Good Bye, Lenin!: differenze tra le versioni

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* [[Florian Lukas]]: Denis Domaschke
* [[Alexander Beyer]]: Rainer
* [[Burghart KlaussnerKlaußner]]: Robert Kerner
* [[Christine Schorn]]: Signora Schäfer
* [[Michael Gwisdek]]: Prof. Klaparth
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[[File:Lenin-statue-in-Berlin.jpg|thumb|upright|Il vecchio ''Lenindenkmal'', monumento a [[Lenin]] che sorgeva a ''[[Platz der Vereinten Nationen|Leninplatz]]'' fino ai primi [[anni 1990]]; sullo sfondo il ''Turmhochhaus'', esempio di [[Architettura della Repubblica Democratica Tedesca|architettura socialista]] della Germania Est.]]
 
* Altro palese riferimento alla filmografia passata si ha nella scena ''cult'' del film, ovvero quella in cui Christiane scende per la prima volta in strada dopo la [[MuroCaduta del muro di Berlino|caduta del Muro]] e rimane esterrefatta nel vedere una grande statua di [[Lenin]] che viene trasportata via da un [[elicottero]]: il riferimento è alla sequenza d'apertura de ''[[La dolce vita]]'' (1960) di [[Federico Fellini]], dove un elicottero trasporta una statua di un [[Cristo]] a braccia aperte sorvolando un quartiere in costruzione di [[Roma]], e a una scena simile presente in ''[[La doppia vita di Veronica]]'' (1991) di Kieślowski, dove anche qui è protagonista una statua di Lenin. Questa stessa scena è a sua volta ispirata a un vero fatto della storia berlinese post-Muro, ovvero la rimozione della grande statua di Lenin dall'allora ''Leninplatz'' (oggi [[Platz der Vereinten Nationen]]) avvenuta nel 1992.
* I ciclici riferimenti nel film circa l'approdo della [[Coca-Cola]] a [[Berlino Est]] rimandano alla pellicola ''[[Uno, due, tre!]]'' (1961) di [[Billy Wilder]], girata nella capitale tedesca proprio nell'anno della costruzione del Muro.
* Il nome dell'infermiera russa di cui si innamora il protagonista Alex, Lara, è lo stesso nome dell'amante di Jurij Andreevič Živago, pure lei infermiera, nel romanzo ''[[Il dottor Živago]]'' (1957) di [[Boris Pasternak]].
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Negli anni successivi all'uscita del film, gli organi d'informazione hanno dato notizia di due fatti che ricordano molto da vicino quelli narrati nel film (che viene ovviamente citato):
* nel giugno 2007 un cittadino polacco rimasto in [[coma]] per diciannove anni si è risvegliato, non rendendosi ovviamente conto che in [[Polonia]] vi era stata la transizione dal [[Stato socialista|socialismo]] al [[capitalismo]];<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2007/06/sezioni/persone/polonia-sveglio-coma/polonia-sveglio-coma/polonia-sveglio-coma.html|titolo=Polonia, esce dal coma dopo 19 anni e trova, a sorpresa, la democrazia|data=2 giugno 2007|accesso=6 febbraio 2014}}</ref>
* nel film, Lara porta Alex in una casa abbandonata dove trovano diversi oggetti risalenti al regime passato, ormai introvabili nei negozi dopo la [[MuroCaduta del muro di Berlino|caduta del Muro]], che di tanto in tanto consegnano a Christiane per farle credere di vivere ancora in un paese socialista. Nel gennaio 2009, a [[Lipsia]], venne scoperto davvero un piccolo appartamento abbandonato prima della riunificazione, e che era rimasto per vent'anni esattamente così com'era ai tempi della [[Repubblica Democratica Tedesca|DDR]].<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/esteri/casa-dimenticata-ddr/casa-dimenticata-ddr/casa-dimenticata-ddr.html|titolo=Qui Crottendorfer Strasse, Lipsia, la casa dove il tempo si è fermato|autore=Benedetta Perilli||data=27 gennaio 2009|accesso=6 febbraio 2014}}</ref>
 
== Inesattezze storiche ==