Monte Amiata: differenze tra le versioni

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La successione vulcanica del Monte Amiata è dominata da [[Lava|lave]] viscose con alto contenuto in [[silicio]] e ricche in [[sanidino]], impilate a formare dei domi.<ref>Mazzuoli & Pratesi, 1962</ref><ref name="Ferrari et alii, 1996">Ferrari et alii, 1996</ref> Le successioni magmatiche sono state suddivise, per convenzione, sulla base della loro natura geochimica e petrografica.
 
Il primo episodio di messa in posto, il ''Basal Trachydacitic Complex'' (BTC),<ref name="Marroni et alii, 2015a">Marroni et alii, 2015a</ref> è stato estruso intorno i {{M|305|ulu=ka}}.<ref name="Laurenzi et alii, 2015"/><ref>Cadeoux & Pinti, 2009</ref> Questa Formazione è stata generata dall'impilamento di lingue di lava reomorfiche molto probabilmente dovute al collasso di un iniziale duomo, costituito da un crystal-mush (quando il contenuto dei cristalli nel magma è tra il 50-70%).<ref name="Conticelli et alii, 2015a">Conticelli et alii, 2015a</ref> Queste colate di lava sono caratterizzate dalla presenza di bande di flusso caotiche e di taglio, mostrando cristalli fratturati allineati che vanno ad indicare un allineamento dovuto alla deformazione duttili e rimobilitazione del duomo durante il lento collasso gravitativo. In passato si pensava che questa Formazione fosse stata generata da un evento eruttivo di tipo esplosivo con la generazione di flussi piroclastici, questa ipotesi è stata screditata data l'assenza di quelle che vengono definite come shard-glass (fiamme) osservate in petrografia. La composizione chimica delle rocce del BTC mostra una certa omogeneità così come le caratteristiche petrografiche è può essere collocata nel campo composizionale delle trachiti/trachidaciti.<ref name="Ferrari et alii, 1996"/><ref name="Conticelli et alii, 2015a"/>
 
Il secondo episodio ha messo in posto i principali corpi domiformi attualmente presenti che vanno a formare le principali vette del Monte Amiata. Questo evento è stato definito ''Dome and massive Lava flow Complex'' (DLC),<ref name="Ferrari et alii, 1996"/> messo in posto contemporaneamente al collasso del duomo BTC. Il DLC è formato dai duomi di Trauzzolo, Pinzi, Biello & Pescina, Bellaria, Montagnola e Pianello & Cantore.<ref name="Marroni et alii, 2015a"/> Le rocce possono essere classificate in un intervallo composizionale che va da trachidaciti a olivin-latiti. Sono di interesse petrologico e petrografico la presenza di megacristalli di sanidino<ref>Landi et alii, 2019</ref> ed enclave mafici arrotondati.<ref name="Ferrari et alii, 1996"/><ref name="Conticelli et alii, 2015a"/>
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== Geografia ==
=== Geografia fisica ===
Il monte Amiata è collocato nella [[Toscana]] meridionale, dove svetta sulle valli circostanti, tra cui vanno citate la [[Val d'Orcia]], la [[Valle dell'Ombrone]], lale [[Maremmacolline Grossetana|Maremmadell'Albegna e del Fiora]] e la vallata del [[Lago di Bolsena]]. Il massiccio montuoso, oltre all'omonima vetta che raggiunge i 1738 metri sul livello del mare, include anche una serie di cime, in continuità l'una con l'altra. Sul versante [[provincia di Grosseto|grossetano]] spiccano i rilievi di [[Poggio Trauzzolo]] ({{M|1200|u=metri}}), [[Monte Labbro]] ({{M|1193|u=metri}}), [[Monte Civitella (Toscana)|Monte Civitella]] ({{M|1107|u=metri}}), [[Monte Buceto]] ({{M|1152|u=metri}}), [[Monte Aquilaia]] ({{M|1104|u=metri}}) e [[Monte Calvo (Santa Fiora)|monte Calvo]] (930 metri); sul versante [[Provincia di Siena|senese]] ritroviamo, tra le vette più alte, [[Poggio Zoccolino]] ({{M|1035|u=metri}}), [[Poggio Le Perazzette]] (922 metri) e [[Poggio Roccone]] (913 metri).
 
È un antico [[vulcano]], ormai spento, con presenze di rocce e di laghetti di origine vulcanica. Vi si trovano, inoltre, le sorgenti dei fiumi [[Fiora]], [[Vivo (fiume)|Vivo]], [[Albegna]] e [[Paglia (fiume)|Paglia]]. Le sorgenti, che sgorgano in notevole quantità laddove finiscono le rocce trachitiche e inizia il basamento calcare-argilloso, costituiscono una imponente ricchezza idrica che caratterizza da sempre questo rilievo vulcanico. Le origini vulcaniche del massiccio montuoso hanno mantenuto l'attività sismica nella zona.