Carta: differenze tra le versioni
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|immagine1_descrizione = Diversi tipi di carta
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|titolo_proprietà_chimico-fisiche = ----
|densità_condensato = 0,94<ref name=engpl>{{Cita web |url=http://www.engineerplant.it/tab_solidprop.htm |titolo=Tabelle proprietà fisiche di materiali solidi vari<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=24 ottobre 2011 |dataarchivio=17 ottobre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111017092550/http://www.engineerplant.it/tab_solidprop.htm |urlmorto=no }}</ref>
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|codice_riciclaggio = #20-39 PAP
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=== Cina ===
[[File:Making Paper 4.PNG|
La
Secondo la tradizione, la carta fu prodotta per la prima volta nel 105 da Cai Lun, un [[Eunuco (storia della Cina)|eunuco]] della corte cinese Han dell'imperatore [[Han Hedi|He]]. Il materiale (carta) usato era probabilmente la corteccia dell'albero del [[gelso da carta]] (''[[Broussonetia papyrifera]]''), opportunamente trattata e filtrata in uno stampo di bastoncini di [[bambù]]. La più antica carta conosciuta di cui ci sia pervenuto un campione fu fabbricata con [[straccio|stracci]] intorno al 150. Per altri cinquecento anni circa, l'arte della fabbricazione della carta fu confinata in Cina, ma nel 610 fu introdotta in [[Giappone]] e, intorno al 750 nel [[Medio Oriente]]. La carta comparve in [[Egitto]] all'incirca nell'800, ma non fu fabbricata fino al 900 (vedi [[papiro]]).
Il suo uso fu introdotto in [[Europa]] dagli [[Arabi]], i quali scoprirono il segreto di lavorazione a seguito della [[battaglia del Talas]] nel [[751]] contro i Cinesi. In quell'occasione catturarono dei produttori di carta e ne avviarono la produzione dapprima a [[Samarcanda]]. Si parla quindi di una cartiera costruita in [[al-Andalus]] (Spagna islamica), a [[Játiva]], intorno al 1150. La [[Storia della Sicilia islamica|Sicilia sotto dominio islamico]] potrebbe essere stata la prima terra europea in cui fu costruito uno stabilimento per trattare i [[cascame|cascami]] del [[cotone (fibra)|cotone]], secondo le tecniche apprese già nella seconda metà dell'[[VIII secolo]].<ref>Jonathan M. Bloom, "Revolution by the Ream. A History of paper", su: ''Saudi Aramco World'', May/June 1999, pp. 26-39 {{Cita web|url=http://www.saudiaramcoworld.com/issue/199903/revolution.by.the.ream-a.history.of.paper.htm|titolo=A History of Paper|autore=Jonathan M. Bloom|sito=Arab and Islamic cultures and connections|lingua=en|accesso=1º aprile 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190607213800/https://archive.aramcoworld.com/issue/199903/revolution.by.the.ream-a.history.of.paper.htm|dataarchivio=7 giugno 2019|urlmorto=sì}}</ref>
Una testimonianza particolarmente autorevole è quella del viaggiatore arabo [[Ibn Hawqal|Ibn Ḥawqal]],<ref>''Kitāb ṣūrat al-arḍ''.</ref> che visitò Palermo (Balarm) nel 972. Costui riporta che, tra gli oggetti da lui visti, vi fosse proprio la carta. Per quanto manchino testimonianze "interne" sulla produzione ''in loco'', appare assai probabile che proprio a [[Palermo]], la capitale dell'isola (la capitale greca era [[Siracusa]] e quella dei [[Berberi]] era [[Agrigento|Girgenti]]), fosse stato predisposto dalle autorità [[Aghlabidi]], [[Kalbiti]] di Sicilia o [[Fatimidi]] un apposito ''[[Tiraz|ṭirāz]]'': un laboratorio sotto diretto controllo dei governanti, in cui fabbricare carta, così com'era abitudine per ogni capitale di governatorato [[islam]]ico, anche a fini di prestigio.
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Nel [[1750]] l'inglese [[John Baskerville]] introdusse una nuova tecnica per ottenere della carta priva dei segni della vergatura chiamata ''wove paper''. L'industria inglese riuscì a mantenere il monopolio della fabbricazione per circa un quarto di secolo, ma nel [[1777]] il francese Pierre Montgolfier (padre dei [[fratelli Montgolfier]]) ottenne dei fogli perfettamente lisci che presero il nome di ''carta velina'', nome che richiamava la pergamena prodotta con la pelle dei vitelli nati morti, particolarmente liscia.
[[File:Macchina a pistoni carta 1607 - BEIC 2059080.jpg|
Nel [[1774]], grazie alle scoperte del chimico svedese [[Carl Scheele|K.W. Scheele]], si vide la possibilità di usare [[cloro]] per sbiancare la carta. Solo più tardi si scoprirà che l'ossidazione al cloro ha effetti sulla durata a lungo termine. Nel [[1807]] venne introdotto un sistema di collatura in massa con [[Solfato di alluminio e potassio dodecaidrato|allume]] e [[colofonia]], più economico di quello con gelatina animale, il quale, tuttavia, più che decuplica l'acidità della carta.
=== L'era industriale ===
[[File:Boiler for cooking rags.png|
Dopo due anni di ricerche, nel dicembre del [[1798]], il francese [[Louis Nicolas Robert]] depositò un brevetto di ''machine à papier à long'' (macchina per fare una carta lunghissima). Il brevetto fu acquistato da Didot Saint-Léger, proprietario della cartiera di [[Corbeil-Essonnes|Essonnes]], con la promessa di una grossa somma prelevata dagli utili. Didot fece invece perfezionare il progetto dal cognato, tal Gamble, il quale a sua volta fuggì in Inghilterra, dove depositò il brevetto. Perfezionata ulteriormente nel [[1803]], la nuova macchina diede il via alla produzione industriale della carta.<br />
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In aree geografiche quali [[Giappone]], [[Indocina]], [[Cina]] e [[Corea]] le industrie locali fanno spesso utilizzo anche di fibre provenienti da [[bambù]] e [[bagassa]], per via dell'estrema diffusione di questi materiali nella zona.
[[File:Fabr papier in italiano.png|
=== Preparazione delle fibre: spappolamento ===
{{Vedi anche|Polpa di cellulosa}}
[[File:Woodchips for paper production.jpg|
[[File:Pulper.jpg|
Considerando il processo partendo dal legno, in questa fase il legno viene scortecciato e ridotto in ''chip'', successivamente si formano delle paste rompendo in vari modi il legame della lignina. La materia prima è trasformata in ''polpa'', una [[miscela (chimica)|miscela]] concentrata di fibre in [[Sospensione (chimica)|sospensione]] nel liquido. La separazione delle fibre avviene con metodi sia fisici (sbattimento, calore) che chimici ([[Base (chimica)|alcali]]). Poiché le fibre derivano da fonti naturali, sono necessari diversi passaggi di separazione e lavaggio, quindi candeggio o tintura per alterarne l'aspetto fino a ottenere quello del prodotto finale.
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== Applicazioni ==
[[File:Takatori Catholic Church.JPG|
La carta ha moltissime applicazioni, tra le quali possiamo ricordare:
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== Problemi di conservazione ==
[[File:Paper sheet 1000x - SEM MUSE.tif|
La necessità di incrementare la produzione di carta ha fatto sì che si sviluppassero macchinari e tecniche per renderne più celere la preparazione, cosicché quello che in origine era un prodotto di eccellente qualità, preparato con fibre lunghe di cellulosa – ricavate quasi sempre da tessuti, cordami e abiti già utilizzati, prevalentemente di [[Canapa (tessile)|canapa]] e di [[lino (fibra)|lino]], venduti agli [[cenciaiolo|straccivendoli]] – e incollato con colla proteica, cambiò gradualmente le proprie caratteristiche merceologiche. La preparazione della polpa fu accelerata con l'introduzione della macchina olandese, che riduceva gli stracci in poltiglia con un impianto metallico. In seguito, già nel [[XVIII secolo]], con l'aumentata disponibilità di stracci da usarsi come materia prima, furono introdotti sbiancanti a base di [[cloro]].
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* [[ISO 216]]
* [[Legno]]
* [[Museo della Carta e della Filigrana]]
* [[Museo della Carta di Pescia]]
* [[Pergamena]]
* [[Riciclaggio della carta]]
* [[Stampa (processo)]]
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