Profondo rosso: differenze tra le versioni
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|anno uscita = 1975
|durata = 127 min
|genere =
|genere 2 = Thriller
|genere 3 = Giallo
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}}
'''''Profondo rosso''''' è un [[film
Considerato uno dei capolavori del regista, l'opera segna, all'interno del suo percorso artistico, il passaggio fondamentale tra la fase [[thriller]], incominciata nel [[1970]] con ''[[L'uccello dalle piume di cristallo]]'', e quella [[Cinema dell'orrore|horror]], proseguita poi nel [[1977]] con ''[[Suspiria]]''.
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== Trama ==
Durante una conferenza sul paranormale in un teatro, la sensitiva tedesca Helga Ulmann percepisce la presenza di un omicida tra il pubblico e, spaventata, è costretta a interrompere
Il pianista jazz Marc Daly
Anche la giovane giornalista Gianna Brezzi è interessata alle indagini sull'omicidio, dal quale spera di ricavare un buon articolo, e inizia a indagare con Marc, che inizialmente mal sopporta il comportamento spregiudicato e disinvolto della ragazza che, al contrario, sembra fin da subito attratta dal pianista.
Marc va a trovare Carlo a casa, ma non lo trova, e si ferma a chiacchierare con la madre di Carlo, una ex attrice che sembra presentare segni di demenza. Lei lo indirizza da un amico del giovane. Questi, dichiaratamente omosessuale, ha un rapporto molto ambiguo con Carlo, il quale si dichiara come non eterosessuale. Marc parla ancora con l'amico riguardo al quadro sparito, incuriosito dalle sue parole. Carlo tuttavia dà la colpa al suo stato di ubriachezza e gli consiglia di dimenticare questa brutta storia e fuggire per non essere preso di mira dall'assassino. La sera stessa, mentre Marc si esercita al pianoforte, l'assassino riesce a entrare in casa sua. Marc avverte la sua presenza sentendo la stessa canzoncina che aveva preceduto la morte di Helga: sta per essere aggredito, ma una telefonata di Gianna gli permette di barricarsi nella sala approfittando dell'effetto sorpresa. Il killer fugge, non prima di averlo minacciato di morte.
Il giorno seguente, Giordani dichiara che si tratta probabilmente di un paziente schizofrenico, che si serve della ninna nanna per ricreare il clima di un precedente omicidio. Il brano tra l'altro avrebbe un collegamento con la "leggenda della villa del bambino urlante", come riportato nel saggio ''Fantasmi di oggi e leggende nere dell'età moderna''. Attraverso il libro, Marc risale all'autrice Amanda Righetti, ma l'assassino, che sembra spiare i suoi movimenti, la rintraccia prima di lui. La sventurata scrittrice viene brutalmente assassinata in casa sua e il suo volto viene ustionato nell'acqua bollente della vasca da bagno. Marc troverà il cadavere qualche ora dopo. Avvertita Gianna, inizia a temere che si possa sospettare di lui; la giornalista gli consiglia di scappare, ma Marc non ne vuole sapere e tra il pianista e la giornalista inizia a nascere qualcosa. Marc avverte Giordani, che il giorno successivo, in un sopralluogo sulla scena, riesce con un'intuizione a ricostruire la dinamica della morte di Amanda: prima di morire, la donna aveva scritto sul muro il nome di chi l'aveva uccisa sfruttando il vapore prodotto dall'acqua calda.
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Dopo aver saputo che Gianna è fuori pericolo nonostante la coltellata, Marc torna a casa: camminando per la piazza si rende conto dell'estraneità di Carlo all'omicidio della sensitiva, in quanto si trovava con lui in quel momento. Gli tornano in mente le parole dell'amico riguardo al quadro scomparso, sicché torna sulla scena del delitto, per rendersi conto che non c'è mai stato un quadro in quel punto, ma uno specchio, e che quello che Marc aveva visto era il volto dell'assassino, ovvero l'anziana madre di Carlo, che lo ha seguito e appare davanti a lui per ucciderlo. La donna, malata di mente, aveva assassinato suo marito, che voleva riportarla in clinica contro la sua volontà, davanti al loro figlioletto, per poi murare il cadavere nella villa; Carlo l'aveva coperta in tutti quegli anni, ma rimasto traumatizzato al contempo aveva realizzato i disegni raffiguranti il delitto. Marc tenta la fuga ma viene raggiunto dalla donna, che lo ferisce alla spalla con una mannaia. Durante la colluttazione, il medaglione di lei s'impiglia nell'inferriata dell'ascensore. L'uomo, sanguinante, preme il pulsante di rimando, e la cabina, tirando con sé la collana, decapita la donna, ponendo fine alla catena degli efferati omicidi.
L'ultimo fotogramma, su cui parte la sigla di coda, mostra l'immagine di uno sgomento Marc riflessa nella pozza di sangue conseguente alla decapitazione della donna
== Produzione ==
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[[File:Marta - profondo rosso.png|thumb|[[Clara Calamai]], interprete della madre di Carlo]]
Nella scena della telefonata tra Marc
Le mani guantate dell'assassino
=== Riprese ===
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In una scena del film, quando Gianna entra in casa di Marc, trova la foto di una donna su un mobile: chiede chi sia, e alle risposte evasive di lui reagisce buttando lo scatto fotografico nel cestino. La donna rappresentata nella foto è stata scambiata per [[Marilù Tolo]], come sostenuto dalla stampa dell'epoca, ma Argento sostiene nella sua autobiografia ''Paura'' che si trattava della fidanzata del direttore di produzione.<ref name=":0">{{Cita libro|autore = Dario Argento|titolo = Paura|anno = 2014|editore = Einaudi|città = }}</ref>.
Gli inquietanti quadri nell'appartamento di Helga Ulmann sono opera di [[Enrico Colombotto Rosso]].<ref name="A" />
== Colonna sonora ==
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All'epoca, per chi aveva appena visto ''[[L'esorcista]]'', la colonna sonora di ''Profondo rosso'' riecheggiava il brano ''[[Tubular Bells]]'', di [[Mike Oldfield]], musica resa celeberrima appunto dal film di [[William Friedkin]], uscito in Italia nella stessa stagione cinematografica, solo cinque mesi prima, il 4 ottobre 1974. Di recente, Argento in effetti ha dichiarato che suggerì ai Goblin di ispirarsi proprio a ''Tubular Bells''.<ref name=":0" />
Tale tema musicale riscosse molto successo anche in termini di vendite, riuscendo addirittura ad arrivare alla prima posizione della classifica dei 45 giri più venduti in Italia di quel periodo, vendendo oltre quattro milioni di copie.<ref>Claudio Simonetti intervistato da ''Repubblica'', 5 aprile 2025</ref>
== Distribuzione ==
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Sulla scia del grande successo che ebbe nelle sale cinematografiche, a fine anni settanta fu stampata e distribuita in Italia una edizione di bassa qualità in [[super 8 millimetri|super 8]], non autorizzata e accorciata di circa 40 minuti. Si tratta tuttavia di una stampa relativamente rara. Analoga sorte toccò ad altri titoli del regista, quali ''[[L'uccello dalle piume di cristallo]], [[4 mosche di velluto grigio]]'' e ''[[Suspiria]]''<ref>Gian Luca Mario Loncrini</ref>.
L'8 luglio 2009 è stata organizzata una proiezione pubblica del film a Torino, in quella [[piazza C.L.N.]] teatro, nel film, degli incontri notturni tra [[David Hemmings]] e [[Gabriele Lavia]] oltreché del primo omicidio e dell'epilogo, alla presenza di Dario Argento; Claudio Simonetti si è occupato della sonorizzazione dal vivo del film.
Il 28 novembre 2014 il film restaurato è stato proiettato al [[Torino Film Festival]]. Alla proiezione ha partecipato anche il regista, che ha annunciato il ritorno al cinema, nel 2015, della pellicola restaurata in occasione del quarantennale dall'uscita del film nelle sale. Nel 2018 il film è stato ridistribuito in versione restaurata anche in [[Francia]], con il divieto alla visione che è stato abbassato ai minori di 12 anni.
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=== Doppiaggio ===
Pur essendo una produzione tutta italiana il film venne girato in lingua inglese – tranne i dialoghi di Clara Calamai,<ref>Il personaggio di [[Clara Calamai]] nella versione in lingua inglese viene presentato con il nome di Martha mentre in quella italiana il nome di battesimo della donna non viene mai menzionato e anche nei titoli di coda il personaggio viene indicato semplicemente come ''madre di Carlo''.</ref> che recita in italiano, come si vede bene dal labiale – e solo successivamente fu doppiato in [[post-produzione]], sotto la direzione di [[Mario Maldesi]]<ref>{{Cita web|url=https://www.antoniogenna.net/doppiaggio/voci/vocimmald.htm|titolo=IL MONDO DEI DOPPIATORI - La pagina di MARIO MALDESI|sito=www.antoniogenna.net|accesso=2025-09-05}}</ref>: [[David Hemmings]] venne doppiato da [[Gino La Monica]], [[Clara Calamai]] da [[Isa Bellini]], [[Liana Del Balzo]] da [[Wanda Tettoni]], [[Furio Meniconi]] da [[Corrado Gaipa]], [[Nicoletta Elmi]] da [[Emanuela Rossi]] e [[Geraldine Hooper]] da [[Renato Cortesi]]; tutti gli altri attori si auto-doppiarono.
== Riconoscimenti ==
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