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|paese = {{ITA}}
|lingua = [[Lingua italiana|italiano]]
|tipologia = [[Televisione generalista|generalista]] (1983-
|target = femminile (1983-
|slogan =
|nome versione 1 = Rete A
|lancio versione 1 = 2 gennaio [[1983]]
|
|data chiusura = 3 ottobre [[2005]]
|sostituisce 1 =
|sostituito da = [[All Music]]
|editore = Gruppo Editoriale Peruzzo
|direttore =
|sito =
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}}
'''Rete A''' è
Il marchio cessò di esistere nel 2005 quando venne sostituito da [[All Music]], e le sue frequenze furono acquistate dal [[Gruppo Editoriale L'Espresso]], che le impiegò per attivare un proprio [[Rete A 1|multiplex DVB-T]], gestito successivamente da una società per l'esclusiva gestione di multipex, [[Persidera]], nata come joint venture tra Gruppo L'Espresso e [[Telecom Italia Media]].
== Storia ==
=== Anni
Rete A nasce il 2 gennaio 1983 per iniziativa di Alberto Peruzzo, in forma di [[syndication (mass media)|syndication]], ovvero un circuito televisivo nazionale costituito da varie televisioni locali che trasmettevano in simultanea su tutto il territorio nazionale gli stessi programmi a marchio comune, distribuiti in forma di cassette pre-registrate da un'unica sede centrale. Capofila della syndication era l'emittente regionale lombarda [[Canale 51]], di proprietà dello stesso Alberto Peruzzo e da lui fondata nel 1977 con il nome di Milano TV.
Oltre a Canale 51 (appena fuoriuscita dal network [[Rete 4]] della [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]], del quale aveva fatto parte per un anno dal 4 gennaio 1982) facevano parte della nascente syndication, tra le altre, anche due TV locali che già da anni trasmettevano con il nome "Rete A": Rete A di Firenze e Rete A di Bologna, entrambe di proprietà del gruppo Poligrafici Editoriale, che le aveva legate rispettivamente ai quotidiani ''[[La Nazione]] e [[Il Resto del Carlino]]''. Queste due stazioni (che durante il 1982 avevano ritrasmesso [[Italia 1]] di [[Rusconi Libri|Rusconi]]) vengono vendute proprio a Peruzzo in concomitanza con la creazione del suo circuito televisivo, il quale adotta il loro nome a livello nazionale. La raccolta pubblicitaria della rete era gestita dalla [[Publitalia '80]] del gruppo [[Fininvest]]. Il jingle di rete era cantato da [[Paul Simon]] e [[Art Garfunkel]].
Il quartier generale del network, diffusione del segnale inclusa, era all'interno del palazzo di Peruzzo a [[Sesto San Giovanni]] in Viale Ercole Marelli 165, mentre gli studi di trasmissione si trovavano nei seminterrati di un condominio residenziale di Via Stromboli, 18 a [[Milano]]<ref>{{Cita web|url=https://fidest.wordpress.com/2009/03/20/editoria-idv-no-a-licenziamenti-all-music/|titolo=Editoria – idv: no a licenziamenti all music|sito=Fidest - Agenzia giornalistica/press agency|data=2009-03-20|lingua=it
Nata a carattere generalista, con il tempo Rete A s'indirizza su un target di pubblico femminile, una programmazione basata prevalentemente su [[telenovela]]s di produzione [[Messico|messicana]] (acquisite dal network [[Televisa]], con le star delle serie degli anni ottanta [[Verónica Castro]] e [[Lucía Méndez]]), [[televendite]] e programmi per bambini. Viene designato [[Paolo Romani]] come direttore generale della rete.
Nel 1984 arriva [[Ettore Andenna]], reduce dai successi de ''[[La bustarella]]'' su [[Antenna 3 Lombardia]], che vi portò il gioco a squadre ''Montecitorio'', trasmissione che non ebbe grande seguito. L'anno successivo viene avviata la produzione interna di telenovelas, che porta alla trasmissione in prima serata del primo teleromanzo interamente italiano, ''[[Felicità... dove sei]]'', ambientato a Milano e interpretato da Verónica Castro, la sorella Beatriz, con un cast, per il resto, italiano. Il programma non trova il consenso del pubblico come sperato. Nel 1986 vengono acquistate la serie [[pedagogia|pedagogica]] per bambini ''Il tesoro del sapere'' e alcune telenovelas messicane come ''[[La tana dei lupi]]''.
La fascia mattutina e del primo pomeriggio dell'emittente era interamente occupata dalla trasmissione ''[[Accendi un'amica]]'', condotta da [[Guido Angeli]], contenitore di redazionali, [[oroscopo|oroscopi]], rubriche di servizio e, soprattutto, televendite condotte dallo stesso Angeli, che con i suoi gesti, le sue frasi a effetto, i suoi [[slogan]] e il suo modo di presentare i prodotti, fu tra i primi a introdurre in [[Italia]] la figura del teleimbonitore; nei primi anni novanta la trasmissione fu sostituita dall'analoga ''Teleclub'', condotta sempre da Angeli. Altra conduttrice di televendite del periodo fu [[Wanna Marchi]], che presentava un proprio programma in seconda serata, il ''[[Wanna Marchi Show]]''<ref name="Grasso">{{Cita|Grasso|pp. 459-460}}.</ref>, che proponeva anche merce da lei stessa prodotta e distribuita. Entrambi i conduttori presentarono il 15 luglio 1986 una trasmissione in due puntate, ''Ricordando un amico'', alla memoria di [[Giorgio Aiazzone]], proprietario dell'omonimo celebre mobilificio [[Biella|biellese]] reclamizzato dalla rete<ref name="Grasso" /><ref>''Il mucchio selvaggio'' di [[Giancarlo Dotto]] e [[Sandro Piccinini]]; ''Ricordando un amico''. Danza macabra o walzer biellese?'' di [[Aldo Grasso]], ''Il Patalogo Cinema&Televisione'' n. 9, 1986. Sul ''Patalogo'' n. 9 è anche presente l'intera trascrizione della trasmissione.''</ref>. La fascia notturna era invece occupata da trasmissioni a sfondo automobilistico con la trasmissione ''La Vetrina dell'Auto'' di ''Publi Rose'' (entrata nel palinsesto nel febbraio 1987) ed da trasmissioni a sfondo [[erotismo|erotico]], raccolte nel contenitore ''Magico mondo di notte'', con protagonista la transessuale [[Maurizia Paradiso]]. Sempre su Rete A la Paradiso conduce anche il varietà ''Colpo di scena'' nel 1992.
Nel 1987 [[Emilio Fede]], già conduttore del [[TG1]], contribuisce alla creazione del [[TgA]], divenendone anche direttore, primo [[telegiornale]] nazionale privato italiano, in onda a partire dal 7 settembre dello stesso anno<ref>{{Cita news|autore=Mariella Tanzarella|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/09/06/da-domani-in-diretta-il-tga-di.html|titolo=DA DOMANI IN DIRETTA IL TGA DI PERUZZO|pubblicazione=la Repubblica|giorno=6|mese=settembre|anno=1987|accesso=}}</ref>. Grazie a un'altra telenovela messicana, ''[[Rosa selvaggia]]'', nel 1988 gli ascolti in prima serata di Rete A aumentarono del 400%{{senza fonte}}.
=== Anni
In seguito alla concorrenza di [[Rete 4]], che
Dalla stagione 1993-94 il [[palinsesto]], con l'eccezione del TGA e di alcuni redazionali economici, viene composto quasi esclusivamente da televendite. Nell'autunno del 1993, nasce così "Shopping Club", dove si
Nel 1991, anche Rete A
===
Nel
=== Anni 2000: la trasformazione in All Music e la chiusura ===
L'accordo con MTV mette a rischio nel 2000 la concessione governativa, perché il ministero delle comunicazioni riteneva che la linea editoriale della rete fosse controllata di fatto, attraverso la concessionaria [[pubblicità|pubblicitaria]], da [[Viacom Media Networks|Viacom]], proprietaria di MTV<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2000/ottobre/03/Rete_protesta_contro_Governo_trattano_co_0_0010033258.shtml Rete A, protesta contro il Governo: ci trattano come criminali]</ref>.
== Emittenti affiliate ==
Rete A trasmise in syndication dal 1983 al 1992. Le regioni scoperte dal segnale al tempo della syndication erano [[Trentino-Alto Adige]], [[Veneto]], [[Friuli
* '''Valle d'Aosta'''
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== Loghi ==
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File:Logo Rete A.png|[[1983]] - [[2000]]
File:Viva.svg|[[2000]] - [[2002]]
File:Logo Rete A All Music.png|[[2002]] - [[2005]]
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