Cassino: differenze tra le versioni
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Le estati sono calde e afose soprattutto nelle ore centrali della giornata, anche se, in questo periodo dell'anno è facile assistere a fenomeni temporaleschi, spesso di breve durata, dovuti allo sviluppo verticale termoconvettivo delle nubi che si originano dai monti ([[Monte Cairo]] e [[Mainarde]]) e si estendono verso la costa, questi fenomeni tendono ad abbassare la temperatura e ad affievolire la calura estiva. In inverno il clima di Cassino si presenta diverso da quello delle altre pianure della provincia, come media e alta [[Valle del Liri]] e [[Valle del Sacco]]. Sebbene infatti le temperature minime sotto lo zero siano comunque abbastanza frequenti, le temperature in genere si presentano più miti, specialmente nei valori massimi. La neve è infatti ancora più rara e meno abbondante rispetto al resto della provincia, molto probabilmente perché a sud della città i Monti Aurunci sono più bassi e a sud est vi è presente solo il rilievo di [[Roccamonfina (Italia)|Roccamonfina]], i richiami caldi meridionali riescono perciò molto facilmente a risalire la valle e trasformano rapidamente la neve in pioggia o impediscono totalmente la sua caduta. Il motivo di tali differenze tuttavia non è solo da ricercarsi nell'esposizione alle correnti meridionali, ma anche nel fatto che i rilievi di Monte Cairo e la catena delle Mainarde tendono a creare un locale effetto [[favonio|favonico]], riscaldando per compressione adiabatica i venti settentrionali e limitando le precipitazioni. Queste caratteristiche orografiche influenzano tutto il clima del territorio da [[San Vittore del Lazio]] fino ai vicini centri di [[Aquino]] e [[Castrocielo]], dove il clima ritorna rapidamente quello tipico delle aree basso collinari della provincia di Frosinone.
Come esempio più clamoroso e rilevante di tali differenze, si menziona la storica [[ondata di freddo del febbraio 2012]], quando la città registrò solo 3
Tra gli eventi nevosi più importanti degli ultimi anni troviamo: i 10
In media cadono circa 1000
== Origini del nome ==
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Quando i romani nel 313 a.C. presero il controllo dell'area, fondarono una colonia, ''Interamna Succasina'' (o Lirenas),<ref>Tito Livio, ''Ab Urbe condita'', IX, 28.</ref> che controllava parte del territorio di [[Aquino]] e Cassino. Annibale transitò nell'area durante la [[seconda guerra punica]], ma ''Casinum'' rimase fedele a Roma.
In epoca romana l'abitato era collocato presso l'attuale frazione Crocefisso ed era attraversato dall'antica [[via Latina]].<ref>[[Strabone]], ''[[Geografia (Strabone)|Geografia]]'', V, 3,9.</ref> Era fortificato da circa 4
Fu prima praefectura poi municipium e infine colonia a testimonianza del progressivo inserimento nell'ordinamento dell{{'}}''Urbs''. Oltre al passaggio della via Latina, nel territorio di Casinum nasceva una via verso la [[Valle di Comino]], l'[[Abruzzo]], [[Sora (Italia)|Sora]] e che infine giungeva a Roma. La città era attorniata da ''pagi''; uno di questi nei secoli è divenuto l'attuale località Sant'Angelo in Theodice.
[[Apollo]] era tra le divinità più venerate. L'ubicazione del suo tempio è stata identificata a Montecassino, l'acropoli della città, da Gianfilippo Carettoni,<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Gianfilippo Carettoni|anno=1940|titolo=Casinum (presso Cassino)|rivista=Istituto di studi romani|volume=2|pagina=30|serie=Italia romana: municipi e colonie}}</ref> che nel 1940 citava come fonti i ''Dialoghi'' di [[Papa Gregorio I|San Gregorio Magno]]. Tale complesso sorgeva dove oggi è l'abbazia; aveva anche funzione militare: era difeso da una doppia cinta muraria che oggi possiamo ancora ammirare in parte; venne costruita con pesanti pietre sagomate per tenersi insieme a secco e si congiungeva alle fortificazioni cittadine. Tra le altre divinità venerate v'era Deluentinus, dio locale delle acque.
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Per motivi amministrativi e difensivi, a causa delle scorrerie dei musulmani, l'abate Bertario fondò nuovamente la città ai piedi del Colle Janulo: nei pressi della chiesa del Salvatore fondò Eulogimenopoli, la "Città di San Benedetto". Nell'[[883]], i Saraceni, intenzionati a espandersi nella penisola italiana, saccheggiarono il territorio, distrussero la città, la chiesa del Salvatore e l'abbazia; fecero scempio di cose e di persone, fu ucciso lo stesso abate [[San Bertario di Montecassino|Bertario]] e i monaci dovettero abbandonare per lungo tempo l'Abbazia. Alla cacciata degli invasori la città risorse. In questo periodo visse a Monte Cassino lo storico [[Longobardi|longobardo]] [[Erchemperto]] la cui ''Historia Langobardorum Beneventanorum'' è l'opera storica fondamentale del IX secolo per il Mezzogiorno. Nell'abbazia sono conservati i quattro [[Placiti cassinesi]], primi documenti ufficiali scritti in volgare italiano: sono quattro testimonianze giurate, registrate tra il [[960]] e il [[963]] e riguardanti le proprietà terriere del monastero. La città divenne il centro amministrativo della [[Terra di San Benedetto]] in quanto qui vi alloggiavano e vi operavano gli uomini di governo guidati dall'abate, come l'''advocatus'', cioè colui che amministrava la giustizia. Gli abitanti partecipavano alle lotte politico-religiose che coinvolgevano l'Abbazia, quindi la città, che prese il nuovo nome di San Germano, venne fortificata e dotata della [[Rocca Janula]], una fortezza posta in posizione sopraelevata.
=== Dal basso Medioevo all'Unità d'Italia ===
[[File:Gabriel Bucelin Montecassino aus der Vogelschau.jpg|thumb|Miniatura della Cassino medievale e dei territori della [[Terra di San Benedetto]].]]
Montecassino raggiunse l'apice della sua prosperità e potere nell'XI secolo sotto l'abate Desiderio (1058 - 1087), che divenne poi papa con il nome di [[Papa Vittore III|Vittore III]]. I monaci divennero più di duecento e i loro manoscritti miniati divennero i più ricercati. Gli edifici dell'abbazia furono riedificati e accresciuti; la [[Terra di San Benedetto]] venne organizzata grazie a nuove strutture e insediamenti. Lavorarono alla riedificazione artisti amalfitani, longobardi e bizantini. La ricostruita chiesa abbaziale fu consacrata nel 1071 da [[papa Alessandro II]]. Qui venne redatta la ''[[Chronica monasterii casinensis]]'' di [[Leone Marsicano|Leone di Ostia]] e [[Pietro Diacono]] e la ''Historia Normannorum'' di [[Amato di Montecassino]], maggiore opera storica sui [[Conquista normanna dell'Italia meridionale|Normanni nell'Italia meridionale]]. In quel periodo a Cassino vi erano anche un quartiere ebraico e uno greco.<ref>Luigi Fabiani, ''La terra di S. Benedetto: studio storico giuridico sull'Abbazia di Montecassino dall'VIII al XIII secolo'', Badia di Montecassino, 1968, rist. anastatica, Isola del Liri, Tip. Edit. Michele Pisani, volume II, pp. 338-339.</ref><ref>{{Cita web |url=http://edu.let.unicas.it/didalab/cassino/storia_i/storia3.htm |titolo=CASSINO. I primi tre secoli dopo l'anno Mille (dal X al XII secolo d.C.) |accesso=3 settembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121013181311/http://edu.let.unicas.it/didalab/cassino/storia_i/storia3.htm}}</ref> In tempi lontani una comunità ebraica si stabilì nel vecchio centro intorno a San Germano. Nell'archivio di Montecassino è documentato, che il luogo della vecchia giudecca, menzionata la prima volta nel 1232, che diede il nome alla Piazza detta "La Giudecca", documentata ancora nel 1730, è identica alla "Piazza o Le Bucciarie", detta anche "Piazza di S. Germano" e inoltre è identica al "Largo Fontana Rosa", presente nella pianta della città anteguerra. Qui, nel centro antico della città, allora in via di sviluppo, sarà stato il nucleo urbano dell'insediamento ebraico.<ref>{{cita testo|autore=Robert Schomacker|url=https://www.cdsconlus.it/index.php/2016/09/26/sulle-tracce-della-presenza-ebraica-a-cassino-una-storia-mai-cercata/|titolo=Sulle tracce della presenza ebraica a Cassino. Una storia mai cercata|data=2016-09-26}}</ref> Era presente in città anche una comunità amalfitana composta da commercianti che abitavano nei pressi della Piazza degli Amalfitani.<ref>Luigi Fabiani, ''La terra di S. Benedetto: studio storico giuridico sull'Abbazia di Montecassino dall’VIII al XIII secolo'', Badia di Montecassino, 1968, rist. anastatica, Isola del Liri, Tip. Edit. Michele Pisani, volume II, p. 338.</ref>
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Il potere degli abati fu presto limitato dai Normanni, che governavano il Mezzogiorno e quindi anche la Terra di San Benedetto. Nel [[1199]], le truppe imperiali assediarono l'abbazia stanziandosi nella città. Molto spesso San Germano si trovò al centro di importanti vicende dei principi Svevi, che limitarono ancora di più il potere dell'abbazia. Il 23 luglio [[1230]] la città fu luogo della firma della pace tra il [[papa Gregorio IX]] e l'imperatore [[Federico II di Svevia|Federico II]] avvenuta nella chiesa di San Germano. Nell'anfiteatro si asserragliarono trentasei anni dopo gli uomini di [[Manfredi di Sicilia|Manfredi]], tentando di resistere all'invasore angioino.
Il forte [[Terremoto dell'Appennino centrale del 1349|terremoto del 1349]] sconvolse l'Italia centro-meridionale e colpì anche San Germano il 9 settembre alle ore 9 del mattino. L'epicentro, situato nel distretto sismico di [[Venafro]] con un'intensità [[Magnitudo momento|Mw]] 6.62 (X grado Mercalli), fece seguito a scosse verificatesi lo stesso giorno presso [[L'Aquila]] (Mw 6.46) e nella zona Viterbese-Umbra (Mw 5.91). San Germano posto a circa 20
[[File:Cassino S.antonio.jpg|thumb|La chiesa di Sant'Antonio in un'immagine d'epoca.]]
Nei periodi successivi non si svolsero avvenimenti notevoli nel cassinate fino alle guerre napoleoniche. Presso San Germano stanziarono le truppe del Regno di Napoli, pronte a invadere la [[Repubblica Romana (1798-1799)|Repubblica romana]]. Nel [[1799]] venne occupata dalle truppe di [[Napoleone]]. Anche a San Germano, in quanto parte del Regno di Napoli, si stabilì un'amministrazione filo-napoleonica, ma era vasto il dissenso. Al momento di ritirarsi da Napoli, le truppe francesi devastarono i territori che erano stati occupati dagli oppositori, tra cui anche la città di Cassino. Fra il 15-17 maggio 1815, inoltre, la città fu scenario del cruento scontro finale della [[guerra austro-napoletana]], con la cosiddetta [[battaglia di San Germano]], che si concluse con la vittoria delle truppe austriache. La città diede i natali al filosofo [[Antonio Labriola]] nel [[1843]].
[[File:Cassino, Cartolina funivia.jpg|thumb|La [[Funivia di Cassino]] in una cartolina d'epoca.]]
=== Dall'Unità d'Italia alla seconda guerra mondiale ===
[[File:La cittadina di Cassino sotto i bombardamenti Alleati 15 febbraio 1944.jpg|miniatura|La cittadina di Cassino sotto i bombardamenti Alleati il 15 marzo [[1944]]]]
[[File:Bundesarchiv Bild 146-2005-0004, Italien, Monte Cassino.jpg|thumb|L'abbazia di Montecassino distrutta dai bombardamenti alleati del 1944.]]
Il consiglio comunale di San Germano stabilì il 23 maggio 1863 che la città tornasse all'antico nome italianizzato Cassino. Nello stesso anno la città fu raggiunta dalla ferrovia. Nel [[1866]] il nuovo Regno d'Italia incamerò le terre dei monasteri. Andò crescendo il numero di persone che si diedero al [[brigantaggio]], tanto che si arrivò a creare un presidio dell'esercito nella città. Si iniziarono anche i lavori di bonifica per rimuovere il pericolo d'inondazione e delle zone paludose. Cassino fu parte della [[Terra di Lavoro|Provincia di Terra di Lavoro]] nel [[Circondario di Sora]], fino al 1927 quando venne fondata la [[Provincia di Frosinone]].
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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Monte Cassino Abbey.jpg|thumb|Veduta esterna del complesso dell'abbazia]]
[[File:Monte Cassino interior 02.jpg|thumb|Interno dell'abbazia di Montecassino]]
=== Architetture religiose ===
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;[[Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Benedetto abate]]:
La chiesa abbaziale di Montecassino, ricostruita anch'essa insieme al monastero in stile [[barocco napoletano]], conserva al suo interno le reliquie di
;Palagio Badiale:
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Il Palagio Badiale sorge in Piazza Corte. Fu interamente ricostruito nel dopoguerra dall'architetto Giuseppe Breccia Fratadocchi, che curò anche la ricostruzione dell'abbazia e della chiesa di Santa Scolastica e vi utilizzò la stessa pietra calcarea.<ref>{{Cita web|nome = |cognome = Administrator|url = http://www.studicassinati.it/db1/jupgrade/index.php/archivio/54-anno-x-n-1-gennaio-marzo-2010/626-giuseppe-breccia-fratadocchi-larchitetto-della-ricostruzione-di-montecassino|titolo = Giuseppe Breccia Fratadocchi, l’architetto della ricostruzione di Montecassino|accesso = 26 luglio 2015}}</ref> La ricostruzione fu completata nel 1951. {{chiarire|Oggi vi ha sede la curia di Montecassino.|Anche dopo il 2014?}} Nella settimana che precede il giorno di San Benedetto, ospita numerosi eventi che culminano il 21 marzo con il Corteo Storico "Terra Sancti Benedicti", che inizia e si conclude nel palazzo.
;
È la concattedrale di Cassino. Sita in Piazza Corte di fronte al Palagio Badiale, la sua fondazione risale al XVIII secolo
;Chiesa di Sant'Antonio di Padova:
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===== Mura Megalitiche =====
Il centro abitato di ''Casinum'' era circondato da un vasto circuito murario di circa 4,5
[[File:Porte di accesso, strada basolata e sostruzioni.png|thumb|upright=1.2|Strada basolata e sostruzioni]]
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===== Porta Capuana =====
Così chiamata perché situata in direzione di [[Capua]], i resti di questa porta si conservano lungo il tracciato della via Latina Nova. Non restano, invece, tracce della Porta Romana che consentiva l'accesso alla città provenendo da Roma.
[[File:Mausoleo Ummidia Quadratilla.jpg|thumb|Il Mausoleo di Ummidia Quadratilla]]
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=== Architetture militari ===
==== Rocca Janula ====
[[File:Roccajanula cassino.jpg|thumb|Veduta della Rocca Janula dopo la restaurazione]]▼
{{vedi anche|Rocca Janula}}
▲[[File:Roccajanula cassino.jpg|thumb|Veduta della Rocca Janula dopo la restaurazione]]
Fatta costruire nel X secolo dall'abate [[Aligerno]], fu per secoli il fulcro militare della signoria della [[Terra di San Benedetto]]. Pesantemente danneggiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, è stata oggetto di un significativo restauro negli ultimi anni e domina ancora l'odierna città di Cassino.
=== Cimiteri di guerra ===
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;Albaneta Tenuta di Montecassino
L'Albaneta di Montecassino
==== Villa Comunale ====
La Villa Comunale, ribattezzata Parco XV marzo 1944 (data della distruzione di Cassino), è il principale parco pubblico della città. È dotata di ampi spazi verdi e attraversata da due diramazioni del [[Gari (fiume)|fiume Gari]] che si riuniscono dando vita al suggestivo laghetto invaso da simpatiche [[Myocastor coypus|nutrie]]. È dotato di viali alberati, panchine e aree gioco per bambini ed è molto frequentato da persone di ogni età. Ospita, inoltre, eventi sportivi e culturali. Nell'agosto 2011, il largo principale del parco è stato dedicato a [[Giovanni Falcone]] e [[Paolo Borsellino]], mentre tutti i viali sono stati dedicati agli agenti della scorta rimasti uccisi negli attentati mafiosi di Capaci e via D'Amelio del 1992 (troviamo dunque via Francesca Morvillo, via Agostino Catalano, via Walter Eddie Cosina, via Rocco Dicillo, via Vincenzo Li Muli, via Emanuela Loi, via Antonio Montanaro, via Vito Schifani, via Claudio Traina). L'intento è stato quello di creare un percorso che ricordi quotidianamente l'insegnamento ricevuto da questi uomini e il rispetto per chi è morto per difendere lo Stato e l'idea di giustizia. La Villa è nel centro di Cassino; l'ingresso principale è situato su Corso della Repubblica. Gli altri accessi sono da Via Arigni, Via Gari e Via Di Biasio.
==== Parco Baden Powell ====
Inaugurato nel 2014, è il secondo parco cittadino. È situato nell'area dove sorgeva il Campo Boario, nel quale un tempo si svolgeva il mercato del bestiame. Oggi, oltre a un'area giochi per bambini, vi hanno sede le [[Scautismo e guidismo in Italia|associazioni scoutistiche]] [[Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani|AGESCI]] e [[Corpo nazionale giovani esploratori ed esploratrici italiani|CNGEI]] che operano sul territorio
==== Terme
{{vedi anche|Terme varroniane}}
[[File:Terme Varroniane.JPG|thumb|Le acque sorgive presso le Terme varroniane
Le Terme varroniane sono un suggestivo parco naturale-termale nato nel dopoguerra nei pressi della sontuosa villa appartenuta a [[Marco Terenzio Varrone]]. Sono situate nella zona del territorio di Cassino detta "Monticello", presso la stazione ferroviaria. La zona sorgentizia delle Terme Varroniane è classificata come la più grande d'Italia. Da qui sgorgano migliaia di sorgenti che generano uno dei rami del [[Gari (fiume)|fiume Gari]]. Si stima che il flusso sia di 18 metri cubi all'ora. La temperatura delle acque è di 13 gradi. Le acque, classificate come "bicarbonate medio-minerali fredde", sono diuretiche ed indicate per varie patologie gastriche, renali ed epatiche, nonché per alleviare la gotta.
Il parco ospita oggi uno stabilimento idropinico, la sala congressi-banchetti, l'area concerti e il ''
==== Sorgenti del Gari ====
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==== Monumento alla pace ====
[[File:Monumento alla pace Cassino Mastroianni.jpg|thumb|Il Monumento alla pace di [[Umberto Mastroianni]] in piazza XV febbraio.]]
La scultura è opera
==== Monumento a Enrico Toti ====
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==== Statua di San Benedetto ====
{{vedi anche|Benedictus Pacis Nuntius}}
Posta all'ingresso nord della città, è un'imponente opera bronzea dello scultore romano [[Giuseppe Ducrot]]. Alta circa 3,5 m e posata su un enorme basamento lapideo, fu collocata in città nel 2009 in occasione della visita del pontefice [[Papa Benedetto XVI|Benedetto XVI]]. Di recente è stata valorizzata a seguito dei lavori che hanno interessato l'area ed è stata posta all'interno della rotonda di accesso a nord della città.<ref>{{Cita web|url = http://www.gazzettaregionale.it/notizie/la-statua-bronzea-di-san-benedetto-a-coronamento-di-una-nuova-rotaria|titolo = La città riabbraccia il monumento a San Benedetto|accesso = 26 luglio 2015|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160429211645/http://www.gazzettaregionale.it/notizie/la-statua-bronzea-di-san-benedetto-a-coronamento-di-una-nuova-rotaria}}</ref>
==== Campana della Pace ====
Si trova sul Ponte delle [[Battaglia di Montecassino|quattro battaglie]] sul [[Gari (fiume)|fiume Gari]] nella frazione di [[Sant'Angelo in Theodice]]. È stata istituita il 18 maggio 2008 a memoria e riconoscenza dei caduti del gennaio 1944 sul fiume Gari, teatro della prima battaglia di Cassino. La campana realizzata da Severino De Santis è stata fusa presso la [[Pontificia Fonderia Marinelli]] di Agnone. Pesa 1380
== Società ==
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=== Istruzione ===
==== Scuole ====
Oltre a numerose scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di I grado, a Cassino hanno sede
Negli ultimi anni, contingente al nascente campus Folcara, si è venuto a creare un Polo Didattico che comprende l'[[Istituto tecnico|Istituto Tecnico Industriale Statale]] ed il [[Liceo scientifico|Liceo Scientifico]].
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Dal 1979 a Cassino ha sede l'[[Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale]]. Rientra tra gli atenei di piccola dimensione con cinque dipartimenti e 6.983 iscritti provenienti, oltre che dal basso Lazio, anche da Campania, Molise e dall'estero.
In località Folcara è stata completata nel 2021 la costruzione della casa dello studente
Cassino ospita anche sedi distaccate dell'[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"|Università Sapienza di Roma]] e dell'[[Università degli Studi di Roma Tor Vergata|Università di Roma Tor Vergata]].
==== Musei ====
[[File:Museo cassino.jpg|thumb|L'entrata del Museo archeologico nazionale "Gianfilippo Carettoni".]]▼
;Museo archeologico nazionale "Gianfilippo Carettoni"▼
{{vedi anche|Museo archeologico nazionale G. Carettoni di Cassino}}
▲[[File:Museo cassino.jpg|thumb|L'entrata del Museo archeologico nazionale "Gianfilippo Carettoni"
▲;Museo archeologico nazionale "Gianfilippo Carettoni"
Il museo archeologico conserva al suo interno una serie di reperti che certificano il fatto che la zona del cassinate era abitata già nel periodo dell'età del ferro, ma anche oggetti appartenenti al periodo di espansione dell'Impero Romano. Tutti i reperti conservati sono stati ritrovati nel territorio cassinate. Il museo include anche una zona archeologica, in cui vi è la tomba di Ummidia Quadratilla e parte dell'antica [[via Latina]] e l'Anfiteatro Romano.
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È un museo del tutto innovativo nato nel sessantennale della battaglia di Montecassino con lo scopo di raccontare le vicende storiche che portarono Cassino a divenire centro cruciale della seconda guerra mondiale in Italia. È stato ideato e realizzato da [[Carlo Rambaldi]]. Al suo interno, sollecitazioni uditive e visive negli spazi tematici specificamente allestiti, puntavano a un pieno coinvolgimento del visitatore, rendendo la visita un'esperienza unica, attraente ed adatta ad ogni età. Il percorso scenografico ed artistico, che inoltre si adattava alla tipologia di visitatori, si snodava tra effetti speciali e multimediali, sistemi di proiezione su calchi, su schermi, teatri ottici ed aree internet per basi informative e di apprendimento, tanto da far apparire riduttiva la definizione dell'Historiale come semplice museo. Lo slogan dell'Historiale recitava, infatti: «è un museo, è una mostra, è un film [...] è un racconto di storia». L'Historiale ha chiuso dal 30 settembre 2017 quando, alla scadenza dell'appalto per la gestione del museo, il Comune non ha indetto nuove gare d'appalto e il museo è stato quindi chiuso.<ref>{{cita testo|url=https://www.notiziapp.it/attualita/la-memoria-lindifferenza-museo-historiale-cassino-chiude-battenti|titolo=La memoria e l’indifferenza, il Museo Historiale di Cassino chiude i battenti|3=NotiziApp|accesso=6 gennaio 2019|dataarchivio=27 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181227050751/https://www.notiziapp.it/attualita/la-memoria-lindifferenza-museo-historiale-cassino-chiude-battenti/|urlmorto=sì}}</ref> Dal 29 febbraio 2024 è stato nuovamente aperto<ref>{{Cita web|url=https://www.ciociariaturismo.it/il-historiale-di-cassino-riapre-2024/|titolo=l Museo Historiale di Cassino riapre}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ciociariaturismo.it/historiale-di-cassino/|titolo=Museo Historiale a Cassino}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.tripadvisor.it/Attraction_Review-g194714-d24107906-Reviews-War_Exposition_Gustav_Line_Cassino_44-Cassino_Province_of_Frosinone_Lazio.html|titolo=War Exposition Gustav Line Cassino 44}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/musei/museo-historiale|titolo=Museo Historiale}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://cultura.gov.it/luogo/museo-multimediale-historiale-di-cassino|titolo=Museo multimediale historiale di Cassino}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://historialecassino.eu/|titolo=home}}</ref>.
;CAMUSAC - Cassino Museo Arte Contemporanea
{{vedi anche|Cassino Museo Arte Contemporanea}}
Inaugurato
;Museo dell'Abbazia
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==== Biblioteche ====
[[File:Dziedziniec biblioteczny.jpg|thumb|upright|La biblioteca del monastero di Montecassino
* La biblioteca Monumento Nazionale di Montecassino, situata all'interno dell'abbazia, ospita un cospicuo patrimonio, per la maggior parte autoprodotto, costituito da 25.000 volumi antichi (di cui 198 Incunaboli e 3.000 Cinquecentine circa) ed 85.000 volumi moderni.<ref>{{Cita web |url=http://www.montecassino.it/la_biblioteca.html |titolo=La Biblioteca |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120421093544/http://www.montecassino.it/la_biblioteca.html |data=21 aprile 2012}}</ref> Sono conservati inoltre i [[Placiti cassinesi]], primi documenti ufficiali in lingua volgare italiana.
* Biblioteca comunale “Pietro Malatesta” sita all’interno del Palazzo della Cultura ubicato
* Biblioteche universitarie:
** area giuridico-economica: si trova presso il Polo Folcara e contiene circa 30.000 volumi (monografie ed opere collettive) e oltre 350 abbonamenti a periodici italiani e stranieri. La biblioteca dispone di una sala di consultazione da 90 posti, dotata di postazioni di accesso a Internet per la consultazione del catalogo ''on line'' e delle risorse elettroniche.<ref>{{Cita web |url=http://biblio.unicas.it/sezione_areagiuridica.html |editore=Università degli Studi di Cassino |titolo=Sba - Area Giuridica |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100814130320/http://biblio.unicas.it/sezione_areagiuridica.html |data=14 agosto 2010}}</ref>
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* Jolly FM
==== Emittenti televisive con sede in Cassino ====
Cassino, sin dagli anni '80, è stata sede di diverse emittenti televisive locali. Degne di nota sono le esperienze di Teleciociaria (poi divenuta Telecassino) di [[Michele Giordano (giornalista)|Michele Giordano]] e di Rgm Tv 45.<ref>http://www.radiofoniaciociara.it/emittenti_tv.htm</ref>
Da ricordare, inoltre, il gruppo televisivo composto da Intervideo e Telecittà riconducibile a Francesco Russo nonché il polo televisivo formato da Gari Tv e Frosinone Network, emittenti entrambe fondate da Freddy Geraci<ref>https://archivio.unita.news/assets/main/1992/08/30/page_012.pdf</ref>.
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'''Emittenti locali ricevibili a Cassino'''
*
* Extra TV
* Lazio TV
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Sebbene sia diffusa la credenza, tra i suoi stessi cittadini, che Cassino non abbia una sua tradizione culinaria, la cucina cassinate ha, invece, una tradizione secolare, non elaborata rispetto ai canoni della gastronomia contemporanea, ma generata da una etnologia sociale di tipo meridionale con inconfondibili tipicità indigene.<ref>{{Cita libro|autore = Gino Salveti|titolo=Fasule & Tagliarieglie|anno=1985|editore=Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo|città=Cassino|pagina=16}}</ref> La gastronomia tradizionale è legata ad un mondo contadino ormai scomparso, in cui si riusciva a trasformare i prodotti della terra in piatti semplici, ma inconfondibili.
Tra i primi piatti troviamo, così, ''fasulë e tagliarieglië'' (fagioli e taglierini), ''cicï e tagliarieglië'' (ceci e taglierini), ''spaghettï e vëruoccle'' (spaghetti e broccoli), ''pulentä cu gli pastardunï'' (polenta con i broccoli neri), ''pasta e cavulaffiorë'' (pasta e cavolfiore), ''zuppä rë pastardunï e baccalà'' (zuppa di broccoli neri e baccalà). Tra i secondi, vi sono le ''ciammaruchë alla cassinese'' (lumache alla cassinate), ''gl'abbuotö'' (l'abbuoto)
== Geografia antropica ==
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{{Senza fonte|L'economia cittadina si basa prevalentemente sull'industria e sul terziario.}}
{{Senza fonte|Di fondamentale importanza nell'economia cittadina sono il Tribunale di Cassino e l'[[Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale]], che garantiscono l'afflusso in città di migliaia di persone. L'università in particolare, offre grandi potenzialità alle imprese locali e al territorio, sia per la possibilità di reclutamento di figure professionali specialistiche, ma anche per l'acquisizione di consulenze qualificate. Molto importante per l'economia cittadina è il mercato settimanale che si svolge il sabato mattina in Piazzale Miranda e in alcune vie del centro e che richiama migliaia di persone da tutto il
Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema "Unità locali", intesa come numero di imprese attive ed addetti, intesi come numero di addetti delle imprese locali attive (valori medi annui).<ref name=imprese>{{Cita web |url=http://asc.istat.it/asc_BL/ |titolo=Atlante Statistico dei comuni dell'Istat |accesso=16 gennaio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200114110901/http://asc.istat.it/asc_BL/}}</ref>
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* A.D. Basket Cassino che, nell'anno 2022-2023, milita nel campionato maschile di [[Serie C (pallacanestro maschile)|Serie C]].<ref>{{cita web|lingua=|url=http://www.fip.it/risultati.aspx?com=RLA&IDRegione=LA&IDProvincia=RM|titolo=Il campionato regionale sul sito della FIP|data=|accesso=}}</ref>
=== Calcio ===
* [[Cassino Calcio 1924]] (colori sociali Bianco Azzurro) che, nell'anno
* A.S.D. Real Cassino (colori sociali Bianco Verde) che, nell'anno
=== Pallavolo ===
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