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Questa norma obbligava chiunque fosse proprietario di un [[vigneto]] di pecorino nella ''Terra di Norcia e suo Contado e Distretto'' a dover piantare un [[canneto (ecologia)|canneto]] per impiegare le [[arundo donax|canne]] come sostegni adatti a sorreggere i filari. Inoltre prevedeva la pena di 10 soldi per chiunque procurasse danno ai vigneti, specificando che ogni testimone era tenuto a dare informazioni su coloro che avessero procurato la rovina delle canne a pena di 10 soldi. La statuizione aveva validità sull'intero territorio sottoposto alla giurisdizione norcina che all'epoca comprendeva anche la ''Terra d'Arquata e le sue ville''. Quest'ultime costituivano l'unica annessione alla città [[Umbria|umbra]] dall'anno [[1497]].<ref>{{cita libro|nome=AA. VV.|cognome=|titolo=Conoscere l'Archivio di Norcia, Vol. II, Norcia ed Arquata del Tronto|anno=1997|editore=Comune di Norcia Assessorato Affari Generali| città=Norcia}} pag. 15.</ref><ref>Arquata si affrancò dalla dipendenza norcina, il 14 marzo 1584, quando [[papa Gregorio XIII]] estinse il vicariato arquatano goduto da Norcia. Tornò sotto la giurisdizione umbra nel 1606 con il dispositivo della sentenza emessa dal cardinale Pietro Aldobrandini che restituì a Norcia la commenda di Arquata. {{cita libro|nome=AA. VV.|cognome= | titolo=Conoscere l'Archivio di Norcia, Vol. II, Norcia ed Arquata del Tronto|anno=1997|editore=Comune di Norcia Assessorato Affari Generali| città=Norcia }} pag. 17.</ref>
Nel [[XIX secolo]], con la sistematizzazione dell'[[ampelografia]] viene redatto il primo bollettino esaustivo delle varietà di vitigni della penisola, pubblicato nel 1876 dal Ministero d'Agricoltura, Industria e Commercio, che rende noti i risultati dell'analisi eseguita nel 1875; i comuni che segnalano la presenza di vitigni pecorini sul proprio territorio sono molti, distribuiti fra le province di Pesaro, Ancona, Macerata e Teramo.<ref>{{Cita libro|nome=Italy Ministero di agricoltura, industria e|cognome=commercio|titolo=Bolletino Ampelografico|url=https://books.google.it/books?hl=it&id=n4cXAAAAYAAJ&q=pecorino#v=snippet&q=pecorino&f=false|accesso=2025-03-19|data=1876|editore=Ministero|lingua=it}}</ref>
Un'ulteriore citazione della denominazione del vitigno «''chiamato Pecorino''», coltivato sulle montagne di Arquata, si legge nel Bollettino degli Agricoltori edito nel 1901 che riporta le notizie fornite dalla Cattedra ambulante di agricoltura della Provincia di Ascoli Piceno. Il vitigno è descritto come un «''[[Riesling]]''» da cui si ricava «''un prodotto abbontate e molto stimato''» <ref>{{cita libro |AA. VV.|Società degli Agricoltori Italiani Bollettino Quindicinale - Volume VI |Anno VI 1901|Sede della Società - Via Poli n. 53|Roma}}pag. 754.</ref> Nell'anno 1903, la stessa definizione di vitigno Pecorino con caratteristiche di Riesling compare nel testo di Savatore Mondini.<ref>{{cita libro |Salvatore Mondini|Vitigni Stranieri da Vino coltivati in Italia|Anno 1903|G. Barbera Editore|Firenze}}pp. 85-86.</ref> Nella provincia di Ascoli Piceno, attualmente area di maggior produzione, il vitigno non è citato fra le varietà maggiormente diffuse.<ref>{{Cita libro|nome=Italy Ministero di agricoltura, industria e|cognome=commercio|titolo=Bolletino Ampelografico|url=https://books.google.it/books?id=n4cXAAAAYAAJ&vq=pecorino&hl=it&pg=PA458|accesso=2025-03-19|data=1876|editore=Ministero|lingua=it|p=458}}</ref> Tuttavia, la denominazione Nel corso del [[XX secolo]] la sua coltivazione si ridusse ad aree molto limitate, quali la valle di [[Arquata del Tronto]] e le zone pedemontane della provincia di Macerata<ref name=mazzonivit2 />.
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{{Portale|Agricoltura|Alcolici}}
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[[Categoria:Vitigni italiani]]▼
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*{{cita libro|nome=Niccolò|cognome= Marcucci|titolo= Memorie Ascolane, con le postille e commentari di Francesco Antonio Marcucci; a cura del prof. Franco Zenobi|anno=2015|editore= Palumbi|città= Ascoli Piceno|ISBN 9788898807444}}
*{{cita libro|nome=Gabriele|cognome=Lalli|titolo=Ottocento arquatano - Storie, fatti e misfatti|anno=2018|editore=Associazione Arquata potest|città=Colonnella (Teramo)|ISBN=978-88-6497-101-8}}
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▲[[Categoria:Vitigni a bacca bianca]]
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