Torre Eiffel: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Vandalismo Annullata la modifica 146760634 di 78.211.196.111 (discussione)
Etichette: Annulla Modifica da mobile Modifica da web per mobile Modifica da mobile avanzata
 
(3 versioni intermedie di 3 utenti non mostrate)
Riga 49:
Intanto la torre continuò a subire fasi alterne di apprezzamento e di aperta ostilità da parte dei parigini. Il potente politico [[Pierre Tirard]], ad esempio, era fortemente contrario alla costruzione di un edificio così «anti-artistico, in stridente contrasto con la genialità dei francesi [...] , più adatto all'America (dove il gusto non è ancora molto sviluppato) che all'Europa, tanto meno alla Francia». Il repubblicano [[Georges Clemenceau]], invece, tentennò di più, e ammise che la torre Eiffel era «una creazione straordinaria, magari brutta e assurda, ma in grado di attirare folle di visitatori stranieri [...] Dovremmo dare un milione e mezzo di franchi a Eiffel solo perché tutti gli inglesi possano salire trecento metri sopra il livello della Senna».<ref name=ventinove>{{cita|Jonnes|p. 29|JJ}}.</ref> Vi furono alcuni, come la contessa di Poix, che si sentirono persino minacciati dalla prospettiva di vivere all'ombra della torre (la quale non solo sarebbe potuta crollare rovinosamente, bensì anche attrarre pericolosi fulmini), e pertanto sporsero denuncia: «la nobildonna [la contessa di Poix, ndr] sostiene che la costruzione della torre Eiffel non solo costituisce una minaccia per la sua dimora, ma per anni bloccherà la zona più incantevole dello Champ de Mars, l'unica in cui ella è solita recarsi per i suoi quotidiani esercizi fisici», riporta il ''[[New York Times]]''.<ref>{{cita|Jonnes|p. 30|JJ}}.</ref>
 
Non mancarono neanche i ferventi ammiratori, come monsieur Rastignac de ''L'Illustration'', il quale - accusando Tirard e Clemenceau di essere incredibilmente ottusi - difese energicamente la torre, destinata a essere universalmente apprezzata dai francesi, popolo che andava «pazzo per gli eventi sensazionali e vertiginosi, inaspettati e colossali, divertenti e fantasiosi». L'entusiastico parere di Rastignac, tuttavia, non bastò a far cambiare idea a Paul Planat, il più battagliero degli oppositori della torre, che il 18 dicembre 1886 arrivò persino a organizzare una cena, alla quale vennero invitati numerosissimi studenti della [[École des Beaux-Arts]]: l'obiettivo di questo evento mondano, ovviamente, era quello di denigrare la torre, tra un bicchiere di champagne e l'altro. Eiffel fu particolarmente dispiaciuto quando seppe che persino [[Charles Garnier]], l'ammiratissimo architetto dell'[[Opéra national de Paris|Opéra di Parigi]], si era cimentato in sperticate ''chanson'' volte a screditare «quell'imbuto piantato sul suo grasso sedere». A preoccuparlo di più, tuttavia, era la denuncia della contessa di Poix, ma anche la prospettiva di vedere andare in fumo tutti gli sforzi compiuti per preparare le 1&nbsp;700 tavole dell'intelaiatura della torre e i 3629 disegni necessari per fabbricare i 18&nbsp;000 segmenti metallici per il traliccio portante della struttura.<ref>{{cita|Jonnes|p. 31|JJ}}.</ref>
 
=== La costruzione ===
Riga 240:
[[File:Guillaume Apollinaire Calligramme.JPG|thumb|left|[[Calligramma]] di [[Guillaume Apollinaire]] con le varie parole disposte in modo da riprodurre la sagoma della torre: {{citazione|Salut monde dont je suis la langue éloquente que sa bouche Ô Paris tire et tirera toujours aux allemands}}]]
 
Sterminata è stata l'eco riscossa dalla torre Eiffel nel corso dei decenni. Dal punto di vista architettonico, la torre ha rappresentato il trionfo del [[Funzionalismo (architettura)|funzionalismo]], in ragione a quanto abbiamo già detto nel paragrafo ''[[#Resistenza al carico gravitazionale, al sovraccarico di esercizio ed al vento|Resistenza al carico gravitazionale, al sovraccarico di esercizio e al vento]]''. Sulla scia della torre Eiffel vennero progettate la [[Blackpool Tower|torre di Blackpool]], struttura fortemente debitrice alla costruzione parigina, e il progetto della [[Watkin's Tower]], ardita struttura in metallo da erigersi sul sito dell'attuale [[stadio di Wembley (2007)|stadio di Wembley]], a Londra, ma mai portata a compimento. Della torre Eiffel, inoltre, si contano varie repliche, come quella del parco divertimenti ''Window of the World'' di [[Shenzhen]], in [[Cina]], quella di [[Paris (Texas)|Paris]] (in [[Texas]]) e quella celebre in scala 1:2 del [[Paris Las Vegas]]. Si indicano altre copie della torre Eiffel, con la data di costruzione e l’altezza: la [[Tokyotorre Towerdi Tokyo]], Giappone (1958, 333&nbsp;m); Eiffel Tower di Tianducheng, Hangzou, Cina (2007, 108&nbsp;m); [[torre metallica di Fourvière]], Lione, Francia (1892-1894, 101&nbsp;m); la [[torre panoramica di Petřín]], Praga, Repubblica Ceca (1891, 63,5&nbsp;m); Eiffel Tower, Slobozia, Romania (1996, 54&nbsp;m); Eiffel Tower, Parizh, Chelayabinsk Oblast, Russia (2005, 50&nbsp;m).
 
La torre Eiffel si impose rapidamente anche come un imprescindibile riferimento iconografico per decine di artisti: si trattava infatti di un monumento che, per usare le parole della critica d'arte Emanuela Pulvirenti, «non era caratteristico come la torre di Pisa, non era leggendario come la torre di Babele, ma emanava il fascino del progresso e la bellezza dell’essenzialità». Tra i primi a subire il fascino della torre vi fu certamente [[Georges Seurat]], padre del ''pointillisme'', il quale realizzò un dipinto che prende l'esatto nome di ''[[La Tour Eiffel (Seurat)|La Tour Eiffel]]''. Troviamo la struttura, in ogni caso, anche nei dipinti di [[Robert Delaunay]], che la raffigura attraverso i canoni propri del [[cubismo orfico]], scomponendola su più piani in composizioni dal dinamismo elettrizzante e giocoso; il Delaunay riprese il soggetto della torre anche nella tarda maturità, rispettandone la forma e le proporzioni ma utilizzando prospettive estremamente scorciate o riprese dall'alto. [[Marc Chagall]] la descrisse con un linguaggio onirico e fiabesco, tipico della sua produzione, mentre [[Raoul Dufy]] preferì esaltarne il ruolo fondamentale all'interno dello scenario urbano parigino. Ancora più peculiare è il [[calligramma]] di [[Guillaume Apollinaire]], caratterizzato da un'estrosa disposizione tipografica delle parole, disposte in modo da formare proprio il profilo della torre.<ref>{{cita web|url=http://www.didatticarte.it/Blog/?p=3804|autore=Emanuela Pulvirenti|titolo=Vi racconto la Torre Eiffel|accesso=15 dicembre 2016}}</ref>