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«Il dodici segna l'ingresso nella [[pubertà]] e dunque induce l'idea di una trasformazione radicale [...che] si fonda su un passaggio molto difficile e faticoso che è il solo che davvero porta a crescere. È per questo che il dodici traduce implicitamente gli ostacoli, i passaggi difficili, gli enigmi da risolvere. Nella maggior parte delle società, i [[Iniziazione|riti iniziatici]], destinati a far accedere allo stato di adulto, si praticano nel dodicesimo anno di età.»<ref>Corinne Morel, ''[http://books.google.com/books?id=gofEAAAACAAJ Dizionario dei simboli, dei miti e delle credenze]'', Firenze, Giunti Editore, 2006, p. 302. ISBN 88-09-04071-6; ISBN 978-88-09-04071-7.</ref>
 
È il numero che ricorre per eccellenza ad indicare la gestione e il governo d'una variante delle [[Christian Wolff#Filosofia teorica|tre metafisiche speciali]] di [[Christian Wolff]] ([[1679]] - [[1754]]):
# il corpo ([[anatomia]]);
# il mondo sia fisico ([[calendario]], [[zodiaco]], [[musica]]) che comunitario ([[Diritto|diritto giuridico]]);
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* Nell'[[antichità]] esistettero varie [[dodecapoli]], federazioni di dodici città.
* Nella [[letteratura medievale]], dodici sono i [[Paladino|paladini]] di [[Carlo Magno]] e a volte i [[cavalieri della Tavola Rotonda]] alla corte di [[re Artù]].
* Nella [[mitologia norrena]], 12 erano i sacerdoti (díar o drótnar) che presiedevano il centro di culto [[Ásgarðr]].
 
== Religione ==