Governo Netanyahu VI: differenze tra le versioni
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Il '''governo Netanyahu VI''' è il 37º ed attuale [[governo]] d'[[Israele]], il sesto sotto la guida di [[Benjamin Netanyahu]], in carica dal 29 dicembre [[2022]].
Definito da molti, a livello politico, come "l'esecutivo più a [[Destra (politica)|destra]] della storia del paese"<ref name=CNN>{{Cita news|lingua=en|titolo=Benjamin Netanyahu sworn in as leader of Israel's likely most right-wing government ever|url=https://www.cnn.com/2022/12/29/middleeast/israel-benjamin-netanyahu-swearing-in-intl/index.html|
Composto da 31 ministri (nella sua formazione iniziale), è stato ''ab origine'' sostenuto da una coalizione formata da [[Likud]], [[Shas]] (in [[appoggio esterno]] dal 16 luglio [[2025]]), [[Ebraismo della Torah Unito]] (uscito il 17 luglio 2025), [[Partito Sionista Religioso]], [[Otzma Yehudit]] (in appoggio esterno dal 19 gennaio al 19 marzo 2025 per alcuni disaccordi) e [[Noam (partito politico)|Noam]] (uscito brevemente dal 28 febbraio al 25 maggio 2023 e poi definitivamente, per disaccordi, il 24 marzo 2025), cui si è aggiunto, fino al 9 giugno 2024 e nel [[Guerra|contesto bellico]], il [[Partito di Unità Nazionale (Israele)|Partito di Unità Nazionale]] (compresa la sua fazione [[Nuova Speranza]], rientrata il 29 settembre 2024 come partito autonomo dopo essere inizialmente uscita il precedente 25 marzo), portando il governo ad un totale massimo di 36 ministri, di cui 5 nominati in [[stato d'assedio]].
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=== Conflitto in Medioriente e gestione generale ===
{{in corso|conflitti}}
{{Vedi anche|Conflitto israelo-palestinese|Attacco di Hamas a Israele del 2023|Guerra Israele-Hamas|Governo di guerra|Conflitto Israele-Hezbollah del 2023-2024
Il 7 ottobre [[2023]], intorno alle prime ore del mattino, dopo anni di consolidate tensioni con l'[[organizzazione paramilitare]] [[islamista]], [[sunnita]] e radicale "[[Hamas]]" controllante la [[Striscia di Gaza]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/07/che-cose-hamas/|titolo=Che cos'è Hamas|data=7 ottobre 2023|pubblicazione=Il Post}}</ref>, un consistente gruppo di miliziani ha attaccato lo Stato di Israele [[Invasione|per via terrestre]] su più punti, sfondando la [[Barriera tra Israele e la Striscia di Gaza|barriera di confine]] e travolgendo l'impreparata [[MAGAV|Polizia frontaliera]], così come i reparti dell'[[Forze di difesa israeliane|esercito]] posti a pattuglia della zona. Dopo essere penetrati, i miliziani hanno condotto azioni di [[guerriglia]] [[Guerra urbana|urbana]], assediando le città e le strutture al confine e violentando la popolazione, tra omicidi, prese in ostaggio e violenze di altra natura<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/07/attacco-hamas-israele/|titolo=Le cose da sapere sull'attacco di Hamas contro Israele, in breve|data=7 ottobre 2023|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/09/attacco-hamas-israele-guida/|titolo=Le cose da sapere sull’attacco di Hamas e sulla risposta di Israele|data=9 ottobre 2023|pubblicazione=Il Post}}</ref>.
In reazione a ciò, Israele ha dispiegato immediatamente le proprie [[forze di difesa israeliane|forze di difesa]], tra cui la propria [[Arma contraerea|difesa aerea]] [[Cupola di Ferro]]. Tuttavia, il fatto che l'attacco fosse stato perpetrato durante la festa ebraica della [[Simchat Torah]] e lo [[Shabbat]], e un giorno dopo il cinquantesimo anniversario della [[guerra dello Yom Kippur]], anch'essa iniziata con un attacco a sorpresa, ha fatto sì che, insieme a fattori d'altra natura<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/10/israele-era-distratto/|titolo=Israele era distratto|data=10 ottobre 2023|pubblicazione=Il Post}}</ref>, la risposta iniziale procedesse molto più lentamente del previsto<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/12/ritardi-esercito-attacchi/|titolo=L'esercito israeliano ci ha messo ore prima di raggiungere le comunità attaccate|data=12 ottobre 2023|pubblicazione=Il Post}}</ref>.
In seguito al deteriorarsi della situazione, e nel mentre che le città venivano liberate, il governo ha dichiarato ufficialmente lo [[stato d'assedio]], ponendo il paese in una [[Dichiarazione di guerra|situazione diplomatico-istituzionale]], [[Legge marziale|sociale]] ed [[economia di guerra|economica di guerra]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/07/benjamin-netanyahu-israele-hamas-guerra/|titolo=«Siamo in guerra»|formato=f4v|data=7 ottobre 2023|pubblicazione=Il Post}}</ref>, ordinando, contestualmente, il richiamo dei [[riservisti]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/11/riservisti-israele/|titolo=Il sistema dei riservisti in Israele, spiegato|data=11 ottobre 2023|pubblicazione=Il Post}}</ref> e un [[assedio]] totale sulla [[Striscia di Gaza]], da attuarsi tramite [[Bombardamento|bombardamenti]], [[Embargo|embarghi]] (già [[Blocco della Striscia di Gaza|attuati da tempo]], e dunque divenuti rafforzati) e accerchiamenti militari<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/10/assedio-israele-gaza/|titolo=Come è fatto l’assedio israeliano a Gaza|data=10 ottobre 2023|pubblicazione=Il Post}}</ref>, in preparazione a una possibile [[invasione]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/13/israele-invasione-striscia-di-gaza/|titolo=Come potrebbe essere l’invasione israeliana della Striscia di Gaza|data=13 ottobre 2023|pubblicazione=Il Post}}</ref>, poi avvenuta il 26 ottobre<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/29/israele-invasione-gaza-operazione/|titolo=È un'invasione?|data=29 ottobre 2023|pubblicazione=Il Post}}</ref>. Nel mentre, è stata altresì avviata un'importante attività di [[Morte|eliminazione]] sistematica (o tentativi di questa) dei [[Leadership|leader]] e delle figure di spicco dell'[[Hamas|organizzazione]]
In questa situazione, dunque, il [[Primi ministri di Israele|primo ministro]] [[Benjamin Netanyahu]] ha avviato il processo di formazione di un [[governo di guerra]] basato su [[Governo di unità nazionale|circostanze]] di [[unità nazionale]] con le fazioni di [[Opposizione (politica)|opposizione]] della [[Knesset]], la quale ha presto accolto una [[mozione]] di [[deroga]] allo [[Funzione di controllo|scrutinio ordinario]] degli atti governativi e sospendendo gli [[Potere legislativo|affari legislativi ordinari]]. Alla fine, il 12 ottobre, con l'adesione del [[Partito di Unità Nazionale (Israele)|Partito di Unità Nazionale]] guidato da [[Benny Gantz]], il governo è mutato in [[Governo di guerra|assetto di guerra]], ricevendo supporto straordinario fino alla fine del [[Guerra|conflitto]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/11/governo-unita-guerra-israele/|titolo=Israele avrà un governo di unità nazionale|data=12 ottobre 2023|pubblicazione=Il Post}}</ref>.
In seguito, dopo ben un mese e mezzo di intense negoziazioni supportate da mediatori internazionali, le parti hanno temporaneamente aderito, nonostante le pressioni delle frange più radicali dei rispettivi schieramenti, ad un breve e svincolato [[cessate il fuoco]] di quattro giorni complessivi, con il solo fine di scambiarsi parte degli ostaggi e dei prigionieri<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/11/24/tregua-israele-hamas-negoziati/|titolo=Come si è arrivati alla tregua tra Israele e Hamas|data=24 novembre 2023|
Il 9 giugno [[2024]], poi, dopo mesi di divergenze e discussioni sul futuro bellico, operativo e logistico<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/05/20/gantz-gallant-critiche-netanyahu/|titolo=Le più grosse divisioni nel governo israeliano dall'inizio della guerra|data=20 maggio 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref>, il Partito di Unità Nazionale di Benny Gantz, seguendo una delle sue fazioni già distanziatasi nel marzo dello stesso anno ([[Nuova Speranza]]), ha lasciato l'esecutivo, passando a una forma di [[Astensione|astensione tecnica]], senza tuttavia alterare l'[[Governo di guerra|assetto di guerra]] dell'esecutivo<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/06/09/benny-gantz-dimissioni/?homepagePosition=4|titolo=Benny Gantz ha lasciato il governo di unità nazionale in Israele|data=9 giugno 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref>, il quale è ciononostante ritornato successivamente civile (sebbene con alcune [[Governo di emergenza|deroghe e prerogative esecutive di emergenza]] a causa del
Il 17 settembre, al culmine di un pericoloso aumento di tensioni e rappresaglie esplicite tra [[Israele]] e “[[Hezbollah]]”<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/06/19/esercito-israele-piano-attacco-libano/|titolo=La situazione al confine tra Israele e Libano è sempre più complicata|data=19 giugno 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/07/29/israele-hezbollah-attacco-majdar-shams/|titolo=Cosa dobbiamo aspettarci dalla crisi tra Israele e Hezbollah|data=29 luglio 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref>, un'altra [[organizzazione paramilitare]] [[islamista]] (ma [[sciita]]) operante principalmente nel [[Libano del Sud]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/09/19/hezbollah-storia-libano/|titolo=Che cos’è Hezbollah|data=19 settembre 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref>, il [[Conflitto Israele-Hezbollah del 2023-2024|conflitto]] si è successivamente esteso, seppur relativamente in minore scala e intensità (ma anche in modo più implicito<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/09/24/israele-hezbollah-guerra-definizione/|titolo=Perché Israele ed Hezbollah non vogliono ancora chiamarla «guerra»|data=24 settembre 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref>), anche nel [[Libano|paese arabo confinante]], principalmente con [[bombardamenti]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/09/25/libano-bombardamento-video/|titolo=Tra i più ampi e distruttivi bombardamenti della storia recente|data=25 settembre 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref> ed [[esplosioni]] mirate<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/09/19/israele-cercapersone-hezbollah-obiettivi/|titolo=Cosa vuole ottenere Israele con gli attacchi esplosivi in Libano?|data=19 settembre 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref> (addirittura anche contro la missione [[UNIFIL]])<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/10/11/unifil-israele-libano/?homepagePosition=0|titolo= Gli attacchi dell’esercito israeliano contro l'UNIFIL in Libano, spiegati|data=11 ottobre 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref>, nonché con [[Assassinio|uccisioni]] di [[Leadership|importanti figure direttive]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/10/04/israele-uccisioni-leader-hezbollah/|titolo=Israele continua ad attaccare i leader di Hezbollah|data=4 ottobre 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref>, limitati [[Invasione|sconfinamenti]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/live/israele-invasione-libano/|titolo=Israele ed Hezbollah stanno combattendo nel sud del Libano|data=1 ottobre 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/10/09/libano-combattimenti-israele-hezbollah/|titolo=Che cosa sappiamo dei combattimenti tra Israele e Hezbollah in Libano|data=9 ottobre 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref> e persino [[Bombardamento|attacchi aerei]] diretti di [[rappresaglia]] da parte dello stesso [[Iran]] contro [[Israele]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/10/02/video-attacco-iran-israele/|titolo=L'attacco iraniano contro Israele con i video e le mappe|data=2 ottobre 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref> e viceversa<ref name="ilpost.it">{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/10/26/israele-attacco-iran/|titolo=Israele ha attaccato alcune basi militari in Iran|data=26 ottobre 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref>. In seguito, nonostante sia stato conseguito un accordo per un [[cessate il fuoco]] in data 26 novembre, consistente nel ritiro delle [[Zro'a Ha-Yabasha|truppe israeliane]] dal territorio libanese e delle [[Milizia|truppe]] di Hezbollah (sostituite da quelle dell'[[Esercito libanese]] in funzione di solo [[Difesa (politica)|controllo dei confini]]) al di là del fiume [[Leonte (fiume)|Leonte]], dunque al di fuori del [[Libano del Sud]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/11/26/israele-attacco-beirut-libano/|titolo=C’è un accordo per il cessate il fuoco fra Israele e Hezbollah|data=26 novembre 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref>, ulteriori violazioni (principalmente [[bombardamenti]] mirati), seppur minori, si sono comunque verificate.<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/12/03/israele-attacco-hezbollah-durante-cessate-il-fuoco-nove-persone-uccise/|titolo=Israele ha attaccato diverse postazioni di Hezbollah in Libano|data=3 dicembre 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref>
Il 29 settembre, in seguito a un accordo tra le parti, Nuova Speranza rientra ufficialmente nella coalizione governativa, ma senza alterare lo status dell'esecutivo.<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/09/29/gideon-saar-governo-netanyahu/|titolo=In Israele Gideon Sa’ar, il leader del partito di opposizione Nuova Speranza, ha detto che si unirà alla coalizione del governo Netanyahu|data=29 settembre 2024|pubblicazione=Il Post}}</ref>
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Il successivo 24 marzo tuttavia, [[Noam (partito politico)|Noam]] annuncia ufficialmente la sua dipartita dal governo, dopo essere già precedentemente uscito e rientrato tra il 28 febbraio ed il 25 maggio 2023<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.timesofisrael.com/far-right-anti-lgbtq-avi-maoz-quits-government-citing-ignored-coalition-deal/|titolo=Far-right anti-LGBTQ Avi Maoz quits government, says his coalition deal was ignored|data=28 febbraio 2023|autore=Carrie Keller-Lynn|pubblicazione=Times of Israel}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.timesofisrael.com/maoz-set-to-rejoin-government-resume-role-as-jewish-identity-czar/|titolo=Anti-LGBTQ MK Maoz set to rejoin government, resume role as Jewish identity czar|data=25 maggio 2023|autore=Toi Staff|pubblicazione=Times of Israel}}</ref>, citando disaccordi tra l'ideologia del suo fondatore e la [[Indirizzo politico|politica generale]] perseguita, senza tuttavia alterare gli equilibri dell'esecutivo.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.timesofisrael.com/liveblog_entry/deputy-minister-avi-maoz-quits-government-railing-against-pressure-of-deep-state/|titolo=Deputy Minister Avi Maoz quits government, railing against pressure of ‘deep state’|data=24 marzo 2025|autore=Sam Sokol|pubblicazione=Times of Israel}}</ref>
Successivamente, nell'ambito di quadro geopolitico progressivamente sempre più critico per l'andamento (con numerose [[
Continuati dunque gli attacchi reciproci per alcuni giorni, in data 21 giugno, nonostante numerosi dubbi<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/06/18/stati-uniti-attaccheranno-iran-israele/|titolo=Gli Stati Uniti attaccheranno l’Iran|data=18 giugno 2025|
L’intervento, senza precedenti fino a quel momento, ha fatto sorgere numerosi interrogativi, già da tempo discussi, sulla futura evoluzione del conflitto<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/06/22/attacco-stati-uniti-iran-ipotesi/|titolo=Cosa potrebbe succedere ora|data=22 giugno 2025|
Poche settimane dopo, in data 15 luglio, [[Ebraismo della Torah Unito]] annuncia ufficialmente la sua dipartita dall’esecutivo (divenuta effettiva due giorni dopo), in seguito a dei disaccordi già da tempo latenti (ma sospesi a causa dell’[[Guerra Iran-Israele|improvviso conflitto]] con l’[[Iran]]), durante la discussione di un [[disegno di legge]] riguardante il [[servizio militare]] per gli [[Charedì|ebrei ultraortodossi]], resasi necessaria dopo una [[sentenza]] della [[Corte suprema di Israele]], assai contestata dai membri di tali comunità<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2024/07/01/ultraortodossi-proteste-gerusalemme/|titolo=La grossa protesta degli ebrei ultraortodossi contro la leva militare, a Gerusalemme|data=1º luglio 2024|
Nonostante dunque un contesto più favorevole al dialogo, il giorno successivo, a causa della perdurante discordanza di opinioni sul [[disegno di legge]], anche [[Shas]] annuncia (come anche precedentemente ipotizzato<ref>{{Cita news|url=https://www.agenzianova.com/news/israele-dopo-ebraismo-della-torah-unito-anche-il-partito-shas-potrebbe-lasciare-la-coalizione-di-governo/|titolo=Israele: dopo Ebraismo della Torah unito anche il partito Shas potrebbe lasciare la coalizione di governo|data=15 luglio 2025|
Parallelamente a ciò, sul lato bellico un importante risvolto si verifica quando, dopo varie anticipazioni<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/05/il-piano-di-netanyahu-per-occupare-tutta-la-striscia-di-gaza/?homepagePosition=2|titolo=Il piano di Netanyahu per occupare tutta la Striscia di Gaza|data=5 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/07/israele-piano-netanyahu-gaza/?homepagePosition=0|titolo=Netanyahu ha confermato che Israele vuole occupare tutta la Striscia di Gaza|data=7 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>, il [[Primo ministro di Israele]] [[Benjamin Netanyahu]] annuncia un piano militare per occupare integralmente prima [[Gaza]] e successivamente l’[[Striscia di Gaza|intera Striscia]], volto in tal senso ad accelerare forzatamente, seppur in modo controverso, verso un orientamento più favorevole del [[Guerra Hamas-Israele|conflitto]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/08/occupazione-striscia-di-gaza-approvata-israele/?homepagePosition=0|titolo=Il governo israeliano ha approvato un piano per occupare la città di Gaza|data=8 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>, impedendo contestualmente l’avanzamento di ulteriori negoziati<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/05/20/netanyahu-guerra-aiuti/|titolo=Qualunque cosa faccia, Netanyahu ha un solo obiettivo|data=20 maggio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/07/25/gaza-colloqui-cessate-il-fuoco-falliti/|titolo=I nuovi negoziati per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza sono andati male|data=25 luglio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref> ed avviando nel mentre un’espansione degli [[insediamenti israeliani]] in [[Cisgiordania]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/14/colonia-israele-cisgiordania-smotrich/?homepagePosition=0|titolo=La colonia israeliana per «seppellire l’idea di uno stato palestinese»|data=14 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/09/24/coloni-israeliani-cisgiordania/?homepagePosition=2|autore=Daniele Raineri, Gabriele Micalizzi|titolo=In Cisgiordania i coloni stanno cercando di prendersi tutto|data=24 settembre 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>. Tale mossa tuttavia, vista la già generale condizione di distruzione<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/08/gaza-citta-prima-dopo-guerra/?homepagePosition=0|titolo=Com’era la città di Gaza prima della guerra, e com’è oggi|data=8 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>, sovraffollamento e saturazione di [[sfollati]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/07/22/striscia-gaza-deir-balah-posti-vivere/?homepagePosition=5|titolo=Ai palestinesi della Striscia rimangono pochi posti dove stare|data=22 luglio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>, [[carestia]] sistematica<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/07/23/gaza-cibo-ghf-come-funziona/?homepagePosition=0|titolo=Una giornata alla ricerca di cibo nella Striscia di Gaza|data=23 luglio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/07/29/gaza-carestia-rapporto/?homepagePosition=5|titolo=C’è una carestia a Gaza, dice un’organizzazione appoggiata dall’ONU|data=29 luglio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/20/israele-cibo-gaza-burocrazia/?homepagePosition=3|titolo=I molti modi in cui Israele non fa arrivare il cibo a Gaza|data=20 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/22/ipc-carestia-citta-gaza/?homepagePosition=0|titolo=È stata dichiarata per la prima volta una carestia nella città di Gaza|data=22 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref> (legata altresì a tentativi di camuffamento<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/07/26/hamas-furti-cibo-prove/?homepagePosition=0|titolo=Non ci sono prove che Hamas rubi il cibo destinato alla popolazione di Gaza|data=26 luglio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>, [[sabotaggio]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/09/09/global-sumud-flotilla-attacco-drone-tunisia/|titolo=Una barca della Global Sumud Flotilla è stata colpita in Tunisia, forse da un drone|data=9 settembre 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/09/10/global-sumud-flotilla-barca-colpita-tunisia/|titolo=Un’altra barca della Global Sumud Flotilla è stata colpita in Tunisia|data=10 settembre 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/09/24/flotilla-colpita-grecia/|titolo=Le barche della Global Sumud Flotilla sono state di nuovo attaccate|data=24 settembre 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref> ed [[insabbiamento]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/16/campagna-israele-fame-gaza/?homepagePosition=1|titolo=La campagna del governo israeliano per negare la fame a Gaza|data=16 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>, nonostante alcune limitate aperture eccezionali di tolleranza ad esigui [[aiuti umanitari]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/07/25/israele-ripresa-lanci-aiuti-gaza/|titolo=Israele ha detto che consentirà di nuovo a Egitto ed Emirati Arabi Uniti di paracadutare cibo e beni essenziali nella Striscia di Gaza|data=25 luglio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/07/27/gaza-cibo-lancio-corridoi/?homepagePosition=8|titolo=Le consegne di cibo via terra nella Striscia di Gaza|data=27 luglio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/03/gaza-aiuti-umanitari-europa/?homepagePosition=1|titolo=I lanci di aiuti europei su Gaza|data=3 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/19/nave-generi-alimentari-striscia-di-gaza-porto-israeliano-ashdod/|titolo=Una nave carica di cibo destinato alla Striscia di Gaza è partita da Cipro verso Israele: è la prima operazione del genere da un anno|data=19 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>), nonché di complessiva invivibilità della maggior parte della Striscia (con rischi anche per gli [[ostaggi]] e [[prigionieri di guerra]] ancora in mano ad [[Hamas]])<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/04/israele-video-ostaggi/|titolo=Gli effetti in Israele dei video degli ostaggi|data=4 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>, causa da subito un forte sdegno sia da parte della [[comunità internazionale]], divenuta più apertamente critica e spazientita verso lo [[Israele|Stato ebraico]] a causa dei continuati richiami ed appelli al [[cessate il fuoco]] apertamente ignorati — al punto da spingere, tra i vari strumenti di pressione, molti [[Stati del mondo|Stati]] in precedenza assai più cauti ad orientarsi saldamente verso simbolici [[Riconoscimento (diritto internazionale)|riconoscimenti]] dello [[Stato di Palestina]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/07/31/riconoscimento-palestina-francia-regno-unito-perche/?homepagePosition=0|titolo=Perché tutti questi paesi occidentali stanno riconoscendo la Palestina|data=31 luglio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/09/22/quali-paesi-riconoscono-palestina/|titolo=La mappa dei paesi che riconoscono la Palestina|data=22 settembre 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>, per quanto solo formali, vista la complessa situazione attorno all'effettiva [[Stato|prospettiva statuale]] di quest'ultimo<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/09/23/stato-palestina-ostacoli/?homepagePosition=0|titolo=Lo stato di Palestina rimane più lontano che mai|data=23 settembre 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref> —, che da parte di nuovi attori, come precedenti alleati politici esteri<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/10/maga-contro-israele/?homepagePosition=0|titolo=I Repubblicani MAGA contro Israele|data=10 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>, [[giuristi]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/07/31/dibattito-genocidio-striscia-di-gaza-opinioni-giuristi/?homepagePosition=0|titolo=Sempre più giuristi pensano che Israele stia compiendo un genocidio a Gaza|data=31 luglio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref> e svariate [[organizzazioni non governative]] estere<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/07/23/appello-organizzazioni-umanitarie-israele/?homepagePosition=5e|titolo=L’appello di oltre 100 organizzazioni umanitarie contro Israele|data=23 luglio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref> ed interne<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/07/29/israele-genocidio-ong-israeliane/?homepagePosition=2|titolo=Per la prima volta due ong israeliane hanno accusato Israele di genocidio|data=29 luglio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>, nonché da parte di grandi porzioni della [[società civile]] israeliana (complessivamente affaticata dal conflitto)<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/07/30/israele-guerra-immorale/?homepagePosition=2|titolo=Qualcosa si muove anche in Israele|data=30 luglio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref> ed elementi dello stesso [[governo]] e delle [[Forze di difesa israeliane|forze armate]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/09/critiche-internazionali-israele-occupazione-citta-gaza/?homepagePosition=0|titolo=Il piano israeliano per occupare la città di Gaza non piace a nessuno|data=8 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>, la cui frustrazione è parzialmente presto sfociata in forti [[Protesta|proteste di piazza]].<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/10/tel-aviv-protesta-occupazione-gaza-netanyahu/?homepagePosition=1|titolo=La manifestazione a Tel Aviv contro il piano per occupare la città di Gaza|data=10 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/17/sciopero-israele-famiglie-ostaggi/?homepagePosition=1|titolo=Una giornata di scioperi e manifestazioni in Israele|data=17 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/26/tel-aviv-corteo-protesta-liberazione-ostaggi-gaza/|titolo=Il grosso corteo a Tel Aviv per chiedere la liberazione degli ostaggi|data=26 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>
Ciononostante, in data 20 agosto, il [[Governo di Israele]] ha ufficialmente confermato l’avvio delle operazioni, orientate anche queste sul lungo periodo e presto coadiuvate da un generale richiamo dei [[riservisti]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/20/riservisti-citta-di-gaza-israele/?homepagePosition=0|titolo=Israele sta richiamando migliaia di riservisti per occupare la città di Gaza|data=20 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref> e da una intensa campagna di [[bombardamenti]] mirati sulla [[Gaza|Città di Gaza]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/24/israele-bombardamento-citta-di-gaza/|titolo=Israele ha bombardato alcuni quartieri della città di Gaza|data=24 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>, seguita dalla preannunciata [[Occupazione militare|invasione]] in data 16 settembre<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/09/16/gaza-bombardata-israele/?homepagePosition=0|titolo=Israele ha iniziato a occupare la città di Gaza|data=16 settembre 2025}}</ref>, portando così, in un generale clima di incertezza, ad un’ennesima [[Evacuazione di non combattenti|evacuazione dei civili]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/09/09/israele-evacuazione-citta-gaza/?homepagePosition=1|titolo=L’esercito israeliano ha ordinato l’evacuazione della città di Gaza|data=9 settembre 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>, nonché ad un’aggravarsi ulteriore della perdurante [[crisi umanitaria]] nella [[Striscia di Gaza|Striscia]].<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/21/palestinesi-citta-di-gaza/?homepagePosition=0|titolo=I palestinesi di Gaza non sanno più cosa fare|data=21 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/09/17/gaza-occupazione-israele-palestinesi/?homepagePosition=0|titolo=Andarsene dalla città di Gaza, di nuovo|data=17 settembre 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>
== Compagine di governo ==
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| {{nome partito con colore|Likud}}
| 1
| 16
▲| 17
|-
| {{nome partito con colore|Shas}}
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| colspan="2" |'''Totale'''
|1
|28
|29
|}
L'appartenenza politica dei membri del governo, al momento dell'uscita di [[Ebraismo della Torah Unito]] e di [[Shas]], era la seguente:
{| class=wikitable
! colspan=2|Partito
! Presidente
! Ministri
! Totale
|-
| {{nome partito con colore|Likud}}
| 1
| 21
| 22
|-
| {{nome partito con colore|Partito Sionista Religioso}}
| -
| 3
| 3
|-
| {{nome partito con colore|Otzma Yehudit}}
| -
| 3
| 3
|-
| style="width:4px; background-color:#0081B2" |
| scope="row" style="text-align:left;" | [[Nuova Speranza]]
| -
| 1
| 1
|-
| colspan="2" |'''Totale'''
|1
|28
|29
|}
Riga 533 ⟶ 571:
| bgcolor="#000000" |
| [[File:Arye Derey (cropped).jpg|100px]]
| [[Aryeh Deri]]<br/><small>(fino al 23 gennaio 2023)</small><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/01/23/israele-netanyahu-ha-rimosso-incarico-aryeh-deri-corte-suprema/|titolo=Il ministro dell’Interno e della Salute israeliano Arye Dery è stato infine rimosso dal suo incarico, come aveva chiesto la Corte suprema di Israele|
| [[Shas]]
|-
! rowspan=
| bgcolor="#000000" |
| [[File:Yoav Ben-Tzur (ISH 7932).jpg|100px]]
Riga 544 ⟶ 582:
| bgcolor="#000000" |
| [[File:אוריאל בוסו.jpg|100px]]
| [[Uriel Buso]]<br/><small>(dal 12 ottobre 2023 al 17 luglio 2025)</small>
| [[Shas]]
|-
| bgcolor="#1F5AA5" |
! rowspan=2| [[Ministero dell'interno (Israele)|Interno]] e Periferia<br/>''(temporaneamente istituito<ref name=competenzederisuddivise />, poi soppresso<ref name=riunioneconarbel /> e re-istituito<ref name=reistituzionedel12102023 />)''▼
| [[File:Benjamin Netanyahu, February 2023.jpg|100px]]
| [[Benjamin Netanyahu]]<br/>''(ad interim)''<br/><small>(dal 30 luglio al 6 agosto 2025)</small>
| [[Likud]]
|-
| bgcolor="#1F5AA5" |
| [[File:Haim Katz.jpg|100px]]
| [[Haim Katz]]<br/><small>(dal 6 agosto 2025)</small>
| [[Likud]]
|-
▲! rowspan=
| bgcolor="#000000" |
| [[File:Michael malkieli.jpg|100px]]
Riga 555 ⟶ 603:
| bgcolor="#000000" |
| [[File:IMG-20190412-WA0000.jpg|100px]]
| [[Moshe Arbel]]<br/><small>(dal 12 ottobre 2023 al 21 luglio 2025)</small>
| [[Shas]]
|-
| bgcolor="#1F5AA5" |
| [[File:Benjamin Netanyahu, February 2023.jpg|100px]]
| [[Benjamin Netanyahu]]<br/>''(ad interim)''<br/><small>(dal 30 luglio al 6 agosto 2025)</small>
| [[Likud]]
|-
| bgcolor="#1F5AA5" |
| [[File:Yariv Levin 1 (cropped).jpg|100px]]
| [[Yariv Levin]]<br/><small>(dal 6 agosto 2025)</small>
| [[Likud]]
|-
! Salute
Riga 728 ⟶ 786:
| [[Likud]]
|-
! rowspan=2| Affari di [[Gerusalemme]] e [[Ebraismo#Caratteristiche fondamentali|Tradizione Ebraica]]
| bgcolor="#003366" |
| [[File:מאיר פרוש.jpg|100px]]
| [[Meir Porush]]<br/><small>(fino al 17 luglio 2025)</small>
| [[Ebraismo della Torah Unito]]
|-
| bgcolor="#1F5AA5" |
! Lavoro, Affari sociali e Servizi sociali ▼
| [[File:Benjamin Netanyahu, February 2023.jpg|100px]]
| [[Benjamin Netanyahu]]<br/>''(ad interim)''<br/><small>(dal 30 luglio 2025)</small>
| [[Likud]]
|-
▲! rowspan=3| Lavoro, Affari sociali e Servizi sociali
| bgcolor="#000000" |
| [[File:Ya'akov Margi.jpg|100px]]
| [[Ya'akov Margi]]<br/><small>(fino al 17 luglio 2025)</small>
| [[Shas]]
|-
| bgcolor="#1F5AA5" |
| [[File:Benjamin Netanyahu, February 2023.jpg|100px]]
| [[Benjamin Netanyahu]]<br/>''(ad interim)''<br/><small>(dal 30 luglio al 6 agosto 2025)</small>
| [[Likud]]
|-
| bgcolor="#1F5AA5" |
| [[File:Yariv Levin 1 (cropped).jpg|100px]]
| [[Yariv Levin]]<br/><small>(dal 6 agosto 2025)</small>
| [[Likud]]
|-
! rowspan=2| Infrastruttura nazionale, Energia, Risorse idriche
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| [[Otzma Yehudit]]
|-
! rowspan=3| Affari religiosi
| bgcolor="#000000" |
| [[File:Michael malkieli.jpg|100px]]
| [[Michael Malchieli]]<br/><small>(fino al 17 luglio 2025)</small>
| [[Shas]]
|-
| bgcolor="#1F5AA5" |
| [[File:Benjamin Netanyahu, February 2023.jpg|100px]]
| [[Benjamin Netanyahu]]<br/>''(ad interim)''<br/><small>(dal 30 luglio al 6 agosto 2025)</small>
| [[Likud]]
|-
| bgcolor="#1F5AA5" |
| [[File:Yariv Levin 1 (cropped).jpg|100px]]
| [[Yariv Levin]]<br/><small>(dal 6 agosto 2025)</small>
| [[Likud]]
|-
! rowspan=2| Innovazione, Scienza e Tecnologia
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sul}}
== Collegamenti esterni ==
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