Automotrice FS ALn 668: differenze tra le versioni

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Le '''automotrici {{TA|ALn 668}}''' sono stati un gruppo di [[Veicolo ferroviario|veicoli ferroviari]] leggeri a trazione termica costruiti tra il [[1956]] e il [[1983]] in 3 generazioni per le [[Ferrovie dello Stato]] e per diverse [[Ferrovie concesse in Italia|ferrovie in concessione italiane]]. Tipi derivati da esse sono stati costruiti per aziende ferroviarie di altre nazioni. Nonostante l'età, le {{TA|ALn 668}} prestano ancora servizio, visti i bassi costi di esercizio e l'alto livello di confort e affidabilità. Le poche ALn 668 ancora in servizio sono destinate inevitabilmente, in tempi molto ridotti, a essere ritirate e accantonate, per essere sostituite da treni più moderni e meno inquinanti come i "[[Minuetto (treno)|Minuetto]]" nella variante a motore diesel e dai "[[Hitachi Blues|Blues]]", [[Elettrotreno multi-alimentazione|elettrotreni a multi-alimentazione]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ferrovie.info/index.php/it/13-treni-reali/24352-ferrovie-il-lento-e-inesorabile-declino-delle-automotrici-aln-668-delle-ferrovie-dello-stato|titolo=Ferrovie: Il lento e inesorabile declino delle Automotrici ALn 668 delle Ferrovie dello Stato|autore=Lorenzo Pallotta|sito=Ferrovie.Info|data=2022-11-12|lingua=it|accesso=2024-06-15}}</ref>.
 
Nonostante l'età, le {{TA|ALn 668}} hanno prestato servizio dalla loro costruzione fino a luglio 2025<ref>{{Cita web|lingua=it-it|autore=Lorenzo Pallotta|url=https://www.ferrovie.info/treni-reali/ferrovie-addio-aln-668-una-leggenda-va-in-pensione-in-abruzzo-video.html|titolo=Ferrovie: Addio ALn 668, una leggenda va in pensione in Abruzzo [VIDEO]|sito=Ferrovie.Info|data=2025-06-09|accesso=2025-08-27}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it-it|autore=Lorenzo Pallotta|url=https://www.ferrovie.info/treni-reali/ferrovie-non-solo-trenitalia-addio-alle-aln-668-anche-ex-sistemi-territoriali-video.html|titolo=Ferrovie: Non solo Trenitalia, addio alle ALn 668 anche ex Sistemi Territoriali [VIDEO]|sito=Ferrovie.Info|data=2025-07-15|accesso=2025-08-27}}</ref>, visti i bassi costi di esercizio e l'alto livello di comfort e affidabilità, per essere sostituite da treni più moderni e meno inquinanti come i [[Minuetto (treno)|Minuetto ALn 501/502]] nella variante a motore diesel, dai [[Hitachi Blues|Blues HTR 312/412]] in quanto [[Elettrotreno multi-alimentazione|elettrotreni a multi-alimentazione]], dai [[Pesa ATRIBO|Pesa ATRIBO ATR 220]] e da vari autotreni Stadler come gli [[Autotreno TN ATR 115|ATR 115]] e [[Autotreno ATR 803|ATR 803]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ferrovie.info/index.php/it/13-treni-reali/24352-ferrovie-il-lento-e-inesorabile-declino-delle-automotrici-aln-668-delle-ferrovie-dello-stato|titolo=Ferrovie: Il lento e inesorabile declino delle Automotrici ALn 668 delle Ferrovie dello Stato|autore=Lorenzo Pallotta|sito=Ferrovie.Info|data=2022-11-12|lingua=it|accesso=2024-06-15}}</ref>.
 
Le automotrici {{TA|ALn 668}} furono prodotte direttamente dalla [[Fiat Ferroviaria|FIAT]] o costruite su disegni FIAT per conto della stessa, con l'unica eccezione delle quaranta unità della serie 2400, realizzate integralmente dalla [[Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche|Breda]] di Milano<ref name="IF1961/684-687">{{cita|Diegoli, ''La trazione''|pp. 684-687|IF1961}}.</ref><ref name="ALn 668/16"/>.
 
La {{TA|ALn 668}} è stata considerata l'automotrice standard a combustione interna delle FS<ref name="IF2/103">{{cita|Di Majo, Racca, ''ALn 668''|p.&nbsp;103|IF2}}.</ref>. Del tutto analoga è la {{TA|[[Automotrice FS ALn 663|ALn 663]]}} che, pur mantenendo la stessa meccanica, ha ricevuto una classificazione diversa esclusivamente per il nuovo arredamento interno che riduce da sessantotto a sessantatre il numero dei posti a sedere<ref name="iT129/22-23">{{cita|Cervigni, ''Panoramica''|pp.&nbsp;22-23|iT129}}.</ref>.
 
== Nascita del progetto ==
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=== Automotrici prototipo ===
Le tre automotrici prototipo {{TA|ALn 668.1401}}, 1402 e 1403 furono consegnate dalla [[Fiat Ferroviaria|FIAT Sezione Materiale Ferroviario]] rispettivamente nel dicembre 1956, nell'aprile 1957 e nel febbraio 1958.<ref name="ALn 668/126">{{cita|Garzaro, Nascimbene, ''FS-Italia''|p.&nbsp;126|Aln 668}}.</ref>.
 
==== Motore, trasmissione e carrelli ====
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{{Citazione|Depresso l'ambiente interno, soprattutto per l'impiego delle economiche, ma antiestetiche bagagliere trasversali; spiacevole la forma delle testate, alle quali, per la presenza delle porte di intercomunicazione, era consentito appena un timidissimo accenno di linea aerodinamica; molto discutibile, infine, l'aspetto del convoglio nel quale automotrici di 22 metri si accoppiavano con rimorchi di circa 4 metri più corti.|{{cita|Prof. Ing. Franco Di Majo, Dott. Ing. Carlo Racca (Fiat Ferroviaria Savigliano), ''ALn 668{{–}}Un successo della ingegneria ferroviaria italiana''|p.&nbsp;107|IF2}}}}
 
La cassa era suddivisa nei seguenti ambienti: cabina di guida anteriore, bagagliaio con posto per il capotreno, scompartimento di prima classe a otto posti, scompartimento di seconda classe a venti posti, vestibolo con porte d'accesso e ritirata, scompartimento di seconda classe a quaranta posti, cabina di guida posteriore.<ref name="ALn 668/ 20-24">{{cita|Garzaro, Nascimbene, ''FS-Italia''|pp.&nbsp;20-24|Aln 668}}.</ref>.
 
L'arredamento interno era caratterizzato da un modulo di 1.600&nbsp;mm tra gli schienali dei sedili, molto spartani e sprovvisti di poggiatesta; il riscaldamento era assicurato da tubi alettati posti lungo le pareti e percorsi dall'acqua di raffreddamento dei motori; l'illuminazione era realizzata con lampadine a incandescenza.<ref name="ALn 668/ 20-24"/>.
 
==== Combinatore di manovra ====
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Questo combinatore di manovra caratterizzò a partire dai prototipi delle {{TA|ALn 668}} tutte le cabine di guida delle automotrici FIAT, risolvendo radicalmente il problema della facilità di condotta e superando la vecchia pericolosa situazione che richiedeva al macchinista il preciso coordinamento di mani e piedi durante il cambio delle marce<ref name="TreniFiat/85"/>.
 
Fu così realizzato un banco di manovra estremamente compatto tale da consentire di condurre con la massima facilità una coppia di automotrici da un'unica postazione, riunendo su di sé tutti i comandi e le segnalazioni relative ai motori delle due unità accoppiate in comando multiplo.<ref name="ALn 668/24-25">{{cita|Garzaro, Nascimbene, ''FS-Italia''|pp.&nbsp;24-25|Aln 668}}.</ref>.
 
=== Rimorchiate prototipo ===
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Con l'aggiunta dei mantici di intercomunicazione, inizialmente assenti in entrambe le sottoserie, il baffo rosso segnali assunse dimensioni più rilevanti per aumentarne la visibilità, ricevendo al suo interno i numeri di servizio in caratteri bianchi<ref name="ALn 668/18-20"/><ref name="iT302/17"/>.
 
In occasione dell'applicazione dei mantici, operazione iniziata nei primi anni sessanta e proseguita fino al 1967,<ref name="ALn 668/ 20-24"/>, lo schema di coloritura verde lichene-giallo coloniale fu esteso anche alle automotrici e alle rimorchiate prototipo {{TA|ALn 668.1401-1403}} e {{TA|Ln 664.1401-1404}}<ref name="iT129/23">{{cita|Cervigni, ''Panoramica''|p.&nbsp;23|iT129}}.</ref><ref name="iT153/f16">{{cita|Di Iorio, ''Commiato''|foto a p.&nbsp;16|iT153}}.</ref>.
 
=== Schema «grigio azzurro-beige pergamena» ===
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== Modelli derivati ==
=== Derivate per le ferrovie in concessione ===
Alle [[ferrovie in concessione]] furono sempre fornite automotrici identiche a quelle che si trovavano di volta in volta in produzione per le FS, introducendo unicamente varianti riguardanti il numero e la distribuzione dei posti a sedere;, oppure a livello meccanico (su base invariata) con alcuni limiti: per esempio, sulle derivate [[Automotrici Ad 31-45|Ad 31-45]] delle [[Ferrovie del Sud Est]], fu adottato un rubinetto diverso del freno (il RA-G3) e un rapporto di trasmissione al ponte più corto per consentire minori velocità, adeguate all'esigenza dell'epoca della compagnia.

Per le ferrovie estere vennero invece utilizzati soltanto i motori e i carrelli dei veicoli in produzione nello stesso periodo, pur non essendo necessariamente identici e differendo spesso per la potenza di taratura dei motori e per il dimensionamento strutturale dei carrelli in funzione delle esigenze da soddisfare, quasi sempre superiori rispetto alla soluzione di base<ref name="IF2/107" />.
 
=== Serie speciali per le ferrovie estere ===