Mondello: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua}}
{{Nota disambigua|descrizione=altri significati di '''Mondello'''|titolo=[[Mondello (disambigua)]]}}
{{Divisione amministrativa
[[Immagine:Giacomo_costa_-_mondello.jpg|thumb|450px|right|Veduta di Mondello]]
|Nome = Mondello
'''Mondello''' ('''''Munneddu''''' in [[lingua siciliana|siciliano]]), quartiere di [[Palermo]], è una località turistica, ai piedi di [[Monte Pellegrino]].
|Nome ufficiale =
|Panorama = Il golfo di Mondello.jpg
|Didascalia = Mondello da [[Monte Pellegrino]]
|Stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 4
|Divisione amm grado 1 = Sicilia
|Divisione amm grado 2 = Palermo
|Divisione amm grado 3 = Palermo
<!-- Coordinate del comune di: Palermo -->|Latitudine gradi = 38
|Latitudine minuti = 6
|Latitudine secondi = 56
|Latitudine NS = N
|Longitudine gradi = 13
|Longitudine minuti = 21
|Longitudine secondi = 41
|Longitudine EW = E
|Superficie =
|Note superficie =
|Abitanti = 12.150
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti =
|Codice catastale =
|Nome abitanti =
|Patrono =
|Festivo =
}}
'''Mondello''' (''Munneḍḍu'' in [[Lingua siciliana|siciliano]]) è una frazione e località turistica della città di [[Palermo]], in [[Sicilia]]. È compresa nella [[VII Circoscrizione]] del territorio comunale e insieme alle aree residenziali immediatamente limitrofe – la frazione dell'[[Addaura]] e la borgata di Partanna – forma il ventiduesimo [[Quartieri di Palermo|quartiere di Palermo]], [[Partanna-Mondello]]<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.palermo.it/comune/settori/servizi_alla_collettivita/ufficio_statistica/panormus_2008.pdf|titolo=Panormus|data=|accesso=29 novembre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722044513/http://www.comune.palermo.it/comune/settori/servizi_alla_collettivita/ufficio_statistica/panormus_2008.pdf|dataarchivio=22 luglio 2011|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Nota per la spiaggia di Mondello-Valdesi, considerata la più celebre del capoluogo [[sicilia]]no<ref>{{Cita web|url=http://turismo.comune.palermo.it/palermo-welcome-mare-dettaglio.php?tp=158&det=26&id=373|titolo=Mondello|sito=Portale del Turismo - Comune di Palermo|lingua=it|accesso=24 dicembre 2021}}</ref>, tale località è designata come unità [[Morfologia urbana|morfologica]] e geografica di notevole interesse per via della peculiare conformazione della costa e dell'estrema vicinanza con le due [[Riserva naturale orientata|riserve naturali orientate]] comprese nel perimetro comunale: la [[Riserva naturale orientata Capo Gallo|R.N.O. Capo Gallo]] e la [[Riserva naturale orientata Monte Pellegrino|R.N.O. Monte Pellegrino]]. Queste ultime ricoprono una posizione di rilievo per lo studio della [[Flora endemica della Sicilia|flora endemica siciliana]], della [[geologia italiana]], della [[paleontologia]] e dell'[[arte preistorica]]<ref>{{Cita web|url=http://www.riservacapogallo.it/flora/|titolo=Flora|sito=Riserva di Capo Gallo|lingua=it|accesso=3 aprile 2021}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=G. Hardouin|titolo=I graffiti dell'Addaura|anno=1986|editore=Tipolitografia Kefa}}</ref>.
Situata a pochi chilometri dal centro della città, si raggiunge direttamente attraversando il grande parco della [[Favorita (Palermo)|Favorita]] o tramite collegamenti secondari direttamente da quartieri periferici della città.
 
Alla baia di Mondello è connesso anche un interesse architettonico per la varietà di stili impiegati nel corso della sua trasformazione in [[città giardino]] nel primo [[XX secolo|Novecento]], con particolare riferimento alle ville e strutture ricettive in stile ''[[Liberty]]'' costruite sotto l'operato della scuola di [[Ernesto Basile]], che l'hanno resa un itinerario di rilievo per la storia dell'[[Art Nouveau]] in [[Italia]] e nel [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]]<ref>{{Cita libro|curatore=Fabio Benzi|titolo=Il Liberty in Italia|ed=1|anno=2001|editore=Federico Motta|città=Milano|p=349|capitolo=Liberty sui litorali italiani}}</ref>.
==Il sito==
È caratterizzata da un [[golfo]] dai colori tropicali, una spiaggia di sabbia finissima ed un clima temperato tutto l’anno, con adeguate strutture ricettive, ristoranti, qualche negozietto, un porticciolo, dei club nautici ed uno stabilimento balneare che nel periodo estivo offre dei servizi incentrati sull'affitto di numerose cabine, che riducono l'utilizzo della spiaggia.
 
L‘area è regolamentata dalla variante generale al [[Piano regolatore generale comunale|P.R.G.]] di Palermo - approvata dall'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente - che ne tutela il rispetto del verde storico e dell'edilizia esistente, in gran parte di un certo pregio<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.palermo.it/js/server/normative/territorio/prg_relazione_generale_adeg.pdf|titolo=Variante Generale al P.R.G.}}</ref>. In aggiunta, sull'area insiste un [[vincolo paesaggistico]] e monumentale entrato in vigore con il decreto del 6 settembre [[1967]]<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1995/12/23/095A7658/sg|titolo=Decreto 23 marzo 1995|editore=Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana|citazione=Visto il decreto del presidente della regione siciliana n. 4993 del
==Storia==
6 settembre 1967, pubblicato nella Gazzetta ufficiale della regione
[[Immagine:Mondello by night.JPG|thumb|230 px|left|Veduta notturna di Mondello]]
siciliana n. 40 del 16 settembre 1967, che sottoponeva a vincolo
===Villaggio di pescatori===
paesaggistico ai sensi della legge n. 1497/1939 parte del territorio
Originariamente era un villaggio di [[pesca (attività)|pescatori]], sviluppatosi nell’estremo lembo settentrionale del golfo, dove oggi sorge Mondello Paese, intorno ad una antica [[tonnara]] e alla [[XV secolo|quattrocentesca]] torre di guardia del “Fico d’India”.
comunale di Mondello|accesso=23 dicembre 2021}}</ref> in materia di salvaguardia delle bellezze naturali e panoramiche della frazione, poi aggiornato e ampliato con il decreto del 23 marzo [[1995]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ambientediritto.it/Vincoli%20paesaggistici/Vincoli%20paesaggistici%20PA.htm|titolo=Vincoli paesaggistici nel territorio della Regione Siciliana Provincia di Palermo Monreale Palermo Partinico Petralia Soprana Petralia Sottana Piana degli Albanesi Polizzi Generosa Polizzi Generosa Pollina S. Mauro Castelverde Santa Flavia Scillato Sclafani Bagni Termini Imerese Terrasini Trabia Trappeto Ustica Alia Alimena|accesso=23 gennaio 2022}}</ref>.
 
== Geografia fisica ==
Da Mondello Paese, dominato dalle rocciose ed impervie pendici del monte Gallo, riserva naturalistica marina e terrestre di grande rilievo istituita nel [[2004]] dalla [[Regione Siciliana]], la spiaggia descrive un arco di circa un chilometro e mezzo fino a Punta Célisi, dove a ridosso sorge la borgata di Valdesi.
=== Territorio ===
[[File:Mount Pellegrino from the northern cliff of Mondello Bay.jpg|miniatura|Monte Pellegrino dalla scogliera settentrionale della baia di Mondello]]
Mondello sorge nella costa nord-occidentale di [[Palermo]], attorno ad una [[baia]] semicircolare lunga circa 1.500 m e bagnata dalle acque del [[mar Tirreno]] meridionale, le cui estremità sono il [[Monte Pellegrino]] nel versante sud-orientale e il [[Riserva naturale orientata Capo Gallo|Monte Gallo]] in quello settentrionale. La frazione dista circa 7&nbsp;km dal centro urbano del capoluogo, da cui risulta separata per mezzo del [[Parco della Favorita]], area verde di 4&nbsp;km² istituita nello spazio che in origine formava la vasta tenuta [[XVIII secolo|settecentesca]] del re [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV di Borbone]]. [[File:Palermo mondello 5.jpg|miniatura|Spiaggia di Mondello-Valdesi]]
La spiaggia di Mondello-Valdesi è composta da sabbia di origine organica, ossia formata da frammenti microscopici di conchiglie e gusci dei vari organismi marini proliferanti nella foresta di ''[[Posidonia oceanica|Posidonia]]'' al centro del golfo, che si depositano e accumulano nel fondale per poi venire trasportati a riva dalle [[correnti costiere]]. Tale conformazione è di solito attribuita ai litorali delle regioni a [[clima tropicale]], come quelli del [[mare Caraibico]], risultando atipica per una località [[Mar Mediterraneo|mediterranea]]. Per la composizione calcarea dei grani e la loro estrema frammentazione, questa tipologia di spiagge è caratterizzata da sabbia di colore bianco, con proprietà rilucenti e con una consistenza particolarmente fine e morbida. Un suggestivo effetto cromatico è legato alla presenza di ''[[Miniacina miniacea]]'', un [[Foraminifera|foraminifero]] che conferisce delle sfumature rosate alla [[battigia]] con un'intensità maggiore nella stagione primaverile<ref>{{Cita web|url=https://www.settimanaterra.org/node/2482|titolo=Infinitamente piccolo: i tesori invisibili della sabbia di Mondello|sito=www.settimanaterra.org|editore=Settimana del Pianeta Terra|accesso=7 agosto 2023}}</ref>.
 
Nel versante più vicino al Monte Pellegrino, inglobato nei 1.050 ettari dell'[[Riserva naturale orientata Monte Pellegrino|omonima riserva naturale]], sono presenti grosse bancate di calcari algali e livelli [[Bioclastismo|bioclastici]] databili all'[[Eocene]] inferiore-medio, oltre che lembi di [[Calcarenite|calcareniti]], sedimenti consolidati del pavimento di alcune grotte e infine terre rosse continentali di riempimento di fessure, databili all'incirca tra il [[Pliocene]] superiore e il [[Pleistocene inferiore]].<ref name="palermoweb.com">{{Cita web|url=https://www.palermoweb.com/santarosalia/riserva.htm|titolo=La riserva di Monte Pellegrino|accesso=21 maggio 2020}}</ref> Questi affioramenti, già oggetto di studio da parte di naturalisti e paleontologi dal [[XX secolo]], presentano notevole importanza per la moderna [[paleontologia]] per le faune vertebrate da essi restituite. Il carattere [[Endemismo|endemico]] di queste ultime, conseguente all'isolamento, fanno ritenere che la conformazione della [[Sicilia occidentale]] fosse a quel tempo molto articolata, con gli attuali rilievi componenti un arcipelago di cui Monte Pellegrino doveva costituire uno degli isolotti.<ref name="palermoweb.com" />
===La bonifica di fine '800===
Per circa due secoli rimase una zona paludosa e malarica, fino al [[1891]], anno in cui ebbe inizio l’opera di bonifica del cosiddetto “pantano”, grazie all’intervento del principe [[Francesco Lanza di Scalea]].
 
La porzione di costa alle pendici del Monte Gallo, che chiude a nord il golfo di Mondello, è caratterizzato dal [[trottoir a vermeti]], una [[piattaforma carbonatica]] rara nel Mediterraneo, composta da organismi viventi i cui gusci calcarei si calcificano a pelo d'acqua saldandosi l'uno a l'altro, costruendo un "marciapiede" biologico lungo circa 5 metri. È anche presente una scogliera, composta per la maggior parte da scogli fuoriuscenti dall'acqua, che delimita la sezione di spiaggia inclusa nella [[Riserva naturale orientata Capo Gallo|Riserva naturale orientata di Capo Gallo]].<ref>{{Cita web|url=https://spiaggedisicilia.wordpress.com/2015/08/25/la-spiaggia-della-riserva-naturale-di-capo-gallo/|titolo=La spiaggia della Riserva Naturale di Capo Gallo|sito=Le spiagge della Sicilia|data=25 agosto 2015|lingua=it|accesso=20 maggio 2020}}</ref>
===L'interesse dei belgi===
[[Image:Mondello34.jpg|thumb|230 px|left|Stabilimento balneare di Mondello]]
Successivamente alla bonifica una società [[Belgio|belga]], "Les Tramways de Palerme", con un atto di vendita del [[1910]], ottenne dal [[Demanio]] dello [[regno d'Italia|Stato]] la cessione di circa 280 ettari di terreno a fronte di una serie di servizi e strutture da approntare per la realizzazione di una stazione balneare di prim'ordine, nel rispetto di un compromesso con il [[Comune]] di Palermo del [[1906]].
 
Quest'ultima è un'area di quasi 586 ettari situata attorno al massiccio carbonatico formatosi tra il periodo del [[Mesozoico]] e l'[[Eocene]]. All'interno sono presenti numerose cavità e grotte, come la Fossa del Gallo, la Grotta Perciata, di notevole interesse paleontologico, dove sono stati ritrovati resti di vertebrati fossili quali l'[[elefante nano]], l'[[ippopotamo]] ed il [[cervo]] risalenti al [[Paleolitico superiore]], e la Grotta Regina, una vasta caverna formatasi per erosione marina ed utilizzata come santuario [[Punici|punico]], oltre che come rifugio per piccole comunità di età tardo-romana, [[bizantina]] ed [[Arabi|araba]] nel corso del tempo.<ref>{{Cita web|url=https://www.palermoweb.com/cittadelsole/vtour/riserve/capogallo.htm|titolo=Riserva Capo Gallo, Mondello - Palermo Italy|accesso=20 maggio 2020}}</ref>
===I grandi progetti non realizzati===
La società ''Les Tramways de Palerme'', costituita in Belgio nel [[1909]], si impegnò a versare la somma di [[lira italiana|lire]] 578.310,42 oltre alla realizzazione di un Grand Hotel, un Kursaal, una [[cattedrale]], uno Stabilimento Bagni costruito a [[palafitta]] sul mare, 300 villini, la [[rete idrica]], la [[rete fognaria]], un campo da [[golf]] a nove buche, alcune opere di arredo urbano (chioschi, illuminazione, giardini, etc.).
 
==== Flora ====
Molte delle opere elencate - è notorio - non furono mai realizzate ed il contratto di vendita, che escludeva la spiaggia del demanio marittimo, decadde per decorrenza dei termini fissati.
L'appena citata riserva di Capo Gallo da un lato e la [[Riserva naturale orientata Monte Pellegrino|riserva naturale orientata di Monte Pellegrino]] dall'altro permettono a Mondello di vantare una ricca [[flora]] rupestre, che comprende diverse specie [[Endemismo|endemiche]] o rare. Le [[Falesia|falesie]] a picco sul mare del versante settentrionale presentano le condizioni ottimali per la conservazione di specie tipiche degli [[habitat]] sub-montani della [[Sicilia]] e le pareti rocciose favoriscono l'insediamento di una componente floristica ricca sia di elementi ad ampia distribuzione, sia di numerose e rare entità endemiche di particolare interesse [[Fitogeografia|fitogeografico]]. Per tale motivo, Mondello ha una particolare rilevanza nello studio della [[Flora endemica della Sicilia|flora endemica siciliana]].<ref>{{Cita web|url=http://www.riservacapogallo.it/flora-2/|titolo=Flora|sito=Riserva di Capo Gallo|lingua=it|accesso=21 maggio 2020}}</ref> L'intera frazione è ricca di [[Arecaceae|palme]] e [[Chamaerops humilis|palme nane]], mentre le formazioni più diffuse di vegetazione arborea sono quelle miste di [[Pinus|pini]], [[Eucalyptus|eucalipti]], [[cipressi]] e [[Nerium oleander|oleandri]]. Inoltre, in corrispondenza di viale degli Iris, nel tratto compreso tra il viale Principe di Scalea ed il viale dei Pioppi, è presente una delle più belle gallerie di [[ficus benjamina]] della città.<ref name=":02">http://www.albaria.com/1pagina/1pagina07/mondello_clemente_ravetto.htm</ref>
 
==== Fauna ====
Per la spiaggia, invece, venne rilasciata dal Ministero della Marina soltanto una precaria concessione.
L'elevata diversità ambientale determina anche la varietà delle comunità [[Fauna|faunistiche]], garantendo i delicati equilibri caratteristici di ogni [[biotopo]]. L'eterogeneità delle tipologie vegetazionali riscontrate, sia a carattere naturale o semi-naturale, sia di tipo artificiale, come le colture arboree, insieme alla particolare geomorfologia del luogo, caratterizzata da versanti con esposizione differente, fanno sì che a Mondello possano coesistere una pluralità di [[habitat]], tra cui spiccano quelli di interesse [[Ornitologia|ornitologico]].
 
L'[[Aves|avifauna]] comprende con certezza 41 specie nidificanti, distribuite sul territorio in maniera differente in relazione alle proprie necessità ecologiche. In tutta la zona si registra un'ampia e consolidata presenza di [[Fringillidae|fringillidi]] come il [[Chloris chloris|verdone]], il [[Serinus serinus|verzellino]] e il [[Fringilla coelebs|fringuello]], la cui abbondanza è testimoniata dai tipici canti primaverili che compongono il paesaggio sonoro di Mondello fino al termine della stagione. Altre specie notevolmente distribuite sono il [[Larus michahellis|gabbiano reale]], il [[Merops apiaster|gruccione]], il [[Linaria cannabina|fanello]] e il [[Cuculus canorus|cuculo]]; tra gli svernati sono comunissimi il [[Erithacus rubecula|pettirosso]] e il [[Phylloscopus collybita|lui piccolo]]. I boschi che si estendono in prossimità della Riserva di Monte Pellegrino rappresentano una delle tre esclusive aree di riproduzione in Sicilia del [[Loxia pytyopsittacus|crociere delle pinete]] e del [[Loxia leucoptera|crociere fasciato]]: ciò rende di fondamentale importanza la salvaguardia delle formazioni arboree che oggi popolano il versante sud-orientale.<ref>{{Cita web|url=https://www.palermoweb.com/cittadelsole/vtour/riserve/capogallo2.htm|titolo=Descrizione Riserva di Capo Gallo, Mondello - Palermo|accesso=20 aprile 2021}}</ref>
==La rinascita dei giorni nostri==
Oggi un'altra società, l'Immobiliare Italo Belga S.A., ha in concessione la spiaggia di Mondello, con scadenza nel [[2009]], per la gestione del più grosso stabilimento balneare del capoluogo con oltre 1500 cabine, avvalendosi dell'autorizzazione del Comune di Palermo del [[1963]] ad utilizzare parte del marciapiede del lungomare a supporto dell'attività di balneazione.
 
Entrambe le riserve presentano le condizioni ottimali per ospitare alcuni [[Rapace|rapaci]] legati alle pareti rocciose, quali il [[Falco peregrinus|falco pellegrino]], il [[gheppio]] e la [[buteo buteo|poiana]] tra le specie diurne; l'[[strix aluco|allocco]] e il [[Tyto alba|barbagianni]] tra quelle notturne. Tra i [[Passeriformes|passeriformi]] si contano invece il [[Corvus corax|corvo imperiale]], il [[Lonchura molucca|passero solitario]], la [[Passer hispaniolensis|passera spagnola]], il [[Cinclus cinclus|merlo]] e la [[Parus major|cinciallegra]].
==Il ''World Festival On The Beach''==
Dal [[1985]] Mondello è sede del Windsurf World Festival, ribattezzato nel [[2001]] [[World Festival On The Beach]], l'evento che raggruppa annualmente varie manifestazioni di sport ([[windsurf]], vela, kite, beach volley etc.), e spettacoli musicali che, per la loro connotazione internazionale, trasformano la località [[sicilia]]na in un villaggio di straordinario interesse.
 
Inoltre, la particolare posizione della baia ha una grande importanza per la [[migrazione]] e la sosta invernale di numerose specie di uccelli, che seguendo la propria rotta passano quasi obbligatoriamente dalla zona di Mondello. Storico è il transito di [[Grus grus|gru]] e [[Ciconia ciconia|cicogne bianche]], così come di [[Streptopelia turtur|tortore]] e [[Coturnix coturnix|quaglie]] (quest'ultimo descritto in maniera accurata dal naturalista [[Pietro Doderlein]]), nonché di predatori come il [[Pernis apivorus|falco pecchiaiolo]] e il [[Milvus migrans|nibbio bruno]]. Numerose sono anche le specie che vi trascorrono l'intero inverno, quali lo [[Sturnus vulgaris|storno comune]], la [[Motacilla alba|ballerina bianca]] e la [[Prunella modularis|passera scopaiola]].<ref>{{Cita web|url=https://www.palermoweb.com/santarosalia/riserva.htm|titolo=La riserva di Monte Pellegrino|accesso=20 aprile 2021}}</ref>
== Voci correlate==
 
Tra i [[Mammalia|mammiferi]], gli esemplari di maggiore interesse registrati nelle due riserve sono la [[Vulpini|volpe]], la [[Mustela nivalis|donnola]], il [[Oryctolagus cuniculus|coniglio selvatico]] e, di particolare rilievo, la [[crocidura siciliana]], specie presente soltanto nell'Isola.
 
=== Clima ===
La mole del promontorio di Capo Gallo, schermando l'entroterra dai venti freddi di nord-ovest, contribuisce al clima mite che caratterizza la baia di Mondello e la [[Piana dei Colli]], non riuscendo tuttavia a bloccare le raffiche che irrompono da [[ponente]] attraverso il corridoio di [[Sferracavallo]], che in certi casi possono manifestarsi con particolare violenza. Le giornate sono spesso ventilate grazie alle continue brezze [[Mar Mediterraneo|mediterranee]] e [[Mar Tirreno|tirreniche]], fatta eccezione per le settimane in cui lo [[scirocco]] porta le temperature a valori decisamente alti e con tassi di umidità poco elevati.
[[File:Mondello Beach in Spring.jpg|miniatura|Spiaggia di Mondello-Valdesi in primavera]]
Si rileva che nel corso dell'anno le temperature sono in media più basse rispetto a quelle registrate nel centro cittadino. Come per il resto di Palermo, le precipitazioni si concentrano con più intensità nel periodo compreso tra ottobre e marzo. Nella stagione autunnale, per quanto soleggiata, non è insolito che sulla città si abbattano nubifragi improvvisi e, in certi casi, parecchio irruenti. Le primavere sono tiepide, con possibilità che le temperature scendano in alcune settimane a causa delle bordate fredde dalla [[penisola balcanica]].
 
Molto raramente Mondello - come altre località tirreniche della Sicilia - può essere ricoperta da un sottile quanto suggestivo [[nevischio]]. Ciò si verifica in casi di giornate invernali più fredde della norma, come nel caso del 30 e del 31 dicembre [[2014]]<ref>{{Cita web|url=https://www.palermotoday.it/cronaca/maltempo-neve-palermo-31-dicembre-2014-capodanno.html|titolo=Palermo piomba nel gelo, Capodanno con rischio neve|sito=PalermoToday|lingua=it|accesso=14 settembre 2023}}</ref>.
 
== Origini del nome ==
L'origine etimologica del nome Mondello, che dalle testimonianze storiche risulta essere utilizzato già dal [[XVI secolo]]<ref>{{Cita web|url=https://www.palermoviva.it/litorale-palermo-acquasanta-sferracavallo/|titolo=Il litorale di Palermo, da Acquasanta a Sferracavallo|autore=Saverio Schirò|sito=palermoviva.it|data=29 agosto 2016|lingua=it|accesso=8 novembre 2022}}</ref>, è incerta e coesistono oggi più versioni. Secondo la più accreditata, si tratterebbe di una corruzione dell'[[Lingua araba|arabo]] ''al mondellu'', tradotto in "palude", poiché nei secoli di [[Storia della Sicilia islamica|dominio islamico sulla Sicilia]] il territorio era caratterizzato dalla presenza di un vasto pantano. Altri studiosi ritengono che derivi dal [[Lingua latina|latino]] ''Mons Deli,'' con cui si identificava l'attuale Monte Gallo, chiamato Monte di [[Delo]] in riferimento all'isola natale del dio [[Apollo]]. Potrebbe altresì provenire dalla parola siciliana ''munnieddu'' o ''munneddu'', un'unità di misura di derivazione araba utilizzata fino al [[Storia della Sicilia borbonica|periodo borbonico]] ed equivalente a 272,82 are, che doveva corrispondere all'estensione dell'antica Mondello<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/vocabolario/mondello|titolo=mondèllo in Vocabolario - Treccani|sito=www.treccani.it|lingua=it|accesso=10 agosto 2023}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://palermo.gds.it/articoli/societa/2015/07/14/perche-mondello-si-chiama-mondello-storia-e-origini-della-localita-balneare-simbolo-di-palermo-a05531a8-000c-4e69-a0b9-cd15de84cc1d/|titolo=Perchè Mondello si chiama... Mondello? Storia e origini della località balneare simbolo di Palermo|sito=Giornale di Sicilia|lingua=it|accesso=5 novembre 2022}}</ref>.
 
Per quanto riguarda la zona di Valdesi, questa prende il nome con buona probabilità da una tenuta [[XVII secolo|seicentesca]] appartenuta alla famiglia [[Spagna|spagnola]] dei Valdez, che in seguito ai cospicui guadagni ottenuti durante il periodo dell'[[Inquisizione spagnola|inquisizione]] fece costruire in tale area un baglio, poi convertito in villa. Meno attendibile risulta l'ipotesi secondo cui la denominazione attuale faccia riferimento ad un'antica [[Valdismo|comunità valdese]], di cui non si registrano sufficienti tracce<ref>{{Cita web|url=https://magazine.leviedeitesori.com/alla-scoperta-di-mondello-il-borgo-del-cane-che-dorme/|titolo=Alla scoperta di Mondello, il borgo del cane che dorme|sito=Le Vie dei Tesori Magazine|data=20 gennaio 2020|lingua=it|accesso=8 novembre 2022|dataarchivio=8 novembre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20221108025634/https://magazine.leviedeitesori.com/alla-scoperta-di-mondello-il-borgo-del-cane-che-dorme/|urlmorto=sì}}</ref>.
 
== Storia ==
=== Preistoria ed età antica ===
I promontori che racchiudono la baia di Mondello vennero interessati dalla presenza umana fin dal [[Paleolitico superiore]]. Le tribù di cacciatori utilizzarono le grotte dei monti sia come rifugio stabile che, in certi casi, come luogo di rito spirituale. Parte del territorio corrispondente all'attuale Valdesi venne abitata nell'[[età del rame]], fase in cui le popolazioni locali iniziarono a dedicarsi al pascolo e all'agricoltura: a tale periodo risalgono i resti archeologici di insediamenti e di una [[necropoli]]<ref>{{Cita|Lo Jacono||lojacono}}</ref>. Una delle grotte utilizzate per i rituali nell'era preistorica, rinominata Grotta Regina e posta nell'area di Capo Gallo<ref>{{Cita web|url=https://www.lasiciliainrete.it/directory-tangibili/listing/monte-gallo-grotta-regina/|titolo=Monte Gallo - Grotta Regina|sito=Sicilia in Rete|lingua=it|accesso=16 agosto 2024}}</ref>, venne frequentata anche dai navigatori [[sumeri]] che vi istituirono un santuario a [[Iside]] nel [[VII secolo a.C.]] circa<ref>{{Cita web|url=https://www.balarm.it/news/il-santuario-punico-piu-importante-del-mediterraneo-e-la-grotta-regina-di-capo-gallo-122541|titolo=Il santuario punico più importante del Mediterraneo: è la Grotta Regina di Capo Gallo|sito=Balarm.it|lingua=it|accesso=16 agosto 2024}}</ref>.
 
Nel corso della [[prima guerra punica]], Mondello fu il punto di approdo del generale e politico [[cartagine]]se [[Amilcare Barca]] per la conquista dell'''Heirktè'' (oggi Monte Pellegrino), dove impiantò il suo accampamento per tre anni. La mole calcarea del monte, per la sua asperità ed inaccessibilità, lo rendeva una vera e propria fortezza naturale, idonea a proteggere i soldati [[fenici]] dagli attacchi delle truppe [[Repubblica romana|romane]] e pianificare le continue incursioni ai danni di queste ultime. Si ritiene che in quel periodo il golfo di Mondello fosse molto più vasto di come appare oggi e che il mare s'internasse fino a lambire quasi l'attuale borgata di Partanna, tesi rafforzata dalla testimonianza dello [[storico]] [[Antica Grecia|greco]] [[Polibio]] che, come riportato da [[Tommaso Fazello]] nel suo ''[https://books.google.it/books?id=G2VTAAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl#v=onepage&q&f=false Le due deche dell'historia di Sicilia]'', racconta di come Amilcare vi avesse visto un porto sicuro per il suo "numeroso naviglio"<ref>{{Cita web|url=https://www.albaria.com/1pagina/1pagina01/costanzo2.htm|titolo=Amilcare "il fulmine" a mondello|accesso=22 maggio 2020}}</ref>.
 
==== Nascita della palude di Valdesi ====
Durante la [[Sicilia (provincia romana)|dominazione romana]], le intense attività di disboscamento del Monte Pellegrino e della vasta campagna ai suoi piedi impedirono il libero flusso verso il mare dei depositi alluvionali e dei detriti provenienti dal promontorio, trasformando una parte del territorio corrispondente all'odierna Valdesi, già ricca d'acqua, in un'estesa [[palude]]<ref>{{Cita web|url=https://www.palermoviva.it/mondello-da-palude-a-paradiso-ritrovato/|titolo=Mondello, da palude a paradiso ritrovato|sito=palermoviva.it|data=15 dicembre 2020|lingua=it|accesso=15 dicembre 2020}}</ref>.
 
Inizialmente, la formazione del pantano venne sfruttata per la raccolta della [[Ampelodesmos mauritanicus|disa]], pianta tipica degli ambienti umidi e per questo abbondante negli stagni che si erano generati nella zona, le cui foglie essiccate venivano utilizzate per la costruzione e riparazione delle reti da pesca. In seguito, l'area della palude venne abbandonata poiché l'aria degli acquitrini divenne malsana e inadatta a qualsiasi tipo di attività.
 
=== Medioevo ed età moderna ===
Nelle fasi [[Storia della Sicilia erulo-ostrogota|erulo-ostrogota]] e [[Storia della Sicilia bizantina|bizantina]] della città, Mondello rimase frequentata quasi esclusivamente per il porto del suo golfo, utilizzato per lo più come punto di attracco dalle imbarcazioni dirette a Palermo. Una cronaca riportata nell'opera ''Storia dei Musulmani in Sicilia'' di [[Michele Amari]] riferisce che, dopo la conquista di Palermo da parte degli [[Aghlabidi]] nell'anno [[831]], il golfo di Mondello venne utilizzato come approdo della flotta [[Impero bizantino|bizantina]] durante il tentativo, poi vanificatosi, di riprendere il controllo sulla città<ref>{{Cita libro|nome=Michele|cognome=Amari|titolo=Storia dei musulmani di Sicilia|url=https://books.google.fr/books?id=75sY8ajh5rQC|accesso=26 maggio 2020|data=1854|editore=Felice Le Monnier|lingua=it}}</ref>.
 
Per le caratteristiche paludose assunte dal territorio di Valdesi, nel periodo di [[Storia della Sicilia islamica|dominazione islamica]] il porticciolo di Mondello venne rinominato ''Marsa 'at Tin'' che, tradotto letteralmente, vuol dire ''Porto del Fango.'' Nonostante la zona fosse lontana dal [[Centro storico di Palermo|centro abitato di Palermo]], venne interessata dall'opera idraulica del [[Qanat di Palermo|''Qanat'']] con cui gli ingegneri arabi intercettavano le principali sorgenti e trasportavano l'acqua per tutto il territorio mediante canali sotterranei. I governanti islamici si occuparono altresì di migliorare la condizione degli stagni di Valdesi e sfruttarono la parte più bassa di quest'ultima, in comunicazione con il mare, per creare un impianto di [[Salina|saline]] (come ricordato oggi dalla presenza di via Saline nel centro antico di Mondello-Valdesi).
 
Alla fase di dominio islamico è riconducibile altresì la fondazione di un piccolo villaggio di pescatori nel lembo settentrionale del golfo. La zona rimase scarsamente popolata fino al [[XV secolo]], quando l'istituzione di una [[tonnara]] diede il via alla crescita della comunità marinaresca. Questa godette di un forte benessere economico legato sia alle grandi quantità di pescato, sia al successo delle attività agricole, tra cui si distinse lo sfruttamento sistematico della foresta situata nella pianura vicina come [[Giacimento|giacimento minerario]] di [[Biomassa|biomasse]] animali e vegetali. La crescita dell'agricoltura venne facilitata dalla ricchezza idrica del suolo, garantita da una grossa sorgente di acqua potabile nota come ''Ayguade'' (riportata da una mappa [[Francia|francese]] di età [[XVIII secolo|settecentesca]] e individuata nella vasta tenuta che fu del [[Pietro Lanza di Scalea|principe di Scalea]]).<ref name="storiamedievale.net22">{{Cita web|url=https://www.storiamedievale.net/pre-testi/locascio2.htm|titolo=Pippo Lo Cascio, Due torri a difesa della Tonnara, Pre-testi|accesso=28 maggio 2020}}</ref> Le saline di Valdesi vennero messe al servizio del complesso di pesca in seguito alle grosse quantità di sale richieste per il tonno.[[File:Mondello BW 2012-10-09 13-23-41.JPG|thumb|Torre della Tonnara in Piazza Mondello, XV secolo|330x330px]]Lo sviluppo della borgata risulta essere stato condizionato fin da subito dalla necessità di difendersi dagli assalti dei [[corsari barbareschi]], la cui attività di razzia delle località costiere siciliane ebbe inizio nel [[VII secolo]] fino a divenire costante con il termine del dominio arabo sull'isola e la conquista da parte di [[Ruggero II di Sicilia]]. Per tale motivo, nel [[1455]] il Senato di Palermo decise di costruire una torre difensiva a protezione della tonnara e degli abitanti. Le dimore e le attività commerciali si concentrarono attorno a quest'ultima e ad una chiesa dedicata alla [[Madonna delle Grazie]] (che costituiva la [[Santo patrono|santa patrona]] di Mondello).
 
Tra il [[XVI secolo|XVI]] e il [[XVII secolo]] gli attacchi dei pirati musulmani provenienti dai Paesi rivieraschi del [[Nordafrica]] si intensificarono<nowiki>:</nowiki> per far fronte alle continue incursioni, gli abitanti intrapresero una serie di iniziative atte a proteggere la tonnara, le saline, i depositi alimentarti, le chiese, oltre che le vite umane. Uno dei progetti maggiormente perseguiti fu la vigilanza attuata da soldati a cavallo, che pattugliavano la costa con il compito di allertare tempestivamente le truppe di stanza al [[Castello a Mare (Palermo)|Castello a Mare]]. In particolare la vigilanza alla Fossa del Gallo si rese necessaria poiché la sinuosa fossa del Malopasso, sotto l'alta falesia del Monte Gallo, era in grado di offrire rifugio ai predoni, occultando la presenza dei vascelli.<ref name="storiamedievale.net22"/>
=== Età contemporanea ===
 
==== L'annessione alla Real Tenuta della Favorita ====
Nel [[1799]] l'area di Mondello corrispondente all'odierna Valdesi venne inglobata nella [[Parco della Favorita|Real Tenuta della Favorita]], fondata nello stesso anno dal sovrano [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV di Borbone]] come sua riserva personale, dopo aver trasferito la capitale del [[Regno delle Due Sicilie|regno borbonico]] a Palermo. In una porzione di terreno priva di stagni, posta di fronte al baglio cinquecentesco dei Valdes, venne effettuata una sistemazione a giardino e contemporaneamente edificata una chiesa, in cui il re si recava durante le passeggiate nei terreni mondellesi della tenuta<ref>{{Cita web|url=https://www.palermoweb.com/mondello/04_mercadante2.asp|titolo=La chiesa di Valdesi|autore=Ignazio Mercadante|sito=www.palermoweb.com|accesso=27 agosto 2024}}</ref>.
 
==== La bonifica di fine Ottocento ====
Alla fine del [[XIX secolo]], nella zona paludosa di Valdesi ebbe origine un'[[Malaria|epidemia malarica]] indotta con estrema probabilità dall'innalzamento delle temperature medie, fenomeno che avrebbe generato l'ambiente ideale per la diffusione di insetti nocivi: ciò fu causa di un tragico numero di morti nelle contrade più vicine alle acque stagnanti, dove abitavano i lavoratori delle pianure palustri e una parte dei pescatori.
 
Focolari di [[parassitosi]] nell'area erano già comparsi nella seconda metà del Settecento: nei testi storici del [[Francesco Maria Emanuele Gaetani|marchese di Villabianca]] è documentata una serie di decessi per malattie legate al pantano di Valdesi nel [[1772]], a cui il Senato di Palermo tentò di porre rimedio senza arrivare ad una soluzione definitiva. Una prima opera di gestione delle acque stagnanti fu messa in atto alle porte dell'Ottocento dall'amministrazione borbonica, mediante la costruzione di canali di [[Drenaggio (idraulica)|drenaggio]] verso il mare e di una diga per impedire gli allagamenti durante le mareggiate. Ciononostante, re Ferdinando IV non era intenzionato ad effettuare una vera e propria bonifica, poiché maggiormente interessato al mantenimento della palude per la flora e la fauna tipici di tale ecosistema, dove si estendeva il suo parco privato.
 
L'ondata epidemica iniziata nel [[1860]] portò buona parte degli abitanti ad abbandonare in pochi anni i terreni di Valdesi e quelli confinanti. Il municipio di Palermo rispose al crescente proliferare della malattia ampliando il sistema borbonico, sulla base di un progetto concepito da due stimati dottori dell'epoca - [[Giuseppe Albeggiani]] e [[Giuseppe Inzenga]] - che prevedeva la costituzione di una fitta rete per creare un filtro tra il mare e la campagna. Ciò nonostante, il piano non ebbe successo nell'impedire il ristagno delle acque, che in certi punti divenne ancora più incisivo che in precedenza.<ref>{{Cita libro|autore=Riccardo Agnello|titolo=Mondello ieri e oggi|anno=2017|editore=Flaccovio|p=9}}</ref>
[[File:Francesco Lanza Spinelli di Scalea (senato.it).gif|miniatura|Il [[Francesco Lanza Spinelli di Scalea|principe Lanza di Scalea]], promotore della bonifica di Valdesi]]
La bonifica della palude di Valdesi si deve all'intervento di [[Francesco Lanza Spinelli di Scalea|Francesco Lanza Spinelli]], principe di [[Scalea]] e [[Senato del Regno (Italia)|senatore del Regno d'Italia]], residente in una villa a [[Partanna-Mondello]] che ai tempi era una zona posta ai margini degli stagni. L'aristocratico, noto per le sue qualità di amministratore<ref>{{Cita libro|autore=Riccardo Agnello|titolo=Mondello ieri e oggi|anno=2017|editore=Flaccovio|p=8}}</ref>, istituì un comitato di propaganda nel [[1865]] avente come obiettivo l'arresto dei contagi da malaria tramite il prosciugamento delle acque paludose. Sotto la guida del senatore vennero promossi studi e tavole rotonde che portarono ad un susseguirsi di idee e progetti per circa venticinque anni. Il più funzionale tra questi si basava sull'abbandono dei canali di drenaggio, prevedendo di colmare gli acquitrini e costruire un collettore a ferro di cavallo che raccogliesse le acque a monte per scaricarle a mare. Il progetto venne approvato nel [[1890]] e i lavori iniziarono l'anno successivo per essere terminati nel giro di pochi anni.<ref>{{Cita|Lo Jacono|pp. 28-29|lojacono}}.</ref>
 
L'idea di sfruttare le correnti marine dalla confinante località costiera dell'[[Addaura]] fino a Capo Gallo si rivelò vincente: il mare, infatti, penetrava nel ferro di cavallo dal lato in cui prevaleva la corrente, spazzando in tal modo tutti i sedimenti. La zona perse la sua umidità e ciò portò alla definitiva scomparsa degli stagni che componevano la palude di Valdesi. Dal contributo del principe di Scalea ebbe inizio una nuova fase di sviluppo per Mondello: alla fine dell'Ottocento, la frazione festeggiò la scomparsa della malaria e iniziò ad essere frequentata in misura maggiore dai visitatori occasionali, che vi si recavano in carrozza per usufruire del litorale, tendenza che portò alla nascita dei primi stabilimenti balneari sulla spiaggia<ref>{{Cita|Lo Jacono|pp. 29-30|lojacono}}.</ref>.
 
==== La Belle Époque: i Florio e il "progetto Scaglia" ====
[[File:Le chevalier Vincenzo Florio en 1905.jpg|thumb|Vincenzo Florio jr (1883 - 1959)]]Nei primi anni del [[XX secolo]] Mondello divenne uno dei simboli delle grande crescita economica che aveva investito la città di Palermo durante la [[Belle Époque]] e che vedeva la [[Florio|famiglia Florio]] come protagonista. Quest'ultima, affermatasi come potenza industriale nell'intero continente, scelse la baia mondellese come luogo in cui ospitare i reali europei in visita nel capoluogo siciliano, nonché organizzare gli incontri d'affari con le grandi dinastie imprenditoriali e finanziarie del tempo, tra cui i [[Krupp]], i [[Rothschild]], i [[Famiglia Rockefeller|Rockefeller]], i [[Vanderbilt]] e, per un arco di tempo più longevo, la famiglia [[Whitaker (famiglia)|Whitaker]], con la quale era stata avviata una solida collaborazione nel campo dell'[[Armatore|armamento navale]]<ref>{{Cita libro|autore=Simone Candela|titolo=I Florio|ed=1|collana=La Diagonale|dataoriginale=4 aprile 1986|editore=Sellerio|p=374}}</ref>.
 
A valorizzare la frazione contribuì in misura decisiva il carattere avanguardista dell'imprenditore e mecenate [[Vincenzo Florio jr]], che vi organizzò una serie di manifestazioni sportive e culturali atte ad aumentare il prestigio della sua famiglia nel panorama internazionale. Uno degli eventi più significativi in tal senso fu il primo esperimento in Sicilia di [[volo]] a propulsione con pilota a bordo, compiuto a Mondello il 1º maggio del [[1910]] dal pioniere dell'[[aviazione]] [[Clemente Ravetto]], a bordo di un velivolo dell'[[Avions Voisin]] noto come ''Voisin 28'' (l'episodio è oggi ricordato dalla stele commemorativa posta al centro di piazza Caboto e dedicata al pilota di origini [[piemonte]]si)''<ref name="ricerca.repubblica.it">{{Cita news|autore=Mario Pintagro|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/04/30/centanni-fa-mondello-decollava-il-primo-aereo.html|titolo=Cent'anni fa a Mondello decollava il primo volo|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|p=16|accesso=20 novembre 2010|giorno=30|mese=aprile|anno=2010}}</ref>''.
 
Il rinnovato flusso turistico nel litorale di Mondello raccolse diverse attenzioni tra la classe borghese legata all'imprenditoria, che vi vide qualcosa di più importante rispetto ai primi stabilimenti estivi. Particolare entusiasmo venne mostrato da un imprenditore [[Milano|milanese]] di origini [[Agrigento|agrigentine]], Luigi Scaglia, che dopo aver visitato la frazione nel [[1906]] in occasione della [[Targa Florio]] ed essere rimasto impressionato dalla sua bellezza, predispose un ambizioso progetto di sfruttamento della zona che venne presentato al Comune di Palermo nel settembre dello stesso anno, nel quale si prevedeva la costruzione di un collegamento tranviario con il centro urbano e le borgate limitrofe, oltre che l'edificazione di una località di villeggiatura su Monte Pellegrino, collegata al litorale tramite una [[Funivia|funivia elettrica]]. Il programma, che si basava su un attento studio delle più note stazioni balneari europee, venne accompagnato dalla nota seguente:
 
<blockquote>«Il fine precipuo, o Signori, che si propone di raggiungere la Società che io ho l'onore di rappresentare, è quello di exploiter Mondello. Chi ha veduto una volta sola questo lembo di paradiso non può non chiedersi meravigliato come mai esso non sia il ritrovo quotidiano di quanti cercano nella visione del Bello ristoro e conforto (…). Nessun pittore ebbe mai nella sua tavolozza tanta varietà di verde quanto ne offre all'occhio estasiato l'immenso bosco di agrumi, di ulivi, di carrubbi che circonda, digradante al mare, il bel golfo turchino, specchiantesi in un cielo più turchino, chiuso tra il superbo monte Gallo e il nostro Pellegrino, sacro al poeta».</blockquote>In contemporanea, l'imprenditore ordinò la pubblicazione di un articolo su ''La Sicile Illustrée'' - mensile pubblicato a [[Parigi]] in [[lingua francese]] ed italiana - intitolato ''"Grandioso progetto per l'avvenire di Mondello”'', in cui veniva illustrata la proposta della società milanese presentando Mondello come un lido superiore alle più famose località marittime del [[Europa|Vecchio Continente]] e con un lungomare più bello della nota [[Promenade des Anglais]] di [[Nizza]].
 
==== L'interesse europeo e l'arrivo della Società Belga ====
La pubblicità di Scaglia generò una notevole eco nei salotti imprenditoriali dell'[[Europa occidentale]] e incuriosì in particolar modo un gruppo di affaristi [[Belgio|belgi]] specializzati in elettricità e [[Tranvia|tranvie]], che provvidero ad inviare alcuni emissari per accaparrarsi un accordo con l'amministrazione palermitana. Essi, appoggiati da personalità di grande levatura (industriali, ex-parlamentari, aristocratici, avvocati, ingegneri), riuscirono ad arrivare ad un compromesso nel [[1907]] e appena due anni dopo, il 10 agosto [[1909]], si costituì la denominata ''Le Tramways de Palerme'', una [[società anonima]] con sede a [[Bruxelles]] che ebbe come primo presidente il ministro belga Francotte<ref>{{Cita libro|autore=Riccardo Agnello|titolo=Mondello ieri e oggi|anno=2017|p=10}}</ref> e che tra i 52 azionisti contava anche la famiglia [[Ernest Solvay|Solvay]].<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Josette Gousseau (a cura di)|anno=1995|titolo=Il capitale belga in Sicilia|rivista=Sicilia e Belgio, specularità e interculturalità - Annali della Facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Palermo|editore=Università degli studi di Palermo|volume=21|pp=59-63|lingua=fr}}</ref> Questa si impegnò a provvedere all'espansione urbana di Mondello, facendosi carico di realizzare una città-giardino balneare in linea con quanto definito dal progetto originale di Luigi Scaglia. Il contratto prevedeva nello specifico che la società belga si facesse carico della costruzione di 300 ville di lusso, uno stabilimento costruito a palafitta sul mare, un Grand Hotel, un Kursal, una Cattedrale, un campo da golf a nove buche; oltre che la rete idrica, la rete fognaria e alcune opere di arredo urbano (chioschi, illuminazione, giardini, ecc.).
 
Nel [[1910]], il re [[Vittorio Emanuele III di Savoia|Vittorio Emanuele III]] consentì che le terre della Real Tenuta - inclusa, quindi, anche la frazione mondellese - fossero dismesse a favore del Comune di Palermo e l'anno successivo iniziarono ufficialmente i lavori. Uno dei primi obiettivi della Società fu il collegamento tranviario tra Mondello e la [[Stazione di Palermo Centrale|Stazione Centrale di Palermo]]: la linea, che con i suoi 14,396&nbsp;km risultava la più estesa della città, venne inaugurata il 1º novembre [[1912]] e nel [[1916]] annesse anche la località di Partanna. Seguì l'edificazione dell'imponente stabilimento balneare e delle prime ville private secondo i canoni estetici dello [[Art Nouveau|stile liberty]], di cui Palermo si rese esponente di spicco grazie alla raffinatezza della scuola di [[Ernesto Basile]]. Quest'ultimo aveva già eletto Mondello a luogo ideale per la villeggiatura più elitaria, come testimoniato dai progetti teorizzati a cavallo tra la fine del [[XIX secolo|XIX]] e i primi anni del [[XX secolo]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Ettore Sessa|autore2=Eliana Mauro|anno=2010|titolo=Itinerario V – Vocazione ludica e arte della villeggiatura (Palermo, Santa Flavia, Casteldaccia, Termini Imerese)|rivista=Iris UNIPA|editore=Grafill|p=6}}</ref>, e trovò con l'espansione del quartiere l'occasione perfetta per dare vita all'idea di un soggiorno balneare che primeggiasse per eleganza e originalità dei suoi elementi architettonici. Tra i suoi allievi nacque una sorta di competizione artistica per la raffinatezza di fregi, torrette, composizioni di ferri battuti e giardini,
 
È stata finora opinione diffusa che la progettazione dello stabilimento sul mare fosse stata affidata a un architetto belga, Rudolf Stualker<ref>{{Cita web|url=http://www.arteliberty.it/palermo_mondello_bagni.html|titolo=Stabilimento balneare di Mondello|accesso=16 giugno 2021}}</ref>, sulle cui opere non si hanno informazioni certe. Si riteneva che egli avesse disegnato l'ampia piattaforma su piloni immersi nell'acqua, adattando un lavoro originariamente pensato per la città di [[Ostenda]]. Tuttavia una recente ricerca mette in dubbio l'esistenza stessa di questo architetto, il cui nome risulterebbe dalla corruzione del nome di Rodolfo Stoelcker, ingegnere strutturale italo-tedesco, che molto probabilmente progettò o realizzò soltanto le strutture in calcestruzzo dell'edificio per la società Ferrobeton, che insieme all'impresa Rutelli costruì lo Stabilimento<ref name=":5">{{Cita pubblicazione|nome=Riccardo|cognome=Carioti|data=7 agosto 2020|titolo=L'enigma di Rudolf Stualker verso una soluzione ? Il mistero rimane.|rivista=Architettonici Lavori - Quaderni di Libera Cultura Muratoria|numero=3 - 2020|pp=7-9|accesso=22 ottobre 2021|doi=10.5281/zenodo.5569707|url=https://zenodo.org/record/5569707}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Riccardo Carioti|titolo=La verità su Rudolf Stualker|url=https://www.researchgate.net/publication/369786966_La_verita_su_Rudolf_Stualker|dataarchivio=2023}}</ref>. La struttura, unica nel suo genere in Europa, divenne in poco tempo il simbolo dell'intera Mondello e il luogo in cui si tenevano la maggior parte degli eventi culturali e mondani.
 
==== Le guerre mondiali ====
La [[Prima guerra mondiale|Grande Guerra]] frenò la realizzazione delle opere e vide il ritorno di Vincenzo Florio, che insieme all'imprenditore italo-francese [[Vittorio Ducrot]] costituì la [[Aeronautica Sicula|Vittoria Aeronautica Ducrot]] al fine di costruire [[Idrovolante|idrovolanti]] per la [[Regia Marina]].<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Ettore Sessa|titolo=Ducrot, mobili e arti decorative|rivista=IRIS Unipa|editore=Università degli studi di Palermo|p=78|url=https://iris.unipa.it/retrieve/handle/10447/94495/119976/Saggio%20Ducrot.pdf|citazione=Durante il Primo Conflitto Mondiale gli impianti vengono adattati alla costruzione di biplani idrovolanti caccia-bombardieri per i governi italiano, francese e inglese; viene realizzato, pertanto, un distaccamento delle officine sull’arenile della città balneare di Mondello.}}</ref> La baia venne allora sfruttata per il collaudo dei velivoli che venivano prodotti su [[Licenza (economia)|licenza]] della [[Franco-British Aviation Company]], come l'[[Idrovolante|idro]][[Aereo da ricognizione|ricognitore]] biplano [[FBA Type H]]; e di alcuni modelli originali, come il Ducrot SLD progettato da [[Manlio Stiavelli]], [[aereo da caccia]] ad alte prestazioni che divenne il fiore all'occhiello dell'azienda aeronautica. In prossimità di Punta Celesi - la parte di spiaggia che chiude a sud il litorale mondellese - vennero posizionati gli [[hangar]] per il deposito dei velivoli e lo scivolo per i [[Motoscafo armato silurante|MAS]] che erano d'appoggio alla fabbrica, rimasti attivi fino alla conclusione del [[Seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]].
 
Nonostante la grave crisi economica dovuta al periodo bellico, Les Tramways de Palerme riuscì a continuare i lavori per Mondello grazie al supporto del [[governo federale del Belgio]], da cui ottenne il consenso per azzerare il capitale originario ed emettere nuove azioni.
 
Questo permise di completare la realizzazione del campo da golf, entrato in funzione nel [[1927]], che si estendeva per 30 ettari a fianco del viale Regina Margherita, oggi Margherita di Savoia, con la funzione di attirare turismo qualificato nazionale e internazionale, anche nella bassa stagione, attratto dalla mitezza del clima e dalla bellezza del panorama. Nello stesso 1927, il circolo del golf di Palermo-Mondello fu tra i fondatori, insieme ai circoli di Firenze, Stresa, Torino e Como -Villa d'Este, della Federazione Italiana Golf<ref>{{Cita libro|titolo="Golf" - Autori : Luciano Marsala e Alberto Viotti - Mondadori 1990 - pag. 19}}</ref>.Il Campo era dotato di una club-house, un cottage-chalet, contraddistinto da tetto a capanna con prospetto decorato da motivi a muratura intelaiata. L'edificio, tuttora esistente, situato in viale Margherita di Savoia n. 50-52, fu progettato dall'architetto belga Lucien François nel 1920<ref name=":12">{{Cita libro|titolo="Lettere dalla Sicilia - un architetto belga a Palermo 1919 - 1921" - Autore : Alice Veraine Corbion - Edizioni di Storia e Studi Sociali 2018}}</ref><ref name=":22">{{Cita libro|titolo="Mondello - sviluppo storico urbanistico e analisi delle architetture del primo 900'" - Autori : Laura Crimi , Renato Zappulla - Edizioni Grifo 1991}}</ref>. Nell'estate del 1935, sul terreno del circolo, venne ospitata la "Colonia Marina Arnaldo Mussolini"<ref>{{Cita web|url=https://patrimonio.archivioluce.com/luce-web/detail/IL5000020212/2/la-colonia-elioterapica-arnaldo-mussolini-mondello.html|titolo=La colonia elioterapica Arnaldo Mussolini a Mondello|sito=Archivio Storico Luce|lingua=it|accesso=4 ottobre 2021}}</ref>. Del campo da golf sopravvivono tutt'oggi, entro i giardini di alcune ville, alcuni degli ulivi che ne punteggiavano il percorso.
 
Nel [[1930]] venne anche inaugurata la linea del [[vaporetto]] che, costeggiando il Monte Pellegrino, collegava il [[porto di Palermo]] con il molo di Mondello.[[File:Cant Z506 on Sicily beach side 1943.jpg|miniatura|Airone [[CANT Z.506]] nella spiaggia di Mondello-Valdesi, 1943]]
Durante la [[seconda guerra mondiale]], le caratteristiche della baia di Mondello tornarono ad essere utilizzate per fini strategici. I bombardieri [[Alleati della seconda guerra mondiale|alleati]] che arrivavano dalle basi nord-africane dovevano sorvolare Capo Gallo e invertire la rotta al largo della baia di Mondello per poter colpire il [[Centro storico di Palermo|centro palermitano]]: per tale motivo, un contingente della [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]] installò sul Monte Gallo il [[Freya (radar)|radar ''Freya'']], uno strumento inedito prima di allora che permetteva di identificare con maggiore anticipo i velivoli ostili e avvisare le postazioni per cannoni e mitraglieri installate su tutta la costa. Il comando dell'antiaerea si installò al [[Castello Utveggio]], sul Monte Pellegrino, che confermava ancora una volta la sua qualità di fortezza naturale grazie alle correnti ascensionali che impedivano ai bombardieri nemici di prendere la mira e picchiare sull'obiettivo<ref>{{Cita web|url=http://biografiadiunabomba.anvcg.it/bombe-su-palermo-ecco-perche-gli/|titolo=Bombe su Palermo, ecco perché gli alleati colpivano la montagna {{!}} Biografia di una bomba {{!}} Il blog di Giovanni Lafirenze|autore=http://biografiadiunabomba.anvcg.it|lingua=it|accesso=26 maggio 2020}}</ref>.
[[File:Italia - Mondello Lido (1943), Palermo (10485750876).jpg|miniatura|Lo Stabilimento di Mondello in una cartolina del 1943]]
Lo Stabilimento Balneare venne utilizzato come quartier generale, rispettivamente, dal comando dell'[[Esercito Nazionale Repubblicano]]; dalle [[Schutzstaffel|SS]], in seguito alla requisizione nel maggio del [[1943]]; e, infine, dalle [[Alleati della seconda guerra mondiale|truppe americane]], dopo la conquista del golfo mondellese avvenuta nel luglio dello stesso anno grazie al successo dell'[[Sbarco in Sicilia|operazione Husky]]. Il campo da golf venne invece trasformato in un parcheggio per [[Autoblindo|mezzi blindati]] dal presidio nazista fino al termine del conflitto.
 
==== Dal secondo dopoguerra ad oggi ====
La crisi dell'immediato dopoguerra rese impossibile la realizzazione di alcune opere – tra cui una cattedrale, un ''[[kursaal]]'' e un teatro sul mare – da parte della Società Italo-Belga, che notificò con una missiva del [[1945]] di non poter far fronte alla totalità di quanto sottoscritto nel contratto d'acquisto del [[1910]]. [[File:PA-Palermo-1957-Mondello-stabilimento-balneare.jpg|miniatura|Ingresso dello Stabilimento di Mondello nel 1957, con il Palace Hotel in costruzione]]Negli [[Anni 1950|anni '50]] proseguì l'espansione edilizia nella baia, affermatasi come meta più ambita dalla borghesia cittadina per il soggiorno al mare. Lo spazio originariamente destinato al ''kuursal'' venne impiegato per la costruzione del Palace Hotel, un'imponente struttura alberghiera realizzata secondo le tendenze stilistiche della fase della [[Ricostruzione (Italia)|Ricostruzione]]<ref>{{Cita pubblicazione|anno=2014|titolo=Edoardo Caracciolo. Urbanistica, architettura, storia|rivista=Urbanistica|editore=FrancoAngeli|città=Milano|curatore=Nicola Giuliano Leone|url=https://iris.unipa.it/bitstream/10447/127689/1/PDF%20Caracciolo%201.pdf}}</ref>, con cui si intercettarono i flussi turistici verso la baia, divenuta una meta di punta del capoluogo siciliano. Ad ogni modo, l'espansione edilizia di Mondello mantenne un carattere prettamente residenziale e non destinato al turismo.
 
A partire dagli [[Anni 1960|anni '60]], la spiaggia di Mondello-Valdesi assunse un carattere maggiormente popolare e non più legato alla sola villeggiatura delle classi sociali più abbienti, motivo per il quale venne soprannominata "la spiaggia dei palermitani"<ref>A ciò contribuì in modo decisivo l'abbandono della costa meridionale di Palermo – dove sorgevano i lidi balneari di riferimento per i quartieri periferici della zona sud della città e per i piccoli paesi nelle vicinanze del territorio comunale – che nel secondo dopoguerra venne designata come area di smaltimento di detriti edilizi a cui seguì il divieto di balneazione per le profonde alterazioni del tratto costiero.</ref>.
 
== Monumenti e luoghi di interesse ==
 
=== Architetture religiose ===
[[File:Chiesa Maria SS. Assunta a Mondello-Valdesi.jpg|miniatura|Chiesa parrocchiale di Maria SS. Assunta, su via Mater Dei]]
 
* '''Chiesa parrocchiale di Maria SS. Assunta''', in via Mater Dei. Consiste in una parrocchia di notevoli dimensioni, la cui confraternita è stata fondata da [[Ferdinando IV di Borbone]] nel [[1806]], come ricorda la [[lapide]] [[marmo]]rea posta sopra la porta principale dell'edificio. Successivamente è passata in mano alla [[Casa Savoia|Real Casa dei Savoia]], alla quale si deve l'intitolazione all'Assunta<ref>{{Cita web|url=https://www.palermoweb.com/mondello/04_mercadante2.asp|titolo=La chiesa di Valdesi|accesso=5 giugno 2021}}</ref>.
* '''Chiesa parrocchiale di S. Girolamo''', in via Fortuna (Piazza Mondello). Fondata nel [[1924]] da alcune famiglie locali, che in seguito alla chiusura dell'antica chiesa [[XV secolo|quattrocentesca]] dedicata alla Madonna delle Grazie (quest'ultima rimasta attiva fino al [[1921]], prima di essere convertita in magazzino per il complesso di pesca dai nuovi proprietari della tonnara di Mondello) acquistarono un edificio per proseguirne il culto. La nuova parrocchia venne gravemente danneggiata dai [[bombardamenti di Palermo nella seconda guerra mondiale]], per poi essere ricostruita e dedicata a [[San Girolamo]] dal cardinale [[Ernesto Ruffini]], nel [[1952]]<ref>{{Cita web|url=http://www.sangirolamomondello.diocesipa.it/galleria.html|titolo=La storia della Parrocchia|accesso=4 giugno 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210624195605/http://www.sangirolamomondello.diocesipa.it/galleria.html|dataarchivio=24 giugno 2021|urlmorto=sì}}</ref>.
 
=== Architetture civili ===
[[File:Mondello BW 2012-10-09 14-18-56.JPG|miniatura|[[Antico Stabilimento Balneare di Mondello]]]]
L'importanza di Mondello all'interno del patrimonio cittadino è legato in buona parte alla varietà e raffinatezza delle architetture civili, tra cui si distinguono gli esempi in stile [[Art Nouveau|Liberty]]. Si tratta per lo più di ville e strutture ricettive destinate all'aristocrazia e all'alta borghesia palermitana tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento, periodo in cui la città era una capitale europea di notevole spessore e protagonista del fermento culturale legato alle ricchezze espressive del [[modernismo]] e dell'Art Nouveau<ref>{{Cita web|url=https://artsandculture.google.com/exhibit/tra-revival-e-liberty-palermo-e-la-belle-epoque/ngJSvYZjD_lgJA|titolo=Tra revival e liberty: Palermo e la Belle Epoque - Associazione Italiana Giovani per l'UNESCO|sito=Google Arts & Culture|lingua=it|accesso=25 gennaio 2022}}</ref>.
 
La fase di prosperoso benessere che il capoluogo siciliano stava attraversando durante la [[Belle Époque]] coincideva con il rinnovato turismo nel golfo di Mondello, che in seguito alla bonifica di Valdesi era divenuta una delle scenografie degli eventi di richiamo internazionale organizzati dalle famiglie più facoltose del tempo, tra cui si distinsero i [[Florio]] e i [[Whitaker (famiglia)|Whitaker]]. Il fascino esercitato dalle bellezze naturali della baia la rese oggetto di un illuminato sviluppo edilizio, affidato dopo varie trattative alla società belga ''Les Tramways de Palerme'' nel [[1909]]. Quest'ultima organizzò, oltre alla realizzazione di infrastrutture, anche la vendita di lotti di terreno liberi e di villini tratti da un catalogo di prospetti tipo realizzato dall'ingegnere ed architetto Giuseppe Caronia Roberti nel [[1911]]<ref name=":12"/><ref name=":22"/>.
 
[[Ernesto Basile]], considerato l'anima del nuovo movimento modernista internazionale, aveva già rivolto le sue attenzioni a Mondello nel [[1894]], come documenta il progetto di un [[atelier]] per il pittore [[Rocco Lentini]] che verrà realizzato soltanto nel [[1910]]. Il via al progetto di riqualificazione in chiave turistica e balneare diede ad egli e alla sua scuola - tra cui si ricorda [[Salvatore Caronia Roberti]] per l'originalità delle soluzioni estetiche - la possibilità di far nascere una [[Città giardino|città-giardino]] nella ricca costa nord-occidentale.
[[File:Mondello - panoramio - Dawid Glawdzin.jpg|miniatura|Villini in stile Liberty su viale Regina Margherita]]
Tra le costruzioni in stile Liberty più iconiche:
 
* '''Villino Lentini''', su via Alvise Cà da Mosto. Progettato da Ernesto Basile, presenta una facciata decorata con motivi floreali realizzati ad affresco dallo stesso Lentini<ref name=":22" />.
* '''[[Antico Stabilimento Balneare di Mondello|Antico Stabilimento Balneare]]''', su viale Regina Elena.
* '''Villino Fernanda''', su viale Regina Margherita.
* '''Villino Maria''', su viale Regina Margherita
* '''Villino Sofia''', su viale Regina Margherita
* '''Villino Maria Assunta''', su viale Regina Margherita. L’edificio, in stile eclettico con balcone continuo angolare, al primo piano presenta motivi decorativi floreali nei capitelli.
* '''Villino Franca''', su viale Regina Margherita. Progettato nel [[1912]] da [[Salvatore Caronia Roberti]], presenta il paramento murario a finti ricorsi di mattoni, gli stucchi decorativi nel portico di ingresso e una fascia maiolicata a motivi floreali blu e bianchi, posta al di sotto del cornicione<ref>{{Cita web|url=http://turismo.comune.palermo.it/palermo-welcome-luogo-dettaglio.php?tp=68&det=19&id=340|titolo=Villino Franca|sito=Portale del Turismo - Comune di Palermo|lingua=it|accesso=28 gennaio 2022}}</ref>.
* '''Villino Società Canottieri Roggero di Lauria''', su viale Regina Elena. Progettato nel [[1915]] da Salvatore Caronia Roberti, mescola elementi di carattere English Domestic Revival ad altri, come le fasce bicrome in facciata, di derivazione mediterranea.
* '''Villino Gregorietti''', su viale Regina Elena. Progettato nel [[1924]] da Ernesto Basile per il pittore [[Salvatore Gregorietti]]. Le forme, le volumetrie e gli apparati decorativi che vedono l’uso del mosaico, in maniera diffusa, richiamano la produzione precedente del Basile, di cui il Villino Gregorietti rappresenta “l’ultima stagione”<ref>{{Cita web|url=http://turismo.comune.palermo.it/palermo-welcome-luogo-dettaglio.php?tp=68&det=19&id=342|titolo=Villino Gregorietti|sito=Portale del Turismo - Comune di Palermo|lingua=it|accesso=28 gennaio 2022}}</ref>.
 
Nonostante lo stile floreale dell'Art Nouveau costituiscano l'elemento più rappresentativo di Mondello, alcune delle architetture più rilevanti della frazione sono rappresentate da un certo numero di villini in stile [[cottage]]-[[chalet]], con caratteristico tetto a capanna - piuttosto acclive - e facciate decorate con motivi a muratura intelaiata<ref name=":42">Titolo : "Osservazioni sull'Art Nouveau a Palermo " - Autore : Giulio Aliverti - Atti del Convegno "La Libera Muratoria nell'Architettura, da Hiram a Victor Horta - Palermo 7-8 ottobre 1996 "</ref>. Tra questi spiccano la sede del già citato circolo del golf (viale Margherita di Savoia n. 50-52 ed il villino Attilia (via Regina Elena n. 7-9), entrambi opera dell'architetto belga Lucien François progettate nel [[1920]]<ref name=":12" />; i villini Matta (viale Margherita di Savoia n. 3-5) e Grunau-Cottage Dagnino (viale Principe di Scalea 37), progettati dall'Ingegnere Nicolò Mineo, rispettivamente nel [[1918]] e nel [[1914]]; ed il villino Pojero (viale Regina Elena n.1) realizzato nel 1915 da Giuseppe Caronia Roberti<ref name=":22" />. il contrasto tra il contesto climatico e geografico, marcatamente mediterraneo e sub-tropicale, con tali esempi di [[Architettura spontanea|architettura vernacolare]] nordica, collegati al movimento internazionale del Revival Gotico, richiama il sincretismo tipico delle ambientazioni coloniali<ref name=":42" />. Tra le abitazioni costruite a Mondello in questo periodo, si distinguono anche alcuni esempi di stile Revival Moresco: il villino Crippa-Girgenti realizzato nel [[1923]] dagli ingegneri Luigi e Nicolò Mineo, sito in via Argonauti n. 7<ref>{{Cita libro|titolo="Palermo la città ritrovata - itinerari fuori le mura dalla Conca d'oro ai colli a Mondello" - Autore : Adriana Chirico - Dario Flaccovio Editore - 2006}}</ref>; il villino in via Regina Elena 37-39; il villino Monica in via Principe di Scalea n. 46-48; ed il villino Lina in via Regina Elena n. 3, opera dell'ingegnere G. Giaccone realizzata nel 1927<ref name=":22" />. Vi sono anche due interessanti esempi di stile Neo Classico-Pompeiano: il villino sito in via Principe di Scalea n. 42<ref name=":32">{{Cita web|url=https://www.palermoviva.it/la-villa-stregata-di-mondello/|titolo=La villa stregata di Mondello |sito=palermoviva.it|lingua=it|accesso=11 dicembre 2020}}</ref> ed il villino Matilde in viale dei Lillà n. 7-9. In stile pompeiano è anche una celebre villa denominata dai palermitani "casa dei fantasmi", che si trova di fronte al "Palace Hotel"<ref name=":32"/><ref>Le storie al riguardo risultano molto confuse, soprattutto perché vengono associate anche ad un'abitazione in stile Liberty, "Villa Caboto". Secondo la versione più diffusa, l'infestazione sarebbe dovuta ad un episodio avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale. Si dice infatti che la villa venne utilizzata dai soldati fascisti e nazisti come bordello: una notte, gli Alleati avrebbero fatto irruzione al suo interno, uccidendo tutti i presenti. Un'altra versione vuole che siano stati invece i soldati tedeschi ubriachi ad effettuare il massacro in seguito ad un litigio. {{Sf|La residenza è attualmente abitata, dopo molti anni di abbandono.}}</ref>
 
=== Architetture militari ===
Le due torri quattrocentesche costituiscono una testimonianza del sistema difensivo che venne attuato nella costa siciliana settentrionale dalla fine del Quattrocento fino al Settecento, periodo in cui le borgate marinare di Palermo dovettero fronteggiare una lunga serie di assalti da parte dei corsari barbareschi. Costruite intorno al 1455 per volere del Senato di Palermo, fanno parte dell'ampio sistema delle [[torri costiere della Sicilia]].
 
La Torre della Tonnara, situata in Piazza Mondello e parzialmente inglobata in una incongrua cortina edilizia, presenta una poderosa struttura cilindrica poggiante su una base troncoconica scarpata e culminante con un coronamento a beccadelli<ref>{{Cita libro|autore=Carmelo Bajamonte|titolo=Palermo l'arte e la storia. Il patrimonio artistico in 611 schede|collana=Itinerari d'arte|editore=Edizioni d'arte Kalós|p=460|ISBN=978-88-9877-735-8}}</ref>. La sua funzione era quella di proteggere gli abitanti del borgo e il comprensorio durante le incursioni piratesche ed era presidiata da soldati che, attraverso le tre piccole finestre del piano superiore, avevano la possibilità di avvistare in tempo i predatori e preparare la resistenza. Quella della tonnara di Mondello, da un punto di vista tipologico, fu tra le prime torri efficienti e autosufficienti ad essere impiantate nel territorio palermitano, risultando un'evoluzione del modello della [[Torre del Rotolo]], costruita all'inizio del XV secolo al confine tra l'[[Addaura]] e la località di [[Vergine Maria (UPL di Palermo)|Vergine Maria]], rispetto alla quale risultava più grande, solida e adatta a sostenere il peso dell'artiglieria. Era inoltre munita di una cisterna per la raccolta dell'acqua potabile, ricavata tra il piano di calpestio e la prima elevazione.
 
La Torre del Fico d'India, eretta su un eminente sperone di roccia calcarea nell'estrema punta occidentale del golfo di Mondello, venne costruita in seguito al perdurare degli attacchi contro la ricca imprenditoria della borgata e i possedimenti terrieri nelle vicine campagne. La scelta della posizione è documentata da un accurato studio topografico da parte degli strateghi del tempo, che mise in evidenza come l'erta scogliera fosse il punto ideale per costituire un baluardo a difesa della costa. Capo Gallo detiene infatti il primato geografico di sperone roccioso più avanzato della Sicilia nord-occidentale e, per tale ragione, permette una vista a dominio di un'ampia fascia costiera. La costruzione si eleva a 25 m s.l.m. e dal punto di vista strutturale trova puntuali confronti con altre torri della marineria occidentale siciliana: è di forma cilindrica, edificata con pietrame informe su un piano di roccia spianato e costituita da due elevazioni fuori terra, con il piano terreno in parte occupato dalla cisterna per la raccolta delle acque piovane e la prima elevazione costituita da un unico, ampio vano circolare. Dal primo piano si diparte una scala semicircolare ben inserita negli spessori murari, che conduce al terrazzo da cui si ammira ad oriente un suggestivo paesaggio verso [[Capo Zafferano]] e [[Cefalù]]<ref>{{Cita web|url=http://reportagesicilia.blogspot.com/2017/07/mondello-al-tempo-in-cui-la-torre-non.html|titolo=Quando la torre di Mondello non era ancora un albergo|autore=Ernesto Oliva|sito=ReportageSicilia|data=domenica 23 luglio 2017|accesso=12 marzo 2022}}</ref>. L'unico ingresso era costituito da una piccola apertura al piano superiore, rivolta verso settentrione e raggiungibile, un tempo, per mezzo di una scala di corda o di legno, allo scopo di togliere al nemico ogni possibile appiglio, in caso di prolungato assedio. In origine era presente un dislivello di circa 6 m, utile accorgimento architettonico per rendere la torre più sicura in caso di attacco, oggi non più esistente in favore di un moderno terrapieno, costruito nella prima metà del Novecento per facilitare l'accesso alla struttura. Fu una strategica torre di avvistamento e di difesa della marina, della Piana del Gallo e della [[Piana dei Colli]]: l'elevata posizione del manufatto rispetto alla media altimetrica dei luoghi, infatti, permetteva agli occupanti di individuare l'aggressore al suo apparire all'orizzonte e di difendersi più agevolmente, colpendo dall'alto le imbarcazioni ostili. Inoltre, la collocazione delle finestre permetteva di allertare in contemporanea le popolazioni locali e le squadre marittime o i cavalieri che periodicamente pattugliavano le coste. La caratteristica sagoma della torre, emergente dal territorio e ben visibile da grandi distanze, viene ricordata da numerosi marinai, studiosi e viaggiatori, tra cui il duca [[Giovanni Andrea Massa]] nell'opera ''[https://books.google.it/books?id=lzrIMIlinwEC La Sicilia in prospettiva]'' e il [[Francesco Maria Emanuele Gaetani|Marchese di Villabianca]], che nelle sue memorie storiche puntualizza come il nome dell'edificio derivi dalla pianta che cresce spontanea nella penisoletta tra gli anfratti della scogliera, riparati dai venti di [[scirocco]] e [[maestrale]]<ref>{{Cita web|url=https://www.storiamedievale.net/pre-testi/locascio2.htm|titolo=Pippo Lo Cascio, Due torri a difesa della Tonnara, Pre-testi|accesso=16 marzo 2022}}</ref>. Dalla fine degli anni Cinquanta tale costruzione è conglobata all'interno dello Splendid Hotel La Torre.
 
=== Strade e piazze ===
A Mondello si trova una delle più belle gallerie di ficus benjamina della città di Palermo. La galleria si trova nel viale degli Iris, nel tratto compreso tra il viale Principe di Scalea ed il viale del Pioppi, non lontano dalla piazza Valdesi alle spalle del Commissariato di Polizia.<ref name=":02"/><ref>{{cita web |url=http://www.alleterrazze.it/home.html |titolo=Copia archiviata |accesso=3 luglio 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110616195926/http://www.alleterrazze.it/home.html }}</ref>
==== Piazze ====
* Piazza Valdesi, dove convergono viale Regina Margherita, viale Regina Elena e viale Principe di Scalea. Qui è collocato il busto del principe e senatore [[Francesco Lanza Spinelli di Scalea]], promotore dell'opera di bonifica del pantano di Valdesi alla fine del XIX secolo.
* Piazza Caboto, tra viale Regina Margherita e viale Principe Umberto. Al centro della piazza è presente una stele commemorativa dedicata al pioniere dell'[[aviazione]] [[Clemente Ravetto]], che il 1º maggio [[1910]] effettuò in tale luogo il primo esperimento in Sicilia di [[Propulsione|volo a propulsione]] con pilota a bordo. Per l'evento, organizzato dall'imprenditore [[Vincenzo Florio jr]], venne utilizzato un velivolo Voisin 28<ref name="ricerca.repubblica.it"/>.
* Piazza Mondello, dove convergono via Torre di Mondello e via Mondello. Nel suo perimetro rientrano la torre difensiva dell'antica tonnara e la chiesa parrocchiale del quartiere. Al centro è posta la singolare statua di una sirena dotata di due code, realizzata nel [[1976]] dallo scultore palermitano Nino Geraci<ref>{{Cita web|url=https://www.minube.it/posto-preferito/la-fontana-della-sirenetta-a3619870|titolo=La fontana della Sirenetta|sito=Minube|lingua=it|accesso=6 gennaio 2023}}</ref>. Oggi la piazza è rivolta alla [[ristorazione]] e al [[turismo]]. Nella stagione estiva del [[2021]] è stato effettuato il test di una [[zona a traffico limitato]] sotto iniziativa della giunta comunale di [[Leoluca Orlando]]<ref>{{Cita web|url=https://sicilia.opinione.it/palermo-scatta-la-zona-pedonale-a-mondello-orari-e-mappa-dei-divieti-ztl-in-piazza/|titolo=Palermo, scatta la zona pedonale a Mondello: orari e mappa dei divieti, Ztl in piazza|sito=L'Opinione della Sicilia|data=15 giugno 2021|lingua=it|accesso=6 gennaio 2023}}</ref>, non venendo poi confermata in via definitiva<ref>{{Cita web|url=https://palermo.repubblica.it/cronaca/2022/10/04/news/mondello_tornano_le_auto_isola_pedonale_addio_lordinanza_e_scaduta-368522250/|titolo=Mondello, tornano le auto: isola pedonale addio. “L’ordinanza è scaduta”|sito=la Repubblica|data=4 ottobre 2022|lingua=it|accesso=6 gennaio 2023}}</ref>.
 
=== Siti archeologici ===
Il golfo di Mondello è considerato un'area di dispersione archeologica, alla luce della quantità di reperti di varie epoche custoditi nei suoi fondali. Tra gli anni [[Anni 1950|Cinquanta]] e [[Anni 1980|Ottanta]] vennero individuate tracce di frequentazione di [[Ellenismo|epoca ellenistica]] nell'estremità meridionale della baia, in corrispondenza della cosiddetta Punta Priola. Nel [[1995]] la Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Palermo, in collaborazione con l'[[Arma dei Carabinieri]], effettuò un'attenta perlustrazione delle acque della baia antistanti l'antico borgo di pescatori e lo stabilimento balneare, localizzando un'area di dispersione di materiale archeologico estesa per circa 200 mq e collocata ad una profondità compresa tra i 5 e i 12 metri. In tale porzione di golfo sono stati rinvenuti reperti non riconducibili ad un'unica dimensione cronologica, sebbene vi sia una prevalenza di manufatti di [[Medioevo|epoca medievale]]<ref>{{Cita web|url=https://www.palermoweb.com/mondello/nave_tusa.asp|titolo=La nave del tesoro|autore=Sebastiano Tusa|sito=www.palermoweb.com|accesso=6 gennaio 2023}}</ref>.
 
==== Le grotte ====
Nel [[Paleolitico]] e nel [[Mesolitico]], alcune cavità formatesi intorno a [[Monte Pellegrino]] (note oggi come [[Grotte dell'Addaura]]) vennero abitate da gruppi umani. Al loro interno vennero ritrovate delle eccezionali incisioni in cui venivano raffigurati gli usi e costumi degli uomini preistorici. Ad oggi sono delle importantissime testimonianze dell'arte rupestre.
 
Nel promontorio di Capo Gallo, che separa i golfi di Mondello e di Sferracavallo, alcune grotte, scavate dall'erosione marina, hanno costituito fin dalla fine del [[Pleistocene]] un ricovero naturale per l'uomo che cacciava l'[[Equus hydruntinus]], un equide estinto. Durante l'[[Ottocento]] e il [[Novecento]] le cavità furono esplorate da archeologi come Anca, Gemellaro e De Gregorio, con la conseguente scoperta di pitture rupestri, frammenti di attrezzi lavorati ed ossa di animali. I ritrovamenti costituiscono oggi un'importantissima testimonianza storica e provano che il golfo di Mondello affonda le sue radici nella Preistoria, quando si formarono delle comunità [[Antropologia|antropiche]] proprio all'interno delle grotte, che offrivano riparo dalle piogge e formavano un baluardo naturale contro i venti provenienti da nord.
 
Sempre sul promontorio di Monte Gallo, alle pendici nord-orientali, si trova la Grotta Regina, costituita da un vasto ambiente e divenuta famosa per i disegni e le iscrizioni in caratteri punici e neopunici ritrovati nelle pareti laterali. Di estrema importanza è il disegno della nave cartaginese, poiché oltre a costituire una notevole documentazione, si tratta dell'unica rappresentazione intera di una nave da guerra punica.
 
Nelle vicinanze di Grotta Regina sono presenti anche Grotta Perciata, Grotta del Capraio e la Grotta dei Vaccari, in cui è stato rinvenuto del materiale ceramico che va dal [[Neolitico]] all'[[Età del bronzo]].
 
Vennero ritrovate anche delle cave di marmo, utilizzate in realtà già nel [[Seicento]] (come dimostrano le colonne e l'altare del Duomo di Palermo).
 
== Cultura ==
 
=== Arte ===
{{vedi anche|Premio Mondello}}
Il [[Premio Mondello]], fondato nel [[1975]], è una kermesse letteraria oggi organizzata dalla [[Fondazione Sicilia]] insieme al [[Salone internazionale del libro|Salone Internazionale del Libro di Torino]]<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.premiomondello.it/it/storia-premio/dal-1975-113|titolo=Dal 1975... - La storia del premio - Premio letterario internazionale Mondello|accesso=1º aprile 2021}}</ref>.
 
=== Eventi ===
{{vedi anche|World Festival on the Beach}}
Dal [[1985]], Mondello è sede del ''World Festival on the Beach'' (noto come ''Windsurf World Festival'' fino al [[2001]]<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.albaria.org/chi-siamo-2/|titolo=Chi Siamo, breve storia dell'Albaria|sito=Albaria Mondello|lingua=it|accesso=20 aprile 2021}}</ref>), evento che raggruppa annualmente varie manifestazioni sportive di rilevanza internazionale. Il festival è stato ideato ed è tuttora organizzato dal club Albaria, noto grazie ai successi ottenuti da alcuni iscritti.
 
Il programma sportivo prevede principalmente gare di vela e windsurf per quattro classi, tra cui la ormai celebre ''Windsurfer Legend Race'', una competizione su percorso a slalom riservata ai campioni continentali e mondiali, i due Campionati Europei e la regata regionale ''Windsurf Sicily Grand Prix''. Durante la settimana si tengono anche incontri a livello nazionale di [[Scherma (sport)|scherma]], [[Surf|surf da onda]], [[beach volley]], [[kayak]], [[nuoto]] e [[Corsa (sport)|corsa]]. Una notevole importanza è dedicata anche alle esibizioni di [[Kitesurfing]], [[Wakeboard]], Air Show (con la Pattuglia Blu Circe), [[Idrovolante|Idrovolanti]] ed alle coreografie degli aquiloni. Nelle ultime edizioni è stato istituito un raduno per il SUP (Stand Up Paddle), uno sport emergente a livello globale praticato soprattutto nelle [[Isole Hawaii]].
 
Un ruolo centrale è dato anche alle attività artistiche e culturali: sono numerosi infatti i concerti e contest fotografici, che si susseguono durante la settimana. Dal 2004 viene organizzato un concerto di musica classica su un auditorium in riva al mare, denominato "Sinfonia on the Beach".
 
Grazie alla collaborazione con il ''CETRI'' (Centro Europeo di Terza Rivoluzione Industriale), durante il festival vengono sostenute le ricerche per risorse energetiche pulite ed è stata inserita un'area tematica per sensibilizzare i giovani sulle questioni legate all'ambiente e alle energie rinnovabili. Lo slogan è ''"Più sport.. Più musica.. Più energia per un mondo migliore''.
 
== Geografia antropica ==
 
=== Urbanistica ===
L'impianto urbano di Mondello rappresenta una rilettura critica - e con molti gradi di autonomia - dei modelli di città balneari del [[Belgio]] e della [[Francia]]. Il sistema viario, composto da un impianto a maglia regolare nell'area di Valdesi e da un altro adattato all'area e all'arco della spiaggia di Mondello, ricorda il particolare modello a maglie viarie raccordate per fulcri e arterie che venne adottato per l'ampliamento ottocentesco della città di [[Ostenda]]. Il grande disegno a ''promenades'', ordinate su maglia ippodamea e su comparti radiali raccordati fra loro da un fulcro, è invece riconducibile ad una scala di quartiere suburbano basata sul modello della [[città giardino]], di derivazione [[Inghilterra|anglosassone]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Eliana Mauro|autore2=Ettore Sessa|anno=2010|titolo=ITINERARIO V: Vocazione ludica e arte della villeggiatura|rivista=Architettura e Storia|editore=Grafill|url=https://iris.unipa.it/retrieve/handle/10447/55336/712688/SESSA%20VOCAZIONE%20LUDICA.pdf}}</ref>.
 
== Economia ==
Mondello è una delle mete vacanziere più gettonate nella provincia e il turismo rappresenta oggi un elemento chiave per l'economia locale. Nonostante lo sviluppo urbano della frazione sia nato come un progetto economico-fondiario residenziale e non per un investimento turistico - come dimostrato dalla presenza di due soli alberghi - la fama acquisita nel corso del tempo grazie agli eventi culturali e mondani, così come la pubblicità internazionale generata dalle competizioni sportive organizzate dai circoli velici e la popolarità della spiaggia nel panorama cittadino, hanno permesso di intercettare i flussi turistici e di rendere tale località balneare particolarmente frequentata e redditizia nella stagione estiva. La crescita dei visitatori ha dato il via ad un fenomeno di trasformazione degli usi dei suoli (quello terrestre e quello marino), che guarda al settore terziario come una forma di riconversione economica delle risorse esistenti. Tra le forme più visibili di tale processo vi sono la trasformazione di molte residenze in [[Bed and breakfast|bed & breakfast]] e [[Casa per vacanza|case vacanze]], così come il passaggio dalla pesca tradizionale al [[pescaturismo]]<ref>{{Cita web|url=https://www.casaportale.com/public/uploads/Relazione3.pdf|titolo=Diluire Mondello. Descrizioni per un progetto}}</ref>.
 
Dato il carattere prettamente residenziale assunto dalla frazione, gli altri settori non sono stati sviluppati. Le attività di agricoltura e pesca, che per secoli hanno costituito le principali risorse economiche della vecchia borgata, rivestono oggi un ruolo secondario e in gran parte subordinato alle esigenze del quartiere.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Il quartiere [[Partanna-Mondello]], in cui ricade la frazione, è connesso all'[[Autostrada A29 (Italia)|autostrada A29]] tramite l'uscita Tommaso Natale - Mondello, inaugurata nel [[2002]]<ref>{{Cita web|url=http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2002/03/04/Cronaca/PALERMO-TRAFFICO-INAUGURATO-SVINCOLO-TOMMASO-NATALE_204000.php|titolo=PALERMO: TRAFFICO, INAUGURATO SVINCOLO TOMMASO NATALE|accesso=5 settembre 2021}}</ref>.
 
Il principale punto di accesso al centro cittadino è rappresentato dai viali del [[Parco della Favorita]], che permettono un'agevole transizione tra il viale Regina Margherita - nella zona di Valdesi - e il quartiere [[Libertà (Palermo)|Libertà]]. Inoltre, poco prima dell'ingresso al parco si raccorda la strada proveniente dal quartiere di [[Pallavicino (Palermo)|Pallavicino]].
 
Un altro collegamento che interessa la frazione è la [[strada statale 113 Settentrionale Sicula]], che unisce il confine sud-est di Mondello con il lungomare Cristoforo Colombo e, superate le borgate dell'[[Addaura]], [[Vergine Maria (UPL di Palermo)|Vergine Maria]] e [[Arenella (UPL di Palermo)|Arenella]], permette di raggiungere il quartiere [[Montepellegrino]].
 
=== Mobilità urbana ===
Mondello è connessa alla rete di trasporto pubblico della città di Palermo attraverso cinque linee [[autobus]] urbane gestite dall'azienda municipalizzata [[AMAT (Palermo)|AMAT]]. Nelle ore notturne è raggiunta dalla linea autobus che connette i quartieri della costa nord con [[Piazza Indipendenza (Palermo)|Piazza Indipendenza]].
 
Nella stagione estiva è attivo il servizio di navette gratuite che collegano diverse zone residenziali della frazione alla spiaggia di Mondello-Valdesi.
 
==== Pedonalizzazione ====
A più riprese sono stati proposti esperimenti di pedonalizzazione lungo il viale Regina Elena, che costeggia il litorale di Mondello-Valdesi. Dal [[2012]], una modesta porzione della strada, corrispondente al tratto che dal circolo Albaria porta all'estremità di Punta Celesi, è divenuta isola pedonale permanente<ref>{{Cita web|url=https://www.balarm.it/news/magazine/mondello-nuova-isola-pedonale-nei-mesi-invernali-9772|titolo=Mondello, nuova isola pedonale nei mesi invernali|sito=Balarm.it|lingua=it|accesso=27 marzo 2022}}</ref>. L'ultimo esperimento di chiusura alle auto dell'intero viale, attuato nell'estate del [[2021]], prevedeva due distinte [[Zona a traffico limitato|zone a traffico limitato]]<ref>{{Cita web|url=https://palermolive.it/mondello-cambio-viabilita-isola-pedonale-ztl/|titolo=Mondello, da oggi cambio alla viabilità: isola pedonale e Ztl|autore=Redazione PL|sito=PalermoLive|data=15 giugno 2021|lingua=it|accesso=27 marzo 2022}}</ref> ed è in attesa di un'attuazione definitiva<ref>{{Cita web|url=https://palermo.gds.it/articoli/cronaca/2021/09/10/palermo-a-mondello-resta-lisola-pedonale-sara-sperimentale-sino-al-31-ottobre-a265dbaa-387e-48ac-9978-e272b3a0e425/|titolo=Palermo, a Mondello resta l’isola pedonale: sarà sperimentale sino al 31 ottobre|sito=Giornale di Sicilia|lingua=it|accesso=27 marzo 2022}}</ref>.
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=AA.VV.|titolo=Touring Club Italiano. Guida pratica ai luoghi di soggiorno e di cura d’Italia, parte I: Le stazioni al mare|città=Milano|volume=Vol. I: Le stazioni del mare Ligure e del mare Tirreno|editore=Stabilimento Arti Grafiche Bertarelli|anno=1932|isbn=256-04-2912-771-2|cid=}}
* {{cita libro|autore=Agnello R.|titolo=Mondello ieri e oggi|città=Palermo|editore=Flaccovio|anno=2017|isbn=978-88-5790-743-7|cid=}}
* Carioti R., ''L'enigma di Rudolf Stualker verso una soluzione? Il mistero rimane,'' in: ''Architettonici Lavori - Quaderni di Libera Cultura Muratoria'', 3 - 2020, 7 agosto 2020, pp.&nbsp;7–9
* Carioti R., ''La verità su Rudolf Stualker'', https://www.researchgate.net/publication/369786966_La_verita_su_Rudolf_Stualker
* {{cita libro|autore=Corbion A.V.|titolo=Lettere dalla Sicilia. Un architetto belga a Palermo|città=Palermo|editore=Ediz. Storia e Studi Sociali|anno=2018|isbn=978-88-9916-832-2|cid=|traduttore=Streitberger C.N.|lingua=fr, italiano}}
* {{cita libro|autore=Crimi L.|autore2=Zappulla R.|titolo= Mondello. Sviluppo storico, urbanistico e analisi delle architetture del primo Novecento|città= Palermo|editore= Grifo|anno= 1992|cid=|collana=|ISBN=no}}
* {{cita libro|titolo=Sicilia e Belgio. Specularità e Interculturalità|città=Palermo|editore=Analisi della facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Palermo|anno=1995|cid=|lingua=fr, italiano|collana=Studi e ricerche|curatore=Gousseau J.|volume=Vol. 21}}
* {{cita libro|nome=Leone G.|titolo=Il sogno rubato|città=Palermo|editore=Mondellolido|anno=2007|isbn=no|cid=Leone, 2007}}
* {{cita libro|titolo=Edoardo Caracciolo. Urbanistica, architettura, storia|città=Palermo|editore=Franco Angeli ed.|collana=Urbanistica|anno=2014|cid=|id=ISBN 978-88-917-1053-6|curatore=Leone N.G.}}
* {{cita libro|titolo=Architettura urbanistica tra Ottocento e Novecento|città=Roma|editore=Editalia - Edizioni d'Italia Domenico Sanfilippo ed.|collana=Storia della Sicilia. Arti figurative e architettura in Sicilia|anno=|cid=|id=ISBN non esistente|autore2=Sessa E.|autore=Leone N.G.|volume=Vol. X}}
* {{cita libro|nome=Lo Jacono V.|titolo=Mondello e "dintorni"|città=Palermo|editore=Spazio Cultura|collana=Sicilia|anno=2017|id=ISBN 978-88-9957-222-8|cid=lojacono}}
* {{cita libro|titolo= L'antico Stabilimento Balneare di Mondello|città= Palermo|editore= Krea|anno= 2009|isbn= 978-88-96053-09-6|cid=Marafon Pecoraro-Rubbino 2009|autore=Marafon Pecoraro M.|autore2=Rubbino G.}}
* {{cita libro|nome=Marsala M.T.|titolo=Le città balneari dell'Ottocento|città=Palermo|editore=L'Epos|collana=Talismani|anno=2002|cid=|id=ISBN 978-88-8302-172-5}}
* {{cita libro|autore=Pirrone G.|titolo=Palermo, una capitale. Dal Settecento al Liberty|città=Milano|editore=Mondadori Electa|anno=1990|isbn=978-88-4353-014-4|cid=|collana=Documenti di architettura|volume=N. 45|capitolo=Mondello, città balneare|autore-capitolo=Mauro E.}}
* {{cita libro|autore=Palazzotto E.|autore2=Sbacchi M.|curatore=Andrea Sciascia|titolo= Progettare Mondello|città= Palermo|editore= Allinea|anno= 2009|isbn= 978-88-6055-404-8|cid=AA.VV., 2009}}
* {{cita libro|nome=Paternò G.|titolo=Quando il tram arrivava a Mondello. Storia dei ragazzi di via Papireto|città=Palermo|editore=Qanat|collana=I libri del sole|anno=2017|cid=|id=ISBN 978-88-9641-417-0}}
* {{cita libro|autore=Pirrone G.|titolo=Palermo. Architettura del XX secolo in Italia|città=Genova|editore=Vitali E Ghianda ed.|anno=1972|isbn=no|cid=}}
* {{cita libro|autore=Quartarone C.|autore2=Sessa E.|titolo= Itinerario V. Vocazione Ludica e Arte della Villeggiatura. Palermo, Santa Flavia, Casteldaccia, Termini Imerese|città= Palermo|editore= Grafill|anno= 2010|isbn= 978-88-8207-324-4|cid=AA.VV., 2010|collana=Arte e architettura Liberty in Sicilia|autore3=Mauro E.}}
* {{cita libro|autore=Sciascia A.|titolo= Architettura contemporanea a Palermo|città= Palermo|editore= L'Epos|anno= 1998|cid=|collana=Andropolis|ISBN=978-88-8302-095-7}}
* {{cita libro|autore=Verda Scajola M.T.|curatore=Benzi F.|titolo= Liberty sui litorali italiani|città= Milano|editore= Motta|anno= 2001|cid=|collana=Il Liberty in Italia}}
 
== Voci correlate ==
* [[Palermo]]
* [[Porto di Mondello]]
* [[Monte Pellegrino]]
* [[World Festival Onon Thethe Beach]]
* [[Premio Mondello]]
 
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* {{cita web|url=http://www.mondellolidonews.it/|titolo=Mondellolido News|accesso=21 dicembre 2013|dataarchivio=24 dicembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131224154719/http://mondellolidonews.it/|urlmorto=sì}}
* [http://www.mondellolido.it Mondello Lido]
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