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*[[Bruno Cattaneo]]: Sceriffo Gene Freak
*[[Angelo Maggi]]: Elliott Cooper
*[[Paolo Vivio]]: Drew
|fotografo = [[Giancarlo Ferrando]]
|montatore = Vania Friends
Un'altra citazione, derivata dalla saga ''[[Non aprite quella porta]]'' inaugurata da [[Tobe Hooper]], la si può riscontrare nella scena in cui Creedence Leonore Gielgud fa a pezzi Arnold (trasformato in un [[alberello]] antropomorfo) con una [[motosega]] per trasformarlo in gustosi manicaretti.
Innumerevoli poi sono le citazioni ed i riferimenti dalle [[fiabe]] classiche (specialmente dei [[Fratelli Grimm]]) e leggende popolari, essendo il film stesso una sorta di favola nera; le più importanti sono:
*L'inizio stesso narrato in forma di favola da nonno Seth; con il protagonista, di nome Peter, che sfoggia un improbabile look che richiama ben tre personaggi fiabeschi ([[Peter Pan]], [[Robin Hood]] e [[Pinocchio]]).
*La fuga di Peter dai Goblin che lo inseguono nel bosco richiama alla mente quella di Pinocchio che fugge per la propria vita dagli assassini in una foresta.
*Sempre come in Pinocchio, anche Peter (dopo essere stato tramortito nella fuga) verrà soccorso e rifocillato da una bellissima [[Fata]] del bosco... solo che, a differenza della fiaba di [[Carlo Collodi|Collodi]], Peter avrà un'amara sorpresa dato che, in realtà, la fanciulla altro non era che un Goblin sotto mentite spoglie che lo ha nutrito con il loro cibo stregato. Anche questo colpo di scena è un classico in parecchie fiabe, in cui l'eroe o il protagonista di turno viene ingannato da un essere sovrannaturale che ha assunto altre forme.
*Il fatto che i Goblin offrano del cibo agli esseri umani per tramutarli in ibridi umani-piante non è affatto casuale come molti pensano; poiché nel folclore europeo i Goblin sono dei tentatori che usano sovente i frutti proibiti del regno fatato per attirare a sé le loro vittime che, una volta consumati i frutti, cadono in loro potere.
*La parte in cui Arnold e Cindy entrano nella chiesa e vengono accolti da Creedence Leonore Gielgud che gli offre da mangiare è un chiaro riferimento alla favola di ''[[Hänsel e Gretel]]'', in cui la strega attirava i due bambini nella sua casetta con leccornie e modi finti gentili per poi mangiarseli, proprio come farà Creedence con i due giovani.
*Il termine stabilito in cui nonno Seth può rimanere sulla terra per aiutare Joshua e la sua famiglia è tale è quale a quello di ''[[Cenerentola]]'', allo scoccare della mezzanotte.
*Quando ad un certo punto nonno Seth, per interagire con Joshua, appare in uno specchio, il suo aspetto ricorda molto quello dello specchio magico della fiaba di ''[[Biancaneve e i sette nani]]''.
*Sempre rifacendosi a ''Biancaneve'', la parte in cui i Goblin rincasano nel rifugio della strega per banchettare con le loro vittime, fa sembrare quest'ultima, loro stessi e tutta la scena una parodia macabra del momento in cui la Principessa prepara e serve la cena ai suoi sette piccoli ospiti.
*Un'altra chiara citazione da ''Biancaneve'' la si riscontra nel finale quando la madre di Joshua subisce l'orrenda metamorfosi in pianta-umana subito dopo aver mangiato una succosa mela rossa che era stata impregnata del liquido stregato dei Goblin, esattamente come la famosa mela avvelenata donata alla principessa dalla regina cattiva con l'inganno.
*Anche la trasformazione della strega da brutta a bellissima tramite un sortilegio ricorda molto la metamorfosi della regina cattiva in ''Biancaneve'' da bella e giovane donna a brutta e vecchia megera. Inoltre, entrambe si servono del loro aspetto alternativo per ingannare e circuire le loro vittime.
*Il fatto che i Goblin e la loro Regina-Strega perdano i loro poteri (e muoiano, apparentemente) quando la pietra magica a cui essi sono legati viene toccata da mani umane è da ricollegarsi a certe leggende in cui se degli oggetti e creature fatate entrano in contatto con uomini mortali essi perdono ogni proprietà incantata che li rende tali.
== Casi mediatici ==
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