Prospettiva: differenze tra le versioni

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[[File:Pier maria calandri, trattato d'abacho, xv sec., biblioteca laurenziana ashb 359 c. 206v.jpg|thumb|''Perspectiva'' medievale, da un abaco del XV secolo]]
 
Dal punto di vista linguistico, il vocabolo "prospettiva" è la forma femminile sostantivata di "prospettivo", derivante a sua volta dal latino tardo "prospectivus", "che assicura la vista"<ref>Giacomo Devoto, [[Gian Carlo Oli]], ''[[Vocabolario illustrato della lingua italiana]]'', Selezione dal Reader's Digest, Milano.</ref>.

Nel campo degli studi ottici medievali, la ''perspectiva'' indicava l'[[ottica]] stessa (''perspectiva naturalis'')<ref>De Vecchi-Cerchiari, cit., pag. 27.</ref>, intesa come percezione visiva.; e Inin particolare, indicava la pratica per misurare le distanze e le lunghezze inaccessibili, tramite un rilevamento indiretto<ref>''Brunelleschi'', Giunti , p. 10.</ref>.
 
==Storia==