Palazzo Branciforte: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|l'altro palazzo|[[Palazzo Branciforte (Scordia)]]}}
Il cinquecentesco Palazzo Branciforte Raccuja diventerà presto un importante polo culturale cittadino dotato di uno spazio espositivo, un atelier per artisti contemporanei e un laboratorio per gli studenti dell'Accademia di Belle Arti di [[Palermo]] oltre che una biblioteca dotata di 70000 volumi e una sala conferenza di 120 posti.
{{Edificio civile
|nome edificio = Palazzo Branciforte
|immagine = Palazzo Branciforte Palermo 03.jpg
|didascalia =
|paese = ITA
|divamm1 = [[Sicilia]]
|città = Palermo
|cittàlink =
|indirizzo = Via Bara all'Olivella, 2
|stato =
|periodo costruzione = XVI secolo
|inaugurazione =
|demolito =
|distrutto =
|ricostruito =
|stile =
|uso =
|altezza =
|costo =
|architetto =
|ingegnere =
|appaltatore =
|costruttore =
|proprietario = Sicilcassa
|committente = Conte di Raccuja
Giuseppe Branciforte
}}
 
'''Palazzo Branciforte''' è un palazzo cinquecentesco [[sicilia]]no, ubicato nel centro storico di [[Palermo]],<ref name="ansa">[http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/05/18/Palermo-rivive-palazzo-Branciforte_6891925.html www.ansa.it]</ref> in via Bara dell'Olivella. Dal [[2015|2012]] è [[museo|sede]] della [[Fondazione Sicilia]].
Il progetto per la conversione del palazzo in polo culturale è stato affidato al celebre architetto milanese [[Gae Aulenti]], creatrice del [[Museo d'Orsay|Museo D'Orsay]] di [[Parigi]]
 
== Storia ==
È stato edificato durante il [[XVI secolo]] ai margini del [[Castello a Mare (Palermo)|Castello a Mare]], e fu prima residenza privata del [[Conte di Raccuja]], poi venne acquistato agli inizi del [[XVII secolo]] da [[Giuseppe Branciforte]], principe di [[Pietraperzia]]. Era una delle dimore patrizie più sontuose della città.
 
Il Palazzo ha subito diversi rimaneggiamenti negli ultimi due secoli. Interventi che non sempre ne hanno rispettato il nucleo e l'assetto originario. I primi lavori avvennero dal [[1801]] quando il palazzo era sede del [[monte dei pegni|Monte]] di Santa Rosalia (acquistato a fine [[XVIII secolo]] – i Branciforte si erano trasferiti in un altro palazzo, alla Marina). Vennero demoliti i balconi dei due fronti dell'edificio e le finestre chiuse da grate in ferro.<ref name="sici"/><br />
Cambiamenti più importanti avvennero nel [[1848]] dopo i danni arrecati da un incendio causato dal cannoneggiamento durante la [[rivoluzione siciliana del 1848|rivoluzione siciliana antiborbonica del 17 gennaio]].<ref name="sici">[http://www.siciliainformazioni.com/sicilia-informazioni/10684/la-storia-del-palazzo www.siciliainformazioni.com]</ref> Molte delle volte crollarono e parecchi arredi e oggetti finirono in cenere. L'esecuzione dei lavori di sistemazione portò allo stravolgimento di alcuni elementi, la scomparsa di colonne in marmo perché chiuse dentro nuovi muri, il mancato ripristino delle solette fra primo e secondo piano con la conseguente creazione di ambienti inediti, a doppia altezza e altro ancora.<ref name="sici"/>
[[File:Palazzo Branciforte - Monte di Santa Rosalia-msu-1882.jpg|thumb|Locale del Monte di Pietà]]
Il Monte Santa Rosolia fu poi acquisito dalla [[Sicilcassa|Cassa di Risparmio Vittorio Emanuele per le province siciliane]].
[[File:Palazzo Branciforte, Palermo 08.jpg|thumb|Biblioteca realizzata da [[Gae Aulenti]]]]
Altri danni vennero nel [[1943]] con il bombardamento americano che danneggiò il patrimonio artistico e architettonico di Palermo. L'edificio Branciforte ne uscì con il crollo del loggiato superiore meridionale nel cortile interno (mai ripristinato), ma ancora in piedi.<br />
 
Gli ultimi stravolgimenti dell'assetto vennero nel [[Secondo dopoguerra italiano|dopoguerra]], con la trasformazione a uffici della [[Sicilcassa]] che nel [[1991]] lo destinò a sede della sua [[Fondazione (ente)|fondazione]], la ''Fondazione Lauro Chiazzese''. Con l'acquisizione della Cassa divenne di proprietà del [[Banco di Sicilia]] dal [[1997]], per essere acquisito il 30 dicembre del [[2005]] dalla ''Fondazione Banco di Sicilia'' (oggi [[Fondazione Sicilia]]) che aveva incorporato nel [[2004]] la Fondazione Chiazzese.
 
== Il Palazzo dopo i restauri ==
[[File:Palazzo Branciforte facciata.jpg|miniatura|Facciata di Palazzo Branciforte]]
A seguito di un'opera di ristrutturazione, avviata nel [[2008]] da [[Gae Aulenti]], l'edificio è stato riaperto al pubblico il 23 maggio [[2012]].<ref name="cor">[http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/palermo/notizie/arte_e_cultura/2012/18-maggio-2012/riapre-palazzo-branciforte-restauro-firmato-gae-aulenti-201237344202.shtml corrieredelmezzogiorno.corriere.it]</ref>
L'opera di restauro ha portato a ripristinare la strada interna che collegava i due ingressi, la scuderia e i giardini: ambienti che erano stati danneggiati da diversi bombardamenti.<ref name="cor"/><ref>{{Cita web |url=http://palermo.repubblica.it/dettaglio-news/16:48/4165855 |titolo=palermo.repubblica.it |accesso=27 maggio 2012 |dataarchivio=4 marzo 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304110549/http://palermo.repubblica.it/dettaglio-news/16:48/4165855 |urlmorto=sì }}</ref>
Tra le parti di maggior pregio dell'edificio, spicca la struttura lignea che ospitava il banco dei pegni di Santa Rosalia, composta da scaffalature alte sino al soffitto.<ref name="cor"/>
L'intera opera di restauro è costata diciotto milioni di Euro<ref name="ansa"/>.
L'inaugurazione è avvenuta in presenza del [[Presidente della Repubblica Italiana|Capo dello Stato]] [[Giorgio Napolitano]] che ha anche visitato la mostra fotografica, ospitata all'interno dell'edificio, su [[Giovanni Falcone]] e [[Paolo Borsellino]] in occasione dell'anniversario dei vent'anni dalla loro scomparsa.<ref name="cor"/><ref>[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Notizia&key=26437 www.quirinale.it]</ref>
 
=== Lo spazio museale ===
All'interno del Palazzo, nella cosiddetta "Cavallerizza", al pianterreno è ospitata la collezione archeologica della [[Fondazione Sicilia]], fino ad allora al Museo Mormino di [[Villa Zito]], con 4&nbsp;751 pezzi unici, molti dei quali esposti per la prima volta. È diviso in tre nuclei: I reperti, i materiali, gli acquisti<ref>{{Cita web |url=http://www.palazzobranciforte.it/museale-index.php |titolo=Fondazione Sicilia |accesso=28 maggio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160601170339/http://www.palazzobranciforte.it/museale-index.php |dataarchivio=1 giugno 2016 |urlmorto=sì }}</ref>
 
Su disegno di Gae Aulenti è anche l'auditorium (''Sala dei 99''), con tecnologie all'avanguardia.
Al primo piano dell'edificio la grande [[biblioteca]] della Fondazione Sicilia, che contiene oltre 50.000 volumi e le sale che ospitano le collezioni numismatica (sei secoli delle zecche di Sicilia) e filatelica. Vi sono inoltre sculture di importanti artisti dell'800 e del '900 come per esempio [[Giacomo Manzù]], [[Lucio Fontana]], [[Emilio Greco]] e [[Igor Mitoraj]]. La sala è sovrastata da un grande affresco di [[Ignazio Moncada (pittore)|Ignazio Moncada]]
 
Nel 2015 è stata acquisita anche la ''Collezione Giacomo Cuticchio e [[Pina Patti Cuticchio]]'' dell{{'}}''Associazione Figli d'Arte Cuticchio'' (fondata dal figlio [[Mimmo Cuticchio]]), che ha trovato sistemazione nell'affascinante spazio del Monte di Pietà con le sue strutture e scaffalature lignee<ref>{{Cita web |url=http://www.palazzobranciforte.it/museale-index.php?include=collezioni |titolo=www.palazzobranciforte.it |accesso=28 maggio 2016 |dataarchivio=28 maggio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160528195527/http://palazzobranciforte.it/museale-index.php?include=collezioni |urlmorto=sì }}</ref>.
 
=== Accoglienza ===
Sempre al piano terra si trova la {{chiarire|scuola di cucina del Gambero Rosso|chiarire di cosa si tratta?}} e il ristorante "Branciforte", specializzato in piatti della tradizione mediterranea.
 
== Galleria d'immagini ==
<gallery>
File:Palazzo Branciforte Palermo 04.jpg|Atrio
File:Palazzo Branciforte Palermo 05.jpg|Ingresso alla biglietteria
File:Palazzo Branciforte Palermo 01.jpg|Saletta video
File:Palazzo Branciforte, Palermo 06.jpg|Ristorante del Gambero Rosso
File:Palazzo BrancifortePalermo10.jpg|Collezione di pupi siciliani nei magazzini del monte di pietà
File:Palazzo Branciforte. Palermo 04.jpg|Sezione archeologica nella cavallerizza
File:Palazzo Branciforte Palermo 02.jpg|Collezione archeologica
File:Palazzo Branciforte. Palermo6.jpg|Sala della collezione scultorea
File:Palazzo Branciforte. Palermo5.jpg|Collezione scultorea
File:Palazzo Branciforte. Palermo14.jpg|Sala delle stampe
File:Palazzo BrancifortePalermo11.jpg|Collezione filatelica
File:Palazzo Branciforte. Palermo3.jpg|Collezione numismatica
</gallery>
 
== Note ==
<references />
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.fondazionebancodisicilia.it/it/patrimonio/branciforte.php|Il patrimonio - Palazzo Branciforte}}
 
{{Musei della Sicilia}}
{{portale|architettura|Palermo}}
 
[[Categoria:Palazzi di Palermo|Branciforte, Palazzo]]
[[Categoria:Musei archeologici della Sicilia]]
[[Categoria:Musei di Palermo]]
[[Categoria:Branciforte]]