Polonia: differenze tra le versioni

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| governo = [[Repubblica semipresidenziale]]<ref>{{Cita web|lingua=pl-PL|url=https://www.gov.pl/web/civilservice/basic-information-about-poland#:~:text=Poland%20is%20a%20parliamentary%20republic,and%20approved%20by%20the%20Sejm.|titolo=Basic information about Poland - Civil Service - Portal Gov.pl|sito=Civil Service|accesso=2025-03-12}}</ref>
| elenco capi di stato = [[Capi di Stato della Polonia|Presidente della Repubblica]]
| presidente = [[Andrzej Duda]]<br/><small>[[Karol Nawrocki]] (eletto)</small><ref>Eletto; entrerà in carica il 6 agosto 2025.</ref>
| elenco capi di governo = [[Capi di governo della Polonia|Presidente del Consiglio]]
| primoMinistro = [[Donald Tusk]]
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== Storia ==
{{vedi anche|Storia della Polonia|Capi di Stato della Polonia|Capi di governo della Polonia}}
{{dx|[[File:Polska 992 - 1025-es.svg|thumbmin|leftsinistra|Polonia 992-1025, durante il regno di [[Boleslao I di Polonia|Boleslao il Coraggioso]].]]}}
La Polonia fu abitata inizialmente dai [[Celti]] nella [[Slesia]] e nella parte occidentale tra il [[IV secolo a.C.|IV]] e il [[I secolo a.C.]], quando comparvero anche i [[Germani]]. A partire dal [[V secolo|V]] e [[VI secolo]] d.C. entrambi i popoli vennero assorbiti dalle [[slavi occidentali|popolazioni slave occidentali]]<ref>{{Treccani|polonia|accesso=4 giugno 2015}}</ref>. Tuttavia l'antico Regno polacco cominciò a prendere una [[unità nazionale|forma unitaria]] solo nella metà del [[X secolo]], sotto la dinastia dei [[Piast]], e per la precisione sotto [[Miecislao I di Polonia|Mieszko (Miecislao I)]].
[[File:Bacciarelli - Chrobry.jpeg|thumbmin|uprightverticale|leftsinistra|[[Boleslao I di Polonia|Boleslao I]], il primo re di Polonia e figlio del duca [[Miecislao I di Polonia|Miecislao]].]]
Infatti risulta che nel 966, dopo aver riunito intorno alla rocca di [[Gniezno]] una prima rudimentale comunità nazionale, qui si scelse anche la bandiera che ancora oggi è quella della Repubblica di Polonia, un'aquila d'argento (di colore bianco) su sfondo rosso. Secondo la leggenda si scelse questo tema a causa del ritrovamento di un nido di aquilotti durante i lavori di costruzione della città di Gniezno. Miecislao si convertì successivamente al cristianesimo, secondo alcuni per compiacere sua moglie, una principessa Boema, ma sicuramente anche per godere della protezione della Chiesa ed evitare la colonizzazione germanica.
 
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{{vedi anche|Battaglia di Grunwald}}
Sotto la dinastia Jagellone, venne accordata un'alleanza con la vicina Lituania, e l'epoca d'oro arrivò nel [[XVI secolo]] con l'unione tra i due stati ([[Unione di Lublino]], 1569), nella [[Confederazione polacco-lituana]]. La principessa italiana [[Bona Sforza|Bona Sforza D'Aragona]] nel 1518 divenne la seconda moglie del re di Polonia [[Sigismondo I di Polonia|Sigismondo I il Vecchio]], ha dato alla luce tre future regine ([[Isabella Jagellona]] - regina d'Ungheria, [[Caterina Jagellona]] - regina di Svezia, [[Anna Jagellona]] - regina di Polonia) e figlio di [[Sigismondo II Augusto|Sigismondo August]] - re di Polonia che ereditò dalla madre i due principati italiani di [[Bari]] e [[Rossano (Corigliano-Rossano)|Rossano]].
[[File:Lucas Cranach d.J. - Bildnis einer Frau, 1549 (MFA Boston).jpg|thumbmin|uprightverticale|leftsinistra|La principessa italiana [[Bona Sforza|Bona Sforza D'Aragona]] nel 1518 divenne la seconda moglie del re di Polonia [[Sigismondo I di Polonia|Sigismondo il Vecchio]], regina di Polonia, granduchessa di Lituania, Duchessa di Bari e Rossano, erede al Regno di Gerusalemme dal 1524.]]
La corte reale polacca era affascinata dalla cultura italiana, che si manifesta in molti monumenti dell'architettura rinascimentale in Polonia (cortile ad arcate del castello di [[Wawel]], edifici rinascimentali a [[Cracovia]], [[Tarnów]], [[Zamość]], ecc.).
 
Durante il XVI secolo, a seguito delle vittorie contro la Russia, la Confederazione riuscì ad imporsi come una delle maggiori potenze in Europa; tuttavia la scarsa centralizzazione del potere regio e la natura elettiva di questo, la portò con il tempo ad indebolirsi fino a quando non venne letteralmente spartita tra impero asburgico, impero russo e regno prussiano.
[[File:Rzeczpospolita.png|thumbmin|leftsinistra|La [[Confederazione polacco-lituana]] al suo apice (metà del [[XVII secolo]]).]]
[[File:Sigismund III of Poland-Lithuania and Sweden (Martin Kober).jpg|thumbmin|uprightverticale|leftsinistra|[[Sigismondo III]], re di Polonia e [[Svezia]]. Durante il suo regno la Polonia si estendeva per oltre un milione di chilometri quadrati. Trasferì la capitale da [[Cracovia]] a [[Varsavia]] nel 1596.]]
I sudditi polacchi godevano di grande libertà ed esisteva un [[Camera dei deputati (Polonia)|sistema parlamentare]], anche se i benefici di quest'ultimo erano limitati alla ''[[szlachta]]'' (nobiltà). Da quel tempo i polacchi si sono dati il nome di ''Nazione della gente libera''. Nel 1655, la Polonia perse la [[seconda guerra del nord]] contro la Svezia, e ciò diede inizio al cosiddetto ''[[Diluvio (Polonia)|Potop]]'' ("diluvio"), che si concluse nel 1660 con la [[Trattato di Oliva|pace di Oliva (o Oliwa)]].
Vi furono inoltre numerose guerre contro l'[[Impero ottomano]], la [[Russia]], la [[Svezia]], la [[Transilvania]] e la [[Prussia|Prussia-Brandeburgo]] che finirono nel [[1699]].
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{{vedi anche|Guerra sovietico-polacca}}
[[File:Bij Bolszewika.jpg|thumbmin|leftsinistra|Il testo recita "Colpire il bolscevico".]]
Lo scenario cambiò nel giro di un altro mese con l'offensiva sovietica; a metà di questa gli inglesi si offrirono di mediare le trattative, ma fu la [[Russia]] bolscevica a rifiutare e l'[[Armata Rossa]] fra giugno e luglio scatenò una controffensiva giungendo alle porte di Varsavia, ma poi la Polonia cambiò le sorti della guerra ancora una volta con una delle battaglie più decisive della storia, definita dai giornali dell'epoca, "[[Battaglia di Varsavia (1920)|il miracolo della Vistola]]".
 
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=== La seconda guerra mondiale ===
[[File:Gdynia Dworzec Morski.jpg|thumbmin|[[Gdynia]] nel 1938]]
La [[Seconda Repubblica di Polonia]] ebbe sin dall'inizio relazioni tese con i suoi due vicini più potenti, la [[Repubblica di Weimar|Germania]] (che rivendicava la [[Prussia Occidentale]] e [[Danzica]]) e l'[[URSS]] (che rivendicava i territori orientali, caratterizzati da una forte presenza di [[bielorussi]] ed [[ucraini]]). Sebbene fino alla metà degli [[anni 1930|anni trenta]] il capo di stato maggiore [[Józef Piłsudski]] fosse riuscito a stabilizzare i rapporti con Russia e Germania, a partire dalla sua morte la situazione iniziò a peggiorare, in particolare col [[Terzo Reich]], col rifiuto della Polonia di aderire al [[patto anticomintern]] e di concedere la costruzione di una strada extra-territoriale che collegasse la [[Città Libera di Danzica]] alla Germania passando per il cosiddetto [[corridoio polacco]].
 
Adirato da tale presa di posizione, [[Hitler]], che stava proseguendo la sua politica di creazione del Grande Reich, iniziò a riarmare gradualmente la Germania grazie alle miti politiche di [[appeasement]] di [[Terza Repubblica (Francia)|Francia]] ed [[Regno Unito|Inghilterra]] che rifiutarono una collaborazione con l'Unione Sovietica in chiave anti-hitleriana. All'inizio del 1939, dopo aver inglobato [[Austria]] e [[Sudeti]], progettò un attacco armato alla Polonia, e in agosto impose un [[ultimatum]] chiedendo la cessione non solo di [[Danzica]], ma anche del suo [[Corridoio di Danzica|corridoio]] come unica alternativa alla guerra; il rifiuto della Polonia, incoraggiata dalle garanzie anglo-francesi di intervento, portò all'aggressione tedesca provocando lo scoppio della [[seconda guerra mondiale]].
[[File:7TP-2.jpg|thumbmin|leftsinistra|[[Carro armato leggero]] [[7TP]] dell'esercito polacco in manovra.]]
Per giustificare agli occhi dell'opinione pubblica tedesca l'invasione della Polonia Hitler inscenò un finto attacco ad una [[Incidente di Gleiwitz|stazione radio tedesca]]. Il territorio polacco fu invaso dalle truppe del [[Terzo Reich]] e dall'[[Unione Sovietica]] e spartito fra i due stati aggressori sulla base di quanto stabilito dal [[patto Molotov-Ribbentrop]], un trattato di non aggressione con clausola segreta di spartizione della Polonia e dei [[Paesi baltici]].
 
{{vedi anche|Campagna di Polonia}}
Le ostilità iniziarono il 1º settembre 1939; la Polonia, per quanto stato governato da una giunta ideologicamente militarista, era completamente impreparata di fronte alla velocità e la violenza degli attacchi tedeschi, per via del fallimento nella modernizzazione dell'esercito. La situazione si aggravò quando l'[[esercito polacco]], impegnato duramente ad ovest dalla Wehrmacht fu [[Invasione sovietica della Polonia|attaccato anche da est]] dall'[[Armata Rossa]] il 17 settembre, senza alcuna [[dichiarazione di guerra]] da parte dell'[[Unione Sovietica]].
[[File:Warsaw Uprising Blyskawica.jpg|thumbmin|Combattimenti durante la [[rivolta di Varsavia]].]]
Tutto il paese soffrì gravemente durante il periodo dell'[[Occupazione della Polonia|occupazione]] (''vedi'' anche [[Governatorato Generale]]), anche perché tra tutte le nazioni coinvolte nella guerra la Polonia perse la percentuale maggiore di cittadini: circa 5,5 milioni di persone perirono per le varie cause legate alla guerra. Lo stato maggiore polacco venne fisicamente eliminato dai sovietici nel [[massacro di Katyn']] e {{formatnum:100000}} civili polacchi furono deportati nei gulag della [[Siberia]] e degli [[Urali]]. Solo negli ultimi anni di guerra si sarebbe formato un comitato di resistenza, la cui azione più importante fu senza dubbio la [[rivolta di Varsavia]] (tra {{formatnum:150000}} e {{formatnum:225000}} vittime tra civili e partigiani) del 1944. In generale, comunque, i contributi dei soldati e dei partigiani polacchi furono ignorati a fine guerra dagli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]], che riconobbero l'annessione della Polonia orientale all'[[URSS]]<ref name="Lowe">{{Cita libro|titolo=Il continente selvaggio|autore=Keith Lowe|editore= Laterza|anno= 2015|annooriginale=2012|capitolo= Cap. 18 La pulizia etnica dell'Ucraina e della Polonia|p=240|ISBN= 978-88-581-0515-3}}</ref>.
 
=== Il periodo comunista ===
[[File:Curzon line en.svg|thumbmin|leftsinistra|uprightverticale=1.4|[[Linea Curzon]], che definisce i territori polacchi orientali annessi dall'[[Unione Sovietica]] dopo il 1945 e gli ex territori tedeschi annessi alla Polonia.]]
Dopo la guerra, le frontiere della Polonia vennero spinte ad ovest; il confine est alla [[linea Curzon]], avallando le pretese sovietiche, ed il confine ovest alla [[Confine tra la Germania e la Polonia|linea Oder-Neisse]] per circa {{M|200|ul=km}}. Dopo lo spostamento, la Polonia perse ad est {{M|188000|ul=km2}} (15 milioni di abitanti) a favore dell'Unione Sovietica e guadagnò {{M|122000|u=km²}} a spese della Germania. Lo [[Cambiamenti territoriali della Polonia dopo la seconda guerra mondiale|spostamento delle frontiere]] causò anche la migrazione verso ovest di milioni di persone, polacchi e tedeschi in fuga dai territori amputati dai rispettivi paesi ed ucraini trasportati a ripopolare le terre conquistate. La vittoria dell'Unione Sovietica portò l'ascesa di un governo comunista. Nel 1948 si ebbe una svolta verso lo [[Stalinismo]]. La [[Repubblica Popolare di Polonia]], venne ufficialmente proclamata nel 1952. Nel 1956 dopo la [[rivolta di Poznań]] {{Senza fonte|il regime divenne meno oppressivo, liberando molte persone dalle prigioni ed espandendo in parte le libertà personali. <ref>{{Cita web|url=https://www.encyclopedia.com/history/encyclopedias-almanacs-transcripts-and-maps/poznan-workers-riots?utm_source=chatgpt.com|titolo=Poznan Workers' Riots {{!}} Encyclopedia.com|sito=www.encyclopedia.com|accesso=2025-08-16}}</ref>
 
Gli scioperi dei lavoratori nel 1980 portarono alla formazione di un [[sindacato]] indipendente, [[Solidarność]], che con il tempo divenne una forza politica, appoggiata ufficialmente dal Vaticano dagli ambienti occidentali europei e statunitensi. Tuttavia, temendo un intervento militare sovietico (siamo ancora sotto piena [[Dottrina Brežnev]]), il generale [[Wojciech Jaruzelski]] con un colpo di stato nel dicembre 1981 <ref>{{cita testo|url=http://news.bbc.co.uk/onthisday/hi/dates/stories/december/13/newsid_2558000/2558955.stm|titolo=1981: Military crackdown on Polish people}} - BBC News</ref> si sostituisce a [[Stanisław Kania]] alla guida della nazione e impone la legge marziale - sospende le attività di Solidarność, e [[Lech Wałęsa]] viene arrestato. Negli anni successivi il regime comunista continua a mantenere il controllo della Polonia in un crescendo però di malcontento generale.
 
=== Il liberalismo ===
[[File:Zgromadzenie posłów i senatorów 22 grudnia 2015 01.JPG|thumbmin|[[Sejm]], camera bassa del [[Assemblea nazionale (Polonia)|Parlamento polacco]].]]
[[Solidarność]] per quanto combattuto dal regime, continuò le sue attività sotterraneamente e col tempo erose il dominio del [[Partito Operaio Unificato Polacco|partito comunista]]; nel 1989 venne legalmente riconosciuto dal regime e vinse le [[elezioni parlamentari in Polonia del 1989|elezioni parlamentari]] (vedi [[Rivoluzioni del 1989]]), così nel 1990 [[Lech Wałęsa]] divenne il primo presidente eletto. Vennero riconosciuti diversi diritti civili e umani, tra cui la libertà di parola ed il liberalismo. Tuttavia, il sistema politico era instabile: ci furono elezioni nel [[elezioni parlamentari in Polonia del 1991|1991]], nelle quali nessun partito ottenne più del 15% dei voti o dei seggi, e nel [[elezioni parlamentari in Polonia del 1993|1993]], in cui si affermarono l'[[Alleanza della Sinistra Democratica]] (SLD, post-comunista) e il [[Partito Popolare Polacco]] (PSL), ma senza che nessuno dei due ottenesse la maggioranza assoluta.
 
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Il 10 aprile 2010 il presidente [[Lech Kaczyński]], insieme alla moglie ed a gran parte della classe dirigente polacca, muore a bordo del [[Tupolev Tu-154]] in un [[Incidente del Tupolev Tu-154 dell'Aeronautica Militare Polacca del 2010|incidente aereo]] avvenuto in Russia; a lungo sono sospettati come responsabili dell'accaduto i servizi segreti russi. A giugno è eletto il suo successore, [[Bronisław Komorowski]], che ha avuto la meglio sul fratello gemello di [[Lech Kaczyński]], [[Jarosław Kaczyński|Jarosław]].
 
[[File:EPP Summit, 29 June, Brussels (53287183894) (cropped2).jpg|thumbmin|leftsinistra|uprightverticale|[[Donald Tusk]], attuale [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica di Polonia|primo ministro polacco]]. Ha rivestito la stessa carica dal 2007 al 2014, anno in cui è divenuto [[Presidente del Consiglio europeo]] fino al 2019.]]
Dal 22 settembre 2014 era in carica il [[Governo Kopacz|governo]] di [[Ewa Kopacz|Ewa Bożena Kopacz]]. Alle [[elezioni parlamentari in Polonia del 2015]] vince il [[Diritto e Giustizia|PiS]]<ref>Radoslaw Markowski, Michal Kotnarowski, Michal Wenzel, Marta Zerkowska-Balas, ''Democratic Audit of Poland 2014'', 3631656912, 9783631656914, Peter Lang, 2015.</ref>. Alla guida del nuovo governo subentra [[Beata Szydło|Beata Maria Szydło]], sostituita nel 2017 da [[Mateusz Morawiecki|Mateusz Jakub Morawiecki]], appartenente anche lui al PiS e riconfermato premier a seguito delle [[Elezioni parlamentari in Polonia del 2019|elezioni parlamentari del 2019]].
 
A seguito delle [[Elezioni parlamentari in Polonia del 2023|elezioni parlamentari del 2023]] la situazione politica cambia. Il [[Diritto e Giustizia|PiS]] è il partito più votato ma ciò non basta a raggiungere la maggioranza parlamentare, perdendo dopo otto anni. Il presidente Duda affida, comunque, a Morawiecki la formazione del [[Governo Morawiecki III|nuovo governo]]. Esso verrà sfiduciato dal [[Sejm]], divenendo noto nei media come "il governo delle due settimane", avendo avuto la durata di 14 giorni. Il 13 dicembre 2023, [[Donald Tusk|Donald Franciszek Tusk]], del partito [[Piattaforma Civica|PO]], diventa Presidente del Consiglio dei Ministri per la [[Governo Tusk III|terza volta]]. Tusk è la persona che per più tempo ha rivestito la carica di premier in Polonia.
 
[[File:PresidentOfficial portrait of Poland Andrzej DudaKarol FullNawrocki Resolution- (cropped).jpg|thumbmin|leftsinistra|uprightverticale|[[AndrzejKarol DudaNawrocki]], attuale presidente della Polonia.]]
L'attualeLa [[Presidente della Repubblica di Polonia|PresidentePresidenza della Polonia]], eletto neldal [[Elezioni presidenziali in Polonia del 2015|2015]] e rieletto nel [[Elezioni presidenziali in Polonia del 2020|2020]], eè appartenentederivante aldal partito PiS (sebbene, durante il mandato, il presidente in carica non può essere iscritto a nessuna formazione politica),. Per dieci anni è stato presidente [[Andrzej Duda|Andrzej Sebastian Duda]]. L'attuale presidente della Polonia è [[Karol Nawrocki|Karol Tadeusz Nawrocki]], eletto nel [[Elezioni presidenziali in Polonia del 2025|2025]].
 
Secondo il sito V-dem, l'indice che misura il livello di democrazia in un paesePaese, delladopo Poloniaun èpicco passatoin dabasso dall'alto valore di 0,.8 a 0.4, nel 20152024, livellograzie simileai a[[Elezioni quelloparlamentari diin Italia,Polonia Franciadel o2023|cambiamenti Germaniapolitici del 2023]], ala pocoPolonia piùha delloun 0,4indice neldi 2021,democraticità datodello 0.6, similepari a quelli di MessicoCroazia e KenyaSlovenia.<ref>{{citaCita web|url=https://ourworldindata.org/grapher/liberal-democracy-index?tab=chartline&time=earliest..2024&country=~POL |titolo=Liberal democracy index, 1789 to 2022|sito=Our World in Data|accesso=11 marzo 2023}}</ref> Tuttavia, dati i cambiamenti politici del 2023, la situazione si prospetta in miglioramento.
2024|accesso=14 agosto 2025}}</ref>
 
<!--tabella delle organizzazioni internazionali di uno stato-->
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== Geografia ==
{{vedi anche|Geografia della Polonia}}
[[File:Poland topo.jpg|thumbmin|Carta geografica della Polonia]]
Situata nell'area di contatto tra il [[Bassopiano germanico|bassopiano tedesco]] e quello [[Bassopiano sarmatico|sarmatico]], la Polonia si affaccia a nord sul [[Mar Baltico]], e confina sempre a nord con l'[[exclave]] [[Russia|russa]] di [[Oblast' di Kaliningrad|Kaliningrad]] e la [[Lituania]], ad est con la [[Bielorussia]] e l'[[Ucraina]], a sud con la [[Repubblica Ceca]] e la [[Slovacchia]], ad ovest con la [[Germania]]<ref name=sapere>{{cita web|titolo=Polònia|sito=Sapere.it|accesso=10 febbraio 2021|url=https://www.sapere.it/enciclopedia/Polònia.html}}</ref>.
 
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I tratti di netta [[Clima continentale|continentalità]] del [[clima]] determinano forti [[Escursione termica|escursioni termiche]] stagionali ({{M|17|u=°C}} in media), con estati brevi e fresche, inverni assai rigidi caratterizzati da un innevamento del suolo che permane per tre o quattro mesi l'anno. Le [[Precipitazione (meteorologia)|precipitazioni]], scarse nel bassopiano e con tendenza ad aumentare procedendo verso sud, raggiungono il più alto livello nel periodo estivo, mentre sono quasi assenti in quello autunnale<ref name=sapere/>.
 
L'andamento altimetrico e le condizioni climatiche si riverberano sulla fitogeografia del territorio polacco che risulta interessato da una notevole varietà di specie anche se, schematicamente, prevalgono elementi di tipo [[Foreste miste atlantiche|atlantico]] nelle aree ad ovest della Vistola, ed elementi delle [[SteppeSteppa pontico-caspichecaspica|steppe pontiche]] in quelle ad est. Le aree boscate, oggi molto ridotte, sono caratterizzate dalla presenza di essenze boreali ([[Pinus|pini]] ed [[Alnus|ontani]]) nelle zone costiere e da latifoglie ([[Fagus|faggio]]) o miste nelle zone meridionali<ref name=sapere/>.
 
La fauna non presenta caratteri di particolare originalità, essendo presenti le varie specie tipiche dell'[[Europa centrale]], anche se è da segnalare, oltre a vari ungulati, una numerosa colonia di [[Bison bonasus|bisonti europei]] nella [[foresta di Białowieża]], il parco che assieme a quello dei [[Terra dei laghi della Masuria|laghi Masuri]] e dei [[Monti Tatra|Tatra]] polacchi, oltre a numerose altre riserve, per lo più nelle zone mediana e del meridionale, tutela la salvaguardia di ambienti naturali di peculiare pregio nei confronti di una presenza antropica particolarmente incidente<ref name=sapere/>.
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=== Etnie ===
{{vedi anche|Polacchi}}
[[File:Poland-demography 1946-2008.png|thumbmin|Andamento della popolazione della Polonia dal 1946 al 2008]]
[[File:Ukrainians in Poland 2002.PNG|thumbmin|leftsinistra|Carta che illustra la distribuzione degli [[ucraini]] in Polonia]]
[[File:Belarusians in Poland, 2002.png|thumbmin|leftsinistra|Carta che illustra la distribuzione dei [[bielorussi]] in Polonia]]
Nella sua storia l'attuale territorio della Polonia ha ospitato molte lingue, culture e religioni. Il risultato della [[seconda guerra mondiale]], con il quasi totale sterminio degli ebrei polacchi, la migrazione di polacchi dai territori ceduti all'[[Unione Sovietica]] verso l'area racchiusa fra la [[Linea Curzon]] e la [[Linea Oder-Neisse]] e la concomitante emigrazione di tedeschi e di ucraini
<ref name=Lowe/>, ha conferito alla Polonia una maggiore omogeneità etnica.
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== Ordinamento dello Stato ==
{{vedi anche|Politica della Polonia}}
[[File:5 Warszawa 083.jpg|thumbmin|leftsinistra|[[Palazzo del Belweder]]]]
[[File:Warszawa Pałac Prezydencki 2011.jpg|thumbmin|leftsinistra|[[Palazzo del presidente a Varsavia]]]]
[[File:Gmach Kancelarii Prezesa Rady Ministrów kwiecień 2017.jpg|thumbmin|[[Palazzo della Cancelleria del Presidente del Consiglio dei ministri]]]]
[[File:Budynek Senatu, Warszawa.jpg|thumbmin|Il [[Senato (Polonia)|Senato]]]]
[[File:Siège du parlement de Pologne.jpg|thumbmin|Il [[Sejm]]]]
 
La repubblica polacca è una [[repubblica parlamentare]]; la sua [[Costituzione della Repubblica di Polonia|costituzione attuale]] è adottata dal 1997.
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=== Suddivisioni amministrative ===
{{vedi anche|Voivodati della Polonia|Distretti della Polonia|Comuni della Polonia}}
[[File:POLSKA mapa woj z powiatami.png|thumbmin|Carta della Polonia suddivisa in voivodati]]
[[File:POLSKA mapa powiaty.png|thumbmin|Carta della Polonia suddivisa in distretti]]
[[File:POLSKA mapa gminy.png|thumbmin|Carta della Polonia suddivisa in comuni]]
La Polonia è suddivisa in sedici [[Voivodati della Polonia|voivodati]]:
{| class="wikitable sortable"
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=== Città principali ===
{{vedi anche|Città della Polonia}}
[[File:Rynek Starego Miasta We Wroclawiu (152991773).jpeg|thumbmin|Vista panoramica del centro storico di [[Breslavia]]]]
[[File:West Pomeranian Voivodship Office in Szczecin, winter 2021.jpg|thumbmin|Sede del [[voivodato della Pomerania Occidentale]] a [[Stettino]]]]
[[File:Bielsko-Biała, by Silar 2010 01.JPG|thumbmin|Municipio di [[Bielsko-Biała]]]]
[[File:Ratusz w Nowym Sączu.jpg|thumbmin|Municipio di [[Nowy Sącz]]]]
[[File:2013 Kłodzko, ratusz, 38.jpg|thumbmin|Municipio di [[Kłodzko]]]]
[[File:Zamosc pierzeja polnocna.jpg|thumbmin|Municipio di [[Zamość]]]]
 
Nella seguente tabella vengono elencate, in ordine decrescente per popolazione, le [[città]] della Polonia con almeno {{formatnum:100000}} abitanti nel 2006.
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==== Forze armate ====
[[File:F-16 Jastrząb (48).jpg|thumbmin|Aeronautica di Polonia (''[[Siły Powietrzne]]'')]]
[[File:Rak SMG120 MSPO24.jpg|thumbmin|M120G Rak]]
[[File:AHS krab.jpg|thumbmin|[[AHS Krab]]]]
Nella storia moderna, le forze armate polacche nascono, ufficialmente, nel 1918, con la proclamazione della repubblica di Polonia e già un anno dopo la loro creazione si trovarono in guerra contro le forze sovietiche durante la [[guerra sovietico-polacca]]. La loro però vita è breve, il [[patto Molotov-Ribbentrop]] sancì la spartizione della Polonia tra [[Germania nazista]] e [[Unione Sovietica]], spartizione che si concretizzerà nel 1939, le forze polacche furono sbaragliate; oltretutto, migliaia di ufficiali polacchi vennero uccisi poco tempo dopo l'occupazione della Polonia nel [[massacro di Katyn']]. Terminata la seconda guerra mondiale la Polonia divenne uno degli Stati del [[blocco orientale]], le forze sovietiche crearono l'[[Ludowe Wojsko Polskie|Armata Popolare di Polonia]] che ha cessato la sua esistenza con la [[Rivoluzioni del 1989|caduta del comunismo]]. A oggi le forze armate polacche sono in una fase di ri-organizzazione e di modernizzazione in base ai parametri della [[NATO]]; dal 2007 la coscrizione non è più obbligatoria.
 
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=== La bandiera ===
{{vedi anche|Bandiera della Polonia}}
[[File:Warsaw 2023 255.jpg|uprightverticale|thumbmin|La bandiera della Polonia]]
 
La bandiera della Polonia è in uso sin dall'inizio del [[XX secolo]] ed è composta da due bande orizzontali di pari dimensioni: bianca quella superiore e rossa quella inferiore. Nell'insegna civile e in quella di Stato è presente lo [[Stemma della Polonia|stemma nazionale]] al centro della banda bianca. L'insegna di guerra è come queste ultime ma con l'aggiunta di una coda di rondine che porta a una proporzione di 10:21.
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=== Lo stemma ===
{{vedi anche|Stemma della Polonia}}
[[File:Herb Polski.svg|thumbmin|Lo stemma della Polonia|destra|170px]]
Lo Stemma della Polonia rappresenta un'[[Aquila (araldica)|aquila]] bianca con corona, artigli e becco d'oro, su scudo [[Rosso (araldica)|rosso]].
 
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La Polonia è stata inoltre l'unico stato membro dell'[[Unione europea]] a non andare in recessione durante la crisi economica mondiale del 2008. È notevole la produzione di prodotti siderurgici e industriali, che le ha permesso in breve di crescere economicamente. Inoltre, secondo il [[Global Peace Index]], la Polonia è uno degli stati più sicuri e industrializzati al mondo<ref>{{Cita web|url = http://www.ginannebrownell.com/2010/10/fdi-poland-primed-for-golden-decade/|titolo = fDi: Poland Primed for Golden Decade|accesso = 11 aprile 2015|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150402175948/http://www.ginannebrownell.com/2010/10/fdi-poland-primed-for-golden-decade/|urlmorto = sì}}</ref>.
 
La [[privatizzazione]] di piccole e medie compagnie statali e la presenza di una legge liberale (Legge Wilczek)<ref>{{chiarireCita web|leggeurl=https://www.eurofound.europa.eu/nl/resources/article/2004/new-commercial-activity-law-force|titolo=New liberalecommercial activity law in force {{!}} European Foundation for the Improvement of Living and Working Conditions|sito=www.eurofound.europa.eu|accesso=2025-08-16}}</ref> nell'istituire nuove ditte ha permesso il rapido sviluppo di un aggressivo settore privato, ma senza alcuno sviluppo delle organizzazioni per i diritti dei consumatori. La ristrutturazione e la di settori importanti come [[carbone]], [[acciaio]], [[ferrovie]] ed energie, è cominciata. Le più grandi privatizzazioni fino a ora sono state la vendita di [[Telekomunikacja Polska]], la telecom nazionale, alla [[France Télécom]] (2000); e un'emissione del 30% delle azioni della più grande banca polacca, [[PKO BP]], nel mercato polacco (2004). Nonostante tutto il PIL polacco continua ad aumentare del 4% annuo, valore ben maggiore rispetto a quello tedesco<ref>{{cita testo|url=http://www.repubblica.it/economia/2011/12/27/news/euro_la_moneta_perde_fascino_l_europa_dell_est_non_la_vuole-27259690/?rss|titolo=Euro, la moneta perde fascino L'Europa dell'Est non la vuole - L'opinione pubblica della Polonia, Repubblica Ceca, Bulgaria, Lituania e Ungheria rimane scettica nei confronti della divisa unica. Nei sondaggi, prevale chi vuole mantenere la vecchia moneta locale.}}</ref>
 
La Polonia ha un ampio settore [[agricoltura|agricolo]] di fattorie private, ed è il principale produttore di alimenti nell'[[Unione europea]]. Riforme strutturali negli ambiti della salute, educazione, pensioni e amministrazione di stato sono sfociate in una pressione fiscale sopra le aspettative. La Polonia guida le regioni dell'[[Europa centrale]] negli investimenti stranieri e ha bisogno di un continuo afflusso. Il [[PIL]] è cresciuto molto tra il 1993 e il 2000, mentre c'è stato un rallentamento tra 2001 e 2002. Il prospetto di una maggiore integrazione con l'Unione europea ha poi rimesso l'economia in pista, con una crescita annuale del 3,7% nel 2003, in crescita rispetto all'1,4% del 2002. Nel 2004 la crescita ha superato il 5%.
 
[[File:Zloty.jpg|thumbmin|Lo [[złoty]], la valuta polacca]]
 
Tra il 2004 e il 2008 l'economia polacca ha attraversato una fase di boom economico, conclusasi con lo scoppio della [[grande recessione|crisi economica internazionale]]. Nel 2009 il PIL è notevolmente calato anche se non crollato come negli altri Paesi della cosiddetta "Nuova Europa". I copiosi fondi europei costituiscono mediamente ogni anno circa il 3,3% del PIL di Varsavia<ref>{{cita testo|url=http://www.europarussia.com/posts/1376|titolo=L'economia va. Investimenti stranieri e Fondi Ue. Una chance imperdibile per l'ammodernamento}} EuropaRussia, 30.05.2010</ref>.
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=== Fondi strutturali ===
[[File:Szczecin, Centrum Informacji Kulturalnej i Turystycznej.JPG|thumbmin|Centro di informazione turistica e culturale nel castello dei duchi di [[Pomerania]] a [[Stettino]]]]
 
La Polonia è lo stato che usufruisce maggiormente dei [[Fondi strutturali]] assegnati dall'[[Unione europea]] ogni 7 anni<ref>{{cita testo|url=https://it.finance.yahoo.com/notizie/soldi-europei-italia-butta.html|titolo=Tutti i soldi europei che l'Italia butta via|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130211091658/http://it.finance.yahoo.com/notizie/soldi-europei-italia-butta.html }}</ref>. Nel settennio 2007-2013 ha ricevuto 102 miliardi di [[euro]] che nel 2014-2020 sono diventati 106 miliardi<ref>{{cita testo|url=http://gosc.pl/doc/1450783.Budzet-UE-ile-i-na-co-dostalismy|titolo=Budżet UE: ile i na co dostaliśmy}}</ref>, nonostante la crisi economica che ha causato una diminuzione generale del budget dell'[[Unione europea]]. Questi finanziamenti hanno permesso una forte crescita rispetto agli altri stati dell'[[Unione europea]] in termini di aumento delle infrastrutture, calo della disoccupazione, aumento dell'export (soprattutto di alimentari) e aumento della manodopera<ref>{{Cita web |url=http://www.saperinvestire.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1805&Itemid=0 |titolo=Polonia: crescita forte grazie a fondi europei, investimenti esteri e manodopera specializzata |accesso=11 febbraio 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130728224913/http://www.saperinvestire.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1805&Itemid=0 |urlmorto=sì }}</ref>.
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==== Aeroporti ====
{{vedi anche|Trasporti in Polonia|Autostrade e superstrade in Polonia|Aeroporti in Polonia}}
[[File:Poland airports 2016.svg|thumbmin|uprightverticale=1.4|Carta degli aeroporti in Polonia]]
 
Gli [[Aeroporti in Polonia|aeroporti principali della Polonia]] sono quelli di: [[Aeroporto di Varsavia-Okęcie|Varsavia-Okęcie]], [[Aeroporto di Radom-Sadków|Varsavia-Radom]] [[Aeroporto di Varsavia-Modlin|Varsavia-Modlin]], [[Aeroporto di Cracovia|Cracovia]], [[Aeroporto di Katowice|Katowice]], [[Aeroporto di Danzica|Danzica]], [[Aeroporto di Breslavia|Breslavia]], [[Aeroporto di Poznań|Poznań]], [[Aeroporto di Rzeszów|Rzeszów]], [[Aeroporto di Łódź|Łódź]], [[Aeroporto di Bydgoszcz|Bydgoszcz]], [[Aeroporto di Stettino|Stettino]] e di [[Aeroporto di Zielona Góra|Zielona Góra]].
 
==== Rete stradale ====
[[File:DocelowyUkladDrog.svg|thumbmin|uprightverticale=1.4|La rete stradale pianificata]]
 
Le autostrade e superstrade in Polonia hanno un'estensione pianificata di {{M|7300|ul=km}}. Al 31 dicembre 2011 i chilometri percorribili sono {{formatnum:1865}}.
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==== Ferrovie ====
[[File:Polska-IC-EC.png|thumbmin|uprightverticale=1.4|[[InterCity]] e [[EuroCity]] collegamenti ferroviari, 2007]]
 
Le ferrovie polacche adottano [[scartamento ferroviario]] standard di {{M|1435|u=mm}}, in adozione nel resto dei paesi europei.
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== Cultura ==
{{vedi anche|Cultura polacca}}
[[File:Nicolaus Copernicus. Reproduction of line engraving.jpg|thumbmin|'''[[Niccolò Copernico]]''' (in [[Lingua polacca|polacco]] ''Mikołaj Kopernik'') è famoso per aver propugnato, difeso e alla fine definitivamente promosso l'evidenza del [[sistema eliocentrico]] contro il [[sistema geocentrico]] fino ad allora sostenuto nel mondo cristiano.]]
=== Pittura ===
Una delle più importanti rappresentanti del movimento artistico del XX secolo fu [[Tamara de Lempicka]], nota esponente dell'[[Art déco]].
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=== Letteratura ===
{{vedi anche|Letteratura polacca}}
[[File:Joseph Conrad-remastered to black and white.png|thumbmin|uprightverticale|leftsinistra|[[Joseph Conrad]]]]
 
Una letteratura polacca si afferma nel [[XVI secolo]] con la poetica religiosa di [[Jan Kochanowski]].
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=== Musica ===
[[File:Szczecin filharmonia (2).jpg|thumbmin|leftsinistra|Orchestra filarmonica di [[Stettino]]]]
[[File:Frederic Chopin photo.jpeg|thumbmin|verticale|[[Fryderyk Chopin]]]]
 
La Polonia è il paese natale di [[Fryderyk Chopin]] (1810-1849), il compositore più rappresentativo della nazione e notevole esponente della [[musica romantica]]: a lui è intitolato il prestigioso [[Concorso pianistico internazionale Fryderyk Chopin]] che si svolge a [[Varsavia]] ogni cinque anni. In Polonia il ''padre dell'opera polacca'' viene considerato invece [[Stanisław Moniuszko]] (1819-1872). Altri compositori importanti furono [[Henryk Wieniawski]] e, tra il XIX e il XX secolo, [[Ignacy Jan Paderewski]], [[Karol Szymanowski]], esponente della cosiddetta [[Giovane Polonia]], e il pianista, naturalizzato statunitense, [[Arthur Rubinstein]]. Di notevole importanza internazionale è anche la produzione musicale di compositori contemporanei quali [[Witold Lutosławski]], Zbgniew Preisner, [[Henryk Górecki]] e [[Krzysztof Penderecki]].
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==== Fisica e chimica ====
[[File:Marie Curie c1920.jpg|thumbmin|uprightverticale|[[Marie Curie]]]]
 
Nel XX secolo si distinse l'importante figura di [[Marie Curie]], [[Premio Nobel per la fisica]], nel 1903, per i suoi studi sulle radiazioni e [[Premio Nobel per la chimica]] (assieme al marito [[Pierre Curie|Pierre]]), nel 1911, per la scoperta del [[radio (elemento chimico)|radio]] (1898) e del [[polonio]] (1902): il polonio venne battezzato così proprio in onore della Polonia, terra natale di Marie Curie. Nel 1912 venne, inoltre, coniato il termine ''[[vitamine]]'' dal chimico polacco ma naturalizzato statunitense, [[Kazimierz Funk]].
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In ambito medico, nel XX secolo, da ricordare la figura del biologo [[Rudolf Weigl]], che ha realizzato il primo vaccino contro il [[tifo esantematico]]<ref>http://www.felicitapubblica.it/2016/08/11/muore-rudolf-weigl-e-suo-il-primo-vaccino-contro-il-tifo-esantematico/</ref>.
====Linguistica====
In ambito linguistico molto nota la figura di [[Ludwik Lejzer Zamenhof]], che il 26 luglio 1887 pubblicò un libro dal titolo [[Unua libro]], in cui descrisse la lingua ausiliaria internazionale dell' [[esperanto]].
 
=== Videogiochi ===
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=== Gastronomia ===
{{vedi anche|Cucina polacca}}
[[File:Bagel Bialy.JPG|thumbmin|Il [[bagel]] ha avuto origine in Polonia]]
[[File:Pierogi 07-01.JPG|thumbmin|Il piatto nazionale più popolare, tipico della Polonia, sono i [[pierogi]], spesso serviti come piatto principale a pranzo o per cena. Si tratta di [[pasta ripiena]] con varie farciture, in prevalenza salati ma anche dolci.]]
[[File:Bigos polonia.jpg|thumbmin|Bigos, piatto tradizionale risalente al Medioevo. Gli ingredienti base dei bigos sono crauti finemente sminuzzati o cavolo fresco (a volte si usano solo crauti), vari tipi di carne e salsicce, funghi secchi, prugne (o affumicate), cipolle e spezie. Il piatto è stufato nel vino rosso e servito con pane a lievitazione naturale.]]
[[File:Mizeria.jpg|thumbmin|Mizeria, insalata di cetrioli verdi]]
 
La cucina polacca è molto varia ma risulta difficile definirne l'origine e la tipicità. La cucina attuale infatti è frutto dei cambiamenti storici e delle numerose invasioni, che hanno profondamente influenzato la moda culinaria ed è il risultato della reinterpretazione delle influenze delle [[Cucina (attività)|cucine]] [[Cucina russa|russa]], [[cucina tedesca|tedesca]], [[cucina francese|francese]] e [[cucina italiana|italiana]]. L'ingrediente principale è la [[patata (alimento)|patata]] ma sono molto celebri le carni di [[maiale]] affumicate e le [[Minestra|zuppe]].
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== Sport ==
=== Calcio ===
[[File:UEFA Euro 2012 logo.png|thumbmin|uprightverticale=0.5|Logo ufficiale del campionato europeo di calcio 2012]]
 
Lo sport nazionale è il [[calcio (sport)|calcio]]. La [[Nazionale maschile di calcio della Polonia|nazionale polacca]] si è qualificata otto volte per la fase finale dei campionati mondiali di calcio, giungendo terza nel 1974 e nel 1982. Ha partecipato per la prima volta alla fase finale di un [[Campionato europeo di calcio|Campionato europeo]] nel [[Campionato europeo di calcio 2008|2008]] e ha ospitato, insieme all'[[Ucraina]], quelli del [[Campionato europeo di calcio 2012|2012]]. Ha conquistato inoltre la [[Medaglia olimpica|medaglia d'oro]] alle [[Calcio ai Giochi della XX Olimpiade|Olimpiadi di Monaco del 1972]] e la medaglia d'argento alle [[Calcio ai Giochi della XXI Olimpiade|Olimpiadi di Montréal del 1976]] e alle [[Calcio ai Giochi della XXV Olimpiade|Olimpiadi di Barcellona del 1992]].