Cavaglià: differenze tra le versioni

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{{vedi anche|Menhir di Cavaglià}}
[[File:menhir cavaglià panorama.jpg|thumb|left|I [[menhir]] di Cavaglià]]
Dal ritrovamento di un [[Menhir di Cavaglià|cromlech]] (monumento megalitico di [[menhir]] disposti in cerchio), principalmente a ridosso del torrente [[Elvo]], e quindi ricollocati (nel [[2005]]) in aperta mostra permanente presso l'incrocio della [[Strada statale 143 Vercellese|statale per Biella]], si attestano dei primi insediamenti nel territorio di tribù [[Celti|celto]]-[[Victimulae|victimule]] già intorno al [[IX secolo a.C.]]<ref>[http://ontanomagico.altervista.org/menhircavaglia.htm Terre Celtiche, menhir a CAVAGLIA'<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, come anche attestato dalla vicina frazione ''[[San Secondo]]'' di [[Salussola]].<br/> Scalzati dall'[[Storia delle campagne dell'esercito romano|esercito romano]] intorno al [[II secolo a.C.]], questi ultimi cominciarono a tracciare le antiche vie di percorrenza verso [[Santhià]]-[[Vercelli]] e verso [[Biella]]; e Cavaglià divenne quindi importante avamposto per i vari collegamenti nel [[Piemonte]] settentrionale.
 
=== Medioevo ===
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=== Simboli ===
Lo stemma e il gonfalone del comune di Cavaglià sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 10 settembre 1969.<ref>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?3323 |titolo= Cavaglià, decreto 1969-09-10 DPR, concessione di stemma e gonfalone |accesso= 5 novembre 2021 |sito= Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
{{citazione|Stemma di verde, al [[Cavallo (araldica)|cavallo]] d'argento, rivoltato, inalberato sopra un monte dello stesso, movente dalla punta. Sotto lo scudo, su una lista svolazzante, pure di verde, con le estremità bifide, il motto in caratteri d'oro: {{maiuscoletto|Non metu sed vi}}. Ornamenti esteriori da Comune.}}
È stato ripreso lo stemma storico risalente al XVII secolo.<ref>{{Cita libro|autore=Antonio Manno|titolo=Bibliografia storica degli Stati della monarchia di Savoia |volume= 4|anno= 1892 |editore=Fratelli Bocca Editori|città=Torino |url= https://www.museotorino.it/resources/pdf/books/338.1/#212 |p=202 |citazione= Di verde al monte al naturale, movente dalla punta dello scudo col cavallo d'argento rivoltato, impennato e fermo sulla cima del monte. M. ''Non metu sed vi''.}}</ref>
 
Il gonfalone è un drappo troncato di verde e di bianco.
 
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* Di pregevole interesse architettonico è il [[Castello Rondolino]], situato alle porte est del paese (verso [[Santhià]]), fatto costruire dalla ricca famiglia Rondolino nella prima parte del [[XVIII secolo]] e completamente ristrutturato in stile neo-medioevale alla fine del [[XIX secolo]]
* Chiesa di S. Michele Arcangelo è di impronta barocca, edificata tra il [[1779]] e il [[1786]] su progetto dell'architetto [[Filippo Castelli (architetto)|Filippo Castelli]]<ref>{{Treccani|filippo-castelli_(Dizionario-Biografico)|Castelli, Filippo|accesso=30 luglio 2013}}</ref>. L'interno a navata unica, conserva interessanti arredi lignei settecenteschi, tra cui il coro rococò opera di Pietro Auregio Termine. La Chiesa custodisce inoltre un prezioso [[Organo (strumento musicale)|organo]] ottocentesco dei [[Serassi]] di [[Bergamo]]
* [[Chiesa di Santa Maria di Babilone|Chiesa di Nostra Signora di Babilone]], d'impronta rinascimentale, le cui attuali fondamenta furono edificate nel [[XVII secolo]] sulla preesistente chiesetta, sorge nei pressi del cimitero. La pianta è ellittica con quattro cappelle e sormontata da una cupola con lanternino. All'interno custodisce un pregevole gruppo ligneo della prima metà del XIII secolo, raffigurante luna ''Adorazione dei Magi''
* Chiesa di San Francesco, ricostruita intorno al [[1650]] sui resti di una più antica
* Sulle colline a nord del centro abitato si può vedere un sito archeologico dove sorgeva un'antica fortificazione, la cui esistenza è provata in documenti risalenti al [[1034]]<ref>''Luoghi fortificati fra Dora Baltea, Sesia e Po. Atlante aerofotografico dell'architettura fortificata sopravvissuta e dei siti abbandonati'', Vercelli.</ref>
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==== Festa dei Giovani ====
La Festa dei Giovani si svolge ogni anno per 10 giorni a Cavaglià durante la settimana a cavallo di Ferragosto. La festa ha radici antiche, documenti storici dimostrano che sia stata fondata nel 1518.
La festa "moderna" ha quindi raggiunto nel 2018 il traguardo della 500ª edizione, conservando la tradizione con ricevimenti e cerimonie e adattandola ai nostri tempi con orchestre e band che si alternano sul palco per tutto il periodo della festa, mentre lo stand gastronomico offre ogni sera specialità alla griglia e serate a tema.
 
==== Carnevale Benefico ====
Storica tradizione della durata di circa cinque giorni che vede l'organizzazione di stand gastronomico e serate danzanti, sfilata di carri allegorici di cartapesta e maschere a piedi accompagnati dalla banda musicale.<br/> Particolarmente sentita la fagliolatafagiolata ("''Faseu Grass"'' - fagioli grassi) sapientemente cucinata dai "fasulat" insulla pubblica piazza, in più di 60 storici paioli a partire dalle prime luci dell'alba.
 
Le maschere storiche del paese ricalcano quelle della tradizione piemontese: [[Gianduja]] e [[Giacometta]], accompagnate da Generale e Colonnello.
 
==== Palio dei Rioni ====