WikiLeaks: differenze tra le versioni
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Nel mese di ottobre [[2010]] il numero due dell'organizzazione, il tedesco [[Daniel Domscheit-Berg]], ha rassegnato le dimissioni per dissidi con Assange. Il 7 dicembre [[2010]], dopo essersi costituito alle autorità, venne arrestato nel [[Regno Unito]] il fondatore del sito Julian Assange.
Il 2 febbraio [[2011]] alcune fonti riportano che [[Snorre Valen]], parlamentare norvegese<ref>{{Cita
== Caratteristiche ==
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== Pubblicazioni famose ==
=== Gli "embassy cable" ===
Gli "embassy cables" o "diplomatic cables" pubblicati da wikileaks sono rapporti ufficiali scritti da funzionari e ambasciatori facenti capo al dipartimento di Stato americano, aventi come oggetto le interazioni tra funzionari americani o tra questi e ambasciatori o funzionari di governi stranieri)
=== ''Afghanistan war logs'' ===
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|accesso= 29 novembre 2010
|lingua= fr
}}</ref><ref>{{Cita web
|autore= ▼
▲|autore=
|titolo= Mistero sui server che fanno tremare il mondo
|url= http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=147819
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|data= 28 novembre 2010
|accesso= 29 novembre 2010
|dataarchivio= 29 novembre 2010
|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20101129161027/http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=147819
|urlmorto= sì
}}</ref><ref name="LeighGuardian">
{{Cita web
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Il 4 dicembre 2010 sulla piattaforma sociale [[Twitter]], WikiLeaks ha lanciato l'operazione "I'm WikiLeaks". Da quel momento sotto l'hashtag Twitter #imwikileaks centinaia di ''mirror'' hanno incominciato a diffondere a macchia d'olio i contenuti del sito web. L'intento è una decentralizzazione per impedire oscuramenti, in questo modo a WikiLeaks basterà essere in linea anche una sola ora al giorno e i ''[[mirror (informatica)|mirror]]'' duplicheranno i contenuti. La ''hashtag'' su Twitter permette di avere dei ''mirror'' che nascono e muoiono continuamente a indirizzi diversi, eliminando così la possibilità di ''[[Denial of service]]''.<ref>{{Cita news|url= http://www.wikileaksitalia.org/wikileaks-lista-mirror-anche-su-tor-le-truppe-si-mobilitano-e-nasce-imwikileaks/|titolo= WikiLeaks, lista mirror, anche su Tor. Le truppe si mobilitano e nasce #imwikileaks|pubblicazione= WikiLeaks Italia|editore= WikiLeaks Italia|accesso= 5 dicembre 2010|urlmorto= sì|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20101207100855/http://www.wikileaksitalia.org/wikileaks-lista-mirror-anche-su-tor-le-truppe-si-mobilitano-e-nasce-imwikileaks/|dataarchivio= 7 dicembre 2010}}</ref>
Il 14 dicembre 2010 il [[Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti]] ha citato in giudizio Twitter, intimando di fornire informazioni sugli ''account'' iscritti o associati a WikiLeaks.<ref>{{Cita news|url= http://www.salon.com/news/opinion/glenn_greenwald/2011/01/07/twitter/subpoena.pdf|titolo= Twitter Subpoena|editore= Salon.com|accesso= 14 febbraio 2011|dataarchivio= 12 gennaio 2011|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110112061516/http://www.salon.com/news/opinion/glenn_greenwald/2011/01/07/twitter/subpoena.pdf|urlmorto= sì}}</ref> Twitter ha deciso d'informare i propri utenti.<ref>{{Cita news|url= http://www.guardian.co.uk/media/2011/jan/08/us-twitter-hand-icelandic-wikileaks-messages|titolo= Icelandic MP fights US demand for her Twitter account details|editore= The Guardian|accesso= 14 febbraio 2011}}</ref>
Le [[sommosse popolari in Tunisia del 2010-2011|sommosse popolari in Tunisia]] scoppiate nel dicembre [[2010]] sono in parte riconducibili alla rivelazione di alcuni documenti confidenziali del ''cablegate''.<ref>{{Cita news|url= http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2011/jan/13/tunisia-youth-revolution|titolo= Tunisia's youth finally has revolution on its mind|editore= The Guardian|accesso= 14 febbraio 2011}}</ref>
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*[http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/12/31/wikirebels-il-documentario/ Wikirebels, il documentario] da [[il Fatto Quotidiano]]
*[https://web.archive.org/web/20100730034825/http://www.radioradicale.it/wikileaks-presto-un-video-sulla-guerra-in-afganistan-intervista-a-julian-assagne Le rivelazioni di WikiLeaks. Intervista a Julian Assange] su [[Radio Radicale]]
*[http://speciali.espresso.repubblica.it/interattivi/sesso-bugie-e-julian-assange/index.html Sesso, bugie e Julian Assange] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120827032938/http://speciali.espresso.repubblica.it/interattivi/sesso-bugie-e-julian-assange/index.html |date=27 agosto 2012 }}: inchiesta video realizzata dalla TV australiana [[Australian Broadcasting Corporation|Abc]] (titolo originale: ''Sex, Lies and Julian Assange'')
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