Vincenzo Scamozzi: differenze tra le versioni
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Nel 1572 si stabilì a Venezia.<ref name="DBI" /> Nel 1578-1580 soggiornò per la prima volta a [[Roma]], dedicandosi allo studio e al rilievo dei monumenti antichi, come attestano i ''Discorsi sopra le antichità di Roma'' (1582).<ref name="DBI" /> L'esperienza romana consolidò la sua vocazione [[Antiquariato|antiquaria]] e [[Filologia|filologica]], oltre a fornirgli un repertorio di soluzioni architettoniche che lo accompagnerà in tutta la carriera.
Tornato a Vicenza, in collaborazione col padre realizzò palazzi e ville nella città e nel territorio, intervenendo anche nel completamento di vari cantieri di Palladio lasciati aperti alla morte di quest'utimo nel 1580, tra cui [[Villa Almerico Capra|Villa Almerico Capra detta "la Rotonda"]] e il [[Teatro Olimpico]].<ref name="DBI" />
A soli ventisei anni progettò la ''[[Villa Pisani (Lonigo)|Rocca Pisana]]'' a [[Lonigo]], una delle prime ville a pianta centrale del Rinascimento veneto, considerata un'opera fondamentale per la sua affermazione autonoma.<ref name="DBI" />
Stabilitosi nuovamente a Venezia, Scamozzi nel 1582 ottenne a seguito di concorso l'incarico per le [[Procuratie Nuove]] e per il completamento della [[Biblioteca nazionale Marciana|Libreria di San Marco]], interventi che ridefinirono l'assetto di [[Piazza San Marco]].<ref name="DBI" /> Tra i suoi progetti più celebri a Venezia si annovera anche la [[Chiesa di San Nicola da Tolentino (Venezia)|chiesa dei Tolentini]], caratterizzata da una facciata classica a tempio.<ref name="DBI" />▼
Stabilitosi nuovamente a Venezia, Scamozzi nel 1582 ottenne a seguito di concorso l'incarico per le [[Procuratie Nuove]] e per il completamento della [[Biblioteca nazionale Marciana|Libreria di San Marco]], realizzazioni che ridefinirono l'assetto di [[Piazza San Marco]].<ref name="DBI" /> Tra gli interventi più innovativi rientra l'ordinamento dello ''Statuario della Repubblica di Venezia'' nell'Antisala della
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Nel 1599 interruppe l'attività tra Venezia e Vicenza per intraprendere viaggi che lo portarono a [[Praga]], in [[Svizzera]], in [[Germania]] e in [[Francia]]; del ritorno da [[Parigi]] rimane il ''Taccuino di viaggio da Parigi a Venezia'' (14 marzo - 11 maggio 1600), testimonianza del suo interesse per l'[[architettura gotica]].<ref name="DBI" /><ref name="cita|Barbieri 1959|pp. 7–15">{{cita|Barbieri 1959|pp. 7–15}}</ref>
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Morì a Venezia nel 1616.<ref name="DBI" />
== Architettura ==
=== L'architettura come scienza ===
{{Vedi anche|L'idea dell'architettura universale}}
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La riflessione teorica di Scamozzi presenta l'[[architettura]] come disciplina regolata e sistematica, come attesta il trattato ''[[L'idea dell'architettura universale]]'' (Venezia, 1615) e la relativa tradizione esegetica.<ref name="ReferenceA">{{cita|Guidarelli 2018|pp. 290–291}}</ref>
▲Tra gli interventi più innovativi rientra l'ordinamento dello ''Statuario della Repubblica di Venezia'' nell'Antisala della [[Biblioteca nazionale Marciana|Libreria]], complesso inaugurato nel 1596 e considerato «uno dei più antichi [[Museo|musei]] pubblici d'Europa».<ref name="Marciana">{{cita web|url=https://bibliotecanazionalemarciana.cultura.gov.it/la-biblioteca/il-patrimonio/patrimonio-storicoartistico/il-palazzo-della-libreria-sansoviniana/scalone-e|titolo=Lo Statuario della Serenissima|sito=Biblioteca nazionale Marciana|accesso=23 agosto 2025}}</ref>
Il trattato ''L'idea dell'architettura universale'' ebbe ampia fortuna europea e conobbe particolare diffusione nei [[Paesi Bassi]] nel [[XVII secolo]], dove edizioni e adattamenti ridussero il testo a manuale per costruttori.<ref name="ReferenceB">{{cita|Hopkins Witte 1996|pp. 274–302}}</ref> Le ricerche e i progetti di Scamozzi mostrano un'attenzione specifica ai problemi della luce e dell'illuminazione degli spazi, tema presente sia nella trattatistica sia nelle applicazioni museali e architettoniche coeve.<ref>{{cita|Davis 2002|pp. 45–48}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.palladiomuseum.org/attachment/202|titolo=Vincenzo Scamozzi, architetto della luce|sito=Palladio Museum|accesso=23 agosto 2025}}</ref>
Tra le testimonianze editoriali della diffusione del trattato, si registra la versione francese ''Oeuvres d'architecture de Vincent Scamozzi'' stampata a [[Leida]] nel 1713, con materiali tratti dall{{'}}''Idea'' (trad. d'Aviler e du Ry).<ref name="catalog.hathitrust.org">{{cita libro|url=https://catalog.hathitrust.org/Record/100236589|titolo=Oeuvres d'architecture de Vincent Scamozzi vicentin, architecte de la republique de Venise, contenuës dans son idée de l'architecture universelle|città=Leida|anno=1713|lingua=fr}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.metmuseum.org/art/collection/search/356731|titolo=Oeuvres d'Architecture de Vincent Scamozzi (1713)|sito=The Metropolitan Museum of Art|lingua=en|accesso=23 agosto 2025}}</ref>
=== Rapporto con Palladio ===
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Scamozzi visse e lavorò a più riprese a Venezia, senza però riuscire a sostituirsi a Palladio, la cui fama era ormai arrivata in tutte le corti d'Europa. Gli studi a Roma gli consentirono comunque di accreditarsi presso l'élite veneziana che aveva sostenuto Palladio, in particolare presso [[Marcantonio Barbaro]]:<ref name="mostra" /> a Venezia ottenne per concorso il prestigioso incarico delle Procuratie Nuove (delibera del 10 aprile 1582) e fu coinvolto nel coevo completamento della [[Biblioteca nazionale Marciana|Libreria Marciana]].<ref name="DBI" />
Un delicato nodo storiografico riguarda la trasmissione dei disegni palladiani a [[Inigo Jones]].
== Critica ==
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== Eredità ==
[[File:Chiesa di San Lorenzo a Vicenza - Interno - Monumento di Vincenzo Scamozzi.jpg|thumb|Monumento a Vincenzo Scamozzi nella [[Chiesa di San Lorenzo (Vicenza)]]]]
Nel contesto veneto, Scamozzi ebbe un'influenza diretta nella relazione maestro-allievo con [[Baldassare Longhena]], che completò le [[Procuratie Nuove]] già avviate "dal suo maestro Scamozzi".<ref>{{cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/baldassare-longhena_%28Dizionario-Biografico%29/|titolo=Longhena, Baldassare|accesso=8 settembre 2025}}</ref> La continuità degli insegnamenti è attestata anche nell'attività di [[Giuseppe Sardi (1624-1699)|Giuseppe Sardi]], che fece propri gli insegnamenti di Scamozzi e di Longhena e ne tradusse i principi in facciate come quelle della [[Chiesa di Santa Maria di Nazareth (Venezia)|chiesa degli Scalzi]] e di [[Chiesa di Santa Maria del Giglio (Venezia)|Santa Maria del Giglio]].<ref>{{cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/giuseppe-sardi/|titolo=Sardi, Giuseppe|accesso=8 settembre 2025}}</ref>
Nel suo [[testamento]] (1616) Vincenzo Scamozzi dispose un [[lascito]] destinato a un giovane vicentino che volesse studiare architettura, con l'obbligo di aggiungere al proprio cognome quello dello stesso Scamozzi; tra i beneficiari è attestato, un secolo dopo, [[Ottavio Bertotti Scamozzi]],<ref>{{DBI|ottavio-bertotti-scamozzi|BERTOTTI-SCAMOZZI, Ottavio|autore=[[Franco Barbieri]]|volume=9|anno=1967}}</ref> che divenne uno dei principali studiosi e continuatori locali del [[palladianesimo]].
La fortuna del trattato ''[[L'idea dell'architettura universale]]'' fu ampia nell'Europa settentrionale: in area olandese conobbe traduzioni, estratti e riduzioni che, tra XVII e XVIII secolo
== Opere ==
=== Cronologia delle opere === [[File:Vicenza, Palazzo Thiene Bonin Longare.jpg|thumb|upright=0.8|[[Palazzo Thiene Bonin Longare]], Vicenza]]
[[File:Villa Pisani La Rocca (Lonigo) Prospetto Frontale.jpg|thumb|upright=0.8|[[Villa Pisani (Lonigo)|Villa Pisani a Lonigo (VI), detta ''La Rocca Pisana'']], capolavoro di Scamozzi.]]
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* 1598–post 1615: [[Villa Godi Piovene|Villa Godi]], Sarmego di [[Grumolo delle Abbadesse]] (Vicenza) (attribuzione discussa).<ref>{{cita|Barbieri 1965|pp. 18–20}}</ref>
* 1598: Le tre porte monumentali della [[Fortezza di Palmanova]], [[Palmanova]] (Udine) (attribuzione incerta).{{cn}}
* 1601: Villa Dolfin, per i [[Dolfin (famiglia)|Dolfin]], [[San Germano dei Berici]] (Vicenza).<ref>{{Cita web|url=https://catalogo.beniculturali.it/sigecSSU_FE/scheda.action?id=0200433090&ct=architetture|titolo=Villa Dolfin|sito=Catalogo generale dei Beni Culturali (ICCD)|accesso=23 agosto 2025}}</ref>
* 1601: [[Chiesa di San Giacomo di Rialto]], [[Venezia]] (altare della Scuola degli Orefici; con [[Girolamo Campagna]]).<ref name="DBI" />
* 1601: [[Chiesa di San Lazzaro dei Mendicanti]], Venezia (modello presentato; non realizzato secondo l'incarico iniziale).<ref name="DBI" />
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</gallery>
=== Scritti
[[File:Scamozzi, Vincenzo – Idea dell'architettura universale, 1615 – BEIC 13280658.jpg|miniatura|''[[L'idea dell'architettura universale]]'', 1615]]
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* ''Relazione sul progetto per il Duomo di Salisburgo'' (1606–1607; nota attraverso i disegni conservati a Salisburgo e pubblicata negli atti della mostra vicentina del 2003).<ref name="cita|Lippmann 2003|pp. 407–413"/>
* ''Appunti e manoscritti vari'' relativi a progetti (Palmanova, Sabbioneta, Monselice), in parte confluiti nell{{'}}''Idea'', in parte dispersi tra biblioteche italiane e austriache.<ref>{{cita|Puppi 2003|pp. 155–160}}</ref>
*''Oeuvres d'architecture de Vincent Scamozzi'', Leida, 1713, contiene materiali tratti dal trattato ''L'idea dell'architettura universale'' di Scamozzi.<ref name="catalog.hathitrust.org"/>
==Note==
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* {{Cita pubblicazione|autore=Umberto Barbisan|titolo=Il Ponte di Rialto: l'enigma del progetto|rivista=Tecnologos|numero=06|url=https://web.archive.org/web/20131111162036/http://www.tecnologos.it/index.php?option=com_content&view=article&id=272:il-ponte-di-rialto-lenigma-del-progetto&catid=77:06&Itemid=95|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131111162036/http://www.tecnologos.it/index.php?option=com_content&view=article&id=272:il-ponte-di-rialto-lenigma-del-progetto&catid=77:06&Itemid=95|dataarchivio=11 novembre 2013|cid=Barbisan 2013}}
* {{Cita libro|autore=Umberto Barbisan|titolo=Il viaggio. Un architetto alla scoperta dell'Europa di fine Cinquecento|id= prefazione di Roberto Masiero|editore=Tecnologos|città=Cavriana (MN)|anno=2003}}
*{{cita pubblicazione|autore=Guido Beltramini|titolo=The Fortunes and Misfortunes of Scamozzi's ''Idea dell'Architettura Universale'' in Palladian Territory|rivista=Annali di architettura|anno=2006–2007|numero=18–19|lingua=en|url=https://www.academia.edu/3126459/The_Fortunes_and_Misfortunes_of_Scamozzis_Idea_dellArchitettura_Universale_in_Palladian_Territory|editore=CISA Palladio}}
* {{Cita pubblicazione|autore=Lucia Collavo|titolo=Sic ad aethera virtus. Del trattato d'architettura di Vincenzo Scamozzi|rivista=Il Veltro|volume=XLVIII|numero=1/2|anno=2004|pp=29–79}}
* {{Cita pubblicazione|autore=Lucia Collavo|titolo=L'esemplare dell'edizione giuntina de ''Le Vite'' del Vasari letto e annotato da Vincenzo Scamozzi|rivista=Saggi e memorie di storia dell'arte|numero=29|anno=2005|pp=1–213}}
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