Sciacca: differenze tra le versioni

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|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 887
|Nome abitanti = {{it}} saccensi <br /> {{scn}} sciacchitani
|Patrono = Maria SS. del Soccorso
|Festivo = 2 febbraio
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'''Sciacca''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|/ˈʃakka/|it}})<ref>{{dipi}}</ref> è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> del [[libero consorzio comunale di Agrigento]] in [[Sicilia]].
 
È il comune più popoloso delladel provinciaconsorzio dopo il [[Agrigento|capoluogo]]. Città marinara, turistica e termale, ricca di monumenti e chiese. È nota per il suo storico [[Carnevale di Sciacca|carnevale]] e per la [[Ceramica di Sciacca|ceramica]].
 
== Geografia fisica ==
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* secondo lo storico Savasta il nome di Sciacca si scriveva con la lettera X, cioè Xacca, derivato a suo dire da ''Xech'', dal nome arabo ''Xech'', che sta per "signore" o "persona illustre"<ref name="moresicily.com">{{Cita news|autore=Sicilianmagpie|url=https://sicilianmagpie.com/cosa-vedere-a-sciacca/|titolo=Cosa vedere a Sciacca|pubblicazione=Sicilianmagpie|data=11 dicembre 2024|accesso=14 Gennaio 2025|urlmorto=no}}</ref>;
* ''Xechi'' - in realtà ''[[sceicco|Shaykh]]'' - erano chiamati dagli [[Arabi]] i governatori delle piazze, come attesta [[Tommaso Fazello]];
* Xacca deriverebbe da ''Xach'' che vorrebbe dire [[Mercurio (divinità) | Mercurio]] (forse per un famoso tempio dedicato a questa divinità), oppure [[Pomona]] (dea dell'abbondanza), in latino ''Sacca'';
* un'improbabile parola araba che significa "bagno"<ref>come affermato dagli studiosi Giovanni Alessi e [[Michele Amari]]</ref>, in riferimento alle [[Terme di Sciacca|terme della città]];
* il nome dell'antica divinità [[siria]]na "Shay' al-Qawm"<ref name="moresicily.com" />.
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Fu teatro di due importanti battaglie delle [[guerre greco-puniche]].
La prima battaglia, avvenuta nel [[383 a.C.]], fu quella della [[battaglia di Cabala|Cabala]] in cui Dionisio di Siracusa ebbe la meglio sui Cartaginesi.
La seconda battaglia, quella di Cronio, nella valle fra il Nadore e San Calogero, fu combattuta nel [[378 a.C.]]; nel conflitto [[Imilcone (generale)|Imilcone]], figlio di Magone, riuscì a conquistare con uno stratagemma il territorio selinuntino e quello agrigentino, fino al fiume Alico.
 
Nel [[III secolo d.C.]] Terme Selinuntine cambiò nome in ''Aquae Labodes'', e nel [[IV secolo d.C.]], divenne una statio.
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;Chiesa del Collegio
:La chiesa di San Giovanni Battista, o chiesa del Collegio dei Gesuiti, fu costruita nel XVI secolo e restaurata nel 1613. L’edificio, situato in via Roma, ha un portale a timpano triangolare e un impianto a navata unica con cappelle incassate. Nel presbiterio è collocata una tela del [[Domenichino]] raffigurante San Giovanni, mentre in una delle cappelle laterali è collocata una Madonna di [[:en:Michele Blasco|Michele Blasco]] della metà del XVII secolo, autografata ''Michael Blasco pinsit''.
 
;Chiesa di San Domenico
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;Chiesa di Santa Margherita
:La chiesa di Santa Margherita si affaccia su piazza Carmine<ref name="ReferenceTF387"/>. Fu fatta erigere nel [[1342]] da Eleonora d'Aragona, moglie del Peralta. La chiesa venne decorata nel [[1595]] con colonne angolari, architravi, fregi e cornici. L'ultimo restauro fu eseguito nel [[1994]]. L'ingresso principale è in stile catalano, mentre il portale marmoreo, posto sulla destra, fu realizzato nel [[1468]] da [[Pietro de Bonitate]] su disegno di [[Francesco Laurana]]. L'interno, a navata unica, è barocco e conserva stucchi policromati ed affreschi di Ferraro del XVII secolo. Sull'altare si trova un'icona in marmo del [[1507]]-[[1512]], una statua in legno del [[1544]], opera di Frigia, raffigurante Santa Margherita, ed un organo ligneo del [[1641]]. Nella navata si trovano sei grandi riquadri e medaglioni realizzati dal Portulani tra il [[1529]] e il [[1530]], oltre a due grandi tele del pittore [[:en:Gaspare Testone|Gaspare Testone]] raffiguranti la ''Nascita di Gesù'' e l’''Adorazione dei Magi''.
 
;Chiesa dello Spasimo
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;Chiesa di Santa Maria dell'Itria
:La chiesa di Santa Maria dell'Itria e l’annesso monastero femminile dell'[[Ordine di San Benedetto]] furono fatte costruire dal Peralta<ref name="ReferenceTF387">{{Cita|Tommaso Fazello|p. 387}}.</ref>. Sul primo altare a destra, ''S. Scolastica'', sul secondo, la ''Sacra Famiglia'', sul terzo, ''S. Benedetto che rovescia gli idoli e scaccia i demoni da Montecassino'', tutti dipinti da [[:en:Gaspare Testone|Gaspare Testone]].
Sul primo stare a sinistra, il ''Martirio di S. Eufemia'', anch’esso attribuito al [[Testone (famiglia)|Testone]].
 
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;Chiesa di Santa Maria delle Giummare
:La [[chiesa di Santa Maria delle Giummare]], in via Valverde<ref name="ReferenceTF388">{{Cita|Tommaso Fazello|p. 388}}.</ref>, fu costruita per volere di Giuditta nel [[1103]] e rifatta nel [[XVI secolo]]. La fiancheggiano due torri merlate. L’impianto è ad unica navata. Al suo interno si trova sulla sinistra la cinquecentesca ''Cappella della Madonna delle Grazie'', un rilievo di San Gerolamo, un'acquasantiera quattrocentesca, un crocifisso cinquecentesco e una Vergine col Bambino nell'altare maggiore, attribuita a Laurana. Da ricordare le tele del [[Gaspare Testone|Testone]] ''S. Biagio in Gloria'', ''S. Leonardo'' e la ''Presentazione di Maria al Tempio''.
 
;Chiesa di Sant'Agostino
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*Chiesa di Santa Caterina ([[1796]]),
*Chiesa di Santa Maria del Giglio (XVII secolo),
*[[Chiesa del Purgatorio (Sciacca)|Chiesa del Purgatorio]] ([[1691]]). In essa sono attribuibili a [[:en:Gaspare Testone|Gaspare Testone]] le tele con la ''Vergine, S. Anna e S. Gioacchino'', e la ''Fuga in Egitto'',
*Chiesa di San Pietro ([[1885]]),
*Chiesa San Leonardo ([[1797]]),
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*[[Palazzo Manno]], residenza settecentesca della nobile casata siculo-fiorentina. L'edificio fu trasformato in albergo nel [[XX secolo]]<ref>{{cita web|url= http://www.sciacca.it/dentro_sciacca/monumenti/Palazzi/Manno.html|titolo=Palazzo Manno|accesso=26 aprile 2021}}</ref>;
*Palazzo Amato, situato nell'omonima via, risale al XIII secolo.
*Palazzo San Giacomo [[Tagliavia]], del [[XV secolo]]. La sua facciata in stile impero si affaccia sul corso Vittorio Emanuele, quella in stile neogotico, già appartenuta aglialla eredifamiglia [[Testone (famiglia)|Testone]], è opera dell'architetto Gravanti, e si affaccia sulla piazza S. Friscia.
*Palazzo [[Arone|Arone di Valentino]], in corso Vittorio Emanuele, fu costruito nel XIX secolo;
*Palazzo Bertolino-Tommasi, in corso Vittorio Emanuele, presenta una candida facciata neoclassica opera dell’architetto Gravanti;
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:Il castello, detto ''Vecchio'' per distinguerlo dal ''Castello Nuovo'' o ''dei Luna'', fu eretto durante l'invasione della Sicilia da parte dei [[Normanni]] (sec. XII circa) dal conte [[Ruggero II di Sicilia|Ruggero]] insieme alle prime mura che, come una morsa, chiudevano la città.
 
:Successivamente il castello passò alla casata dei [[Perollo (famiglia)|Perollo]], in seguito al matrimonio di Giulietta (figlia di Ruggero) con Gilberto Perollo. Il castello rimase sotto la custodia dei Perollo fino alla sua distruzione nel [[1529]] per mano dei partigiani di Sigismondo Luna durante il famoso ''[[Caso di Sciacca]]''
 
:Il castello era situato nella parte orientale della città, all'incirca tra Porta San Pietro, Porta Bagni e il monastero di Santa Caterina (ossia nella zona compresa fra gli attuali cortili Chiodi, Rizza e Carini). Il castello era munito di torri rettangolari e aveva dei sotterranei che conducevano al Monastero di Valverde. Il complesso aveva tre entrate: una esterna, detta "di San Pietro in Castro", nei pressi dell'omonima ex chiesa, quella principale, detta "del Cotogno", nelle vicinanze della Porta Bagni, e una terza, a ovest.
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[[File:318 Sciacca (Ag) - Sicily.jpg|miniatura|248x248px|Il porto di Sciacca]]
 
Il porto ospitapuò ospitare circa cinquecento<ref>{{Cita web|url = http://www.termedisciacca.it/public/sciacca/il-porto-di-sciacca/|titolo = Il Porto di Sciacca - Sciacca pesca pesce azzurro sicilia pesca turismo terme di sciacca tonno pesca sgombro ittico conservieri sciacca trasformazione pesce azzurro sicilia porto sciacca Sciacca Comune di Sciacca Ceramica di Sciacca Carnevale di Sciacca|accesso = 6 febbraio 2016}}</ref> natanti tra pescherecci e piccole imbarcazioni. La flotta peschereccia comprende circa 140 barche e con 5939 TSL (tonnellate stazza lorda) è la seconda in [[Sicilia]] dopo quella di [[Mazara del Vallo]]<ref>{{cita web|url=https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/note/join/2010/431596/IPOL-PECH_NT(2010)431596_IT.pdf|titolo=Parlamento Europeo - politiche comunitarie e di coesione - Pesca|accesso=6 luglio 2014}}</ref>. Tale attività impegna, comprese le strutture a terra, quasi duemila persone con un fatturato annuo che supera i trenta milioni di euro. I tipi di pesca più note sono lo strascico, la sottocosta e il palangresi. La pesca più praticata è quella del pesce azzurro "a cianciolo", esportato in tutto il mondo, facendo di Sciacca il primo produttore europeo. Un cantiere navale di medie dimensioni provvede alla costruzione di piccole e medie imbarcazioni.
 
=== Agricoltura ===