Jim Morrison: differenze tra le versioni

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|note periodo attività =
|tipo artista = cantautore
|immagine = Jim Morrison 1969- Young Lion (1967) (1).JPGjpg
|didascalia = Jim Morrison nel 19681967
|band precedenti = [[The Doors]]
|totale album = 8 (22 postumi)
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Nel [[1948]] poi, tutta la famiglia si trasferì ancora a [[Los Altos (California)|Los Altos]] ([[California]]), dove nacque il fratellino di Jim, Andrew "Andy" Lee Morrison, terzo e ultimogenito. Tuttavia, con lo scoppio della [[Guerra di Corea]] ([[1950]]), il padre fu inviato con la flotta sul teatro bellico, quindi, nel [[1951]], la famiglia tornò prima a [[Washington]], nella [[Contea di Fairfax]], per trasferirsi ancora a [[Kingsville (Texas)|Kingsville]], in [[Texas]], dove Jim terminò la quarta elementare alla ''Charles H. Flato School''.
 
Nel [[1952]] si trasferirono ancora a [[Claremont (California)|Claremont]], sobborgo di [[Los Angeles]] ([[California]]), quindi nel [[1954]] a [[San Diego]], sempre in [[California]], dove Jim frequentò la ''Longfellow School Sixth Grade Graduation'', per poi tornare ancora a [[Albuquerque]] ([[Nuovo Messico]]), dove frequentò la ''St. John's Methodist School''. Nel [[1957]] i Morrison si trasferirono a [[Alameda (Stati Uniti d'AmericaCalifornia)|Alameda]], vicino a [[San Francisco]], [[California]], dove Jim s'iscrisse alla ''Alameda High School''<ref>https://localwiki.org/alameda/Jim_Morrison</ref>; due anni più tardi cominciò il nono anno liceale, rivelandosi uno studente brillante e istrionico. Nell'autunno [[1958]], cominciò il decimo anno scolastico, ma marinava spesso la scuola per frequentare i locali [[Beatnik]] di [[San Francisco]], fra cui la celebre [[Libreria (negozio)|libreria]] ''City Light Books'' del poeta beat [[Lawrence Ferlinghetti]]. Nel [[1959]], la famiglia Morrison si trasferì ad [[Alexandria (Virginia)]], dove Jim conseguirà il diploma in breve tempo al ''George Washington High School''. Qui, ad Alexandria, Jim conobbe anche [[Tandy Martin]], una compagna del liceo che fu anche la sua prima fidanzata. Le letture di Jim divennero sfrenate, portandolo ad accumulare centinaia di libri.<ref>Mark Opsasnick, ''The Lizard King was here'', Xlibris Corporation, 2006</ref> Durante l'ultimo anno al liceo George Washington, stupì gli insegnanti con l'ampiezza delle sue letture e la notevole erudizione ottenendo, dopo il primo trimestre [[1960]], una menzione d'onore, forte di un quoziente d'intelligenza fuori dal comune: ben 149.
==== La giovinezza (1960-1964) ====
[[File:JimMorrisonMugShot1963.jpg|miniatura|Morrison arrestato a [[Tallahassee]] per [[ubriachezza]] e disturbo della quiete pubblica durante una partita di football americano nel settembre 1963.]]
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{{Approfondimento
|titolo = Jim e il Cinema
|contenuto = Si dice che la passione di Jim Morrison per il cinema nacque nel [[1955]], quando, dodicenne, andò a vedere [[James Dean]] in ''[[Gioventù bruciata]]'', celebre film di [[Nicholas Ray]] sull'irrequietezza giovanile. Fu infatti il primo film menzionato nei suoi [[taccuini]], dove si fa cenno anche al film successivo di Dean, ''[[Il gigante (film)|Il gigante]]''<ref name="sd06"/>. È possibile anche una certa influenza del cinema [[western]], che imperversava in [[Stati Uniti d'America|America]] in quegli anni. La sua prima poesia, ''Pony Express'', ritenuta perduta ma ritrovata e pubblicata, pare fosse ispirata a un western che Jim aveva visto ad [[Alameda (Stati Uniti d'AmericaCalifornia)|Alameda]]. Nel [[1961]] cominciò a frequentare il Contemporary, un caffè [[beatnik]] a sud di [[Clearwater (Florida)]] che proponeva film di grandi registi europei ([[Ingmar Bergman|Bergman]], [[Jean-Luc Godard|Godard]], [[Roger Vadim|Vadim]] e [[Robert Frank|Frank]]).
 
Nel [[1963]] Jim si iscrisse al corso di Cinema dell'[[UCLA|Università di Los Angeles]], una materia del tutto nuova per quegli anni, che comprendeva il cinema d'autore, la [[Nouvelle Vague]] francese, d'[[Avanguardia (arte)|avanguardia]], [[Cultura underground|underground]] e [[Cinema sperimentale|sperimentale]]. Tra i docenti vi era anche il leggendario regista austriaco [[Josef von Sternberg]], che Morrison adorava per il suo film ''[[L'isola della donna contesa]]'', girato in [[Giappone]] nel [[1953]]; dichiarò in un'intervista: "Mi piace quel film perché è davvero realistico. Per me i film devono essere totalmente artificiali e surreali, oppure totalmente reali e documentaristici. Più sono all'estremo di una delle due tendenze, meglio è". Fra i compagni di corso, figurava anche [[Francis Ford Coppola]]. Tuttavia, la prova per la tesi di Jim non fu brillante, e la pellicola originale fu buttata via, pare, da un giovane assistente universitario, [[Martin Scorsese]]. La pellicola di Jim proponeva immagini grottesche, incentrate sull'[[erotismo]], la [[televisione]], il [[nazismo]], la [[droga]], provocando indignazione e reazioni sconcertate. [[Ray Manzarek|Manzarek]], studente presso la stessa facoltà, trovò invece valido quel film sperimentale. Jim dichiarò: “Sono interessato al cinema perché è la forma d'arte moderna che più si avvicina all'effettivo flusso di coscienza, sia a livello onirico sia nella percezione della realtà quotidiana”.<ref name="hs">{{Cita|Hopkins-Sugerman||Hopkins-Sugerman 1981}}.</ref>. Jim riuscirà ad ottenere soltanto il primo grado di laurea, col minimo dei voti, e andrà a ritirare il titolo di studio soltanto anni più tardi. Quell'anno girerà anche un mediometraggio intitolato ''Liz'', una pellicola in stile warholiano su un lungo spogliarello di un'amica di Jim che alla fine rimane nuda in pose richiamanti la [[nouvelle vague]] anni venti delle prostitute francesi.
 
Nel [[1966]] Jim conobbe anche il fotografo [[Andy Warhol]], allo [[The Factory|Studio Factory]] di [[New York]]. Nel [[1968]], il poeta beat [[Michael McClure]] gli propose di apparire come protagonista nella trasposizione cinematografica della sua piéce teatrale ''The Beard'', mentre John Gregory Dunne gli chiese di interpretare ''Panico a Needle Park''; Morrison declinò in entrambi i casi. Gli verrà proposto anche il ruolo di protagonista nel film ''[[Adam at Six A.M.]]'' di [[Robert Scheerer]], ma verrà escluso poi dal progetto dal produttore della pellicola, [[Steve McQueen]], per contrasti mai totalmente chiariti; il ruolo verrà successivamente affidato a un giovane [[Michael Douglas]]. In quel periodo, l'artista venne anche contattato dai registi francesi [[Jacques Demy]] e [[Agnès Varda]], che gli proposero diverse parti nei loro film: Jim accetterà di apparire come comparsa nell'unico film californiano della Varda, ''Lions Love''. Nel marzo del [[1969]] fece registrare la HWY Production, una nuova casa cinematografica di cui facevano parte gli amici Paul Ferrara, Babe Hill e [[Frank Lisciandro]], che produsse il film ''[[HWY Una pastorale americana]]'', con Jim Morrison protagonista, in parte basato sul suo copione ''L'Autostoppista''. Risale a quello stesso periodo ''[[Feast of Friends]]'', un lungometraggio che documenta le esibizioni dei Doors, e che fu presentato in diversi festival (vinse il premio ''Atlanta Film Festival'').
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Venerdì 2 luglio Jim, attorno all'ora di [[pranzo]], uscì e andò a dettare un [[telegramma]] telefonico all'editor della casa editrice [[Simon & Schuster]] di New York Jonathan Dolger, il quale era in procinto di ripubblicare in edizione [[tascabile]] il suo libro di poesie ''The Lords and The New Creatures'', comunicandogli la [[volontà]] di non apporre più in [[copertina]] l'ormai iconica foto di Joel Brodsky che lo rappresentava giovanissimo e bellissimo, ma un più recente scatto di lui con la [[barba]] eseguito da Edmund Teske. Depresso e silenzioso, passò il seguente [[pomeriggio]] con l'amico Alain Ronay: pranzarono in Place des Vosges, per poi girare per locali fin quasi a sera, con l'ultimo drink in [[Place de la Bastille]]. Ronay dichiarò di aver salutato Jim per l'ultima volta nella stessa [[piazza]] prima di scendere nella [[Metropolitana di Parigi|metropolitana]], descrivendolo tormentato dalla [[tosse]] e dal [[singhiozzo]], gonfio e con un brutto aspetto; scendendo le [[Scala (architettura)|scale]], si era voltato per dargli un'ultima occhiata. Secondo la versione ufficiale, Pam dichiarò che in seguito quella stessa sera Jim era uscito da solo per cenare, poi era ritornato per andare con lei in ''rue Buffault'' (distante oltre 3&nbsp;km e mezzo) per vedere il film [[western]] psicologico consigliato da Alain Ronay ''[[Notte senza fine (film 1947)|Notte senza fine]]'', di [[Raoul Walsh]], nel [[cinema d'essai]] ''Action La Fayette'', che lo proiettava in lingua originale con i [[Sottotitolo|sottotitoli]] francesi; poi entrambi erano rientrati, fermandosi prima ad un ristorante cinese aperto in tarda ora in ''rue Saint-Antoine'', dove Jim mangiò [[pollo]] in [[agrodolce]]. Attorno all’una giunsero a casa. Si misero ad ascoltare dei dischi dei Doors: Jim sedette con davanti a sé un [[taccuino]] nell'attesa di [[ispirazione]], sorseggiando di tanto in tanto una bottiglia di [[whisky]], mentre Pamela lavò dei [[Piatto (stoviglia)|piatti]] sporchi, e poi si mise a preparare strisce di eroina in [[polvere]], droga che Jim odiava ma che quella notte inalò con lei, forse perché Pam gli aveva fatto credere fosse [[cocaina]]. Guardarono anche i loro filmini vacanzieri in [[Super 8 millimetri|Super 8]]; Pam andò a [[letto]] attorno alle 2:20, Jim non molto tempo dopo, lasciando suonare l'ultimo disco fino alla conclusione.
 
A notte fonda, dopo le 3.30 o forse alle 4, Pam si svegliò, sentendo Jim avere il respiro pesante e rantolare; cercò di svegliarlo scuotendolo, ma invano; gli diede allora degli [[Schiaffo|schiaffi]], e Jim si svegliò, inizialmente non sapendo dove si trovasse. Poi egli rifiutò la proposta di Pam di chiamare un medico e decise invece di farsi un [[Bagno (immersione del corpo)|bagno]] caldo. Pam lo accompagnò e aiutò a entrare nella [[vasca da bagno]], poi tornò a dormire, per risvegliarsi brevemente poco dopo, senza che Jim fosse ritornato a letto. Lo trovò nella vasca con del sangue che usciva dal [[naso]]; al suo arrivo le disse che aveva la [[nausea]] e stava per vomitare, così lei corse in [[Cucina (architettura)|cucina]] a prendere una [[pentola]] per raccogliere il [[vomito]], che era composto da cibo seguito da grumi di sangue; Pam poi ripulì la pentola. Jim, sempre assistito da Pam, ebbe altri due fiotti di vomito; sempre rifiutando il medico, sembrò stare meglio, dicendo a Pam di sentirsi strano ma non malato, e di tornare a letto perché presto l'avrebbe raggiunta; lei, avendo notato del colore riaffiorargli sul [[viso]] impallidito, ripulita per la terza volta la pentola tornò a letto rassicurata. Alle 8 circa, Pam si alzò dal letto per recarsi in bagno, dove scoprì il corpo esanime di Jim ancora immerso nell'acqua della vasca, ancor calda, con gli [[Occhio|occhi]] chiusi. Notandogli sul viso reclinato un leggero [[sorriso]] credette inizialmente a uno [[scherzo]] e gli disse di smetterla perché le stava facendo [[paura]], ma poi notò una traccia di sangue scesa dalla [[narice]] destra; da sola e sconvolta lo scosse, inutilmente; poi cercò di tirarlo fuori dalla vasca, senza riuscirci; successivamente non parlando ancora bene il [[Lingua francese|francese]] chiamò, come racconterà in seguito, la casa della regista Agnès Varda in rue Daguerre per parlare con Alain Ronay, che alloggiava da lei; rispose lo stesso Ronay, a cui Pam piangendo disse di non riuscire a svegliare Jim nella vasca e di credere che stia morendo. Ronay andò a svegliare la Varda, la quale alle 9.21 chiese telefonicamente l'intervento dei [[Brigade de sapeurs-pompiers de Paris|vigili del fuoco]] (che si occupavano anche di emergenze mediche) in rue Beautreillis, senza rivelare, su indicazione di Ronay, che la persona in pericolo fosse una celebrità. Una pattuglia venne quindi inviata per "asfissia o soffocamento" di una persona non specificata, e arrivò prontamente alle 9.24. Il pompiere Alain Raisson e la sua squadra ascoltando le indicazioni di Pam sollevarono Jim e lo portarono in salotto; adagiatolo sul pavimento, Raisson tentò inutilmente di rianimare il musicista con il [[massaggio cardiaco]]. Poi adagiarono il corpo sul letto. Giunsero anche, in macchina, Agnès Varda e Alain Ronay, quest'ultimo rifiutando di vedere il corpo, sul quale venne adagiata una coperta. Alle 9.45 giunse con alcuni agenti l'[[ispettore]] di [[Police nationale|polizia]] Jaques Manchez, e di conseguenza la squadra dei vigili del fuoco se ne andò; Manchez esaminò l'[[appartamento]] e il corpo, e raccolse la deposizione di Pam (con Ronay che faceva da interprete) e dei presenti. Pam molto probabilmente ricevette poi una telefonata dal Conte de Breteuil, a cui divulgò la notizia. I tempi si dilatarono, e alle 2.30 del pomeriggio nel municipio del 4° ''[[Arrondissement municipali di Parigi|arrondissement]]'' ad opera degli [[Impiegato|impiegati]] Michel Gagnepain e Annie Jacqueline Françoise Tarin in Moreno venne redatto il certificato di morte, attribuito a uno "scrittore" dal doppio cognome Douglas Morrison e di nome James. Soltanto attorno alle 18 arrivò il medico legale Max Vassille. L'ispettore Manchez avvertì Ronay che sarebbe dipeso dall'opinione del medico se aprire un'[[inchiesta]] o meno. Il [[Professore|professor]] Vassille, dopo un frettoloso esame del cadavere volto ad escludere eventuali traumi e buchi di [[Siringa (medicina)|siringa]] alle braccia e apprese da Ronay le cattive condizioni di salute di Jim, il suo essere fiacco e dolorante e il suo abuso di alcool (Ronay negò uso di droghe), ne dedusse un problema alle coronarie e redasse nel "''Rapport médico-légal''" che la morte del cantante era avvenuta attorno alle 5 di mattina per infarto e relativo arresto cardiaco, probabilmente dovuti allo sbalzo di [[temperatura]] del bagno caldo<ref name=":1">{{Cita pubblicazione|titolo=Les derniers jours de Jim Morrison|lingua=it|accesso=18 aprile 2024|url=https://www.youtube.com/watch?v=dH-haDXDvYE}}</ref>.
 
Da quel pomeriggio stesso, per evitare clamore mediatico, Agnès Varda e Alain Ronay decisero di non divulgare la notizia, persino inventando scuse a chi telefonava (come l'amico giornalista Hervé Muller, che telefonò in quei momenti, al quale Ronay disse che Jim e Pam erano usciti, e in seguito altri colleghi giornalisti, ai quali Pam disse che Jim era in una [[Clinica (struttura)|clinica]] fuori Parigi), anche se il Conte de Breteuil stava già facendo circolare la voce nei locali. Anche l'[[ambasciata]] statunitense non divulgò la notizia. Il giorno dopo, domenica 4 luglio, Varda si occupò di organizzare una veglia funebre privata, facendo allestire la bara nel soggiorno dell'appartamento dove Jim morì. Nel frattempo il discografico e promoter Clive Selwood, venuto a sapere in [[Inghilterra]] dalle telefonate di tre giornalisti francesi della voce che circolava a Parigi, verso sera aveva avvertito telefonicamente il giovane impresario dei ''Doors'' a Los Angeles Bill Siddons (con la [[moglie]] accanto che, uditi gli squilli, aveva presagito la morte di Jim), chiedendogli conferma; Siddons non ne sapeva nulla, perciò telefonò a Pamela, che non rispose; riprovò dopo circa mezz'ora ed ebbe risposta: Pam dopo iniziale reticenza, con Siddons che le dovette dire che le stava parlando da amico, piangendo gli rivelò tutto. Siddons prenotò telefonicamente il primo volo per Parigi, poi telefonò a Ray Manzarek rivelandogli la notizia: il tastierista si disse incredulo poiché già altre volte era circolata quella voce, e affermò che senza [[Prova (diritto)|prove]] non avrebbe creduto. Siddons telefonò poi ai migliori amici di Jim: Frank Lisciandro (il quale aveva già programmato di recarsi a Parigi con sua moglie a trovare Jim) e Babe Hill, riuniti per il pranzo del [[Giorno dell'Indipendenza (Stati Uniti d'America)|Giorno dell'Indipendenza]] a casa del primo, e andò a trovare gli altri due componenti della band per portare la notizia. Il giorno dopo, lunedì 5 al mattino, salì sull'[[aeroplano]], e attorno alle 6.30 (ora di Parigi) di martedì 6 luglio atterrò nella [[Capitale (città)|capitale]] francese e prese un [[taxi]] per rue Beautreillis, dove trovò la [[bara]] già chiusa.
 
Dopo aver vagliato senza successo alcuni cimiteri di [[campagna]], Varda e gli altri decisero di farlo seppellire presso il vicino cimitero di Père-Lachaise, poiché uno dei pochi aperti a stranieri, ivi compresi molti artisti morti a Parigi, tra cui i tanto imitati [[poeti maledetti]] del [[Decadentismo]], come appunto [[Tomba di Oscar Wilde|Oscar Wilde]]. Il tutto prima che la notizia divenisse di dominio pubblico. La sepoltura di Jim Morrison avvenne alle 9 del mattino di mercoledì 7 luglio, nella seconda fila del settore n. 6, alla confluenza con i settori 5-14-16, senza rito religioso e senza [[lapide]]. La cerimonia fu molto breve, solo 8 minuti, senza nemmeno aspettare il termine dell'inumazione, ed alla presenza di pochissimi: Bill Siddons, Alain Ronay, Pamela Courson, Agnès Varda e la canadese Robin Wertle, la segretaria di Jim a Parigi. Pamela, seguendo una volontà espressa in passato dallo stesso Jim, recitò qui i versi finali del [[poema]] ''Celebrazione della Lucertola'':
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=== La controversa biografia di Bill Cosgrave ===
Nel 2020 venne pubblicata una biografia assai controversa e criticata, ad oggi (2023) non ancora tradotta in italiano<ref>Bill Cosgrave: ''Love Her Madly: Jim Morrison, Mary and me''; 2020; Dundurn Press Ltd; Toronto; ISBN 1459746600</ref>, relativamente al rapporto personale tra Jim Morrison e la sua compagna del periodo appena precedente la fondazione della rock band. In essa, l'autore, amico di vecchia data di [[Mary Frances Werbelow]], la leggiadra compagna di Morrison nel triennio 1962–1965, fa il punto circa l'enorme ascendente che la ragazza di [[Clearwater (Florida)|Clearwater]], in [[Florida]], classe 1944, esercitò sul futuro cantante dei Doors. Jim era innamoratissimomolto innamorato e ricambiato delladalla ragazza ed intendeva sposarla, stando alle parole di Cosgrave, che ebbe modo di frequentare la coppia in quel periodo assiduamente, ma la Werbelow, a fine luglio del 1965, preferì interrompere momentaneamente la relazione perché in disaccordo con la decisione di Morrison di creare una rock band e per via della sua dedizione all'alcool (era anche stato arrestato in Florida, a [[Tallahassee]] il 28 settembre 1963 per ubriachezza molesta), per la sua decisione di rompere con la propria famiglia, ed a causa dei propri sbalzi d’umore, mentre era favorevole al suo interesse per la cinematografia e per la poesia (pare che alcune poesie, poi trasposte in musica, gli siano state suggerite da lei). La rottura, anche se “temporanea”, secondo l'autore, provocò un dolore mai superato ed ebbe notevoli e durature ripercussioni negative, sul carattere di Jim. Alcuni brani quali ''[[The Crystal Ship]]'', ''The End'' e ''[[Moonlight Drive]]'', ma anche ''[[Hello, I Love You]]'', ''[[Soul Kitchen]]'' e ''[[When the Music's Over]]'', si legge nel libro, sono ispirati dalla drammatica rottura del loro rapporto. La Werbelow, ch’era stata vincitrice ad un concorso di bellezza a Clearwater, seguì Morrison in California ma non accettò la sua rinuncia ad occuparsi di cinematografia nonostante la laurea conseguita all'[[UCLA]] e questo problema era fonte di continue discussioni tra i due. Una volta interrotto il rapporto, la ragazza si ritirò, dopo pochi mesi, a meditare in [[India]] per oltre un lustro, conducendo una vita di ferrea ascesi. Ritornò negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] alla fine del 1971 per scoprire che Jim Morrison, col quale era intenzionata a riconciliarsi, era deceduto all'inizio di luglio di quell'anno. Secondo l'autore, lo shock che la ragazza ne ebbe fu talmente forte da ritenersi colpevole sia dello stile di vita assunto dal cantante a partire dalla loro rottura, che del suo decesso prematuro, tanto da non aver cercato più alcuna relazione amorosa per il resto della sua vita, ritirandosi in un riserbo totale nella natia Clearwater, e non concedendo alcun'intervista in merito (nemmeno al regista [[Oliver Stone]] che, nel 1990, era intenzionato a girare un film sulla vita di Morrison). Lo stesso Cosgrave, pur rimanendole amico ed essendo andato ripetutamente a visitarla, non è riuscito a farsi rilasciare, dall'ottuagenaria donna, confidenze in merito alla relazione con il cantante. Va altresì fatto notare che la ben nota bibliografia di Morrison, questa tradotta anche in italiano<ref>Jerry Hopkins, Daniel Sugerman, ''Nessuno uscirà vivo di qui: la sconvolgente biografia di Jim Morrison'', Milano, Kaos, 2005, p. 370, ISBN 88-7953-141-7.</ref> accenna brevemente alla relazione tra Morrison e la Werbelow ed alla vicinanza anche letteraria (oltreché sentimentale) tra i due, implicitamente avvalorando quanto narrato da Cosgrave. Le critiche più severe a questa biografia concernono il successivo rapporto tra Jim e Pamela Courson, laddove Cosgrave si spinge oltre, interpretando, senza averne risconto obiettivo, la relazione tra il cantante e la sua nuova compagna come una sorte di "ripiego" rispetto all'amore mai dimenticato per la Werbelow, ed attribuendo alla Courson tutti i successivi eccessi che portarono Morrison a morte prematura, nonché l'iniziazione all'uso degli stupefacenti.
 
== Film e docufilm ==
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* ''[[When You're Strange]]'', [[Documentario|docufilm]] di [[Tom DiCillo]], [[2009]]
* ''Mr. Mojo risin' - The story of L.A. Woman'', [[Documentario|docufilm]] di Martin R. Smith, Doors Music C., [[2011]]
* J. D. M. twentyseven, cortometraggio diretto da Rossella Logiurato e Roberto Avolio, 2025.
=== Il film "The Doors" del 1991 ===
{{vedi anche|The Doors (film)}}