Palazzo dei Papi: differenze tra le versioni
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Sotto il comando di François de Conzié, nominato per l'occasione dall'[[antipapa Giovanni XXIII]] governatore d'Avignone nel [[1411]], il Palazzo venne ristrutturato, anche in vista del trasferimento in città dell'antipapa<ref name="Faure1908">{{cita libro|url=http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/mefr_0223-4874_1908_num_28_1_6977?_Prescripts_Search_isPortletOuvrage=false|autore= C. Faure|titolo=Les Réparations du palais des papes d'Avignon au temps de Jean XXIII|editore= École française de Rome|anno= 1908|lingua=fr}}</ref>.
I lavori accusarono una battuta d'arresto dopo il 7 maggio 1413, quando un incendio distrusse la volta celeste
Grazie a diverse tassazioni autorizzate da Giovanni XXIII, fra cui l'imposta sulla crociata contro [[Ladislao I di Napoli]], il tetto venne rimesso a nuovo da Guillaume Fournier e Guillaume André, artigiani tegolieri di [[Châteauneuf-du-Pape|Châteauneuf-Calcernier]], che fornirono {{formatnum:25000}} tegole per il giorno di San Michele, pagate {{formatnum:6.5}} fiorini ogni mille<ref name="Faure1908" />.
François de Conzié ne approfittò anche per far restaurare gli edifici danneggiati durante la "guerra dei catalani", fra i quali il [[Ponte di Avignone|ponte d'Avignone]], la cattedrale e le mura<ref name="Girard28">{{Cita|Girard, 1924|p. 28}}.</ref>.
Il governatore de Conzié ricevette nel dicembre 1415 l'[[imperatore del Sacro Romano Impero]] [[Sigismondo di Lussemburgo|Sigismondo I]], che ripartì dopo aver trascorso le feste di Natale nella città dei papi il 13 febbraio 1416, portando con sé una riproduzione del
Nel [[1418]], l’elezione di [[Martino V]] al [[concilio di Costanza]] mise un termine al Grande Scisma d'Occidente; il nuovo pontefice nominò [[Pierre d'Ailly]] [[legato papale]] ad Avignone<ref>{{cita web|url=http://dev.ulb.ac.be/philo/urhm/pdf/ailly.pdf|titolo=Biografia di Pierre d'Ailly|accesso=|lingua=fr|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303170241/http://dev.ulb.ac.be/philo/urhm/pdf/ailly.pdf|urlmorto=sì}}</ref>, che morì due anni dopo e non venne sostituito, per cui François de Conzié governò solo fino a quando passò a
[[File:Cardinale Giuliano Della Rovere - Melozzo da Forlì.jpg|miniatura|upright=0.8|Il legato Giuliano Della Rovere, futuro Giulio II]]
In seguito, Avignone venne governata dai legati pontifici, una carica importante per i poteri
Il futuro Giulio II creò nel [[1476]] il ''Collège du Roure'' e rivedette nel [[1481]] gli statuti comunali. Il cardinale si era a opposto al [[papa Alessandro VI]] nel [[1494]], ma ricevette [[Cesare Borgia]], il figlio del papa, con grande magnificenza nel Palazzo di Avignone un anno dopo. Nel [[1516]], anni dopo essere stato eletto papa nel novembre 1503
I successivi lavori nel Palazzo dei Papi furono eseguiti dal legato François-Guilhem de Clermont-Lodève (1503-1541), su richiesta del [[papa Leone X]]. Vennero restaurate le cappelle di Benedetto XI e Clemente VI nel [[1516]] e
Anche se il Palazzo rimase sotto controllo papale dal 1433 (assieme alla città e al Contado Venassino) e per oltre 350 anni a seguire, si deteriorò gradualmente, nonostante un restauro nel [[1516]]. Quando nel [[1789]] scoppiò la [[rivoluzione francese]], era già in cattivo stato quando venne preso e saccheggiato dalle forze rivoluzionarie. Nel [[1791]] divenne teatro di un [[Massacri della Glacière|massacro di contro-rivoluzionari]], i cui corpi vennero gettati nella Torre delle Latrine (''Tour des Latrines'') del Palazzo Vecchio.
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* La torre del Trouillas ("grande pressa" in [[Dialetto provenzale|provenzale]]). [[Dongione]] del castello, occupa l'angolo nord-est del palazzo e possiede un tetto a terrazza. Misurava in origine {{M|60|ul=metri}}, mentre oggi {{M|52,30|ul=m}} di altezza. La torre conta un pian terreno e cinque piani. La sala bassa comunica con il chiostro e, durante il pontificato di Clemente VI, vi venne incarcerato [[Cola di Rienzo]] per 13 mesi<ref>{{Cita|Girard, 1924|p. 51}}.</ref>. Lo spessore dei muri fino a {{M|4,50|ul=m}} conferma la sua funzione originaria di difesa. Ai piani si trovano le stanze dei sergenti d'armi e di artiglieria<ref name="Girard115">{{Cita|Girard, 2000|p. 115}}.</ref>.
* La torre delle Latrine (''tour des Latrines''), o della Ghiacciaia, a sud e contigua alla torre del Trouillas. Vi erano due piani di latrine in corrispondenza delle due gallerie del chiostro. La loro fossa era irrigata dall'acqua piovana recuperata nel chiostro e si univa con la grande cloaca delle cucine prima di gettarsi nella ''Durançole'' e nel Rodano. Questa fossa ha servito come [[ghiacciaia]] all'epoca dei vice-legati e il nome è rimasto dopo il massacro dell'ottobre 1791. In cima alla torre si trovava l'appartamento del Capitano del Palazzo<ref name="Girard115" />.
* La torre delle Cucine (''tour des Cuisines''), a nord-est del palazzo, adiacente alla torre delle Latrine. Il suo nome le deriva dalle antiche cucine.
* La torre San Giovanni (''tour Saint-Jean''). Sita sulla facciata est, è una piccola costruzione merlata a base quadrata. È anche chiamata "torre delle cappelle", poiché ospita la cappella di [[San Marziale]] riservata al papa e accessibile dal Gran Tinello, oltre alla più maestosa cappella di [[San Giovanni Battista]] riservata agli alti dignitari del [[Concistoro]]<ref name="guide26">{{cita|Guide de visite|p. 26}}.</ref>. Le due cappelle furono affrescate con le vite dei santi da [[Matteo Giovannetti]].
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