Palermo: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua
{{Divisione amministrativa
|
|Panorama = Palermo BW 2012-10-09 16-10-02.JPG
|
|Voce bandiera =
|Voce stemma = Stemma di Palermo
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Sicilia
|Divisione amm grado 2 = Palermo
|Amministratore locale = [[Roberto Lagalla]]
|Partito = [[Unione di Centro (2002)|UdC]]
|Data elezione = 20-6-2022<ref name=":0">{{Cita video|url=https://video.repubblica.it/edizione/palermo/roberto-lagalla-proclamato-sindaco-di-palermo/418875/419809|titolo=Roberto Lagalla proclamato sindaco di Palermo|sito=[[La Repubblica (quotidiano)|Repubblica]]|data=20 giugno 2022|accesso=20 giugno 2022}}</ref>
|Data istituzione =
|Sottodivisioni = vedi [[#Geografia antropica|elenco circoscrizioni]]
|Divisioni confinanti = [[Altofonte]], [[Belmonte Mezzagno]], [[Ficarazzi]], [[Isola delle Femmine]], [[Misilmeri]], [[Monreale]], [[Torretta (comune)|Torretta]], [[Villabate]]
|Codice postale =
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 751
|Nome abitanti = palermitani o panormiti<ref>{{Treccani|panormita|Panormita|v=sì|accesso=25 luglio 2016}}</ref>
|Patrono = [[santa Rosalia]] e [[Maria Immacolata]]<ref>{{Cita web |url=https://www.palermomania.it/news/societa-arte-cultura/8-dicembre-festa-dellimmacolata-concezione-33667.html |titolo=Copia archiviata |accesso=17 maggio 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180517082204/https://www.palermomania.it/news/societa-arte-cultura/8-dicembre-festa-dellimmacolata-concezione-33667.html |urlmorto=no}}</ref>
|Festivo = 15 luglio, 4 settembre e 8 dicembre
|Soprannome = Città Felicissima, Felix Urbs<ref>{{Cita web|url=https://www.eurolibro.it/libro/isbn/9780000991652.html |titolo=Consuetudines Felicis Urbis Panhormi - consuetudini della felice città di palermo |urlmorto=no}}</ref>
|
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Palermo (metropolitan city of Palermo, region Sicily, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Palermo<br>nell'[[città metropolitana di Palermo|omonima città metropolitana]]
}}
'''Palermo''' (<small>[[AFI (fonetica)|AFI]]</small>: {{IPA|/paˈlɛrmo/|it}}<ref>{{Dipi}}</ref> {{link audio|It-Palermo.ogg|<small>ascolta</small>}}; ''Palermu'' in {{nomelingua|scn}}, {{IPA|[paˈlɛɾmʊ]|scn}}; ''Palìeimmu'', ''Paleimmu''<ref name="deti">{{cita libro|autore1=Teresa Cappello|autore2=Carlo Tagliavini|wkautore2=Carlo Tagliavini|titolo=Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani|città=Bologna|editore=Pàtron|anno=1981|p=387|sbn=UMC0979712}}</ref> o ''Palìaimmu'' in [[dialetto palermitano]]<ref>{{Cita libro |titolo = Dizionario di toponomastica: storia e significato dei nomi geografici italiani |anno = 1996 |editore = Garzanti |città = Milano |p=469 |isbn = 88-11-30500-4}}</ref>) è un [[comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />, [[Comuni d'Italia per popolazione|quinto in Italia per popolazione]], [[capoluogo]] della [[Regione Siciliana]] e dell'[[città metropolitana di Palermo|omonima città metropolitana]].
La [[città]], che si estende sulla [[Conca d'oro]] ai piedi del [[Monte Pellegrino]], è circondata da sud-est a nord-ovest dall'anfiteatro naturale dei [[monti di Palermo]] e si affaccia sul suo [[Golfo di Palermo|omonimo golfo]] nel [[Mar Tirreno]].
Il sito è abitato sin dalla preistoria, ma la vera e propria fondazione della città è attribuita ai [[fenici]] tra il [[VII secolo|VII]] e il [[VI secolo a.C.]]. La sua storia e il succedersi di numerosi popoli e civiltà hanno conferito alla città un imponente patrimonio artistico ed architettonico<ref name=Palermo1>{{cita web| url=https://www.raiplay.it/video/2021/03/Citta-segrete---Palermo-ca271cbd-c191-47a8-b453-702d2a30ab1b.html|titolo=Città segrete: Palermo }}</ref><ref name=Palermo2>{{cita web| url=https://guidatv.sky.it/programmi-tv/arte-e-cultura/palermo-capitale-del-mediterraneo/ea464d9d-15cd-4a42-a302-e85eb7592f7b|titolo=Palermo Capitale del mediterraneo}}</ref>. Con [[Enrico VI di Svevia|Enrico VI]] e [[Federico II di Svevia|Federico II]] fu capitale del [[Sacro Romano Impero]], che rappresentò uno dei periodi di massimo splendore per la città [https://books.google.it/books?id=3wFoAwAAQBAJ&pg=PT63&dq=palermo+capitale+sacro+romano+impero&hl=it&newbks=1&newbks_redir=0&source=gb_mobile_search&sa=X&ved=2ahUKEwjk-7fgiueIAxUok_0HHd3REHUQ6AF6BAgLEAM#v=onepage&q=palermo%20capitale%20sacro%20romano%20impero&f=false]. Nel [[XII secolo|XII]] e [[XIII secolo]] la città fu il centro propulsore dell'arte e dell'[[architettura arabo-normanna]], i cui principali monumenti fanno parte del sito seriale [[Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale]], dichiarato [[patrimonio dell'umanità]] dall'[[UNESCO]] nel [[2015]]<ref>{{Cita pubblicazione |url = http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/07/03/news/palermo_nel_patrimonio_unesco_il_percorso_arabo_normanno_nella_world_heritage_list-118275295/ |titolo = Palermo nel patrimonio Unesco: il percorso arabo normanno nella World Heritage List |editore = Repubblica.it |data = 3 luglio 2015 |accesso = 22 luglio 2015 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150706004628/http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/07/03/news/palermo_nel_patrimonio_unesco_il_percorso_arabo_normanno_nella_world_heritage_list-118275295/ |urlmorto = no }}</ref>. Fu poi luogo di formazione del [[Rinascimento siciliano]], del [[Barocco siciliano]] e una delle capitali dell'[[Art Nouveau]] in Italia e in Europa. Per le numerose testimonianze architettoniche [[liberty]], la città fa parte dell'[[Itinerario culturale del Consiglio d'Europa]] ''Réseau Art Nouveau Network''<ref>{{Cita pubblicazione |url = https://www.giornalelora.it/palermo-reseau-art-nouveau-network-accolta-la-candidatura-del-liberty-palermitano/ |titolo = Palermo Réseau Art Nouveau Network – Accolta la candidatura del Liberty palermitano |editore = giornalelora.it |data = 3 giugno 2022 |accesso = 5 giugno 2022}}</ref>. Diversi edifici, tra chiese e palazzi, sono riconosciuti [[Monumenti nazionali (Italia)|monumenti nazionali]]. A Palermo, all'interno del [[Palazzo dei Normanni|Palazzo Reale]], ha sede l'[[Assemblea regionale siciliana]], la più antica assise parlamentare in attività al mondo<ref>{{Cita web |url=https://sites.google.com/site/ilparlamento02/storia-del-parlamento |titolo=Storia del Parlamento - Il Parlamento |accesso=24 gennaio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151211152025/https://sites.google.com/site/ilparlamento02/storia-del-parlamento |urlmorto=no }}</ref>. Nello stesso palazzo, presso la [[Magna Curia]] dell'imperatore [[Federico II di Svevia|Federico II]], nacque la [[scuola poetica siciliana]], cui si deve la prima produzione lirica in un volgare italiano (l'[[aulico siciliano]]) e l'invenzione del [[sonetto]].
Palermo fu prima capitale dell'[[Emirato di Sicilia]]. Divenne poi capitale del neonato [[Regno di Sicilia]], acquisendo così i titoli di ''[[Prima Sedes, Corona Regis et Regni Caput]]'', che mantenne fino alla sua dissoluzione nel 1816. Dall'[[8 dicembre]] [[1816]], nelle prime fasi di vita del [[Regno delle Due Sicilie]], Palermo fu capitale di questa nuova entità statale per circa un anno, prima che lo divenisse [[Napoli]]. La città mantenne comunque lo status di ''città capitale dell'isola siciliana''<ref>{{Cita testo |url=https://www.radici-press.net/perche-il-regno-delle-due-sicilie-si-chiamo-cosi/ |titolo=Perché il Regno delle Due Sicilie si chiamò così? |rivista=RADICI |data=16 marzo 2015}}</ref>. Al centro di numerose rivolte popolari lungo i secoli, Palermo fu protagonista dello scoppio della celeberrima rivolta dei [[Vespri siciliani]] nel [[1282]] e della [[rivoluzione siciliana del 1848]] che riportò la Sicilia nuovamente stato indipendente. Tra le più rinomate località europee durante la ''[[Belle Époque]]'', a seguito della perdita della vita di circa tremila cittadini tra il centro e le campagne e della devastazione urbanistica subita dai [[Bombardamenti di Palermo nella seconda guerra mondiale|bombardamenti]] statunitensi del [[1943]], la città è stata fregiata con la [[medaglia d'oro al valore militare]]. Nel secondo dopoguerra la città è stata fortemente segnata dall'acuirsi del fenomeno della [[mafia]], il cui contrasto da parte dello [[Repubblica italiana|Stato]] ha condotto al [[Maxiprocesso di Palermo|Maxiprocesso]] e alle [[Bombe del 1992-1993|stragi politico-mafiose del 1992]]. La città è stata insignita [[Capitale italiana della cultura]] nel 2018<ref>{{cita web|url=https://www.palermoviva.it/palermo-la-capitale-italiana-della-cultura-2018/|titolo=Palermoviva. Palermo Capitale italiana della Cultura 2018|accesso=2 febbraio 2025}}</ref>.
Palermo riveste anche un forte peso nell'immaginario collettivo della [[Sicilia]] nel mondo: luogo d'origine della [[lingua siciliana|lingua]] e della [[letteratura siciliana]], oltre che di una rinomata [[cucina siciliana|tradizione culinaria]], la città è depositaria di alcune delle più importanti e famose tradizioni artistiche dell'[[isola di Sicilia|isola]], come l'[[Opera dei Pupi]] e il [[Carretto siciliano]]. Molto noti sono anche i mercati storici di [[Ballarò (Palermo)|Ballarò]], [[Vucciria]] e [[Il Capo (Palermo)|Capo]].
Dal [[1050]] all'[[Ottocento]] Palermo si è posizionata stabilmente tra le dodici città più popolose dell'[[Europa occidentale]], risultando la più popolosa in assoluto nel corso del [[XIII secolo]]<ref>{{Cita libro |cognome=Shleifer |nome=A. |cognome2=Vishny |nome2=R.W. |anno=1998 |titolo=The Grabbing Hand. Government Pathologies and Their Cures |editore=Harvard University Press |pagine=25-26 |ISBN=978-0674010147}}</ref>. Oggi Palermo costituisce il centro di un'[[Area metropolitana di Palermo|area metropolitana]] di oltre un milione di abitanti estesa da [[Partinico]] a [[Termini Imerese]]. Fa parte della rete [[Eurocities]] delle più grandi città europee, inoltre data la sua rilevanza internazionale la città di Palermo nel 2020 ha raggiunto il rango di [[città globale]] nella categoria ''Sufficiency.[https://gawc.lboro.ac.uk/gawc-worlds/the-world-according-to-gawc/world-cities-2020/]''
== Geografia fisica ==
{{immagine grande|Palermo 0421 2013.jpg|1000px|Sullo sfondo i [[monti di Palermo]].}}
===
==== Orografia ====
{{vedi anche|Conca d'Oro|Monti di Palermo}}
[[File:Monte pellegrino da palazzo dei normanni.jpg|min|[[Monte Pellegrino]], che, con i suoi 606 metri di altitudine, è visibile da tutta la città]]
Palermo sorge all'interno di una [[pianura]] di circa {{M|100|ul=kmq}}, la ''[[Conca d'Oro]]'', stretta tra il [[Golfo di Palermo|golfo]] e i [[monti di Palermo|monti]] [[calcare]]i che prendono nome dalla città. Alcune conformazioni rocciose si spingono verso la costa, creando una vera spaccatura fisica tra diversi quartieri. La città ricade in zona sismica 2, ossia di sismicità moderata.<ref>{{cita web| url=https://rischi.protezionecivile.gov.it/it/sismico/attivita/classificazione-sismica|titolo=Zona sismica}}</ref>
==== Idrografia ====
L'[[idrografia]] della [[Conca d'Oro]] di Palermo è stata radicalmente modificata nel corso della storia. Il primo insediamento abitato venne costruito tra due fiumi, il [[Kemonia]] e il [[Papireto]], non più visibili in superficie; sono evidenti le loro tracce nella [[toponomastica]] e nella conformazione delle vie. Il fiume [[Oreto]], unico fiume a scorrere ancora nel XXI secolo tra le strade cittadine, si trovava ben oltre le mura cittadine.
Erano presenti anche molti [[torrenti]] stagionali, che contribuivano a creare zone paludose o comunque ricche di acqua come la zona di San Lorenzo e l'area di [[Mondello]]. Sono presenti alle pendici del [[Monte Grifone]] alcune gole, chiamate ''valloni'', quali il vallone di [[Croceverde]] e quello di [[Belmonte Chiavelli]], che in caso di maltempo incanalano le discese alluvionali.
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Palermo Boccadifalco|Stazione meteorologica di Palermo Punta Raisi|Stazione meteorologica di Palermo Valverde|Stazione meteorologica di Palermo Piazza Verdi|Stazione meteorologica di Palermo (Parco della Favorita)|Stazione meteorologica di Palermo Istituto Castelnuovo|Stazione meteorologica di Palermo Istituto Zootecnico|Stazione meteorologica di Partanna Mondello}}
Secondo la [[classificazione dei climi di Köppen]], il clima di Palermo appartiene al gruppo denominato ''Csa'': clima mediterraneo con la stagione estiva asciutta e calda e inverno tiepido e piovoso. Le stagioni intermedie hanno temperature molto gradevoli. L'estate è arida e calda, generalmente torrida, anche se frequentemente ventilata grazie alla presenza delle brezze marine<ref name=clima>{{cita web|url=http://clima.meteoam.it/AtlanteClimatico/pdf/(410)Palermo%20Boccadifalco.pdf |titolo=Clima di Palermo|accesso=11 aprile 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180903215656/http://clima.meteoam.it/AtlanteClimatico/pdf/(410)Palermo%20Boccadifalco.pdf|urlmorto=no}}</ref>.
Non di rado il vento africano [[scirocco]] fa impennare la temperatura (picco storico di {{M|47.0|u=°C}} registrati all'[[Osservatorio astronomico di Palermo]] registrato nel [[2023]]<ref>[http://www.astropa.inaf.it/24-luglio-2023-comunicato-sui-valori-estremi-di-temperatura-registrati/ Comunicato sui valori estremi di temperatura registrati in data odierna – OAPa INAF Osservatorio Astronomico]</ref>, con tassi di umidità che scendono anche sotto il 15%; in inverno possono registrarsi massime superiori ai {{M|20|u=°C}} (spiccano i picchi termici del febbraio 2010 e del novembre 2014, dove si sfiorarono i {{M|30|u=°C}} per più giorni).
{{ClimaAnnuale
| nome = Palermo Boccadifalco<ref name=clima/>
| tempmax01 = 14.7
| tempmax02 = 14.5
| tempmax03 = 16.4
| tempmax04 = 18.7
| tempmax05 = 23.3
| tempmax06 = 27.2
| tempmax07 = 29.8
| tempmax08 = 30.5
| tempmax09 = 27.5
| tempmax10 = 23.5
| tempmax11 = 19.0
| tempmax12 = 15.8
| tempmin01 = 8.9
| tempmin02 = 8.5
| tempmin03 = 9.6
| tempmin04 = 11.4
| tempmin05 = 15.3
| tempmin06 = 19.2
| tempmin07 = 21.7
| tempmin08 = 22.7
| tempmin09 = 20.1
| tempmin10 = 16.7
| tempmin11 = 12.9
| tempmin12 = 10.2
| pioggia01 = 97.5
| pioggia02 = 109.9
| pioggia03 = 78.2
| pioggia04 = 65.1
| pioggia05 = 36.2
| pioggia06 = 17.9
| pioggia07 = 6.7
| pioggia08 = 31.8
| pioggia09 = 65.3
| pioggia10 = 105.6
| pioggia11 = 117.5
| pioggia12 = 123.7
| giornipioggia01 = 9.0
| giornipioggia02 = 9.6
| giornipioggia03 = 8.7
| giornipioggia04 = 8.6
| giornipioggia05 = 4.1
| giornipioggia06 = 1.9
| giornipioggia07 = 1.2
| giornipioggia08 = 2.4
| giornipioggia09 = 5.4
| giornipioggia10 = 8.2
| giornipioggia11 = 10.4
| giornipioggia12 = 12.0
| | umido01 = 67
| umido02 = 65
| umido03 = 62.5
| umido04 = 60.5
| umido05 = 61
| umido06 = 59
| umido07 = 57
| umido08 = 58
| umido09 = 61
| umido10 = 64
| umido11 = 65
| umido12 = 67
| vento01 = S
| intensità01 = 6.2
| vento02 = S
| intensità02 = 6.3
| vento03 = S
| intensità03 = 5.9
| vento04 = W
| intensità04 = 5.6
| vento05 = NE
| intensità05 = 4.8
| vento06 = NE
| intensità06 = 4.5
| vento07 = NE
| intensità07 = 4.4
| vento08 = NE
| intensità08 = 4.5
| vento09 = NE
| intensità09 = 4.6
| vento10 = S
| intensità10 = 5.0
| vento11 = S
| intensità11 = 6.0
| vento12 = S
| intensità12 = 6.4
|tempmed01=11.8|tempmed02=11.5|tempmed03=13|tempmed04=15.1|tempmed05=19.3|tempmed06=23.3|tempmed07=25.8|tempmed08=26.6|tempmed09=23.8|tempmed10=20.1|tempmed11=16|tempmed12=13}}
Il periodo più piovoso per la città è compreso fra ottobre e marzo. L'acme pluviometrica si ebbe durante l'[[Alluvione di Palermo del febbraio 1931|alluvione del febbraio 1931]] e ammontò a circa {{M|395|u=mm}} in 39 ore<ref>{{Cita web |url= http://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/le+alluvioni+dimenticate-+palermo+1931-27720 |titolo=Le alluvioni dimenticate: Palermo 1931 {{!}} 3B Meteo<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=9 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150419151146/http://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/le+alluvioni+dimenticate-+palermo+1931-27720 |urlmorto=sì }}</ref>. In periodo [[Autunno|autunnale]] improvvisi nubifragi possono abbattersi sulla città con anche {{M|130|u=mm}} di pioggia in poche ore, come accadde il 16 settembre [[2009]]<ref>[http://www.meteopalermo.it/Tuttiidatidellostorico16Settembre2009/tabid/341/Default.aspx Tutti i dati dello storico 16 settembre 2009<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110722042002/http://www.meteopalermo.it/Tuttiidatidellostorico16Settembre2009/tabid/341/Default.aspx |data=22 luglio 2011 }}</ref>, in cui si ebbero alluvioni nelle frazioni di [[Belmonte Chiavelli]] e [[Croceverde|Croceverde-Giardina]].
{{vedi anche|Alluvione di Palermo del 15 luglio 2020}}
I centri meteo d'informazione nazionale utilizzano i dati dell'aeroporto di Punta Raisi, per indicare la situazione di Palermo; ma l'aeroporto (diviso dalla città da alcuni rilievi) si trova a circa {{m|22|ul=km}} e registra di norma in inverno minime più alte e in estate massime più contenute.
Temperature minime negative ogni tanto sono registrate nelle zone periferiche pedemontane. Sono, invece, un fenomeno quasi sconosciuto in pieno centro cittadino, la zona più calda della città<ref>{{Cita web |url=http://fabrizio.zellini.org/meteo-palermo-clima-osservazioni-previsioni |titolo=orari di alba e tramonto a Palermo<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=3 settembre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100315150500/http://fabrizio.zellini.org/meteo-palermo-clima-osservazioni-previsioni |urlmorto=no }}</ref>, in cui solo la stazione meteo dell'Osservatorio astronomico (situata a 75 metri di altitudine) ha registrato minime negative durante le nevicate del febbraio 1895 ({{m|-1.9|u=°C}}), dell'8 gennaio 1981 ({{m|-0.5|u=°C}}), e quelle del 30-31 gennaio e 1º febbraio 1999 (fino a {{m|-0.2|u=°C}})<ref>{{Cita web|url=http://meteo.astropa.unipa.it/public/create_table99.php?avgtype=1&day=31&month=1&year=1999&dayend=31&monthend=1&yearend=1999|titolo=Risultati interrogazione database MeteOapa|sito=meteo.astropa.unipa.it|accesso=17 settembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210602214352/http://meteo.astropa.unipa.it/public/create_table99.php?avgtype=1&day=31&month=1&year=1999&dayend=31&monthend=1&yearend=1999|urlmorto=no}}</ref>. Le altre stazioni hanno sempre registrato minime positive.
Le precipitazioni nevose sono rare ed effimere, in genere circoscritte alle zone pedemontane. Il maggiore evento nevoso dal dopoguerra fu quello dell'8 gennaio [[1981]]<ref>{{cita web | 1 = http://www.meteolive.it/news/In-primo-piano/2/dossier-neve-a-palermo-nel-1986-nevic-persino-a-natale-/48515/ | 2 = DOSSIER neve a Palermo! Nel 1986 nevicò persino a Natale! | 3 = 11 febbraio 2019 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20190212011455/http://www.meteolive.it/news/In-primo-piano/2/dossier-neve-a-palermo-nel-1986-nevic-persino-a-natale-/48515/ | urlmorto = no }}</ref>.
== Origini del nome ==
[[File:Panormos Tetradrachm 83000049.jpg|min|[[Tetradramma]] di Panormos ([[Monetazione di Siracusa|prototipo "siracusano"]]<ref>Secondo [[Gilbert Kenneth Jenkins|Jenkins]], Palermo comincia a battere moneta intorno al 430 a.C. Nelle sue prime monete (dracme, nominali in bronzo e didrammi) imitò, come in tutta la coniazione siculo-punica, i canoni greci e in particolare i tipi di [[Himera]], [[Segesta]], [[Akragas]] e [[Siracusa]]. In una serie di litre, coniate intorno al 410 a.C., è infatti presente sia la legenda punica ''ZYZ'' che quella greca ''PANORMOS''. Nei tetradrammi, avviati intorno allo stesso periodo, dopo avere accoppiato alla quadriga di origine siracusana l'effigie [[Monetazione di Selinunte|selinuntina]] della divinità fluviale sacrificante e poi la testa dell'Apollo di [[Katane]], copiò costantemente i tipi siracusani fino alle creazioni dei maestri incisori come [[Kimon|Cimone]], [[Eukleidas]] e [[Eumenos|Eumenes]]. Nelle frazioni, vennero riprodotti anche i tipi di [[Gela (città antica)|Gela]] e [[Kamarina]], avallando l'ipotesi di [[Adolf Holm|Holm]] di «un certo numero di città sotto la protezione di Cartagine [...] una lega cioè di indigeni e di orientali, certo di non greci, diretta contro i Greci dell'isola»{{Cita web|url=https://www.academia.edu/3164610/Prototipi_monetali_sicelioti_e_interpretazioni_puniche|titolo=Greci e Punici in Sicilia - V e IV secolo a.C.|sito=[https://www.academia.edu/ www.academia.edu ]|accesso=3 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130703041946/http://academia.edu/3164610/Prototipi_monetali_sicelioti_e_interpretazioni_puniche|urlmorto=no}}</ref>).]]
La città di Palermo veniva chiamata {{lang|phn|Zyz}} (pronuncia {{IPA|/ˈziːz/}}) dai fenici (significa ''il fiore'')<ref>{{Cita web|url=https://www.palermoalcentro.com/la-storia-di-un-nome-da-mabbonath-a-palermo/|titolo=La storia di un nome: da Mabbonath a Palermo}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://palermo.esn.it/blog/2016/01/06/la-citt%C3%A0-di-palermo#:~:text=La%20citt%C3%A0%20di%20Palermo%20ha,dato%2C%20molte%20monete%20provenienti%20da|titolo=La città di Palermo}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.palermocityforyou.it/it/citta-palermo/storia-palermo|titolo=La storia della Città di Palermo}}</ref>. Il nome attuale deriva {{lang-grc|πᾶς|pâs|tutto|nopunti=si|da=si|parentesi=si|testo2=ὅρμος|traslitterazione2=hórmos|traduzione2=porto}}, «ampio porto»,<ref>{{cita libro|titolo=Dizionario di toponomastica|editore=UTET|città=Torino|anno=1990|p=554|isbn=88-02-07228-0}}</ref> per la presenza dei due fiumi [[Kemonia]] e [[Papireto]] che creavano un enorme approdo naturale, e divenne ''Panormus'' con i [[Civiltà romana|Romani]]. Gli [[Lingua araba|arabi]] pronunciavano il nome della città ''Balarm'', dizione che venne parzialmente adottata nella forma ufficiale ''Balermus'' del periodo normanno. ''Palermo'' viene acquisito definitivamente in [[Storia moderna|età moderna]].
== Storia ==
{{vedi anche|Storia di Palermo|Toponomastica di Palermo}}
===
[[File:Palermo-Museo-Archeologico-bjs-11.jpg|min|verticale=0.8|sinistra|Graffiti preistorici, databili fra l'[[Epigravettiano]] finale e il [[Mesolitico]], nella [[Grotta dell'Addaura]]]]
La zona conserva resti di presenza umana sin dal [[paleolitico]]. Sul fianco nord-orientale del [[monte Pellegrino]], le [[Grotta dell'Addaura|grotte dell'Addaura]] conserva alcune cavità abitate 10000 anni [[Before Present|dal presente]], dove si conservano incisioni e disegni databili ad un'epoca compresa tra l'[[Paleolitico|epigravettiano]] finale e il [[mesolitico]], raffiguranti figure antropomorfe e zoomorfe graffite nella roccia, considerati un ''unicum'' nel contesto dell'[[Arte preistorica in Italia|arte paleolitica]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Paola|cognome=Budano|data=2019-01-01|titolo=The Addaura Cave: Dance and Rite in Mesolithic Sicily|rivista=Open Archaeology|volume=5|numero=1|pp=586–597|lingua=en|accesso=13 luglio 2025|doi=10.1515/opar-2019-0036|url=https://www.degruyterbrill.com/document/doi/10.1515/opar-2019-0036/html}}</ref><ref>{{cita web|autore=Giovanni Purpura|url=http://www1.unipa.it/dipstdir/portale/ARTICOLI%20GIOVANNI/Addaura.pdf|titolo=Addaura|pp=174-179|accesso=13 luglio 2017}}</ref>.
La zona in origine fu un insediamento [[sicano]] con cui i [[fenici]] intrattenevano rapporti commerciali. Quest'ultimi, data la posizione strategica e la conformazione che la rendeva un grande porto naturale facilmente difendibile, vi fondarono la città tra l'[[VIII secolo a.C.|VIII]] e il [[VII secolo a.C.]], probabilmente<ref>{{Cita web |url=http://www.sapere.it/enciclopedia/Pal%C3%A8rmo+(citt%C3%A0)+.html |titolo=Sapere.it |accesso=22 giugno 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150623012959/http://www.sapere.it/enciclopedia/Pal%C3%A8rmo+(citt%C3%A0)+.html |urlmorto=no }}</ref> con il [[Storia di Palermo#Origine del nome|nome]] di ''Zyz''. Precedentemente l'area era stata un centro commerciale e logistico per la [[Sicilia]] nord-occidentale.
I [[Antica Grecia|Greci]], stanziati nella [[Sicilia orientale]] e solo in minima parte in quella [[Sicilia occidentale|occidentale]], si avvicinarono raramente a Palermo: nel [[409 a.C.]] il [[Esercito siracusano|generale siracusano]] [[Ermocrate]] effettuò un'incursione durante la quale il territorio venne saccheggiato e 500 dei suoi abitanti vennero uccisi davanti alle mura, le quali, però, non vennero attaccate<ref>[[Diodoro Siculo]], 13, 63, 4. Cit. in ''Tra Cartagine e Roma: I centri urbani dell'eparchia punica di Sicilia tra VI e I sec. a.C.'', 2013, p. 55.</ref>. Nel [[397 a.C.]] il [[tiranno di Siracusa]] [[Dionisio I]], durante la [[Assedio di Mozia|guerra contro l'isola di Mozia]] colonia cartaginese, attaccò e saccheggiò Palermo, rimasta fedele a [[Cartagine]]<ref>[[Diodoro Siculo]], 14, 48, 3-5.</ref>. Infine, secondo [[Polibio]], [[Pirro]], in guerra contro Cartagine, conquistò Palermo, principale roccaforte punica in Sicilia dopo la distruzione di Mozia<ref>[[Polibio]], I, 38, 7.</ref>.
Nel 254 a.C. la città venne conquistata dai [[Storia romana|Romani]] che riuscirono a sottrarla ai Cartaginesi di [[Amilcare Barca]], costretti a rifugiarsi alle falde del [[monte Pellegrino]] durante la [[prima guerra punica]], nella [[Battaglia di Palermo (254 a.C.)|battaglia di Palermo]]. I tentativi di riconquista dei Cartaginesi risultarono vani e la città divenne una conquista romana col nome di ''Panormus''. Sotto il governo di [[Roma]] Palermo continuò a ricoprire il ruolo di porto strategico nel [[Mediterraneo]], vivendo un periodo di tranquillità e agiatezza, tanto che la città crebbe e si dotò di splendidi edifici per spettacoli noti da epigrafi e testi antichi e in parte ancora individuabili<ref>{{Cita web|url=https://www.academia.edu/5498473/Per_lidentificazione_dell_anfiteatro_di_Palermo_romana_e_considerazioni_su_altri_edifici_per_spettacolo|titolo=Per l'identificazione dell'anfiteatro di Palermo romana e considerazioni su altri edifici per spettacolo|accesso=19 agosto 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210125222817/https://www.academia.edu/5498473/Per_lidentificazione_dell_anfiteatro_di_Palermo_romana_e_considerazioni_su_altri_edifici_per_spettacolo|urlmorto=no}}</ref>. Palermo fu città romana fino a quando le [[invasioni barbariche]] causarono il saccheggio e la devastazione della città.
=== Età medievale ===
{{vedi anche|Storia di Palermo islamica|Storia della Sicilia normanna|Regno di Sicilia}}
[[File:RogerReceivingTheKeysOfPalermo.JPG|min|[[Ruggero I di Sicilia|Ruggero I]] riceve le chiavi della città di Palermo (dipinto nella sala gialla di Palazzo dei Normanni)]]
Dopo la [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]], nel [[535]] la [[Sicilia]] fu in gran parte devastata con l'arrivo dei [[Vandali]] nell'occidente dell'isola. La ricostruzione di Palermo avvenne grazie ai [[Bizantini]], che tennero Palermo per tre secoli.
Con la conquista della città, comandata da [[Belisario]], la Sicilia divenne una provincia periferica dell'Impero d'Oriente.
Nel [[IX secolo]] i [[musulmani]] dal [[Nordafrica]] [[Conquista islamica della Sicilia|invasero la Sicilia]]: la conquista, fu iniziata nell'[[827]] e Palermo fu presa nell'[[831]]. I governatori musulmani spostarono la capitale della Sicilia da [[Siracusa]] a Palermo e la città fu dotata di tutte le strutture burocratiche e dei servizi necessari a una capitale. Gli arabi introdussero i primi agrumeti, formando la [[Conca d'Oro]] e aprendo così una nuova possibilità di sviluppo economico. Nel 948 in città si registravano oltre duecentomila abitanti, figurando tra le città più popolose del mondo<ref>{{Cita web |url=http://www.treccani.it/enciclopedia/palermo_%28Enciclopedia-dei-ragazzi%29/ |titolo=Treccani.it |accesso=19 febbraio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200218010854/http://www.treccani.it/enciclopedia/palermo_%28Enciclopedia-dei-ragazzi%29/ |urlmorto=no }}</ref>.
La città divenne la prospera capitale del nuovo [[Emirato di Sicilia|emirato]] [[kalbita]] nel 948, ma l'autonomia incoraggiò le lotte dei cristiani per l'indipendenza, fino ad aprire la via alla conquista [[normanna]]. Nel 1071/1072, dopo [[Assedio di Palermo|mesi d'assedio]], [[Ruggero I d'Altavilla]], primo conte normanno, espugnò Palermo<ref>{{Cita web |url=http://www.palermo-sicilia.it/palermo_storia.htm |titolo=PALERMO Sicilia – ''LA STORIA DI PALERMO: "Nel 1072 la città cade in mano al normanno conte Ruggero, ma il passaggio non avviene in modo violento: ai mercanti, gli artigiani e più in generale alla popolazione musulmana (ma anche di altre razze e religioni) viene consentito di continuare a vivere e ad esercitare la propria professione."'' |accesso=20 novembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190126071327/http://www.palermo-sicilia.it/palermo_storia.htm |urlmorto=no }}</ref>.
Nel [[1098]] i [[Normanni]] completarono la conquista del resto dell'isola: la capitale, prima della Gran Contea di Sicilia, poi del Regno di Sicilia, restò a Palermo, ma gli abitanti calarono drasticamente ({{formatnum:60000}}<ref>Buringh Eltjo (2010), Medieval Manuscript Production in the Latin West, Brill Editore, p.73 ISBN 978-9004175198</ref>), per scendere infine a {{formatnum:51000}} nel 1330<ref>J. Bradford De Long e Andrei Shleifer,[https://www.journals.uchicago.edu/doi/10.1086/467294 Princes and Merchants: European City Growth before the Industrial Revolution] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20191111115326/https://www.journals.uchicago.edu/doi/10.1086/467294 |data=11 novembre 2019 }}, in The Journal of Law and Economics, vol. 36, nº 2, 1993-10, pp. 671–702, DOI:10.1086/467294</ref>. L'arrivo dei Normanni a Palermo portò alla costruzione di un numero considerevole di edifici cristiani e la città raggiunse il massimo splendore sotto il governo di [[Ruggero II]]. Dopo il regno normanno in Sicilia salirono sul trono gli [[Hohenstaufen]] (dal [[1194]] al [[1266]]), che fecero di Palermo un centro amministrativo imperiale. Alla morte di [[Federico II di Svevia|Federico II]] ([[1250]]), Palermo e la Sicilia persero importanza nel panorama politico: il potere si spostò a [[Napoli]], con [[Carlo I d'Angiò|Carlo d'Angiò]]<ref>{{Cita web |url=https://books.google.it/books?id=NBd44ojflLMC&pg=PA173&lpg=PA173&dq=citt%C3%A0+europea+de+seta+inconfondibile&source=bl&ots=VZ1ToDMuM6&sig=qS-hKx5AdjTov_8I8mhTZU396zk&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiSmqbGu8fbAhVFOMAKHUzbBL8Q6AEIQjAD#v=onepage&q=citt%C3%A0%20europea%20de%20seta%20inconfondibile&f=false |titolo=Cesare de Seta, ''La città europea'', p.173, p.181 |accesso=5 agosto 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210531005440/https://books.google.it/books?id=NBd44ojflLMC&pg=PA173&lpg=PA173&dq=citt%C3%A0+europea+de+seta+inconfondibile&source=bl&ots=VZ1ToDMuM6&sig=qS-hKx5AdjTov_8I8mhTZU396zk&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiSmqbGu8fbAhVFOMAKHUzbBL8Q6AEIQjAD#v=onepage&q=citt%C3%A0%20europea%20de%20seta%20inconfondibile&f=false |urlmorto=no }}</ref> e gli [[Angioini]] (dal [[1266]] al [[1282]]). Proprio a Palermo nel [[1282]] ebbe inizio la [[guerra del Vespro]] contro i francesi. Al termine della guerra, la corona della Sicilia venne offerta al ramo cadetto degli aragonesi, e Palermo ne divenne la capitale.
===
[[File:Wolf-Dietrich-Klebeband Städtebilder G 141 III.jpg|min|Mappa di Palermo del 1581]]
La dominazione del [[Regno di Spagna]], che pose a Palermo la sede del [[Viceré]], ponendo un confine politico, culturale e religioso contro il mondo islamico, portò come conseguenza l'isolamento e l'impoverimento della Sicilia. L'agricoltura dell'isola fu spinta verso la coltivazione del grano duro, necessario alla flotta spagnola per il sostentamento degli equipaggi, e, quindi, oltre a produrre meno reddito, generava carestie da eccesso di esportazione. Scoppiarono molte rivolte, che, però, avevano più come bersaglio l'organismo, incaricato della ripartizione e raccolta di imposte e tasse e composto di nobili siciliani, che il re di Spagna. I due secoli di dominio spagnolo a Palermo terminarono nel [[1713]] con il [[Trattato di Utrecht]], che segnò la fine della guerra di successione spagnola.
Nel [[1734]] la città divenne dominio dei [[Borbone delle Due Sicilie|Borboni]], che mantennero il [[Regno di Sicilia]] e di Napoli separati. Nel [[1816]] i regni vennero riuniti nel [[Regno delle Due Sicilie]]: Palermo perse lo status di capitale, divenendo secondo centro amministrativo dopo [[Napoli]]. Tuttavia Palermo continuò a possedere il titolo di ''capitale della parte isolana del regno''<ref>{{Cita web |url=http://books.google.it/books?id=vG0_AAAAIAAJ&pg=PA175 |titolo=Copia archiviata |accesso=18 ottobre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120120014114/http://books.google.it/books?id=vG0_AAAAIAAJ&pg=PA175 |urlmorto=no }}</ref>.
=== Età contemporanea ===
{{vedi anche|Storia della Sicilia borbonica|Storia della Sicilia nel Regno d'Italia}}
[[File:Sanesi - La rivoluzione di Palermo-12 gennaio 1848 - ca. 1850.jpg|min|sinistra|La [[rivoluzione siciliana del 1848|rivoluzione siciliana]] a Palermo, il 12 gennaio [[1848]], miccia che innescò i [[Primavera dei popoli|moti]] in tutta Europa]]
La [[primavera dei popoli]], conosciuta anche come ''rivoluzione del 1848'', o ''moti del 1848''<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/rivoluzioni-del-1848_(Dizionario-di-Storia)/|titolo=rivoluzioni del 1848 in "Dizionario di Storia"|accesso=8 agosto 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170808113634/http://www.treccani.it/enciclopedia/rivoluzioni-del-1848_(Dizionario-di-Storia)/|urlmorto=no}}</ref>, cominciò proprio a Palermo il 12 gennaio di quell'anno e rappresentò la prima miccia dell'esplosione europea. L'insurrezione [[sicilia]]na portò alla dichiarazione di indipendenza e alla restaurazione del [[Regno di Sicilia (1848-1849)|Regno di Sicilia]]. Seguì una rivoluzione a [[Napoli]], il 27, che costrinse, due giorni dopo, [[Ferdinando II delle Due Sicilie|Ferdinando II]] a promettere una Costituzione, promulgata l'11 febbraio<ref>{{Cita web |url=https://books.google.it/books?id=y4dKabyE3V4C&pg=PA492 |titolo=Horst Dippel, ''Constitutions of the world'', pagina 492 |accesso=26 ottobre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201231054646/https://books.google.it/books?id=y4dKabyE3V4C&pg=PA492 |urlmorto=no }}</ref>.
Riconquistata la Sicilia con l'esercito, il sovrano ripristinò l'assolutismo e nell'isola si consolidò l'ostilità anti borbonica.
[[File:Boldini - Franca Florio.jpg|min|verticale|Donna [[Franca Florio]], simbolo della belle époque palermitana, ritratta da [[Giovanni Boldini]]]]
Nel [[1860]], dopo che a Palermo si era verificata la [[rivolta della Gancia]] repressa nel sangue dai borbonici, avvenne lo [[Sbarco a Marsala|sbarco dei garibaldini a Marsala]], che raggiunsero [[Insurrezione di Palermo (1860)|Palermo]] il 27 maggio, entrando in città dalla [[porta Termini]]. In tale occasione avvenne il bombardamento della città da parte dell'esercito borbonico con perdite tra i civili e distruzione. Nel 1866 la città fu protagonista della [[rivolta del sette e mezzo]] contro il nuovo Regno d'Italia da parte di ex garibaldini delusi, filo borbonici, repubblicani e persone affamate, con conseguente bombardamento operato dalla flotta, che distrusse non poche strutture architettoniche. Tuttavia la politica fiscale del governo sabaudo non mutò, sino a portare al regicidio di Umberto I.
Nel primo ventennio del [[XX secolo]] Palermo attraversò un'epoca florida, con un breve ma intenso periodo [[liberty]], caratterizzato prevalentemente da architetture di gusto eclettico. Protagonisti di questa stagione furono i [[Florio]]<ref name=Florio>{{cita web| url=https://www.raiplay.it/video/2011/06/I-Florio---La-Grande-Storia-b9ed5ff3-86f3-4663-975e-fa9e197260f4.html| titolo=I Florio| accesso=17 luglio 2021| dataarchivio=17 luglio 2021| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210717092415/https://www.raiplay.it/video/2011/06/I-Florio---La-Grande-Storia-b9ed5ff3-86f3-4663-975e-fa9e197260f4.html| urlmorto=sì}}</ref>, una famiglia di tradizione industriale, che rese protagonista la città in ambito internazionale nella cosiddetta ''[[Belle Époque]]''. Non interessata dal primo conflitto mondiale, Palermo subì notevoli distruzioni a causa dei bombardamenti durante la [[seconda guerra mondiale]], fino a essere occupata nel luglio [[1943]] dalle truppe alleate del generale statunitense [[George Patton]]<ref>{{cita web|url=http://www.ilportaledelsud.org/sbarco_sicilia.htm|titolo=Lo sbarco in Sicilia|3=01-06-2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080704061231/http://www.ilportaledelsud.org/sbarco_sicilia.htm|urlmorto=no}}</ref>.
[[File:Borsellino-falcone.jpg|min|sinistra|[[Giovanni Falcone]] e [[Paolo Borsellino]]]]
La città fu teatro, nell'ottobre del [[1944]], della [[Strage del pane]], episodio che diede di fatto il via alla stagione dell'[[EVIS]], conclusasi con la concessione dello status di Regione a [[Autonomia speciale della Sicilia|Statuto speciale]] alla Sicilia, che ha reso Palermo, ancora una volta, il centro della burocrazia e della politica regionale. A partire dalla fine degli anni '50 la principale organizzazione malavitosa siciliana, [[Cosa Nostra]], grazie al [[Miracolo economico italiano|boom economico]] e al processo di [[urbanizzazione]] della popolazione contadina, conosce una fase di crescita, riuscendo ad infiltrarsi nella spesa pubblica, nelle opere [[edilizia|edilizie]] di ricostruzione post bellica e di espansione della città. È l'epoca del [[sacco di Palermo]], l'espansione incontrollata della città verso nord, anche a costo dell'abbattimento di ville liberty. Dagli anni 60 agli anni 80, si ebbero 3 guerre di mafia con centinaia di morti tra i componenti della mafia. In quel periodo e in seguito furono colpiti anche imprenditori come [[Libero Grassi]], giornalisti, medici come [[Paolo Giaccone]], magistrati come [[Giovanni Falcone]] e [[Paolo Borsellino]], poliziotti come [[Ninni Cassarà]] e il patrimonio culturale italiano, cosa che portò a una forte risposta dello Stato e della società civile e ad un conseguente arretramento del potere mafioso. Si parlò dunque di "[[primavera di Palermo]]", sia per la notevole attività portata avanti, non senza polemiche e scelte controverse, dall'allora sindaco [[Leoluca Orlando]] mirata alla promozione e al recupero dell'immagine della città in [[Italia]] e nel [[mondo]], mortificata dalla lunga sequela di omicidi e crimini [[Mafia|mafiosi]], sia per la promozione di una cultura della [[legalità]] anche in ambito culturale ed educativo con la nascita di associazioni e comitati cittadini<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/2005/i/sezioni/cronaca/pintacuda/pintacuda/pintacuda.html?ref=search|titolo=Repubblica.it» cronaca» Morto padre Ennio Pintacuda ispirò la Primavera di Palermo|sito=www.repubblica.it|accesso=13 settembre 2022}}</ref>.
Nel marzo [[2015]] alcuni giuristi, attivisti dei diritti umani, amministratori pubblici e organizzazioni non governative sottoscrivono la ''Carta di Palermo'' per sollecitare la comunità mondiale a una revisione della legislazione sul permesso di soggiorno e delle politiche legate ai fenomeni migratori, sostenendo la mobilità umana internazionale come diritto inalienabile della persona<ref>{{Cita news |url=http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/03/15/news/migranti_palermo_battezza_la_carta_della_mobilita_internazionale_-109582575/ |titolo=Migranti, Palermo battezza la "Carta della mobilità internazionale" |pubblicazione=Repubblica.it |data=15 marzo 2015 |accesso=27 ottobre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181106211907/https://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/03/15/news/migranti_palermo_battezza_la_carta_della_mobilita_internazionale_-109582575/ |urlmorto=no }}</ref>. Nel novembre [[2015]] Palermo è entrata a far parte del programma ''Safer Cities'' lanciato nel [[1996]] dall'Agenzia [[Programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani|UN-Habitat]] delle [[Nazioni Unite]], assumendone la co-presidenza mondiale<ref>''[http://livesicilia.it/2015/12/25/a-palermo-in-atto-un-cambiamento-citta-in-cammino-verso-la-normalita_698290/ A Palermo in atto un cambiamento Città in cammino verso la normalità] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151226232723/http://livesicilia.it/2015/12/25/a-palermo-in-atto-un-cambiamento-citta-in-cammino-verso-la-normalita_698290/ |data=26 dicembre 2015 }}'', ''Live Sicilia'', 25 dicembre 2015</ref>.
=== Simboli ===
[[File:Palermu u Nicu.jpg|min|Il [[Genio di Palazzo Pretorio]]]]
[[File:Palermo-Stemma (1999).svg|sinistra|min|verticale|[[Stemma di Palermo|Stemma del comune]]]]
[[File:Palermo-Gonfalone.png|sinistra|verticale|min|Gonfalone del Comune]]
Lo [[Stemma di Palermo|stemma del comune di Palermo]] è stato ufficialmente riconosciuto con decreto del Capo del Governo del 18 maggio 1942<ref name="Bozzetti"/> ed è descritto dallo statuto comunale:
{{Citazione|di rosso all'aquila romana d'oro ad ali aperte, tenente con gli artigli una fascia carica delle iniziali S.P.Q.P}}
L'origine dello stemma non è certa, alcune fonti lo fanno risalire a una concessione del [[1154]] di re [[Guglielmo I di Sicilia]] mentre altre all'[[epoca romana]].
La descrizione del [[gonfalone]] è la seguente<ref>Il gonfalone è disciplinato dalle disposizioni statutarie del comune.</ref>:
{{Citazione|Drappo di rosso, frangiato d'oro caricato dell'aquila romana d'oro ad ali spiegate, tenente con gli artigli una fascia carica delle iniziali S.P.Q.P. Le parti di metallo ed i cordoni saranno dorati. L'asta verticale sarà ricoperta di bullette dorate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma della Città e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'oro.}}
[[File:Flag of Palermo (Variant).svg|min|Altra bandiera in uso<ref>{{Cita web|url=http://www.rbvex.it/italiac.html#paler|titolo=Italia città|sito=www.rbvex.it|accesso=15 giugno 2023}}</ref>]]
[[File:Palermo-Stemma (DCG 18 Maggio 1942).svg|min|Stemma civico nel disegno come da decreto di riconoscimento del 18 maggio 1942<ref name="Bozzetti">{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/20231f40-a0fd-4f63-a8a7-e37780616453/1205-palermo|titolo=Bozzetto dello stemma del Comune di Palermo|sito=Archivio Centrale dello Stato, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città|accesso=15 giugno 2023}}</ref>]]
Inoltre la città usa una [[bandiera]] [[Trinciato|trinciata]] che riprende i colori dello stemma, cioè giallo (nella parte superiore) e rosso (nella parte inferiore).
Un altro simbolo della città è il [[Genio di Palermo]], antico [[nume tutelare]] del luogo.
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine = Benemerito del Risorgimento BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro alle Città Benemerite del Risorgimento Nazionale
|collegamento_onorificenza = Città decorate di medaglia d'oro come "benemerite del Risorgimento nazionale"
|motivazione = Per commemorare le azioni eroiche della cittadinanza palermitana nei gloriosi fatti del 1848, che iniziarono il risorgimento nazionale e la conquista dell'unità. Nel 1848, un anno dopo il fallimento della sollevazione di Messina, Palermo divenne la guida del movimento rivoluzionario antiborbonico. Insorti il 12 gennaio, sotto la guida di R. Pilo e G. La Masa, i palermitani sconfissero in più riprese le truppe regolari e costituirono un governo provvisorio siciliano (2 febbraio), che fu l'ultimo a cadere, sotto i colpi del generale [[Carlo Filangieri]], il 15 maggio 1849.
|data = 22 maggio 1898<ref>La città di Palermo è la sesta, in ordine cronologico, tra le ventisette [[città decorate di medaglia d'oro come "benemerite del Risorgimento nazionale"]].</ref><ref>{{cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=17972|titolo=Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.|accesso=11 agosto 2010}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = Valor militare gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro al valor militare
|collegamento_onorificenza = Ricompense al valor militare
|motivazione = Fedele alla sua tradizione plurisecolare di patriottismo e di valore, riaffermatasi nelle gloriose gesta del 1848 e nei fasti del Risorgimento italiano, sorretta da incrollabile fede nei destini della Patria, resistette impavida, per oltre tre anni, in condizioni drammatiche, spesso disperate, al succedersi pervicace e spietato di massicci bombardamenti aerei nemici, tendenti ad abbattere il morale e la tenace resistenza della popolazione civile. L'inesorabile azione aerea nemica si abbatté sempre più violenta e indiscriminata su edifici, impianti pubblici, tempi, causando perdite gravissime tra la popolazione e danni incalcolabili. Oltre tremila morti, circa trentamila mutilati e feriti, in gran parte vecchi, donne e bambini, e la perdita di ingente patrimonio culturale, artistico e religioso, segnarono il calvario dell'olocausto glorioso. 10 giugno 1940 - 8 settembre 1943.
|data = 5 marzo 1964<ref>{{cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=18394|titolo=Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.|accesso=11 agosto 2010}}</ref>
}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
{{Vedi anche|Monumenti di Palermo|Palazzi di Palermo}}
{{UNESCO
|tipoBene = patrimonio
|nome = Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale
|nomeInglese = Arab-Norman Palermo and the Cathedral Churches of Cefalú and Monreale
|nome2 = <!-- (*) nome del bene in lingua italiana -->
|nomeInglese2 = <!-- (*) nome del bene in lingua inglese, come indicato sul sito UNESCO -->
|immagine = Arab-Norman Palermo montage.jpg
|anno = 2015
|annoEliminazione = <!-- (*) anno di cancellazione del patrimonio -->
|anno2 = <!-- (*) anno di riconoscimento -->
|tipologia = architettonico
|criterio = C (ii)(iv)
|pericolo = no
|link = 1487
|link2 = <!-- (*) Codice del bene -->
|linkMappa = <!-- Nome dell'immagine contenente la mappa. Basta il nome dell'immagine con l'estensione, non servono altri parametri -->
}}
Il maggior numero di monumenti della città è dislocato all'interno del [[Centro storico di Palermo|centro storico]]; altri sono distribuiti in tutto il territorio palermitano: ville storiche, torri d'avvistamento, tonnare, graffiti rupestri, antiche chiese o palazzi nobiliari.
=== Siti protetti dall'UNESCO ===
Le residenze arabo-normanne, la cattedrale e altre chiese, insieme al [[duomo di Monreale]] e a quello di [[Duomo di Cefalù|Cefalù]], sono state inserite nella [[lista dei patrimoni dell'umanità]] dall'[[UNESCO]] il 3 luglio del 2015 nel sito seriale "[[Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale]]".
I sette complessi monumentali palermitani che hanno tale riconoscimento sono<ref>[http://www.rivistasitiunesco.it/articolo.php?id_articolo=2584 SARà LA PALERMO ARABO-NORMANNA IL 51ESIMO SITO UNESCO ITALIANO? | SITI - PATRIMONIO ITALIANO UNESCO<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150706134055/http://www.rivistasitiunesco.it/articolo.php?id_articolo=2584 |data=6 luglio 2015 }}</ref>:
* Il [[Palazzo dei Normanni]] con la [[Cappella Palatina (Palermo)|Cappella Palatina]]
* La [[Chiesa di San Giovanni degli Eremiti]]
* La [[Chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio]] o della Martorana
* La [[Chiesa di San Cataldo (Palermo)|Chiesa di San Cataldo]]
* La [[Cattedrale di Palermo|Cattedrale]]
* [[La Zisa]]
* Il [[Ponte dell'Ammiraglio]]
Altri complessi architettonici con caratteristiche e tracce arabo normanne non rientrano formalmente nel sito seriale UNESCO, non rispondendo interamente ai suoi criteri: la [[Villa Di Napoli|Cuba Soprana]], inglobata dalla settecentesca Villa di Napoli, la [[Cubula]], la [[Cappella dell'Incoronata|Cappella di S. Maria l'Incoronata]], [[Chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi|San Giovanni dei Lebbrosi]], la [[Chiesa del Santo Spirito (Palermo)|Chiesa dei Vespri]], la [[Chiesa di Santa Cristina la Vetere]], il Palazzo dell'Uscibene, i [[Qanat di Palermo|Qanat]] e i [[Bagni di Cefalà Diana]]<ref>{{Cita web |url=http://www.onuitalia.com/2015/07/04/palermo-arabo-normanna-cube-castelli-e-parchi-oltre-il-sito-unesco-ce-ancora-tanto/ |titolo=Copia archiviata |accesso=18 febbraio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150928070620/http://www.onuitalia.com/2015/07/04/palermo-arabo-normanna-cube-castelli-e-parchi-oltre-il-sito-unesco-ce-ancora-tanto/ |urlmorto=sì }}</ref>.
=== Monumenti nazionali ===
Quattro beni monumentali sono riconosciuti e tutelati come [[Monumenti nazionali (Italia)|monumenti nazionali]]:
* La casa natale di [[Francesco Ferrara (economista)|Francesco Ferrara]] (r.d. n. 860 del 18/03/1928)
* La [[Chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio]] (nota come C''hiesa della Martorana'') (r.d. del 15/08/1869)
* La [[Chiesa di San Giovanni degli Eremiti]] (r.d. del 15/08/1869)
* La [[Chiesa di Santa Maria Maddalena (Palermo)|Chiesa di Santa Maria Maddalena]] (r.d. n. 462 del 14/07/1891)
=== Architetture religiose ===
{{vedi anche|Chiese di Palermo}}
{{immagine grande|Panoramica Cattedrale di Palermo.jpg|500px|[[Cattedrale di Palermo]].}}
All'interno del [[Palazzo dei Normanni]] si trova la sontuosa [[Cappella Palatina (Palermo)|Cappella Palatina]], fatta costruire da Ruggero II dopo l'incoronazione avvenuta nel 1130. [[File:Cappella Palatina (low-angle).jpg|min|sinistra|[[Cappella Palatina (Palermo)|Cappella Palatina]]]] Essa rappresenta una straordinaria sintesi di forme architettoniche latine, mosaici bizantini e [[muqarnas]] islamiche considerate tra le massime espressioni dell'arte [[Arte iranica|iranica]] e [[fatimida]]. Vicino è ubicata la [[chiesa di San Giovanni degli Eremiti]]; con le sue cupole rosse (dipinte così nel XIX secolo) è diventata uno dei simboli della città. Notevoli anche la [[chiesa della Martorana]] dalla ricchissima decorazione a [[mosaico]] del più puro stile [[Arte bizantina|bizantino]], la [[Chiesa di San Cataldo (Palermo)|chiesa di San Cataldo]] [[File:Palermo-San-Cataldo-bjs-1.jpg|min|[[Chiesa di San Cataldo (Palermo)|Chiesa di San Cataldo]]]] del [[1160]], dalla facciata tripartita sormontata da grosse cupole realizzate su tamburo e la [[basilica La Magione]], conosciuta anche come chiesa della Santissima Trinità, che presenta una pianta a forma basilicale a tre navate, sorrette da colonne; mentre internamente la costruzione si presenta molto squadrata e movimentata da una serie di archi ogivali, tipici dell'architettura normanna, che girano intorno alla chiesa.
[[File:Saint Jean des Ermites (Palerme) (6876043438).jpg|min|verticale|La [[Chiesa di San Giovanni degli Eremiti]]]]
[[File:Palermo-Magione-bjs-1.jpg|min|verticale|[[Basilica della Santissima Trinità del Cancelliere]], detta ''La Magione'']]
Sul [[Càssaro]], oggi Corso Vittorio Emanuele II, si affaccia lo splendido complesso della [[Cattedrale di Palermo|cattedrale]], eretta nel [[1185]] su un'area pianeggiante precedentemente occupata da una moschea araba.
La commistione artistica presente nell'edificio, sembra ripercorrere l'intera storia cittadina, con un portale laterale e delle torrette campanarie in stile gotico trecentesco, una facciata principale quattrocentesca, un'abside con decorazioni arabo-normanne, una cupola e cupolette laterali tardo barocche e numerosi inserzioni neogotiche dei primi anni del XIX secolo tra cui le parti basse del prospetto meridionale (oltre al nuovo transetto) e il gruppo di campanili sul [[Palazzo Arcivescovile (Palermo)|Palazzo Arcivescovile]] di [[Emmanuele Palazzotto]].
Per restaurare e rimodernare la basilica, l'interno venne ricostruito in stile neoclassico alla fine del XVIII secolo. Vi sono conservati i sarcofagi di [[Federico II di Svevia|Federico II]], [[Ruggero II]], [[Arrigo VI]], [[Costanza d'Altavilla]] e Costanza d'Aragona, oltre alla [[corona (copricapo)|corona]] d'oro di [[Costanza d'Altavilla|Costanza di Sicilia]], preziosi ornamenti e gioielli reali esposti nel tesoro della Cattedrale<ref>{{Cita web |url=http://www.cattedrale.palermo.it/monumento/museo/tesoro.htm |titolo=il sito ufficiale della cattedrale di Palermo<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=25 maggio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150923200917/http://www.cattedrale.palermo.it/monumento/museo/tesoro.htm |urlmorto=sì }}</ref>. La torre più imponente della cattedrale ospita 8 campane ambrosiane.
[[File:Basilica San Francesco d'Assisi, Palermo.jpg|min|[[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Palermo)|Basilica di San Francesco d'Assisi]]]]
Nell'arco del [[XII secolo|XII]] e [[XIII secolo]], in maniera particolare durante la dominazione [[angioini|angioina]], in città si sviluppò lo stile architettonico del [[gotico]], di cui sono esempi: la [[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Palermo)|chiesa di San Francesco d'Assisi]], con sovrapposizioni di linguaggi artistici diversi, tanto che in età barocca l'edificio, al suo interno, venne ricoperto da stucchi e affreschi da [[Pietro Novelli]] e nel [[1723]] [[Giacomo Serpotta]] adornò i pilastri con le statue delle Virtù.
Appartengono al periodo compreso tra la fine del XV e gli inizi del [[XVI secolo]] la [[chiesa della Gancia]], la [[Chiesa di San Francesco di Paola (Palermo)|chiesa di San Francesco di Paola]], la [[Chiesa di Santa Maria della Catena (Palermo)|chiesa di Santa Maria della Catena]], e la [[Chiesa di Santa Maria la Nova (Palermo)|chiesa di Santa Maria la Nova]].
Tra le chiese barocche sono degne di menzione: la [[Chiesa del Santissimo Salvatore (Palermo)|chiesa del Santissimo Salvatore]]; la [[chiesa della Madonna dei Rimedi]]; la [[Chiesa di Santa Caterina (Palermo)|chiesa di Santa Caterina]]; la [[chiesa di San Matteo al Cassaro]], che conserva le spoglie di [[Giacomo Serpotta]] e [[Vito D'Anna]]; la [[chiesa dell'Immacolata Concezione al Capo]], con un interno straordinariamente ricco di decorazione marmorea policroma; la [[chiesa di San Giuseppe dei Teatini]], di cui una delle facciate costituisce uno dei quattro prospetti architettonici dell'[[Quattro Canti (Palermo)|Ottagono del Sole]]; la [[Chiesa del Gesù (Palermo)|chiesa del Gesù o Casa Professa]], rivestita al suo interno da bassorilievi marmorei posti sulla tribuna e Putti, tutti su modelli di [[Giacomo Serpotta]], esperto in "barocco sacro".
[[File:Chiesa di San Domenico Palermo.jpg|min|verticale|[[Chiesa di San Domenico (Palermo)|Chiesa di San Domenico]]]]
[[File:Sicilia Palermo7 tango7174.jpg|min|Interno della [[Chiesa del Gesù (Palermo)|chiesa del Gesù]], detta ''Casa Professa'']] La [[Chiesa di San Domenico (Palermo)|chiesa di San Domenico]], con il caratteristico fronte formato da un telaio di colonne, di dimensioni maggiori di quelle della Cattedrale stessa, maestosa e dalla facciata sgargiante domina l'omonima piazza, con al centro la [[Colonna dell'Immacolata (Palermo)|colonna dell'Immacolata]], creando così una grande sintonia tra piazza e facciata della chiesa. Dalla metà del [[XIX secolo]] la chiesa è adibita a Pantheon dei siciliani illustri.
La seicentesca [[chiesa del Carmine Maggiore]], nello storico quartiere [[Albergheria]], è una basilica a [[croce latina]] con tre navate, sorretta da 12 colonne in pietra di [[Monte Billiemi|Billiemi]] con [[capitelli dorici]], e una splendida cupola, costruita nel [[1680]], ricca di elementi scultorei e completamente rivestita nella parte esterna da [[maioliche]] smaltate con colori, che richiamano lo stile arabo, unica nel suo genere non solo a Palermo, ma in tutta la Sicilia.
Una menzione a parte merita la [[Chiesa di Santa Maria dello Spasimo (Palermo)|chiesa di Santa Maria dello Spasimo]], costruita a partire dal [[1509|1509, dove era conservato lo]] [[Spasimo di Sicilia]]: è un suggestivo teatro all'aperto e vi si allestiscono spesso mostre ed eventi. Ospita inoltre gli uffici della Fondazione The Brass Group, il Museo del jazz, la Scuola Popolare di Musica, il Ridotto, denominato anche Blue Brass e la Scuola Europea d'Orchestra Jazz.
Un particolare interesse ha il [[santuario di Santa Rosalia]] sito sul [[Monte Pellegrino]], costruito nel [[1626]] in una grotta, già sede di un santuario dedicato a [[Tanit]], e presunto luogo di ritrovamento del corpo di [[Santa Rosalia]], patrona principale della città.
=== Architetture civili ===
{{Vedi anche|Architetture civili di Palermo}}
[[File:Qanat di Palermo 2.jpg|min|verticale|sinistra|[[Qanat]] Gesuitico Basso]]
[[File:Normandiarren gaztelua.jpg|min|[[Palazzo dei Normanni]], sede del [[Assemblea regionale siciliana|Parlamento siciliano]]]]
Di particolare interesse sono i [[Qanat di Palermo|Qanat]], imponente opera di [[ingegneria idraulica]] costruita nel sottosuolo della città a cavallo tra la dominazione araba e il periodo normanno.<ref>{{cita web|url=http://www.ilportaledelsud.org/qanat.htm|titolo=I qanat di Palermo|accesso=11 agosto 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100116070324/http://www.ilportaledelsud.org/qanat.htm|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita web|http://www.ilportaledelsud.org/qanat.htm|I qanat di Palermo|01-06-2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090510074548/http://www.ilportaledelsud.org/qanat.htm|urlmorto=no}}</ref> Al periodo normanno risalgono diversi castelli e palazzi costruiti dai sovrani normanni. Fra questi ricordiamo il [[Palazzo dei Normanni]], la più antica residenza reale d'Europa, dimora dei sovrani del [[Regno di Sicilia]] e sede imperiale di Federico II e Corrado IV, oggi sede dell'Assemblea Regionale Siciliana; e le residenze di villeggiatura: il [[La Zisa|Palazzo della Zisa]] [[File:Palazzo Zisa PA 03.JPG|min|La Zisa: Facciata|sinistra]] e il suo sistema di fontane; il [[Palazzo della Cuba]]; il [[castello di Maredolce]], sito all'interno del [[Parco della Favara]]; il [[Castello dell'Uscibene]].[[File:Palermo-Ponte-Ammiraglio-bjs2007-01.jpg|min|[[Ponte dell'Ammiraglio]]]] Agli edifici [[Architettura arabo-normanna|arabo-bizantino-normanni]] va affiancato il [[Ponte dell'Ammiraglio]], del [[1131]], a dodici archi. Durante il dominio [[aragonesi|aragonese]], la città si arricchisce di pregevoli palazzi nobiliari e chiese caratterizzati da un tipico [[gotico]] proveniente dal Regno di [[Aragona]] e dalla contea di [[Catalogna]] (il [[Gotico spagnolo|gotico catalano]]). Il [[Palazzo Sclafani]], del [[1330]], costruito dal conte di Adernò ([[Adrano]]) Matteo Sclafani.
[[File:Palermo-Palazzo-Chiaramonte-bjs2007-07.jpg|min|sinistra|Particolare della facciata di [[Palazzo Chiaramonte-Steri]]]]
Coevo è [[Palazzo Chiaramonte]] detto Steri, in piazza Marina, già sede e carcere dell'inquisizione e attualmente sede del rettorato palermitano. Il [[Palazzo Conte Federico]] è uno dei più antichi edifici di Palermo. La sua torre arabo-normanna, denominata ''Torre di Scrigno'', è infatti datata al [[XII secolo]]. Del 1473 è [[palazzo Alliata di Pietratagliata]]; mentre risale al [[1490]] la costruzione del [[Palazzo Ajutamicristo]], noto per gli sfarzosi interni.[[File:Palazzo Abatellis Palermo 384.jpg|min|verticale|Portale gotico di [[Palazzo Abatellis]]]] Nel [[1495]] venne edificato in stile catalano il [[Palazzo Abatellis]]: ospita la Galleria Regionale d'arte Moderna e Medievale. Pure tardo quattrocentesco è Palazzo Bonet, sede della [[Galleria d'arte moderna Sant'Anna|GAM di Palermo]].
Tra i numerosi edifici cinquecenteschi vanno menzionati: il [[Palazzo Alliata di Villafranca]], situato nella scenografica [[Piazza Bologni]]; il [[Palazzo Scavuzzo]]; il [[Palazzo Castrone-Santa Ninfa]]; il [[Palazzo Branciforte]]; il [[Palazzo Bordonaro]]; il nucleo originario di [[Palazzo Bonocore]], tra gli edifici che fanno da cornice a [[Piazza Pretoria]].
[[File:Palermo-Palazzo-Pretorio-bjs2007-01.jpg|min|[[Palazzo delle Aquile|Palazzo Pretorio]] detto anche ''Palazzo delle aquile'']]
Nel [[1583]] fu eretta la [[Porta Nuova (Palermo)|Porta Nuova]]. La versione esistente risale al [[1669]] ed è caratterizzata da una copertura a [[piramide]] ricoperta di maioliche colorate. Tra le tante testimonianze della Palermo barocca anche [[Palazzo Asmundo]].
[[Palazzo Mirto]] con parti risalenti al XIII secolo, ma terminato tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento, è arredato con opere d'arte che vanno dal [[XVII]] al [[XIX secolo]]. Del [[Seicento]] è anche il [[Loggiato San Bartolomeo]], adiacente a [[Porta Felice]].
[[File:Vito D Anna Apoteosi Palermo.jpg|min|verticale|sinistra|[[Vito D'Anna]], ''[[Apoteosi di Palermo]]'', 1760]]
[[Palazzo Isnello]] con una facciata post-[[barocca]] al suo interno ospita l'[[Apoteosi di Palermo]], di [[Vito D'Anna]], una delle otto rappresentazioni iconiche del [[Genio di Palermo]]. [[Palazzo Comitini]], sitoin [[via Maqueda]] e già sede della Provincia Regionale di Palermo, presenta interni ricchi di stucchi, soffitti affrescati e opere d'arte, tra cui due tele di [[Renato Guttuso]]. Il [[Palazzo Valguarnera-Gangi]], noto per essere stato scelto dal regista [[Luchino Visconti]] come set di una delle più affascinanti scene della celebre pellicola ''Il Gattopardo: la scena della festa e del ballo'', è una delle più importanti dimore nobiliari della Sicilia. Completato nel 1784, [[Palazzo Riso]], è un esempio del passaggio dallo stile tardo [[Barocco siciliano]] al [[Neoclassicismo]] per opera di [[Giuseppe Venanzio Marvuglia]].
Nel [[XVIII secolo]] la zona limitrofa della città muta considerevolmente per il sorgere di numerose ville neoclassiche.
Tra esse vanno ricordate: la maestosa [[Villa Belmonte all'Acquasanta]], realizzata da [[Giuseppe Venanzio Marvuglia]] in stile neoclassico; nonché [[Villa Niscemi]], [[Villa Malfitano Whitaker]], [[Villa Trabia]], [[Villa Tasca|Villa Camastra]], [[Villa Boscogrande]], [[Villa Lampedusa]], [[Villa Raffo]].
Neoclassici sono i due [[Palchetto della Musica|Palchetti della Musica]]: il primo del 1844, sito nella spianata del [[Foro Italico (Palermo)|Foro Italico]], progettato per ospitare i concertini domenicali da [[Domenico Lo Faso Pietrasanta]] e da [[Carlo Giachery]]; il secondo, del 1875, sito in [[Piazza Castelnuovo]], voluto dalla famiglia Ingham.
Tra la fine del Settecento e il [[1814]] nasce il [[Palazzo d'Orléans]], oggi sede della Presidenza della Regione Sicilia.
[[File:Palazzina cinese 0001.JPG|min|La [[Palazzina Cinese]] all'interno del Parco d'Orléans]]
Particolarmente originale è la [[Palazzina Cinese]] di [[Giuseppe Venanzio Marvuglia]], dimora di villeggiatura di [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]], che unisce i canoni dell'architettura neoclassica con l'eclettismo del tempo di ispirazione orientale.
All'inizio del [[XX secolo]], la città comincia a estendersi fuori le mura verso nord, soprattutto lungo una nuova strada chiamata [[Viale della Libertà (Palermo)|via Libertà]]. In questo quartiere vengono costruite numerose ville e palazzi in stile eclettico e ''liberty'', da parte di molti architetti, tra i quali i fratelli [[Giovan Battista Palazzotto|Giovan Battista]] e [[Francesco Paolo Palazzotto]], ed [[Ernesto Basile]]. La città mostra nuovi fermenti in più settori, quali l'economico, l'industriale, il culturale, l'artistico, l'architettonico, ecc., grazie anche all'intraprendenza di più famiglie, come i [[Florio]], i [[Whitaker (famiglia)|Whitaker]], i [[Edizioni Remo Sandron|Sandron]], i [[Vittorio Ducrot|Ducrot]], i [[Ernesto Basile|Basile]], i [[Mario Rutelli|Rutelli]], gli Utveggio, e altre. Si rinnova, dotandosi di nuovi ospedali, teatri, come il celebre [[Teatro Massimo Vittorio Emanuele|Teatro Massimo]], il [[Teatro Politeama (Palermo)|Politeama Garibaldi]], il [[Teatro Biondo]] e altri edifici pubblici. Il crollo economico della famiglia Florio, segnerà la fine di quest'epoca.
[[File:Villino florio 2.jpg|min|verticale|Il [[Villino Florio]] all'Olivuzza]]
Fra i molti villini [[liberty]] vanno ricordati il [[Villino Florio]], che con il suo stile eclettico rappresenta un magnifico esempio dell'[[Art Nouveau]], messa in luce da [[Ernesto Basile]], e il [[Villino Favaloro]], progettato dal padre [[Giovan Battista Filippo Basile]]. L'esempio più significativo di liberty a [[Mondello]], che diventerà in breve tempo la spiaggia preferita dei palermitani, è lo stabilimento balneare, realizzato nel 1912.
[[File:Stabilimento Balneare, Mondello.jpg|min|sinistra|Lo stabilimento balneare di Mondello a palafitta sul mare]]
Durante l'[[Fascismo|epoca fascista]] l'architettura ufficiale, finalizzata all'esaltazione del regime vigente, assume connotati dall'aspetto maestoso, che si ispirano alla romanità e alla cultura latina, tipici del [[Neoclassicismo]], spesso mescolati all'ondata della nuova corrente del [[Futurismo]]. Vengono costruiti importanti edifici pubblici quali: il [[Palazzo di Giustizia (Palermo)|Palazzo di Giustizia]] (progettato nel [[1938]] ma ultimato nel [[1957]] dagli architetti [[Gaetano Rapisardi|Gaetano]] ed Ernesto Rapisardi in puro stile [[Razionalismo italiano|razionalista italiano]]); in [[via Roma]] il [[Palazzo delle Poste (Palermo)|Palazzo delle Poste]] e la casa del fascio, oggi Caserma dei Vigili del Fuoco, primi esempi di edifici in cemento armato in città. Degni di nota sono pure l'[[Ingresso monumentale di via Roma]], la ''Sede del Banco di Sicilia'' in [[via Roma]] e la Casa del Mutilato. Viene pure edificato un quartiere di case popolari, il Littorio, in Via Libertà, con la tecnica dei muri portanti in mattoni di laterizi, estranei all'uso locale, che è rimasto il più razionale esempio di edilizia popolare in città.
[[File:Palermo - panoramio (29).jpg|min|Il [[Palazzo delle Poste (Palermo)|Palazzo delle poste]]]]
Durante gli anni successivi alla seconda guerra mondiale, a causa della devastazione della guerra, si è avuto l'abbandono da parte dei cittadini del centro urbano originario e lo spostamento verso le periferie, soprattutto verso nord nella "piana dei Colli". L'immigrazione dalla provincia ha determinato un boom della popolazione e, quindi edilizio, senza precedenti, che ha portato alla creazione nuovi quartieri residenziali, composti principalmente da palazzi in cemento armato. A partire dagli anni 50 vengono costruiti vari quartieri di edilizia pubblica residenziale, tra questi nella zona nord della città ZEN (Zona Espansione Nord) e ZEN2, mai completati e rimasti separati dal resto della città.<ref>[https://www.ingenio-web.it/26510-il-ricordo-dellesperienza-di-vittorio-gregotti-a-palermo Il ricordo dell'esperienza di Vittorio Gregotti a Palermo]</ref> A partire dagli anni 60 viene costruito il polo universitario di viale delle Scienze.
Gli edifici più alti della città sono il [[Grattacielo Ina Assitalia]] (90 metri) nel centro della città in piazzale Ungheria; Torre Resuttana I (63 metri); Torre Resuttana II (60 metri) e Torre Sperlinga (59 metri). Altri edifici di interesse sono: il palazzo della sede dell'[[Enel]] del [[1961]], concepito da [[Giuseppe Samonà]] secondo i canoni del [[Brutalismo]]; Palazzo Amoroso e la sede della [[Banca Commerciale Italiana]] (oggi Intesa Sanpaolo), entrambe opere del celebre gruppo [[BBPR]]; la [[Piscina olimpionica comunale di Palermo|piscina olimpionica comunale]], costruita tra il 1963 e 1970; la sede regionale della [[Rai]], edificata nel [[1980]] e i [[Architettura postmoderna|postmoderni]] nuovi edifici del tribunale, progettati nel [[1981]], siti proprio dietro il [[Palazzo di Giustizia (Palermo)|Palazzo di Giustizia]].
====Mura e porte di Palermo====
{{vedi anche|Mura di Palermo}}
[[File:Porta Nuova (1036665013).jpg|min|sinistra|[[Porta Nuova (Palermo)|Porta Nuova]]]]
Le prime mura furono costruite nel periodo punico, poi ampliate dagli arabi e dai normanni. Tra gli altri reperti, sono visibili alcune porzioni della cinta bastionata cinquecentesca, che, fino alla fine del [[XVIII secolo]], circondava il centro cittadino. In particolare, sono integri alcuni bastioni, porte urbane e piccoli tratti delle cinta murarie, che sono state risparmiate dall'urbanizzazione [[XIX secolo|ottocentesca]], oltre che alcune torri di avvistamento.
Di alcune porte sono rimasti solo i nomi. Tra le esistenti ricordiamo: la già citata [[Porta Nuova (Palermo)|porta Nuova]] del 1669; [[Porta Sant'Agata]], costruita in pietra grezza e grossi blocchi di tufo, che presenta una fessura dalla tipica forma del periodo [[Normanni|normanno]].
L'ingresso più recente di epoca fascista in stile [[modernismo (architettura)|modernista]]: è l'[[ingresso monumentale di via Roma]].
Lungo la costa, soprattutto quella settentrionale nei pressi delle borgate di Mondello e Sferracavallo, sono presenti alcune torri di avvistamento. Queste strutture difensive, sorte a partire dal tardo Medioevo, avevano lo scopo di avvisare la popolazione dell'arrivo dei pirati ed essendo collegate fra loro da un sistema di comunicazione basato su segnali di fumo, trasmettevano il segnale anche alle località vicine. Nell'entroterra sono visibili tracce di torri e bagli che rappresentavano delle residenze votate alla produzione agraria, ma anche delle strutture difensive e di osservazione.
=== Piazze ===
[[File:Sicilia Palermo1 tango7174.jpg|min|[[Piazza Pretoria]]]]
[[Piazza Pretoria]], incorniciata dal [[Palazzo delle Aquile]], la [[Chiesa di Santa Caterina (Palermo)|Chiesa di Santa Caterina]], [[Palazzo Bonocore]] e, oltre la [[Via Maqueda]], dal prospetto laterale della [[Chiesa di San Giuseppe dei Teatini]], presenta al centro l'imponente [[Fontana Pretoria|fontana]] [[rinascimentale]] di [[Francesco Camilliani]].
L'incrocio tra [[Cassaro (Palermo)|via Vittorio Emanuele II]] (detto ''Cassaro'') e [[via Maqueda]] crea la piazza ottagonale, che rappresenta il centro della città antica, [[Piazza Vigliena]] (detta anche ''teatro del sole''), racchiusa da quattro prospetti architettonici (conosciuti come ''quattro canti''). Le due strade formano la cosiddetta ''croce barocca'' che suddivide la città in quattro parti (detti mandamenti): [[Kalsa]], [[La Loggia (Palermo)|La Loggia]], [[Seralcadio]], [[Albergheria]].
[[File:Quattro Canti (25680835008).jpg|min|sinistra|[[Quattro Canti (Palermo)|I Quattro Canti]]: monumento simbolo dei viceré spagnoli.]]
I canti sono articolati su più livelli, con fontane che rappresentano i fiumi storici della città ([[Oreto]], [[Kemonia]], Pannaria, [[Papireto]]), allegorie delle quattro stagioni, statue di sovrani spagnoli ([[Carlo V]], [[Filippo II di Spagna|Filippo II]], [[Filippo III di Spagna|Filippo III]] e [[Filippo IV di Spagna|Filippo IV]]) e infine, nell'ordine superiore, le quattro sante patrone di Palermo ([[Sant'Agata]], [[Ninfa (martire)|Santa Ninfa]], [[Oliva di Palermo|Santa Oliva]] e [[Cristina di Bolsena|Santa Cristina]]), che prima dell'avvento di [[Santa Rosalia]] proteggevano ognuna un mandamento di Palermo.
Davanti al [[Palazzo Steri]] Chiaramonte si estende l'ampia [[Piazza Marina]], che contiene il [[Giardino Garibaldi]], ridefinito da [[Giambattista Basile]] nel [[1863]] e dominato da imponenti [[ficus magnolioides]]. Tra la [[chiesa di San Domenico (Palermo)|chiesa di San Domenico]] e la [[via Roma (Palermo)|via Roma]] si apre [[piazza San Domenico (Palermo)|piazza San Domenico]], con al centro di essa la [[Colonna dell'Immacolata (Palermo)|Colonna dell'Immacolata]], del [[1726]]. Tutt'intorno alla colonna, proprio nel centro esatto della piazza, vi è una formazione circolare di statue marmoree raffiguranti alcuni tra i più grandi cardinali del passato della città. Su Corso Vittorio Emanuele II si apre invece la [[Piazza Bologni]], piazza quadrangolare su cui si affacciano [[palazzo Belmonte-Riso]], [[palazzo Alliata di Villafranca]] e palazzo Ugo delle Favare. Al centro la statua di [[Carlo V]], opera di [[Li Volsi|Scipione Li Volsi]], del [[1630]]. [[Piazza Castelnuovo]] e l'adiacente [[Piazza Ruggero Settimo]] formano un unico ampio spazio, comunemente chiamato ''Piazza Politeama'', che contiene un [[Palchetto della Musica]]. [[Piazza del Parlamento]], antistante il [[Palazzo dei Normanni]], presenta il [[Teatro marmoreo|Teatro Marmoreo di Re Filippo V di Spagna]], un gruppo scultoreo monumentale, opera dello scultore [[barocco]] [[Gaspare Guercio]] e di Carlo D'Aprile, con l'attuale statua, realizzata da [[Nunzio Morello]] nel [[1856]] in sostituzione della precedente, rappresenta [[Filippo V di Spagna]]. [[Piazza Vittorio Veneto (Palermo)|Piazza Vittorio Veneto]], opera di [[Ernesto Basile]], presenta un colonnato a forma di esedra con al centro un imponente monumento dedicato alla Libertà, con alla sommità una statua in bronzo raffigurante la ''Vittoria alata'' di [[Mario Rutelli]]. A queste si aggiungono [[Piazza Verdi (Palermo)|Piazza Verdi]], [[Piazza Marina]], [[Piazza della Vittoria (Palermo)|Piazza della Vittoria]], [[Piazza Giulio Cesare (Palermo)|Piazza Giulio Cesare]], [[Piazza Bellini (Palermo)|Piazza Bellini]], [[Genio di Piazza Rivoluzione|Piazza Rivoluzione]], [[Piazza Magione]], [[Piazza Garraffello]].
=== Teatri ===
{{Doppia immagine verticale|right|Palermo-Teatro-Massimo-bjs2007-02.jpg|Palermo Teatro Politeama BW 2012-10-09 16-44-27.jpg|200px|[[Teatro Massimo Vittorio Emanuele]].|[[Teatro Politeama (Palermo)|Politeama Garibaldi]].}}
*[[Teatro Massimo Vittorio Emanuele]]: è il terzo per dimensioni, dopo l'[[Opéra national de Paris|Opéra national]] di [[Parigi]] e [[Wiener Staatsoper|Staatsoper]] a [[Vienna]]<ref>{{cita web | 1 = http://www.trivago.it/palermo-45820/teatroopera/teatro-massimo-136518/opinione-o324924 | 2 = Teatro Massimo | 3 = 02-06-2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090828093803/http://www.trivago.it/palermo-45820/teatroopera/teatro-massimo-136518/opinione-o324924 | urlmorto = sì }}</ref>, tra i teatri lirici d'[[Europa]] e presenta un'acustica perfetta<ref>{{cita web|url=http://www.morfoedro.it/doc.php?n=141&lang=it|titolo=Teatro Massimo di Palermo: il monumento|accesso=2 giugno 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722042601/http://www.morfoedro.it/doc.php?n=141&lang=it|urlmorto=no}}</ref>;
* [[Teatro Politeama (Palermo)|Politeama Garibaldi]]: progettato da [[Giuseppe Damiani Almeyda]] in stile [[neoclassico]] "pompeiano", l'ingresso è costituito da un arco di trionfo sormontato dalla quadriga bronzea di [[Apollo]], opera di [[Mario Rutelli]];
* [[Teatro Garibaldi (Palermo)|Teatro Garibaldi]]<ref>{{cita web | 1 = http://www.storiamediterranea.it/public/md1_dir/r847.pdf | 2 = Miti del Risorgimento a Palermo | 3 = 02-06-2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110722053825/http://www.storiamediterranea.it/public/md1_dir/r847.pdf | urlmorto = no }} {{pdf}}</ref>;
* [[Teatro Biondo]]: inaugurato nel [[1903]], è in puro stile ottocentesco, ma dotato di suggestivi arredi in stile [[liberty]];
* [[Teatro al Massimo]];
* [[Teatro di Verdura]]: essendo all'aperto, viene utilizzato durante l'estate per le rappresentazioni del Teatro Massimo<ref>{{cita web|url=http://www.teatromassimo.it/URP/urp.php?lingua=it&op=comunicati&id_comunicato=326|titolo=Stagione estiva del Teatro Massimo|accesso=2 giugno 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722054043/http://www.teatromassimo.it/URP/urp.php?lingua=it&op=comunicati&id_comunicato=326|urlmorto=no}}</ref>;
* [[Teatro Santa Cecilia]]<ref>{{cita web | 1 = http://www.amopalermo.com/2008/04/il-teatro-di-santa-cecilia-ed-il-teatro.html | 2 = Teatro di Santa Cecilia | 3 = 02-06-2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090827151909/http://www.amopalermo.com/2008/04/il-teatro-di-santa-cecilia-ed-il-teatro.html | urlmorto = no }}</ref>: ospita i concerti e gli eventi culturali della [[Brass Group|Fondazione Brass Group]].
* [[Teatro Zappalà]]: venne fondato da Franco Zappalà e da suo fratello Nino;
* [[Teatro Libero (Palermo)|Teatro Libero]]: vi vengono rappresentati spettacoli di sperimentazione;
* [[Teatro Ditirammu]]: è il teatro del canto e della tradizione popolare;
* [[Teatro Lelio]]: è un teatro contemporaneo della città, situato in una zona residenziale;
* [[Teatro Bellini (Palermo)|Teatro Bellini]]: nel quartiere [[Kalsa]], il "Regio Teatro Carolino", costruito nel [[1726]], fu ribattezzato "Teatro Bellini" solo nel [[1848]]<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2007/giugno/25/teatro_storico_Ora_una_pizzeria_co_9_070625096.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2007/giugno/25/teatro_storico_Ora_una_pizzeria_co_9_070625096.shtml|titolo=Il teatro storico? Ora è una pizzeria|accesso=2 giugno 2010}}</ref>.
=== Mercati storici ===
[[File:Mercato Ballarò.JPG|min|sinistra|Mercato di [[Ballarò (Palermo)|Ballarò]]]]Palermo conserva il suo aspetto mediterraneo nei vari mercati storici: i più caratteristici sono la [[Vucciria]], [[Ballarò (Palermo)|Ballarò]] e [[Il Capo (Palermo)|Il Capo]].
La Vucciria è sita all'interno del mandamento Castellammare tra via Roma, il Cassaro e la Cala, il vecchio porto cittadino, la cui vicinanza stimolò l'insediamento di mercanti e commercianti genovesi, pisani, veneziani sin dal XII secolo. La presenza di numerosi artigiani si riscontra nella toponomastica. Il termine ''Bucceria'' deriva dal [[Lingua francese|francese]] ''boucherie'', "macelleria". Il mercato era infatti inizialmente destinato al macello e alla vendita delle carni; in seguito del pesce, della frutta e della verdura.
Ballarò è il più antico mercato di Palermo e si estende da piazza Casa Professa ai [[bastioni]] di corso Tukory. È uno dei più pittoreschi mercati di ''grascia'', cioè d'alimentari<ref>{{cita web | 1 = http://www.trinacriaonline.com/ballaro.asp | 2 = Ballarò | 3 = 01-06-2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090907084348/http://www.trinacriaonline.com/ballaro.asp | urlmorto = sì }}</ref>.
Il Capo si sviluppa nel cuore dell'omonimo quartiere: conserva elementi popolari del tipico mercato mediterraneo. Altri mercati storici sono il [[Mercato delle Pulci (Palermo)|mercato delle Pulci]] e dei [[Lattarini]]; un mercato dell'usato si trova anche in [[Piazza Marina]].
=== Siti archeologici ===
[[File:Case romane piazza sett'angeli palermo.JPG|min|verticale|Mosaici pavimentali di [[domus]] romane in piazza Sett'Angeli]]
[[File:DSC00355 - Orfeo (epoca romana) - Foto G. Dall'Orto.jpg|verticale|min|sinistra|Pavimentazione di una casa romana di [[Villa Bonanno]].]]
Vi sono tracce puniche in porzioni dell'antica cinta muraria e nella [[necropoli punica di Palermo|necropoli punico-romana]], situata nei pressi di corso Pisani.
Del periodo [[Fenici|punico]] rimane essenzialmente l'impianto urbano della città, corrispondente a un asse urbano principale ([[il Cassaro]]) e una viabilità minore che si dirama da questo; sono scarse, invece, le testimonianze tangibili.
All'interno di [[Villa Bonanno]] sono visitabili i resti di due [[Casa romana|domus]] romane, poste di fronte al [[Palazzo dei Normanni]]; altre abitazioni si trovano nei pressi di piazza Pretoria e piazza Sett'Angeli. Quest'ultimo sito presenta stratificazioni, che vanno dal periodo ellenistico-romano a quello bizantino; tra i resti, le pavimentazioni musive di una casa patrizia, un tratto stradale coevo e la parte basamentale di un pilastro di epoca bizantina.<ref>''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/08/11/un-tesoro-negli-scavi-di-piazza-sett.html Un tesoro negli scavi di piazza Sett'Angeli] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151222101708/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/08/11/un-tesoro-negli-scavi-di-piazza-sett.html |data=22 dicembre 2015 }}'', ''Repubblica.it'', 8 novembre 2015.</ref>
Il [[Parco archeologico del Castellammare]], nei pressi della [[La Cala (Palermo)|Cala]], include i resti del [[Castello a Mare (Palermo)|castello-fortezza di epoca normanna]], una [[necropoli]] [[islam]]ica e i resti della Chiesa di Santa Maria di Piedigrotta, quasi interamente rasa al suolo dai bombardamenti del [[1943]].
=== Cimiteri monumentali e catacombe ===
{{vedi anche|Cimiteri di Palermo}}
=== Musei ===
{{vedi anche|Musei di Palermo}}
[[File:Museo Salinas Agorà.JPG|min|verticale|[[Museo archeologico regionale Antonio Salinas]]]]
* [[Museo
* [[
* [[Museo diocesano (Palermo)|MUDIPA - Museo diocesano di Palermo]]
* [[Palazzo Branciforte|Palazzo Branciforte - Museo della Fondazione Sicilia]], (collezioni archeologiche, numismatiche, filateliche, scultoree, di maioliche e pupi siciliani)
* [[Villa Zito|Villa Zito - Museo della Fondazione Sicilia]], (pinacoteca)
* [[Palazzo Butera|Palazzo Butera - Collezione Francesca e Massimo Valsecchi]]
* [[Galleria d'arte moderna Sant'Anna|GAM - Galleria d'arte moderna Sant'Anna]]
* [[Museo d'arte contemporanea della Sicilia|RISO - Museo d'arte contemporanea della Sicilia]]
* [[Museo etnografico siciliano Giuseppe Pitré|Museo etnografico siciliano "Giuseppe Pitré"]]
* [[Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino]]
* [[Museo d'arte islamica (Palermo)|La Zisa - Museo d'arte islamica]]
* [[Museo del Risorgimento
* [[
* [[
* [[Museo di paleontologia e geologia Gaetano Giorgio Gemmellaro]]
* [[Osservatorio astronomico di Palermo|Museo dell'osservatorio astronomico di Palermo Giuseppe S. Vaiana]]
* [[Museo di zoologia Pietro Doderlein]]
* [[Museo della radiologia]]
* [[Arsenale di Palermo - Museo del mare]]
* Palermo Museum<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/palermo-musei-e-monumenti/palermo-museum|titolo=Palermo Museum}}</ref>
* Museo della memoria 1943<ref>{{Cita web|url=http://www.museosicilia1943.it/site/palermo-2/|titolo=Palermo}}</ref>
* No Mafia Memorial<ref>{{Cita web|url=https://www.nomafiamemorial.org/|titolo=Il No mafia memorial}}</ref>
* Museo alla Squadra mobile di Palermo<ref>{{Cita web|url=https://palermo.repubblica.it/cronaca/2022/07/22/news/la_memoria_dei_grandi_poliziotti_nasce_un_museo_alla_squadra_mobile_di_palermo-358681924/|titolo=La memoria dei grandi poliziotti, nasce un museo alla Squadra mobile di Palermo}}</ref>
* Casa museo del beato Padre Giuseppe Puglisi<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/palermo-musei-e-monumenti/casa-museo-del-beato-giuseppe-puglisi|titolo=Casa Museo del Beato Giuseppe Puglisi}}</ref>
* Museo del presente e della memoria della lotta alle mafie Giovanni Falcone-Paolo Borsellino<ref>{{Cita web|url=https://www.orizzontescuola.it/il-23-maggio-apre-a-palermo-il-museo-del-presente-dedicato-a-falcone-e-borsellino-maria-falcone-un-luogo-di-tutti-soprattutto-dei-giovani-ditalia/|titolo=Il 23 maggio apre a Palermo il Museo del Presente dedicato a Falcone e Borsellino. Maria Falcone: “Un luogo di tutti, soprattutto dei giovani d’Italia”}}</ref>
===
{{vedi anche|Parchi e giardini di Palermo}}
L'area verde più estesa è quella del [[Parco della Favorita]]. Sono presenti ville e giardini d'interesse storico che mantengono la loro conformazione originale. L'area urbana comprende inoltre ancora rilevanti porzioni di verde agricolo.
===
[[File:Scuderie_Reali1637.JPG|alt=Scuderie Reali (torre nord)|min|verticale|Scuderie reali della [[Riserva naturale orientata Monte Pellegrino|riserva di Monte Pellegrino]]]]
All'interno del territorio comunale di Palermo sono presenti quattro riserve naturali:
* [[Riserva naturale orientata Capo Gallo]]: {{M|5858300|u=m²}}; comprende l'intero promontorio del Monte Gallo e separa le due borgate di Sferracavallo e Mondello. Vi sono tutelati tratti di costa rocciosa, importanti falesie carbonatiche e tracce di macchia mediterranea;
* [[Riserva naturale integrale Grotta Conza]]: {{M|43000|u=m²}}; corrispondente all'area prossima alla grotta e la cavità stessa, la riserva è collocata sul Pizzo Manolfo, nei pressi di Tommaso Natale. Viene preservato l'ambiente naturale mediterraneo e protette specie di pipistrelli<ref>{{cita web|url=http://www.siciliaparchi.com/_specialeRiserveTerritorioAmbiente.asp?voce=G|titolo=I parchi della provincia di Palermo|accesso=2 giugno 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090712143611/http://www.siciliaparchi.com/_specialeRiserveTerritorioAmbiente.asp?voce=G|urlmorto=no}}</ref>;
* [[Riserva naturale orientata Monte Pellegrino]]: {{M|10500000|u=m²}}; comprende l'intero promontorio del Monte Pellegrino e il Parco della Favorita. È stata istituita nel [[1996]], completando l'iniziativa del [[XVIII secolo]] di [[Ferdinando I di Parma|Ferdinando di Borbone.]] Sono tutelate le cavità carsiche presenti e le [[specie]] endemiche vegetali e animali;
* [[Riserva naturale orientata Grotta della Molara]]: {{M|400000|u=m²}}; situata nella periferia ovest di Palermo. La riserva contiene testimonianze paleontologiche, paletnologiche e archeologiche, oltre a numerose peculiarità faunistiche (invertebrati cavernicoli e chirotteri), altrove raramente riscontrabili<ref>{{Cita web |url=http://www.grottadellamolara.it/home.asp |titolo=Riserva Naturale Orientata “Grotta della Molara”<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=9 luglio 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101107195001/http://www.grottadellamolara.it/home.asp |urlmorto=sì }}</ref>.
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
Popolazione storica (migliaia)<ref>P. Malanima, ''L'economia italiana. Dalla crescita medievale alla crescita contemporanea'', Bologna, Il Mulino, 2002 (Appendix 2).</ref>
[[File:Palermo1300-1861.jpg|min|sinistra]]
{{Demografia/Palermo}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 1º gennaio 2024 la popolazione straniera era di {{formatnum:25135}} persone, pari a circa il 4,0% dei residenti.<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|titolo=Bilancio demografico popolazione straniera|accesso=8 luglio 2025}}</ref> Le nazionalità maggiormente rappresentate erano le seguenti:<ref>{{cita web|url=https://www.tuttitalia.it/sicilia/81-palermo/statistiche/cittadini-stranieri-2024/|titolo=Cittadini stranieri Palermo 2024|sito=tuttitalia.it|accesso=8 luglio 2025}}</ref>
{{div col}}
* [[Bangladesh]]: {{formatnum:5942}}
* [[Sri Lanka]]: {{formatnum:2811}}
* [[Romania]]: {{formatnum:2583}}
* [[Filippine]]: {{formatnum:1672}}
* [[Ghana]]: {{formatnum:2597}}
* [[Tunisia]]: {{formatnum:1075}}
* [[Marocco]]: {{formatnum:985}}
* [[Cina]]: {{formatnum:959}}
* [[Nigeria]]: {{formatnum:838}}
* [[Mauritius]]: {{formatnum:754}}
{{div col end}}
A partire dal 2020, si registra una forte crescita della presenza di [[Han|cinesi]], concentrati soprattutto nella zona della stazione centrale, in particolare sulla centralissima [[via Lincoln]], dove si sta sviluppando una piccola [[Chinatown]] attorno a un piccolo centro commerciale, sorto con accordo internazionale tra [[Cina]] e [[Regione Siciliana]]<ref>{{cita web | 1 = http://www.dymmy.it/emporiohengtaigroupspa | 2 = Centro commerciale cinese | 3 = 02-06-2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150320022715/http://www.dymmy.it/emporiohengtaigroupspa | urlmorto = no }}</ref>.
Storicamente una nutrita comunità di ''[[arbëreshë]]'' della provincia vive a Palermo.<ref>Oltre 15 mila secondo i dati riportati dalla parrocchia italo-albanese di rito greco-bizantino. Come riportato da D. Tare in "Arbëreshët e Italisë dhe çështja shqiptare, Università di Tirana, 2016": ''Palerma përmbanë nga shekuj shumë arbëreshë, që dallohen me ndjenjat më të larta kombëtare [shqiptare]. Ata kishin Seminarin Arbëresh dhe institucione të tjera të pavarura në qytet.'' (Palermo accoglie da secoli molti italo-albanesi, che si distinguono per alti sentimenti nazionali [albanesi]. Essi possedevano il Seminario Italo-Albanese e altre istituzioni indipendenti nella città).</ref>.
=== Lingue e dialetti ===
{{vedi anche|Dialetto palermitano}}
Le lingue più parlate a Palermo sono l'[[lingua italiana|italiano]] e il [[lingua siciliana|siciliano]] nella sua [[dialetto palermitano|variante locale]].
===
[[File:Rogier van der Weyden - Dream of Pope Sergius - WGA25713 (cropped).jpg|min|Il santo papa palermitano [[Papa Sergio I|Sergio I]]]]
La confessione religiosa più diffusa è quella [[Chiesa cattolica|cristiana cattolica]] di [[rito latino]]. I cattolici dal [[1624]] riconoscono come patrona di Palermo [[Santa Rosalia]], a cui sono dedicate le celebrazioni del festino. I patroni secondari [[Sant'Agata]], [[Cristina di Bolsena|Santa Cristina]], [[Ninfa (martire)|Santa Ninfa]], [[Oliva di Palermo|Sant'Oliva]], [[San Benedetto il Moro]]<ref>{{Cita web|autore = Saverio Schirò|url = http://www.palermoviva.it/san-benedetto-il-moro-patrono-di-palermo/|titolo = San Benedetto il Moro|accesso = |editore = Palermoviva|data = |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150206063631/http://www.palermoviva.it/san-benedetto-il-moro-patrono-di-palermo/|urlmorto = no}}</ref>, [[Onofrio (anacoreta)|Sant'Onofrio]] e [[Papa Agatone|Sant'Agatone]]<ref>''[http://www.santiebeati.it/dettaglio/91427 Sant'Agatone] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20210604103150/http://www.santiebeati.it/dettaglio/91427 |data=4 giugno 2021 }}'', ''santiebeati.it''</ref> non sono più ricordati. Palermo è stata città natale di due pontefici ([[papa Agatone|Agatone]] e [[Papa Sergio I|Sergio I]]), entrambi santificati.
La parrocchia di [[Chiesa della Martorana|San Nicolò dei Greci alla Martorana]] e la comunità religiosa delle [[Suore basiliane figlie di Santa Macrina|suore basiliane]] nella chiesa di Santa Macrina, appartenenti alla storica enclave [[Arbëreshë di Sicilia|albanese della provincia]], osservano il cattolicesimo di [[rito bizantino]].
Sono anche presenti, in minoranza, altri [[cristianesimo|cristiani]] di più recente arrivo: tra i [[protestanti]] gli [[anglicani]] hanno un loro edificio di culto, la [[Chiesa anglicana (Palermo)|Chiesa anglicana di Palermo]], così come i [[valdesi]] il [[Chiesa evangelica valdese|Tempio valdese di Palermo]]; sono piccoli i gruppi di [[evangelici]] e [[ortodossi]].
Nel periodo della dominazione musulmana erano presenti a Palermo più di 300 [[moschea|moschee]]<ref>{{Cita web |url=http://www.mondoarabo.it/la-conquista-araba-della-sicilia.html |titolo=La conquista araba della Sicilia |sito=mondoarabo.it |accesso=14 febbraio 2010 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110111135426/http://www.mondoarabo.it/la-conquista-araba-della-sicilia.html }}</ref>, molte delle quali luoghi di culto cristiani trasformati. Negli ultimi anni, con l'arrivo di migranti [[Islam]]ici del nord Africa, è stata istituita nel [[1990]] la [[Moschea di Palermo]], ricavata dalla vecchia chiesa sconsacrata di San Paolino<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/11/07/nasce-una-moschea-nel-cuore-di-palermo.html|titolo=Nasce una moschea nel cuore di Palermo|accesso=11 agosto 2010|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110408115617/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/11/07/nasce-una-moschea-nel-cuore-di-palermo.html|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ilportaledelsud.org/palermo_araba.htm|titolo=Palermo araba|accesso=11 agosto 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091202060335/http://www.ilportaledelsud.org/palermo_araba.htm|urlmorto=no}}</ref>.
Il quartiere ebraico medievale era diviso in due parti collegate tra loro dalla ''Pubblica via'' (poi diventata via Mastrangelo): la contrada della Meschita (nei pressi di via Giardinaggio e via Calderai) e la contrada della Guazzetta (nei pressi di via Lattarini e vicolo Corrieri). Nel [[2011]] è stato celebrato per la prima volta dal [[XV secolo]] un [[Bar mitzvah]]<ref>{{Cita web |url=http://www.informasicilia.it/2011/06/02/palermo-arcigay-nella-chiesa-valdese-della-citta-incontro-con-la-rabbina-barbara-aiello/#.VZmxHvntmko |titolo=Palermo: Arcigay, Nella Chiesa Valdese Della Città Incontro Con La Rabbina Barbara Aiello - Informa Sicilia {{!}} Informa Sicilia<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=5 luglio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150706185642/http://www.informasicilia.it/2011/06/02/palermo-arcigay-nella-chiesa-valdese-della-citta-incontro-con-la-rabbina-barbara-aiello/#.VZmxHvntmko |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://thejewishchronicle.net/view/full_story/26733235/article-Rediscovering-Jewish-Palermo |titolo=The Jewish Chronicle - Rediscovering Jewish Palermo<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=5 luglio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150713210309/http://thejewishchronicle.net/view/full_story/26733235/article-Rediscovering-Jewish-Palermo |urlmorto=no }}</ref>. Dopo quasi cinque secoli, nel [[2018]] l'oratorio di Santa Maria del Sabato viene trasformato in [[sinagoga]] della città, diventando così punto di riferimento per l'intera comunità ebraica dell'isola<ref>{{Cita web |url=http://palermo.meridionews.it/articolo/62771/sinagoga-rinasce-a-palermo-comunita-ebraica-una-parte-di-cultura-della-citta-ritorna-a-casa/ |titolo=Copia archiviata |accesso=20 agosto 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180820235158/http://palermo.meridionews.it/articolo/62771/sinagoga-rinasce-a-palermo-comunita-ebraica-una-parte-di-cultura-della-citta-ritorna-a-casa/ |urlmorto=no }}</ref>.
Sono individuabili da molto più recente, sempre relativo ai flussi migratori, altre piccole minoranze religiose<ref>Due templi [[induisti]] [http://palermo.repubblica.it/cronaca/2014/08/31/foto/festa_e_processione_dei_tamil_induisti-94736614/1/#1 Festa e processione dei tamil induisti - la Repubblica] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160304125349/http://palermo.repubblica.it/cronaca/2014/08/31/foto/festa_e_processione_dei_tamil_induisti-94736614/1/#1|data=4 marzo 2016}}, frequentati soprattutto dalle comunità marathi, hindu, telugu e tamil [http://www.archivioantropologicomediterraneo.it/riviste/estratti_12_1/07.pdf] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150706064739/http://www.archivioantropologicomediterraneo.it/riviste/estratti_12_1/07.pdf|data=6 luglio 2015}}, un centro di cultura [[buddhista]] tibetano [http://centromunigyana.tumblr.com/ Centro Muni Gyana] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150215143609/http://centromunigyana.tumblr.com/|data=15 febbraio 2015}}, un centro [[Soka Gakkai]] [http://www.sgi-italia.org/contatti/SediNazionali.php?ID=9] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150924100929/http://www.sgi-italia.org/contatti/SediNazionali.php?ID=9|data=24 settembre 2015}} e un centro [[bahá'í]] [https://lafedebahaiinitalia.wordpress.com/come-contattare-i-bahai-in-italia/ I baha’i in Italia | La Fede Baha'i in Italia] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150714104532/https://lafedebahaiinitalia.wordpress.com/come-contattare-i-bahai-in-italia/|data=14 luglio 2015}}</ref>.
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==== Tradizioni religiose ====
[[File:Santa rosalia rose.jpg|min|Il Carro Allegorico Minore della ''[[Santa Rosalia|Santuzza]]'' nel 2008.]]
*La [[festa di santa Rosalia]] o ''U fistinu'' è la festa dedicata alla santa patrona dal [[1624]] in poi. Ogni anno rappresenta un evento a cui prendono parte migliaia di persone e si svolge con la processione dei carri trionfali della santa per il [[Cassaro (Palermo)|Cassaro]], con il finale della festa colorato dai giochi pirotecnici sul lungomare del [[Foro Italico (Palermo)|Foro Italico]]
*Il 13 dicembre si commemora la fine della carestia del [[1646]] quando, secondo la leggenda, proprio il giorno di [[Santa Lucia]], arrivò in porto un bastimento carico di [[cereali]]. Da allora, per commemorare questo miracolo attribuito alla Santa, in questo giorno i palermitani non mangiano alimenti prodotti con [[farina]] di [[cereali]] (principalmente [[pane]] e [[pasta]]), bensì con cereali interi o con altre farine. In questa occasione si preparano quindi le classiche [[arancine]], la [[Cuccìa (Sicilia)|cuccìa]] (grano con [[Crema (dolce al cucchiaio)|crema]] di [[latte]], ricotta e gocce di [[cioccolato]]), e le [[panelle]] salate e dolci<ref>[http://www.ilmessaggero.it/home/santa_lucia_palermo_arancine_aranicini-234407.html È Santa Lucia, a Palermo c'è l'abbuffata di arancine]</ref>. Secondo alcuni autori, si tratta di un uso derivante dal [[ciceone]] anticamente consumato in onore di [[Demetra]]<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.palermoviva.it/santa-lucia-arancine-panelle-e-cuccia/|titolo = Santa Lucia a Palermo|accesso = |editore = Palermoviva|data = |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150222023938/http://www.palermoviva.it/santa-lucia-arancine-panelle-e-cuccia/|dataarchivio = 22 febbraio 2015|urlmorto = sì}}</ref>.
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{{Vedi anche|Opera dei Pupi#Palermo}}
[[File:Via bara all'olivella teatro dei pupi cuticchio.JPG|min|verticale|Ingresso del teatro dell'Opera dei Pupi di Mimmo Cuticchio in via Bara all'Olivella]]
L'[[Opera dei Pupi]], patrimonio dell'UNESCO, appartiene alla tradizione marionettistica del teatro epico-popolare della [[Sicilia]] da almeno il 1700 e prende spunto dalle narrazioni cavalleresche tratte da romanzi e poemi del [[Ciclo carolingio]].
Lo stile “palermitano” dell'opera dei pupi caratterizza la Sicilia occidentale e in particolare la città metropolitana di Palermo e i liberi consorzi comunali di Agrigento e Trapani. I pupi palermitani sono alti circa cm. 90 e pesano tra i 5 e i 10 chili. Le gambe possono eseguire un movimento pendolare, hanno le ginocchia articolate e possono sguainare e riporre la spada nel suo fodero grazie a un filo che attraversa la mano destra collegando il ferro di manovra all'elsa della spada.
A Palermo, i pupari si dispongono ai lati del palcoscenico (per questo motivo il teatro è più profondo che largo) e, nascosti dalle quinte laterali, operano sullo stesso piano delle marionette, stendendo le braccia. Il maestro puparo si trova dietro la quinta destra (la sinistra degli spettatori), dirige lo spettacolo, manovra le marionette, improvvisa i dialoghi prestando la voce a tutti i personaggi (anche femminili) e realizza gli effetti sonori e di luci.
Lo spettacolo veniva accompagnato dalla musica di uno o più violini che, alla fine dell'Ottocento, furono sostituiti dal pianino a cilindro, ancora oggi utilizzato.
I cartelli palermitani, dipinti a tempera su tela, sono divisi in diversi riquadri, in genere otto, denominati “scacchi”. Ogni scacco, spesso sottotitolato, corrisponde a uno degli episodi del lungo ciclo carolingio. Un foglio che riportava la scritta “oggi” veniva fissato sullo scacco relativo allo spettacolo della sera mostrando a che punto del ciclo si era arrivati.<ref>[http://www.cittametropolitana.pa.it/turismo/cultura_e_tradizioni/00007627_Teatro_dell_Opera_dei_pupi.html Portale turismo Palermo]</ref>
A Palermo si può ammirare la più ricca collezione di Pupi divisa tra il [[Museo etnografico siciliano Giuseppe Pitré]], il [[Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino]] e [[Palazzo Branciforte]] dove è esposta la ''Collezione Giacomo Cuticchio e [[Pina Patti Cuticchio]]''. Ogni anno, oltre alla quotidiana attività dei pupari, viene organizzato il ''Festival di Morgana''.
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[[File:Palermo Pride 2013 10 (9117029691).jpg|min|Palermo [[Gay pride|Pride]] 2013]]
Palermo è stata una delle città italiane pioniere del movimento per i diritti [[LGBT]]. Il 9 dicembre [[1980]] a Palermo, da un'idea del sacerdote [[Marco Bisceglia]] con la collaborazione di [[Nichi Vendola]]<ref>{{Cita web |url=http://www.arcigay.it/21919/don-bisceglia-otto-anni-dopo/ |titolo=Don Bisceglia otto anni dopo — Arcigay<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=3 novembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210604103138/https://www.arcigay.it/archivio/2009/07/don-bisceglia-otto-anni-dopo/ |urlmorto=no }}</ref>, Massimo Milani, Gino Campanella e altri militanti<ref>{{Cita web |url=http://www.arcigay.it/chi-siamo/storia/ |titolo=Breve storia di Arcigay — Arcigay<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=3 novembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110415073059/http://www.arcigay.it/chi-siamo/storia/ |urlmorto=no }}</ref>, viene fondata l'[[Arcigay]], la prima sezione italiana dell'[[ARCI]] dedicata alla cultura omosessuale<ref>{{Cita web |url=http://palermo.repubblica.it/cronaca/2010/06/19/news/palermo_capitale_dell_orgoglio_gay_oggi_la_sfilata_del_sicilia_pride-4966025/ |titolo=Palermo capitale dell'orgoglio gay Oggi la sfilata del Sicilia Pride - Palermo - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=3 novembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170113141517/http://palermo.repubblica.it/cronaca/2010/06/19/news/palermo_capitale_dell_orgoglio_gay_oggi_la_sfilata_del_sicilia_pride-4966025/ |urlmorto=no }}</ref>, che si diffonderà di lì a poco in tutta Italia. Pochi mesi dopo, il 28 giugno [[1981]], presso [[Villa Giulia (Palermo)|Villa Giulia]] si svolse la festa dell'orgoglio omosessuale, una delle prime manifestazioni pubbliche per i diritti LGBT in Italia.
Alla parata del [[Gay pride|Pride nazionale]], svoltasi a Palermo il 22 giugno [[2013]], hanno preso parte, per la prima volta nella storia delle parate italiane, diverse importanti cariche istituzionali: la Presidente della Camera, la Ministra delle pari opportunità, il Presidente della [[Presidenti della Regione Siciliana|Regione Siciliana]] e il sindaco della città ospitante<ref>{{Cita web |url=http://palermo.repubblica.it/cronaca/2013/06/14/news/boldrini_e_idem_aprono_il_pride_palermo_capitale_dei_diritti-61095098/ |titolo=Boldrini e Idem aprono il Pride "Palermo capitale dei diritti" - Palermo - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=3 novembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150809215103/http://palermo.repubblica.it/cronaca/2013/06/14/news/boldrini_e_idem_aprono_il_pride_palermo_capitale_dei_diritti-61095098/ |urlmorto=no }}</ref>. Inoltre, per l'occasione, è stato istituito il [[Gay Village|villaggio LGBT]] più grande d'Europa all'interno dei [[Cantieri Culturali alla Zisa]] ({{M|50000|u=m²}})<ref>{{Cita web |url=http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/palermo/notizie/cronaca/2013/22-giugno-2013/palermo-tutto-pronto-la-paratadel-gay-pride-piu-sud-d-europa-2221798091182.shtml |titolo=La parata del Pride «più a sud d'Europa» - Corriere del Mezzogiorno<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=3 novembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151026193950/http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/palermo/notizie/cronaca/2013/22-giugno-2013/palermo-tutto-pronto-la-paratadel-gay-pride-piu-sud-d-europa-2221798091182.shtml |urlmorto=no }}</ref>, dove per 10 giorni sono stati organizzati concerti, mostre d'arte, convegni, rassegne cinematografiche, due discoteche e grandi spazi per la ristorazione e l'artigianato<ref>{{cita web|url=https://palermopride.it/2013/|titolo=Palermo Pride 2013|accesso=3 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200928112033/https://palermopride.it/2013/|urlmorto=no}}</ref>. Appena tre giorni prima dell'inaugurazione il comune di Palermo aveva dato un segnale concreto di apertura: aveva istituito il [[Unione civile (ordinamento italiano)|registro delle unioni civili]]<ref>{{Cita web |url=http://palermo.repubblica.it/cronaca/2013/06/11/news/s_al_registro_delle_unioni_civili_il_comune_di_palermo-60885624/ |titolo=Sì al registro delle unioni civili via libera dal Comune di Palermo - Palermo - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=3 novembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305195812/http://palermo.repubblica.it/cronaca/2013/06/11/news/s_al_registro_delle_unioni_civili_il_comune_di_palermo-60885624/ |urlmorto=no }}</ref>.
Dal [[2010]] a Palermo si svolge il [[Sicilia Queer Filmfest]], festa internazionale del cinema [[LGBT]] e nuove visioni<ref name="Sicilia Queer Filmfest">{{Cita web |url=http://www.siciliaqueerfilmfest.it/festival/it/festival/storia.html |titolo=Sicilia Queer Filmfest |accesso=6 luglio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140715033149/http://www.siciliaqueerfilmfest.it/festival/it/festival/storia.html |urlmorto=no }}</ref> e dal 2012 aderisce alla rete RE.A.DY. (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni per il superamento delle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere)<ref>{{Cita web |url=https://mobilitasostenibile.comune.palermo.it/news.php?id=879&func=1&tipo=2 |titolo=Copia archiviata |accesso=30 ottobre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171107020835/https://mobilitasostenibile.comune.palermo.it/news.php?id=879&func=1&tipo=2 |urlmorto=no }}</ref>.
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[[File:Manifesto Giornale di Sicilia, Borgoni.jpg|min|verticale|Manifesto del [[Giornale di Sicilia]] dei primi del '900]]
[[File:L'Ora del 6 maggio 1906.jpg|min|verticale|Prima pagina de [[L'Ora]] del 1906]]
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Il principale quotidiano cartaceo attualmente pubblicato a Palermo è il ''[[Giornale di Sicilia]]''. ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'' ha una redazione in città, che pubblica l'edizione locale del quotidiano.
Dal 1900 al 1992 si pubblicò anche il quotidiano ''[[L'Ora]]''
In città hanno sede diverse case editrici:
* [[Sellerio]]
* [[Flaccovio Editore|Flaccovio]]
* [[Palumbo Editore|Palumbo]]
* Kemonia Edizioni
* Navarra Editore
* Urban Apnea Edizioni
* Qanat, Editoria & Arti Visive
* Novantacento
* Edizioni Kalòs
* Edizioni della Battaglia
* Edizioni Leima
* [[Ila Palma]]
* Il Palindromo
* Glifo edizioni
Dal 2011 la città ospita ''Una marina di libri'', festival dell'editoria indipendente.
==== Radio ====
{{Colonne|60%}}
* [[
* [[Radio Giornale di Sicilia]]
* [[Radio Med]]
* Primaradio
* RTA Radio Tivù Azzurra
* Radio In
* [[Radio Margherita]]
* Radio Action
* Radio One
* Radio Show
* Radio Time
{{Colonne spezza}}
* Radio Time 90
* Radio Sprint<ref>{{cita web|url=http://www.palermoweb.com/cittadelsole/infotour/radioloc.htm|titolo=Palermoweb|accesso=8 giugno 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140610092439/http://www.palermoweb.com/cittadelsole/infotour/radioloc.htm|urlmorto=no}}</ref>
* Radio Battikuore
* Radio Reporter
* Radio Margherita Giovane
* Radio Arcobaleno
* Dabliu Radio
* Radio Evangelica
* Radio Spazio Noi [[InBlu]]
* Radio Palermo Lido [[Arenella]]
{{colonne fine}}
==== Televisione ====
[[File:RAI Palermo.jpg|min|Sede [[RAI]] regionale.]]
Nella sede [[RAI]] di Palermo, inaugurata nel 1986, vi è un polo produttivo dedicato al Mediterraneo, con un centro di produzione TV e un auditorium. Dal 2001 al 2012 produceva il canale in italiano e arabo Rai Med. Quotidianamente si trasmettono TG e GR regionali e si producono le rubriche Mediterraneo, Riva Sud, Buongiorno regione e il Settimanale della TGR. L'archivio storico di RAI Sicilia è costituito da 886 programmi televisivi realizzati tra il 1979 e il 1993, riversati e digitalizzati.
* [[RAI]] - Rai 3 [[TGR]] Sicilia (LCN 3)
* [[Tele Giornale di Sicilia|TGS]] - Telegiornale di Sicilia | Gruppo [[Giornale di Sicilia]] (LCN 12)
* [[TRM - Tele Radio del Mediterraneo|TRM]] 13 - Tele Radio del Mediterraneo - (LCN 13)
* Tele One 16 - Gruppo MEDIA ONE (LCN 16)
* [[7 Gold Telerent|Gruppo 7 Gold - Telerent]]<ref>{{cita web | 1 = http://www.telerent.net/ | 2 = 7 Gold Telerent | 3 = 02-06-2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100523164056/http://www.telerent.net/ | urlmorto = no }}</ref> (LCN 15)
* TVM - Tele Video Market (LCN 19)
== Cultura ==
[[File:Aula Archivio Storico Comunale di Palermo 3.tif|min|[[Archivio storico comunale di Palermo|Archivio Storico Comunale]]]]
[[File:Biblioteca centrale della Regione siciliana-msu-0543.jpg|min|[[Biblioteca centrale della Regione Siciliana]]]]
[[File:Palazzo Branciforte, Palermo 08.jpg|min|Biblioteca di [[Palazzo Branciforte]]]]
I [[Cantieri Culturali alla Zisa]], oltre a essere un pregevole esempio di [[archeologia industriale]], costituiscono uno spazio espositivo per eventi teatrali, musicali, artistici e iniziative culturali di ogni genere. Il Padiglione 18 ospita il Centro internazionale di fotografia, diretto da [[Letizia Battaglia]]<ref>{{Cita pubblicazione|url = http://www.lasicilia.it/news/palermo/121469/alla-zisa-di-palermo-il-centro-internazionale-di-fotografia-di-letizia-battaglia.html|titolo = Alla Zisa di Palermo il Centro internazionale di fotografia di Letizia Battaglia|editore = La Sicilia.it|data = 16 novembre 2017|accesso = 17 novembre 2017|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20171117005843/http://www.lasicilia.it/news/palermo/121469/alla-zisa-di-palermo-il-centro-internazionale-di-fotografia-di-letizia-battaglia.html|urlmorto = no}}</ref>.
=== Archivi e biblioteche ===
Presso l'[[Archivio di Stato di Palermo|Archivio di Stato]] nella sede della Catena, oltre a carte topografiche, pergamene, manoscritti, stampe e atti notarili, è conservato il ''Mandato di Adelasia''. Si tratta del documento cartaceo più antico d'Europa: una lettera bilingue, in greco e in arabo, scritta nel [[1109]] dalla terza moglie di [[Ruggero I di Sicilia|re Ruggero I]], [[Adelasia del Vasto]]<ref>''[http://www.leviedeitesori.com/luoghi-mistero/ Musei e Archivi] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160304192952/http://www.leviedeitesori.com/luoghi-mistero/ |data=4 marzo 2016 }}'', ''leviedeitesori.com''</ref>.
A Palermo ha sede la [[Biblioteca centrale della Regione Siciliana]], che custodisce ogni volume stampato nell'isola.
{{Colonne}}
* [[Archivio di Stato di Palermo]]
* [[Archivio storico comunale di Palermo|Archivio Storico Comunale]], ospitato nella Sala Almeyda dell'ex convento dei domenicani in via Maqueda
* Archivio Storico Diocesano
* Biblioteca comunale in Casa Professa
* [[Biblioteca centrale della Regione Siciliana]]
* Poli bibliotecari dell'[[Università di Palermo]]
* Biblioteca centrale per le Chiese di Sicilia
* Biblioteca del Centro culturale arabo Al-Farabi
* Biblioteca del Centro Regionale per la progettazione e il restauro e per le scienze naturali ed applicate ai beni culturali
* Biblioteca del Centro Siciliano di documentazione "Giuseppe Impastato"
* [[Museo etnografico siciliano Giuseppe Pitré|Biblioteca del Museo etnografico Giuseppe Pitré]]
* Biblioteca dell'Associazione Flavio Beninati
* Biblioteca dell'Istituto Antonio Gramsci Siciliano
* Biblioteca dell'Istituto di Formazione Politica "Pedro Arrupe"
{{Colonne spezza}}
* [[Istituto siciliano di studi bizantini e neoellenici Bruno Lavagnini|Biblioteca dell'Istituto siciliano di studi bizantini e neoellenici]]
* Biblioteca dell'Istituto Siciliano per la storia antica "Eugenio Manni"
*
* Biblioteca della Fondazione Gaetano Costa
* Biblioteca della Fondazione Mormino del Banco di Sicilia
* Biblioteca della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo
* Biblioteca e discoteca del Settore Culturale dell'Opera universitaria
* Biblioteca ed Emeroteca del Centro Regionale per l'inventario, la catalogazione e la documentazione
* Biblioteca Francescana di Palermo
* Biblioteca mediateca Raymond Roussel del Centro culturale francese di Palermo e di Sicilia
* Biblioteca Multimediale Comunale di Villa Trabia
* Biblioteca Regionale dei Domenicani
* Centro di Documentazione per la Promozione e l'Educazione alla Tutela dei Diritti Umani “Peter Beneson” di Amnesty International
{{Colonne fine}}
Ci sono inoltre le biblioteche dell'[[Università degli Studi di Palermo]], che costituiscono il [[Università degli Studi di Palermo#Sistema bibliotecario d.27Ateneo|Sistema bibliotecario dell'Ateneo]] (SBA), e le due biblioteche dell'[[Università LUMSA]], che invece aderiscono al Polo SBN comunale<ref>{{Cita web|url=http://librarsi.comune.palermo.it/polo/biblioteche-del-polo/|titolo=Libr@rsi - Biblioteche del Polo|autore=Libr@rsi|sito=librarsi.comune.palermo.it|accesso=29 dicembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171229231826/http://librarsi.comune.palermo.it/polo/biblioteche-del-polo/|urlmorto=no}}</ref>.
=== Istruzione ===
==== Ricerca ====
[[File:0564 - Palermo - Palazzo dei Normanni, facciata principale - Foto Giovanni Dall'Orto, 28-Sept-2006.jpg|min|verticale|Torre Pisana di [[Palazzo dei Normanni]] dove si trova l'[[Osservatorio astronomico di Palermo|Osservatorio Astronomico di Palermo "Giuseppe S. Vaiana"]]]]
* [[Istituto mediterraneo per i trapianti e terapie ad alta specializzazione]] (ISMETT)
* [[Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia "Adelmo Mirri"]]
* [[Osservatorio astronomico di Palermo|Osservatorio Astronomico di Palermo "Giuseppe S. Vaiana"]] (INAF)
* [[Istituto di astrofisica spaziale e fisica cosmica di Palermo]] (IASF)
* Istituto Euro-Mediterraneo di Scienza e Tecnologia (I.E.ME.S.T.)
* Fondazione Ri.MED
;Strutture del [[Consiglio Nazionale delle Ricerche]]
* Istituto di biomedicina e di immunologia molecolare "Alberto Monroy"
* Articolazioni territoriali dell'istituto
** Istituto di calcolo e reti ad alte prestazioni
** Istituto di studi sui sistemi intelligenti per l'automazione
** Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati
** [[Istituto di genetica vegetale]]
** Istituto per le tecnologie didattiche
** Istituto di biofisica
L'[[accademia]] cittadina è la [[Accademia nazionale di scienze, lettere e arti (Palermo)|Accademia nazionale di scienze, lettere e arti]].
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A Palermo sono presenti più di 450 plessi scolastici, così suddivisi: 162 scuole materne, 144 Istituti di Istruzione primaria, 76 Istituti di Istruzione secondaria di primo grado e 71 Istituti di Istruzione secondaria di secondo grado (dati all'anno scolastico 2007/2008)<ref>{{cita web|url=http://www.comune.palermo.it/comune/settori/servizi_alla_collettivita/ufficio_statistica/panormus_2008.pdf|titolo=Panormus 2008, pag. 98|accesso=10 agosto 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722044513/http://www.comune.palermo.it/comune/settori/servizi_alla_collettivita/ufficio_statistica/panormus_2008.pdf}} {{pdf}}</ref>. Tra essi vi è l'Istituto Alberghiero Pietro Piazza, scuola più grande d'Italia con 3000 studenti, 370 docenti e 120 aule.<ref>{{Cita web|url=https://www.leggo.it/italia/cronache/palermo_scuola_piu_grande_italia_alberghiero_pietro_piazza-4829232.html|titolo=''Palermo, la scuola più grande d'Italia''}}</ref>
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[[File:Palazzo Chiaramonte-pjt.jpg|min|verticale|[[Palazzo Steri]], sede del rettorato dell'[[Università degli Studi di Palermo]]]]
* [[Università degli Studi di Palermo]], fondata nel [[1805]], con circa {{formatnum:40000}} iscritti<ref>{{Cita web|url=http://anagrafe.miur.it/index.php|titolo=Anagrafe Nazionale Studenti|sito=anagrafe.miur.it|accesso=29 dicembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190626204249/http://anagrafe.miur.it/index.php|urlmorto=no}}</ref>, è una delle principali università italiane ed è oggi organizzata nelle cinque scuole delle scienze di base e applicate, giuridiche ed economico-sociali, scienze umane e del patrimonio culturale, medicina e chirurgia, politecnica.
* [[Università LUMSA]], ateneo non statale con sede principale a [[Roma]], è presente a Palermo dal [[1997]]<ref>{{Cita web|url=http://www.lumsa.it/ateneo_sedi_palermo|titolo=Sedi LUMSA di Palermo|accesso=29 dicembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171229172226/http://www.lumsa.it/ateneo_sedi_palermo|urlmorto=no}}</ref>.
* [[Pontificia facoltà teologica di Sicilia "San Giovanni Evangelista"]], istituita dalla ''Congregazione per l'educazione cattolica'' della [[Santa Sede]], iniziò l'attività didattica il 1º ottobre [[1981]];
* sono presenti sedi distaccate di diverse [[università telematiche]]
;Istituti universitari per l'[[Alta formazione artistica, musicale e coreutica]]
* [[Accademia di belle arti di Palermo|Accademia di Belle Arti]], istituita nel 1780, è ubicata nelle storiche sedi di Palazzo Molinelli di Santa Rosalia e Palazzo Fernandez. In origine nacque come ''Scuola di disegno,'' assumendo l'attuale conformazione degli istituti nel 1923.
* [[Conservatorio Alessandro Scarlatti]], istituito nel [[1618]] nella chiesa della Santissima Annunziata per volontà del viceré Conte De Castro, con il nome di ''Conservatorio del Buon Pastore''
;Istituti internazionali per la diffusione della lingua e della cultura
* [[Società Dante Alighieri]] - [[Lingua italiana]]
* [[Goethe-Institut]] - [[Lingua tedesca]]
* [[Instituto Cervantes]] - [[Lingua spagnola]]
* [[Institut français]] - [[Lingua francese]]
* [[Centro di studi filologici e linguistici siciliani]] - [[Lingua siciliana]]
=== Letteratura ===
[[File:Diemer Hofhaltunga.jpg|min|Il ''Cancelliere Aulico'' alla corte di [[Federico II di Svevia|Federico II]], a [[Palazzo della Favara]] con i poeti e i filosofi della [[Scuola siciliana]]]]
Decisiva per lo sviluppo in territorio italiano di una produzione letteraria in [[volgare]] [[Lingue romanze|romanzo]] fu la [[Scuola siciliana]], una corrente filosofico-letteraria, che si sviluppò dal [[1166]] al [[1266]]. Ebbe i suoi centri maggiori a Palermo e [[Messina]]<ref>{{Treccani|scuola-siciliana|La Scuola siciliana}}</ref><ref>''[http://www.stupormundi.it/poesia.html La Scuola poetica siciliana] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150823205841/http://www.stupormundi.it/poesia.html |data=23 agosto 2015 }}'', ''Stupormundi.it''</ref>. Fu particolarmente operosa nella prima metà del [[XIII secolo]], tra il [[1230]] e il [[1250]], presso la corte di [[Federico II di Svevia]]. La [[poesia lirica]] della scuola, in [[volgare siciliano]] aulico, ebbe anche il merito di introdurre il [[sonetto]]. Esercitò un chiaro influsso sulla produzione culturale delle città ghibelline dell'Italia centrale (come per esempio [[Bologna]], dove visse [[Guido Guinizelli]], padre del [[Dolce stil novo]]). La Scuola siciliana, anche se in genere ricordata soprattutto per la produzione poetica, fu in realtà caratterizzata da una molteplicità di interessi culturali e scientifici. Diede infatti un notevole impulso alle conoscenze matematiche, tecnico-scientifiche, agli studi di letteratura filosofica araba, di alchimia, astrologia e mantica, per opera principalmente di [[Michele Scoto]] (presso la corte palermitana furono tradotti [[Avicenna]], [[Averroè]] e [[Nur al-Din al-Bitruji|Alpetragio]]), e alla conoscenza della letteratura greco-bizantina e della poesia tedesca, soprattutto della lirica cortese d'amore del [[Minnesang]]<ref>{{cita web |url = http://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafacile/letteratura-italiana/le_origini_e_il_duecento_/a1_le_origini/La-scuola-siciliana.html |titolo = La scuola siciliana |sito = [[Sapere.it]] |accesso = 8 novembre 2015 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20151025135452/http://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafacile/letteratura-italiana/le_origini_e_il_duecento_/a1_le_origini/La-scuola-siciliana.html |urlmorto = no }}</ref>.
[[File:Tomasi di Lampedusa.jpg|min|sinistra|verticale|[[Giuseppe Tomasi di Lampedusa]]]]
Tra i primi anni del [[XIV secolo]] e la metà del [[XV secolo|XV]] la cultura umanistica diffuse l'importanza della filologia e personaggi di spicco del periodo, come [[Antonio Beccadelli]], detto il Panormita, si dedicarono quasi esclusivamente a dar nuova vita a testi antichi, senza donare contributi originali, ma producendo materiale importantissimo dal punto di vista accademico. [[Francesco Balducci]] fu uno degli ultimi esponenti della corrente letteraria siciliana del [[petrarchismo]]. Il più importante poeta palermitano del [[XVII secolo]] fu [[Pietro Fullone]]. Fece parte dell'Accademia dei Riaccesi, assieme a [[Tommaso Aversa]], [[Ortensio Scammacca]], Giuseppe Galeano, Vincenzo Auria, Giuseppe Galeano, Ippolito Maia e tanti altri. Pietro Fullone rappresentò il legame tra il [[monreale]]se [[Antonio Veneziano (poeta)|Antonio Veneziano]], che scrisse nel [[XVI secolo]], e i due più importanti poeti siciliani a cavallo tra il [[XVIII]] e il [[XIX secolo]], il catanese [[Domenico Tempio]] e il palermitano [[Giovanni Meli]].
[[Giovanni Meli]] raggiunse notorietà in tutta Italia aderendo ai modi e allo stile dell'[[Accademia dell'Arcadia|Arcadia]], di cui è ritenuto il più grande esponente assieme a [[Metastasio]]. Tra i più illustri scrittori palermitani va ricordato [[Giuseppe Tomasi di Lampedusa]].
Il movimento letterario [[Gruppo 63]] si costituì a Palermo nel [[1963]] per iniziativa di alcuni intellettuali fortemente critici nei confronti dei modelli letterari degli [[anni 1950|anni cinquanta]]. Fu definito di [[neoavanguardia]] per differenziarlo dalle [[avanguardie]] storiche del [[Novecento]].<ref>{{Cita pubblicazione |url = http://archiviostorico.corriere.it/2008/marzo/14/GRUPPO_congiura_contro_siciliani_co_9_080314045.shtml |titolo = Gruppo 63 - La congiura contro i siciliani «Bisogna ridimensionarli». E la Neoavanguardia emarginò gli scrittori dell'isola |giornale = Corriere della Sera |data = 14 marzo 2008 |accesso = 13 dicembre 2015 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20151222164721/http://archiviostorico.corriere.it/2008/marzo/14/GRUPPO_congiura_contro_siciliani_co_9_080314045.shtml |urlmorto = no }}</ref>
=== Filosofia ===
La ''Biblioteca filosofica di Palermo'', fu fondata da [[Giuseppe Amato Pojero]]<ref>''[http://biblioteca.fazio-allmayer.it/index.php/8-presentazione/2-la-biblioteca-filosofica-di-palermo La biblioteca filosofica di Palermo]'', ''biblioteca.fazio-allmayer.it''</ref>. Dapprima cenacolo, si trasformò poi in ''Società per gli studi filosofici'' e infine in Biblioteca filosofica di Palermo, costituita legalmente il 26 luglio [[1910]] da un gruppo di soci fondatori con in testa [[Giovanni Gentile]]. Ebbe vita attivissima dal [[1910]] al [[1937]], quando divenne una sezione dell'Accademia di scienze, lettere e arti. Esercitò larga influenza nel generale movimento del pensiero speculativo e scientifico, facendo di Palermo la capitale della filosofia italiana<ref>Citato in ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/10/23/il-filosofo-nero-non-piu-un-tabu.html Il filosofo nero non è più un tabù] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160305073921/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/10/23/il-filosofo-nero-non-piu-un-tabu.html |data=5 marzo 2016 }}'', ''La Repubblica.it'', 23 ottobre 2002.</ref>. Vide la partecipazione di eminenti studiosi italiani e stranieri come [[Cosmo Guastella]], [[Francesco Orestano]], [[Santino Caramella]], [[Vito Fazio Allmayer]], [[Agostino Gemelli]], [[Giovanni Vailati]], [[Lev Gillet]], [[Franz Brentano]]. Dallo scoppio della [[Seconda guerra mondiale]] non ha più svolto vera ed efficace attività, anche se ne è stata proposta la ricostituzione.<ref>''[http://www.fondazionecapograssi.it/pojero.html Biblioteca filosofica di Palermo «Giuseppe Amato Pojero»] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20170217053602/http://www.fondazionecapograssi.it/pojero.html |data=17 febbraio 2017 }}'', ''fondazionecapograssi.it''</ref><ref>''[http://www.comune.palermo.it/archivio_biografico.php?sel=1&asel=187 Sito Istituzionale - Comune di Palermo] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20180904052422/https://www.comune.palermo.it/archivio_biografico.php?sel=1&asel=187|data=4 settembre 2018}}''</ref> Va inoltre ricordato [[Antonio Aliotta]], che si pose in polemica con l'imperante [[neoidealismo]] di [[Benedetto Croce]] e di [[Giovanni Gentile]].
=== Arte ===
[[File:Ernesto Basile.jpg|min|verticale|[[Ernesto Basile]]]]
L'[[Accademia di Belle Arti di Palermo]] venne istituita nel [[1780]] e in origine nacque come ''Scuola di disegno'', assumendo l'attuale conformazione degli istituti nel [[1923]]. In quell'anno nasce il [[liceo artistico]] [[Eustachio Catalano]], fondato da [[Ernesto Basile]]<ref>[http://www.artisticocatalano.gov.it/Il_Liceo/illiceoartistico.html Il Liceo Artistico Catalano<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141121164249/http://www.artisticocatalano.gov.it/Il_Liceo/illiceoartistico.html |data=21 novembre 2014 }}</ref>. Dal [[2013]] si svolge la Biennale Internazionale d'Arte di Palermo<ref>{{Cita web |url=http://www.biennaledipalermo.it/it/ |titolo=Biennale Internazionale d'Arte di Palermo |accesso=25 agosto 2015 |urlarchivio=https://archive.is/20160717103141/http://www.biennaledipalermo.it/it/ |urlmorto=sì }}</ref>.
Palermo ha dato i natali a [[Giacomo Serpotta]], principale esponente della [[Serpotta|famiglia di scultori]], famoso per aver rinnovato significativamente la tecnica dello [[stucco]].
Altra nota dinastia di artisti, considerati tra i principali maestri nella scultura del [[Rinascimento siciliano]] fu quella dei [[Gagini (famiglia)|Gagini]], il cui principale esponente fu [[Antonello Gagini|Antonello]].
=== Musica ===
[[File:Alessandro Scarlatti.jpg|min|verticale|sinistra|[[Alessandro Scarlatti]]]]
Palermo ha dato i natali a importanti musicisti come, per esempio, [[Sigismondo d'India]]. Il più celebre è [[Alessandro Scarlatti]], compositore italiano di [[musica barocca]], che, in campo operistico, viene considerato uno dei padri della [[Scuola musicale napoletana]].
Di rilievo anche il musicologo [[Nino Pirrotta]], autore di numerose pubblicazioni sulla musica antica.
Il [[teatro d'opera|teatro dell'opera]] di Palermo è il [[Teatro Massimo Vittorio Emanuele]].
L'[[Orchestra Sinfonica Siciliana]], istituita dalla [[Regione Siciliana]] nel [[1951]], dal [[2001]] ha la sua sede fissa presso il [[Teatro Politeama (Palermo)|Teatro Politeama]]. All'interno dell'ex chiesa di Santa Maria dello Spasimo c'è la sede del [[Brass Group]], che la utilizza come auditorium per concerti.
Negli anni settanta la città è stata sede del [[Palermo Pop]], tra i primissimi festival [[rock]] tenutisi in [[Italia]].
=== Cinema ===
{{vedi anche|Cinema a Palermo}}
La città ospita storicamente produzioni cinematografiche ed ha fatto da sfondo a diverse pellicole, fra le quali, tra le più celebri [[Il Gattopardo (film)|Il Gattopardo]] per la regia di [[Luchino Visconti]] e [[Il padrino - Parte III]] di [[Francis Ford Coppola]]. In città avviene la prima proiezione siciliana del [[cinema]]tografo dei [[fratelli Lumière]] nell'aprile del [[1897]] e, successivamente nasce la [[Lucarelli Film]] nel [[1905]], prima [[Casa di produzione cinematografica]] dell'Isola.
=== Scienze matematiche, fisiche e naturali ===
[[File:Stanislao Cannizzaro 01 (cropped).jpg|min|sinistra|verticale|[[Stanislao Cannizzaro]]]]
Il [[Circolo Matematico di Palermo]] è un'organizzazione accademica di matematica fondata da [[Giovanni Battista Guccia]] il 2 marzo [[1884]]. Viene considerata la più antica tra le società matematiche fondate in Italia<ref>''[https://mathshistory.st-andrews.ac.uk/Societies/Palermo/ history.mcs.st-and.ac.uk] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151024011447/http://www-history.mcs.st-and.ac.uk/Societies/Palermo.html |data=24 ottobre 2015 }}''</ref>. All'inizio del [[XX secolo]] il circolo annoverava tra i suoi membri quasi mille tra i più prestigiosi matematici del mondo. [[Edmund Landau]], il grande teorico dei numeri di [[Gottinga]], nell'aprile del [[1914]] definiva Palermo ''Il centro del mondo matematico''<ref name="Il bel circolo di Guccia">''[http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2014-11-09/il-bel-circolo-guccia-141729.shtml?uuid=ABbCg2BC Il bel circolo di Guccia] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20170202015524/http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2014-11-09/il-bel-circolo-guccia-141729.shtml?uuid=ABbCg2BC |data=2 febbraio 2017 }}'', ''Ilsole24ore.com'', 9 novembre 2014</ref>.
Tra i più noti scienziati palermitani va ricordato [[Domenico Scinà]]. Fu il primo a occupare la cattedra di fisica sperimentale all'Accademia degli studi di Palermo. Nei primi anni del [[XIX secolo]] venne inoltre nominato regio storiografo dal re [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando di Borbone]]. Nel [[1812]] collaborò alla stesura della [[Costituzione siciliana del 1812|costituzione siciliana]] e fu membro perpetuo della Commissione di pubblica istruzione ed educazione in Sicilia. Ha lasciato diverse opere di carattere scientifico e storico.
Decisivo fu poi l'intervento nel [[1867]] di [[Gaetano Giorgio Gemmellaro]], che confermò i risultati cui era pervenuto Domenico Scinà. Gemmellaro nel [[1866]] creò la prima collezione universitaria di geologia e paleontologia, fondando il [[Museo di paleontologia e geologia Gaetano Giorgio Gemmellaro|museo]] che porta il suo nome. Svolse un'intensa attività di ricerca e collaborò con [[Charles Lyell]] e con la [[Geological Society of London|Geological Society]], uno dei centri più prestigiosi della geologia mondiale<ref>{{DBI|gaetano-giorgio-gemmellaro|GEMMELLARO, Gaetano Giorgio}}</ref>. Importante fu inoltre l'attività svolta a Palermo da [[Pietro Doderlein]]. Originario di [[Dubrovnik]], nel [[1862]] venne chiamato a ricoprire la cattedra di zoologia e anatomia comparata all'Università di Palermo e organizzò in modo esemplare il Museo di storia naturale di Palermo, poi divenuto [[Museo di zoologia Pietro Doderlein]], ed ebbe un'influenza decisiva sullo sviluppo della zoologia e sul progresso della biologia marina in Sicilia.
Va ricordato anche l'[[Osservatorio astronomico di Palermo]], con una storia di oltre duecento anni di attività, segnati da picchi di eccellenza e fasi di declino. Fondato nel [[1790]] per volontà di [[Ferdinando I di Borbone]], venne eretto sulla torre pisana del [[Palazzo dei Normanni|Palazzo Reale]], e fu immediatamente dotato della migliore strumentazione allora disponibile, commissionata da [[Giuseppe Piazzi]], che ne fu il primo direttore. Nel [[1801]] dall'Osservatorio di Palermo venne scoperto [[Cerere (astronomia)|Cerere]], così chiamato in onore del [[Proserpina|famoso mito]] che si svolge proprio in Sicilia. Un'altra importante scoperta fu quella dell'[[ammasso globulare]] [[NGC 6541]] da parte di [[Niccolò Cacciatore]]. Oggi l'Osservatorio di Palermo, intitolato a [[Giuseppe Vaiana]], è una delle strutture dell'[[Istituto nazionale di astrofisica]] (INAF) e porta avanti diversi progetti di ricerca.
Un illustre botanico palermitano fu [[Filippo Parlatore]]. Si deve al suo impegno la rinascita di forme associative nel campo della scienza [[botanica]], che condurrà nel [[1888]] alla nascita della [[Società botanica italiana]]. Nel [[1841]] fondò l{{'}}''Erbario centrale italiano'' e nel [[1844]] il [[Giornale botanico italiano]]. Tra i più importanti direttori dell'[[Orto botanico di Palermo]] [[Vincenzo Tineo]] e [[Agostino Todaro]]. Altri due importanti botanici sono stati [[Paolo Silvio Boccone]] e [[Giuseppe Catalano (botanico)|Giuseppe Catalano]].
Nelle [[scienze naturali]] si distinse l'ornitologo [[Baldassare Palazzotto]] (1777-1858), dimostratore di Scienze Naturali alla Real Università e direttore della Biblioteca Comunale di Palermo. Va menzionato anche [[Cesare Airoldi]], naturalista del [[XVIII secolo]], che portò avanti soprattutto studi di [[mineralogia]].
Nella [[chimica]] si è distinto [[Stanislao Cannizzaro]]. Nel [[1858]] pubblicò il fondamentale ''Sunto di un corso di filosofia chimica'' e fece scoperte note come [[Reazione di Cannizzaro]] e [[Regola di Cannizzaro]]. Fu tra i fondatori, nel [[1871]] a Palermo, della rivista scientifica [[Gazzetta Chimica Italiana]] e nel [[1891]] vinse la [[Medaglia Copley]] per i suoi lavori scientifici. A lui è stato intitolato il [[Cratere Cannizzaro|cratere lunare Cannizzaro]], situato nell'emisfero opposto alla Terra, subito oltre il margine nordorientale. Tra gli altri prestigiosi chimici palermitani vanno ricordati [[Emanuele Paternò]] e [[Domenico Marotta]].
Nelle [[medicina|scienze mediche]] vanno ricordati il pediatra [[Giovanni Di Cristina]], l'oncologo [[Maurizio Ascoli]].
Tra i più noti [[geodesia|geodeti]] palermitani, [[Corradino Mineo (matematico)|Corradino Mineo]]. Tra gli [[entomologi]], [[Pietro Genduso]]. Vanno inoltre ricordati i [[matematico|matematici]] [[Michele De Franchis]], [[Francesco Paolo Cantelli]], [[Salvatore Correnti]], [[Renato Calapso]] e [[Michele Cipolla]], e i [[fisico|fisici]] [[Damiano Macaluso]] e [[Michele La Rosa]]. [[Luigi Crocco]] è stato tra i maggiori studiosi mondiali nel campo dell'[[aerodinamica]] teorica e della [[propulsione a razzo]].
=== Storiografia ===
[[Michele Amari]] ha contribuito in modo rilevante alla conoscenza della [[storia della Sicilia islamica]] ed è ritenuto il fondatore dell'organizzazione scientifica e metodologica degli studi di [[orientalistica]] in Italia.
[[File:Salinas-Portrait.jpg|verticale|min|sinistra|[[Antonio Salinas]]]]
[[Rosario Gregorio]] fu uno degli storici palermitani più importanti del [[XVIII secolo]]. La sua opera maggiore è ''Considerazioni sopra la storia di Sicilia dai tempi normanni sino a' presenti'', di cui i sette volumi uscirono dal [[1805]] al [[1826]].Fondamentale è stato il lavoro svolto da [[Gioacchino Di Marzo]], tra i fondatori della moderna [[storia dell'arte]] siciliana, mentre per ciò che riguarda la storiografia siciliana in generale, ebbe il merito d'aver dato vita a la ''Biblioteca storica e letteraria di Sicilia, ossia Raccolta di opere inedite e rare di scrittori siciliani dal secolo XVI al XIX'', in ventotto volumi, in cui raccolse la vita pubblica e privata, intellettuale e morale della Sicilia, e soprattutto di Palermo, dagli inizi del [[XVI secolo]] fino alla fine del [[XVIII]], tramite le notizie che ne avevano dato diaristi e cronisti come [[Rocco Pirri]], [[Filippo Paruta]], [[Vincenzo Auria]], il [[Antonio Mongitore|Mongitore]] e [[Francesco Maria Emanuele Gaetani]].
Va ricordato anche l'[[archeologia|archeologo]], [[numismatico]] e [[paleografia|paleografo]] [[Antonio Salinas]]. Socio nazionale dei [[Lincei]], fu tra i più importanti curatori museali in Sicilia, pioniere di un'idea di museo come luogo di raccolta di "bene comune", oltre che tra i fondatori dell'[[Istituto italiano di numismatica]]. Partecipò agli scavi che si effettuarono a [[Mozia]], [[Selinunte]], [[Tindari]], [[Solunto]], [[Lilibeo]] ed ebbe diversi altri incarichi, come quello di primo archeologo della Missione scientifica italiana ad [[Atene]]. Fu il primo a illustrare i monumenti del [[Ceramico (Atene)|Ceramico]]<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/antonio-salinas/,%20https://www.treccani.it/enciclopedia/antonio-salinas/|titolo=Salìnas, Antonio - Treccani|sito=Treccani|lingua=it|accesso=2 marzo 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/07/25/i-tesori-di-salinas-ritratto-del-pioniere-che-invento-il-museo-modernoPalermo19.html|titolo=I tesori di Salinas Ritratto del pioniere che inventò il museo moderno|sito=Archivio - la Repubblica.it|data=25 luglio 2014|lingua=it|accesso=2 marzo 2024}}</ref>. Tra le collezioni del [[Museo archeologico regionale Antonio Salinas|Museo archeologico regionale di Palermo]], intitolato allo studioso, c'è quella di oltre 6.000 pezzi che lo stesso Salinas cedette al Museo nel [[1914]].
=== Cucina ===
{{vedi anche|Cucina siciliana|Cucina palermitana}}
[[File:Marzipanfrüchte.jpg|min|verticale|[[Frutta di Martorana]]]]
La cucina palermitana rientra nel modello nutrizionale della [[dieta mediterranea]] e mostra tracce e contributi di tutte le culture che si sono stabilite in Sicilia negli ultimi due millenni.
Tra le pietanze più famose troviamo la [[caponata]] (utilizzata sia come antipasto sia come contorno), primi come la [[pasta con le sarde]] o [[anelletti al forno]] e secondi come le [[sarde a beccafico]] o l'arrosto panato alla palermitana. L'insalata tipica è invece quella di arance con erba cipollina, olio d'oliva, sale e pepe.
Come in molte parti del Mediterraneo, il [[vino]] accompagna i pasti palermitani. La tipica bevanda alcolica è l'[[Tutone|Anice Unico Tutone]], un prodotto ad altissima gradazione alcolica (60 gradi) a base di [[anice]] misto aromatizzato con parti di [[cumino]] e che, mischiato all'acqua fredda, compone la famosa bevanda rinfrescante chiamata ''Acqua i zammù''.
Palermo è famosa per la sua [[pasticceria]] e in maniera particolare per i dolci tipici, che hanno come ingrediente principale la crema di ricotta: [[Cannolo|cannoli]], [[Cassata siciliana|cassate]], dita d'apostolo, sigarette, [[Sfincia di San Giuseppe|sfince]] (che si mangiano il giorno di San Giuseppe), la [[Cuccìa (Sicilia)|cuccìa]] (che si mangia il giorno di [[Santa Lucia]]) e i [[biscotti di San Martino]] ripieni (che si mangiano il giorno di [[San Martino]]).
Il cuoco palermitano [[Francesco Procopio dei Coltelli]] è ritenuto il padre del [[gelato]], uno dei dessert più consumati e noti al mondo. A Palermo hanno avuto origine anche la [[frutta martorana]] e più recentemente l'[[Iris (gastronomia)|Iris]], creata da un pasticcere palermitano nel 1901.
;Cibo da strada
[[File:Panelle e Crocchè.jpg|min|[[Panelle]] e crocché.]]
Un aspetto caratteristico della cucina locale è il [[cibo da strada]], largamente diffuso.
Il [[Pani câ meusa|panino con la milza,]] (pani câ meusa) che viene preparato con fette di [[milza]] e [[polmone]] di [[vitello]] fritte nello [[strutto]] e può essere consumato ''schiettu'' (semplice) o ''maritatu'' (con scaglie di caciocavallo o ricotta o entrambi), e il panino con [[panelle]], frittelle salate di farina di ceci spesso accompagnate con le ''crocché'' (morbide crocchette fritte di patate), si contendono il primato in tale campo. Molto popolare anche una variante palermitana della pizza chiamata [[sfincione]]: una focaccia preparata con pomodoro, cipolla, caciocavallo e olio d'oliva. Altre pietanze che rientrano nella categoria sono la [[stigghiola]], la [[Frittola (gastronomia palermitana)|frittola]] e la [[caldume]] (''quarume'').
Molto diffusi i cosiddetti ''pezzi'' di rosticceria locale, tra cui: [[calzone|calzoni]], [[ravazzata|ravazzate]], [[rizzuola|rizzuole]], ''rollò'' (che hanno come base una sorta di pasta brioche poi farcita all'interno), ''mattonelle'' (pasta sfoglia in forma rettangolare farcita in vario modo), e le celeberrime [[arancine]].
=== Eventi ===
[[File:Teatro garibaldi palermo.JPG|min|verticale|Il [[Teatro Garibaldi (Palermo)|teatro Garibaldi]], principale sede organizzativa per [[Manifesta|Manifesta 12]]]]
* [[Festa di santa Rosalia]], le celebrazioni della Patrona (''fistinu''), che si concludono annualmente il 14 luglio, costituiscono uno degli eventi cittadini più noti;
* [[Fiera del Mediterraneo]], manifestazione espositiva svolta dal [[1946]] al [[2008]] e di nuovo nel [[2015]]<ref>{{Cita web |url=http://livesicilia.it/2015/04/24/torna-la-fiera-del-mediterraneo-la-campionaria-riapre-il-23-maggio_620327/ |titolo=Torna a Palermo la Fiera del Mediterraneo - Live Sicilia<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=6 luglio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150716010243/http://livesicilia.it/2015/04/24/torna-la-fiera-del-mediterraneo-la-campionaria-riapre-il-23-maggio_620327/ |urlmorto=no }}</ref>;
* [[Le Vie dei Tesori]], manifestazione nata nel [[2006]] per promuovere e valorizzare il patrimonio storico-monumentale della città di Palermo, rendendo fruibili anche luoghi solitamente non aperti al pubblico o difficilmente visitabili.<ref>{{Cita web |url=http://www.leviedeitesori.com/ |titolo=Le vie dei tesori<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=15 ottobre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151005002325/http://www.leviedeitesori.com/ |urlmorto=no }}</ref>;
* [[Palermo Comic Convention]], chiamato anche ''Salone Internazionale del Fumetto - Games - Cinema - New Media'', è un evento dedicato alla ''pop culture'' che si tiene annualmente dal 2015 e si svolge presso la Fiera del Mediterraneo;
* [[Palermo Pop]], tra i primissimi esempi di festival [[folk]], [[rock]] e [[jazz]] in Italia, si svolse in tre edizioni dal [[1970]] al [[1972]];
* [[Premio Mondello]], premio letterario istituito nel [[1975]];
* [[Sole Luna Doc-film Festival]]<ref>Citato in ''[http://livesicilia.it/2015/07/08/sole-luna-docfilm-festival-premiato-dal-capo-dello-stato_646046/ Sole luna doc film festival premiato dal Capo dello Stato]'', ''LiveSicilia'', 8 luglio 2015</ref>, rassegna cinematografica dedicata al documentario nata nel [[2006]];
* [[Sport film festival]], rassegna internazionale del [[Filmografia sportiva|cinema sportivo]] nata nel [[1979]];
* [[Rally aereo di Sicilia]], rally organizzato presso l'[[Aeroporto di Palermo-Boccadifalco|aeroporto di Boccadifalco]] dal [[1949]];
* [[World Festival on the Beach]], manifestazione sportiva attiva dal [[1995]].
Nel 2015 ha ospitato la biennale europea di arte contemporanea [[Manifesta|Manifesta 12]]<ref>{{Cita web|url=https://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/11/12/news/arte_contemporanea_manifesta_12_palermo_si_mostra_al_mondo-127194576/|titolo=Arte contemporanea: Manifesta 12, Palermo si mostra al mondo|sito=la Repubblica|data=12 novembre 2015|lingua=it|accesso=2 marzo 2024}}</ref>; è stata inoltre [[Capitale italiana della cultura]] nel 2018<ref>{{Cita web|url=http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Comunicati/visualizza_asset.html_1422960151.html|titolo=Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018|accesso=31 gennaio 2017|dataarchivio=3 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170203035749/http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Comunicati/visualizza_asset.html_1422960151.html|urlmorto=sì}}</ref> e ''Capitale italiana dei Giovani'' nel 2017<ref>{{Cita web|url=https://palermo.gds.it/articoli/societa/2016/12/17/palermo-e-la-capitale-dei-giovani-2017-9f6f9cbe-6228-44b4-8850-8ea387487825/|titolo=Palermo è la Capitale dei giovani 2017|sito=Giornale di Sicilia|data=17 dicembre 2016|lingua=it|accesso=2 marzo 2024}}</ref>.
== Geografia antropica ==
[[File:Palermo total view at sunset cropped.jpg|min|centro|Veduta panoramica dal [[Castello Utveggio]] sul [[Monte Pellegrino]]]]
=== Urbanistica ===
{{vedi anche|Urbanistica di Palermo}}
La forma del primo nucleo della città ricorda un piede e pertanto Palermo viene spesso definita ''Piede Fenicio''<ref>{{cita web | 1 = http://www.usefinternational.org/viaggio-in-sicilia/62-comuni-e-citta/1107-viaggio-in-sicilia-palermo | 2 = Viaggio in Sicilia | 3 = 30-06-2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110728150111/http://www.usefinternational.org/viaggio-in-sicilia/62-comuni-e-citta/1107-viaggio-in-sicilia-palermo | urlmorto = no }}</ref>. Lo sviluppo urbanistico ha risentito delle varie dominazioni che si sono succedute nel corso dei secoli con una grande varietà di ambienti e scorci; in ultimo l'espansione recente ha reso il [[Centro storico di Palermo|centro storico]] un luogo ben differenziato dalla cosiddetta Palermo Nuova.
=== Quadro amministrativo ===
La città di Palermo è capoluogo della [[Regione Siciliana]] ([[Regione italiana a statuto speciale|regione a statuto speciale]]) e della [[Città metropolitana di Palermo]] (fino al [[2015]] [[Provincia di Palermo]]).
Il territorio comunale si estende su una superficie di {{M|161|u=kmq}} con una popolazione di circa {{formatnum:670000}} abitanti.
==== Suddivisioni storiche ====
[[File:4 mandamenti.jpg|min|Antica suddivisione del centro storico (attualmente I circoscrizione) in 4 mandamenti]]{{Vedi anche|Centro storico di Palermo}}
Il [[centro storico di Palermo]] (che corrisponde alla prima circoscrizione) è suddiviso in quattro parti da [[Via Maqueda]] e [[Corso Vittorio Emanuele (Palermo)|Corso Vittorio Emanuele]], che incrociandosi a piazza Vigliena danno origine alla ''croce barocca'' (i ''[[Quattro Canti (Palermo)|Quattro Canti]]'', detto anche "Teatro del Sole").
I quattro quartieri storici o ''mandamenti''<ref>{{cita web|url=http://www.palermoweb.com/cittadelsole/vtour/itinera/mandamenti.htm|titolo=Cosa sono i Mandamenti|accesso=11 agosto 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100413175847/http://www.palermoweb.com/cittadelsole/vtour/itinera/mandamenti.htm|urlmorto=no}}</ref> così creati sono:
* [[Kalsa]] o Mandamento Tribunali,
* [[La Loggia (Palermo)|La Loggia]] o Mandamento Castellammare,
* [[Seralcadio]] o Il Capo o Mandamento Monte di Pietà,
* [[Albergheria]] o Mandamento Palazzo Reale.
==== Circoscrizioni ====
{{vedi anche|Circoscrizioni di Palermo}}
[[File:Districts of Palermo with Roman numbers.svg|min|verticale|L'attuale suddivisione amministrativa in 8 circoscrizioni]]
La città di Palermo è ripartita in [[Circoscrizioni di Palermo|otto circoscrizioni]], ripartite a loro volta in [[Quartieri di Palermo|25 quartieri]] e [[Unità di primo livello di Palermo|55 unità di primo livello]].
==== Frazioni ====
Palermo è una città policentrica<ref>{{cita web|url=http://www.comune.palermo.it/Comune/Normative/statuto.htm|titolo=Statuto del Comune di Palermo|accesso=19 agosto 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100724062018/http://www.comune.palermo.it/comune/normative/statuto.htm}}</ref>, poiché durante l'espansione urbanistica novecentesca vennero inglobati centri urbani preesistenti<ref>{{cita web|url=http://www.siciliain.it/province/palermo/palermo.htm|titolo=Siciliain, Palermo|accesso=19 agosto 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100830012000/http://www.siciliain.it/province/palermo/palermo.htm|urlmorto=no}}</ref>, talvolta ormai poco distinguibili all'interno del tessuto urbano.
Una capillare rete viaria di antica origine metteva in collegamento il centro storico con questi insediamenti minori, di cui alcuni erano borgate marinare e altri erano dediti all'agricoltura degli [[agrumi]].
===== Borgate marinare =====
[[File:Il golfo di Mondello.jpg|min|[[Mondello]] affacciata sulla sua baia]]
* [[Mondello]] è una località balneare, originariamente villaggio di pescatori, sviluppatosi intorno a un'antica tonnara. In seguito alla bonifica del territorio circostante<ref>{{cita web|url=http://www.palermoweb.com/mondello/03_bonifica_collura.asp|titolo=Mondello flagellata dalla malaria|accesso=19 agosto 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110604160004/http://www.palermoweb.com/mondello/03_bonifica_collura.asp|urlmorto=no}}</ref>, tra il [[1892]] e il [[1910]], viene costruita una città giardino con numerose ville in stile ''[[liberty]]'' e il Kursaal a mare. Da [[Mondello]] si accede alla [[Riserva naturale orientata Capo Gallo|Riserva naturale di Capo Gallo]] - [[Isola delle Femmine]].
* [[Sferracavallo]] è un borgo marinaro e turistico, e sviluppatosi intorno alla tonnara di Calandria, tra i [[Monte Billiemi|Monti Billiemi]] e Pizzo Santa Margherita. Durante alcuni scavi archeologici nelle grotte Impiso, Pecoraro e Conza sono stati scoperti materiali del [[paleolitico]] superiore.
* [[Addaura]] è una borgata che si trova a sud-ovest di Mondello e che ospita numerose ville di recente costruzione. A circa {{M|70|ul=m slm}}, si trovano alcune grotte dove sono stati rinvenuti resti del paleolitico e del mesolitico che si trovano al [[Museo archeologico regionale Antonino Salinas]]; in altre grotte vicine sono stati rinvenuti graffiti con figure umane e animali d'era paleolitica. La costa dell'Addaura un tempo era difesa da una torre del [[XV secolo]] di cui non resta molto.
* [[Arenella-Vergine Maria]] sono due borgate marinare un tempo dedite alla pesca del [[tonno]]. Le località nacquero come villaggi di pescatori attorno alle tonnare durante l'[[Ottocento]]. Formano il XXV quartiere cittadino e al suo interno troviamo il [[Porto dell'Acquasanta|porticciolo turistico dell'Acquasanta]]. Qui, stretto tra le creste rocciose del Monte Pellegrino e il mare si estende il [[Cimitero dei Rotoli]] del 1837.
* [[Settecannoli (Palermo)|Settecannoli]] è situata nell'area di sud-est della città. Al suo interno hanno sede il litorale di Romagnolo, il porticciolo della Bandita ed il territorio di [[Acqua dei Corsari]]. Sede di numerosi stabilimenti balneari - tra cui i più noti Bagni Virzì, Bagni Petrucci, Bagni Italia - da fine Ottocento a metà Novecento, ha poi subito un processo di profondo degrado ed inquinamento.
===== Borgate di campagna =====
[[File:Ciaculli e Monte Grifone.jpg|min|[[Ciaculli]] ai piedi del [[Monte Grifone]]]]
* [[Ciaculli]] è una località del Comune di Palermo che conserva le caratteristiche della tipica borgata di campagna. Si trova alle porte della città e conta circa {{formatnum:9500}} abitanti. Rientra nella II Circoscrizione e insieme con la frazione di Croceverde-Giardina forma la nona Unità di primo livello di Palermo. Vicino si trova Santa Maria di Gesù, altra borgata di origine contadina. A Ciaculli si coltiva il [[Mandarino tardivo di Ciaculli|mandarino tardivo]], protetto da [[Slow Food]].
* [[Croceverde]] è una piccola frazione o borgata rurale di Palermo. Sorge nell'angolo meridionale della pianura Conca d'Oro, e conta circa {{formatnum:1100}} abitanti. Dista pochi chilometri dal tessuto urbano di Palermo, ed è confinante con due località limitrofe: a nord-ovest Ciaculli, confinante per mezzo dell'omonima strada, e a sud-est [[Gibilrossa]], frazione di Misilmeri, nota per le imprese garibaldine.
* [[Belmonte Chiavelli]] è distaccata dal resto del tessuto urbano della città dalla Circonvallazione di Palermo, ed è situata in un'area di forte pendenza ai piedi del Monte Grifone. Da Belmonte Chiavelli è visibile un panorama completo della città.
* [[Santa Maria di Gesù (Palermo)|Santa Maria di Gesù]] è una località o borgata del comune di Palermo. Si sviluppa attorno l'[[Cimitero di Santa Maria di Gesù|omonimo cimitero storico]]. È ubicata ai piedi del Monte Grifone, tra le altre borgate di Ciaculli e di Belmonte Chiavelli.
* [[Baida]] e [[Boccadifalco]], sono due antiche borgate collinari fuse tra loro che offrono una vista panoramica sulla piana palermitana. Abitati sparsi, caratterizzati da strade ripide e tortuose dove sorgono ville immerse nel verde. Ai piedi delle colline si trova la pista dell'[[Aeroporto di Palermo-Boccadifalco]].
== Economia ==
=== Agricoltura e pesca ===
[[File:Mandarini.jpg|min|sinistra|[[Mandarino tardivo di Ciaculli|Mandarini tardivi]]]]
Benché il territorio sia prevalentemente urbanizzato, all'interno del comune sono presenti vasti territori dedicati all'agricoltura. In particolare forte è la presenza di questi terreni nella zona di [[Ciaculli]], dove viene coltivato un particolare tipo di [[Mandarino tardivo di Ciaculli|mandarino locale]]<ref>{{cita web|url=http://www.terra-multimedialeagricoltura.it/file/disc-mandarino-tardivo-ciaculli.pdf|titolo=Il mandarino tardivo di Ciaculli|accesso=19 agosto 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722055404/http://www.terra-multimedialeagricoltura.it/file/disc-mandarino-tardivo-ciaculli.pdf|urlmorto=sì}} {{pdf}}</ref> per il quale i produttori si sono riuniti in un consorzio<ref>{{cita web|url=http://www.terra-multimedialeagricoltura.it/divulgazione/iniziative/mandarino-sede.html|titolo=Sicilia, casa hi-tech per il mandarino tardivo di Ciaculli|accesso=19 agosto 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100105133916/http://www.terra-multimedialeagricoltura.it/divulgazione/iniziative/mandarino-sede.html|urlmorto=sì}}</ref>. Tale consorzio tratta anche un frutto, che in zona trova il suo habitat: la [[Eriobotrya japonica|nespola]].
La pesca è un'importante attività cittadina: grossi gruppi di pescatori sono presenti in alcuni porti minori cittadini come [[La Cala (Palermo)|La Cala]] e soprattutto il [[porto di Sferracavallo]]<ref>{{cita web|url=http://www.provincia.palermo.it/pls/provpalermo/v3_s2ew_consultazione.mostra_paginat0?id_pagina=3092&target=1&rifi=&rifp=|titolo=Rilancio della pesca a Sferracavallo|accesso=19 agosto 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110526081602/http://www.provincia.palermo.it/pls/provpalermo/v3_s2ew_consultazione.mostra_paginat0?id_pagina=3092&target=1&rifi=&rifp=|urlmorto=no}}</ref>. La borgata è infatti rinomata per la grossa presenza di ristoranti specializzati nella preparazione di pietanze a base di prodotti ittici<ref>{{cita web|url=http://www.sicilianodentro.com/sferracavallo-spiagge-e-ristoranti-sul-mare|titolo=Sferracavallo, spiagge e ristoranti sul mare|accesso=19 agosto 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100815094506/http://www.sicilianodentro.com/sferracavallo-spiagge-e-ristoranti-sul-mare|urlmorto=no}}</ref>. L'allevamento è diffuso soprattutto al di là delle alture, che delimitano il tessuto urbano della città. È inoltre diffuso al largo della costa cittadina l'allevamento del [[tonno]]<ref>{{cita web|url=http://www.ilsubacqueo.it/index2.php?option=com_content&do_pdf=1&id=163|titolo=Impianti per l'allevamento del tonno|accesso=19 agosto 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722035332/http://www.ilsubacqueo.it/index2.php?option=com_content&do_pdf=1&id=163}}</ref>.
=== Industria e servizi ===
[[File:Cantieri navali palermo.jpg|min|[[Cantiere navale di Palermo]]]]
Il principale polo industriale cittadino è il [[porto di Palermo]] con la presenza dei [[Cantiere navale di Palermo|cantieri navali]] di proprietà della [[Fincantieri]], che generano anche un grosso indotto. Altri poli industriali cittadini sono: il quartiere industriale di [[Brancaccio-Ciaculli|Brancaccio]] dove sono presenti molte attività industriali di media dimensione, il maggiore deposito ferroviario merci della città e i capannoni della nettezza urbana comunale e degli autobus; la Zona Industriale Nord, nota anche come via Ugo La Malfa, anche se quest'area è in larga parte occupata da società di servizi; la zona di Partanna. Altre zone industriali sono ormai dismesse come l'area dell'ex Chimica Arenella, destinata a trasformarsi in zona turistico alberghiera.
[[File:Banca d'italia1.JPG|min|sinistra|Sede regionale della [[Banca d'Italia]]]]
Il terziario e i servizi rappresentano la principale economia cittadina<ref>{{cita web|url=http://sicilyweb.com/economia/|titolo=L'Economia siciliana oggi|accesso=19 agosto 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110518144307/http://sicilyweb.com/economia/|urlmorto=no}}</ref>. In particolare la grossa presenza di uffici governativi della [[Regione Siciliana]], degli uffici comunali e provinciali (tra cui la filiale della [[Banca d'Italia]]), oltre che delle sedi regionali di enti pubblici o di società a capitale pubblico, tra cui la [[RAI]], occupa direttamente e tramite l'indotto una grossa fetta della popolazione attiva<ref>{{cita web|url=http://www.stage.unipa.it/testi/FIXO/quadro%20sintetico%20sul%20sistema%20produttivo%20e%20trend%20occupazionale.pdf|titolo=Sistema produttivo|accesso=19 agosto 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090704071936/http://www.stage.unipa.it/testi/FIXO/quadro%20sintetico%20sul%20sistema%20produttivo%20e%20trend%20occupazionale.pdf}} {{pdf}}</ref>. Sono inoltre nate molte società di servizi che si occupano di telefonia.
Importante settore è quello bancario. La città è stata per decenni sede principale del [[Banco di Sicilia]] sin dalla fondazione del banco fino all'incorporazione in Unicredit. Altre banche con sede a Palermo erano la [[Banca Nuova]] e la Banca di Palermo.
Il settore commerciale è invece orientato al dettaglio e alle aziende di piccola e media dimensione. Il 25 novembre del [[2009]] ha aperto ufficialmente il primo grosso centro commerciale presente sul territorio comunale<ref>{{cita web|url=http://www.mobilitapalermo.org/mobpa/2009/11/24/il-centro-commercialeforum-apre-a-palermo-foto-video-dell-inaugurazione-24-novembre-200-a-voi-lanteprima/|titolo=Il centro commerciale Forum apre a Palermo|accesso=19 agosto 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100617205519/http://www.mobilitapalermo.org/mobpa/2009/11/24/il-centro-commercialeforum-apre-a-palermo-foto-video-dell-inaugurazione-24-novembre-200-a-voi-lanteprima/|urlmorto=no}}</ref>, il [[Forum Palermo]] nel quartiere [[Roccella-Acqua dei Corsari|Roccella]], a cui ne sono seguiti altri.
=== Turismo ===
[[File:Chebellolavorardinotte.jpg|min|Punta Barcarello.]]
[[File:Mondello palermo2.jpg|min|sinistra|Bagnanti durante la stagione estiva nella spiaggia di Valdesi a [[Mondello]]]]
Palermo, già nel ‘700, era spesso metà di visitatori del [[Grand Tour]] compiuto da artisti, letterati e nobili europei (specialmente provenienti da [[Gran Bretagna]], [[Francia]] e [[Germania]]) vedendo ospite grandi personaggi come per esempio: [[Jean-Pierre Houël]], [[Alexandre Dumas (padre)|Alexandre Dumas]] (padre), [[Guy de Maupassant]] e [[Johann Wolfgang von Goethe]].
Il turismo è un settore molto importante nell'economia della città, che attrae per il suo [[clima mediterraneo]], per il cibo caratteristico, per i luoghi naturali, il patrimonio artistico-architettonico e culturale. A partire dagli anni 2000 ha subito un profondo incremento<ref>{{Cita web |url=http://gds.it/2018/08/06/cresce-il-turismo-in-sicilia-un-milione-di-presenze-in-piu-nel-2017-messina-e-palermo-al-top_896659/ |titolo=Copia archiviata |accesso=20 agosto 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180820141135/http://gds.it/2018/08/06/cresce-il-turismo-in-sicilia-un-milione-di-presenze-in-piu-nel-2017-messina-e-palermo-al-top_896659/ |urlmorto=no }}</ref> anche grazie al sempre crescente traffico crocieristico.<ref>{{Cita web |url=https://www.agi.it/regioni/sicilia/porti_palermo_nella_top_ten_traffico_crociere_affare_da_50_mln-1080601/news/2016-09-14/ |titolo=Copia archiviata |accesso=20 agosto 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180820172527/https://www.agi.it/regioni/sicilia/porti_palermo_nella_top_ten_traffico_crociere_affare_da_50_mln-1080601/news/2016-09-14/ |urlmorto=no }}</ref>
Il [[turismo religioso]] ha il suo fulcro nel culto di [[Santa Rosalia]]<ref>https://www.palermocapitalecultura.it/news/25167/</ref>. A partire dal 2017 è stata rivalutata la "[[Magna Via Francigena]]", da Palermo ad [[Agrigento]] (sezione della "[[Via Francigena]]"), la percorrenza della quale permette di conseguire il "Testimonium", prova della propria devozione.<ref>{{Cita web |url=http://www.palermotoday.it/economia/cammino-via-francigena-sicilia-tappe.html |titolo=Copia archiviata |accesso=20 agosto 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180820141014/http://www.palermotoday.it/economia/cammino-via-francigena-sicilia-tappe.html |urlmorto=no }}</ref>
Il [[turismo LGBT]] vede una città da sempre culturalmente aperta alle diversità la quale ha alle spalle una storia che l'ha vista protagonista nel [[movimento LGBT]] italiano, con la nascita di [[Arcigay]]<ref>https://www.arcigay.it/archivio/2002/01/storia-1980-2006/</ref> e lo svolgimento di una delle prime parate italiane<ref>[https://malesoulmakeup.wordpress.com/2012/06/28/festadellorgoglioomosessuale/ Palermo, 28 giugno 1981. La prima festa nazionale omosessuale italiana | Malesoulmakeup]</ref>. Ricca di locali<ref>[https://www.balarm.it/news/palermo-lgbt-la-guida-ai-posti-friendly-della-citta-tra-negozi-club-e-spiagge-20944 Palermo Lgbt: la guida ai posti "friendly" della città tra negozi, club e spiagge]</ref>, serate e di luoghi di ritrovo estivi come le spiagge di Barcarello e [[Balestrate]]<ref>[http://www.gay.it/community/forums/topic/balestrate-alcamo-siciliauna-spettacolare-zona-gay Balestrate-Alcamo, Sicilia: una spettacolare zona gay - Gay.it Community]</ref> (dove si può anche praticare nudismo), offre anche importanti iniziative culturali a tema come il Sicilia Queer Filmfest (rassegna di cinematografia gay internazionale)<ref>{{Cita web |url=http://www.siciliaqueerfilmfest.it/sqff/ |titolo=home {{!}} SICILIA QUEER filmfest |accesso=19 febbraio 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170302093811/http://www.siciliaqueerfilmfest.it/sqff/ |dataarchivio=2 marzo 2017 |urlmorto=sì }}</ref> e manifestazioni come il Palermo Pride<ref>[https://palermopride.it/ Palermo Pride – WORK IN PROGRESS]</ref> accompagnato annualmente dall'organizzazione del villaggio LGBT e dalla parata conclusiva nel [[Centro storico di Palermo|centro storico della città]]. Negli ultimi anni è diventata sempre più numerosa l'offerta di strutture turistiche omofile<ref>{{Cita web |url=http://www.palermononconventional.it/it/ |titolo=Home - Palermo Non Conventional Tour |accesso=21 febbraio 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180907235440/http://www.palermononconventional.it/it/ |dataarchivio=7 settembre 2018 |urlmorto=sì }}</ref> come hotel e bed and breakfast.<ref>{{Cita web |url=http://www.visitpalermo.it/attractions/gay-friendly-palermo-glbt-320.html |titolo=Copia archiviata |accesso=25 giugno 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180115014751/http://www.visitpalermo.it/attractions/gay-friendly-palermo-glbt-320.html |dataarchivio=15 gennaio 2018 |urlmorto=sì }}</ref>
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
[[File:Location map Palermo.jpg|min|Le principali arterie stradali cittadine]]
Palermo è attraversata, da sud-est a nord-ovest, dal [[viale della Regione Siciliana]] (detto anche circonvallazione di Palermo); l'arteria assume per la città un'importanza fondamentale in quanto connette alla viabilità urbana le due autostrade (A19 e A29): l'[[Autostrada A19 (Italia)|autostrada A19]], che la collega a [[Catania]] dal [[1975]]<ref name="Aperture autostrade">{{cita web|url=http://www.lotsberg.net/data/italia/autostrade.html|titolo=Inaugurazione autostrade italiane|accesso=11 agosto 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181005154606/http://www.lotsberg.net/data/italia/autostrade.html|urlmorto=no}}</ref> e all'[[Autostrada A20 (Italia)|autostrada A20]] per Messina nei pressi dell'uscita Buonfornello e infine l'[[Autostrada A29 (Italia)|autostrada A29]], che collega Palermo a [[Mazara del Vallo]], all'aeroporto [[Aeroporto di Palermo-Punta Raisi|Punta Raisi]] e all'A29 Dir. Alcamo-Trapani; questa, inaugurata nel [[1978]]<ref name="Aperture autostrade"/>, fu collegata alla circonvallazione alla fine degli [[anni 1980|anni ottanta]]. Alla circonvallazione sono connesse anche due strade statali: la [[Strada statale 186 di Monreale|SS 186]], che collega Palermo a Partinico uscendo in direzione sud-ovest lungo corso Calatafimi e che, dopo aver superato viale della Regione Siciliana, raggiunge il quartiere periferico di Mezzomonreale e prosegue fino a raggiungere Borgetto e Partinico, dove si innesta sulla [[strada statale 113 Settentrionale Sicula]]; e la [[Strada statale 624 Palermo-Sciacca|SS 624]], che ha inizio da via Ernesto Basile, in corrispondenza del cavalcavia che sovrasta viale della Regione Siciliana sud-est e termina confluendo nella strada statale 115 Sud Occidentale Sicula.
Per [[Agrigento]] si percorre lo [[scorrimento veloce Palermo-Agrigento]], che è un asse stradale, che collega le due città passando per [[Lercara Friddi]] e per la valle del [[Platani]]. Lo scorrimento veloce non ha una classificazione ufficiale in quanto tale ed è costituito da due strade statali:
* parte della [[strada statale 121 Catanese]], dall'intersezione con la [[Autostrada A19 (Italia)|A19]], presso l'uscita di [[Villabate]], fino al bivio Manganaro, presso [[Vicari]]
* l'intera tratta della [[strada statale 189 della Valle del Platani]], dal bivio Manganaro fino ad Agrigento
Le due arterie sono collegate senza soluzione di continuità in corrispondenza del bivio Manganaro, costituendo effettivamente un unico asse stradale.
;Strade europee
* [[Strada europea E90]]: ne fanno parte le autostrade A19, A20 e A29 ed è una [[strade europee|strada europea]] di classe A della dorsale ovest-est, che si estende da Lisbona in Portogallo fino a Habur in Turchia ai confini con l'Iraq.
* [[Strada europea E25]]: è una strada di classe A e una dorsale nord-sud. In particolare la E25 collegava inizialmente Hoek van Holland a Genova con un percorso lungo 1547 km, attraverso Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Francia, Svizzera e Italia. Nel 1999 è stato deciso di allungare l'itinerario fino a Palermo, passando per la Corsica e la Sardegna.
=== Ferrovie ===
[[File:Palermo - mappa nodo ferroviario.png|min|Mappa del nodo ferroviario]]
[[File:Palermo - Stazione Centrale.jpg|min|sinistra|[[Stazione di Palermo Centrale|Stazione Centrale di Palermo]]]]
Nel territorio comunale passa gran parte dei treni isolani: le stazioni ferroviarie svolgono anche il traffico metropolitano. Le principali stazioni sono:
* La [[Stazione di Palermo Centrale|stazione centrale]], edificata alla fine del [[XIX secolo]]; fu rimodellata nel dopoguerra con la costruzione di due piani superiori mantenendone lo stile architettonico [[neoclassicismo|neoclassico]]. Nello stesso periodo furono ricostruite le [[pensilina|pensiline]]. Il fascio viaggiatori conta dieci binari; all'interno della struttura si trovano negozi e luoghi di ristoro.
* La [[Stazione di Palermo Notarbartolo|stazione Notarbartolo]], costruita negli [[Anni 1970|anni settanta]] per servire la nuova area a nord della città. Conta sette binari. All'interno vi è un punto ristoro e alcuni negozi di servizio. La stazione è inserita nel progetto Pegasus delle [[Ferrovie dello Stato]]<ref>{{cita web|url=http://www.rfi.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=d548e7d0ed62b110VgnVCM1000003f16f90aRCRD|titolo=Progetto Pegaus|accesso=19 agosto 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110518153309/http://www.rfi.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=d548e7d0ed62b110VgnVCM1000003f16f90aRCRD}}</ref>.
* La [[stazione di Palazzo Reale-Orleans]], di più recente costruzione, si trova totalmente sotto il livello stradale; svolge servizio metropolitano. Nei pressi sono, l'[[Università di Palermo]], il [[Palazzo dei Normanni]] e [[Piazza Indipendenza (Palermo)|Piazza Indipendenza]].
* La [[Stazione di Palermo Lolli|stazione Lolli]], sorta a fine [[Ottocento]], da febbraio 2016 è divenuta fermata del [[Servizio ferroviario metropolitano di Palermo]]. Altre stazioni sono [[Stazione di Tommaso Natale|Tommaso Natale]], [[Stazione di Palermo Brancaccio|Brancaccio]], [[Stazione di San Lorenzo Colli|San Lorenzo Colli]], [[Stazione di Palermo Francia|Francia]], [[Stazione di Giachery|Giachery]] e [[Stazione di Vespri|Vespri]].
=== Porti ===
{{Vedi anche|Porto di Palermo}}
[[File:Porto e bacini palermo dall'alto.JPG|min|sinistra|Un'immagine del [[Porto di Palermo|porto]] civile dall'alto]]
[[File:Porto acquasanta.jpg|min|[[Porto dell'Acquasanta|Porto turistico dell'Acquasanta]]]]
La città ospita uno dei maggiori scali nazionali per traffico di passeggeri e merci. L'area gestita dall'Autorità portuale della Sicilia Occidentale comprende, oltre al moderno porto commerciale, anche l'antico scalo de [[La Cala (Palermo)|La Cala]] e quelli ad uso diportistico e peschereccio dell'[[Arenella (UPL di Palermo)|Arenella]], dell'[[Acquasanta (UPL di Palermo)|Acquasanta]] e di [[Porto di Sant'Erasmo (Palermo)|Sant'Erasmo]]<ref>{{cita web |lingua=it |url=https://www.adsppalermo.it/palermo-diporto |titolo=Diporto (scali minori di Palermo) | editore=Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Occidentale| accesso=12 giugno 2021}}</ref>.
Sono inoltre presente piccoli porti approdi turistici all'[[Porto dell'Addaura|Addaura]], alla [[Bandita]], a [[Fossa di Gallo]] e nelle due frazioni costiere di [[Mondello]] e [[Sferracavallo]].
Il porto di Palermo è connesso con servizi regolari di [[navi]]-[[traghetto]] con [[Napoli]], [[Livorno]], [[Cagliari]], [[Civitavecchia]], [[Genova]], [[Tunisi]] e, in maniera meno frequente, con diverse altre località italiane e del [[bacino del Mediterraneo]]. Inoltre, è collegato attraverso [[aliscafi]] alle [[isole Eolie]] e all'[[isola di Ustica]]. Esso ospita anche un notevole traffico merci, con la movimentazione di [[container|contenitori]] provenienti, via [[Porto di Gioia Tauro|Gioia Tauro]], da tutte le parti del mondo e destinati all'intero territorio [[sicilia]]no. All'interno del porto esiste il [[cantiere navale di Palermo]], fra i pochi esistenti del [[Mezzogiorno d'Italia]] nel Mediterraneo. I [[cantieri navali]] sono di proprietà della [[Fincantieri]], che riserva ai cantieri di Palermo il compito di costruire e ristrutturare le navi passeggeri e merci. È uno dei porti più importanti del mediterraneo per traffico crocieristico.
=== Aeroporti ===
* [[Aeroporto di Palermo-Punta Raisi]]: è situato in zona Punta Raisi a est del [[golfo di Castellammare]], a {{M|35|u=km}} a ovest della città di Palermo, lungo la [[strada statale 113 Settentrionale Sicula]], ora affiancata dalla [[Autostrada A29 (Italia)|autostrada A29]] in direzione di [[Trapani]], nel territorio del [[Comune (Italia)|comune]] di [[Cinisi]]. È il terzo aeroporto del [[Mezzogiorno d'Italia]] per numero di passeggeri, dopo [[Aeroporto di Napoli-Capodichino|Napoli-Capodichino]] e [[aeroporto di Catania-Fontanarossa|Catania-Fontanarossa]], e al 2025 è il [[Aeroporti d'Italia per traffico passeggeri|nono aeroporto italiano]] per traffico passeggeri. La struttura è intitolata alla memoria di [[Giovanni Falcone]] e [[Paolo Borsellino]], entrambi uccisi dalla [[Cosa Nostra|Mafia]] nel [[1992]].<ref>[http://www.sicilyweb.com/turismo/raggiungerelasicilia-aereo.htm Raggiungere la Sicilia] sicilyweb.com.</ref>
* [[Aeroporto di Palermo-Boccadifalco]]: ex aeroporto militare, nel [[2005]] fu convertito in civile<ref>{{cita web|url=http://viaggi.excite.it/news/12484/Voli-Palermo-il-fascino-dei-paesaggi-siciliani|titolo=Voli Palermo: il fascino dei paesaggi siciliani|accesso=14 agosto 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091221050628/http://viaggi.excite.it/news/12484/Voli-Palermo-il-fascino-dei-paesaggi-siciliani|urlmorto=no}}</ref> dopo l'acquisto da parte dell'[[Ente nazionale per l'aviazione civile|ENAC]]. Posto nel quartiere [[Boccadifalco]], ai piedi del versante orientale del [[monte Cuccio]], è uno degli aeroporti più antichi d'[[Italia]] ed è base regionale per la protezione civile<ref>{{cita web|url=https://travelnostop.blogspot.com/2009/01/boccadifalco-diventa-base-della.html|titolo=Boccadifalco base della protezione civile|accesso=14 agosto 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110708070949/http://travelnostop.blogspot.com/2009/01/boccadifalco-diventa-base-della.html}}</ref>. Fu utilizzato per voli regionali verso [[Enna]] e le [[Eolie]]<ref>{{cita web|url=http://www.vivienna.it/notizie/notizia.php?id_news=21153&18/09/2007&09:38:47&titolo=Enna:%20Idroscalo%20Nicoletti|titolo=Enna: Idroscalo Nicoletti|accesso=14 agosto 2010|urlmorto=sì}}</ref>.
=== Mobilità urbana ===
;Servizio ferroviario metropolitano
{{Vedi anche|Servizio ferroviario metropolitano di Palermo|Passante ferroviario di Palermo|Anello ferroviario di Palermo}}
A Palermo è attivo un [[servizio ferroviario metropolitano]], gestito da [[Trenitalia]], articolato su due linee:
* Il [[Passante ferroviario di Palermo|passante ferroviario]] (da [[Stazione di Palermo Roccella|Roccella]] a [[Stazione di Palermo Aeroporto|Palermo Aeroporto]])
* L'[[Anello ferroviario di Palermo|anello ferroviario]] (da [[Stazione di Palermo Notarbartolo|Palermo Notarbartolo]] a [[Stazione di Giachery|Giachery]])
Inoltre la Stazione Centrale, la Stazione Notarbartolo e la [[Stazione di Palermo Roccella|Stazione di Roccella]] sono servite dai [[treni regionali (Italia)|treni regionali]] di [[Trenitalia]].
;Autobus
{{Vedi anche|Rete autobus di Palermo}}
Il trasporto urbano su gomma è curato dall'ex azienda municipalizzata [[AMAT (Palermo)|AMAT]]; le linee (cinquantadue ordinarie, otto notturne, una navetta per il centro storico e quattro stagionali) sono diffuse in tutto il territorio cittadino e arrivano anche in alcuni comuni limitrofi<ref>{{cita web|url=http://www.amat.pa.it/|titolo=Le linee|accesso=14 agosto 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110625072009/http://www.amat.pa.it/|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.palermoweb.com/wap/wapbustutte.asp|titolo=Tutte le linee AMAT|accesso=14 agosto 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110604160021/http://www.palermoweb.com/wap/wapbustutte.asp|urlmorto=no}}</ref>
;Tranvia e filobus
[[File:Palermo - mappa rete tranviaria.svg|min|Mappa della [[Rete tranviaria di Palermo|rete tranviaria]]]]
[[File:Stazione Notarbartolo Palermo.JPG|min|[[Stazione di Palermo Notarbartolo|Terminal Notarbartolo]] delle linee tranviarie 2, 3 e 4]]
{{vedi anche|Rete tranviaria di Palermo|Rete tranviaria di Palermo (1887-1947)|Rete filoviaria di Palermo}}
La prima rete tranviaria venne inaugurata nel [[1887]], il sistema venne utilizzato per circa 60 anni, dismesso nel [[1947]] e sostituito da una [[Rete filoviaria di Palermo|rete filoviaria]] (ugualmente soppressa nel 1966). Della rete palermitana faceva parte l'originale [[Tranvia di Monreale|tranvia Palermo-Monreale]], con capolinea in piazza Bologni, la cui tratta intermedia superava la forte pendenza esistente per mezzo di una sezione a trazione [[funicolare]].
La rete attuale, completata nel 2015, si compone di quattro linee<ref>{{Cita web |url=http://www.amat.pa.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1285&Itemid=313 |titolo=AMAT - Linee tram |accesso=20 febbraio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160206070417/http://www.amat.pa.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1285&Itemid=313 |urlmorto=no }}</ref>.
;Piste ciclabili
Nel 2009 sono state costruite due piste ciclabili con percorso che dalla zona pedemontana va verso il mare scavalcando letteralmente la circonvallazione. Entrambe sono lunghe {{M|7|u=km}} ciascuna, per un totale di quasi {{M|14|u=km}} di pista ciclabile che si vanno ad aggiungere all'altra pista ciclabile lunga poco più di 1 [[chilometro|km]] che costeggia via Messina Marine<ref>{{cita web|url=http://www.mobilitapalermo.org/mobpa/2008/04/10/il-percorso-delle-nuove-piste-ciclabili/|titolo=Il percorso delle nuove piste ciclabili|accesso=14 agosto 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100625223052/http://www.mobilitapalermo.org/mobpa/2008/04/10/il-percorso-delle-nuove-piste-ciclabili/|urlmorto=no}}</ref>.
;Taxi condiviso
A partire da gennaio [[2016]] è stato attivato un servizio comunale di taxi condiviso che interessa cinque percorsi urbani più uno extraurbano, per il collegamento tra lo [[Aeroporto di Palermo-Punta Raisi|scalo Falcone-Borsellino]] e il centro abitato.<ref>''[http://www.palermotoday.it/cronaca/comune-palermo-taxi-sharing-costi-percorsi.html Nel 2016 arriva il taxi sharing: 6 percorsi e un costo massimo di 8 euro] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151225085312/http://www.palermotoday.it/cronaca/comune-palermo-taxi-sharing-costi-percorsi.html |data=25 dicembre 2015 }}'', ''Palermo Today.it'', 23 dicembre 2015</ref><ref>''[http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/12/23/news/palermo_a_gennaio_parte_il_taxi_condiviso_in_centro_con_2_euro-130048508/ Palermo, a gennaio parte il taxi condiviso: in centro con 2 euro] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151225091340/http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/12/23/news/palermo_a_gennaio_parte_il_taxi_condiviso_in_centro_con_2_euro-130048508/ |data=25 dicembre 2015 }}'', ''Repubblica.it'', 23 dicembre 2015</ref>
== Amministrazione ==
{{vedi anche|Sindaci di Palermo}}
=== Consolati ===
[[Albania]], [[Austria]], [[Bangladesh]], [[Belgio]], [[Bolivia]], [[Brasile]], [[Bulgaria]], [[Burkina Faso]], [[Capo Verde]], [[Repubblica Ceca]], [[Cile]], [[Cipro]], [[Corea del Sud]], [[Costa d'Avorio]], [[Danimarca]], [[Estonia]], [[Filippine]], [[Finlandia]], [[Francia]], [[Germania]], [[Ghana]], [[Grecia]], [[Libia]], [[Lituania]], [[Lussemburgo]], [[Repubblica di Macedonia|Macedonia]], [[Malta]], [[Marocco]], [[Messico]], [[Norvegia]], [[Paesi Bassi]], [[Pakistan]], [[Polonia]], [[Portogallo]], [[Principato di Monaco]], [[Regno Unito]], [[Federazione Russa]], [[Senegal]], [[Slovenia]], [[Spagna]], [[Stati Uniti]], [[Sudafrica]], [[Svezia]], [[Tunisia]], [[Ungheria]], [[Zambia]].
=== Gemellaggi ===
Palermo è gemellata con le seguenti città<ref>{{cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/19/gemellaggi.html|titolo=Gemellaggi dei comuni siciliani|accesso=22 agosto 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090430173005/http://www.comuni-italiani.it/19/gemellaggi.html|urlmorto=no}}</ref>:
{{Colonne}}
* {{Gemellaggio|Cuba|Santiago di Cuba|1996}}<ref name="ricerca.repubblica.it">{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/04/26/palermo-le-sue-sorelle-un-abbraccio-con.html |titolo=Copia archiviata |accesso=5 ottobre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171005152254/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/04/26/palermo-le-sue-sorelle-un-abbraccio-con.html |urlmorto=no }}</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|Pistoia|1996}}
* {{Gemellaggio|Georgia|Tbilisi|1997}}<ref name="ricerca.repubblica.it"/>
* {{Gemellaggio|Stati Uniti d'America|Miami|1997}}<ref name="ricerca.repubblica.it"/>
* {{Gemellaggio|Colombia|Palermo (Colombia){{!}}Palermo|1998}}<ref>{{Cita web |url=http://siciliainformazioni.com/redazione/125367/in-colombia-ce-unaltra-palermo-gemellaggio-i-sindaci |titolo=Copia archiviata |accesso=5 ottobre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180714021440/http://siciliainformazioni.com/redazione/125367/in-colombia-ce-unaltra-palermo-gemellaggio-i-sindaci |urlmorto=sì }}</ref>
* {{Gemellaggio|Palestina|Khan Yunis|1998}}<ref name="ricerca.repubblica.it"/>
* {{Gemellaggio|Repubblica Democratica del Congo|Bukavu|1998}}<ref>{{Cita web |url=http://ospiti.peacelink.it/bukavu/zhome.html |titolo=Copia archiviata |accesso=5 ottobre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180416154018/http://ospiti.peacelink.it/bukavu/zhome.html |urlmorto=no }}</ref>
* {{Gemellaggio|Russia|Jaroslavl'|1998}}<ref name="ricerca.repubblica.it"/>
* {{Gemellaggio|Cina|Chengdu|1999}}<ref name="ricerca.repubblica.it"/>
* {{Gemellaggio|Stati Uniti d'America|Monterey|2000}}<ref>{{cita news|url=http://www.comune.palermo.it/Comune/Avvisi/2000/Aprile/11.htm|titolo=Gemellaggio Palermo-Monterey|accesso=22 agosto 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090118074204/http://www.comune.palermo.it/Comune/Avvisi/2000/Aprile/11.htm}}</ref>
* {{Gemellaggio|Tunisia|Biserta|2000}}<ref>{{Cita web |url=http://livesicilia.it/2016/05/19/tunisia-piu-vicina-a-palermo-si-rinnova-il-gemellaggio_750227/ |titolo=Copia archiviata |accesso=5 ottobre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171005151806/http://livesicilia.it/2016/05/19/tunisia-piu-vicina-a-palermo-si-rinnova-il-gemellaggio_750227/ |urlmorto=no }}</ref>
{{Colonne spezza}}
* {{Gemellaggio|Polonia|Danzica|2005}}<ref>{{Cita web |url=https://www.ilsitodisicilia.it/palermo-e-danzica-gemellate-nel-nome-dell-arte-da-domani-una-grande-manifestazione/ |titolo=Copia archiviata |accesso=5 ottobre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171005151401/https://www.ilsitodisicilia.it/palermo-e-danzica-gemellate-nel-nome-dell-arte-da-domani-una-grande-manifestazione/ |urlmorto=no }}</ref>
* {{Gemellaggio|Romania|Timișoara|2006}}<ref>{{Cita web |url=http://www.travelnostop.com/news/territori/palermo-e-timisoara-gemellate-nel-segno-del-turismo_32957 |titolo=Copia archiviata |accesso=4 dicembre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171205042157/http://www.travelnostop.com/news/territori/palermo-e-timisoara-gemellate-nel-segno-del-turismo_32957 |urlmorto=no }}</ref>
* {{Gemellaggio|Russia|Samara (Russia){{!}}Samara|2008}}<ref>{{Cita web |url=http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2008/09/25/Cronaca/PALERMO-GEMELLAGGIO-CON-LA-CITTA-RUSSA-DI-SAMARA-2_140529.php |titolo=Copia archiviata |accesso=5 ottobre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171005201809/http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2008/09/25/Cronaca/PALERMO-GEMELLAGGIO-CON-LA-CITTA-RUSSA-DI-SAMARA-2_140529.php |urlmorto=no }}</ref>
* {{Gemellaggio|Lituania|Vilnius|2012}}<ref>{{cita news|url=http://www.adnkronos.com/IGN/Regioni/Sicilia/Palermo-siglato-gemellaggio-con-capitale-lituana-Vilnius_313528037752.html|titolo=Gemellaggio Palermo-Vilnius|accesso=26 luglio 2012|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140808043737/http://www1.adnkronos.com/IGN/Regioni/Sicilia/Palermo-siglato-gemellaggio-con-capitale-lituana-Vilnius_313528037752.html|urlmorto=no}}</ref>
* {{Gemellaggio|Palestina|Betlemme|2014}}<ref>{{cita news|url=http://www.palermotoday.it/politica/gemellaggio-palermo-betlemme-18-marzo-2014.html|titolo=Palermo, gemellaggio con Betlemme: "Insieme per la pace tra i popoli"<!-- titolo generato automaticamente -->|pubblicazione=|accesso=19 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140504173213/http://www.palermotoday.it/politica/gemellaggio-palermo-betlemme-18-marzo-2014.html|urlmorto=no}}</ref>
* {{Gemellaggio|Stati Uniti d'America|Las Vegas|2014}}
* {{Gemellaggio|Germania|Düsseldorf|2015}}<ref>{{cita news|url=http://www.ansa.it/sicilia/notizie/2015/07/14/comuni-palermo-sigla-gemellaggio-con-dusseldorf_5aab3249-805d-447c-b3cb-c5fa3284f193.html|titolo=Comuni: Palermo sigla gemellaggio con Dusseldorf|accesso=15 luglio 2015|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150715072355/http://www.ansa.it/sicilia/notizie/2015/07/14/comuni-palermo-sigla-gemellaggio-con-dusseldorf_5aab3249-805d-447c-b3cb-c5fa3284f193.html|urlmorto=no}}</ref>
* {{Gemellaggio|Costa d'Avorio|Grand-Bassam|2016}}<ref>{{Cita web |url=http://palermo.repubblica.it/societa/2016/11/05/foto/palermo_gemellata_con_grand_bassam_in_festa_la_comunita_ivoriana-151400081/1/#1 |titolo=Copia archiviata |accesso=11 dicembre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171212031720/http://palermo.repubblica.it/societa/2016/11/05/foto/palermo_gemellata_con_grand_bassam_in_festa_la_comunita_ivoriana-151400081/1/#1 |urlmorto=no }}</ref>
* {{Gemellaggio|Francia|Montpellier|2016}}<ref>{{Cita web |url=http://www.palermotoday.it/politica/comune-palermo-orlando-gemellaggio-montpellier.html |titolo=Copia archiviata |accesso=11 dicembre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171212085910/http://www.palermotoday.it/politica/comune-palermo-orlando-gemellaggio-montpellier.html |urlmorto=no }}</ref>
* {{Gemellaggio|Malta|La Valletta|2018}}<ref>{{Cita web |url=https://www.corrieredelleconomia.it/2017/11/26/palermo-la-valletta-gemellaggio-2018/ |titolo=Copia archiviata |accesso=9 dicembre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210604103153/https://www.corrieredelleconomia.it/2017/11/26/palermo-la-valletta-gemellaggio-2018/ |urlmorto=no }}</ref>
*{{Gemellaggio|Ghana|Sekondi-Takoradi|2021}}<ref>[https://www.comune.palermo.it/palermo-informa-dettaglio.php?tp=1&id=32176 Rapporti internazionali. Siglato gemellaggio tra le città di Palermo e Sekondi Takoradi - Comune di Palermo]</ref>
{{Colonne fine}}
== Sport ==
{{vedi anche|Sport a Palermo}}
== Note ==
<references/>
==
* {{cita libro||AA.VV.|Palermo città d'arte|1998|Ariete|Palermo}}
* {{cita libro|Roberto|Alajmo|Palermo è una cipolla|2005|Laterza|Roma}}
* {{cita libro|[[Giuseppe Bellafiore]], ''Palermo. Guida della città e dei dintorni'', Palermo,| 1990}}
* {{cita libro|Jole|Bovio Marconi|Relazione preliminare sugli scavi nelle Grotte dell'Addaura, Notizie degli Scavi, V-VI, Rivista di scienze preistoriche di Istituto italiano di preistoria e protostoria, 160-167|(1941-45)||Palermo}}
* {{cita libro|Adriana|Chirco|Palermo. Tremila anni fra storia ed arte|2006|Flaccovio|Palermo}}
* {{cita libro|Paolo|Graziosi|Qualche osservazione sui graffiti rupestri della grotta dell'Addaura presso Palermo|1956|Museo preistorico-etnografico "L. Pigorini"|Palermo}}
*[[Dacia Maraini]] e [[Aurelio Pes]], ''Cara Palermo'', Helios, 1996
* {{cita libro|Luigi|Natoli|Storia e leggende di Sicilia|1982|Flaccovio|Palermo}}
* {{cita libro|Enrico|Onufrio|Guida pratica di Palermo|1882|Fratelli Treves|Milano}}
* {{cita libro|[[Francesco Renda]]|Le borgate di Palermo|1984|Istituto Gramsci siciliano|Palermo}}
* {{cita libro|[[Salvatore Requirez]]|Le ville di Palermo|1999|Flaccovio|Palermo}}
* {{cita libro|Pietro|Todaro|Guida di Palermo sotterranea|2002|L'Epos|Palermo}}
* {{cita libro|Alli|Traina|Vicoli Vicoli, Palermo. Guida intima ai monumenti umani|2009|Flaccovio|Palermo}}
* {{cita libro|Lipario|Triziano|Le Porte della città di Palermo|1732|Stamperia di A. Gramignani|Palermo}}
* {{cita libro|Matteo|Iannello, Glenda Scolaro|Palermo. Guida all'architettura del '900|2009|Palermo}}
* [[Cesare De Seta]], Maria Antonietta Spadaro, Sergio Troisi, ''Palermo città d'arte: guida ai monumenti di Palermo e Monreale'', Ed. Ariete, 1998
* M. di Natale, ''La pittura dell'Ottocento in Sicilia: tra committenza, critica d'arte e collezionismo'', Flaccovio, 2005
* Giulia Sommariva, ''Palazzi nobiliari di Palermo'', Flaccovio, 2004
*[[Attilio L. Vinci]], ''Magica Sicilia'', Campo, Alcamo, 2018, ISBN 978-88-943699-1-5
== Voci correlate ==
* [[Arcidiocesi di Palermo]]
* [[Area metropolitana di Palermo]]
* [[Assemblea regionale siciliana]]
* [[Città metropolitana di Palermo]]
* [[Dialetto palermitano]]
* [[Pietra di Palermo]]
* [[Provincia di Palermo]]
* [[Quartieri di Palermo]]
* [[Storia di Palermo]]
* [[Storia di Palermo fenicia]]
* [[Storia di Palermo islamica]]
* [[Urbanistica di Palermo]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|
== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
{{Comuni della città metropolitana di Palermo}}
{{Capoluoghi di provincia italiani}}
{{Patrimoni Unesco|Italia}}
{{Capitali italiane della cultura}}
{{Città e colonie fenicie}}
{{Vespri siciliani}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Palermo}}
[[Categoria:Palermo| ]]
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