Impero cinese: differenze tra le versioni
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Liu Bang, poi conosciuto come Gaozu, aveva acquisito il potere grazie all'appoggio di alcuni comandanti, i quali vennero ricompensati con titoli nobiliari e territori. Accanto alle terre direttamente amministrate dall'Impero dunque presero forma alcuni regni (''guo'') simili a quelli di [[Dinastia Zhou|epoca Zhou]]. Durante la dinastia Han si verificarono frequenti tensioni tra le rivendicazioni autonomistiche di questi regni e l'amministrazione centralizzata dell'Impero, almeno fino a quando quest'ultima non riuscì ad insediare principi di sangue imperiale in questi regni.<ref>{{cita|Sabattini e Santangelo|pp. 122-124}}.</ref>
I primi sovrani Han cercarono di irrobustire l'economia cinese, alleviando le tasse gravanti sui contadini, e adottarono una linea moderata in politica estera, cercando di evitare scontri con le popolazioni confinanti come gli Xiongnu.<ref>{{cita|Sabattini e Santangelo|pp. 125-126}}.</ref> L'ascesa al trono di [[Han Wudi|Wudi]] nel 140 a.C. segnò una decisa svolta: il suo regno, durato più di cinquant'anni, vide una forte politica centralizzatrice e un ritorno all'espansionismo militare. In particolare, vennero imposti diversi [[monopolio|monopoli]] su risorse strategiche come sale, ferro e alcol, mentre furono avviate campagne militari volte a controllare l'[[Asia centrale]] e i territori meridionali, entrambe aree strategiche per il commercio con l'Occidente.<ref>{{cita|Sabattini e Santangelo|pp. 126-130}}.</ref>
Dopo una serie di sovrani molto deboli, la dinastia Han crollò con la fondazione da parte di [[Wang Mang]] della brevissima [[dinastia Xin]]. Wang Mang, successivamente considerato un usurpatore, cercò vanamente di restaurare una politica centralizzatrice dai tratti arcaicizzanti, che incontrò forti resistenze nelle grandi famiglie possidienti sorte durante la dinastia Han. Il suo regno cadde nel 23 d.C. con una serie di insurrezioni che portarono [[Liu Xiu|Liu Xuan]] a restaurare la dinastia Han.<ref>{{cita|Sabattini e Santangelo|pp. 160-164}}.</ref>
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==== Dinastia Han orientale (25-220 d.C.) ====
{{vedi anche|Dinastia Han orientale}}
[[File:Jian'an Commanderies.svg|miniatura|L'Impero cinese nel 219 d.C.]]
Liu Xuan cercò di restaurare l'autorità imperiale abbandonando tuttavia le politiche più accentratrici, ad esempio abolendo i monopoli, e al contempo riaffermando la propria supremazia militare alle frontiere. Tuttavia, la dinastia Han orientale – così detta perché la capitale venne spostata ad est, a [[Luoyang]] – fu contrassegnata dalle lotte interne per il potere. La corte, e in particolare i parenti delle imperatrici, tutti esponenti delle grandi famiglie aristocratiche, si trovarono a scontrarsi con gli [[Eunuco (storia della Cina)|eunuchi]], i quali detenevano un ruolo fondamentale nelle strutture statali. La dinastia Han cadde allora sotto il conflitto che contrappose gli eserciti delle grandi famiglie e il potere imperiale sostenuto dagli eunuchi. Tuttavia, nessuno dei capi militari possedeva il prestigio necessario per fondare una nuova dinastia, e l'Impero entrò in declino.<ref>{{cita|Sabattini e Santangelo|pp. 164-172}}.</ref>
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Il collasso della dinastia Han portò alla disgregazione dell'Impero: nei tre secoli successivi infatti si formarono numerosi stati retti da diverse dinastie, che spesso rivendicavano l'eredità imperiale pur non riuscendo a controllare l'intera Cina. In particolare, il nord fu invaso da popolazioni "barbare" che fondarono monarchie modellate sui costumi cinesi, separandosi dalla Cina meridionale che, pur smembrata in diversi stati, si considerava l'erede legittimo del vecchio Impero. Questo periodo si concluse solamente con la restaurazione imperiale ad opera della [[dinastia Sui]] e nella storiografia cinese tradizionale viene ricordato come "periodo delle [[Sei Dinastie]]".<ref>{{cita|Sabattini e Santangelo|pp. 189-191}}.</ref>
==== Periodo dei Tre Regni (220-266) ====
{{vedi anche|Tre Regni}}
[[File:China 5.jpg|miniatura|I Tre Regni]]
In seguito alla caduta della dinastia Han presero forma tre diversi stati, ognuno dei quali si considerava l'erede legittimo dell'Impero unitario.<ref>{{cita|Sabattini e Santangelo|p. 192}}.</ref> Ricordati come i Tre Regni, essi erano:
* [[Regno Wei|Wei]]: fondato da [[Cao Pi]] in seguito alla proclamazione della nuova dinastia [[Cao Wei|Wei]], occupava il bacino del fiume Giallo e mantenne la capitale a Luoyang.<ref>{{cita|Sabattini e Santangelo|p. 191}}.</ref>
* [[Regno Shu|Shu]]: Fondato nel 221 da [[Liu Bei]], membro di un ramo secondario della famiglia imperiale Han, nonostante il prestigio del suo sovrano riuscì a controllare solo la regione del [[Sichuan]] (anticamente ''Shu''). Venne annesso da Wei nel 263.<ref>{{cita|Sabattini e Santangelo|pp. 191-193}}.</ref>
* [[Regno Wu|Wu]]: Fondato da [[Sun Quan]], nel 229 si proclamò imperatore e stabilì la propria capitale a ''Jianye'', l'odierna [[Nanchino]]. Si estendeva nella Cina meridionale e possedeva la flotta più potente.<ref>{{cita|Sabattini e Santangelo|pp. 192-193}}.</ref>
{{vedi anche|Dinastia Jìn|Sedici regni}}
La dinastia Jīn fu fondata nel 266 da [[Aguda]], capo tribale dei
Inoltre implementarono un sistema di governo centralizzato e svilupparono un'amministrazione efficiente, ispirata ai modelli cinesi ed ebbero relazioni complesse con i vicini, come i [[Dinastia Song del Sud|Song del Sud]] e con i popoli nomadi dell'
▲=== Dinastia Jīn (266-420) ===
▲{{vedi anche|Dinastia Jīn}}
▲La dinastia Jīn fu fondata nel 266 da [[Aguda]], capo tribale dei ''Jurchen'', una popolazione che abitava in [[Manciuria]]. Aguda e il suo popolo intrapresero una serie di campagne militari e grazie a una combinazione di abilità e alleanze strategiche, riuscirono a conquistare gran parte della Cina settentrionale. I Jurchen adottarono molte pratiche culturali e amministrative locali, fondendo le loro tradizioni con quelle cinesi. La Dinastia Jīn stabilì una corte imperiale a ''Zhongdu'' (l'attuale [[Pechino]]), che divenne un importante centro culturale e politico.
▲Inoltre implementarono un sistema di governo centralizzato e svilupparono un'amministrazione efficiente, ispirata ai modelli cinesi ed ebbero relazioni complesse con i vicini, come i [[Dinastia Song del Sud|Song del Sud]] e con i popoli nomadi dell'[[Asia centrale]].
==== Dinastie del Nord e del Sud (420-589) ====
{{vedi anche|Dinastie del Nord e del Sud}}
Questo periodo è caratterizzato dall'ennesima frammentazione politica e dalla divisione tra le dinastie del Nord e del Sud. Nonostante le divisioni politiche, questo periodo vide un importante fiorire culturale, in particolare nel campo della poesia e della filosofia. Le dinastie meridionali erano spesso influenzate dal buddismo, che stava guadagnando popolarità in tutta la Cina. La divisione tra le dinastie del Nord e del Sud rifletteva in particolare le differenze etniche, culturali e politiche tra le varie regioni del paese.
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* [[Dinastie della storia cinese]]
* [[Sovrani cinesi]]
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