Quadrato del Sator: differenze tra le versioni

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{{C|Contenuti assai dubbi sulla scorta di fonti inadeguate.|esoterismo|marzo 2025}}
Con l'espressione '''Quadrato del Sator''' si indica una struttura a forma di [[Quadrato magico]] composta dalle cinque parole latine: SATOR, AREPO, TENET, OPERA, ROTAS, che, considerate di seguito, danno luogo ad un [[palindromo]] (frase che rimane identica se letta da sinistra a destra o viceversa)
{{F|esoterismo|marzo 2025}}
[[File:SATOR Duomo di Siena.jpg|thumb|Quadrato del SATOR sul fianco nord del [[Duomo di Siena]]]]
[[File:Schignano (Val d'Intelvi) - chiesa di San Zeno - targa commemorativa.jpg|miniatura|Italia: Schignano (Como): targa commemorativa con il SATOR sulla chiesa di San Zeno]]
Il '''quadrato del Sator''' è una ricorrente iscrizione in [[lingua latina]], composta dalle cinque seguenti parole: SATOR, AREPO, TENET, OPERA, ROTAS. La loro giustapposizione, nell'ordine indicato o in ordine inverso, dà luogo a un [[palindromo]], vale a dire una frase che rimane identica se [[lettura|letta da sinistra]] a destra e viceversa. Nelle [[epigrafia latina|iscrizioni latine]] la frase inizia con la parola ROTAS, ma dal V secolo è stata utilizzata prevalentemente la versione che inizia con SATOR. Quando la frase è scritta in forma di [[quadrato magico]] la frase palindroma gode di ulteriori simmetrie e può essere letta anche in direzione verticale sia dall'alto verso il basso che viceversa.
L'iscrizione è stata oggetto di frequenti ritrovamenti archeologici, sia in [[lapide|epigrafi lapidee]] sia in [[Graffiti (archeologia)|graffiti]], ma il senso e il significato simbolico rimangono ancora oscuri, nonostante le numerose ipotesi formulate.
 
== La struttura ==
[[ImmagineFile:Quadrato_Sator.jpgPalindrom |rightTENET.svg|thumb|Quadrato del Sator]]
Disponendo le parole su una matrice quadrata (vedasi figura), si ottiene una struttura che ricorda quella dei quadrati magici di tipo numerico. Le cinque parole si ripetono se vengono lette da sinistra a destra e dall'alto al basso oppure da destra a sinistra e dal basso in alto. Al centro del quadrato, la parola [[palindromo|palindromica]] TENET forma una croce.
 
== Storia del misterioso quadrato ==
Disponendo le parole su una matrice quadrata (vedasi figura), si ottiene una struttura che ricorda quella dei quadrati magici di tipo numerico. Le cinque parole si ripetono se vengono lette da sinistra a destra e da destra a sinistra, oppure dall'alto al basso o dal basso in alto. Al centro del quadrato la parola TENET forma una croce palindromica.
[[File:Sator Square at Oppède.jpg|thumb|left|Il Quadrato del Sator a [[Oppède]]]]
Il curioso quadrato magico è visibile su un numero sorprendentemente vasto di reperti archeologici, sparsi un po' ovunque in Europa. Gli esemplari più antichi e più celebri sono quello incompleto rinvenuto nel 1925 durante gli scavi di [[Scavi archeologici di Pompei|Pompei]], inciso su una colonna della [[casa di Paquio Proculo]]<ref name="camill21">{{cita|Cammilleri|p. 21}}.</ref> e quello trovato nel novembre del 1936 su una colonna della [[Palestra Grande]], sempre a Pompei.<ref>{{cita|Cammilleri|p. 11}}.</ref> Quest'ultimo ha avuto grande importanza negli studi storici relativi alla frase palindroma<ref>{{cita libro|Francesco Paolo|Maulucci Vivolo|A Cena con i Pompeiani Antichi|1996|BastogiLibri|isbn=8886452543}}</ref> poiché esso è completo e arricchito da altri segni interessanti che non si sono trovati altrove<ref>{{cita|Socci}}.</ref> e fu certamente inciso prima dell'eruzione del 79 d.C.<ref>{{cita pubblicazione|autore=[[Matteo Della Corte]]|rivista=Atti della Pontificia Accademia Romana di Archeologia. Rendiconti|anno=1936|pp=397 ss.|volume=XII|titolo=Il crittogramma del «Pater Noster» rinvenuto a Pompei}}</ref><ref>{{cita libro|Osvaldo|Rea|Nautilus, l'enigma dell'impero|2004|Rea|Arpino|ISBN=88-901473-9-3}}</ref> A partire da questi ritrovamenti, il quadrato del Sator viene anche detto "latercolo pompeiano".
 
Ne sono stati rinvenuti esempi a Roma, nei sotterranei della [[basilica di Santa Maria Maggiore]], nelle rovine romane di [[Cirencester]] (l'antica Corinium) in [[Inghilterra]], nel castello di [[Rochemaure]] ([[Rhône-Alpes]]), a [[Oppède]] in [[Vaucluse]], a [[Le Puy-en-Velay]], nella corte della Cappella di Saint-Clair, sulla parete del [[Duomo di Siena|Duomo cittadino]] di fronte al Palazzo Arcivescovile a [[Siena]], in Abruzzo sulla facciata della [[Chiesa di Santa Lucia (Magliano de' Marsi)|Chiesa di Santa Lucia]] a [[Magliano de' Marsi]] e su quella dell'[[Abbazia di San Pietro ad Oratorium]] a [[Capestrano]], nella [[Certosa di Trisulti]] a [[Collepardo]], a [[Santiago di Compostela]] in [[Spagna]], nelle rovine della fortezza romana di [[Aquincum]] in [[Ungheria]], a [[Riva San Vitale]] in [[Svizzera]], solo per citarne alcune.
== La storia del misterioso quadrato==
Il curioso quadrato magico è visibile su un numero sorprendentemente vasto di reperti archeologici, sparsi un po' ovunque in Europa. Ne sono stati rinvenuti esempi nelle rovine romane di [[Cirencester]] (l'antica Corinium) in [[Inghilterra]], nel castello di [[Rochemaure]] ([[Rhône-Alpes]]) in [[Francia]], a [[Siena]] sulla parete del [[Duomo di Siena|Duomo]] di fronte al Palazzo Arcivescovile, a [[Santiago di Compostela]] in [[Spagna]], ad [[Altofen]] in [[Ungheria]], solo per citarne alcune. A volte le cinque parole si trovano disposte in forma radiale come a Sermoneta (Latina), oppure in forma circolare come nella [[Collegiata di Sant'Orso di Aosta|Collegiata di Sant'Orso]] di [[Aosta]].<br>
Ma l'esempio più antico e più celebre è quello rinvenuto negli scavi di [[Pompei]], inciso sulle scanalature di una colonna della Grande Palestra. A partire da questo ritrovamento, il Quadrato del Sator viene anche detto “''latercolo pompeiano''”
 
A volte le cinque parole si trovano disposte in forma radiale, come nell'[[abbazia di Valvisciolo]] a [[Sermoneta]], oppure in forma circolare come nella [[Collegiata di Sant'Orso]] di [[Aosta]]. Nel centro di quest'ultimo mosaico è raffigurato [[Sansone]] che uccide il leone, un'allusione all'esistenza di un significato nascosto nella frase del "Sator" che cinge il tondo centrale. Infatti secondo la [[Bibbia]], Sansone, dopo aver ucciso la belva, durante una festa pose ai [[filistei]] un indovinello: «Dal divoratore è uscito il cibo e dal forte è uscito il dolce», che i convitati non riuscirono a risolvere.
==L'enigma del significato==
Difficile stabilire il significato letterale della frase composta dalle cinque parole, dal momento che il termine AREPO non è strettamente [[lingua latina|latino]]. Alcune congetture su tale parola (assimilata per varie ragioni termine “carro”) portano a traduzioni di senso oscuro, quali “''Il seminatore, col suo carro, tiene con cura le ruote''”. Pensando che il termine sia il nome proprio del misterioso seminatore, si arriva a “''Arepo, il seminatore, tiene con cura le ruote''” <br>
Ma per quale ragione una frase che pare così oscura ed insignificante si è sparsa, nel corso del medioevo, in tutta Europa?
Varie congetture sono state formulate per risolvere l'enigma del Quadrato Sator.
===Anagrammi===
[[Immagine:Sator_Anagram.jpg |right|thumb|Anagramma SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS]]
Osservando, con spirito enigmistico, l'insieme della lettere che lo compongono, si può rilevare che esse possono servire a comporre una croce nella quale la parola "PATERNOSTER" si incrocia sulla lettera N: avanzano due A e due O, che possono porsi ai quattro estremi della croce, come fossero l'alfa e l'omega, il principio e la fine. Il quadrato sarebbe dunque una “''crux dissimulata''”, un sigillo nascosto in uso tra i primi cristiani ai tempi delle persecuzioni. Ragioni cronologiche portano ad escludere che anche il quadrato di Pompei potesse essere opera di una primitiva comunità cristiana. <br>
La strada degli anagrammi ci porta però a scoperte imbarazzanti quali: SATAN, TER ORO TE, REPARATO OPES! (Satana, ti prego per tre volte, restituiscimi le mie fortune!)<br>
 
Altre chiese medioevali ancora, nelle quali si registra, in Italia, la presenza della frase palindroma (in forma di quadrato magico oppure in forma radiale o circolare) sono: la [[Pieve di San Giovanni (Campiglia Marittima)|Pieve di San Giovanni]] a [[Campiglia Marittima]], la [[Concattedrale di Ascoli Satriano]], l'[[abbazia di San Pietro ad Oratorium]] a [[Capestrano]]<ref>Si tratta di una chiesa il cui altare cristiano fu edificato su una ara [[Paganesimo|pagana]], pare dedicata a Venere; secondo alcuni studiosi a San Pietro ad Oratorium transitarono cavalieri templari di ritorno dalla [[Terra santa]].</ref>, le chiese di Santa Maria Maddalena in Campo Marzo a [[Verona]] e di [[Chiesa di San Michele (Pescantina)|San Michele]] di [[Pescantina]], la [[chiesa di Santa Maria Ester]] ad [[Acquaviva Collecroce]], Nelle Marche nella chiesa di San Lorenzo a Paggese di [[Acquasanta Terme]] e nella pieve di Santa Maria Plebis flexiae, Fabriano, le abbazie [[abbazia di Casamari|di Casamari]] a [[Veroli]] e [[abbazia di Montecassino|di Montecassino]] a [[Cassino]], ecc. Il quadrato è diffuso in molte altre chiese francesi come la chiesa di [[Maignelay-Montigny]] e la [[cattedrale di Digione]].
===Congetture varie ===
Una studiosa italiana, la professoressa Bianca Capone, attraverso una approfondita analisi dei siti in cui sono stati rinvenute vestigia del Quadrato Sator, arriva a sostenere che dietro alla diffusione del misterioso sigillo ci sia stata l'opera dei [[Cavalieri Templari]].<br>
Questo studio ha probabilmente stimolato ulteriormente la formulazione di congetture ermetiche, cabalistiche e negromantiche (che popolano oggi i siti Internet sull'argomento).
 
Si osservi che moltissimi esemplari sono stati rinvenuti in edifici religiosi cristiani e che non se ne conoscono di antecedenti l'[[era cristiana]] (la diffusione del cristianesimo a Pompei prima dell'[[Eruzione del Vesuvio del 79|eruzione]] sembrerebbe documentata archeologicamente).<ref name=camill21/><ref>{{cita pubblicazione|autore=Matteo Della Corte|titolo=I cristiani a Pompei|anno=1938-39|rivista=Rendiconti della Accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti. Nuova serie|pp=3-32|volume=XIX}}</ref><ref>{{cita libro|Agnello|Baldi|La Pompei giudaico-cristiana|1964|Di Mauro|Cava de' Tirreni}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|autore=Ilaria L. E. Ramelli|titolo=Note sulla presenza giudaica e cristiana a Pompei, Ercolano e Pozzuoli nel I secolo d.C.|rivista=Rivista di storia della Chiesa in Italia|volume=56|numero=1|anno=2002|pp=3-16|accesso=21 maggio 2025|url=https://www.jstor.org/stable/43051440|via=[[JSTOR]]}}</ref>
Più convincente (o perlomeno meno improbabile), navigando tra i tanti siti che parlano del Quadrato Sator, appare la congettura formulata dalla scrittrice Silvana Zanella. <br>
Viene proposta una lettura “bustrofedica" del quadrato, vale a dire effettuata cambiando verso di percorrenza alla fine di ogni riga (o di ogni colonna), in modo tale che la frase da interpretare diventa “SATOR OPERA TENET AREPO ROTAS”. L'oscuro termine AREPO viene preso come contrazione di Areopago (nel senso di tribunale supremo). In questo modo si arriva alla traduzione “''Il seminatore decide i suoi lavori quotidiani, ma il tribunale supremo decide il suo destino''”, e, restituendo ad essa il suo significato morale, “''L'uomo decide le sue azioni quotidiane, ma Dio decide il suo destino''”. <br>
La congettura ovviamente non spiega tutto. In particolare non spiega quelle iscrizioni in cui - come in quella di Aosta - le parole del Sator non sono disposte nella forma canonica del quadrato.
 
== Parole enigmatiche ==
==Collegamenti esterni==
[[File:Saturno, Museo archeologico nazionale di Napoli.jpeg|thumb|Saturno con il capo coperto dal mantello invernale mentre impugna la roncola. Dipinto contemporaneo della prima comparsa di un quadrato del sator a Pompei (I secolo d.C.), conservato al [[Museo archeologico nazionale di Napoli]]]]
*[http://angolohermes.interfree.it/SATOR/luoghi_SATOR.html I luoghi italiani del Sator]
*[http://www.club.it/autori/silvana.zanella/quadratoincipit.html Una interpretazione che parla dei limiti del libero arbitrio]
 
=== Sator ===
[[Categoria:Esoterismo]]
La parola ''sator'' significa seminatore, coltivatore e in senso figurato padre, creatore.<ref>{{cita libro|autore1=[[Luigi Castiglioni]]|autore2=[[Scevola Mariotti]]|titolo=[[IL - Vocabolario della lingua latina]]|editore=Loescher|città=Torino|posizione=''ad vocem''}}</ref> Nei contesti cristiani allude ad alcune [[parabola del seminatore|parabole evangeliche]], in cui rappresenta [[Dio Padre]]. Nell'[[Apocalisse]], però, è il Cristo che regge una falce affilata e miete (v. {{passo biblico|Apocalisse|14,14|libro=no}}). La metafora venne approfondita dai padri della chiesa e in particolare da [[Ireneo di Lione]] (130-202), per il quale il [[Verbo (cristianesimo)|Verbo]] aveva seminato l'umanità con [[Adamo]], l'aveva sarchiata con l'aratro costituito dalla [[Vera Croce|croce di Cristo]] e sarebbe intervenuto a mietere con la falce messoria alla fine dei tempi.<ref>{{cita libro|autore=[[Jean Daniélou]]|titolo=I simboli cristiani primitivi|editore=Edizioni Arkeios|anno=1997|annooriginale=1961|pp=100-113|isbn=8886495137}}</ref><ref>{{cita libro|autore=Ireneo di Lione|titolo=[[Adversus Haereses|Contro le eresie]]|posizione=IV 34,4}}</ref> La metafora, però, di un coltivatore celeste per rappresentare la divinità creatrice e conservatrice del mondo è presente anche nelle opere di alcuni scrittori latini dall'inizio del periodo augusteo in poi. Un'origine pagana del Sator, antecedente di poco il cristianesimo, spiegherebbe in modo più probabile la presenza di ben tre quadrati del Sator a Pompei pochi decenni dopo la morte di Gesù.
[[Categoria:Linguistica]]
 
Verso il 44-45 a.C. [[Marco Tullio Cicerone]], traducendo liberamente un brano de ''[[Le Trachinie]]'' di [[Sofocle]], riporta che [[Ercole]] invoca [[Zeus]] con l'epiteto ''caelestum sator'' (padre degli dei)<ref>''[[Tusculanae disputationes]]'', II,21.</ref>. Poco dopo, nel ''[[De natura deorum]]'', viene detto ''sator'' il mondo naturale, che rende fecondi, genera, educa e alimenta i viventi<ref>''Omnium autem rerum quae natura administrantur seminator et sator et parens, ut ita dicam, atque educator et altor est mundus'', Libro II, 86.</ref>, nel quale, in accordo col [[stoicismo|pensiero stoico]], opera una divinità immanente e provvidenziale (in greco: ''prònoia''): il ''[[Logos#Lo Stoicismo|Logos spermatikòs]]'' (Logos seminale), detto anche "pneuma" ([[anima del mondo]]) e assimilato al fuoco, uno dei 4 elementi costitutivi dell'universo. Il ''Logos'' stoico venne identificato con la "Parola di Dio" biblica dal filosofo ebreo [[Filone di Alessandria]], ponendo un'ulteriore premessa per l'identificazione del Sator con il dio dei cristiani nei secoli successivi.
[[de:Sator-Quadrat]]
 
[[en:Sator Arepo Tenet Opera Rotas]]
Nella cultura romana del tempo di Cicerone, invece, questa divinità nascosta sarebbe potuta essere rappresentata simbolicamente con [[Saturno (divinità)|Saturno]]<ref name="ref_A">{{cita libro|lingua=en|autore-capitolo=Randall T. Ganiban|capitolo=Virgilian Prophecy and the Reign of Jupiter|titolo=Brill's Companion to Valerius Flaccus|curatore1=Mark Heerink|curatore2=Gesine Manuwald|editore=Brill Academic Publishers|città=Leiden|anno=2014|pp=255-256|isbn=978-9004227415}}</ref>, il dio romano dell'agricoltura, il cui stesso nome è legato alla semina e alle messi (in latino: ''sata'').<ref>Questa etimologia, vera o falsa che sia, è affermata proprio in quegli stessi anni dallo scrittore latino [[Marco Terenzio Varrone]] (''[[De lingua Latina]]'', 5,64).</ref> Nonostante alcuni errori ortografici proprio il nome di Saturno è scritto a Pompei sotto il più antico quadrato del ''sator'' conosciuto.
[[nl:Satorvierkant]]
 
[[sl:Besedni magični kvadrat]]
Nel secolo successivo l'epiteto ''sator'' è utilizzato in opere letterarie celebrative dell'impero romano per indicare come "padre degli dei e degli uomini" Giove, padre di Venere e perciò nonno di [[Enea]], da cui secondo l'''[[Eneide]]'' di [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] discendeva il popolo romano.<ref>cfr. "''hominum sator atque deorum''" nell'[[Eneide]]: I,254 e XI,725.</ref><ref name="ref_A" /> Giove "sator" ricompare circa un secolo dopo al tempo degli [[Dinastia flavia|imperatori flavi]] in un altro scritto celebrativo delle origini di Roma imperiale: ''[[Le Argonautiche]]'' di [[Gaio Valerio Flacco (poeta)|Valerio Flacco]].<ref>{{cita web|url=https://museumofwitchcraftandmagic.co.uk/object/charm-talisman/|sito=The Museum of Witchcraft|titolo=1583 – Charm: Talisman|lingua=en|accesso=2025-05-21}}</ref> In conclusione nella letteratura latina augustea e del I secolo dopo Cristo il ''sator'' era la divinità suprema, da intendersi come [[Saturno (divinità)|Saturno]] o come [[Giove (divinità)|Giove]].
 
=== Arepo ===
La parola successiva ''arepo'' è la più misteriosa, anche perché non compare in nessun altro testo della lingua latina classica. Molti esperti, perciò, la considerarono solo un nome proprio, benché il nome non compaia in nessun altro testo come nome di persona, di divinità o di luogo. Altri studiosi cercarono argomenti per interpretarla come "carro" o "aratro", un vocabolo del mondo agricolo come ''sator'' e un oggetto ligneo che in contesti cristiani potrebbe alludere alla croce. Nella sua ''Storia naturale'' [[Plinio il Vecchio]] menziona l'utilizzo già allora di un aratro con ruote. Altri studiosi ancora hanno collegato ''arepo'' con vocaboli che indicavano un piccolo appezzamento (''aripennis'') o come un'abbreviazione di "[[areopago]]", sede del collegio delle supreme magistrature della città di [[Atene (città antica)|Atene]] fin dal periodo monarchico. Tutte interpretazioni difficili da sostenere e perciò oggetto di discussione.
 
Nel glossario del latino medievale del Du Cange esiste la parola "aripus", da lui interpretata come ''gladius falcatus'', cioè l'arma/attrezzo detta [[harpe]] (dal [[greco antico]] ἅρπη). In agricoltura lo stesso vocabolo indica anche l'attrezzo che oggi si chiama "[[roncola (attrezzo)|roncola]]", simile al moderno [[falcetto]] (la "falce messoria"), ma molto più robusto e rozzo. La harpe/falce/roncola è un attributo iconografico di [[Saturno (divinità)|Saturno]], protettore dell'agricoltura.<ref>Ovidio chiama Saturno "''falcifer deus''" (''[[Fasti (Ovidio)|Fasti]]'', I, 234). Cfr. anche [[Sesto Pompeo Festo]], ''De Verborum Significatione'', alla voce [https://books.google.it/books?id=YthcAAAAcAAJ&pg=PA527&lpg=PA527&dq=quod+ipse+agrorum+cultor+habetur,+nominatus+a+satu,+tenensque+falcem+effingitur,+quae+est+insigne+agricolae&source=bl&ots=9_ynzsqiyl&sig=ACfU3U3cGd4PzOAk4DJwg8_GjibfU1CbSA&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiR4rjRisHrAhWM3KQKHVGSB7sQ6AEwB3oECAUQAQ#v=onepage&q=quod%20ipse%20agrorum%20cultor%20habetur%2C%20nominatus%20a%20satu%2C%20tenensque%20falcem%20effingitur%2C%20quae%20est%20insigne%20agricolae&f=false "Opima spolia" (Liber XIII)]: «quod ipse agrorum cultor habetur, nominatus a satu, tenensque falcem effingitur, quae est insigne agricolae».</ref> Il dio, poi, venne identificato col [[titani|titano greco]] [[Crono]], che secondo la [[Teogonia (Esiodo)|Teogonia di Esiodo]] avrebbe utilizzato l'attrezzo anche per evirare il padre [[Urano (divinità)|Urano]]. Secondo Silvana Zanella il misterioso arepo sarebbe proprio questo attrezzo.<ref>Silvana Maria Zanella e L. P. Bellozzi, ''Enigma. La preghiera al Padre fra retorica e cosmologia'', Excelsior edizioni 2010.</ref> ''Sator arepo'', il seminatore con la roncola, potrebbe quindi essere Saturno, il cui regno secondo Virgilio stava per tornare sulla Terra, come nuova età dell'oro. Saturno, infatti, avrebbe regnato sul Lazio e la sua sede sarebbe stata precisamente sul colle del [[Campidoglio]]. In quella remota e felice epoca il nome "Saturnia" avrebbe quindi indicato sia Roma sia l'intera Italia.<ref>«a patre dicta meo quondam Saturnia Roma est» Ovidio, ''Fasti'', VI, 31; «Saturnia Italia et mons qui nunc est Capitolium, Saturnus appellabatur», Festo l.c.; «Salve, magna parens frugum, Saturnia tellus, magna virum», Virgilio, ''[[Georgiche]]'' II, 173.</ref> Nella sua [[Bucoliche#egloga IV|ecloga IV]] Virgilio scrive: ''Iam redeunt saturnia regna'' e l'associa alla imminente nascita di un bimbo. I cristiani interpretarono questi versi come profezia della nascita di Cristo e attribuirono a Virgilio un ruolo propedeutico alla loro fede, come testimonia anche semplicemente il suo ruolo nella [[Divina Commedia]].
 
=== Tenet, opera, rotas ===
L'interpretazione delle ultime tre parole presenta difficoltà minori, ''tenet'' significa "tiene", "regge", "guida". ''Opera'' potrebbe significare "con cura", in quanto [[ablativo]] del vocabolo ''opera'', oppure "le opere", come plurale del vocabolo ''opus''. Infine ''rotas'' viene tradotto con "ruote": potrebbero essere quelle di un carro o metaforicamente le ruote celesti del destino (come le traiettorie percorse dalle stelle nella notte) per indicare genericamente le sorti della storia.
 
== Significato ==
=== Lettura lineare ===
[[File:Grenoble - Sator 02.jpg|thumb|Il quadrato di Sator su una porta di legno a [[Grenoble]] (Francia)]]
Difficile stabilire il significato letterale della frase composta dalle cinque parole, dal momento che il termine AREPO è un ''[[hapax legomenon]]'' nella letteratura latina, e quindi non è possibile stabilirne il significato per confronto. Se il termine indica un nome proprio, la frase è traducibile come "Il seminatore Arepo maneggia con cura le ruote"<ref>{{cita pubblicazione|url=https://indexarticles.com/reference/cryptologia/sator-rebus-an-unsolved-cryptogram-the/|autore=Rose Mary Sheldon|titolo=The Sator Rebus: An unsolved cryptogram?|rivista=Cryptologia|anno=2003|numero=3|volume=27|pp=233-287|editore=Index Articles|lingua=en|data=30 giugno 2021|accesso=6 settembre 2023|dataarchivio=11 settembre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220911152421/https://indexarticles.com/reference/cryptologia/sator-rebus-an-unsolved-cryptogram-the/|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Secondo altre congetture tale parola indica un nome comune. Nelle [[Gallie]] e nei dintorni di [[Lione]] esisteva un tipo di carro [[celti]]co che era chiamato ''arepos'': si presume allora che la parola sia stata latinizzata in ''arepus'' e che nel quadrato essa avrebbe la funzione di un [[ablativo]] strumentale (cioè un [[Complemento di mezzo o strumento|complemento di mezzo]]), il che porterebbe a una traduzione, di senso oscuro, "Il seminatore, con il carro, tiene con cura le ruote", della quale si cerca di chiarire il senso intendendo il riferimento al seminatore come richiamo al [[Vangelo|testo evangelico]]<ref>L'ipotesi è stata avanzata da [[Jérôme Carcopino]], cfr. {{cita|Maulucci Vivolo 1990}}.</ref>.
 
Il termine ''arepo'' si può anche intendere come «piccola pezza di terra», in riferimento a un passo di [[Lucio Giunio Moderato Columella|Columella]] dove ''arepenne'' viene dato come sinonimo di origine gallica di ''semiiugero'', con uguale radice di ''arpentum''. Inoltre il termine ''rotas'' può indicare "il convento". Il significato sarebbe stato dunque: "Il Seminatore di un arepo mantiene con il suo lavoro il convento"<ref>{{cita pubblicazione|autore=Andrea Brugnoli|autore2=Francesco Cortellazzo|url=http://www.veronastoria.it/ojs/index.php/ASValp/article/download/24/13|titolo=L'epigrafe del Sator a San Michele di Arcé|accesso=23 maggio 2017|formato=PDF|via=''Veronastoria.it''}}</ref>. Se invece ''rotas'' si rifacesse alle ruote celesti, potrebbe essere letto come "Il Creatore delle terre tiene (governa) le ruote celesti". Il concetto della unicità del mondo immanente con quello trascendente, identificato anche dalla forma a croce del ''tenet'', forma che esprime simbolicamente l'unione del cielo e della terra. Dalle combinazioni dei due significati si può anche ottenere "Il seminatore nel campo governa le ruote celesti", visione riconducibile all'ateismo radicale tipico dell'atomismo di [[Tito Lucrezio Caro|Lucrezio]].
 
=== Lettura bustrofedica ===
Se si leggesse il palindromo cambiando verso di percorrenza alla fine di ogni riga o di ogni colonna ([[scrittura bustrofedica]]), si otterrebbe la frase "''sator opera tenet arepo rotas''", in cui il termine ''Sator'' indicherebbe il [[seminatore]], arepo rappresenterebbe una contrazione di [[areopago]] (nel significato di tribunale supremo), e il palindromo potrebbe essere tradotto con: "Il seminatore decide i suoi lavori quotidiani, ma il tribunale supremo decide il suo destino"; tale interpretazione attribuirebbe pertanto un significato morale al quadrato magico secondo cui: "L'uomo decide le sue azioni quotidiane, ma soltanto Dio decide il suo destino"<ref>{{cita web|url=http://www.satorgroup.it/perchesator.html|titolo=Perché Sator|accesso=23 maggio 2017}}</ref>.
 
Da notare come, utilizzando sia la lettura lineare sia quella bustrofedica, ''arepo'' corrisponde anche alla costellazione del [[Orsa Maggiore|Grande Carro]], la falce degli dèi (''harpé''), simbolo del loro potere universale e quindi metafora di Dio<ref name="Lenigma">{{cita web|url=http://www.enigma-sator-rotas.it/?page_id=33|titolo=QUADRATO SATOR ROTAS|accesso=23 maggio 2017}}</ref>.
 
=== Lettura anfibologa ===
Data la molteplicità dei possibili significati, il quadrato di Sator si potrebbe intendere come un anagramma [[Anfibologia|anfibologo]], contenente volutamente più chiavi di lettura che si rivelavano differentemente a seconda del livello di conoscenza e profondità del lettore.
 
Il lettore meno colto si sarebbe fermato alla lettura letterale e forse avrebbe afferrato i significati simbolici abbastanza comuni nel mondo antico, come i quattro elementi pitagorici, traendo la lettura, riga per riga: "Il seminatore, tiene, la falce, le opere agricole, le ruote". Una persona più acuta avrebbe compreso l'anfibologia e le avrebbe trasferite dalla sfera terrestre a quella celeste, cogliendo il legame tra seminatore agricolo e Seminatore celeste, scorgendo la lettura, riga per riga,: "Il Creatore, tiene, il Grande Carro, le costellazioni, le stelle". Chi fosse dotato poi di cultura, sia letteraria che filosofica, avrebbe intuito la chiave di interpretazione bustrofedica ricca di metafore, traendo lettura, riga per riga: "Dio, si prende cura, del Creato, come l'uomo si prende cura, dei suoi campi"<ref name="Lenigma" />, nonché ulteriori significati [[Numerologia|numerologici]], [[Cabala (esoterismo)|cabalistici]], filosofici e teologici.
 
=== Altre letture ===
{{Citazione|Anche nella cornice scientifica ristretta [il quadrato] ha impegnato una serie di discipline che per una sola persona sono difficilmente dominabili.|[[Pauly-Wissowa]], ''Enciclopedia reale dell'antichità classica'', ''S.V. Satorquadrat'', Suppl. XV, 1978, IIA, 479<ref>Citato in {{cita|Cammilleri|p. 21}}.</ref>}}
Tra le letture che partono da considerazioni [[Numerologia|numerologiche]], l'[[Enciclopedia Britannica]] sostiene che altro non si tratti che l'equivalente in lettere di un [[Quadrato magico|Quadrato di Marte]] (Quadrato numerico ove la somma dei numeri in riga, in colonna e in diagonale è sempre la stessa); suffraga questa ipotesi anche con il fatto che in alcuni casi il quadrato è rappresentato con riga e colonna centrali in rosso, il colore di [[Marte (divinità)|Marte]] (equivalente, nella [[mitologia romana]], al [[mitologia greca|greco]] [[Ares]]) e ipotizza che la lettura debba essere di tipo bustrofedico: "Il seminatore dell'Areopago detiene le ruote dell'Opera".<ref name=camill16/> Questa interpretazione però presta il fianco a critiche difficilmente superabili: (1) i quadrati di Marte si "leggono" non solo in orizzontale e in verticale, ma anche in diagonale, mentre qui la lettura diagonale non dice nulla; (2) il testo è in [[lingua latina]] e questo rende poco accettabile l'interpretazione di quell'"AREPO" come "areopago"; (3) è difficile poi accettare quell'"OPERA" come un genitivo, quando la grafia indica un probabile accusativo.<ref name=camill16>{{cita|Cammilleri|pp. 16-17}}.</ref>
 
Lettura rituale: in questa prospettiva nella sequenza SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS le uniche parole latine da considerare sono SATOR TENET OPERA con il significato "il Creatore sostiene le creature". Tale frase può essere letta ad alta voce sia per coloro che leggono da sinistra a destra sia per quelli che leggono da destra a sinistra. Quindi chiunque conosca il suono corrispondente alla lettera, pur non conoscendo l'esatto significato di tutta la frase, pronuncerà le tre parole con un significato rituale. Si tratta di una sorta di dichiarazione monoteista leggibile anche da soggetti semi-analfabeti.
 
=== Acrostici e acronimi ===
Il termine ''Arepo'' potrebbe essere l'[[acronimo]] di ''Aeternus Rex Excelsus Pater Omnipotens'' (Eterno re eccelso, Padre Onnipotente), per cui l'interpretazione sarebbe quella di un simbolo cristiano.<ref>{{cita|Cammilleri|p. 18}}.</ref>
 
Alcuni degli acrostici che si possono trarre solo dal termine TENET sono: ''Tota Essentia Numero Est Tracta'' ("L'intera essenza è ottenuta con il numero"), ''Tecta Erat Nocte Exordio Terra'' ("In principio la Terra era ricoperta dalle tenebre"), ''Tellurem Effecit Numen Elementorum Temperatione'' ("La Volontà Divina creò la Terra con un'equilibrata combinazione degli elementi"), ''Terra Effigiem Naturae Essentialis Tenet'' ("La Terra conserva l'immagine della Natura Essenziale").<ref>{{cita web|url=http://www.ilmessaggioritrovato.it/newsite/QuadratoMagicoSator.asp|autore=Mykael G.|titolo=Sul quadrato magico del "Sator"|accesso=23 maggio 2017}}</ref>
 
Tra i tanti esempi di [[Anagramma|anagrammi]] possibili, sempre in campo religioso, si può trarre: <small>O PATER, ORES PRO AETATE NOSTRA</small> ("O Padre, prega per la nostra età"); <small>ORA, OPERARE, OSTENTA TE, PASTOR</small> ("Prega, opera e mostrati, o Pastore"); <small>RETRO SATANA, TOTO OPERE ASPER</small> ("Arretra, Satana, crudele in tutte le tue opere"). Non mancano neppure invocazioni diaboliche: <small>SATAN, TER ORO TE, REPARATO OPES!</small> ("Satana, ti prego per tre volte, restituiscimi le mie fortune")<ref>L'enigmista italiano [[Stefano Bartezzaghi]], nella rubrica ''Lessico e Nuvole'' per il quotidiano ''[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]'', ha proposto i seguenti divertenti anagrammi: SOTTRAR ORO A PAPERONE: SAETTE / PORNOSTAR: PARTE OSEE A TEATRO / O PORTA ESTERA O PORTA ESTERNA / ATTOR ARRESO TENET SOAP OPERA</ref>.
 
== Simbologia cristiana ==
[[File:Palindrom PATERNOSTER.svg|thumb|Anagramma di SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS]]
La lettura all'interno del palindromo della parola "<small>PATERNOSTER</small>" come ''crux dissimulata'' avviene per via di [[anagramma]].
 
La presenza del palindromo in molte chiese [[Medioevo|medievali]] induce a considerarlo - per quanto esso possa aver avuto un'origine più antica - un simbolo che si inserisce nella cultura cristiana di quel periodo. Partendo dalla identificazione del ''Sator'', il seminatore, con il Creatore (vedi la [[Parabola del seminatore]] e la [[Parabola del granello di senape]]), qualche studioso ha proposto la seguente interpretazione: «Il Creatore, l'autore di tutte le cose, mantiene con cura le proprie opere»<ref>L'interpretazione s'incentra sulla frase ''Sator opera tenet'', intendendo il resto come sua ripetizione letta al contrario; cfr. {{cita|Gagov}}.</ref>. Un'altra sostiene che, coerentemente con abitudini diffuse nel Medioevo, l'impiego in ambiente cristiano del quadrato del Sator doveva corrispondere a [[Effetto apotropaico|finalità apotropaiche]], come avvenne per molte altre iscrizioni suggestive, del tipo «[[Abracadabra]]» o «[[Abraxas]]».<ref>Sull'utilizzo dei filatteri con finalità apotropaiche in epoca medievale, vedasi la voce {{Treccani|filatterio_(Enciclopedia-dell'-Arte-Medievale)|Filatterio|volume=VI|pp=195-198|accesso=2025-05-21}} La tesi sul significato [[apotropaico]] del palindromo è sostenuta nel testo di Giovanna Bianchi sulla [[Pieve di San Giovanni (Campiglia Marittima)|Pieve di San Giovanni]] a [[Campiglia Marittima]], rinvenibile al sito {{collegamento interrotto|1=http://www.bibar.unisi.it/testi/TESTIBDS/BDA08campiglia/II-24.pdf|data=aprile 2018|bot=InternetArchiveBot }}</ref>
 
Se la grande quantità di presenze e ritrovamenti in luoghi di culto medievali dimostra che il palindromo avesse un significato religioso in epoca medioevale, più controverso è il contesto del suo uso in epoche antecedenti. Il ritrovamento del «latercolo pompeiano», risalente a data anteriore all'eruzione del Vesuvio nel [[79]], ha sollevato numerose controversie sull'origine cristiana del quadrato in quanto, pur essendo un fatto documentato la presenza di comunità cristiane a [[Scavi archeologici di Pompei|Pompei]] ed [[Scavi archeologici di Ercolano|Ercolano]] e in [[Campania]], la A e la O poste ai lati della croce sono un riferimento alla simbologia dell'Alfa e l'Omega la cui prima comparsa in ambito cristiano è attestata nell{{'}}''[[Apocalisse di Giovanni]]'', redatta in data più tarda (anche se in ambito ebraico tale simbologia è presente anche nell{{'}}''[[Antico Testamento]]'').<ref>{{Cita conferenza|url=http://archeoastronomia.altervista.org/wp-content/uploads/2019/07/SIA7_16.pdf|formato=PDF|titolo=XP, SATOR e le radici ebraiche del cristianesimo. La simbologia olistica e l'astronomia culturale|autore=Teodoro Brescia|pp=163-171|conferenza=Il cielo e l'uomo: problemi e metodi di astronomia culturale. Atti del VII Convegno Nazionale della Società Italiana di Archeoastronomia Roma, Museo Nazionale Romano, Terme di Diocleziano, 28 - 29 settembre 2007|curatore=Elio Antonello|anno=2010|editore=Società Italiana di Archeoastronomia}}</ref>
 
Il primo a ipotizzare la tesi dell'Apocalisse fu Grosser, che osservando con spirito enigmistico l'insieme delle lettere che lo compongono<ref>{{cita pubblicazione|autore=Felix Grosser|lingua=de|titolo=Ein neuer Vorschlag zur Deutung der Sator-Formel|rivista=Archiv für Religionswissenschaft|volume=XXIV|anno=1926|pp=165-169}}</ref> rilevò come esse possono servire a comporre una [[croce]], nella quale la parola {{maiuscoletto|paternoster}} si incrocia sulla lettera N: avanzano due A e due O, che possono porsi ai quattro estremi della croce, come fossero l'alfa e l'omega, il principio e la fine, all'interno di quattro quadranti divisi dagli assi orizzontale e verticale formanti la croce. Il quadrato sarebbe dunque una ''crux dissimulata'', un sigillo nascosto in uso tra i primi cristiani ai tempi delle [[Persecuzione dei cristiani|persecuzioni]]. Questa interpretazione è rafforzata dal fatto che il quadrato magico stesso contiene al suo interno una croce greca dissimulata, costituita dall'incrocio, al centro del quadrato, delle due ricorrenze di {{maiuscoletto|tenet}}, l'unica parola della struttura che è [[Palindromo|palindroma]] di sé stessa. Questa interpretazione, per quanto plausibile, non è accettata da tutti gli studiosi, specie da quanti rifiutano l'origine cristiana del palindromo.
 
== Uso apotropaico ==
Nel medioevo vi fu un proliferare di rappresentazioni di questo quadrato anche su [[pergamena]]. Gli venne attribuito un [[effetto apotropaico]]. Su un manoscritto del XII secolo dell'[[Abbazia di Prüll]] è esposto come simbolo della croce di Cristo con l'invito a far rientrare un fuggitivo; come augurio per la buona riuscita di un parto lo si trova sulla Pergamena di [[Aurillac]], con l'invito a mostrarlo a una partoriente, e lo stesso uso è illustrato da un documento del 1259 conservato nell'[[Archivio di Stato di Genova]]. Il Quadrato venne utilizzato come protettore dai fulmini, dagli incendi, da malattie varie quali l'idrofobia, il mal di denti, il morso dei cani, ecc.<ref>{{cita|Cammilleri|pp. 25-26}}.</ref>
 
== Il quadrato nelle arti ==
[[File:Quadrato magico sator ascoli satriano bis.jpg|thumb|Il Quadrato del Sator nella chiesa di San Potito Martire ad [[Ascoli Satriano]]]]
* [[Osman Lins]], ''Avalovara'', 1973, romanzo [[Brasile|brasiliano]] incentrato sul quadrato;
* [[Anton Webern]], ''II Cantata, op. 31'' (1941-43);<ref>Tentativo di ricostruire musicalmente il quadrato Sator; cfr. {{cita|Cammilleri|p. 27}}.</ref>
* Martin Gümbel (1923-1986)
**''Sator Arepo I, Variationen über ein Magisches Quadrat'' (Variazioni su un quadrato magico), per flauto e soprano (1967, ca. 8 min.);
** ''Sator Arepo II, Magisches Quadrat'' (Quadrato magico), per flauto, soprano e [[Batteria (strumento musicale)|batteria]] (1968, ca. 12 Min.).
* A. R. Penk e Frank Breidenbruck, ''Spiritual Center'' (1995), iscritto sulla ruota dell'opera alla Fattoria di Celle
* {{cita libro|nome=Mario|cognome=Biondi|titolo=Il cielo della Mezzaluna|anno=1983|editore=Longanesi|città=Milano|pp=205-212}}
* [[Fabio Mengozzi]] ha composto un brano intitolato ''SATOR'' (2019) in cui ha indagato le possibilità combinatorie del Sator traslate in ambito musicale<ref>{{Cita web|titolo=Note astigiane in prima mondiale applaudite ad Atene|url=https://www.lastampa.it/asti/2020/02/27/news/note-astigiane-in-prima-mondiale-applaudite-ad-atene-1.38520837|sito=La Stampa|datapubblicazione=27 febbraio 2020}}</ref>
* Il film ''[[Tenet]]'', diretto da [[Christopher Nolan]], fa numerosi riferimenti al quadrato. Il titolo riprende la parola centrale ''Tenet''; l'antagonista del film si chiama ''Sator'' e agisce attraverso una compagnia chiamata ''Rotas''; la scena iniziale del film ha luogo al Teatro dell'''Opera'' di Kiev, e il falsario da cui Sator acquista il quadro di [[Francisco Goya|Goya]] viene chiamato ''Arepo''. Numerose scene del film sono girate in modo palindromo dal punto di vista temporale: dapprima dal passato verso il futuro secondo la prospettiva di un personaggio, poi dal futuro verso il passato secondo quella di un altro personaggio o del personaggio stesso.
* La canzone ''Tenet'', del gruppo folk norvegese [[Heilung]].<ref>{{YouTube|autore=Heilung|data=2022-08-04|accesso=2025-05-21|id=0RumEdfXUiU|titolo=Tenet}}</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|Teodoro|Badurina|Rotas, Opera, Tenet, Arepo, Sator|1950|Tipografia Pio X|Roma}}
* {{cita pubblicazione|autore=Teodoro Brescia|titolo=Il vero significato dell'Arepo Sator, il quadrato magico|rivista=Mystero|volume=anno V|numero=60|città=Roma|data=maggio 2005|pp=42-46}}
* {{cita libro|Teodoro|Brescia|I misteri del cristianesimo|2006|MIR|Firenze|isbn=8888282998}}
* {{cita libro|autore=[[Rino Cammilleri]]|titolo=Il quadrato magico|editore=Rizzoli|città=Milano|anno=1999|ISBN=88-17-86066-2|cid=Cammilleri}}
* {{cita libro|autore1=Bianca Capone|autore2=Loredana Imperio|autore3=Enzo Valentini|titolo=Guida all'Italia dei templari. Gli insediamenti templari in Italia|editore=Edizioni Mediterranee|città=Roma|anno=1997|ISBN=88-2721-201-9|url=https://books.google.it/books?id=kdh-d6hlH4UC&printsec=frontcover&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false}}
* {{cita pubblicazione|lingua=fr|autore=[[Jérôme Carcopino]]|titolo=Le Christianisme secret du «carré magique»|url=https://www.jstor.org/stable/24811384|via=[[JSTOR]]|volume=5|numero=1|pp=16-59|anno=1948}}
* {{cita libro|autore=[[Valerio Evangelisti]]|titolo=[[Cherudek]]|editore=Mondadori|città=Milano|anno=1997}}
* {{cita pubblicazione|autore=Giuseppe Gagov|titolo=La soluzione di un antico crittogramma|rivista=Miscellanea francescana|anno=1961|volume=61|pp=276-282|cid=Gagov}}
* {{cita libro|Roberto|Giordano|L'enigma Perfetto. I luoghi del Sator in Italia|2013|Edizioni Universitarie Romane|Roma|ISBN=9788860222107}}
* {{cita pubblicazione|autore=[[Margherita Guarducci]]|titolo=Il misterioso "Quadrato Magico", l'interpretazione di Jérome Carcopino e documenti nuovi|rivista=Archeologia classica|volume=XVII|pp=219-270|anno=1965}}
* {{cita pubblicazione|lingua=en|autore=[[J. Gwyn Griffiths]]|titolo='Arepo' in the Magic 'Sator' Square'|rivista=[[The Classical Review]], New Ser.|volume=21|numero=1|data=marzo 1971}}
* {{cita libro|Nicola|Iannelli|Sator – Epigrafe del culto delle sacre origini di Roma - la genesi e il significato del quadrato magico svelati nella teoria della correlazione astronomica|2009|Bastogi|Foggia|ISBN=978-88-6273-185-0|url=https://www.academia.edu/5137794/Sator_Epigrafe_del_culto_delle_sacre_origini_di_Roma|via=''[[Academia.edu]]''}}
* {{cita libro|Francesco Paolo|Maulucci Vivolo|E l'acqua zampillerà dal deserto. Testimonianze giudaiche e cristiane a Pompei prima del 79|1990|Carcavallo|Napoli|cid=Maulucci Vivolo 1990}}
* {{cita libro|Marino|Saragosa|SATOR - Frammento unico|2019|Caramanica Editore|Scauri (Latina)|isbn=978-8874252923}}
* {{cita libro|autore=[[Antonio Socci]]|titolo=La guerra contro Gesù|url=https://archive.org/details/laguerracontroge0000socc|editore=Rizzoli|città=Milano|anno=2011|pp=[https://archive.org/details/laguerracontroge0000socc/page/n194 193]-216|isbn=978-88-17-03736-5}}
* {{cita libro|Silvana|Zanella|Enigma. La preghiera al Padre tra retorica e cosmologia|2010|Excelsior Edizioni|isbn=8889282010}}
 
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