Trieste: differenze tra le versioni
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Nel [[1368]] entra in [[Guerra di Trieste|conflitto con Venezia]] in seguito a un grave episodio di violenza perpetrato contro una [[galea]] della [[Serenissima]] ormeggiata nel porto della città, e a causa di questo deve prima accettare la sottomissione all'Austria, per poi essere venduta dalla stessa alla Repubblica marinara.
Nel [[1380]], durante la [[Guerra di Chioggia]], viene occupata dalla [[Stato patriarcale di Aquileia|Patria del Friuli]], e con il [[Pace di Torino (1381)|trattato di Torino]] viene costretta a prestare atto di dedizione ad [[Aquileia]]. Con la morte del patriarca di Aquileia [[Marquardo di Randeck]] nel [[1381]], il Capitano del castello di Duino Ugo VI detto Ugone, al servizio del Duca d'Austria, riesce a influenzare il Consiglio Cittadino convincendolo a sottomettersi per la seconda volta al dominio di [[duca d'Austria|Leopoldo III d'Asburgo]] (seconda dedizione). La resa della città viene firmata a [[Graz]] nel [[1382]]: viene mantenuta l’autonomia comunale, non più però sotto un [[Podestà (medioevo)|podestà]] elettivo, ma sotto un capitano nominato dallo stesso [[Duca d'Austria]], ruolo questo che sarà ricoperto proprio da Ugone. Altre fonti citano invece l'atto di "dedizione" al duca d'Austria voluto da parte del Consiglio Comunale nel 1382, per mantenere la propria autonomia rispetto a una posizione di sottomissione rispetto a Venezia.
La nuova situazione politica della città, di relativa tranquillità, permise a Trieste, nella prima metà del Quattrocento, un buono sviluppo commerciale, che la condusse però nel [[1463]] a scontrarsi con la Repubblica di Venezia. La città richiese il supporto degli Asburgo contro la Serenissima, ma l'Imperatore [[Federico III d'Asburgo]] non solo non intervenne, ma fece ritirare il suo capitano e la guarnigione, lasciando che l'esercito veneziano mettesse a ferro e fuoco la città, distruggesse le saline e devastasse le campagne.
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Trieste fu – insieme a [[Trento]] – uno dei maggiori centri dell'[[irredentismo italiano]], [[Movimento (sociologia)|movimento]] [[Libertà di pensiero|d'opinione, espressione]] dell'aspirazione [[italia]]na a perfezionare territorialmente la propria [[unità nazionale]], liberando le terre soggette al dominio straniero,<ref>{{Cita web |autore=Francesco Bruni |url=http://www.italica.rai.it/principali/lingua/bruni/schede/irriden.htm |voce=Irredentismo |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090330070238/http://www.italica.rai.it/principali/lingua/bruni/schede/irriden.htm |titolo=Storia della Lingua Italiana |citazione=Con "irredentismo" si designa l'aspirazione di un popolo a completare sul piano territoriale la sua unità nazionale, liberando le terre soggette al dominio straniero. La paternità di questa parola va attribuita al patriota e uomo politico Matteo Renato Imbriani, che nel 1877, ai funerali del padre Paolo Emilio, usò l'espressione "terre irredente", ovvero non salvate; subito dopo, un giornalista viennese lo definì "irredentista" per dileggiarlo.}}</ref> che fu particolarmente attivo tra gli ultimi decenni del [[XIX secolo]] e i primi del [[XX secolo]] in tutti i territori compresi nella [[regione geografica italiana]] o popolati da [[italofonia|italofoni]], oppure collegati all'Italia da secolari legami storici, linguistici e culturali.
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Come conseguenza della [[terza guerra d'indipendenza italiana]] (1866), che portò all'annessione del [[Veneto]] al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], l'amministrazione imperiale austriaca, per tutta la seconda metà del XIX secolo, aumentò le ingerenze sulla gestione politica del territorio per attenuare l'influenza del gruppo etnico italiano temendone le già citate correnti irredentiste, arrivando anche a [[Fatti di Trieste|scontri]]. In particolare, durante la riunione del Consiglio dei ministri del 12 novembre 1866, l'imperatore [[Francesco Giuseppe I d'Austria]] tracciò un progetto di ampio respiro mirante alla ''germanizzazione o alla slavizzazione'' delle aree dell'Impero, con l'obiettivo di sradicare l'[[Italiani|etnia italiana]]:
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{{legenda|#eee8aa}}
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{{legenda|#ffff00|Aree del [[Litorale austriaco]], della [[Carinzia]] e della [[Carniola]] assegnate all'Italia nel 1920 con il [[Trattato di Rapallo (1920)|trattato di Rapallo]] (con ritocchi del suo confine nel 1924 dopo il [[Trattato di Roma (1924)|trattato di Roma]]):}}
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{{Citazione|Drappo rosso caricato dall'alabarda di San Sergio con la iscrizione centrata in oro "Città di Trieste".}}
Secondo la [[leggenda]], lo stemma di Trieste ebbe origine dalla storia legata al [[
L'arma è attualmente conservata nel tesoro della [[cattedrale di San Giusto (Trieste)|cattedrale di San Giusto]] e viene ritenuta inattaccabile dalla [[ruggine]]. Questo tipo d'arma viene definito come lo ''spiedo alla furlana''. Così chiamata perché arma tipica della fanteria friulana ai tempi del [[Principato patriarcale di Aquileia|Patriarcato di Aquileia]]. Di essa comunque non è possibile definire né un'origine certa né l'esatta epoca di forgia. Le prime testimonianze scritte dell'uso della lancia di San Sergio quale stemma cittadino risalgono invece al [[XIII secolo]].
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; [[Basilica civile di Trieste]]: A nord dei templi a Giove e ad Atena si apriva il [[Foro (urbanistica)|foro]] (avente funzione di piazza principale) che era divisa in tre navate con un'abside interna e che era completato da un portico con annessa la [[basilica civile]]. Il donatore fu Quinto Baieno Blassiano, procuratore di [[Traiano]] che esercitò la sua carica prima del 120-125.
; [[Arco di Riccardo]]:L'Arco di Riccardo è secondo alcune fonti una delle porte [[Impero
; [[Antiquarium di via del Seminario]]: L'Antiquarium di via del Seminario è un sito archeologico della città di Trieste, dove si conserva una sezione delle mura romane. I resti archeologici dell'Antiquarium di via del Seminario sono tra i più antichi presenti nella città giuliana. Risalgono, infatti, alla tarda Repubblica, ossia alla fine del I secolo a.C. Nell'Antiquarium si osserva un tratto delle mura, fatte costruire da Ottaviano (quando questi non aveva ancora assunto il titolo di [[Augusto]]) tra il 33 e il 32 a.C. per la difesa della [[Colonia romana|colonia]] di ''Tergeste''. Il tratto conservato è lungo 4 metri e largo 2,4 metri. Le facce esterne delle mura sono costituite da blocchi di [[arenaria]], mentre il riempimento interno è di sabbia mista a roccia. Alla base delle mura è visibile un canale per lo scolo dell'acqua.
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* [[Serbia]] 3667
* [[Romania]] 3178
* [[Kosovo]] 1889
* [[Pakistan]] 1272
* [[Ucraina]] 1199
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=== Religione ===
[[File:Chiesa di SanNicolo Trieste.JPG|thumb|upright=1.2|Interno della chiesa greco-ortodossa di San Nicolò
A Trieste sono presenti in buon numero anche i [[testimoni di Geova]], che hanno
Prima della [[seconda guerra mondiale]] e della conseguente occupazione [[Nazismo|nazista]], inoltre, esisteva anche una florida [[Storia degli ebrei di Trieste|comunità ebraica]] (nel [[1931]] i residenti di religione ebraica erano {{formatnum:4671}}, di cui {{formatnum:3234}} aventi la cittadinanza italiana<ref>Silva Bon, ''Gli ebrei a Trieste. Identità, persecuzioni, risposte'', Gorizia, Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione del Friuli-Venezia Giulia e Libreria Editrice Goriziana, 2000, pag. 29</ref>). Questa si è progressivamente ridotta e attualmente conta circa 700 membri.
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
[[File:Friuli-venezia giulia1.jpg|thumb|upright=1.2|La targa in tutte le lingue della regione al
[[File:CEI members.svg|miniatura|upright=1.2|Stati membri dell'ente internazionale "[[Iniziativa centro europea]]"(ingl. ''Central European Initiative''), che ha lo scopo di promuovere la cooperazione e lo sviluppo nell'[[Europa centrale]]; conta 18 Stati: [[Albania]], [[Austria]], [[Bielorussia]], [[Bosnia ed Erzegovina]], [[Bulgaria]], [[Croazia]], [[Italia]], [[Macedonia del Nord]], [[Moldavia]], [[Montenegro]], [[Polonia]], [[Repubblica Ceca]], [[Romania]], [[Serbia]], [[Slovacchia]], [[Slovenia]], [[Ucraina]] e [[Ungheria]]
Trieste ospita le sedi delle seguenti istituzioni:
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Trieste infatti è nota come ''Città della scienza'' e accoglie una comunità scientifica ed universitaria molto conosciuta e rinomata all'estero che richiama ogni anno migliaia di studenti da tutto il mondo e di tutte le culture. Da notare in campo scientifico sono il [[sincrotrone]] [[ELETTRA]] all'[[AREA Science Park|Area Science Park]], la [[Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati]] (SISSA), l'[[osservatorio astronomico di Trieste]], il [[Centro Internazionale di Fisica Teorica]] e [[Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale|l'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS]].
Trieste nel 2017 è stata eletta Capitale europea della scienza 2020.<ref>{{cita testo|url=https://www.corriere.it/scuola/universita/cards/trieste-capitale-europea-scienza-2020-tutte-eccellenze-citta/trieste-capitale-europea-scienza_principale.shtml|titolo=Capitale europea della scienza 2020}}</ref><ref>{{cita testo|url=https://www.esof.eu/en/|titolo=Euroscience.|urlmorto=sì}}</ref> La nomina riconosce una tradizione scientifica che nella città è presente sin dall'inizio dell'Ottocento.<ref>{{Cita libro|autore=Davide Ludovisi e Federica Sgorbissa|titolo=Trieste e la Scienza - Storia e personaggi|url=https://www.mgspress.com/new/index.php?route=product/product&product_id=191|anno=2018|editore=MgsPress|città=Trieste|ISBN=978-88-97271-58-1|accesso=19 maggio 2020|dataarchivio=16 maggio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210516091628/https://www.mgspress.com/new/index.php?route=product/product&product_id=191|urlmorto=sì}}</ref> È stata ospite anche del Science in the City Festival, uno dei più grandi festival sulla scienza in Europa, dal 5 Luglio all'autunno 2020.
Una particolarità interessante del sistema educativo di Trieste è rappresentato dai [[ricreatori di Trieste|ricreatori]], strutture parascolastiche sorte nel 1908 per iniziativa comunale. Il fine era la creazione di luoghi di ricreazione di istituzione pubblica e di impostazione [[Laico|laica]] per allontanare dalla strada i ragazzi delle famiglie meno abbienti. Sono tredici strutture dislocate sul territorio, nei vari rioni, che offrono un servizio sociale educativo e ludico, preposto alla progettazione e all'organizzazione di un tempo libero qualificato per i ragazzi e i giovani della città. Ne sono destinatari tutti i bambini di età superiore ai cinque anni e i giovani, di norma, di età inferiore ai diciannove anni.
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=== Musei ===
Trieste accoglie
{{Approfondimento
|titolo=Il dinosauro “Antonio”
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[[File:Teatro Verdi.JPG|thumb|upright=1.2|[[Teatro Verdi (Trieste)|Teatro Comunale Giuseppe Verdi]]]]
[[File:Politeama Rossetti Trieste.jpg|thumb|upright=1.2|[[Politeama Rossetti|Teatro Rossetti - Stabile del Friuli-Venezia Giulia]]]]
[[File:James Joyce in Trieste.JPG|thumb|upright=1.2|"... ''la mia anima è a Trieste'' ...", James Joyce, lettera a [[Nora Barnacle|Nora]], 27 ottobre 1909
* Civico [[Museo del Castello e Armeria|museo del castello e armeria]], dedicato alla storia del [[Castello di San Giusto]] e ospitato nei locali dello stesso castello, acquisito dal comune nel 1932 e restaurato nel 1936 l'armeria raccoglie armi tra il XII e il XIX secolo.
* Civico [[Museo di Storia Patria|museo di storia patria]], nato come sezione del Museo di storia ed arte, fu ospitato dal [[1925]] nella palazzina Basevi. Doveva raccogliere i materiali della vita pubblica e privata della città, ma se ne distaccarono nel 1934 i materiali risorgimentali e nel dopoguerra, in seguito ai danni subiti dalla palazzina e lo spostamento alla sede attuale di via Imbriani 5, la collezione di dipinti fu distaccata presso il Museo Sartorio.
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=== Ferrovie ===
[[File:Trieste Centrale (IMG 20211010 115938).jpg|thumb|upright=1.2|La stazione ferroviaria di Trieste Centrale
[[File:MyAviationNetPhotoID00239147.jpg|thumb|upright=1.2|Scorcio dell'aeroporto di Trieste-Ronchi dei Legionari]]
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[[File:Festeggiamenti Alma Pallacanestro Trieste.jpg|miniatura|upright=1.2|left|La vittoria del campionato di A2 2017-2018 della [[Pallacanestro Trieste]]]]
Nella città sono presenti numerose società sportive, tra le quali l'[[Unione Sportiva Triestina Calcio 1918]], uno dei più antichi club calcistici italiani che riuscì, nella [[Unione Sportiva Triestina 1947-1948|stagione 1947-1948]], a concludere la [[Serie A]] al secondo posto appaiata al Milan e alla Juventus,
Durante l'esistenza del [[Territorio Libero di Trieste]] la città giuliana ebbe due squadre calcistiche partecipanti a due campionati di due nazioni differenti, la Triestina nel campionato italiano, mentre il [[Circolo Sportivo Ponziana 1912]] giocò, invitato ufficialmente dalla [[Federazione calcistica della Serbia]], nel [[Prva liga Srbije i Crne Gore|campionato jugoslavo]], con il nome ''Amatori Ponziana Trst''. La Triestina fallì nel 1994 per poi essere rifondata nel 2012 e nel 2016. La Ponziana, dal 1949, tornò a partecipare a campionati italiani.
[[File:U.S. Triestina 1947-1948.jpg|miniatura|upright=1.2|L'[[Unione Sportiva Triestina 1947-1948]]
Altra importante società sportiva triestina è la [[Pallacanestro Trieste]], che è la principale società di [[pallacanestro]] maschile della città giuliana, erede della storica ''Pallacanestro Trieste'' fallita nel 2004. Milita in [[Serie A (pallacanestro maschile)|Serie A1]]. Gioca le sue partite interne all'[[PalaTrieste|Allianz Dome]]. Nel suo palmarès conta la vittoria di cinque scudetti tra il 1930 e il 1941. Nel 1984 la società venne acquistata dal magnate del tessile [[Giuseppe Stefanel]]. Al momento dell'acquisto la società militava nella seconda serie nazionale (A2) ma il presidente intendeva farne una squadra da scudetto. Le prime mosse furono l'acquisto di un nuovo capo allenatore il bosniaco [[Bogdan Tanjević]], senza però ottenere i risultati sperati.
[[File:Cividin Trieste 1982-83.jpg|miniatura|upright=1.2|left|La [[Pallamano Trieste 1982-1983]]
Rilevanti per la storia sportiva di Trieste sono i vari club velici storici, come lo [[Yacht Club Adriaco]] e la [[Società velica di Barcola e Grignano]], che testimoniano la lunga storia della città giuliana in questo sport. Di rilievo assoluto è la [[Barcolana]], storica [[vela (sport)|regata velica]] internazionale che si tiene ogni anno nel [[Golfo di Trieste]] nella seconda domenica di [[ottobre]]. Nota per essere una delle regate con più alta partecipazione, dall’edizione 2018, la Barcolana, con {{formatnum:2689}} [[imbarcazione|imbarcazioni]] iscritte, si pone in vetta nella classifica delle regate più affollate al mondo, un traguardo ambito e raggiunto con impegno da tutta la ''Società Velica di Barcola e Grignano''. Attualmente dunque la Barcolana è la regata più grande del mondo.<ref name=Barcolana/>
Il capoluogo giuliano vanta anche un'antica e radicata tradizione [[canottaggio|remiera]] che risale alla metà del XIX secolo. Attualmente sono sette le società di canottaggio presenti a Trieste. Le più note e titolate sono la [[Società Triestina Canottieri Adria 1877|Canottieri Adria 1877]], la [[Canottieri Trieste]], il [[Circolo Canottieri Saturnia]], la [[Società Ginnastica Triestina Nautica]] e la [[Società Nautica Canottieri Nettuno]].
[[File:Barcolana41.JPG|thumb|upright=1.2|Primo lato della 41ª [[Barcolana]], la [[regata]] velica più affollata del mondo
Altre squadre sportive maschili triestine sono la [[Pallamano Trieste]] che vanta 17 scudetti e milita in [[Serie A Gold (pallamano maschile)|Serie A Gold]], i [[Muli Trieste]], società di [[football americano]] che partecipa alla Lega Nazionale American Football, la [[Pallanuoto Trieste]], che partecipa alla [[Campionato italiano maschile di pallanuoto|serie A1]], l'[[Edera Trieste]] (Campioni d'Italia 2010-2011) e la [[Kwins Polet Trieste]], squadre di [[hockey in line]] che militano in A1. Sono di rilievo anche l'[[Hockey Club Trieste]], squadra di [[Hockey su prato]], che milita nella serie B, l'[[Bor Trieste|U.S. Š.Z. Bor]], associazione [[polisportiva]], il [[Circolo Sportivo Ponziana 1912]], squadra di calcio attualmente non in attività, l'A.S.D. San Luigi Calcio, squadra di calcio che milita in [[Serie D]] la Junior Alpina Trieste, squadra di baseball e softball con varie categorie (dal minibaseball all'under21) e il Venjulia Rugby Trieste, squadra di rugby militante in Serie B con diverse categorie, dal minirugby alla Prima Squadra, Femminile e Old.
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