Impero timuride: differenze tra le versioni
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== Origine ed evoluzione del nome ==
Lo storico timuride [[Sharaf al-Din Ali Yazdi]] afferma nella sua opera ''[[Zafar Nama|Zafarnama]]'' (Libro delle Vittorie) che il nome dell'Impero timuride fosse in origine Turan ({{farsi|توران}}).<ref>{{cita|Melville (2020)|p. 36}}.</ref> Tamerlano ordinò personalmente di scolpire il nome del suo dominio come ''Turan'' in un frammento della roccia sul fianco della montagna di Ulu Tagh (nell'attuale [[Kazakistan]]), nota oggi come iscrizione Karsakpay.<ref name="all215">{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=beCoAAAAQBAJ&pg=PA215|p=215|lingua=en|titolo=The Modern Uzbeks: From the Fourteenth Century to the Present: A Cultural History|autore=Edward A. Allworth|editore=Hoover Press|anno=2013|isbn=978-08-17-98733-6}}</ref> Il testo originale, in particolare, recita:<ref name="all215"/>
{{citazione|Sultano di Turan, Tamerlano marciò con trecentomila uomini per l'[[islam]] sul [[Proto-bulgari|Khan bulgaro]], [[Khanato dell'Orda d'Oro|Toktamish Khan]]}}
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== Eredità ==
[[File:Mausoleum of Khoja Ahmed Yasawi in Hazrat-e Turkestan, Kazakhstan.jpg|miniatura|[[Mausoleo di Khoja Ahmed Yasawi]], [[Turkistan]], [[Kazakistan]]]]▼
L'impero timuride svolse un ruolo decisivo nella storia dei vasti territori che assorbì, con vari popoli che fecero a gara per rivendicare la loro eredità turco-mongola.<ref>{{cita|Melville (2020)|p. 32}}.</ref> L'epoca in cui esistette coincise con un grande sviluppo dell'Asia centrale e, forse, con l'apogeo più alto mai raggiunto da Samarcanda nella sua storia.<ref>{{cita|Baumer (2018)|vol. 3, p. 279}}.</ref> Le tradizioni architettoniche furono ulteriormente sviluppate durante il periodo timuride e molti di questi monumenti architettonici sono sopravvissuti fino ai giorni nostri. L'impatto del "Rinascimento timuride" ebbe effetti abbastanza duraturi. Babur, subentrato al vecchio impero, fu in grado di rendere assai potenti le terre che sottomise, raccogliendo anche il lascito timuride e facendolo suo.<ref name="sub41"/><ref name="gro465"/><ref name="dal4351"/>
Anche nella zona del Caucaso si raggiunsero importanti risultati: in epoca timuride, continuarono le migrazioni di turchi in Azerbaigian, che causarono conseguenze soprattutto per quanto riguardava la conversione religiosa all'islam.<ref>{{cita|Melville (2020)|p. 12}}.</ref> Decisamente meno forte fu invece l'impatto in Georgia. L'influenza non si limitò solo alla componente etnica in Azerbaigian, poiché incise anche sulla [[lingua azera]].<ref name="gas47"/> Si suole identificare l'origine della stessa come una commistione di elementi [[Lingue oghuz|oghuz]] (zona orientale e meridionale) e [[Lingue kipchak|kipčaki]] (zona occidentale e settentrionale).<ref name="gas47">{{cita libro|lingua=en|p=47|url=https://books.google.it/books?id=seE6DwAAQBAJ&pg=PA47|titolo=Historical Dictionary of Azerbaijan|autore=Zaur Gasimov|editore=Rowman & Littlefield|anno=2017|isbn=978-15-38-11042-3}}</ref> La distinzione non nasce tuttavia per via di differenze fonetiche e lessicali. Utilizzando il metodo della glottocronologia, il linguista Oleg Mudrak è giunto alla conclusione che la formazione della lingua azera, con tutti i suoi dialetti, ad eccezione di quello di [[Şəki]], risale agli anni 1360, ovvero al periodo timuride.<ref>{{cita libro|lingua=ru|autore=Oleg Mudrak|titolotradotto=Sul chiarimento della classificazione delle lingue turche con l'aiuto della linguistica morfologica|titolo=Сравнительно-историческая грамматика тюркских языков: Региональные реконструкции|editore=Наука|anno=1984|isbn=978-50-20-22638-8|pp=729-730, 735}}</ref>
▲[[File:Mausoleum of Khoja Ahmed Yasawi in Hazrat-e Turkestan, Kazakhstan.jpg|miniatura|[[Mausoleo di Khoja Ahmed Yasawi]], [[Turkistan]], [[Kazakistan]]]]
Molto appannato fu il lascito culturale in Iran. Ad ogni modo, anche se l'influenza timuride a lungo termine risultò lieve, ricevette molti apprezzamenti nel campo artistico e letterario.<ref name="dal5658">{{cita|Dale (1998)|pp. 56-58}}.</ref> Per quanto concerne l'Afghanistan, vari centri popolosi, inclusa [[Kabul]], vissero un felice periodo in maniera alterna nei due secoli circa di esistenza dell'impero e sperimentarono l'affermazione di un'identità persiano-araba.<ref name="dal5658"/> Ad ogni modo, il veloce passaggio dai Timuridi a Bābur offuscò il ricordo dei primi e gli eruditi dimenticarono presto, come emerge dalle fonti, il loro contributo.<ref name="dal5658"/>
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