Twa: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Nessun oggetto della modifica
 
(Una versione intermedia di un altro utente non mostrate)
Riga 1:
{{nota disambigua||TWA}}
{{F|antropologiagruppi etnici|ottobre 2023}}
{{S|antropologiagruppi etnici}}
{{Popolo
|nome = Twa
Riga 23:
|popolazione4 = {{formatnum:6200}}<ref>{{cita web|url=https://minorityrights.org/communities/batwa/|titolo=Batwa in Uganda|accesso=23 gennaio 2025}}</ref>
}}
I '''''Twa'''''<ref>{{Cita web |url=https://www.treccani.it/enciclopedia/twa_(Dizionario-di-Storia)/ |titolo=Twa |sito=Dizionario di Storia |editore=[[Istituto dell'Enciclopedia Italiana]] |data=2010 |accesso=25 ottobre 2023}}</ref> o '''''BaTwaBatwa'''''<ref>{{Treccani|batwa|BaTwa|accesso=25 ottobre 2023}}</ref> (in [[Lingua kirundi|kirundi]] e [[Lingua kinyarwanda|kinyarwanda]], ''[[Abatwa]]''), sono un popolo di [[pigmei]] dei [[Grandi Laghi (Africa)|Grandi Laghi]] dell'[[Africa centrale]]. Rappresentano una delle più antiche comunità autoctone della regione. Sono membri dell'[[Organizzazione delle nazioni e dei popoli non rappresentati]].
 
== Descrizione ==
Riga 32:
Il termine ''BaTwa'', a seconda del tono e del contesto in cui viene pronunciato, può assumere un significato diverso, infatti può essere utilizzato come un insulto o in maniera rispettosa. Alcune comunità pronunciano il loro nome ''Barhwa'', altre preferiscono chiamarsi ''Bambuti'', altre ancora ''Abayanda''.
 
Sono considerati, e loro stessi si definiscono tali, come i primi abitanti autoctoni della zona che hanno popolato le foreste tropicali, vivendo come cacciatori e raccoglitori. Ritengono anche di essere un popolo colonizzato: prima dagli agricoltori, poi dai pastori e infine dagli europei. Ogni gruppo colonizzatore ha radicalmente trasformato la foresta, loro habitat naturale, in terre coltivabili, in pascoli, in culture intensive e, recentemente, in zone protette per riserve di caccia, esercitazioni militari o sfruttamento turistico. I divieti a loro imposti dai governi sulla coltivazione e sull’allevamento, uniti alla riduzione delle antiche riserve di caccia, hanno spinto i Twa alla lavorazione dell’argilla come attività principale.<ref>{{Cita libro|nome=Stefano|cognome=Allovio|titolo=Pigmei, europei e altri selvaggi|accesso=2025-06-04|edizione=1. ed|collana=Antropologia|data=2010|editore=Laterza|ISBN=978-88-420-9254-4}}</ref>
 
I Twa parlano la stessa lingua della popolazione circostante, degli Hutu e dei Tutsi, il kirundi in [[Burundi]] ed il kinyarwanda in [[Ruanda]], anche se con un'accentuazione differente.