David Niven: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
=== Origini ===
Figlio di William Edward Graham Niven e di Henrietta Julia de Gacher, fu battezzato David in quanto nato il 1º marzo, giorno della festa di [[Davide di Menevia|San Davide]]. Sebbene in più occasioni abbia affermato di essere nato a [[Kirriemuir]], un piccolo centro della Scozia, il suo certificato riporta invece come luogo di origine la città di [[Londra]]. Sua madre, Henrietta, aveva origini francesi ed era figlia dell’ufficiale militare William Degacher, caduto nel 1879 nella [[battaglia di Isandlwana]] durante la [[guerra anglo-zulu]], e di Julia Caroline Smith, figlia del [[tenente generale]] [[James Webber Smith]]. Il padre di David Niven, William Edward Graham Niven, era originario di St. Martin, un villaggio nel [[Perthshire]]. Intraprese la carriera militare, ma morì nel 1915 durante la [[prima guerra mondiale]], nella [[campagna di Gallipoli]] ([[Turchia]]). La madre di David, proveniva da una famiglia benestante e si dedicava principalmente alla gestione della famiglia e alla vita sociale tipica dell’epoca e del suo ceto
Nel suo libro ''NIV: The Authorized Biography of David Niven'', Graham Lord suggerì che Comyn-Platt e la signora Niven avessero avuto una relazione antecedente alla morte del padre di David Niven. Lord ipotizzò inoltre che sir Thomas Comyn-Platt potesse essere il padre biologico di Niven, basandosi su alcune somiglianze fisiche riscontrate tra Niven e Comyn-Platt; tuttavia, l'attore ha sempre negato con decisione questa teoria. David Niven, che spesso dichiarava di essere nato a Kirriemuir in [[Scozia]], preferendo questa origine a quella reale per motivi romantici, visse per un certo periodo a [[Bembridge]], sull'[[Isola di Wight]].<ref>La residenza di famiglia a [[Carswell Manor]] fu venduta poco dopo la nascita di David</ref>.
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Le scuole private britanniche dell'epoca erano particolarmente severe e spesso ricorrevano a [[punizione corporale]] per instillare la disciplina agli alunni. Di conseguenza, Niven venne espulso dalla scuola di Heatherdown all'età di dieci anni e mezzo e non poté pertanto frequentare il [[College di Eton]].<ref>{{Cita web|url=https://criticsrant.com/david-niven-a-silver-screen-star/|titolo=David Niven: A Silver Screen Star {{!}} Critics Rant|sito=criticsrant.com|data=2020-07-02|lingua=en|accesso=2023-02-02}}</ref> Dopo aver fallito l'esame d'ingresso alla scuola di marina a causa di difficoltà in matematica, frequentò la Stowe School, una scuola pubblica di recente fondazione guidata dal preside J.F. Roxburgh. Quest'ultimo, a differenza dei precedenti insegnanti di Niven, si mostrava gentile e premuroso e incoraggiava gli studenti a esprimere le proprie inclinazioni artistiche.
Niven poi scrisse: «Come fece questo, mai lo scoprirò, ma egli era in grado di far sentire ogni singolo ragazzo a scuola come se fosse il preside egli stesso».<ref>Come racconterà nella sua autobiografia ''[[La luna è un pallone]]''</ref> Successivamente entrò alla [[Reale accademia militare di Sandhurst]] e si diplomò nel 1930 con il grado di sottotenente del [[British Army]].<ref>{{London Gazette|issue=33575|supp=yes|startpage=651|endpage=652|date=31 gennaio 1930|accessdate=7 aprile 2009}}</ref> Durante questi anni acquisì quei tratti distintivi di "ufficiale gentiluomo" che sarebbero poi divenuti il segno della sua eleganza, mantenuta per tutta la vita e la carriera di attore. Niven richiese l'assegnazione agli Argyll and Sutherland Highlanders, ai Black Watch o all'Highland Light Infantry e fu destinato a quest'ultimo corpo, anche se non apprezzò del tutto questo periodo nell'esercito. Prestò servizio per due anni a [[Malta]], dove strinse amicizia con [[Robert Urquhart|Roy Urquhart]], futuro comandante della [[1st Airborne Division]], e per alcuni mesi a [[Dover]].
Promosso tenente il 1º gennaio 1933, Niven non ebbe opportunità di ulteriori avanzamenti a causa del suo atteggiamento poco conforme alla disciplina militare. La decisione definitiva di dimettersi giunse dopo una lunga lezione sulle mitragliatrici, che interferiva con i suoi piani per una cena con una giovane donna particolarmente attraente. Al termine della lezione, il maggiore generale incaricato chiese se ci fossero domande; mostrando la tipica ribellione giovanile, Niven rispose: «Potrebbe dirmi l'ora, signore? Devo prendere un treno». Per questo gesto di insubordinazione fu posto agli arresti, ma con l'aiuto di Rhoddy Rose (in seguito colonnello R.L.C. Rose, DSO, MC) riuscì a fuggire e partì per gli Stati Uniti. Durante la traversata dell'Atlantico, rassegnò le dimissioni tramite telegramma il 6 settembre 1933. Giunto a New York, tentò senza successo la carriera di piazzista di bevande alcoliche. Dopo un periodo trascorso alle Bermuda e a Cuba, arrivò a Hollywood nel 1934.
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Quando Niven si presentò al Central Casting di Hollywood, apprese di aver bisogno di un permesso di lavoro per risiedere e lavorare negli Stati Uniti. Si trasferì quindi in Messico, dove lavorò come ''gun-man'', occupandosi della pulizia e della lucidatura dei fucili dei cacciatori americani in visita. Quando il suo certificato di nascita arrivò dalla Gran Bretagna, ottenne il visto per gli Stati Uniti e poté tornare a Hollywood, dove fu accettato dal Central Casting come "Tipo anglosassone numero 2008".<ref>Così racconta nella sua autobiografia ''La luna è un pallone'': «Mi presentai all'ufficio centrale e, dopo un'attesa tormentosa di parecchi giorni, venni infine accettato e iscritto come "Tipo anglosassone numero 2008". Tale era l'efficienza dell'ufficio centrale che, quando mi chiamarono per la prima volta a lavorare come attore professionista, fu per impersonare un messicano»</ref> Niven fece le sue prime apparizioni sul grande schermo come comparsa nei film ''[[La costa dei barbari (film 1935)|La costa dei barbari]]'' (1935) e ''[[La tragedia del Bounty]]'' (1935), che lo portarono all'attenzione del produttore cinematografico indipendente [[Samuel Goldwyn]], il quale gli fece sottoscrivere un contratto e diede inizio alla sua carriera affidandogli un breve ruolo in ''[[Splendore (film)|Splendore]]'' (1935).
Niven fu quindi prestato alla [[MGM]] per una piccola parte in ''[[Rose Marie (film 1936)|Rose Marie]]'' (1936) e alla [[Paramount]] per un ruolo più consistente in ''[[Palm Springs (film 1936)|Palm Springs]]'' (1936). Il suo primo ruolo importante per Goldwyn fu nel dramma ''[[Infedeltà (film)|Infedeltà]]'' (1936) di [[William Wyler]], in cui interpretò un uomo che flirta con [[Ruth Chatterton]]. Prestato alla [[20th Century Fox]] per interpretare Bertie Wooster in ''[[Thank You, Jeeves!]]'' (1936), ottenne poi un buon ruolo come soldato in ''[[La carica dei 600]]'' (1936), un film d'avventura con [[Errol Flynn]], prodotto dalla [[Warner Bros.]]
Dopo il ruolo da protagonista in ''[[Pranzo al Ritz]]'' (1937), Niven ebbe un ruolo di supporto nella commedia ''[[L'ottava moglie di Barbablù (film 1938)|L'ottava moglie di Barbablù]]'' (1938), diretta da [[Ernst Lubitsch]] alla Paramount, e fu uno dei quattro eroi di ''[[Il giuramento dei quattro]]'' (1938) di [[John Ford]] per la Fox, dove interpretò anche ''[[Three Blind Mice (film 1938)|Three Blind Mice]]'' (1938). In quel periodo, Niven si unì a quello che divenne noto come "Hollywood Raj", un gruppo di attori britannici che comprendeva [[Rex Harrison]], [[Boris Karloff]], [[Stan Laurel]], [[Basil Rathbone]], [[Ronald Colman]], [[Leslie Howard]] e [[C. Aubrey Smith]]. Secondo la sua autobiografia, [[Errol Flynn]] e lui diventarono amici e affittarono la casa di [[Rosalind Russell]] al 601 North Linden Drive, dove vissero da scapoli. Niven si affermò definitivamente sugli schermi con il film d'avventura ''[[Missione all'alba]]'' (1938) alla Warner, in cui ebbe un ruolo di primo piano accanto a [[Errol Flynn]] e [[Basil Rathbone]]. Pur riluttante, accettò il ruolo di Edgar nel dramma ''[[La voce nella tempesta]]'' (1939), prodotto da Goldwyn, film che ottenne un grande successo. La [[RKO Pictures]] lo prese in prestito per fargli interpretare l'innamorato di [[Ginger Rogers]] nella commedia romantica ''[[Situazione imbarazzante]]'' (1939). Goldwyn lo affiancò a [[Gary Cooper]] nel film ''[[La gloriosa avventura (film 1939)|La gloriosa avventura]]'' (1939), e Walter Wanger lo volle protagonista accanto a [[Loretta Young]] in ''[[Eternamente tua]]'' (1939). Goldwyn gli affidò infine un ruolo da protagonista, quello del ladro gentiluomo in ''[[Raffles (film 1939)|Raffles]]'' (1939).
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===Partecipazione alla seconda guerra mondiale===
Dopo la dichiarazione di guerra del [[Regno Unito]] alla [[Germania nazista|Germania]] nel 1939, Niven fece ritorno in patria e si arruolò nuovamente nell'esercito britannico. Fu l’unico tra le star britanniche di [[Hollywood]] a rientrare volontariamente, nonostante l’ambasciata del Regno Unito a [[Washington]] gli avesse consigliato di restare negli [[Stati Uniti]]. Il 25 febbraio 1940 venne reintegrato con il grado di tenente nella
===Lavoro cinematografico per l'esercito===
Niven collaborò anche con la
▲Niven collaborò anche con la [[Army Film and Photographic Unit|Army Film and Photographic Unit]] (AFPU), l’unità cinematografica dell’esercito britannico. Tra le sue attività vi fu una piccola partecipazione a un’operazione di disinformazione organizzata dal [[MI5]], che prevedeva l’impiego dell’attore [[M. E. Clifton James]] come sosia del generale [[Bernard Montgomery]] per depistare l’intelligence tedesca in vista dello [[Sbarco in Normandia|sbarco in Normandia]]. Durante il servizio presso l’AFPU, Niven fu affiancato da [[Peter Ustinov]], che allora svolgeva il ruolo di sceneggiatore. Nella sua autobiografia, Ustinov spiegò che fu formalmente assegnato come attendente a Niven, poiché le regole militari impedivano a un soldato semplice di collaborare direttamente con un ufficiale superiore come lui, che al tempo aveva il grado di tenente colonnello. Niven apparve inoltre in due film di guerra non ufficialmente prodotti dall’AFPU, ma realizzati con l’intento di sostenere lo sforzo bellico britannico, in particolare presso il pubblico statunitense: ''[[Il primo dei pochi]]'' (''The First of the Few'', 1942), diretto da [[Leslie Howard]], e ''[[La via della gloria]]'' (''The Way Ahead'', 1944), diretto da [[Carol Reed]] e interpretato anche da [[Peter Ustinov]].
===Impiego nei teatri di guerra===
Niven prese parte all’invasione alleata della [[Normandia]] nel giugno 1944, entrando in territorio francese pochi giorni dopo il [[D-Day]]. Grazie alle sue capacità attoriali e alla conoscenza della lingua tedesca, fu assegnato al
{{Citazione|Vi dirò solo una cosa sulla guerra, il mio primo racconto e l’ultimo. Alcuni amici americani mi hanno chiesto di cercare la tomba del loro figlio vicino a Bastogne. L’ho trovata, dove mi avevano detto che fosse, ma era assieme ad altre 27.000 tombe: e allora mi sono detto che qui, Niven, ci sono 27.000 motivi per cui dovresti tenere la bocca chiusa dopo la guerra.}} L’attore espresse inoltre disprezzo per quegli editorialisti e giornalisti che, pur avendo avuto un coinvolgimento minimo nei combattimenti, scrivevano della guerra con toni autocelebrativi e prosa enfatica.
A proposito dell’esperienza in battaglia, Niven dichiarò: {{Citazione|Chiunque dica che un proiettile sibila, ronza, vola, fischia o si lamenta, non ne ha mai sentito uno: fa crepare!}}
Nel febbraio 1940, poco dopo il suo ritorno in patria, Niven incontrò per la prima volta [[Winston Churchill]] in occasione di una cena ufficiale. Churchill, riconoscendolo tra i presenti, si avvicinò a lui e gli disse: «Giovanotto, hai fatto una bella cosa a rinunciare alla tua carriera cinematografica per combattere per il tuo Paese». Al che Niven rispose: «Se non l’avessi fatto, sarebbe stato spregevole».
Alcuni aneddoti emersi successivamente descrivono lo stile di comando di Niven durante il conflitto: prima di condurre i suoi uomini in azione, era solito sdrammatizzare la tensione con battute ironiche. Una delle più celebri fu: {{Citazione|Guardate, voi ragazzi dovrete farlo solo una volta con me. Ma io dovrò fare tutto di nuovo a Hollywood con Errol Flynn! Mamma mia!}} Al termine del servizio militare, Niven fu congedato con il grado di tenente colonnello. Al suo ritorno a [[Hollywood]], ricevette la [[Legion d'onore|Légion d'honneur]] francese e la [[
===Il secondo dopoguerra e il ritorno a Hollywood===
Niven riprese la carriera cinematografica mentre si trovava ancora in [[Regno Unito|Inghilterra]], interpretando il ruolo da protagonista in ''[[Scala al paradiso]]'' (
Dopo il ritorno a [[Hollywood]], Niven fu scritturato da [[Samuel Goldwyn]] per interpretare il ruolo di Aaron Burr in ''[[La magnifica bambola]]'' (
Tuttavia, nessuno di questi ultimi film riscosse successo al botteghino, e ciò influì negativamente sulla sua carriera in quel periodo.
Niven tornò in [[Gran Bretagna]] per interpretare il ruolo del protagonista in ''[[L'inafferrabile Primula Rossa]]'' (
Niven tentò di riconquistare il successo apparendo al fianco di [[Mario Lanza]] e [[Kathryn Grayson]] nel musical della [[Metro-Goldwyn-Mayer|MGM]] ''[[Il pescatore della Louisiana]]'' (
===Broadway e il rilancio===
Niven decise di tentare di affermarsi a [[Broadway theatre|Broadway]], recitando al fianco di [[Gloria Swanson]] nella commedia ''Nina'' (1951-52), che ebbe solo 45 repliche. Il regista [[Otto Preminger]], che aveva assistito a una rappresentazione, decise di far interpretare a Niven la versione cinematografica della commedia ''The Moon Is Blue''. Il film, intitolato ''[[La vergine sotto il tetto]]'' (1953), ebbe grande successo ed è ricordato per le controversie che accompagnarono la sua uscita nelle sale a causa di riferimenti e sottintesi sessuali considerati audaci per l'epoca. Per il suo ruolo, Niven vinse un Golden Globe. Lavorò nuovamente in Inghilterra, interpretando il film commedia ''[[L'idolo (film 1954)|L'idolo]]'' (1954), il dramma ''[[Per una questione di principio]]'' (1954), che gli valse una candidatura al [[British Academy of Film and Television Arts|BAFTA]] come miglior attore e ''[[L'eredità di un uomo tranquillo]]'' (1954), una commedia con [[Yvonne De Carlo]].▼
▲Niven
Tornò a Hollywood per interpretare un ruolo da cattivo in un film di cappa e spada per la MGM ''[[Il ladro del re]]'' (1955), e per la commedia ''[[Le tre notti di Eva]]'' (1956), al fianco di [[Mitzi Gaynor]]. Niven riconquistò la fama grazie al ruolo di Phileas Fogg in ''[[Il giro del mondo in 80 giorni (film 1956)|Il giro del mondo in 80 giorni]]'' (1956), prodotto da Mike Todd e diretto da [[Michael Anderson (regista)|Michael Anderson]]. Il film ebbe un grande successo internazionale al botteghino e rilanciò la carriera dell'attore, che apparve successivamente nelle commedie ''[[Le donne hanno sempre ragione]]'' (1957), ''[[La capannina (film 1957)|La capannina]]'' (1957) e ''[[L'impareggiabile Godfrey (film 1957)|L'impareggiabile Godfrey]]'' (1957), e in ''[[Buongiorno tristezza (film)|Buongiorno tristezza]]'' (1958), nuovamente diretto da Otto Preminger.▼
▲Tornò a Hollywood per interpretare un ruolo da
=== L'Oscar e il successo internazionale ===
[[File:David Niven 1958.jpg|thumb|left|L'attore ritratto nel [[1958]]]]
Niven è l'unico artista vincitore di un premio Oscar a una cerimonia di premiazione che stava anche presentando. Alla sua prima e unica candidatura, nel 1959 conquistò l'[[Oscar al miglior attore]] per il ruolo del maggiore Pollock in ''[[Tavole separate]]'', tratto dall'omonimo testo teatrale di [[Terence Rattigan]]. Con un'apparizione nel film di soli 23 minuti, quella di Niven fu la più breve performance premiata con un Oscar come miglior attore, fino a quando [[Anthony Hopkins]] vinse il premio per la sua interpretazione nel film ''[[Il silenzio degli innocenti (film)|Il silenzio degli innocenti]]'' (1991), con un'apparizione di poco più di 16 minuti. Niven fu anche co-conduttore delle cerimonie n° 30, 31 e 46 degli Academy Award.▼
▲Niven è
Dopo la conquista dell'Oscar, la sua carriera continuò a prosperare. Nel 1959, divenne il conduttore di un suo show televisivo personale, il ''[[David Niven Show]]'', che durò 13 puntate. Chiuse quindi il decennio del suo rilancio, interpretando il ruolo principale in alcuni film commedia, tra cui ''[[Tutte le ragazze lo sanno]]'' (1959), con [[Shirley MacLaine]], ''[[Divieto d'amore]]'' (1959) con [[Mitzi Gaynor]], e ''[[Non mangiate le margherite]]'' (1960) con [[Doris Day]]. Negli [[anni 1960|anni sessanta]] la sua popolarità fu legata a numerosi film bellici e d'azione, tra i quali ''[[I cannoni di Navarone]]'' (1961), ''[[I due nemici]]'' (1961), ''[[La città prigioniera (film 1962)|La città prigioniera]]'' (1962), ''[[L'attimo della violenza]]'' (1962) e ''[[55 giorni a Pechino]]'' (1963), quest'ultimo accanto a [[Charlton Heston]] e [[Ava Gardner]].▼
▲Dopo la
Niven tornò al genere brillante con il ruolo di Sir Charles Lytton in ''[[La Pantera Rosa (film 1963)|La Pantera Rosa]]'' (1963) di [[Blake Edwards]], che fu un grande successo al botteghino. Meno riuscita fu invece la commedia ''[[I due seduttori]]'' (1964), accanto a [[Marlon Brando]]. Nel 1965 recitò in due pellicole per la MGM, ''[[Lady L]]'', diretto da [[Peter Ustinov]] e interpretato al fianco di [[Paul Newman]] e [[Sophia Loren]], e ''[[A caccia di spie]]'', commedia di spionaggio in cui interpretò un medico divenuto agente segreto. Dopo il folk-horror ''[[Cerimonia per un delitto]]'' (1966), Niven apparve come protagonista in ''[[James Bond 007 - Casino Royale]]'' (1967), una riuscita parodia della celebre saga di spionaggio. Secondo il produttore Charles K. Feldman, lo scrittore [[Ian Fleming]] aveva scritto il libro da cui il film fu tratto, modellando il personaggio di [[James Bond]] pensando a Niven come incarnazione del popolare agente segreto.▼
▲Niven tornò
Sul finire del decennio, Niven apparve ancora in alcune commedie come ''[[Prudenza e la pillola]]'' (1968), ''[[Gli anni impossibili]]'' (1968) e ''[[Il cervello]]'' (1969), accanto a [[Bourvil]] e [[Jean-Paul Belmondo]], commedia che ebbe un enorme successo di botteghino in [[Francia]]. Tornò al dramma bellico con ''[[Prima che venga l'inverno]]'' (1969), quindi nuovamente alla commedia con ''[[La statua]]'' (1971) di [[Rod Amateau]], in cui recitò accanto a [[Virna Lisi]] e ''[[Un ospite gradito... per mia moglie|Un ospite gradito… per mia moglie]]'' (1972) di [[Jerzy Skolimowski]], in cui affiancò [[Gina Lollobrigida]].▼
▲Sul finire
Niven si affermò anche alla televisione americana, per la quale fondò la società di produzione 'Four Star Television' insieme con i colleghi [[Dick Powell]], [[Ida Lupino]] e [[Charles Boyer]]. Già produttore di diverse serie antologiche come ''[[Four Star Playhouse]]'' (1952-1956), in molte delle quali apparve personalmente, negli anni sessanta l'attore fu protagonista della serie ''[[Gli inafferrabili]]'' (1964-1965), accanto a Boyer, [[Gig Young]] e [[Robert Coote]], telefilm che vinse il Golden Globe come miglior serie televisiva del 1964. Il personaggio di Alexander "Alec" Fleming, appartenente a una famiglia di eleganti ladri e truffatori, fu l'unico ruolo ricorrente di Niven sul piccolo schermo.▼
▲Niven si affermò anche
Niven continuò a essere richiesto durante tutti gli [[anni 1970|anni settanta]]. Apparve in due produzioni della [[The Walt Disney Company|Disney]], ''[[La gang della spider rossa]]'' (1976) e ''[[Una ragazza, un maggiordomo e una lady]]'' (1977), entrambi diretti da [[Norman Tokar]]. Nel 1976 fu tra i protagonisti della commedia gialla ''[[Invito a cena con delitto]]'' di [[Robert Moore (regista)|Robert Moore]], in cui impersonò l'investigatore Dick Charles, mentre nel 1978 interpretò il ruolo del colonnello Race in ''[[Assassinio sul Nilo (film 1978)|Assassinio sul Nilo]]'' di [[John Guillermin]], accanto a [[Peter Ustinov]] nel ruolo di [[Hercule Poirot]]. Nel 1974, mentre stava presentando la [[Premi Oscar 1974|46ª edizione della cerimonia di premiazione degli Oscar]], fu protagonista di un episodio di [[streaking]], quando un uomo nudo apparve dietro di lui, attraversando di corsa il palcoscenico. Niven commentò: «Non è affascinante pensare che probabilmente l'unica risata che l'uomo otterrà mai nella sua vita è spogliarsi e mostrare di non essere all'altezza?»<ref>Il suo commento sembrò improvvisato, ma in effetti era stato preparato in anticipo</ref>.▼
▲Niven continuò a essere attivo e richiesto durante tutti gli [[anni 1970|anni settanta]]. Apparve in due produzioni della [[The Walt Disney Company|Disney]], ''[[La gang della spider rossa]]'' (1976) e ''[[Una ragazza, un maggiordomo e una lady]]'' (1977),
Alla fine del decennio apparve ancora nella commedia poliziesca ''[[Rapina in Berkeley Square]]'' (1979), e nell'avventura bellica ''[[Amici e nemici]]'' (1979), cui seguirono ''[[Taglio di diamanti]]'' (1980) e ''[[L'oca selvaggia colpisce ancora]]'' (1980), un film d'avventura in cui ebbe come partner [[Gregory Peck]] e [[Roger Moore]]. Il suo ultimo ruolo di rilievo fu nella commedia ''[[Profumo di mare]]'' (1982), mentre apparve ancora in due occasioni sullo schermo, riprendendo il ruolo di Sir Charles Lytton in ''[[Sulle orme della Pantera Rosa]]'' (1982) e ''[[Pantera Rosa - Il mistero Clouseau]]'' (1983), che furono girati contemporaneamente. In entrambi i "cameo", Niven manifestò difficoltà nell'eloquio che rendevano la sua voce impercettibile, per cui dovette essere doppiato dall'imitatore [[Rich Little]].▼
▲Alla fine del decennio apparve ancora nella commedia poliziesca ''[[Rapina in Berkeley Square]]'' (1979)
=== Gli ultimi anni ===
Già dal 1980, Niven iniziò a manifestare stanchezza, debolezza muscolare e disturbi della voce. Quando nel 1981 apparve ai talk show di [[Michael Parkinson]] e [[Merv Griffin]], le sue difficoltà nell'esprimersi allarmarono gli spettatori, che si chiesero se Niven avesse bevuto o fosse stato colpito da un ictus. Nello stesso anno gli fu poi diagnosticata la [[sclerosi laterale amiotrofica]]. La sua ultima apparizione come ospite a Hollywood fu a una cerimonia di tributo a [[Fred Astaire]] dell'[[American Film Institute]]. Nel febbraio 1983, usando un nome falso per evitare pubblicità, fu ricoverato in ospedale per dieci giorni, ufficialmente per un problema digestivo. In seguito, tornò al suo chalet di [[Château-d'Œx]] e le sue condizioni continuarono a peggiorare, ma egli si rifiutò di tornare in ospedale, sostenuto nella decisione dalla sua famiglia. Morì il 29 luglio del 1983 nel suo chalet all'età di 73 anni e fu sepolto nel cimitero di Château-d'Œx, in Svizzera.▼
▲Già a partire dal 1980, Niven iniziò a manifestare segni di stanchezza, debolezza muscolare e disturbi
Il biografo Graham Lord, riferendosi al giorno dei funerali, scrisse:▼
{{Citazione|La corona più grande, degna del funerale di un padrino della mafia, è stata consegnata dai facchini dell'aeroporto londinese di Heathrow, insieme a un biglietto che diceva: Al miglior gentiluomo che abbia mai attraversato queste sale. Faceva sentire un facchino un re.<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.cmgww.com/stars/niven/biography/|titolo=Biography - The Official Licensing Website of David Niven|sito=David Niven|lingua=en|accesso=2023-02-02}}</ref>}}▼
▲ {{Citazione|La corona più grande, degna del funerale di un padrino della mafia,
== Vita privata ==
Nel 1940 Niven si sposò con Primula "Primmie" Susan Rollo, figlia dell'avvocato londinese William H.C. Rollo. Dal matrimonio nacquero due figli, David Jr. (1942) e Jamie (1945). La moglie morì nel 1946, all'età di 28 anni, per i postumi di una caduta accidentale, in cui riportò una frattura alla testa con danni cerebrali. L'incidente accadde durante una partita di [[nascondino]] nella casa dell'attore [[Tyrone Power]]: Primmie aprì una porta, probabilmente pensando si trattasse di un armadio, ma precipitò per una rampa di scale. Morì il giorno successivo, dopo un inutile intervento chirurgico. A questo riuscito ma sfortunato matrimonio, e alle tristi circostanze della morte di Primmie, Niven dedicò toccanti pagine nella sua autobiografia ''La luna è un pallone''.▼
▲Nel 1940 Niven
La seconda moglie di David Niven fu Hjördis Paulina Genberg (1919–1997), una modella e attrice svedese. I due si incontrarono nel gennaio 1948 durante le riprese del film ''[[Carlo di Scozia (film)|Carlo di Scozia]]'' e si sposarono dieci giorni dopo il loro incontro. Adottarono due figlie, Kristina Niven e Fiona Niven. La relazione tra Niven e Hjördis fu segnata da difficoltà. Secondo alcune fonti,<ref>{{Cita web|url=https://hjordisniven.com/hjordis-genberg-1948/|titolo=Una proposta di matrimonio}}</ref> il matrimonio fu turbolento, con Hjördis che ebbe difficoltà personali, tra cui problemi legati all'alcolismo. Tuttavia, è importante notare che le informazioni su questi aspetti sono basate su testimonianze e non sempre confermate da fonti primarie. Nonostante le difficoltà, Hjördis rimase al fianco di Niven fino alla sua morte nel 1983. In seguito, Hjördis si trasferì in Svizzera, dove visse fino alla sua morte nel 1997.
Amareggiata, estraniata e afflitta dalla depressione, si mostrò ubriaca ai funerali di Niven,<ref name="CP">Roger Moore, ''Il mio nome è Bond'', Gremese, 2009,
Una biografia dedicata a Niven
== Libri ==
David Niven scrisse quattro libri. Il primo, il romanzo ''
Nel 1971 pubblicò la sua autobiografia, ''La luna è un pallone'', che ottenne un’accoglienza largamente favorevole di pubblico e critica, vendendo oltre cinque milioni di copie.
Nel 1975 uscì un secondo libro di memorie, ''Bring On the Empty Horses'' (letteralmente: "portate i cavalli vuoti", frase pronunciata dal regista [[Michael Curtiz]] sul set del film ''[[La carica dei seicento]]''),<ref>David Niven, ''C'era una volta Hollywood'', Milano, Settecolori, 2025, p.141</ref> una raccolta di divertenti reminiscenze sull’Età d’oro di Hollywood fra il 1935 e il 1960, dagli incerti e difficili esordi come espatriato britannico al successo illustrando un'epoca e un sistema di lavoro nient'affatto semplice, costruito in una California già al centro dell'attenzione mediatica mondiale. Niven raccontò molti aneddoti e episodi in prima persona, anche se è stato osservato che alcuni fatti potrebbero riguardare in realtà amici e colleghi, in particolare [[Cary Grant]]. Il sistema del cinema americano, i produttori, i registi, la costruzione di star a tavolino, la loro ascesa e declino, repentino o progressivo, il controllo assoluto delle major sugli attori vengono raccontati con brio e misura, senza scadere nello scandalismo, con una partecipazione distaccata in una scrittura giornalistica elegante. La propensione di Niven a rappresentare i fatti in modo romanzesco può essere confrontata tra le sue descrizioni scritte e le registrazioni filmate, come nel caso del suo discorso di accettazione del Premio Oscar, che risulta nei filmati dell’epoca più breve e sobrio rispetto a quanto riportato nella sua autobiografia.
Nel 1981 Niven pubblicò un romanzo di maggiore successo, ''[[Va’ piano, torna presto]]'', una storia d’amore ambientata durante e dopo la Seconda guerra mondiale, ispirata alle sue esperienze belliche e alla vita a Hollywood. Al momento della sua morte stava lavorando a un terzo romanzo.
== Filmografia ==
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== Bibliografia ==
* ''Round the Rugged Rocks'', London, The Cresset Press, 1951. [romanzo]
* {{Cita libro|titolo=La luna è un pallone. Memorie (The Moon's a Balloon, 1971)|trad=[[Bruno Oddera]]|editore=Sperling & Kupfer|città=Milano|anno=1973}} - Collana Oscar
* {{Cita libro|titolo=C'era una volta Hollywood (Bring on the Empty Horses, 1975)|
* ''Go Slowly, Come Back Quickly'', London, Hamish Hamilton, 1981. [romanzo]
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* [[Stefano Sibaldi]] in ''La moglie del vescovo'', ''I tre soldati'', ''La vergine sotto il tetto'', ''I due nemici'', ''La città prigioniera'', ''55 giorni a Pechino''
* [[Giulio Panicali]] in ''Il nemico amato'', ''Un matrimonio ideale'', ''Carlo di Scozia'', ''L'amore è bello''
* [[Cesare Barbetti]] nei ridoppiaggi di ''L'ottava moglie di Barbablù'', ''Raffles'', ''La moglie del vescovo'', ''Fuga nel tempo''▼
* [[Emilio Cigoli]] in ''Il ladro del re'', ''Le tre notti di Eva'', ''Le donne hanno sempre ragione''
* [[Gianni Marzocchi]] in ''Taglio di diamanti'', ''L'oca selvaggia colpisce ancora'', ''Sulle orme della Pantera Rosa''▼
* [[Sandro Ruffini]] in ''Raffles'', ''Il pescatore della Louisiana''
* [[Gianni Bonagura]] in ''Vampira'', ''Invito a cena con delitto''
▲* [[Gianni Marzocchi]] in ''L'oca selvaggia colpisce ancora'', ''Sulle orme della Pantera Rosa''
* [[Roldano Lupi]] in ''Eternamente tua''
* [[Riccardo Mantoni]] in ''La capannina''
* [[Paolo Ferrari (attore)|Paolo Ferrari]] in ''Scala al paradiso'' (ridoppiaggio)<ref>[[Scala al paradiso#Doppiaggio|Storia del doppiaggio]] del film</ref>▼
* [[Sergio Graziani]] in ''Lady L''
* [[Walter Maestosi]] in ''Amici e nemici''
* [[Ettore Conti]] in ''Profumo di mare''
* [[Elio Pandolfi]] in ''Una ragazza, un maggiordomo e una lady'' (doppiaggio tardivo)
▲* [[Cesare Barbetti]] nei ridoppiaggi di ''L'ottava moglie di Barbablù'', ''Raffles'', ''La moglie del vescovo'', ''Fuga nel tempo''
* [[Michele Kalamera]] in ''Pantera Rosa - Il mistero Clouseau''
▲* [[Paolo Ferrari (attore)|Paolo Ferrari]] in ''Scala al paradiso'' (ridoppiaggio)
* [[Luciano Melani]] in ''Infedeltà'' (ridoppiaggio)
* [[
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza=Legionario della Legion of Merit
|collegamento_onorificenza=Legion of Merit
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{en}} [
{{Box successione|carica=[[Oscar al miglior attore]]| precedente= [[Alec Guinness]]<br />per ''[[Il ponte sul fiume Kwai (film)|Il ponte sul fiume Kwai]]''| successivo= [[Charlton Heston]]<br />per ''[[Ben-Hur (film 1959)|Ben-Hur]]''|periodo= [[1959]]<br />per ''[[Tavole separate]]''}}
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