Teodosio: differenze tra le versioni

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==== Provvedimenti contro il culto pagano ====
Dopo l'episodio della ribellione di Tessalonica e della strage fatta perpetrare contro i cittadini ribelli da Teodosio e la successiva penitenza che gli fu imposta da Ambrogio, la politica religiosa dell'imperatore si irrigidì notevolmente: tra il [[391]] e il [[392]] furono emanati una serie di decreti (noti come [[decreti teodosiani]]) che attuavano in pieno l'editto di Tessalonica: venne interdetto l'accesso ai templi pagani e ribadita la proibizione di qualsiasi forma di culto, compresa l'adorazione delle tatuestatue;<ref>''Codex Theodosianus'', 16.10.10</ref> furono inoltre inasprite le pene amministrative per i cristiani che si fossero convertiti nuovamente al paganesimo<ref>''Codex Theodosianus'', 16.7.4</ref> e nel decreto emanato nel [[392]] da [[Costantinopoli]], l'immolazione di vittime nei sacrifici e la consultazione delle viscere erano equiparati al delitto di [[Lex Iulia maiestatis|(lesa) maestà]], punibile con la condanna a morte.<ref>''Codex Theodosianus'', 16.10.12.1</ref>
 
Vennero abolite le restanti vacanze pagane; vennero sciolte le [[Vestali]] ed estinto il [[sacro fuoco]] nel Tempio di [[Vesta]] nel [[Foro Romano]]; infine, Teodosio fece chiudere definitivamente i [[Giochi olimpici antichi|giochi olimpici]] e i tornei [[Gladiatore|gladiatori]] (una decisione presa, secondo alcuni, su consiglio di [[Sant'Ambrogio]]). Teodosio rifiutò anche di restaurare l'[[Altare della Vittoria]] in Senato, come richiesto dai [[Senato romano|senatori]] pagani.