di resistenza alla malattie o di performance produttive e ambientali, ma anche organismi quali l'[[oncotopo]], usato nella ricerca sul [[cancro]], che hanno portato con sé importanti quesiti etici oltre ad aver aperto la strada a dispute per l'uso a fini sperimentali o commerciali delle innovazioni scientifiche<ref>{{en}} [http://web.mit.edu/fmurray/www/papers/THE%20ONCOMOUSE%20THAT%20ROARED_FINAL.pdf L'oncotopo è stato il primo animale GM brevettato]</ref>. La possibilità di [[brevetto|brevettare]] gli OGM ha acceso un forte dibattito sulla [[proprietà intellettuale]] delle risorse genetiche del pianeta e sulla liceità di una ricerca e di un'industria che non si ponga anche dei limiti etici o che non sappia mettersi in ascolto delle domande presenti nell'opinione pubblica creando consenso attorno alle proprie iniziative di ricerca e [[business]].
 
=== ApplicazioniTecniche principali ===
Ai fini della definizione di OGM data dalla Direttiva 2001/18/CE<ref name=dir2001 />, sono considerate tecniche che hanno come risultato un organismo geneticamente modificato
Gli OGM sono oggi utilizzati nell'ambito dell'[[alimentazione]], dell'[[agricoltura]], della [[medicina]], della ricerca, e dell'[[industria]].
# tecniche di ricombinazione del materiale genetico che comportano la formazione di nuove combinazioni mediante l'utilizzo di un [[Vettore (biologia)|vettore]] di molecole di [[DNA]], [[RNA]] o loro derivati.
# tecniche che comportano l'introduzione diretta in un organismo di materiale ereditabile preparato al suo esterno, tra cui la macroiniezione e il microincapsulamento;
# fusione cellulare (inclusa la fusione di [[Protoplasto|protoplasti]]) o tecniche di ibridazione per la costruzione di cellule vive, che presentano nuove combinazioni di materiale genetico ereditabile, mediante la fusione di due o più cellule, utilizzando metodi non naturali.
 
Sono esclusi dalla definizione gli organismi ottenuti per [[mutazione genetica|mutagenesi]] o fusione cellulare di cellule vegetali di organismi che possono scambiare materiale genetico anche con metodi di riproduzione tradizionali, a condizione che non comportino l'impiego di molecole di [[Acidi nucleici|acido nucleico]] ricombinante.<ref name=dir2001>{{Cita web|url=https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=celex%3A32001L0018|titolo=EUR-Lex - 32001L0018 - EN - EUR-Lex<!-- titolo generato automaticamente -->|Direttiva 2001/18/CE – Allegato I A:TECNICHE|formato=PDF}}</ref>
 
=== Tecniche di miglioramento genetico ===
La modificazione del genoma degli esseri viventi da parte dell'uomo è una pratica antichissima. Essa può risalire a circa 14&nbsp;000 anni fa con l'addomesticamento del cane. Le modificazioni genetiche indotte in tal modo sono state però in larga parte inconsapevoli ed è solo a partire dalla prima metà del [[Novecento]] che l'uomo ha preso coscienza dell'effetto a livello genetico indotto dai propri programmi di selezione.
 
I metodi utilizzati tradizionalmente per modificare il patrimonio genetico degli esseri viventi sono essenzialmente due: la mutagenesi e l'incrocio.
 
La mutagenesi è un fenomeno che è strutturalmente presente, anche se a bassa frequenza, in tutti gli esseri viventi ed è basato sulle imprecisioni o gli errori di replicazione del genoma durante i processi di divisione cellulare. Le mutazioni vengono poi sottoposte a selezione o dall'ambiente o dall'uomo e, se vantaggiose, vengono mantenute nella popolazione. Nei programmi di [[miglioramento genetico]], la frequenza con cui avvengono queste mutazioni viene generalmente amplificata utilizzando [[Radiazione|radiazioni]] o agenti chimici mutageni.
Le [[Mutazione genetica|mutazioni]], che possono interessare una singola base del [[DNA]] o anche intere porzioni di cromosomi (inserzioni, traslocazioni, duplicazioni e delezioni), hanno portato nel tempo ad evidenti modifiche [[fenotipo|fenotipiche]] negli esseri viventi (si pensi alla diversità tra le varie razze canine). L'uomo, nei secoli, ha sfruttato la variabilità prodotta dalle mutazioni (quale ad esempio l'incapacità di perdere i semi da parte della spiga del frumento) per selezionare e costruire molte [[cultivar]] e razze animali oggi fondamentali per la sua sopravvivenza.
 
Un esempio storico di mutazioni indotte dall'uomo ai fini del miglioramento genetico è rappresentato dalla varietà di [[Triticum|frumento]] "[[Creso (agronomia)|Creso]]", ottenuto per irradiazione dall'[[Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile|ENEA]]. Esso è stato negli [[anni 1980|anni ottanta]] una delle varietà di punta per la produzione di [[pasta]] (circa 1 spaghetto su 4) ed è oggi uno dei genitori delle attuali varietà commerciali<ref>{{Cita pubblicazione|url=http://www.tempi.it/archivio_dett.aspx?idarchivio=445|cognome=Morandini|nome=Piero|titolo=Creso e i suoi fratelli|rivista=Tempi|numero=20|data=24 maggio 2000|accesso=10 ottobre 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071103155818/http://www.tempi.it/archivio_dett.aspx?idarchivio=445|dataarchivio=3 novembre 2007|urlmorto=sì}}</ref>. Un altro esempio è dato dalla differenza tra mais giallo e mais bianco che è riconducibile alla mutazione di un singolo gene.
 
L'incrocio è invece una tecnica che permette di unire le caratteristiche presenti in due individui diversi, anche non appartenenti alla medesima specie, grazie al rimescolamento dei loro genomi sfruttando la riproduzione sessuale. In tal modo sono stati prodotti il [[mulo]] o il [[bardotto]], ma anche gli [[ibrido|ibridi]], oggi utilizzati per le produzioni animali e vegetali. Il vantaggio di tale tecnica è la possibilità, una volta identificata [[fenotipo|fenotipicamente]] una caratteristica di interesse in una [[razza (zootecnia)|razza]] o in una varietà (ad esempio la resistenza ad una malattia), di trasferirla in un'altra attraverso incroci mirati.
 
La differenza sostanziale tra queste due tecniche di [[miglioramento genetico]] e l'ingegneria genetica (alla base dello sviluppo degli OGM) sta nella modalità con cui l'uomo induce le modificazioni genetiche. Nel caso della mutazione o dell'incrocio viene infatti effettuata una selezione [[Fenotipo|fenotipica]], in base a caratteristiche visibili, all'interno di popolazioni molto grandi (alcune decine di migliaia nelle piante e alcune centinaia negli animali)<ref>Ultimamente si sta sempre più affermando nel campo del miglioramento genetico l'impiego di marcatori molecolari che permettono di ridurre notevolmente i tempi e di semplificare il lavoro dei miglioratori poiché consentono di prevedere a priori le caratteristiche fenotipiche di una progenie a partire da una preventiva analisi del DNA.</ref>.
 
Nell'ingegneria genetica invece è possibile "progettare" deterministicamente la modifica genetica da effettuare. Inoltre, una volta ottenuto un certo numero di organismi geneticamente modificati, essendo questi geneticamente distinguibili dagli altri, possono venire selezionati [[Genotipo|genotipicamente]], ovvero in base alle loro caratteristiche genetiche, e non più unicamente fenotipicamente come accade invece per le tecniche tradizionali, per le quali non è possibile conoscere a priori le modificazioni genetiche indotte.
 
=== Nuove tecniche di manipolazione genetica ===
Nuove tecniche di manipolazione genetica chiamate [[cisgenesi]] e ''[[Editing genomico|genome editing]]'' saranno studiate a partire dal 2016 dal [[CREA]] Centro di ricerca specializzato del Ministero delle politiche agricole italiano.<ref>https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/9613</ref>
 
Nel 2023, il Decreto Siccità ha autorizzato per la prima volta in Italia la sperimentazione nei campi coltivati delle Tecniche di evoluzione assistita, di fatto equivalenti agli OGM.<ref>{{cita web|url=https://www.ilfoglio.it/scienza/2023/06/01/news/il-governo-autorizza-gli-ogm-ma-li-chiama-tea--5335174/|titolo=Il governo autorizza gli Ogm (ma li chiama Tea)|data=31 maggio 2023}}</ref>
 
== Classi di OGM ==
=== Procarioti ===
Per inserire nuovi frammenti di DNA negli organismi si usano dei "[[Vettore (biologia)|vettori]]". I vettori sono generalmente piccole molecole circolari di DNA, i [[plasmide|plasmidi]], o strutture derivate da [[Vira|virus]] in grado di immagazzinare materiale genetico.
 
Sono tre i processi attraverso cui è possibile modificare il [[genoma]] batterico.
 
* La [[trasformazione batterica]] è un processo, osservabile in natura, attraverso il quale alcuni procarioti (detti "competenti") sono in grado di ricevere del DNA esterno in grado di produrre nuove caratteristiche di [[fenotipo]]. Questo fenomeno fu scoperto nel [[1928]] da Frederick Griffith ma venne confermato solo nel [[1944]]. La biologia molecolare si è servita dei "batteri competenti" per studiarne i meccanismi. Oggi sono state sviluppate alcune tecniche, per quanto molto empiriche, in grado di rendere "competenti" anche batteri che non lo sono naturalmente. È stato dimostrato, infatti, che l'ingresso di DNA è ampiamente facilitato dalla presenza di certi [[ione|cationi]], come [[Calcio (elemento chimico)|Ca<sup>2+</sup>]], o dall'applicazione di una [[corrente elettrica]] (tecnica detta dell'"[[elettroporazione]]"). I vettori utilizzati nelle trasformazioni sono essenzialmente plasmidi: in seguito all'ingresso, i plasmidi non si integrano nel genoma, ma rimangono autonomi (in uno stato detto "episomale").
* Nella [[coniugazione batterica]], il DNA è trasferito da un batterio all'altro attraverso un ''pilum'' (concettualmente un tubo che può collegare per breve tempo i due batteri). Un plasmide può essere così trasferito da un organismo all'altro. La coniugazione, molto frequente in natura, è poco sfruttata come tecnica di modificazione genetica.
* La [[Trasduzione genetica|trasduzione]] è infine l'inserimento di materiale genetico nel batterio attraverso un virus [[batteriofago]].
 
Per inserire il segmento di DNA che codifichi il gene voluto, è necessario conoscere la funzione dei geni su cui si sta operando. Nei batteri, è relativamente semplice identificare la funzione di un gene specifico: i ricercatori a tale scopo sono soliti realizzare dei ceppi batterici cosiddetti ''knock out''. In questi ceppi viene eliminato il DNA relativo al gene d'interesse: osservando le conseguenze sulla vita del batterio, è possibile identificare la funzione del gene stesso.
 
L'uso di ''knock out'' è molto diffuso, non solo per i procarioti. È possibile realizzare ''knock out'' in numerosi [[organismo modello|organismi modello]]. Il gene responsabile della [[fibrosi cistica]], ad esempio, è stato individuato in [[Topo knockout|topi ''knock-out'']]: una volta individuato il presunto gene della fibrosi cistica (chiamato CFTR) nell'uomo, i ricercatori hanno individuato l'omologo nel genoma del topo, ne hanno fatto un ''knock out'' verificando poi che senza tale gene il topo presentava tutti i sintomi clinici della malattia.
=== Piante ===
{{vedi anche|Piante transgeniche}}
[[File:Agrobacteriumgall.jpg|miniatura|La scorticatura su una radice generata da ''[[Agrobacterium tumefaciens]]''.]]
La principale tecnica di modificazione genetica per le [[Plantæ|piante]] è legata alla capacità naturale del batterio ''[[Agrobacterium tumefaciens]]'' di infettare piante e causare una crescita paragonabile a quella tumorale presente negli animali, tale patologia è nota come "galla del colletto". ''A. tumefaciens'' è in grado di infettare la pianta trasferendo una porzione di [[plasmide]] (noto come [[Plasmide|plasmide Ti]]) che è in grado di integrarsi nel genoma dell'ospite. Il plasmide contiene diversi [[gene|geni]] che, una volta "letti" dalla pianta, generano la galla e producono nutrienti ([[opine]]) per il batterio consentendone la crescita.
 
Diversi scienziati, a partire dalla seconda metà degli anni sessanta, hanno contribuito a comprendere il meccanismo e le condizioni attraverso cui tale plasmide viene trasferito ed integrato nel genoma della pianta: tra questi Jeff Schell, Marc Van Montagu, Georges Morel, Mary-Dell Chilton e Jacques Tempé. Grazie a tali scoperte, a partire dal [[1983]] è stato possibile trasformare le conoscenze biologiche acquisite, in tecniche [[biotecnologia|biotecnologiche]] e quindi sviluppare versioni del [[plasmide]] "disarmate", ovvero senza i geni che davano origine alla malattia, in cui erano invece presenti geni di interesse, permettendo così di produrre le prime [[piante transgeniche]], oggi molto utilizzate per fini di ricerca o agro-alimentari.
 
Un altro processo largamente utilizzato per produrre piante OGM è il [[Biolistica|metodo biolistico]] (anche detto ''gene gun'' o ''particle gun''), che permette di "sparare" microproiettili di oro o tungsteno ricoperti di DNA all'interno delle cellule vegetali. Tale metodo è stato utilizzato, ad esempio, per la produzione del più comune cereale OGM, il [[MON 810|Mon810]].
 
Le tecniche biolistiche sono spesso utilizzate per piante [[Liliopsida|monocotiledoni]], mentre ''A.tumefaciens'' ed altri agrobatteri sono utilizzati per modificare [[Magnoliopsida|dicotiledoni]], anche se recentemente sono stati messi a punto ceppi di questo batterio in grado di trasformare anche le monocotiledoni.
 
Queste tecniche sono in generale complementari e non sostitutive di quelle, più empiriche, già sviluppate all'interno del millenario processo di "umanizzazione" delle piante di interesse agro-alimentare che oggi si trovano sulle nostre tavole: il loro patrimonio genetico ha infatti subito nel corso del tempo modifiche genetiche rilevanti con tecniche convenzionali (oppure, si potrebbe dire, biotecnologie classiche), che hanno dato origine alla stessa [[agricoltura]]: [[selezione artificiale]] o, più recentemente, l'induzione di mutazioni per mezzo di [[raggi X]] o [[raggi gamma]].
 
Sicuramente i campi in cui le piante transgeniche vengono usate maggiormente a fini sperimentali è quello dei [[Vaccino|vaccini]] (sono state prodotte piante con [[Antigene|antigeni]] di tantissimi agenti eziologici di malattie quali ad esempio [[AIDS]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore=M. De Virgilio [[et al.]]|titolo=The human immunodeficiency virus antigen Nef forms protein bodies in leaves of transgenic tobacco when fused to zeolin|rivista=Journal of experimental botany|numero=59 (10)|pp=2815-29|anno=2008|lingua=en}}</ref>, [[Virus del papilloma umano|papilloma virus]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore=J. Břiza [[et al.]]|titolo=Production of human papillomavirus type 16 E7 oncoprotein fused with β-glucuronidase in transgenic tomato and potato plants|rivista=Biologia Plantarum|numero=51 (2)|pp=268-276|anno=2007|lingua=en}}</ref>, [[Epatite|epatiti]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore=L.J. Richter [[et al.]]|lingua=en|titolo=Production of hepatitis B surface antigen in transgenic plants for oral immunization|rivista=National biotechnology|numero=18|pp=1167-71|anno=2000}}</ref>, [[Carie dentaria|carie dentale]], [[vaiolo]]), [[biorisanamento]] di siti contaminati, [[genomica funzionale]] (per scoprire cioè le funzioni di geni e proteine poco conosciute).
 
=== Animali ===
Diverse tecniche sono utilizzate per la produzione di [[animali transgenici]]. Il primo esperimento di successo di transgenesi animale fu ottenuto utilizzando un [[retrovirus]]<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Jaenisch|nome=R.|cognome2=Fan|nome2=H.|cognome3=Croker|nome3=B.|titolo=Infection of preimplantation mouse embryos and of newborn mice with leukemia virus: tissue distribution of viral DNA and RNA and leukemogenesis in the adult animal|rivista=[[Proceedings of the National Academy of Sciences|Proc Natl Acad Sci U S A]]|data=ottobre 1975|numero=72 (10)|pp=4008-12|PMID=1060083}}</ref>. Questa tecnica si ispira a un fenomeno che avviene in natura: durante le infezioni virali, l'[[RNA]] dei retrovirus entra nella cellula dell'animale infetto, viene modificato in [[DNA]] e integrato nel [[genoma]] dell'ospite. Questa proprietà fa del retrovirus un buon vettore per materiale genetico, anche se questa tecnica presenta alcune limitazioni quali la possibilità di trasferire solo piccoli tratti di DNA (circa 8 Kb) e la possibile integrazione del genoma virale nella cellula ospite. Altri esperimenti hanno usato la transfezione di [[Cellula staminale|cellule staminali]] embrionali o germinali, ma il trasferimento nucleare (la tecnica utilizzata per la produzione della [[Dolly (pecora)|pecora Dolly]]) associato alla manipolazione ''in vitro'' di colture cellulari è attualmente la tecnica più in uso<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Melo|nome=E.O.|cognome2=Canavessi|nome2=A.M.|cognome3=Franco|nome3=M.M.|cognome4=Rumpf|nome4=R.|titolo=Animal transgenesis: state of the art and applications|rivista=J Appl Genet|anno=2007|numero=48(1)|pp=47-61|lingua=en|PMID=17272861}}</ref>.
 
Gli scopi principali della transgenesi animale sono i seguenti:
* Produzione di biomedicine.<br /> Sebbene la produzione di [[biomolecola|biomolecole]] da parte di [[Bacteria|batteri]] o [[Lievito|lieviti]] sia più economica, queste tecniche presentano alcuni limiti dovuti alle differenze metaboliche delle cellule batteriche rispetto a quelle animali. Per questo motivo si è sviluppato un grande interesse per lo sfruttamento di tecniche di transgenesi per far produrre agli animali grandi quantità di molecole utilizzabili in terapia e prevenzione, quali [[farmaco|farmaci]], [[Anticorpo|anticorpi]] o [[vaccino|vaccini]]. La produzione di biomolecole può avvenire attraverso diversi liquidi biologici, di cui quello di più facile sfruttamento sarebbe il latte, che viene prodotto in grandissime quantità. Tra le biomolecole prodotte da animali transgenici già ad uno stadio avanzato di sviluppo (alcune già in fase di approvazione per la vendita negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]) ci sono [[Anticorpo|anticorpi]] policlonali e [[lattoferrina]] prodotti da bovini, [[fattore antitrombina]] III prodotto da capre e [[calcitonina]] prodotta da coniglie. Alcuni effetti non desiderati sono tuttavia stati riscontrati a volte negli animali impiegati a questi scopi, come per esempio inferiori produzioni di latte o inferiore durata della [[lattazione]] e [[Sterilità|infertilità]].
[[File:Wistar rat.jpg|miniatura|Topi geneticamente modificati possono essere usati per la ricerca sul cancro.]]
* Modelli per la ricerca su malattie umane.<br /> Molte malattie hanno un'origine genetica, o hanno nel [[genoma]] fattori predisponenti. Lo studio di alcune malattie può essere estremamente facilitato usando modelli animali sperimentali che riproducano alcuni tratti del genoma umano che sono alla base di alcune patologie. L'uso di animali da laboratorio (specialmente topi e ratti) geneticamente modificati è già diffuso per lo studio di una serie di malattie, principalmente il [[Neoplasia|cancro]]<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Marx|nome=J.|titolo=Medicine. Building better mouse models for studying cancer|rivista=[[Science]]|data=marzo 2003|numero=28;299(5615)|pp=1972-5|lingua=en|PMID=12663895}}</ref>.
* Xenotrapianti.<br /> Uno dei settori di ricerca delle biotecnologie riguarda lo studio di animali che possano essere donatori di organi per [[Trapianto#Xenotrapianto o trapianto da animale|xenotrapianti]]. Gli xenotrapianti sono trapianti di organi da una specie non umana all'uomo, e potrebbero essere una nuova frontiera, considerando che la disponibilità di organi per gli allotrapianti (da uomo a uomo) è sempre inferiore alle richieste. Il [[Sus scrofa domesticus|suino]] è considerato la specie più adatta a questo scopo, perché presenta delle somiglianze dal punto di vista [[anatomia|anatomico]]. Il maggiore ostacolo è tuttavia quello [[immunologia|immunologico]], cioè che l'organismo ricevente rigetti il trapianto producendo [[Anticorpo|anticorpi]] contro l'organo trapiantato. In questo senso gli approcci transgenici puntano a inibire le reazioni anticorpali responsabili del [[Rigetto di trapianto|rigetto]]<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Diamond|nome=L.E.|cognome2=Quinn|nome2=C.M.|cognome3=Martin |nome3=M.J.|cognome4=Lawson|nome4=J.|cognome5=Platt|nome5=J.L.|cognome6=Logan|nome6=J.S.|titolo=A human CD46 transgenic pig model system for the study of discordant xenotransplantation|rivista=Transplantation|data=gennaio 2001|numero=15;71 (1)|pp=132-42|PMID=11211178}}</ref>. Altri studi hanno invece puntato sul trapianto di cellule o tessuti transgenici, che potrebbero offrire interessanti possibilità per la cura di diverse malattie, ad esempio la [[malattia di Parkinson]]<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Zawada|nome=W.M.|cognome2=Cibelli|nome2=J.B.|cognome3=Choi|nome3=P.K.|cognome4=Clarkson|nome4=E.D.|cognome5=Golueke|nome5=P.J.|cognome6=Witta|nome6=S.E.|cognome7=Bell|nome7=K.P.|cognome8=Kane|nome8=J.|cognome9=Ponce de Leon|nome9=F.A.|cognome10=Jerry|nome10=D.J.|cognome11=Robl|nome11=J.M.|cognome12=Freed|nome12=C.R.|cognome13=Stice|nome13=S.L.|titolo=Somatic cell cloned transgenic bovine neurons for transplantation in parkinsonian rats|rivista=[[Nature Medicine|Nat Med.]]|data=maggio 1998|numero=4 (5)|pp=569-74|lingua=en|PMID=9585230}}</ref>.
* Miglioramento delle produzioni animali.<br />Tra le ricerche sulla transgenesi animale, alcune hanno il fine di aumentare la redditività dell'allevamento puntando sulla modificazione genetica volta a migliorare la qualità di alcune produzioni (ad esempio latte, lana), ad aumentare la produzione di carne, la prolificità o la resistenza alle malattie. Un esperimento del [[2003]] ha dimostrato che è possibile modificare geneticamente le [[Bos taurus|vacche]] in modo che producano un latte a più alto contenuto in [[caseina]], una proteina importante nel processo di [[produzione del formaggio]]<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Brophy|nome=B.|cognome2=Smolenski|nome2=G.|cognome3=Wheeler|nome3=T.|cognome4=Wells|nome4=D.|cognome5=L'Huillier|nome5=P.|cognome6=Laible|nome6=G.|titolo=Cloned transgenic cattle produce milk with higher levels of beta-casein and kappa-casein|rivista=[[Nature Biotechnology|Nat Biotechnol]]|data=febbraio 2003|numero=21 (2)|pp=157-62|lingua=en|PMID=12548290}}</ref>. Altri ricercatori hanno studiato, nel topo, la possibilità di produrre un latte a ridotto contenuto in [[lattosio]], che potrebbe essere assunto anche da soggetti intolleranti<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Stinnakre|nome=M.G.|cognome2=Vilotte|nome2=J.L.|cognome3=Soulier|nome3=S.|cognome4=Mercier|nome4=J.C.|titolo=Creation and phenotypic analysis of alpha-lactalbumin-deficient mice|rivista=[[Proceedings of the National Academy of Sciences|Proc Natl Acad Sci U S A]]|data=luglio 1994|numero=5;91 (14)|pp=6544-8|lingua=en|PMID=8022817}}</ref>.
 
== Applicazioni ==
{{C|Il paragrafo allo stato delle cose è forviante, presentando mescolati assieme, senza distinzione, applicazioni ormai correntemente in uso, altre possibili applicazioni allo stadio sperimentale o in corso di verifica e altre applicazioni ipotizzate o prospettate per un futuro, per ora esistenti solamente su carta, (come per es. la produzione di fonti energetiche rinnovabili)|genetica|giugno 2012|}}
{{F|genetica|giugno 2012|commento=tanti utilizzi prospettati, ma senza alcuna fonte di conferma}}
 
Gli OGM sono oggi utilizzati principalmente nell'ambito dell'[[alimentazione]], dell'[[agricoltura]], della [[medicina]], della ricerca, e dell'[[industria]].
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| bgcolor="#DDDDFF" | [[Batteri]]
| align="center" bgcolor="#DDFFDDddddff" | batteri
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* batteri che introdotti nel suolo ne migliorano le caratteristiche (es. batteri [[Fissazione dell'azoto|azoto-fissatori]]) o proteggono le piante dal gelo (batteri ''[[batteri ice-minus|ice-minus]]'')
* batteri che introdotti nel suolo ne migliorano le caratteristiche (es. batteri [[Azotofissazione|azoto-fissatori]]) o proteggono le piante dal gelo (batteri ''[[batteri ice-minus|ice-minus]]'')
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* insetticidi naturali (ad esempio [[Bacillus thuringiensis]])
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*produzione di sostanze medicinali come l'[[insulina]]
* studio e miglioramento di batteri per la produzione di sostanze di uso alimentare come enzimi per il trattamento di cibi
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*[[biorimedio|biorimedi]] (es. batteri che degradano idrocarburi)
* produzione di sostanze medicinali come l'[[insulina]]
* produzione di farmaci (ad esempio [[Antibiotico|antibiotici]], [[Vaccino|vaccini]])
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* [[Biorisanamento|biorimedi]] (ad esempio batteri che degradano idrocarburi)
* produzione di bioplastiche ed altre sostanze organiche di interesse industriale
* produzione di fonti energetiche rinnovabili (ad esempio etanolo, idrogeno)
* test sulla potenziale tossicità di sostanze per uso umano (ad esempio [[Test di Ames]])
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| bgcolor="#DDDDFF" | [[Miceti]]
| align="center" bgcolor="#DDFFDDddddff" | [[Fungi|Miceti]]
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*produzione di [[enzimi]] usati nell'industria alimentare, miglioramento dei processi di [[fermentazione]] (es. produzione della [[birra]])
* produzione di [[Enzima|enzimi]] usati nell'industria alimentare, miglioramento dei processi di [[fermentazione]] (es. produzione della [[birra]])
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* produzione di [[biomedicine]]
* produzione di farmaci (ad esempio [[Antibiotico|antibiotici]], [[Vaccino|vaccini]])
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* produzione di svariate sostanze di interesse industriale (ad esempio l'[[acido lattico]] o l'[[acetone]])
* test sulla potenziale tossicità di sostanze per uso umano (ad esempio [[Test di Ames]])
* produzione di fonti energetiche rinnovabili (ad esempio etanolo, idrogeno)
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| bgcolor="#DDDDFF" | [[Piante]]
| align="center" bgcolor="#DDFFDDddddff" | [[Plantæ|Piante]]
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*miglioramento delle pratiche agronomiche: es. piante tolleranti allo stress idrico o salino, colture tolleranti a specifici erbicidi
* miglioramento delle pratiche agronomiche: ad esempio piante tolleranti allo stress idrico o salino, colture tolleranti a specifici erbicidi
*introduzione di caratteri di resistenza specifica: es. piante resistenti agli insetti o ai virus
* introduzione di caratteri di resistenza specifica: ad esempio piante resistenti agli insetti o ai virus
*produzione di energia: varietà con più elevato potere calorico e minori richieste di input chimici utilizzabili anche su aree marginali
* produzione di energia: varietà con più elevato potere calorico e minori richieste di input chimici utilizzabili anche su aree marginali
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*miglioramenti nelle qualità nutrizionali e organolettiche: es. riso ad elevato contenuto in beta-[[carotene]], pomodoro a maturazione rallentata
* miglioramenti nelle qualità nutrizionali e organolettiche: es. riso ad elevato contenuto in beta-[[carotene]], pomodoro a maturazione rallentata
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*produzione di farmaci/composti in pianta (''molecular farming''): produzione a basso costo di sostanze farmaceutiche e chimiche, riduzione degli scarti chimici industriali (es. vaccino contro l'[[epatite]], produzione di [[amilasi]]).
* produzione di farmaci/composti in pianta (''molecular farming''): produzione a basso costo di sostanze farmaceutiche e chimiche, riduzione degli scarti chimici industriali (ad esempio vaccino contro l'[[epatite]], produzione di [[amilasi]]).
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* miglioramento delle caratteristiche richieste a livello industriale delle materie prime (es. [[pioppo]] con un tasso di [[lignina]] inferiore per facilitare il processo di fabbricazione della pasta da carta)
* miglioramento delle caratteristiche richieste a livello industriale delle materie prime (es. [[Populus|pioppo]] con un tasso di [[lignina]] inferiore per facilitare il processo di fabbricazione della pasta da carta)
*[[fitodepurazione]] (es. piante capaci di estrarre metalli quali [[oro]], [[rame]] e [[uranio]], piante in grado di degradare il [[tritolo]] o di segnalare la presenza di [[radiazioni]])
* [[fitodepurazione]] (ad esempio piante capaci di estrarre metalli quali [[oro]], [[rame]] e [[uranio]], piante in grado di degradare il [[Trinitrotoluene|tritolo]] o di segnalare la presenza di [[Radiazione|radiazioni]])
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* produzioni animali con migliori caratteristiche nutrizionali o organolettiche: es. [[latte]] con più alto contenuto in [[caseina]], latte senza [[lattosio]]
* produzioni animali con migliori caratteristiche nutrizionali o organolettiche: ad esempio [[latte]] con più alto contenuto in [[caseina]], latte senza [[lattosio]]
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* produzione di biomedicine
* produzione di farmaci (ad esempio [[Interferoni|interferone]])
* modelli per la ricerca su malattie umane (es. l'[[oncotopo]])
* modelli per la ricerca su malattie umane (ad esempio l'[[oncotopo]])
* animali donatori di organi per [[Trapianto_di_organi#Xenotrapianto_o_trapianto_da_animale|xenotrapianti]]
* metodi diagnostici o terapie come ad esempio la produzione di [[Terapia con anticorpi monoclonali|anticorpi monoclonali]] (ad esempio a fini oncologici, malattie autoimmuni o infiammatorie)<ref>{{Cita web|http://www.landesbioscience.com/journals/mabs/article/7736/|Landes Bioscience Journals: mAbs|lingua=en}}</ref>
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* animali donatori di organi per [[Trapianto#Xenotrapianto o trapianto da animale|xenotrapianti]]
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* produzione di proteine eterologhe difficilmente ottenibili da procarioti per via di modifiche postraduzionali tipiche degli eucarioti superiori (ad esempio [[glicosilazione|glicosilazioni]], formazione di ponti disolfuro)
* sintesi di molecole interessanti per l'industria (ad esempio proteina della [[ragnatela]] per la produzione di fibre ultraresistenti)
|}
 
=== Produzione di OGM ===
[[ImmagineFile:ADNDNA animation.gif|thumbminiatura|right|300pxupright=1.4|Animazione della struttura a doppia elica del DNA.]]
 
Le tecniche per ottenere gli OGM sono relativamente recenti. Oggi sono presenti sul mercato unicamentesolo OGM che presentano modifiche circoscritte a caratteri di natura [[Gregor Mendel|mendeliana]], ovvero caratteri facilmente controllabili tramite l'inserimento di uno o pochi geni che servono a fornire direttamente una data caratteristica (es. resistenza a una malattia). L'esponenziale aumento di informazioni rese disponibili nell'ultimo decennio dalla [[genomica]] consente però di mettere a punto organismi che presentino modifiche genetiche molto complesse su caratteri quantitativi (es.ad esempio resistenza agli stress, produzione).
 
Gli OGM vengono ottenuti attraverso l'uso di tecniche di [[ingegneria genetica]] che permettono di inserire, all'interno del [[genoma]] di un organismo, frammenti di DNA provenienti anche da altri organismi. Il DNA così ottenuto è definito ''"DNA ricombinante''". I frammenti di DNA da inserire vengono estratti dal genoma di origine attraverso l'uso di [[Deossiribonucleasi II (sito-specifica)|enzimi di restrizione]], che funzionano come vere e proprie forbici molecolari, e inseriti in un vettore ricevente grazie ad un altro enzima: la DNA [[ligasi]].
I vettori possono essere sia piccole molecole circolari di DNA, i [[plasmide|plasmidi]] che possono accogliere frammenti fino a circa 15.000 paia di [[base azotata|basi]], sia alcune strutture derivate da [[Virus (biologia)|virus]], in grado di contenere quantità maggiori di materiale genetico (fino a circa 70.000).
Esistono inoltre vettori che rappresentano dei veri e propri cromosomi artificiali ad esempio in [[lievito]] (noti come ''YAC'', dall'inglese ''Yeast Artificial Chromosomes'') o in batteri (''BAC'', ''Bacterial Artificial Chromosomes'') che permettono l'inserimento di oltre 300.000 paia di basi - cioè oltre lo 0,01% del genoma di un mammifero.
 
I vettori possono essere sia piccole molecole circolari di DNA, i [[plasmide|plasmidi]] che possono accogliere frammenti fino a circa 15 000 paia di [[base azotata|basi]], sia alcune strutture derivate da [[Virus (biologia)|virus]], in grado di contenere quantità maggiori di materiale genetico (fino a circa 70&nbsp;000 bp).
==Classi di OGM==
===[[Procarioti]]===
Per inserire nuovi frammenti di DNA negli organismi si usano dei "[[Vettore (biologia)|vettori]]". I vettori sono generalmente piccole molecole circolari di DNA, i [[plasmide|plasmidi]], o strutture derivate da [[Virus (biologia)|virus]] in grado di immagazzinare materiale genetico.
 
Esistono inoltre vettori che rappresentano dei veri e propri cromosomi artificiali ad esempio in [[lievito]] (noti come [[Yeast artificial chromosome|YAC]], dall'[[Lingua inglese|inglese]] ''Yeast Artificial Chromosomes'') o in batteri ([[Bacterial artificial chromosome|BAC]], ''Bacterial Artificial Chromosomes''), che permettono l'inserimento di oltre 300&nbsp;000 paia di basi – cioè oltre lo 0,01% del genoma di un mammifero.
Sono tre i processi attraverso cui è possibile modificare il [[genoma]] batterico.
 
=== Controlli ===
* La [[trasformazione batterica]] è un processo, osservabile in natura, attraverso il quale alcuni procarioti (detti ''competenti'') sono in grado di ricevere del DNA esterno in grado di produrre nuove caratteristiche di [[fenotipo]]. Questo fenomeno fu scoperto nel [[1928]] da Frederick Griffith ma venne confermato solo nel [[1944]]. La biologia molecolare si è servita dei ''batteri competenti'' per studiarne i meccanismi. Oggi sono state sviluppate alcune tecniche, per quanto molto empiriche, in grado di rendere ''competenti'' anche batteri che non lo sono naturalmente. È stato dimostrato, infatti, che l'ingresso di DNA è ampiamente facilitato dalla presenza di certi [[ioni|cationi]], come [[Calcio (metallo)|Ca]]<sup>2+</sup>, o dall'applicazione di una corrente elettrica (tecnica detta della ''elettroporazione''). I vettori utilizzati nelle trasformazioni sono essenzialmente plasmidi: in seguito all'ingresso, i plasmidi non si integrano nel genoma, ma rimangono autonomi (in uno stato detto ''episomale'').
Per controllare la presenza di OGM all'interno di un prodotto vengono utilizzati 3 tipi differenti di tecnica.
 
* Analisi delle proteine
* Nella [[coniugazione batterica]], il DNA è trasferito da un batterio all'altro attraverso un ''pilum'' (concettualmente un ''tubo'' che può collegare per breve tempo i due batteri). Un plasmide può essere così trasferito da un organismo all'altro. La coniugazione, molto frequente in natura, è poco sfruttata come tecnica di modificazione genetica.
* Analisi immunologica
* Analisi del DNA
 
=== Diffusione nel mondo ===
* La [[trasduzione]] è infine l'inserimento di materiale genetico nel batterio attraverso un virus [[batteriofago]].
A livello globale, l'estensione di colture geneticamente modificate, si sono attestate su oltre 125 milioni di ettari nel 2008; essi sono dedicati soprattutto a coltivazioni di soia, mais, cotone, a cui si aggiungono colture di altre specie cerealicole o anche orticole<ref name="R. Defez, Treccani"/>: in totale, si tratta dell'8% della superficie coltivata nel mondo<ref name="R. Defez, Treccani">{{Treccani|ogm_(Dizionario-di-Medicina)|OGM (sigla di Organismo Geneticamente Modificato o Migliorato) |autore = Roberto Defez|anno=2010}}</ref>. Al 2014 si stima un aumento di tale superficie a 175,2 milioni di ettari<ref name="J. Paull, 13">{{Cita pubblicazione|cognome=Paull|nome=John| url=http://orgprints.org/28901/31/28901.pdf|formato=PDF|lingua=en|titolo=Organic vs GMOs. A case study|editore=Agriculture & Food 2015 3rd International Conference| città=Elenite, Bulgaria|giorno =1º-6 | mese = giugno | anno = 2015| p = 13 | accesso = 19 settembre 2017 }}</ref>.
 
La produzione si concentra quasi per intero su 4 colture che, al 2015, coprono il 99% della produzione di agricoltura GMO: soia (50%), grano (30%), cotone (14%), canola (5%)<ref name="J. Paull, 14">{{Cita pubblicazione|cognome=Paull|nome=John| url=http://orgprints.org/28901/31/28901.pdf|formato=PDF|lingua=en|titolo=Organic vs GMOs. A case study|editore=Agriculture & Food 2015 3rd International Conference| città=Elenite, Bulgaria|giorno =1º-6 | mese = giugno | anno = 2015| p = 14 | accesso = 19 settembre 2017 }}</ref>.
Per inserire il segmento di DNA che codifichi il gene voluto, è necessario conoscere la funzione dei geni su cui si sta operando. Nei batteri, è relativamente semplice identificare la funzione di un gene specifico: i ricercatori a tale scopo sono soliti realizzare dei ceppi batterici cosiddetti ''knock out''. In questi ceppi viene eliminato il DNA relativo al gene d'interesse: osservando le conseguenze sulla vita del batterio, è possibile identificare la funzione del gene stesso.
 
La diffusione di coltivazioni geneticamente modificate incontra opposizione da parte di aziende i cui interessi sono in contrasto: fra queste vi sono le aziende che producono pesticidi (le maggiori tre per fatturato sono aziende europee) e le aziende della [[grande distribuzione organizzata]] (con una forza economica, per fatturato, di 20 volte superiore a quelle del settore biotech e agrofarmaceutico), le cui "logiche di promozione del prodotto [...] non si conciliano con l’uso di piante da OGM"<ref name="R. Defez, Treccani"/>.
L'uso di ''knock out'' è molto diffuso, non solo per i procarioti. È possibile realizzare ''knock out'' in numerosi [[organismo modello|organismi modello]]. Il gene responsabile della [[fibrosi cistica]], ad esempio, è stato individuato in [[topi knock-out]]: una volta individuato il presunto gene della fibrosi cistica (chiamato ''CFTR'') nell'uomo, i ricercatori hanno individuato l'omologo nel genoma del topo, ne hanno fatto un ''knock out'' verificando poi che senza tale gene il topo presentava tutti i sintomi clinici della malattia.
 
==== Americhe, Asia, Africa ====
===Piante===
Oltre la metà delle coltivazioni OGM si trovano negli Stati Uniti (51%) mentre ben l'85% di esse si trovano nel territorio nell'[[America meridionale]] e [[America settentrionale|settentrionale]]<ref name="J. Paull, 13"/>. Al 2014, il 90% delle superfici coltivate con OGM appartengono a cinque paesi: Stati Uniti (40%), Brasile (23%), Argentina (14%), Canada (6%), India (6%), mentre il resto del mondo si divide il rimanente 11%<ref name="J. Paull, 13"/>.
{{vedi anche|Piante transgeniche}}
[[Immagine:Agrobacteriumgall.jpg|thumb|right|250px|La scorticatura su una radice generata da ''[[Agrobacterium tumefaciens]]'']]
==== Europa ====
La principale tecnica di modificazione genetica per le [[piante]] è legata alla capacità naturale del batterio ''[[Agrobacterium tumefaciens]]'' di infettare piante e causare una crescita paragonabile a quella tumorale presente negli animali, tale patologia è nota come "galla del colletto". ''A. tumefaciens'' è in grado di infettare la pianta trasferendo un [[plasmide]] che è in grado di integrarsi nel genoma dell'ospite. Il plasmide contiene diversi [[gene|geni]] che, una volta "letti" dalla pianta, generano la galla e producono nutrienti per il batterio consentendone la crescita. Diversi scienziati, a partire dalla seconda metà degli anni sessanta, hanno contribuito a comprendere il meccanismo e le condizioni attraverso cui tale plasmide viene trasferito ed integrato nel genoma della pianta: tra questi Jeff Schell, Marc Van Montagu, Georges Morel, Mary-Dell Chilton e Jacques Tempé. Grazie a tali scoperte, a partire dal [[1983]] è stato possibile trasformare le conoscenze biologiche acquisite, in tecniche [[biotecnologia|biotecnologiche]] e quindi sviluppare versioni del [[plasmide]] "disarmate", ovvero senza i geni che davano origine alla malattia, in cui erano invece presenti geni di interesse, permettendo così di produrre le prime [[piante transgeniche]], oggi molto utilizzate per fini di ricerca o agro-alimentari.
In alcune nazioni europee come Francia, Spagna, Portogallo, Polonia, Germania, Slovacchia, Repubblica Ceca e Romania è permesso coltivare piante transgeniche, mentre in altre (Austria e Grecia) è vietato. Ancora diversa è la situazione in alcuni paesi, come Italia<ref name="R. Defez"/>, Regno Unito, Danimarca, Svezia, Finlandia, Ungheria e Slovenia, dove la legge proibisce la coltivazione di piante OGM ma non la loro importazione.<ref>{{Cita web|url=https://www.giardinauta.it/ogm-organismi-geneticamente-manipolati/|titolo=Giardinauta! "Coltivando" il tuo pollice verde...|lingua=it-IT|accesso=2023-06-11}}</ref>
 
===== Ucraina =====
Un altro processo largamente utilizzato per produrre piante OGM è il metodo ''biolistico'' (anche detto ''gene gun'' o ''particle gun''), che permette di "sparare" microproiettili ricoperti di DNA all'interno delle cellule vegetali. Tale metodo è stato utilizzato, ad esempio, per la produzione del più comune cereale OGM, il ''Mon810''.
L'{{Senza fonte|Ucraina è il maggiore produttore di grano in Europa}} e, {{Senza fonte|dal 2013, non è più un Paese OGM-free}}. {{chiarire|Se manca una completa legalizzazione dell'impiego e produzione locale di sementi OGM, dopo due anni dall'eliminazione di varie restrizioni all'impiego di sementi di mais OGM}}, {{Senza fonte|la quota di sementi OGM è circa il 20% del mercato}}.
 
===== Italia =====
Le tecniche biolistiche sono spesso utilizzate per piante [[monocotiledoni]], mentre ''A.tumefaciens'' ed altri agrobatteri sono utilizzati per modificare [[dicotiledoni]], anche se recentemente sono stati messi a punto ceppi di questo batterio in grado di trasformare anche le monocotiledoni.
 
L'Italia rientra tra i paesi che vietano la coltivazione di OGM, ma che, per soddisfare il fabbisogno nazionale di tali prodotti, ne permettono l'importazione da paesi esteri nei quali non esistono vincoli alla coltivazione: questa situazione asimmetrica genera un deficit annuo del [[Agricoltura in Italia|settore agricolo italiano]] stimato in 5 miliardi di euro (dati del 2017). Infatti, l'Italia è un forte importatore di mangimi OGM per il fabbisogno del settore zootecnico: al 2017, l'87% del mangime venduto in Italia è costituito da OGM, tra cui il [[mais]] e la [[soia]]<ref name="R. Defez"/>. Analoga è la situazione del cotone usato per l'abbigliamento, anch'esso costituito, al 2017, per il 70% da cotone OGM<ref name="R. Defez">{{cita news | nome = Roberto | cognome = Defez | url = http://www.ilfoglio.it/cibo/2017/09/13/news/la-corte-di-giustizia-europea-condanna-i-pregiudizi-anti-ogm-dell-italia-152054/ | titolo = La Corte di Giustizia europea condanna i pregiudizi anti-Ogm dell'Italia | giornale = Il Foglio | giorno = 13 | mese = settembre | anno = 2017 | accesso = 19 settembre 2017}}</ref>.
Queste tecniche sono in generale complementari e non sostitutive di quelle, più empiriche, già sviluppate all'interno del millenario processo di "umanizzazione" delle piante di interesse agro-alimentare che oggi si trovano sulle nostre tavole: il loro patrimonio genetico ha infatti subito nel corso del tempo modifiche genetiche rilevanti con tecniche convenzionali (oppure, si potrebbe dire, biotecnologie ''classiche''), che hanno dato origine alla stessa [[agricoltura]]: [[selezione artificiale]] o, più recentemente, l'induzione di mutazioni per mezzo di [[raggi X]] o [[raggi gamma]].
 
Per quanto riguarda le restrizioni imposte dal [[Normativa sugli OGM|diritto italiano alla coltivazione di piante OGM]], la [[Corte di giustizia europea]], il 13 settembre 2017 ha dichiarato ingiustificato il divieto di coltivazione del mais [[MON 810]] previsto dal [[decreto interministeriale]] del 12 luglio 2013<ref name="R. Defez"/>.
===Animali===
Diverse tecniche sono utilizzate per la produzione di animali transgenici. Il primo esperimento di successo di transgenesi animale fu ottenuto utilizzando un [[retrovirus]] <ref> Jaenisch R, Fan H, Croker B. Infection of preimplantation mouse embryos and of newborn mice with leukemia virus: tissue distribution of viral DNA and RNA and leukemogenesis in the adult animal. Proc Natl Acad Sci U S A. 1975 Oct;72(10):4008-12. {{Entrez Pubmed|1060083}}</ref>. Questa tecnica si ispira a un fenomeno che avviene in natura: durante le infezioni virali, l’[[RNA]] dei retrovirus entra nella cellula dell’animale infetto, viene modificato in [[DNA]] e integrato nel [[genoma]] dell’ospite. Questa proprietà fa del retrovirus un buon vettore per materiale genetico, anche se questa tecnica presenta alcune limitazioni. Altri esperimenti hanno usato [[cellule staminali]] embrionali o germinali, ma il trasferimento nucleare (la tecnica utilizzata per la produzione della [[Dolly (pecora)|pecora Dolly]]) associato alla manipolazione ''in vitro'' di colture cellulari è attualmente la tecnica più in uso <ref> Melo EO, Canavessi AM, Franco MM, Rumpf R. Animal transgenesis: state of the art and applications. J Appl Genet. 2007;48(1):47-61. {{Entrez Pubmed|17272861}} </ref>.
 
Le importazioni non consistono in cibo destinato direttamente al consumo umano, quanto piuttosto in mais geneticamente modificato per l'allevamento di ovini e suini che entra nella catena alimentare attraverso queste specie animali. La normativa italiana vieta anche l'esecuzione di ricerche con colture OGM in campo aperto, legittimandone l'uso solamente all'interno di serre chiuse.<ref name="Corsera,2dicembre 2016">{{cita web | autore = Pietro Gorlani | url = http://brescia.corriere.it/notizie/cronaca/16_dicembre_02/confagricoltura-pronti-coltivare-ogm-brescia-soia-mais-be20f8d0-b893-11e6-886d-3196d477f919.shtml | titolo = Confagricoltura: «Siamo pronti coltivare gli Ogm a Brescia» | città = Brescia | data = 2 dicembre 2016 | urlarchivio = https://archive.is/20200514082745/https://brescia.corriere.it/notizie/cronaca/16_dicembre_02/confagricoltura-pronti-coltivare-ogm-brescia-soia-mais-be20f8d0-b893-11e6-886d-3196d477f919.shtml?refresh_ce-cp | dataarchivio = 14 maggio 2020 | urlmorto = no | accesso = 14 maggio 2020 }}</ref>
Gli scopi principali della transgenesi animale sono i seguenti:
* '''Produzione di biomedicine'''. Sebbene la produzione di [[biomolecola|biomolecole]] da parte di [[batteri]] o [[lieviti]] sia più economica, queste tecniche presentano alcuni limiti dovuti alle differenze metaboliche delle cellule batteriche rispetto a quelle animali. Per questo motivo si è sviluppato un grande interesse per lo sfruttamento di tecniche di transgenesi per far produrre agli animali grandi quantità di molecole utilizzabili in terapia e prevenzione, quali [[farmaco|farmaci]], [[anticorpi]] o [[vaccino|vaccini]]. La produzione di biomolecole può avvenire attraverso diversi liquidi biologici, di cui quello di più facile sfruttamento sarebbe il latte, che viene prodotto in grandissime quantità. Tra le biomolecole prodotte da animali transgenici già ad uno stadio avanzato di sviluppo (alcune già in fase di approvazione per la vendita negli [[Stati Uniti]]) ci sono [[anticorpi]] policlonali e [[lattoferrina]] prodotti da bovini, [[fattore antitrombina]] III prodotto da capre e [[calcitonina]] prodotta da coniglie. Alcuni effetti non desiderati sono tuttavia stati riscontrati a volte negli animali impiegati a questi scopi, come per esempio inferiori produzioni di latte o inferiore durata della [[lattazione]] e [[infertilità]].
[[Immagine:Wistar_rat.jpg|thumb|right|200px|Topi geneticamente modificati possono essere usati per la ricerca sul cancro]]
* '''Modelli per la ricerca su malattie umane'''. Molte malattie hanno un’origine genetica, o hanno nel [[genoma]] fattori predisponenti. Lo studio di alcune malattie può essere estremamente facilitato usando modelli animali sperimentali che riproducano alcuni tratti del genoma umano che sono alla base di alcune patologie. L’uso di animali da laboratorio (specialmente topi e ratti) geneticamente modificati è già diffuso per lo studio di una serie di malattie, principalmente il [[cancro (medicina)|cancro]] <ref>Marx J. Medicine. Building better mouse models for studying cancer. Science. 2003 Mar 28;299(5615):1972-5. {{Entrez Pubmed|12663895}}</ref>.
* '''Xenotrapianti'''. Uno dei settori di ricerca delle biotecnologie riguarda lo studio di animali che possano essere donatori di organi per [[Trapianto_di_organi#Xenotrapianto_o_trapianto_da_animale|xenotrapianti]]. Gli xenotrapianti sono trapianti di organi da una specie non umana all’uomo, e potrebbero essere una nuova frontiera, considerando che la disponibilità di organi per gli allotrapianti (da uomo a uomo) è sempre inferiore alle richieste. Il [[Sus domesticus|suino]] è considerato la specie più adatta a questo scopo, perché presenta delle somiglianze dal punto di vista [[anatomia|anatomico]]. Il maggiore ostacolo è tuttavia quello [[immunologia|immunologico]], cioè che l’organismo ricevente rigetti il trapianto producendo [[anticorpi]] contro l’organo trapiantato. In questo senso gli approcci transgenici puntano a inibire le reazioni ancticorpali responsabili del [[rigetto]] <ref>Diamond LE, Quinn CM, Martin MJ, Lawson J, Platt JL, Logan JS. A human CD46 transgenic pig model system for the study of discordant xenotransplantation. Transplantation. 2001 Jan 15;71(1):132-42. {{Entrez Pubmed|11211178}}</ref>. Altri studi hanno invece puntato sul trapianto di cellule o tessuti transgenici, che potrebbero offrire interessanti possibilità per la cura di diverse malattie, ad esempio il [[morbo di Parkinson]] <ref>Zawada WM, Cibelli JB, Choi PK, Clarkson ED, Golueke PJ, Witta SE, Bell KP, Kane J, Ponce de Leon FA, Jerry DJ, Robl JM, Freed CR, Stice SL. Somatic cell cloned transgenic bovine neurons for transplantation in parkinsonian rats. Nat Med. 1998 May;4(5):569-74. {{Entrez Pubmed|9585230}}</ref>.
* '''Miglioramento delle produzioni animali'''. Tra le ricerche sulla transgenesi animale, alcune hanno il fine di aumentare la redditività dell’allevamento puntando sulla modificazione genetica volta a migliorare la qualità di alcune produzioni (ad esempio latte, lana), ad aumentare la produzione di carne, la prolificità o la resistenza alle malattie. Un esperimento del [[2003]] ha dimostrato che è possibile modificare geneticamente le [[Bos taurus|vacche]] in modo che producano un latte a più alto contenuto in [[caseina]], una proteina importante nel processo di produzione del [[formaggio]] <ref> Brophy B, Smolenski G, Wheeler T, Wells D, L'Huillier P, Laible G. Cloned transgenic cattle produce milk with higher levels of beta-casein and kappa-casein. Nat Biotechnol. 2003 Feb;21(2):157-62. {{Entrez Pubmed|12548290}}</ref>. Altri ricercatori hanno studiato, nel topo, la possibilità di produrre un latte a ridotto contenuto in [[lattosio]], che potrebbe essere assunto anche da soggetti intolleranti <ref> Stinnakre MG, Vilotte JL, Soulier S, Mercier JC. Creation and phenotypic analysis of alpha-lactalbumin-deficient mice. Proc Natl Acad Sci U S A. 1994 Jul 5;91(14):6544-8. {{Entrez Pubmed|8022817 }}</ref>.
 
===== Spagna =====
== Normativa sugli OGM ==
Dai primi anni 2000, in Spagna viene coltivato quasi esclusivamente mais OGM.<ref name="Corsera,2dicembre 2016" />
 
=== Normativa sugli OGM ===
{{vedi anche|Normativa sugli OGM}}
In molti Paesi del mondo esiste un quadro di riferimento normativo che regola il settore OGM, per garantire la [[biosicurezza]], ossia un utilizzo in rispetto dei necessari livelli di sicurezza ambientale, della salute umana e di quella animale. I principi legislativi di riferimento a livello internazionale in tema di biosicurezza sono contenuti all'interno del [[Protocollo di Cartagena]].
 
Negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], la legge HR 933, firmata nel 2013 dal presidente Barack Obama, proibisce ai giudici federali degli Stati Uniti di introdurre un qualsiasi divieto di vendita per OGM.
 
In [[Europa]] il contesto normativo sugli OGM, basato sul [[principio di precauzione]], è oggi costituito dai seguenti testi:
* Direttiva 2001/18/CE<ref name=2001-18>[http{{Cita web|https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/site/it/oj/2001/l_106/l_10620010417it00010038.pdf |Direttiva 2001/18/CE sull'emissione deliberata nell'ambiente di organismi geneticamente modificati e che abroga la direttiva 90/220/CEE]|formato=PDF}}</ref>, che, sostituendo la 90/220/CEE, riscrive le regole base per l'autorizzazione al rilascio nell'ambiente di un nuovo OGM;
* Regolamenti 1829<ref>[http{{Cita web|https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/site/it/oj/2003/l_268/l_26820031018it00010023.pdf |Regolamento (CE) n.º 1829/2003 relativo agli alimenti e ai mangimi geneticamente modificati]|formato=PDF}}</ref> e 1830/2003/CE<ref>[http{{Cita web|https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/site/it/oj/2003/l_268/l_26820031018it00240028.pdf |Regolamento (CE) n.º 1830/2003 concernente la tracciabilità e l'etichettatura di organismi geneticamente modificati]|formato=PDF}}</ref>, che regolano l'autorizzazione e l'etichettatura/tracciabilità degli alimenti e dei mangimi (food & feed) costituiti o derivati da OGM;
* Raccomandazione 556/2003<ref>[http{{Cita web|url=https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:32003H0556:IT:HTML |titolo=Raccomandazione recante orientamenti per lo sviluppo di strategie nazionali e migliori pratiche per garantire la coesistenza tra colture transgeniche, convenzionali e biologiche]}}</ref>, che indica le linee guida sulla coesistenza tra colture OGM e convenzionali, cui le norme nazionali e regionali dovrebbero allinearsi.
 
L'[[Italia]] ha recepito la direttiva 2001/18/CE attraverso il decreto legislativo 224/2003<ref>{{Cita web|http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/testi/03224dl.htm|Decreto legislativo nº 224 del 2003 – Attuazione della direttiva 2001/18/CE concernente l'emissione deliberata nell'ambiente di organismi geneticamente modificati}}</ref>.Nel luglio 2013 è stata annunciata la firma di un decreto che proibisce uno dei più diffusi OGM, il mais [[Monsanto Company|Monsanto]] 810<ref>{{Cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2013-07-12/girolamo-firmato-decreto-vieta-151516.shtml?uuid=AbnDEgDI|titolo=Sole 24 Ore}}</ref>. Il decreto, prima della nuova direttiva dell'UE sugli OGM che rimanda agli Stati membri il diritto di limitare o vietare le coltivazioni di OGM, aveva prorogato per 18 mesi il divieto del 12 luglio 2013.<br />
Il 6 febbraio [[2015]], il [[Consiglio di Stato]] ha respinto il ricorso di un agricoltore friulano, Giorgio Fidenato, sostenitore delle colture di mais geneticamente modificato, che chiedeva il permesso di utilizzare questo tipo di sementi. La sentenza ribadiva il divieto italiano di qualsiasi coltivazione di piante e raccolti OGM. La vertenza è stata portata avanti alla [[Corte di giustizia europea]], che, decidendo sul ricorso di Fidenato, il 13 settembre 2017 ha pronunciato una sentenza in cui viene censurato come ingiustificato il divieto di coltivazione del mais [[MON 810]] sancito dal [[decreto interministeriale]] del 12 luglio 2013<ref name="R. Defez"/>.
 
== Presunti rischi e controversie ==
È stato raggiunto un ampio [[Consenso scientifico|consenso in ambito scientifico]] nel ritenere che i cibi OGM non presentino rischi maggiori di quanti ne presenti il normale cibo.<ref name=nicolia-2013>{{cita pubblicazione |cognome=Nicolia |nome=Alessandro | etal = sì | giorno =16 | mese = settembre | anno = 2013 | titolo=An overview of the last 10 years of genetically engineered crop safety research |rivista=[[Critical Reviews in Biotechnology]] |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24041244 |accesso=30 novembre 2013 |lingua=en |doi=10.3109/07388551.2013.823595| issn = 0738-8551}}</ref><ref name="AAAS">American Association for the Advancement of Science (AAAS), Board of Directors (2012). [https://www.aaas.org/news/releases/2012/1025gm_statement.shtml Legally Mandating GM Food Labels Could Mislead and Falsely Alarm Consumers] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131104063411/http://www.aaas.org/news/releases/2012/1025gm_statement.shtml |data=4 novembre 2013 }}</ref><ref name="AMA">{{Cita web|1=http://www.ama-assn.org/resources/doc/csaph/a12-csaph2-bioengineeredfoods.pdf|2=Report 2 of the Council on Science and Public Health: Labeling of Bioengineered Foods|editore=[[American Medical Association]]|anno=2012|lingua=en|formato=PDF|accesso=13 giugno 2013|dataarchivio=7 settembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120907023039/http://www.ama-assn.org/resources/doc/csaph/a12-csaph2-bioengineeredfoods.pdf|urlmorto=sì}}</ref><ref name="WHO">{{Cita web|http://www.who.int/foodsafety/publications/biotech/20questions/en/|Food safety: 20 questions on genetically modified foods|22 dicembre 2012|editore=[[Organizzazione mondiale della sanità]]|lingua=en}}</ref><ref name=NRC2004>{{Cita pubblicazione|autore=United States Institute of Medicine|autore2=United States National Research Council|anno=2004|titolo=Safety of Genetically Engineered Foods: Approaches to Assessing Unintended Health Effects|editore=National Academies Press|url=http://www.nap.edu/catalog.php?record_id=10977#toc }}</ref><ref name="decade_of_EU-funded_GMO_research">{{Cita libro |titolo= A decade of EU-funded GMO research (2001-2010)|url= https://ec.europa.eu/research/biosociety/pdf/a_decade_of_eu-funded_gmo_research.pdf|formato= PDF|anno= 2010|editore= Directorate-General for Research and Innovation. Biotechnologies, Agriculture, Food. European Union|doi= 10.2777/97784|isbn= 978-92-79-16344-9|pagine= 16}}</ref><ref name=Other>{{Cita pubblicazione|cognome=Winter|nome=C.K.|cognome2=Gallegos|nome2=L.K.|anno=2006|url=http://anrcatalog.ucdavis.edu/pdf/8180.pdf|formato=PDF|titolo=Safety of Genetically Engineered Food|editore=University of California Agriculture and Natural Resources Communications, Publication 8180|lingua=en|accesso=22 maggio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150412075133/http://anrcatalog.ucdavis.edu/pdf/8180.pdf|dataarchivio=12 aprile 2015|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione | autore = Ronald, Pamela | titolo = Plant Genetics, Sustainable Agriculture and Global Food Security | rivista = [[Genetics]] | volume = 188 | numero = 1 | pp = 11-20 | anno = 2011 | url=http://www.genetics.org/content/188/1/11.long }}</ref><ref>{{Cita pubblicazione | autore = Miller, Henry | titolo = A golden opportunity, squandered | rivista = Trends in biotechnology | volume = 27 | numero = 3 | pp = 129-130 | anno = 2009 | url=http://goldenrice.org/PDFs/Opportunity_squandered_Miller_TIBTEC_2009.pdf }}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Bett|nome=Charles|coautori=Ouma, James Okuro; Groote, Hugo De|titolo=Perspectives of gatekeepers in the Kenyan food industry towards genetically modified food|rivista=Food Policy|data=agosto 2010|volume=35|numero=4|pp=332-340|doi=10.1016/j.foodpol.2010.01.003}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione | autore=Li, Quan |autore2=McCluskey, Jill |autore3=Wahl, Thomas | titolo = Effects of information on consumers' willingness to pay for GM-corn-fed beef | rivista = Journal of Agricultural and Food Industrial Organization | volume=2 | numero=2 | pp=1-16 | anno = 2004 | url=https://www.researchgate.net/publication/24015285_Effects_of_Information_on_Consumers%27_Willingness_to_Pay_for_GM-Corn-Fed_Beef }}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Dr. Christopher Preston|rivista=AgBioWorld|anno=2011|lingua=en|url=http://www.agbioworld.org/biotech-info/articles/biotech-art/peer-reviewed-pubs.html|titolo=Peer Reviewed Publications on the Safety of GM Foods}}</ref> Non esistono, infatti, studi o ''report'' che documentino un qualche danno alla popolazione derivato da cibi OGM.<ref name=nicolia-2013/><ref name="AMA"/><ref name="NRC2004"/><ref name="Key">{{Cita pubblicazione | cognome= Key|nome=S.|cognome2=Ma|nome2=J.K.|cognome3=Drake|nome3=P.M. | titolo = Genetically modified plants and human health | rivista = [[Journal of the Royal Society of Medicine|J R Soc Med]] | volume = 101 | numero = 6 | pp= 290-8 | anno = 2008 | mese=giugno| pmid = 18515776 | pmc = 2408621 | doi = 10.1258/jrsm.2008.070372 }}</ref> Ciò nonostante, parte dell'[[opinione pubblica]] ritiene che gli OGM, in ambito agroalimentare, possano avere potenziali rischi per l'ambiente o per la [[salute umana]] e animale.
 
Fin dai primi esperimenti applicativi di tecniche di ingegneria genetica negli anni settanta, alcuni hanno considerato che, accanto ai potenziali benefici che la nuova tecnica poteva offrire, sarebbero potuti comparire nuovi [[rischio|rischi]], difficili da prevedere allo stato delle conoscenze di allora. Già quando l'uso della tecnica era confinato all'ambiente del laboratorio, si temeva, ad esempio, che batteri innocui potessero trasformarsi in [[Microrganismo patogeno|microrganismi patogeni]] pericolosi per l'uomo a causa dell'introduzione in essi di geni che conferissero loro [[resistenza agli antibiotici]], o che li rendessero in grado di produrre [[Tossina|tossine]], o che li trasformassero in agenti [[Carcinogeno|cancerogeni]]<ref>{{Cita web|https://www.nobelprize.org/nobel_prizes/chemistry/articles/berg/index.html|Asilomar and Recombinant DNA|sito=Nobelprize.org|cognome=Berg|nome=Paul|lingua=en}}</ref>. Quando poi sono state sviluppate [[Piante transgeniche|piante geneticamente modificate]] per uso alimentare, si sono ipotizzati alcuni rischi specifici legati al loro potenziale [[impatto ambientale|impatto sull'ambiente]] e sulla salute<ref name=efsaplant>{{cita pubblicazione|titolo=Guidance on the environmental risk assessment of genetically modified plants|autore=EFSA-Panel on Genetically Modified Organisms |url=http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.2903/j.efsa.2010.1879/epdf |rivista=EFSA Journal|anno=2010|volume=8| numero = 11|p=1879 |doi:10.2903/j.efsa.2010.1879}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|titolo=Risk assessment challenges of Synthetic Biology|rivista=Journal für Verbraucherschutz und Lebensmittelsicherheit|data=settembre 2013|volume=8| numero = 3|pp=215-226|url=https://link.springer.com/article/10.1007/s00003-013-0829-9|autore=Katia Pauwels, Ruth Mampuys, Catherine Golstein, Didier Breyer, Philippe Herman, Marion Kaspari, Jean-Christophe Pagès, Herbert Pfister, Frank van der Wilk, Birgit Schönig}}</ref>.
 
L'[[Organizzazione mondiale della sanità|OMS]] e L'[[EFSA]] hanno pubblicato vari documenti per valutare il potenziale rischio di allergenicità degli OGM per la possibile presenza di proteine modificate o per la sovraespressione di [[allergeni alimentari]] già presenti nelle colture non modificate.<ref name=faoallerg>[http://www.fao.org/fileadmin/templates/agns/pdf/topics/ec_jan2001.pdf FAO/WHO. Evaluation of Allergenicity of Genetically Modified Foods; Report of a Joint FAO/WHO Expert Consultation on Allergenicity of Foods Derived from Biotechnology] Roma, Italia, 2001; pp. 10–13 - consultato 4 febbraio 2018</ref><ref name=efsaallerg>{{cita pubblicazione|url=http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.2903/j.efsa.2010.1700/epdf|autore= EFSA Panel on Genetically Modified Organisms (GMO Panel)|anno=2010|titolo=Scientific Opinion on the assessment of allergenicity of GM plants and microorganisms and derived food and feed|rivista= EFSA Journal|volume= 8| numero = 1700}}</ref> L'analisi dello stato raggiunto dalle conoscenze su tali rischi è stata anche oggetto, nel [[2010]], di una voce di una pubblicazione dell'[[Istituto dell'Enciclopedia Italiana]]: in essa, tra le altre cose, si rilevava che, mentre nel settore farmaceutico e industriale gli OGM sono ampiamente accettati, ''molto meno accettate sono le applicazioni agroalimentari, soprattutto perché i benefici per i consumatori risultano poco evidenti e il relativo dibattito è guidato da motivazioni di carattere commerciale e politico, più che scientifico. È pur vero che rimangono irrisolte alcune questioni di natura scientifica, ma il problema dell'accettazione degli OGM è sicuramente e solo nelle mani della politica, che non ha ancora saputo o voluto affrontare il tema in modo organico e legalmente sostenibile''.<ref name="XXI secolo">{{Cita pubblicazione|nome = Davide | cognome = Ederle | nome2 = Francesco | cognome2= Salamini|wkautore2=Francesco Salamini | url = http://www.treccani.it/enciclopedia/organismi-geneticamente-modificati_%28XXI-Secolo%29/|titolo=Organismi Geneticamente Modificati|pubblicazione=XXI Secolo | editore=[[Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]]|anno=2010}}</ref>
L'[[Italia]] ha recepito la direttiva 2001/18/CE attraverso il decreto legislativo 224/2003<ref>[http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/testi/03224dl.htm Decreto legislativo 224/2003 - ''Attuazione della direttiva 2001/18/CE concernente l'emissione deliberata nell'ambiente di organismi geneticamente modificati'']</ref>.
 
=== Il dibattitoDibattito sugli OGM ===
{{vedi anche|Dibattito sugli OGM}}
Contro ogni attuale evidenza scientifica<ref name="AMA" /><ref name="WHO" /><ref name="NRC2004"/><ref name=Other /><ref name="Key" />, da alcune parti si paventano rischi ambientali e per la salute. Tutti questi diversi presunti elementi di rischio sono al centro di accesi dibattiti che creano spesso forti polarizzazioni all'interno dell'[[opinione pubblica]]. Le divergenti valutazioni sul nodo politico che sta dietro le legislazioni riguardanti gli OGM assumono spesso connotazioni di scontro [[ideologia|ideologico]] fra opposte fazioni.<ref name="L'inkiesta">{{cita news | url = http://www.linkiesta.it/it/article/2012/05/06/cara-sinistra-meglio-gli-ogm-il-biologico-e-di-destra/6949/ | nome = Luciano | cognome = Coluccia | nome2 = Antonio | cognome2 = Pascale | wkautore2=Antonio Pascale | titolo = “Cara sinistra, meglio gli ogm, il biologico è di destra” | giornale = [[Linkiesta]] | giorno = 6 | mese = maggio | anno = 2012 | accesso = 29 maggio 2016 }}</ref>
L'introduzione di organismi geneticamente modificati (in particolare nel settore agroalimentare) ha creato spesso forti attriti all'interno dell'opinione pubblica di molti Paesi. Esiste oggi un intenso dibattito in proposito all'interno della comunità internazionale.
 
Tra i temi più dibattuti vi sono la legittimità di [[Brevetto dell'essere vivente|brevettare organismisequenze viventigenetiche e legli implicazioniorganismi geneticamente modificati]], pratica permessa in gran parte dei [[bioetica|etichepaesi sviluppati]] legatee all'usoimpegnati dinella animaliricerca ''ingegnerizzati''genetica, anche perse finicon sperimentalidiverse (adlimitazioni<ref>Per esempiola comunità europea si veda la direttiva 98/44/CE</ref>, e le implicazioni l'[[oncotopobioetica|bioetiche]]), olegate all'uso di celluleanimali embrionali''ingegnerizzati'' umane aper fini di ricerca (trasformazione, clonazione, chimerizzazione)sperimentali.
 
===Nuove tecniche genomiche===
I punti maggiormente controversi in relazione all'uso degli OGM in ambito agroalimentare riguardano i potenziali rischi per l'ambiente o per la salute umana e animale, la possibilità di coesistenza tra colture OGM e non-OGM e l'impatto economico-sociale della loro introduzione in aree rurali, soprattutto in Paesi in via di sviluppo.
Nel febbraio 2025 il Consiglio dell'Unione Europea ha raggiunto l'accordo per la regolamentazione delle Nuove tecniche genomiche (Ngt). Il dibattito verte sulla brevettabilità di queste nuove tecniche prevede l'istituzione di un gruppo di esperti incaricato di valutare l'impatto dei brevetti.
Da parte dei fautori dell'introduzione degli OGM insistono sul vantaggio della sicurezza alimentare. Ad esempio il mais Bt, secondo queste asserzioni, evita la contaminazione da fumonisina <ref> Drew L. Kershen ''I benefici del mais Bt'' da Food Drug law journal, tradotto da Cammarano e Di Lorenzo -Supplemento 10 a Spazio Rurale. </ref>
Gli Stati membri sono autorizzati a vietare la coltivazione delle sementi Ngt2 sul loro territorio.
 
Italia, Francia, Portogallo, Spagna e Paesi Bassi hanno invece sostenuto la deregolamentazione delle aziende di sementi affiliate a [[Euroseeds]].<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://europa.today.it/agrinext/newsletter/agrinext-ogm-nuove-tecniche-genomiche-accordo-consiglio.html|titolo=L'Europa fa un passo in avanti verso le colture modificate geneticamente|sito=Today|accesso=2025-03-20}}</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=AA.VV.|anno=2004|url=http://www.siga.unina.it/circolari/Fascicolo_OGM.pdf|formato=PDF|titolo=OGM in Agricoltura: le risposte alle domande più frequenti|editore=Regione Lombardia|accesso=17 ottobre 2005|dataarchivio=8 maggio 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060508123601/http://www.siga.unina.it/circolari/Fascicolo_OGM.pdf|urlmorto=sì}}
* {{Cita libro|cognome=Meldolesi|nome=A.|anno=2001|titolo=Organismi Geneticamente Modificati|editore=Einaudi}}
* {{Cita pubblicazione|cognome=Daclon|nome=C.M.|anno=2000|titolo=Biotecnologie e agricoltura|rivista=Agricoltura, Rivista del Ministero Politiche Agricole e Forestali|numero=302}}
* {{Cita libro|autore=C. Sorlini [[et al.]]|anno=2004|titolo=Biodiversità e organismi geneticamente modificati|editore=Ministero Ambiente e CNR}}
* {{Cita libro|autore=B. Basso et al.|anno=2002|titolo=Biotecnologie per la tutela dei prodotti tipici italiani|editore=Editore 21mo Secolo}}
* {{Cita libro|cognome=Fonte|nome=M.|anno=2004|titolo=Organismi geneticamente modificati. Monopolio e diritti|editore=Franco Angeli}}
* {{Cita libro|cognome=Giordano|nome=M.|anno=2006|titolo=Siamo fritti. Truffe, inganni e altri veleni nel piatto|editore=Mondadori}}
* {{Cita libro|cognome=McHughen|nome=A.|anno=2000|titolo=Pandora's Picnic Basket: The Potential and Hazards of Genetically Modified Foods|url=https://archive.org/details/pandoraspicnicba0000mchu|editore=Oxford University Press|lingua=en}}
* {{Cita libro|autore=T.V. Suslow et al.|anno=2002|url=http://anrcatalog.ucdavis.edu/pdf/8145.pdf|formato=PDF|lingua=en|titolo=Biotechnology provides new tools for plant breeding|editore=UCDavis (8043)|accesso=22 maggio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070330125218/http://anrcatalog.ucdavis.edu/pdf/8145.pdf|dataarchivio=30 marzo 2007|urlmorto=sì}}
* {{Cita libro|1=A.V. Deynze et al.|anno=2004|url=http://anrcatalog.ucdavis.edu/pdf/8145.pdf|formato=PDF|lingua=en|titolo=Crop Biotechnology: Feeds for Livestock|editore=UCDavis (8145)|accesso=22 maggio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070330125218/http://anrcatalog.ucdavis.edu/pdf/8145.pdf|dataarchivio=30 marzo 2007|urlmorto=sì}}
* {{Cita libro|cognome=Winter|nome=C.K.|cognome2=Gallicos|nome2=L.K.|anno=2006|url=http://anrcatalog.ucdavis.edu/pdf/8180.pdf|formato=PDF|lingua=en|9=Safety of Genetically Engineered Food|editore=UCDavis (8180)|titolo=Copia archiviata|accesso=22 maggio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150412075133/http://anrcatalog.ucdavis.edu/pdf/8180.pdf|dataarchivio=12 aprile 2015|urlmorto=sì}}
* {{Cita libro|lingua=en|cognome=Alberghina|nome=L.|anno=2000|titolo=Protein Engineering For Industrial Biotechnology|editore=CRC}}
* {{Cita libro|cognome=Straughan|nome=R.|anno=1996|url=http://www.bbsrc.ac.uk/tools/download/ethics_animal_biotech/ethics_animal_biotech.pdf|formato=PDF|lingua=en|titolo=Ethics, Morality and Animal Biotechnology|editore=BBSRC|accesso=22 maggio 2007|dataarchivio=15 marzo 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070315143208/http://www.bbsrc.ac.uk/tools/download/ethics_animal_biotech/ethics_animal_biotech.pdf|urlmorto=sì}}
* {{Cita libro|autore=AA. VV.|anno=2001|titolo=Science and the Future of Mankind. Science for Man and Man for Science|editore=PONTIFICIÆ ACADEMIÆ SCIENTIARVM, SCRIPTA VARIA 99}}
* {{Cita libro|cognome=Bressanini|nome=Dario|wkautore = Dario Bressanini|anno=2010|titolo=Pane e bugie – La verità su ciò che mangiamo|editore=Chiarelettere}}
* {{Cita libro|cognome=Bressanini|nome=Dario|wkautore = Dario Bressanini|cognome2=Mautino|nome2=Beatrice|wkautore2=Beatrice Mautino|anno=2015|titolo=Contro natura|editore=Rizzoli|url=https://books.google.it/books?id=bsGzCAAAQBAJ}}
*[https://web.archive.org/web/20190119121403/http://www.itempidellaterra.org/old/maggioresalamini.htm Tommaso Maggiore, Francesco Salamini ''Ricerca, innovazione e progresso dell’agricoltura'' Rivista i tempi della terra]
 
== Voci correlate ==
{{Div col|cols=2}}
* [[Accordo sulle misure sanitarie e fitosanitarie]]
* [[BioBrick]]
* [[Biotecnologia]]
* [[Diamond contro Chakrabarty]]
* [[Ingegneria genetica]]
* [[DNA ricombinante]]
* [[Editing genomico]]
* [[Ingegneria genetica]]
* [[Piante transgeniche]]
* [[Topi transgenici]]
* [[TopiTopo knock-outknockout]]
* [[Rivoluzione verde]]
* [[Dibattito sugli OGM]]
* [[CRISPR]]
{{Div col end}}
 
== NoteAltri progetti ==
{{interprogetto|s=Gli ogm e l'antimodernità|q|preposizione=sugli|etichetta=organismi geneticamente modificati}}
<div class="references-small">
<references/>
</div>
 
== Bibliografia ==
*Per le scuole: [http://www.ticaebio.org/home/default.htm Tica&Bio]
*AA.VV. (2004) [http://www.siga.unina.it/circolari/Fascicolo_OGM.pdf OGM in Agricoltura: le risposte alle domande più frequenti]. Regione Lombardia.
*Daclon C.M. (2000) Biotecnologie e agricoltura. In Agricoltura, Rivista del Ministero Politiche Agricole e Forestali, n. 302.
*Sorlini C et al (2004) Biodiversità e organismi geneticamente modificati. Ministero Ambiente - CNR.
*Basso B et al (2002) Biotecnologie per la tutela dei prodotti tipici italiani. Editore 21mo Secolo.
*Giordano M (2006) Siamo fritti. Truffe, inganni e altri veleni nel piatto. Mondadori.
*{{en}}McHughen A (2000) Pandora's Picnic Basket: The Potential and Hazards of Genetically Modified Foods. Oxford University Press.
*{{en}}Suslow TV et al (2002) [http://anrcatalog.ucdavis.edu/pdf/8145.pdf Biotechnology provides new tools for plant breeding]. UCDavis (8043).
*{{en}}Deynze AV et al (2004) [http://anrcatalog.ucdavis.edu/pdf/8145.pdf Crop Biotechnology: Feeds for Livestock]. UCDavis (8145).
*{{en}}Winter CK, Gallicos LK (2006) [http://anrcatalog.ucdavis.edu/pdf/8180.pdf Safety of Genetically Engineered Food]. UCDavis (8180).
*{{en}}Alberghina L (2000) Protein Engineering For Industrial Biotechnology. CRC.
*{{en}}Straughan R (1996) [http://www.bbsrc.ac.uk/tools/download/ethics_animal_biotech/ethics_animal_biotech.pdf Ethics, Morality and Animal Biotechnology]. BBSRC.
*{{en}}AA.VV. (2001) Science and the Future of Mankind. Science for Man and Man for Science. PONTIFICIAE ACADEMIAE SCIENTIARVM, SCRIPTA VARIA 99.
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
===Enti===
=== Enti ===
*{{en}} [http://gmoinfo.jrc.it/ Sito della Commissione Europea sugli OGM]
* {{Cita web|1=http://gmoinfo.jrc.it/|2=Sito della Commissione Europea sugli OGM|lingua=en|accesso=4 ottobre 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061005203450/http://gmoinfo.jrc.it/|dataarchivio=5 ottobre 2006|urlmorto=sì}}
*{{en}} [http://bch.biodiv.org/ Sito della ''Biosafety Clearing-House'' istituita dal Protocollo di Cartagena]
*[ {{Cita web|http://bch.minambientebiodiv.itorg/ |Sito della ''Biosafety Clearing-House'' italiana]istituita dal Protocollo di Cartagena|lingua=en}}
* {{Cita web | 1 = http://bch.minambiente.it | 2 = Biosafety Clearing-House italiana | urlmorto = sì }}
=== Storia ===
* {{Cita web|url=http://webtv.sede.enea.it/index.php?page=listafilmcat2&idfilm=127&idcat=30|titolo=Documentario ENEA del 1960 sull'utilizzo delle sostanze radioattive nella produzione agricola (frumento Creso)|accesso=3 maggio 2011|dataarchivio=9 giugno 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110609210848/http://webtv.sede.enea.it/index.php?page=listafilmcat2&idfilm=127&idcat=30|urlmorto=sì}}
* {{Cita web|1=http://home.hawaii.rr.com/johns/history.htm#BM1973|2=La produzione del primo OGM|lingua=en|accesso=6 aprile 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060406185342/http://home.hawaii.rr.com/johns/history.htm#BM1973|dataarchivio=6 aprile 2006|urlmorto=sì}}
* {{Cita web|https://www.nobelprize.org/chemistry/articles/berg/|La Conferenza di Asilomar|lingua=en}}
 
===Storia Ricerche sugli OGM ===
* {{Cita web|http://testo.camera.it/_dati/leg13/lavori/stencomm/12/indag/sicurezza_alimentare/2000/0613/s010.htm|Indagine conoscitiva sulla sicurezza alimentare riguardante gli organismi geneticamente modificati|autore=Camera dei Deputati, XII Commissione Affari sociali}}
*{{en}} [http://home.hawaii.rr.com/johns/history.htm#BM1973 La produzione del primo OGM]
* {{Cita web|https://ec.europa.eu/research/quality-of-life/gmo/|Sintesi dei risultati dello studio UE sulla sicurezza degli OGM (1985-2000)|lingua=en}}
*{{en}} [http://nobelprize.org/chemistry/articles/berg/ La Conferenza di Asilomar]
* {{Cita web|url=http://www.fao.org/documents/show_cdr.asp?url_file=/DOCREP/006/Y5160E/Y5160E00.HTM|titolo=Report FAO su OGM e paesi poveri|lingua=en|accesso=17 ottobre 2005|dataarchivio=31 agosto 2005|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050831110450/http://www.fao.org/documents/show_cdr.asp?url_file=/docrep/006/Y5160E/Y5160E00.HTM|urlmorto=sì}}
 
=== Altri approfondimenti ===
===Ricerche sugli OGM===
* {{Cita web | 1 = http://www.salmone.org | 2 = Rapporti, articoli scientifici e giornalistici che riguardano gli OGM (Organismi Geneticamente Modificati) | accesso = 20 dicembre 2019 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20071113060301/http://www.salmone.org/ | dataarchivio = 13 novembre 2007 | urlmorto = sì}}
*{{en}}[http://europa.eu.int/comm/research/quality-of-life/gmo/ Sintesi dei risultati dello studio UE sulla sicurezza degli OGM (1985-2000)]
* {{Cita web|1=http://www.siga.unina.it/circolari/Fascicolo_OGM.pdf|2=Le risposte alle domande più frequenti sugli OGM a cura della Società Italiana di Genetica Agraria|formato=PDF|accesso=17 ottobre 2005|dataarchivio=8 maggio 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060508123601/http://www.siga.unina.it/circolari/Fascicolo_OGM.pdf|urlmorto=sì}}
*{{en}}[http://www.fao.org/documents/show_cdr.asp?url_file=/DOCREP/006/Y5160E/Y5160E00.HTM Report FAO su OGM e paesi poveri]
* {{Cita web|1=http://www.gmo-compass.org|2=GMO Compass, sito di informazione indipendente sugli OGM, finanziato nell'ambito del Sesto Programma Quadro della Commissione Europea|lingua=en|accesso=28 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080719170701/http://www.gmo-compass.org/.|dataarchivio=19 luglio 2008|urlmorto=sì}}
* {{Cita web|1=http://www.greenpeace.org/international/campaigns/genetic-engineering|2=La posizione di Greenpeace, corredata da analisi sui rischi legati agli OGM|lingua=en|accesso=19 novembre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081121224423/http://www.greenpeace.org/international/campaigns/genetic-engineering|dataarchivio=21 novembre 2008|urlmorto=sì}}
* {{Cita web|http://www.greenpeace.it/ogm/domandefrequenti.html|Domande frequenti sugli OGM, a cura di Greenpeace Italia}}
* {{Cita web|http://www.biotecnologi.org|Associazione Nazionale Biotecnologi}}
* {{Cita web|http://www.biotecnologi.it|Federazione Italiana dei Biotecnologi}}
* {{Cita web | 1 = http://www.fondazionedirittigenetici.org | 2 = Fondazione Diritti Genetici – Biotecnologie tra scienza e società, organismo di ricerca e comunicazione sulle biotecnologie | accesso = 28 aprile 2019 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180809075829/http://fondazionedirittigenetici.org/ | dataarchivio = 9 agosto 2018 | urlmorto = sì}}
* {{Cita web | 1 = http://www.pgeconomics.co.uk/publications.htm | 2 = Alcune analisi di approfondimento sull'impatto economico degli OGM sui redditi agricoli, a cura di PG Economics, società inglese di consulenza economica in settore agrario e alimentare | accesso = 23 febbraio 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20051220124423/http://www.pgeconomics.co.uk/publications.htm | dataarchivio = 20 dicembre 2005 | urlmorto = sì}}
* {{Cita web | 1 = http://www.biocommedia.it/ | 2 = BiocomMedia, sito indipendente di informazione tecnico-scientifica sugli OGM | accesso = 17 ottobre 2005 | dataarchivio = 12 settembre 2005 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20050912144420/http://www.biocommedia.it/ | urlmorto = sì}}
 
{{Biologia molecolare}}
===Altri approfondimenti===
{{Genetica}}
 
{{Controllo di autorità}}
*{{en}}[http://www.gmo-compass.org GMO Compass, sito di informazione indipendente sugli OGM, finanziato nell'ambito del ''Sesto Programma Quadro'' della Commissione Europea]
{{Portale|biologia}}
*[http://www.siga.unina.it/circolari/Fascicolo_OGM.pdf Le risposte alle domande più frequenti sugli OGM a cura della Società Italiana di Genetica Agraria]
*[http://www.biotecnologi.org/public/portale/html/modules.php?op=modload&name=UpDownload&file=index&req=getit&lid=103 Approfondimento sugli OGM a cura dell<nowiki>'</nowiki>''Associazione Nazionale Biotecnologi'']
*{{en}}[http://www.icgeb.org/~bsafesrv/bsfdata2.htm Database delle pubblicazioni sulla sicurezza degli OGM dal 1990 ad oggi, a cura dell<nowiki>'</nowiki>''International Center for Genetic Engeneering and Biotechnology'']
*[http://www.biocommedia.it/ BiocomMedia, sito indipendente di informazione tecnico-scientifica sugli OGM]
*{{en}}[http://www.pgeconomics.co.uk/publications.htm Alcune analisi di approfondimento sull'impatto economico degli OGM sui redditi agricoli, a cura di ''PG Economics'', società inglese di consulenza economica in settore agrario e alimentare]
 
[[Categoria:OGM| ]]
[[Categoria:biotecnologie]]
 
[[cs:Geneticky modifikovaný organismus]]
[[da:Genetisk modificeret organisme]]
[[de:Gentechnisch veränderter Organismus]]
[[en:Genetically modified organism]]
[[eo:Genetike modifita organismo]]
[[es:Organismo modificado genéticamente]]
[[fr:Organisme génétiquement modifié]]
[[ja:遺伝子組み換え作物]]
[[pl:Organizm zmodyfikowany genetycznie]]
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