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[[File:Automobile Club Italia francobollo.jpg|thumb|Francobollo emesso nel centenario della fondazione (2005)]]
L{{'}}'''Automobile Club d'Italia''' (conosciuto anche con le sigle '''RACI''' fino al [[1946]] e in seguito '''ACI''') è un [[ente pubblico non economico]]<ref> https://presidenza.governo.it/AmministrazioneTrasparente/BandiContratti/Archivio/Beni_servizi/darts/allegati/accordo_per_la_gestione_ed_evoluzione_del_portale_dell_osservatorio_nazionale_del_turismo.pdf </ref> della [[Italia|Repubblica Italiana]].
Autofinanziato e con funzioni di promozione, controllo e indirizzo normativo del [[automobilismo|settore automobilistico]], l'ACI è anche affiliato al [[Comitato olimpico nazionale italiano]] in quanto federazione sportiva.
==Storia==
Ai primi di novembre del [[1898]], [[Roberto Biscaretti di Ruffia]], [[Michele Lanza (imprenditore)|Michele Lanza]] e [[Cesare Goria Gatti]] stilarono una circolare indirizzata ai «simpatizzanti dell'automobilismo» piemontesi, invitandoli a riunirsi in un club e a partecipare alla riunione costitutiva indetta per il 19 dello stesso mese. Tale associazione venne effettivamente fondata a [[Torino]] il 6 dicembre [[1898]], da 19 sodali, con la denominazione sociale ''Automobile Club di Torino'' e con le seguenti cariche assegnate:
* [[Roberto Biscaretti di Ruffia]], Presidente
* [[Cesare Goria Gatti]], Vice presidente
La sede del club era in corso Vinzaglio 25, nel centro storico di Torino. Lo scopo era quello di raggruppare i proprietari di [[autovetture|automobili]], a quei tempi poco numerosi, di rappresentarli nei confronti delle autorità e, sin dall'inizio, quello di organizzare le prime competizioni automobilistiche.
La nascita dell'ACI come associazione nazionale avvenne nel [[1905]], dall'unione dell{{'}}''Automobile Club di Torino'' e di alcuni altri club automobilistici locali; Torino continuò ad essere la sede principale, dove era nato il più antico dei sodalizi. L'espansione dell'associazione, rallentata dalla [[prima guerra mondiale]], riprese al suo termine con l'apertura di varie sedi provinciali e raggiunse nel [[1926]] la cifra di 50 sedi e quasi 10.000 soci. In quell'anno avvenne anche una modifica significativa con la trasformazione dell'originaria associazione in [[ente morale]], ai sensi del R.D.14 15novembre marzo [[1927]]1926, n. 4362481 e la ridenominazione in ''Reale Automobile Club d'Italia'' (RACI), mantenuta in essere fino al [[1946]], quando, con la nascita della [[Italia|Repubblica]], venne confermata la qualifica di ente morale e si ebberipristinò il ritorno al nome originale, inavendo usonatura allagiuridica nascita.di Aiente sensipubblico dellarientrante legge 20 marzo 1975, n. 70 venne classificato come ente dellanella [[pubblica amministrazione italiana]].
La rivista ''[[l'Automobile]]'' è l'organo di stampa ufficiale dell'ACI. Da maggio 2022 è possibile ascoltareascoltarla in streaming ''ACI Radio''.
==Servizi offerti==
L'ACI a partire dal [[1927]] cura la gestione del [[Pubblico registro automobilistico]] (PRA); presso i suoi uffici è inoltre possibile {{chiarire|ottenere assistenza}} nonché provvedere al pagamento della [[tassa automobilistica]] di cui al D.P.R. 5 febbraio 1953 n. 39. Inoltre, nel 1954 ha creato una propria società, la ''ACI 116 Servizio Soccorso Stradale S.p.A.'', per fornire ai propri associati il soccorso stradale per gli [[autoveicolo|autoveicoli]] bloccati a causa di [[guasto]].
L'ACI offre ai propri associati soccorso stradale per gli autoveicoli bloccati a causa di [[guasto]] e a partire dal [[1927]] contestualmente all'istituzione
come [[ente morale]], venne affidata ad esso la gestione dell'appena costituito [[Pubblico registro automobilistico]] (PRA).
Ai sensi del D.P.R. 19 settembre [[2000]] n. 358 l'ACIente ha attivato nello stesso anno lo "Sportello Telematico dell'Automobilista" (STA), ilfrutto di primoun progetto di cooperazione tra ACI e [[Ministero dei trasporti]] cheper consentìconsentire all'automobilista di ottenere entrambi i documenti relativi agli autoveicoli:il certificato di proprietà e l'aggiornamento della [[Cartacarta di circolazione]] di un autoveicolo,<ref>Per i veicoli immatricolati dopo l'entrata in vigore del d.lgs. 29 maggio 2017, n. 98 sono ambedue sostituiti dal ''documento unico di circolazione''.</ref> richiedendoli esclusivamente presso uno sportello STA attivo indifferentemente sia presso l'ACI, sia presso gli Uffici Provinciali della [[Motorizzazione civile]] (MCTC), sia presso gli [[Consulente automobilistico|Studistudi di Consulenzaconsulenza Automobilisticaautomobilistica]], evitandosemplificando all'ottenimento cittadinodi inutilitali code in due Amministrazioni diversedocumenti.
NelDal [[2015]], l'ACI ha iniziato a distribuirefornisce il certificato di proprietà in formato digitale, nonostante alcuni ricorsi amministrativi presentati da alcune società di pratiche autoautomobilistiche.<ref>{{cita web|url=http://www.quattroruote.it/news/burocrazia/2016/09/12/certificato_di_proprieta_digitale_il_consiglio_di_stato_sospende_gli_effetti_della_sentenza_del_tar.html|titolo=Il Consiglio di Stato sospende gli effetti della sentenza del Tar|data=12/08/2016}}</ref>
L'ACI inoltre ogni anno compilaredige le tabelle dei consumi standard che vengono pubblicate a fine anno in Gazzetta Ufficiale per calcolare il ''[[fringe benefit]]'' dei lavoratori che utilizzanoutilizzino un'[[auto aziendale]].<ref>{{Cita web|url=https://www.qualitytravel.it/tabelle-aci-2024-scarica-i-pdf-per-calcolare-rimborsi-chilometrici-e-fringe-benefit/136389|titolo=Tabelle ACI 2024, scarica i pdf per calcolare rimborso chilometrico e fringe benefit|autore=Domenico Palladino|sito=Qualitytravel.it|data=2024-06-06|lingua=it-IT|accesso=2024-07-14}}</ref>
==Partecipazioni detenute==
== Controversie ==
NegliDopo ultimiil decenni2000 diversi governi, come il [[Governo Prodi II|Governo Prodi]] nel 2008, nel 2012 il [[Governo Monti]] e nel 20162012 e il [[Governo Renzi]], nel 2016 hanno dapprima annunciato la soppressione dell'ACI (sostenendo che si trattasse di un ente che aumenta i passaggi burocratici e divora 200 milioni di euro di denaro pubblico), anche avviando i relativi iter normativi, ma poi non hanno fattoproceduto marciain indietrotal senso, per diverse ragioni legate comunque ai servizi resi ed all'articolata rete territoriale di soci, agenzie e servizi forniti.<ref>http://ilmessaggero.it/home/aci_lobby_automobil_club_italia-472908.html</ref><ref>http://espresso.repubblica.it/palazzo/2014/04/24/news/ecco-come-il-governo-e-riuscito-a-salvare-il-carrozzone-aci-dal-tracollo-1.162883</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.sicurauto.it/news/gp-ditalia-salvo-con-i-soldi-del-pra-che-cosi-non-sara-abolito.html |titolo=Copia archiviata |accesso=18 settembre 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161012204201/http://www.sicurauto.it/news/gp-ditalia-salvo-con-i-soldi-del-pra-che-cosi-non-sara-abolito.html |dataarchivio=12 ottobre 2016 |urlmorto=sì }}</ref>
L'ex ministro [[Pier Luigi Bersani]] sostenne che «non gli avvocati o i farmacisti o i commercianti: la lobby più forte è quella dell’Aci».<ref>{{Cita web|url=https://www.ilmessaggero.it/home/aci_lobby_automobil_club_italia-472908.html|titolo=Inaffondabile Aci, le lobby dei frenatori: abolizione del Pra, battaglia persa da tre governi|accesso=19 marzo 2020}}</ref>
* [[Pubblico registro automobilistico]]
* [[Responsabilità civile autoveicoli]]
* [[Corpo nazionale volontari ciclisti automobilisti]]
== Altri progetti ==
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