Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
RobertoReggi (discussione | contributi)
G411993 (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile Modifica da applicazione iOS App section source
 
Riga 1:
<noinclude>{{Avvisobloccoparziale scad|201803071105Protetta}}</noinclude>
{{Nota disambigua|altri significati di ''Gesù''| [[Gesù (nome)]] e [[Gesù di Nazaret (disambigua)]]}}
{{Nota disambigua||Gesù di Nazareth (disambigua)|Gesù di Nazareth}}
{{avvisounicode}}
<!-- Attenzione! La scrittura del seguente incipit è frutto di lunghe e difficili discussioni: si prega di non rivoluzionarlo senza una preventiva discussione, grazie. -->
{{quote biblico|Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri.|Gv|13.34}}
[[File:Christus Pantokrator (37685046746).jpg|min|Il [[mosaico]] del [[Cristo Pantocratore]] nel [[Duomo di Monreale]]]]
<!--***** AVVISO: la scrittura del seguente incipit è frutto di lunghe e difficili discussioni:
[[File:Guido Reni - Ecce Homo - WGA19302.jpg|min|verticale|Raffigurazione di Gesù nel [[Pittura|dipinto]] ''Ecce Homo'' di [[Guido Reni]], [[Louvre]], 1639-1640]]
si prega di non rivoluzionarlo senza una preventiva discussione, grazie.-->
[[File:Michelangelo - Cristo Juiz2.jpg|min|verticale|Il ''Cristo Giudice'' del ''[[Giudizio universale (Michelangelo)|Giudizio universale]]'', [[Michelangelo Buonarroti]], [[Cappella Sistina]]]]
[[Immagine:Cefalu Christus Pantokrator cropped.jpg|thumb|250px|Il [[Cristo Pantocratore]] del [[Duomo di Cefalù]].]]
[[File:Christus Ravenna Mosaic.jpg|min|verticale|''Cristo attorniato da angeli e santi'', [[Basilica di Sant'Apollinare Nuovo]] a [[Ravenna]]. Mosaico di scuola ravennate italo-bizantina, completato nel 526]]
[[File:Correggio, cupola, cristo.jpg|min|verticale|Il ''Cristo Trionfante'' del [[Correggio (pittore)|Correggio]], decorazione del cielo della [[cupola di San Giovanni a Parma]]]]
[[File:Cristo Redentor - Rio.jpg|min|verticale|Il [[Cristo Redentore]] sulla vetta del [[Corcovado (Brasile)|Corcovado]], presso [[Rio de Janeiro]]]]
{{Bio
|Nome = Gesù
|Cognome =
|PostCognome = '''di NazaretNazareth'''
|ForzaOrdinamento = Gesu
|PostCognomeVirgola =
|PreData = {{aramaico|יֵשׁוּעַ|Yēšūa{{'}}}}; in [[greco antico]] Ἰησοῦς (Iēsoûs); in [[lingua latina|latino]] Iesus; in [[lingua araba|arabo]] عيسى (ʿĪsā)
|PreData =
|Sesso = M
|LuogoNascita = Betlemme
|GiornoMeseNascita =
|LuogoNascitaAlt =<ref name= betlemme>Così la tradizione e la maggior parte degli studiosi, per alcuni [[Nazaret]] (vedi in merito [[Luogo di nascita di Gesù]]).</ref>
|AnnoNascita = [[7 a.C.|7]]-[[21 a.C.]]
|NoteNascita = <ref namegroup= nascitaNota> Con maggiore consenso tra gli studiosi, pertra il 6-7 e il 6 a.C. (vedi in merito [[Datadata di nascita di Gesù]]).</ref>
|LuogoMorte = Gerusalemme
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = [[26]]-[[36]]<ref name= morte> Con maggiore consenso tra gli studiosi per venerdì 7 aprile del 30 d.C. (vedi in merito [[Data della morte di Gesù]]).</ref>
|AnnoMorte = [[26]]-[[36]]
|Attività = profeta
|NoteMorte = <ref group=Nota>Con maggiore consenso tra gli studiosi, venerdì 7 aprile 30 d.C. (vedi in merito [[data di morte di Gesù]]).</ref>
|Attività2 = predicatore
|Attività = predicatore
|Nazionalità = ebreo antico
|Epoca = 0
|FineIncipit = è il fondatore e la figura centrale del [[cristianesimo]],<ref>Cfr. le seguenti fonti:{{Citazione|JESUS. Jesus Christ (7–5 BCE – 30–33 CE) is the founder of the Christian religion.|DALE C. ALLISON, JR., ''Jesus'' in ''Encyclopedia of Religion'', vol.7. New York, Macmillan, 2004, p.4843}}
|FineIncipit = fu un [[profeta]] e [[predicatore]] [[ebreo]], attivo negli ultimi anni della sua vita<ref>Probabilmente i tre anni dal 28 al 30 d.C. (vedi in merito [[Data della morte di Gesù]]).</ref> nella [[provincia giudea|Palestina romana]].
{{Citazione|Jesus (c. 4 B.C.E.–c. 30 C.E.) the founder of CHRISTIANITY.|Robert S. Ellwood. ''Jesus'', in ''Encyclopedia of World Religion'', New York, Facts on File, 2007, p.238}}
{{Citazione|Gesù di Nazaret. Chiamato comunemente anche Gesù Cristo, è il fondatore del cristianesimo.|Romano Penna, in ''Dizionario delle religioni'', a cura di Giovanni Filoramo, Torino, Einaudi, 1993, p.317}}
{{Citazione|JESUS CHRIST [...], also called Jesus of Nazareth (b. c. 6 ), Judaea—d. c. 30 (Jerusalem), founder of the Christian faith and arguably the most important figure in the history of western civilization.|'Jaroslav Pelikan in ''Britannica Encyclopedia of World Religion'', 2006, p.568}}
[http://www.treccani.it/enciclopedia/ricerca/Ges%C3%B9/ Enciclopedia Treccani]<br />
[http://www.larousse.fr/encyclopedie/personnage/J%C3%A9sus/125884 ENCYCLOPÉDIE LAROUSSE]
{{Citazione|Gesù Cristo. Il fondatore del cristianesimo, nato a Betlemme...|''Gesù Cristo'' in ''Dizionario delle religioni'', a cura di John R. Hinnells, Padova, Franco Muzzo, 1984, p.132; è l'edizione italiana del ''The Penguin Dictionary of Religions'' con prefazione di Elèmire Zolla}}
{{Citazione|Jesus (c. ...) the founder of Christianity.|''Jesus'' in ''The Oxford Dictionary of Jewish Religion'', Oxford, Oxford University Press, 1997 p.368}}
{{Citazione|JESUS (d. 30 C.E.), whom Christianity sees as its founder and object of faith, was a Jew who lived toward the end of the Second Commonwealth period.|''Jesus'' in ''Encyclopaedia Judaica'', vol.11. New York, Gale, 2007, p.246}}
{{Citazione|Jesus of Nazareth (ca. 4 B.C.-A.D. 29), also known as Jesus Christ, was the central personality and founder of the Christian faith.|''Jesus'' in ''Encyclopedia of World Biography'', vol. 8. New York, Gale, 1998 p.251}}</ref> [[religione]] che lo riconosce come il [[Cristo]] e [[Messia]] (figura ancora attesa dalla [[tradizione ebraica]]<ref>{{cita web|url=https://www.esodoassociazione.it/site/index.php/i-nostri-temi/futuro-del-cristianesimo/417-l-attesa-messianica-del-popolo-ebraico|titolo=L'attesa messianica del popolo ebraico}}</ref>) e come [[Dio (cristianesimo)|Dio]] [[Incarnazione (cristianesimo)|fatto uomo]]<ref group=Nota>Va precisato, tuttavia, che non tutte le correnti cristiane ritengono l'umanità di Gesù reale. Così la [[Chiesa copta ortodossa]] ritiene la sua umanità solo apparente; altre correnti cristiane invece, come gli [[Ebioniti]], hanno negato la divinità di Gesù considerandolo solo un uomo dotato di carismi divini; altre ancora lo hanno considerato alla stregua di un [[angelo]] o di [[Pneuma]] e, infine, come energia quasi personalizzata del Dio biblico (Cristo come Sapienza e ''Lógos'' di Dio), artefice della creazione e quindi come entità divina egli stesso, partecipe del Padre ma da lui personalmente distinto: cfr. Manlio Simonetti, ''Cristologia'' in ''Dizionario delle religioni''. Torino, Einaudi, 1993, p.173.</ref>
|Categorie = no
}}
Durante gli ultimi anni della sua vita, Gesù svolse l'attività di predicatore, [[Miracoli di Gesù|guaritore ed esorcista]] in [[Galilea]] e nella [[provincia romana]] della [[Giudea romana|Giudea]], nella [[regione storica]] della [[Palestina]].<ref group=Nota>Probabilmente i tre anni dal [[28]] al [[30]] (cfr. [[data di morte di Gesù]]).</ref><ref group=Nota>Fanno eccezione un soggiorno lungo la costa [[fenicia]], fra [[Tiro (Libano)|Tiro]] e [[Sidone]], e nella [[Decapoli]]; cfr. {{Cita passo biblico|Mc+7,24;31.Mt+15,21|nome=Mc 7,24.31; Mt 15,21}}</ref>
 
Gesù è un adattamento del nome [[aramaico]] יֵשׁוּעַ (''Yeshua'' in italiano [[Giosuè (nome)|Giosuè]]), che significa "[[Yahweh]] è salvezza" o "Yahweh salva".<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.behindthename.com/name/joshua|titolo=Joshua|editore=Behind the Name|accesso=31 maggio 2013}}</ref><ref>{{cita libro|autore=Holman References|titolo=Holman Illustrated Pocket Bible Dictionary|url=http://books.google.it/books?id=gt44XaOQotsC&pg=PA150&lpg=PA150&dq=meaning+name+jair&source=bl&ots=dxyaTJjLWN&sig=pFM1x_kv81STUKS2MXAAdajZJoA&hl=it&sa=X&ei=bNcFUKCbI-Hj4QS-jfHkCA&ved=0CDcQ6AEwAA#v=onepage&q=Jesus&f=false|editore=Pocket Reference Edition|p=190|isbn=978-1-58640-314-0}}</ref> Secondo la tradizione cristiana, le principali [[fonti testuali]] relative a Gesù sono i quattro [[vangeli canonici]] (''[[Vangelo secondo Matteo|Matteo]], [[Vangelo secondo Marco|Marco]], [[Vangelo secondo Luca|Luca]]'' e ''[[Vangelo secondo Giovanni|Giovanni]]''). Per quanto concerne le ricerche storiche sulla sua vita le principali fonti si trovano nel ''[[Nuovo Testamento]]'', in particolare nelle ''[[Lettere di Paolo]]'' e nei [[vangeli sinottici]],<ref group=Nota>{{citazione|Le fonti più importanti per [[Ricerca del Gesù storico|ricostruire la figura storica di Gesù]] sono presenti nel Nuovo Testamento – le [[lettere di Paolo]], i [[vangeli]] sinottici e le loro fonti, inclusa la [[fonte Q]], un'ipotetica raccolta di detti utilizzata da Matteo e Luca. Il Vangelo di Giovanni è di minore aiuto, così come i vari vangeli apocrifi, sebbene il Vangelo di Tommaso sembri contenere alcune [[pericopi]] iniziali ed indipendenti di Gesù. Le fonti non cristiane – lo storico ebraico Giuseppe, il Talmud babilonese, gli storici romani Tacito e Svetonio, e altri – fanno poco più che confermare l'esistenza e la crocifissione di Gesù sotto Ponzio Pilato, governatore Romano della Galilea.Gli studiosi sono in disaccordo sull'affidabilità delle fonti ancora esistenti e non concordano di conseguenza su quanto si possa sapere riguardo alla figura storica di Gesù. Discussioni sui metodi non hanno condotto al [raggiungimento del] consenso. Numerosi studiosi tentano di ricostruire [[Gesù storico|la figura storica di Gesù]] attraverso unità individuali e vari criteri di autenticità. Tali criteri non sono particolarmente affidabili. Sembra più sicuro basare le proprie conclusioni principali sugli schemi e sui temi più ricorrenti nelle varie fonti. È probabilmente in tali schemi e in tali temi che il Gesù storico è stato ricordato, se il suo ricordo è stato tramandato.|Dale C. Allison Jr., «Jesus», in ''Encyclopedia of Religion'', New York, MacMillan, 2005, vol. 7, p. 4848|The most important sources for Jesus are found in the New Testament—Paul and the synoptics and their sources, including Q, the hypothetical sayings source used by Matthew and Luke. The Gospel of John is of less help, as are the various apocryphal gospels, although the Gospel of Thomas seems to contain some early and independent sayings of Jesus. Non-Christian sources—the Jewish historian Josephus, the Babylonian Talmud, the Roman historians Tacitus and Suetonius, and others—do little more than confirm Jesus' existence and his crucifixion under Pontius Pilate. Scholars disagree on the reliability of the extant sources and so they do not concur on how much we can know about the historical Jesus. Discussions of method have led to no consensus. Many attempt to reconstruct Jesus by passing individual units through various criteria of authenticity. Such criteria are not particularly reliable. It seems safer to base one's major conclusions upon the larger patterns and themes that run throughout the various sources. It is probably in such patterns and themes, if anywhere, that the Jesus of history has been remembered.|lingua=en}}</ref> fonti che hanno trovato alcuni interessanti riscontri in ritrovamenti e studi archeologici.<ref>Cfr. in tal senso J.H. Charlesworth, ''Jesus and Archaeology'', 2006, e J.H. Charlesworth, ''Jesus within Judaism: New Light from Exciting Archaeological Discoveries'', ABRL 1, New York-London 1988.</ref> Gli ultimi secoli hanno visto infatti lo sviluppo di [[Ricerca del Gesù storico|ricerche]] volte a valutare l'[[Vangelo#Storicità dei vangeli canonici|attendibilità storica]] dei vangeli, inclusi gli elementi soprannaturali e [[miracolo]]si,<ref group=Nota>Il primo studioso ad offrire un approccio critico sul tema fu il deista e illuminista tedesco [[Hermann Samuel Reimarus]] (1694-1768) che, nel 1754 nel suo saggio ''Abhandlungen von den vornehmsten Wahrheiten der natürlichen Religion'', volle confutare la sussistenza dei miracoli nell'Antico e nel Nuovo Testamento.</ref> sia a ricostruire il profilo del [[Gesù storico]].
Le principali [[fonte testuale|fonti testuali]] relative a Gesù sono i quattro [[vangeli canonici]] ([[Vangelo di Matteo|Matteo]], [[Vangelo di Marco|Marco]], [[Vangelo di Luca|Luca]], [[Vangelo di Giovanni|Giovanni]]).
Con lo svilupparsi del moderno [[Ermeneutica biblica|metodo storico-critico]] sono comparsi numerosi studi volti a valutare l'effettiva attendibilità storica dei vangeli, in particolare relativamente agli elementi soprannaturali e miracolistici, e a ricostruire il reale [[Gesù storico]]. Alcuni studiosi ne negano l'esistenza, relegandolo alla sfera del [[Mito di Gesù|mito]].
 
I [[vangeli]] narrano la [[nascita di Gesù]] da [[Maria (madre di Gesù)|Maria vergine]], la [[Kerigma|predicazione]] focalizzata sulsull'annuncio del [[Regno dei Cieli]] e sull'amore al prossimo e realizzata con discorsi e [[Parabola di Gesù|parabole]] accompagnati da [[Miracoli di Gesù|miracoli]], e; narrano infine la sua [[Passione di Gesù|passione]], [[Crocifissione di Gesù|morte in croce]], [[Risurrezione di Gesù|risurrezione]] e [[Ascensione di Gesù|ascensione]] inal cielo. DaiI [[vangeli]] e dagligli altri scritti del [[''Nuovo Testamento]]'' identificano Gesù viene identificato con il [[Messia]] o [[Cristo]] atteso dal [[popolo ebraico]], ed è descritto comee il [[Figlio di Dio]] [[incarnazione|fatto uomo]]. Le [[Nuovo Testamento|neotestamentarie]] [[lettere''Lettere paoline]]di Paolo'' esaltano il [[Salvezza (Bibbiareligione)|valore salvifico]] della sua morte e risurrezione. LaPer successivale tradizioneprincipali [[cristianesimo|cristiana]]confessioni loreligiose hacristiane dichiaratoè la seconda persona della [[Trinità (cristianesimo)|Trinità]], assieme al [[Dio Padre|Padre]] e allo [[Spirito Santo]], e "[[Consustanzialità|vero Dio e vero uomo]]".<ref group=Nota>{{Citazione|From early times, Christians worshiped Jesus. John’s gospel already speaks of him as divine (1:1–4), and the dominant Christian tradition makes Jesus’ deity an article of faith. So just as human beings always make gods in their own image, so too have Christians done with Jesus.|[[Dale C. Allison]]. «Jesus» in ''Encyclopedia of Religion'', vol. 7. New York, Macmillan, 2005, p. 4843 }}</ref>
 
Dai vangeli appare come la predicazione e l'operato di Gesù riscosseroabbiano riscosso nella società ebraica del tempocoeva un successo limitato successoe circoscritto territorialmente ma che ha, principalmentesecondo trale ifonti canoniche, raggiunto vari strati della società soprattutto cetiquelli più bassi. Infatti, come Gesù stesso diceva, lui preferiva rivolgersi ai peccatori piuttosto che ai giusti. Non era raro infatti vederlo in compagnia di [[Pubblicano|pubblicani]] e prostitute che allora erano considerati come degli scarti della società. Il breve periodo della sua predicazione si concluse con la morte in [[croce]], volutarichiesta, secondo i vangeli, dalle autorità ebraiche del [[Sinedrio]], ema suggellatairrogata dalladall'autorità di Roma (che riservava agli schiavi una tale sorte), su decisione finale del [[prefetto]] romano [[Ponzio Pilato]]. Dopo la morte, i seguaci di Gesù Cristo ne sostennero la risurrezione e diffusero il messaggio della sua predicazione subendo anche persecuzioni; infatti, Gesù stesso dice nel Vangelo a chi ancora oggi vuole mettersi alla sua sequela: "come hanno perseguitato me perseguiteranno anche voi ". I suoi seguaci comunque ne hanno fatto una delle figure che ha esercitato maggiore influenza sulla [[cultura occidentale]].
Dopo la morte i seguaci di Gesù ne sostennero la [[risurrezione di Gesù|risurrezione]] e diffusero il messaggio della sua [[kerigma|predicazione]], facendone uno delle figure che hanno esercitato maggiore influenza sulla [[cultura occidentale]], e non solo
|Categorie = [[Categoria:Gesù Cristo]][[Categoria:Personaggi del Nuovo Testamento]][[Categoria:Personaggi citati nella Divina Commedia (Paradiso)]][[Categoria:persone giustiziate]][[Categoria:Profeti islamici]]
}}
{{TOChidden}}
==Fonti testuali==
{{vedi anche|Lettere di Paolo|Vangeli canonici|Vangeli apocrifi|Fonti storiche non cristiane su Gesù|Testimonium Flavianum}}
Le fonti testuali relative a Gesù possono essere raggruppate in quattro tipologie:
* Le [[Lettere di Paolo|lettere paoline]], poi incluse nel [[Nuovo Testamento]]: scritte approssimativamente tra il 51 e il 63<ref>Vedi [[Bibbia TOB]], pp. 2919-2920.</ref> da [[Paolo di Tarso]], che non conobbe direttamente Gesù, rappresentano i documenti noti più antichi ma non contengono dati biografici su Gesù che possano risultare utili per studiarne la figura storica. Sono tuttavia testimonianza di come venisse descritto il personaggio Gesù alle più antiche comunità cristiane.
[[Image:P52 recto.jpg|right|thumb|200px|Il [[papiro P52]], scritto in [[lingua greca|greco]] e [[paleografia|paleograficamente]] datato attorno al 125, rappresenta il più antico manoscritto su Gesù. Contiene frammentariamente {{passo biblico|Gv18,31-33}} nel ''recto'' (davanti) e {{passo biblico|Gv18,37-38}} nel ''verso'' (dietro).]]
*I quattro [[vangeli canonici]] ([[Vangelo di Matteo|Matteo]], [[Vangelo di Marco|Marco]], [[Vangelo di Luca|Luca]], [[Vangelo di Giovanni|Giovanni]]). Secondo gli storici di ispirazione cristiana e alcuni laici tali scritti sono giunti alla forma attuale nella seconda metà del I secolo, dopo essere stati redatti in più versioni e preceduti da una decennale tradizione orale o di appunti scritti,<ref>Vedi [[Bibbia TOB]] (1975-1976): Matteo 80-90 d.C. (p. 2175); Marco 65-70 (p. 2261); Luca 80-90 (p. 2317); Giovanni fine I secolo (p. 2414). Così anche [[Corrado Augias]], [[Mauro Pesce]], ''Inchiesta su Gesù'', 2006, pp. 15-16.</ref> mentre per la maggioranza degli storici laici avrebbero raggiunto la loro forma definitiva, sempre a seguito di diverse redazioni, solo intorno alla metà del II secolo.<ref>Vedi [[Alfred Loisy]], ''Le origini del cristianesimo'', 1964, p. 55-59;161. Anche [[Ambrogio Donini]] (''Breve storia delle religioni'', 1991) ipotizza una datazione tra il 70 e la metà del II secolo.</ref> Raccontano dettagliatamente la vita pubblica di Gesù, cioè il periodo della predicazione negli ultimi anni della sua vita, mentre sulla sua vita privata precedente forniscono scarne informazioni. Rappresentano i principali documenti sui quali converge il lavoro [[ermeneutico]] degli storici. In epoca moderna si sono sviluppate differenti correnti di pensiero circa l'effettiva attendibilità dei [[vangeli]] e la [[storicità di Gesù]].
*I [[vangeli apocrifi]]. Generalmente non sono accolti dagli studiosi come fidati testimoni del Gesù storico<ref>Cf. Luigi Moraldi, ''Tutti gli apocrifi del Nuovo Testamento. Vangeli'', 1994, p. 31: circa gli apocrifi, "il valore storico diretto (relativo cioè a Gesù e alla Chiesa delle origini) è, generalmente parlando, assai tenue, e il più delle volte nullo".</ref> (data la composizione tarda, a partire dalla metà del [[II secolo]], sono al più utili per ricostruire l'ambiente religioso dei secoli successivi a Gesù<ref>Cf. Luigi Moraldi, ''Tutti gli apocrifi del Nuovo Testamento. Vangeli'', 1994, p. 31: "(gli apocrifi permettono) un contatto diretto con i sentimenti, gli stati d'animo, le reazioni, le ansie, gli ideali di moltissimi cristiani d'Oriente e di Occidente, ci rivelano le tendenze, le correnti morali e religiose di moltissime chiese, o almeno di larghi strati di esse, completando, supplendo e a volte rettificando quanto ci è giunto da altre fonti".</ref>), anche per il genere letterario [[favola|favolistico]]-[[leggenda]]rio che contraddistingue gran parte delle loro narrazioni.<ref>Cf. Geno Pampaloni, ''La fatica della storia'', in ''I Vangeli apocrifi'', a cura di Marcello Craveri, 1969, pp. XIII-XXVIII, in particolare: "La materia narrativa (degli apocrifi) è assai ricca di colorito romanzesco, da antica fiaba popolare... il miracolo, come accade negli scrittori intimamente poveri di fantasia, è chiamato in causa di continuo, e si mescola quasi ingenuo lustrino al povero realismo degli scenari. È un miracolo che agisce con automatismo implacabile, penoso, senza altro significato che il suo stesso prodigio. Non ha accento spirituale, ma solo il peso, assoluto, del Potere" (p. XVII); "Dietro gli Apocrifi senti l'ansito grosso dell'approssimazione, l'impazienza della meraviglia, lo stupore di una fede che si confessa come un amore" (p. XXVII).</ref> La loro testimonianza è variegata:
**I cosiddetti [[vangeli apocrifi#Vangeli dell'infanzia|vangeli dell'infanzia]] (quali il [[Vangelo dell'infanzia di Tommaso|Tommaso]] e il [[Vangelo dello pseudo-Matteo|Matteo]]) presentano un carattere abbondantemente e gratuitamente miracolistico che sfocia spesso nel magico-fiabesco, in netto contrasto con la sobrietà dei quattro vangeli canonici. Gesù appare come un bimbo prodigio, talvolta capriccioso e vendicativo.
**I [[Vangeli apocrifi#Vangeli gnostici|vangeli gnostici]] (tra i quali il [[Libro segreto di Giacomo|Giacomo]], il [[Vangelo di Filippo|Filippo]] e il [[Vangelo di Tommaso|Tommaso]]), contenenti prevalentemente rivelazioni private e inedite espresse in raccolte di ''loghia'' (detti), dipingono Gesù come una particella di divino intrappolata nella carne, insegnante ad abbandonare la carne e la materialità per raggiungere la salvezza (vedi [[gnosticismo]]).
**I cosiddetti [[Vangeli apocrifi#Vangeli della passione|vangeli della passione]] (ad esempio [[Vangelo di Pietro|Pietro]], [[Vangelo di Nicodemo|Nicodemo]]) non aggiungono molto alle descrizioni della passione contenute nei [[vangeli canonici]], caratterizzandosi però dall'intento di discolpare [[Ponzio Pilato]] facendo ricadere la colpa della morte di Gesù sulle autorità religiose e sul popolo ebreo.
*[[Fonti storiche non cristiane su Gesù]]. In alcune opere di autori antichi non cristiani si trovano alcuni sporadici accenni a Gesù o ai suoi seguaci, dei quali il più antico è il cosiddetto [[Testimonium Flavianum]]. Alcuni storici, tra cui E.Schürer <ref>''The History of the Jewish People in the Age of Jesus Christ (175 B.C.- A.D. 135)'', 4 vols., Edinburgh: T.& T.Clark, 1973-87.</ref> e H. Chadwick<ref>''The Early Church'', 2nd edition, London: Penguin, 1993</ref>, considerano tali riferimenti come [[interpolazioni]] tardive di copisti cristiani.
 
[[Gesù nell'ebraismo|Secondo il punto di vista ebraico]], Gesù è stato un [[predicatore]] itinerante, ma non il Messia atteso; non era Figlio di Dio, non ha compiuto miracoli e, dopo la morte in croce, non è risorto né asceso al cielo. [[Gesù nell'islam|La visione islamica]] della figura di Gesù lo presenta come uno dei maggiori profeti venuti prima di [[Maometto]]; nacque verginalmente, compì dei miracoli (per volere divino), non morì, ascese al Cielo, deve tornare alla fine dei tempi quando sconfiggerà l'[[anticristo]],<ref>Ahmad V. Abd al Waliyy, Islam. L'altra civiltà, Mondadori, 2001, pp. 280-281</ref> ma non poteva essere Dio, poiché quest'ultimo – secondo l'[[Āyāt|''āya'']] 3 della ''[[sūra]]'' CXII –, «non ha generato, né fu generato».<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://quran.com/it/112|titolo=sura Al-Ikhlas - 1-4|sito=Quran.com|accesso=2025-02-16}}</ref>
== Nome ed epiteti di Gesù ==
{{vedi anche|Nome ed epiteti di Gesù|Uffici di Cristo}}
[[Immagine:Ichthys.svg|thumb|180px|right|Il simbolo del pesce, ricorrente nella iconografia cristiana antica. Il termine "pesce" in greco ἰχθύς (''ichthýs'') è l'[[acronimo]] di Ἰησοῦς Χριστός Θεοῦ Ὑιός Σωτήρ (''Iēsoùs Christòs Theoù Yiòs Sōtèr''), "Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore".]]
 
Molti movimenti religiosi contemporanei hanno elaborato una propria interpretazione, [[eterodossia|eterodossa]] e anche originale, su Gesù.<ref group=Nota>Ad esempio quei movimenti che vanno sotto la denominazione di ''Jesus Movement'' sorti negli Stati Uniti a partire dagli anni sessanta. Cfr. David Di Sabatino. ''The Jesus People Movement: An Annotated Bibliography and General Resource''. Westport, Conn., 1999. E anche Ronald Enroth, Edward Ericson e C. Breckinridge Peters. ''The Jesus People: Old Time Religion in an Age of Aquarius''. Grand Rapids, Mich., 1972.</ref>
Nei libri del [[Nuovo Testamento]], scritti in [[lingua greca|greco]], Gesù è indicato oltre che col nome proprio da vari [[epiteto|epiteti]] e [[titolo|titoli]] (elencazione per maggiore ricorrenza):
* "Gesù".<ref>[[lingua ebraica|Ebraico]] יְהוֹשֻׁעַ (''Yĕhošūa' ''), [[aramaico]] יֵשׁוּעַ (''Yēšūa' ''), [[lingua greca|greco]] Ἰησοῦς (''Iēsous''), [[latino]] ''Iesus'', [[lingua araba|arabo]] عيسى (''‘Isā'').</ref> Il nome proprio significa letteralmente "[[Tetragramma biblico|YH(WH)]] (è) salvezza".<ref>Cf. F. Scerbo, ''Lessico dei nomi propri ebraici del Vecchio Testamento con interpretazione del significato etimologico'', Firenze 1913.</ref> Era un nome abbastanza comune tra i giudei dell'epoca.
 
== Fonti testuali ==
* "[[Cristo]]". Significa letteralmente "unto" e corrisponde all'[[ebraico]] [[Messia]]. All'epoca di Gesù il Cristo-Messia era l'inviato di Dio atteso dal popolo ebraico, dal quale ci si aspettava in particolare il riscatto sociale e politico dalla dominazione romana.
[[File:P52 recto.jpg|min|verticale|<div class=plainlinks style="text-align:left;">Il [[papiro P52]], scritto in [[Lingua greca|greco]] e [[paleografia|paleograficamente]] datato attorno all'anno 125, è attualmente riconosciuto come il più antico documento riguardante Gesù che ci sia pervenuto.<ref group=Nota>Molto controversa è invece l'attribuzione del papiro [[7Q5]], ritrovato a [[Qumran]], che risale almeno al [[50 d.C.]]: secondo alcuni studiosi, conterrebbe {{Cita passo biblico|Mc|6,52-53}}; ma la necessità di giustificare molte incongruenze col testo tràdito spinge molti altri papirologi a negargli tale attribuzione — che, se confermata, dovrebbe arretrare di qualche decennio la presunta data di composizione del [[Vangelo secondo Marco]].</ref> Contiene frammentariamente {{passo biblico|Gv|18,31-33}} nel ''recto'' (la presente immagine) e {{passo biblico|Gv|18,37-38}} nel ''verso''.</div>]]
Le fonti testuali relative a Gesù possono essere raggruppate in quattro tipologie:
* le [[lettere paoline]] incluse nel Nuovo Testamento: scritte approssimativamente tra il 51 e il 63<ref>Vedi [[Bibbia TOB]], pp. 2919-2920.</ref> da [[Paolo di Tarso]], che non conobbe direttamente Gesù, rappresentano i documenti noti più antichi, ma contengono pochi dati [[Biografia|biografici]] sulla figura storica di Gesù. Le lettere non sono infatti finalizzate a fornire un resoconto completo di atti o insegnamenti, ma costituiscono tuttavia una testimonianza rilevante di come venisse tramandata e percepita l'esperienza gesuana nelle più antiche comunità cristiane;
* i quattro vangeli canonici (Matteo, Marco, Luca e Giovanni). I primi tre, i cosiddetti [[sinottici]], scritti nella seconda metà del I secolo sono stati preceduti da una tradizione orale e da appunti scritti.<ref group=Nota>La datazione al I secolo è proposta dalla maggior parte degli studiosi. Vedi p.es. [[Bibbia TOB]] (1975-1976): Matteo 80-90 d.C. (p. 2175); Marco 65-70 (p. 2261); Luca 80-90 (p. 2317); Giovanni fine I secolo (p. 2414). Datazioni ancora più alte sono state proposte da J.A.T. Robinson, Carsten Thiede, così anche [[Corrado Augias|Augias]]-[[Mauro Pesce|Pesce]], ''op. cit.'', pp. 15-16. La scuola della "Formgeschicte" ha suggerito datazioni più avanzate: i vangeli avrebbero raggiunto la loro forma definitiva, anche a seguito di diverse redazioni, solo intorno alla metà del [[II secolo]](Vedi [[Alfred Loisy]], ''Le origini del Cristianesimo'', 1964, p. 55-59;161. [[Ambrogio Donini|Donini]] (''op. cit.'') ipotizza una datazione tra il 70 e la metà del II secolo.)</ref> Il testo di Giovanni ha invece una datazione più avanzata, tra la fine del I e l'inizio del II secolo. I quattro vangeli raccontano dettagliatamente la vita pubblica di Gesù, cioè il periodo della predicazione negli ultimi anni della sua vita, mentre sulla sua vita privata precedente forniscono informazioni piuttosto scarne. Rappresentano i principali, ma non gli unici, documenti sui quali converge il lavoro [[ermeneutico]] degli storici. In epoca moderna si sono sviluppate differenti correnti di pensiero sull'attendibilità dei vangeli come resoconti storici e sulle metodologie da utilizzare per la loro analisi;
* i [[vangeli apocrifi]]. La maggior parte di essi non è considerata dagli studiosi una testimonianza del Gesù storico<ref group=Nota>[[Luigi Moraldi|Moraldi]], ''op. cit.'', p. 31: circa gli apocrifi, «il valore storico diretto [relativo cioè a Gesù e alla Chiesa delle origini] è, generalmente parlando, assai tenue, e il più delle volte nullo».</ref> (data la composizione tarda, a partire dalla metà del [[II secolo]], sono al più utili per ricostruire l'ambiente religioso dei secoli successivi a Gesù),<ref group=Nota>[[Luigi Moraldi|Moraldi]], ''op. cit.'', p. 31: «[gli apocrifi permettono] un contatto diretto con i sentimenti, gli stati d'animo, le reazioni, le ansie, gli ideali di moltissimi cristiani d'Oriente e di Occidente, ci rivelano le tendenze, le correnti morali e religiose di moltissime chiese, o almeno di larghi strati di esse, completando, supplendo e a volte rettificando quanto ci è giunto da altre fonti».</ref> anche per il genere letterario [[Favola|favolistico]]-[[leggenda]]rio che contraddistingue gran parte delle loro narrazioni.<ref group=Nota>Geno Pampaloni, ''La fatica della storia'', in Craveri, ''op. cit.'', pp. XIII-XXVIII, in particolare: «La materia narrativa [degli apocrifi] è assai ricca di colorito romanzesco, da antica fiaba popolare [...] il miracolo, come accade negli scrittori intimamente poveri di fantasia, è chiamato in causa di continuo, e si mescola quasi ingenuo lustrino al povero realismo degli scenari. È un miracolo che agisce con automatismo implacabile, penoso, senza altro significato che il suo stesso prodigio. Non ha accento spirituale, ma solo il peso, assoluto, del Potere» (p. XVII); «Dietro gli Apocrifi senti l'ansito grosso dell'approssimazione, l'impazienza della meraviglia, lo stupore di una fede che si confessa come un amore» (p. XXVII).</ref> Di particolare interesse per gli storici si è comunque rivelato il ritrovamento del [[Vangelo di Tommaso]]. La testimonianza degli apocrifi è variegata:
** i cosiddetti [[vangeli dell'infanzia]] (quali il [[Vangelo dell'infanzia di Tommaso]], da non confondersi con il testo gnostico attribuito all'apostolo, e il [[Vangelo dello pseudo-Matteo]]) presentano un carattere abbondantemente e gratuitamente miracolistico che sfocia spesso nel magico-fiabesco. Gesù appare come un bimbo prodigio, talvolta capriccioso e vendicativo;
** i [[Vangeli apocrifi#Vangeli gnostici|vangeli gnostici]] (tra i quali il [[Libro segreto di Giacomo]], il [[Vangelo secondo Filippo]] e il Vangelo di Tommaso), contenenti prevalentemente rivelazioni private e inedite espresse in raccolte di ''loghia'' (detti), descrivono Gesù come una particella di divino intrappolata nella carne: il suo insegnamento mira ad abbandonare la materialità per raggiungere la salvezza;<ref>Vedi in merito [[Gnosticismo]].</ref>
** i cosiddetti [[Vangeli apocrifi#Vangeli della passione|vangeli della passione]] (ad esempio il [[Vangelo di Pietro]] e il [[Vangelo di Nicodemo]]) non aggiungono molto alle descrizioni della passione contenute nei vangeli canonici, caratterizzandosi però con l'intento di discolpare Ponzio Pilato e far ricadere la colpa della morte di Gesù sulle autorità religiose e sul popolo ebreo;
* [[fonti storiche non cristiane su Gesù]]. In alcune opere di autori antichi non cristiani ([[Tacito]], [[Flavio Giuseppe]], [[Plinio il Giovane]], [[Luciano di Samosata]]) si trovano accenni a Gesù o ai suoi seguaci. Uno dei documenti più antichi è il cosiddetto ''[[Testimonium Flavianum]]'', che diversi storici<ref>Tra questi [[Emil Schürer]] (''The History of the Jewish People in the Age of Jesus Christ (175 B.C.- A.D. 135)'', 4 voll., Edimburgo, T. & T. Clark, 1973-87) e [[Henry Chadwick]] (''The Early Church'', Londra, Penguin, 1993<sup>2</sup>).</ref> ritengono però oggetto di [[interpolazioni]] tardive di copisti cristiani.
 
Uno dei più antichi artefatti archeologici correlabili a Gesù è la cosiddetta ''[[Iscrizione di Nazareth]]''. Scavi condotti negli ultimi due secoli hanno inoltre fornito riscontri archeologici relativi a [[Iscrizione di Pilato|Ponzio Pilato]] e ad altri personaggi citati nei vangeli ([[Caifa]], [[Simone di Cirene]]), nonché a luoghi quali, ad esempio, la [[Piscina di Siloe]] e la [[Piscina di Betzaeta]]. È inoltre documentata la pratica della [[crocifissione]] nella [[Gerusalemme]] del [[I secolo]].<ref group=Nota>Nel 1968 sono stati ritrovati a Gerusalemme, in un ossario del I secolo, i resti di un uomo crocifisso, di nome [[Yehohanan ben Hagkol]] (Cfr. Paul L. Maier, ''In the Fullness of Time. A Historian Looks at Christmas, Easter and the Eraly Church'', Kregel Publications, 1997, p. 165. In italiano, G. Ravasi - G. Perego, ''Atlante biblico'', Ed. San Paolo, 2009, pp. 152 e 157).</ref>
* "[[Signore (Bibbia)|Signore]]" Usato soprattutto in [[Atti degli Apostoli|Atti]] e nelle Lettere. Il titolo onorifico, nel [[greco classico]] privo di valore religioso, è particolarmente significativo applicato a Gesù in quanto è il termine col quale la traduzione greca della [[Septuaginta|Settanta]] rende il prototermine [[testo masoretico|masoretico]] [[ebraico]] יהוה ([[YHWH]]), cioè il nome proprio di [[Dio]].
 
== Nome ed epiteti di Gesù ==
* "[[Figlio dell'uomo]]". Nella tarda tradizione ebraica l'espressione aveva una forte connotazione [[messianismo|messianico]]-[[escatologia|escatologica]].
{{vedi anche|nome ed epiteti di Gesù|ministero di Gesù|cristogramma|uffici di Cristo}}
 
[[File:Ichthys.svg|min|verticale=1.4|Il [[Ichthys|simbolo del pesce]], ricorrente nella [[Iconografia cristiana delle origini|iconografia cristiana antica]]. Il termine "pesce" in greco ἰχθύς (''ichthýs'') è l'[[acronimo]] di Ἰησοῦς Χριστός Θεοῦ Ὑιός Σωτήρ (''Iēsoùs Christòs Theoù Yiòs Sōtèr''), "Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore".]]
* "[[Figlio di Dio]]". Nell'[[Antico Testamento]] l'espressione indica una relazione stretta e indissolubile tra Dio e un uomo o una comunità umana. Nel [[Nuovo Testamento]] il titolo si riveste di un nuovo significato, indicando una filiazione vera e propria (vedi {{passo biblico|Lc1,26-38}}).
Nei libri del Nuovo Testamento, scritti in [[greco ellenistico]], Gesù è indicato come Ἰησοῦς (''Iésous''), che è la resa in greco del suo nome {{lang-he|יְהוֹשׁ֫וּעַ}} (''Yĕhošūa'', contratto in ''Joshua'') a sua volta composto da {{lang-he|יְהֹוָה}} (Yahweh, nome proprio del Dio d'Israele) e {{lang-he|יָשַׁע}} (''yasha'', salvezza) quindi con il significato di "Dio è la salvezza" oppure "Dio è salvezza".<ref group="Nota">[[Aramaico]] יֵשׁוּעַ (''Yēšūa''), [[Lingua latina|latino]] Iesus, [[Lingua araba|arabo]] عيسى (''ʿĪsā'').</ref> Era un nome piuttosto comune tra i [[Giudaismo|giudei]] dell'epoca, reso in italiano anche (in riferimento ad altre persone) come Giosué.<ref>Cfr. [[Giosuè (Bibbia)]].</ref>
 
* "[[Re]]". L'attributo della regalità era correlato al [[Messia]], che era considerato discendente ed erede del [[Davide (Bibbia)|Re Davide]]. Gesù, pur identificandosi come Messia, non si è però attribuito le prerogative politiche che questo comportava (vedi {{passo biblico|Gv6,15;18,36}}).
 
Oltre che col nome proprio, Gesù viene indicato anche con vari [[Epiteto|epiteti]] e [[Titolo (onomastica)|titoli]] (l'elenco è in ordine decrescente di frequenza):
Alti titoli sono [[rabbino|Rabbi]]-Maestro, [[Profeta]], [[Sacerdote]], Nazoreo, [[Nazaret|Nazareno]], [[Dio]], [[Logos|Verbo]], Figlio di [[San Giuseppe (padre putativo di Gesù)|Giuseppe]], [[Emmanuele]].
* "[il] [[Cristo]]". In lingua greca [ὁ] Χριστός ([ho] ''CHristós''), da χρίω (''chrío''), «ungere»: "[l']unto", "[il] consacrato" (per mezzo dell'olio d'oliva, spalmato o versato sul capo)<ref group=Nota>Cfr. 1 Re 19,16; Levitico 8,12; Salmi 133,2; 1 Samuele 10,1, 16,13; 2 Samuele 2,4, 5,3.L'unzione con olio era un mezzo di consacrazione sia per sacerdoti che per re</ref> a sua volta traduzione dall'[[ebraico]] {{lang|he|מָשִׁ֫יחַ}} (''māšîăḥ '') sempre nel significato di "unto". All'epoca di Gesù, il Cristo-Messia era l'inviato di Dio atteso dal popolo ebraico, dal quale ci si aspettava in particolare il riscatto sociale e politico dalla dominazione romana.<ref>«Messia», in ''Enciclopedia di Filosofia''. Garzanti, Milano, 2007, pp. 709-10.</ref>
* "[[Signore (Bibbia)|Signore]]". In greco κύριος ([[Kyrios (termine biblico)|Kyrios]]), usato soprattutto negli [[Atti degli Apostoli]] e nelle Lettere. Il titolo onorifico, nel [[greco classico]] privo di valore religioso, è particolarmente significativo applicato a Gesù, in quanto è il termine col quale la traduzione greca dei [[Septuaginta|Settanta]] rende il prototermine [[Testo masoretico|masoretico]] ebraico {{lang|he|יהוה}} ("[[Tetragramma biblico|YHWH]]"), cioè il nome proprio di [[Dio]], perlomeno nelle trascrizioni a noi pervenute.
* "[[Figlio dell'uomo]]". In greco υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου (''hyios tou anthrōpou''). Nella tarda tradizione ebraica l'espressione כבר אנש (''kevar enash'', figlio dell'uomo) aveva anche una connotazione [[Messianismo|messianico]]-[[escatologica]].<ref group=Nota>
{{Citazione|The eschatological figure commonly identified with the Messiah occurs in chapter 7 of the Book of Daniel in a vision which is explained by the angel in a collective way as the holy ones of the most high, i.e., Israel or the pious among them. The author of Daniel based himself upon a more ancient tradition according to which the title son of man was a designation of a special eschatological figure. This idea existed possibly by the third century B.C.E.; the designation “man” for messiah already occurs in the Greek translation of the Pentateuch (see *Messiah) of this period.|[[David Flusser]]}}</ref>
* "Figlio di Dio". In greco υἱὸς τοῦ θεοῦ (''hyios tou theou''). Nell'[[Antico Testamento]] l'espressione ad esempio והוא יהיה־לי לבן (''vehu yihyeh-li leven'', "egli diverrà mio figlio", pronunciato da Dio e riferito all'erede della casa di Davide in II Samuele 7,14) indica una relazione stretta e indissolubile tra Dio e un uomo o una comunità umana. Nel Nuovo Testamento il titolo si riveste di un nuovo significato, indicando una filiazione vera e propria.<ref>Vedi in merito {{Cita passo biblico|Lc|1,26-38}}.</ref>
* "[[Re]]". L'attributo della regalità era correlato al [[Messia]], che era considerato discendente ed erede del [[re Davide]]. Gesù, pur identificandosi come Messia, non si è però attribuito le prerogative politiche che questo comportava.<ref>Vedi in merito {{Cita passo biblico|Gv|6,15;18,36}}.</ref>
 
Altri titoli sono Messia, [[Rabbino|Rabbi]], [[Profeta]], [[Sacerdote]], [[Nazoreo]], [[Nazareth|Nazareno]], Dio, [[Logos|Verbo]], Figlio di [[San Giuseppe|Giuseppe]], [[Emmanuele]].
Inoltre, soprattutto da [[Vangelo secondo Giovanni|Giovanni]], vengono applicate a Gesù espressioni [[allegoria|allegoriche]] come: [[agnello]], agnello di Dio, agnello immolato; [[luce]], [[luce]] del [[mondo]]; [[pastore]], buon pastore, pastore grande; [[pane]] della vita, pane vivo, pane di Dio; [[vita]], autore della vita; [[Vitis|vite]]; ultimo [[Adamo]]; [[Porta (architettura)|porta]]; [[Strada|via]]; [[verità]].
 
Inoltre, soprattutto da Giovanni, vengono applicate a Gesù espressioni [[allegoria|allegoriche]] come: [[agnus Dei|agnello]], agnello di Dio, agnello immolato; [[luce]], luce del [[mondo]]; [[pastore]], buon pastore, pastore grande; [[pane]] della vita, pane vivo, pane di Dio; [[vita]], autore della vita; [[Vitis|vite]]; ultimo [[Adamo]]; [[porta]]; [[Strada|via]]; [[verità]].
==Vita di Gesù secondo i vangeli canonici==
<!-- QUESTA SEZIONE È UN RIASSUNTO. PER FAVORE NON ESTENDETELA TROPPO. La narrazione dei vari episodi è nelle voci di approfondimento linkate dai "Vedi anche" -->
I quattro [[vangeli canonici]] ([[Vangelo di Matteo|Matteo]], [[Vangelo di Marco|Marco]], [[Vangelo di Luca|Luca]], [[Vangelo di Giovanni|Giovanni]]) rappresentano le uniche fonti testuali antiche che descrivono dettagliatamente la vita di Gesù, soprattutto gli ultimi anni caratterizzati dal ministero pubblico. La nascita del moderno metodo storico-critico ha portato a esaminare criticamente i racconti evangelici, cercando di distinguerne il nucleo storico dagli aspetti leggendari e mitici (vedi paragrafo [[Gesù#Gesù nella storiografia moderna|Gesù nella storiografia moderna]]).
 
== Vita di Gesù secondo i vangeli canonici ==
Alcuni approfondimenti, in particolare relativamente a nascita, infanzia e giovinezza di Gesù, sono presenti anche nei [[vangeli apocrifi]]. Questi particolari tuttavia non sono riconosciuti dagli studiosi come storicamente fondati, sebbene abbiano influenzato più o meno ampiamente la tradizione artistica e devozionale cristiana.
<!-- Attenzione! Questa sezione è soltanto un riassunto. -->
I quattro vangeli canonici (Matteo, Marco, Luca e Giovanni) rappresentano le uniche fonti testuali antiche che descrivono dettagliatamente la vita di Gesù, soprattutto gli ultimi anni caratterizzati dal ministero pubblico. La nascita del moderno [[metodo storico-critico]] ha portato a esaminare criticamente i racconti evangelici, cercando di distinguerne il nucleo storico dagli aspetti leggendari e mitici.<ref>Vedi in merito il paragrafo [[#Gesù nella storiografia moderna|Gesù nella storiografia moderna]].</ref>
 
Alcuni approfondimenti, in particolare relativamente a nascita, infanzia e giovinezza di Gesù, sono presenti anche nei vangeli apocrifi. Questi particolari tuttavia non sono riconosciuti dagli studiosi come storicamente fondati.
La narrazione della vita e dell'insegnamento di Gesù procede nei quattro vangeli prevalentemente in modo parallelo, soprattutto tra i primi tre detti per questo "[[sinottici]]" (Matteo, Marco, Luca): un certo episodio è narrato da più vangeli, solitamente con alcune variazioni, ma sono presenti anche lacune o racconti propri di un singolo evangelista. In Giovanni mancano numerosi racconti presenti nei sinottici ma sono presenti anche alcune aggiunte proprie.
 
La narrazione della vita e dell'insegnamento di Gesù procede nei quattro vangeli prevalentemente in modo parallelo, soprattutto tra i primi tre (Matteo, Marco, Luca) —&nbsp;detti per questo "sinottici"&nbsp;—: un certo episodio è narrato da più vangeli, solitamente con alcune variazioni, ma sono presenti anche lacune o racconti propri di un singolo evangelista. In Giovanni mancano numerosi racconti presenti nei sinottici, mentre sono presenti svariate aggiunte proprie.
{| {{Prettytable|text-align=center}}
{| class="wikitable" style="margin:auto;clear:both;text-align:center;"
|+ Sinossi dei principali eventi della vita di Gesù<ref>Riadattamento riassuntivo di Angelico Poppi, ''Sinossi quadriforme dei quattro vangeli'', 1992.</ref>
|+ Sinossi dei principali eventi della vita di Gesù<ref>Riadattamento riassuntivo di Angelico Poppi. ''Sinossi quadriforme dei quattro vangeli''. 1992.</ref>
|- bgcolor="sandybrown"
|- style="background:sandybrown"
! [[Vangelo secondo Matteo|Matteo]]
! [[Vangelo secondo Marco|Marco]]
Riga 86 ⟶ 100:
| -
| -
| [[Prologo del Vangelo secondo Giovanni|Prologo teologico]] <small>({{passo biblico|Gv|1,1-18|libro=no}})</small>
| -
|-
| [[Genealogia di Gesù]] <small>({{passo biblico|Mt|1,1-17|libro=no}})</small>
| -
| [[Genealogia di Gesù]] <small>({{passo biblico|Lc|3,23-38|libro=no}})</small>
| -
| -
|-
| [[Annunciazione]] a [[Giuseppe (padre putativo di Gesù)|Giuseppe]] <small>({{passo biblico|Mt|1,18-25|libro=no}})</small>
| -
| [[Annunciazione]] a [[Maria (madre di Gesù)|Maria]] <small>({{passo biblico|Lc|1,26-38|libro=no}})</small>
| -
| -
|-
| Accenno alla [[Nascita di Gesù|nascita]] <small>({{passo biblico|Mt|1,25-2,1|libro=no}})</small>
| -
| [[Nascita di Gesù|Nascita]] <small>({{passo biblico|Lc|2,1-20|libro=no}})</small>
| -
| -
|-
| [[Epifania]] <small>({{passo biblico|Mt|2,1-12|libro=no}})</small>
| -
| -
Riga 115 ⟶ 129:
| -
| -
| [[PresentazioneCirconcisione di Gesù|Circoncisione]] e [[presentazione al tempioTempio]] <small>({{passo biblico|Lc|2,22-39|libro=no}})</small>
| -
| -
|-
| [[Fuga in Egitto]] e<br> />[[strage degli innocenti]] <small>({{passo biblico|Mt|2,13-23|libro=no}})</small>
| -
| -
Riga 127 ⟶ 141:
| -
| -
| [[Ritrovamento di Gesù al tempioTempio|Ritrovamento al tempioTempio]] <small>({{passo biblico|Lc|2,41-50|libro=no}})</small>
| -
| -
|-
| [[Battesimo di Gesù|Battesimo]] e<br> />[[Tentazioni di Gesù|tentazioni]] <small>({{passo biblico|Mt|3,13-4,11|libro=no}})</small>
| [[Battesimo di Gesù|Battesimo]] e<br /> [[Tentazioni di Gesù|tentazioni]] <small>({{passo biblico|Mc|1,9-13|libro=no}})</small>
| [[Battesimo di Gesù|Battesimo]] e<br /> [[Tentazioni di Gesù|tentazioni]] <small>({{passo biblico|Lc|3,21-22;4,1-13|libro=no}})</small>
| -
| -
|-
| Ministero pubblico <small>({{passo biblico|Mt|4,12-20,34;21,18-25,46|libro=no}})</small><br> />con alcune [[pericopi]] proprie.<ref group=Nota>Per esempio, [[parabola della zizzania]], [[parabola del servo spietato]], [[parabola degli operai nella vigna]], [[parabola delle vergini]].</ref>
| Ministero pubblico <small>({{passo biblico|Mc|1,14-10,52;11,20-13,37|libro=no}})</small>
| Ministero pubblico <small>({{passo biblico|Lc|4,14-19,27;20,1-21,38|libro=no}})</small><br /> con molte [[pericopi]] proprie.<ref group=Nota>Per esempio, [[risurrezione del figlio della vedova di Nain]], [[parabola del buon samaritano]], [[parabola del figlio prodigo]], [[parabola di Lazzaro e ildel ricco Epuloneepulone]], [[parabola del fariseo e del pubblicano]].</ref>
| Ministero pubblico <small>({{passo biblico|Gv|1,35-12,50;13,31-17,26|libro=no}})</small><br> />con moltissime [[pericopi]] proprie.<ref group=Nota>Per esempio, [[guarigione del cieco nato]], [[buonPericope del Buon Pastore|Buon pastorePastore]], [[risurrezione di Lazzaro]].</ref>
| "«parole e opere, segni e prodigi"»<br /><small>({{passo biblico|Rm15Rm|15,18-19}})</small>
|-
| [[Ingresso a Gerusalemme]] <small>({{passo biblico|Mt|21,1-11|libro=no}})</small>
| [[Ingresso a Gerusalemme]] <small>({{passo biblico|Mc|11,1-10|libro=no}})</small>
| [[Ingresso a Gerusalemme]] <small>({{passo biblico|Lc|19,29-44|libro=no}})</small>
| [[Ingresso a Gerusalemme]] <small>({{passo biblico|Gv|12,12-15|libro=no}})</small>
| -
|-
| [[Ultima cenaCena]] e<br> />istituzione dell'[[Eucaristia]] <small>({{passo biblico|Mt|26,26-29|libro=no}})</small>
| [[Ultima cena]]Cena e<br> />istituzione dell'[[Eucaristia]] <small>({{passo biblico|Mc|14,22-25|libro=no}})</small>
| [[Ultima cena]]Cena e<br> />istituzione dell'[[Eucaristia]] <small>({{passo biblico|Lc|22,15-20|libro=no}})</small>
| [[Ultima cena]]Cena e<br> />[[lavanda dei piedi]] <small>({{passo biblico|Gv|13,1-11|libro=no}})</small>
| [[Ultima cena]]Cena e<br> />istituzione dell'[[Eucaristia]] <br /><small>({{passo biblico|1Cor111Cor|11,23-26}})</small>
|-
| [[Processo di Gesù|Processo]], [[passione di Gesù|passione]] e [[morteMorte di Gesù|morte]] <small>({{passo biblico|Mt|26,30-27,66|libro=no}})</small>
| [[Processo di Gesù|Processo]], [[passione di Gesù|passione]] e [[morte di Gesù|morte]] <small>({{passo biblico|Mc|14,32-15,47|libro=no}})</small>
| [[Processo di Gesù|Processo]], [[passione di Gesù|passione]] e [[morte di Gesù|morte]] <small>({{passo biblico|Lc|22,39-23,56|libro=no}})</small>
| [[Processo di Gesù|Processo]], [[passione di Gesù|passione]] e [[morte di Gesù|morte]] <small>({{passo biblico|Gv|18-19|libro=no}})</small>
| -
|-
| [[Risurrezione di Gesù|Risurrezione]] e [[apparizioniApparizioni di Gesù|apparizioni]] <small>({{passo biblico|Mt|28,9-10|libro=no}})</small>
| [[Risurrezione di Gesù|Risurrezione]] e [[apparizioni di Gesù|apparizioni]] <small>({{passo biblico|Mc|16|libro=no}})</small>
| [[Risurrezione di Gesù|Risurrezione]] e [[apparizioni di Gesù|apparizioni]] <small>({{passo biblico|Lc|24,1-49|libro=no}})</small><br> />con la pericope propria dei [[discepoli di Emmaus]]
| [[Risurrezione di Gesù|Risurrezione]] e [[apparizioni di Gesù|apparizioni]] <small>({{passo biblico|Gv|20|libro=no}})</small>
| Altri testi del [[Nuovo Testamento]], ''passim''<ref group=Nota>Il più antico riferimento relativo alla risurrezione e alle apparizioni di Gesù è {{Cita passo biblico|1Cor|15,3-8}}: dellala [[Prima lettera ai Corinzi]], è infatti databile alla primavera del 56 (vedi [[Bibbia TOB]], p. 2608).</ref>
|-
| [[Apparizione in Galilea]] <small>({{passo biblico|Mt|28,16-17|libro=no}})</small>
| -
| -
| Apparizione in Galilea <small>({{passo biblico|Gv|21|libro=no}})</small>
| -
| [[Apparizione in Galilea]] <small>({{passo biblico|Gv|21}})</small>
| -
|-
| -
| [[Ascensione di Gesù|Ascensione]] <small>({{passo biblico|Mc|16,19|libro=no}})</small>
| [[Ascensione di Gesù|Ascensione]] <small>({{passo biblico|Lc|24,50-53|libro=no}})</small>
| -
| [[Ascensione di Gesù|Ascensione]] <small>({{passo biblico|At1At|1,6-11}})</small>
|-
|}
 
=== Annunciazione ===
{{vedi anche|Genealogiagenealogia di Gesù|San Giuseppe (padre putativo di Gesù)|Maria (madre di Gesù)|Annunciazione}}
[[ImmagineFile:ANGELICO, Fra AngelicoAnnunciation, 1437-46 043(2236990916).jpg|250pxsinistra|thumbmin|[[Beato Angelico]], ''[[Annunciazione del corridoio Nord|Annunciazione]]'', 1436–14451438–1445 circa, [[Firenze]].]]
Secondo il racconto del [[vangelo disecondo Luca]], una [[Verginità|vergine]] di nome [[Maria, madre di Gesù|Maria]], promessa sposa a [[San Giuseppe (padre putativo di Gesù)|Giuseppe]], discendente del [[Davide (Bibbia)|Re Davide]], ricevette a [[Nazaret]] di [[Galilea]] "«al tempo di [[Erode il Grande|re Erode]]"» una visita dell'[[Arcangelo Gabriele|angelo Gabriele]], che le [[Annunciazione|annunciò]] il concepimento di Gesù ({{passo biblico|Lc1,26-38|libro=no}}) .
 
Nel [[vangelo disecondo Matteo]], invece, il [[concepimento verginale di Maria]] è solo fugacemente accennato, mentre il protagonista è Giuseppe, che riceve da un angelo la rivelazione del concepimento soprannaturale di Maria ({{passo biblico|Mt1,18-25|libro=no}}).
 
=== Nascita ===
{{vedi anche|Natale|Nascitanascita di Gesù|Dataluogo di nascitaorigine di Gesù|Luogodata di nascita di Gesù}}
Sia Matteo che Luca collocano la nascita di Gesù a [[Betlemme]], in [[Giudea]], «al tempo di re Erode». Mentre Matteo vi dedica un breve accenno ({{passo biblico|Mt1,25-2,1|libro=no}}), Luca sviluppa la narrazione motivando il viaggio di Giuseppe e Maria da Nazaret a Betlemme con un [[Censimento di Quirinio|censimento]] indetto da [[Augusto]]<ref group=Nota>L'imperatore [[Augusto]] indisse tre censimenti universali, negli anni: [[28 a.C.]], [[8 a.C.]], [[14 d.C.]] (cfr. ''[[Res gestae divi Augusti]]'', 8, [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Augustus/Res_Gestae/2*.html testo LA, GRC, EN]). Quello cui si riferisce Luca è probabilmente il secondo.</ref> mentre governava [[Quirinio]] ({{passo biblico|Lc2,1-20|libro=no}}).
 
L'accenno a questo "primo censimento" di Quirinio rappresenta un problema di difficile soluzione: l'unico censimento (il "secondo"?) indetto da Quirinio che ci è noto da altre fonti storiche avvenne infatti nel 6 d.C., quando Erode il Grande era già morto (4 a.C.).
Sia [[Vangelo di Matteo|Matteo]] che [[Vangelo di Luca|Luca]] collocano la nascita di Gesù a [[Betlemme]], in [[Giudea]], "al tempo di [[Erode il Grande|re Erode]]". Mentre Matteo vi dedica un breve accenno ({{passo biblico|Mt1,25-2,1}}), Luca sviluppa la narrazione motivando il viaggio di Giuseppe e Maria da [[Nazaret]] a [[Betlemme]] con un "primo censimento" indetto da [[Quirinio]] ({{passo biblico|Lc2,1-20}}).
 
Non si conosce con esattezza la [[data di nascita di Gesù]]. La data tradizionale del [[Natale]] al 25 dicembre è tardiva ([[IV secolo]]), e ancor più tarda la datazione all'anno 1 a.C., in quanto risalente al monaco [[Dionigi il Piccolo]] ([[VI secolo]]).<ref group=Nota>L'anno successivo alla nascita di Gesù secondo Dionigi il Piccolo è stato preso come anno d'inizio del [[calendario giuliano]]-[[Calendario gregoriano|gregoriano]].</ref> Secondo la maggior parte degli studiosi contemporanei, la nascita va collocata negli ultimi anni di re Erode, attorno al 7-6 a.C.; verosimilmente l'evento può collocarsi all'epoca della centonovantaquattresima [[Olimpiade]], nell'anno 752 dalla [[fondazione di Roma]] e nel quarantaduesimo anno dell'impero di Cesare Ottaviano Augusto.<ref group=Nota>Propongono il 7-6 a.C. la [[Bibbia TOB]] (p. 2917), e la [[Bibbia di Gerusalemme]] (p. 2674); [[Rinaldo Fabris|Fabris]] (''op. cit.'', p. 91) propone il 6-5 a.C.; Davide Righi (''Storia della Chiesa antica'', p. 61) il 7-5 a.C.</ref>
L'accenno a un "primo censimento" indetto da [[Quirinio]] rappresenta un problema di difficile soluzione: l'unico censimento (il "secondo"?) indetto da Quirinio che ci è noto da altre fonti storiche fu fatto nel 6 d.C., quando [[Erode il Grande]] era già morto (4 a.C.).
 
=== Adorazione dei pastori ===
Non si conosce la precisa [[data di nascita di Gesù]]. La data tradizionale del [[Natale]] al [[25 dicembre]] è tardiva (IV secolo), e ancora più tardiva la datazione dell'anno [[1 a.C.]], fatto coincidere con l'inizio dell'[[era cristiana]] o [[era volgare]], in quanto risalente al monaco [[Dionigi il Piccolo]] nel VI secolo. Secondo la maggior parte degli studiosi contemporanei la nascita va collocata negli ultimi anni di re Erode, attorno al 6-7 a.C.<ref>Propongono il 6-7 a.C. la [[Bibbia TOB]], p. 2917, e [[Bibbia di Gerusalemme]], p. 2674; [[Rinaldo Fabris]] propone il 5-6 a.C. (''Gesù di Nazareth'', p. 91); [[Davide Righi]] propone il 5-7 a.C. (''Storia della Chiesa antica'', p. 61).</ref>
{{vedi anche|adorazione dei pastori}}
Il solo vangelo secondo Luca ({{passo biblico|Lc2,21-52|nome=2,21-52|libro=no}}) racconta l'episodio dell'[[adorazione dei pastori]]. La notte in cui nacque Gesù, un angelo apparve ad alcuni pastori che vegliavano all'aperto sorvegliando il gregge e disse loro che a Betlemme era nato un Salvatore e lo avrebbero trovato avvolto in fasce in una mangiatoia. I pastori andarono così a visitare Gesù.
 
=== Epifania ===
{{vedi anche|Epifania|Stella di Betlemme|Re Magi|Strage degli innocenti|Fugafuga in Egitto}}
[[ImmagineFile:Gerard van Honthorst 001.jpg|right|thumb|250pxmin|[[Gerard van Honthorst]], ''L'adorazione dei Magi'', [[1622]], [[Colonia (Germania)|Colonia]].]]
Dopo la nascita di Gesù il solo [[vangelo disecondo Matteo]] ({{passo biblico|Mt2|nome=cap.capitolo 2|libro=no}}) racconta la cosiddetta [["Epifania]]" (dal [[lingua greca|greco]] ''epifáneia'', "manifestazione"). Alcuni [[magi]] (tradizionalmente chiamati "[[Re Magi]]" e consideratiritenuti in numero di tre) vennero dall'oriente a [[Gerusalemme]], avendo visto "«il suo astro"» (tradizionalmente chiamatachiamato "[[Stella di Betlemme|stella cometa]]"), con l'intento di portare al nuovo re annunciato dall'astro [[oro]], [[incenso]] e [[mirra]]. Seguendo l'astro, trovarono Gesù a [[Betlemme]] e gli resero omaggio.
 
Il re [[Erode il Grande|Erode]], venutolovenuto a sapere di ciò, e temendo l'usurpazione del trono, ordinò l'uccisione di tutti i bambini di [[Betlemme]] sotto i due anni (fu la cosiddetta [[strage degli innocenti]]). Giuseppe però, avvertito in sogno da un angelo, fuggì in Egitto con Gesù e Maria.
 
Morto [[Erode il Grande|Erode]] (4 a.C.), i tre ritornarono nella terra d'Israele e si stabilirono a [[Nazaret]].
 
=== Infanzia ===
{{vedi anche|Bambinocirconcisione di Gesù|Presentazionepresentazione al tempioTempio|Ritrovamentoritrovamento di Gesù al tempioTempio}}
Il [[vangelo disecondo Luca]] ({{passo biblico|Lc2,21-52|nome=2,21-52}}) tralascia il racconto dell'[[Epifania]] e della successiva [[fuga in Egitto]] e riporta altri episodi non presenti nel Vangelo secondo Matteo. Dopo aver brevemente accennato alla [[circoncisione]] di Gesù, riportasi sofferma su due episodi:
* la [[Presentazionepresentazione aldi tempio|presentazione]]Gesù al [[tempio di Gerusalemme]], durante la quale il neonato venne venerato come [[Messia]] da [[Simeone il Giusto|Simeone]]<ref>Vedi (vediin merito: [[Nunc dimittis]]).</ref> e dalla [[profetessa Anna]]; dopo la cerimonia, la famiglia rientra a Nazaret;
* il [[ritrovamento di Gesù al tempio]]Tempio, episodio nel quale Gesù dodicenne si intrattenne nel [[tempio di Gerusalemme]] con i dottori della Legge, all'insaputa dei genitori, che lo ritrovarono dopo tre giorni.
 
=== Vita pre-pubblicaprima del ministero ===
[[File:First century Iudaea province.gif|min|Suddivisioni politiche della Palestina tra il 6 d.C. e la morte di Gesù: Giudea, Samaria e Idumea appartenevano alla provincia romana di Giudea; Galilea e [[Perea]] appartenevano alla tetrarchia di [[Erode Antipa]]]]
I vangeli non raccontano esplicitamente la vita di Gesù prima del suo ministero pubblico e nulla traspare dalle fonti storiche extracristiane. Alcune informazioni sono però desumibili da accenni sporadici contenuti nei racconti evangelici.
I vangeli non narrano esplicitamente la vita di Gesù prima del suo ministero pubblico come pure le altre fonti storiche non cristiane. Alcune informazioni sono però desumibili da accenni sporadici contenuti nei racconti evangelici.
 
====Professione Luogo di residenza ====
Circa il luogo di residenza, i Vangeli riferiscono che Gesù, durante la sua vita privata pre-ministeriale, viveva con la famiglia a Nazaret, in Galilea ({{passo biblico|Mt2,23;4,13;Mc1,9;Lc1,26;2,4;2,39.51;Gv1,45-46|libro=no}}).
[[Image:Sir John Everett Millais 002.jpg|250px||thumb|[[John Everett Millais]], ''Gesù nella casa dei suoi genitori'', 1850, [[Tate Gallery]] ([[Londra]]).]]
Quanto alla [[professione]], a [[Nazaret]] Gesù era conosciuto come "il figlio del carpentiere" [[Giuseppe (padre putativo di Gesù)|Giuseppe]] (vedi {{passo biblico|Mt13,55}}), "carpentiere" egli stesso (vedi {{passo biblico|Mc6,3}}). Il termine greco originario è ''tekton'' (vedi l'italiano "tecnico"), ampiamente [[polisemia|polisemico]], e può indicare carpentieri, falegnami, artigiani del legno, come anche muratori o tagliatori di pietre.<ref>Vedi [[Rinaldo Fabris]], ''Gesù di Nazareth'', 1983, p. 93.</ref> Questa attività artigianale gli ha verosimilmente garantito una relativa agiatezza ed autonomia economica che non lo ha fatto appartenere agli strati poveri della sua società.<ref>Vedi [[Rinaldo Fabris]], ''Gesù di Nazareth'', 1983, p. 94.</ref> Non ci è dato conoscere la dimensione della sua impresa artigianale, se cioè si trattasse di una piccola bottega rurale dedita ad aratri e gioghi, o invece di una media o medio-grande impresa costruttrice con apprendisti e garzoni, attiva in opere edilizie anche in città vicine come [[Zippori]] (6 km da Nazaret), che veniva ricostruita e ampliata in quegli anni da [[Erode Antipa]].
 
====Famiglia Professione ====
[[File:Sir John Everett Millais 002.jpg|min|sinistra|[[John Everett Millais]], ''Gesù nella casa dei suoi genitori'', 1850, [[Tate Gallery]], [[Londra]]]]
{{vedi anche|Fratelli di Gesù|Interpretazioni storiche sui fratelli di Gesù}}
Quanto alla [[professione]], a Nazaret Gesù era conosciuto come «il figlio del carpentiere» Giuseppe ({{passo biblico|Mt13,55|libro=no}}) e «carpentiere» egli stesso ({{passo biblico|Mc6,3|libro=no}}). Il termine greco originario è ''tekton'', ampiamente [[polisemico]], che indica carpentieri, falegnami, artigiani del legno, come anche muratori o tagliatori di pietre.<ref name=Fabris93>Vedi [[Rinaldo Fabris|Fabris]], ''op. cit.'', p. 93-94.</ref> Questa attività artigianale gli ha verosimilmente garantito una relativa agiatezza e autonomia economica, che non lo ha fatto appartenere agli strati poveri della sua società.<ref name=Fabris93/> Non ci è dato conoscere la dimensione della sua impresa artigianale, se cioè si trattasse di una piccola bottega rurale dedita ad aratri e gioghi, o invece di una media o medio-grande impresa costruttrice con apprendisti e garzoni, attiva in opere edilizie —&nbsp;anche magari in città vicine come [[Zippori]] (a 6&nbsp;km da Nazaret)&nbsp;—, che veniva ricostruita e ampliata in quegli anni da Erode Antipa.
Quanto alla [[famiglia]], il totale silenzio circa [[Giuseppe (padre putativo di Gesù)|Giuseppe]] durante il ministero di Gesù lascia ragionevolmente supporre che questi fosse già morto.<ref>Vedi [[Rinaldo Fabris]], ''Gesù di Nazareth'', 1983, p. 94.</ref> La madre [[Maria (madre di Gesù)|Maria]] invece, oltre che negli episodi dell'infanzia, compare numerose volte durante la predicazione pubblica di Gesù.
Nel [[Nuovo Testamento]] sono poi presenti diversi accenni a "[[fratelli di Gesù|fratelli]]" ([[Giacomo il Giusto|Giacomo]], [[Giuseppe (parente di Gesù)|Giuseppe]], [[Simone (parente di Gesù)|Simone]] e [[Giuda (parente di Gesù)|Giuda]]) e "sorelle" (anonime) di Gesù, che tuttavia non sono mai detti figli di Giuseppe o Maria. Data la sporadicità degli accenni e la [[polisemia]] del termine nelle lingue semitiche non è possibile risalire con certezza alla effettiva parentela di questi con Gesù, e sono state proposte diverse [[Interpretazioni storiche sui fratelli di Gesù|interpretazioni]]:
* la tradizione [[Chiesa cattolica|cattolica]], unitamente ai primi riformatori protestanti (soprattutto [[Lutero]], [[Giovanni Calvino|Calvino]] e [[Zwingli]]) li interpreta come [[cugini]];
* la tradizione [[Chiesa cristiana ortodossa|ortodossa]] li interpreta come [[Parentela#Fratellastro/sorellastra|fratellastri]];
* la maggior parte delle [[chiese protestanti]] contemporanee li interpreta come [[fratelli]] in senso proprio, negando il [[dogma]] della [[verginità]] di [[Maria (madre di Gesù)|Maria]] sostenuto da cattolici e ortodossi.
 
====Celibato Famiglia ====
{{vedi anche|SposaFamiglia di Gesù|Genealogia di Gesù|Linea di sangue di Gesù|Sacra Parentela|Legenda Aurea}}
Quanto a un eventuale matrimonio di Gesù, i [[vangeli canonici]] e le altre opere neotestamentarie non fanno alcuna menzione di una [[sposa di Gesù]] o di suoi figli, e la tradizione cristiana lo ha pertanto identificato come [[celibe]]. A supporto del suo celibato viene citato solitamente il detto di Gesù relativo all' "eunuchia per il regno" ({{passo biblico|Mt19,10-12}}). Alcuni studiosi<ref>Vedi per esempio William E. Phipps, ''Was Jesus Married? The Distortion of Sexuality in the Christian Tradition'', 1970; Schalom Ben Chorin, ''Bruder Jesus'', 1972.</ref> hanno però rilevato che la scelta celibataria di Gesù sarebbe incompatibile con l'ambiente giudaico del tempo, dove erano esaltati matrimonio e fecondità (vedi il comando di Dio in {{passo biblico|Gen1,28}}). Al tempo di Gesù però gli [[esseni]], concentrati a [[Qumran]] ma diffusi in tutta la società israelita, praticavano un celibato ascetico.<ref>Vedi [[Giuseppe Flavio]], ''La guerra giudaica'', II,8,2 ([http://en.wikisource.org/wiki/The_War_of_the_Jews/Book_II#Chapter_8 testo inglese]): "Presso di loro (gli esseni) il matrimonio è spregiato, e perciò adottano i figli degli altri quando sono ancora disciplinati allo studio e li considerano persone di famiglia e li educano ai loro principi. Non è che condannino il matrimonio e l'aver figli, ma si difendono dalla lascivia delle donne perché ritengono che nessuna rimanga fedele a uno solo".</ref>
 
Quanto alla [[famiglia]], il totale [[Argomento del silenzio|silenzio]] circa Giuseppe durante il ministero di Gesù lascia ragionevolmente supporre che questi fosse già morto.<ref name=Fabris93/> La madre Maria, invece, oltre che negli episodi dell'infanzia, compare numerose volte durante la predicazione pubblica di Gesù e anche in occasione della sua crocifissione.
Nel [http://www.intratext.com/IXT/ITA0459/_PW.HTM c. 32] e nel [http://www.intratext.com/IXT/ITA0459/_P1J.HTM c. 55] dell'[[apocrifo]] [[vangeli gnostici|gnostico]] [[vangelo di Filippo]], databile al più presto alla seconda metà del II secolo, è accennato l'amore tra Gesù e [[Maria Maddalena]]. Entrambi sono descritti come l'incarnazione di [[eone (gnosticismo)|eoni]] divini (Soter e Sofia), e dalla loro unione sono derivati gli angeli. Il senso dei passi dunque non è storico ma va inteso all'interno dell'elaborata teologia gnostica.<ref>Vedi Marcello Craveri, ''I vangeli apocrifi'', 1969, nota 3 a p. 521: "L'unione perfetta dei due eoni Soter/Sofia è il motivo del maggior affetto dimostrato da Gesù a Maria Maddalena".</ref>
 
Gesù discendeva per parte di padre dal re Davide di Israele (sebbene non sia mai stata chiarita quale delle [[Genealogia di Gesù#Generazioni da Davide a Giuseppe|due linee di successione indicate nei vangeli]] sia quella giusta e se i suoi antenati siano a un certo punto fuggiti a [[Babilonia (città antica)|Babilonia]] o meno) e per parte di madre dalla tribù di [[Leviti|Levi]] (attraverso il padre di [[Sant'Anna]]). Durante il medioevo e il rinascimento si sviluppò tutta una tradizione di "[[Sacra Parentela|sacra parentela]]" attorno alla figura di Gesù, a cui contribuì la cosiddetta ''[[Legenda Aurea]]''.
====Formazione culturale e religiosa====
Quanto alla [[cultura]] Gesù, come tutti gli ebrei palestinesi dell'epoca, parlava correntemente [[aramaico]], una lingua semitica, della quale appare traccia in alcuni detti originali riportati dai vangeli (vedi {{passo biblico|Mc5,41;7,34;15,34}}). Dai vangeli non sembra che avesse studiato presso qualche scuola rabbinica ({{passo biblico|Gv7,15}}), anche se non si può escludere che possedesse la cultura di base che poteva essere impartita in una scuola di lettura della [[Torah]] di una sinagoga.<ref>Vedi [[Rinaldo Fabris]], ''Gesù di Nazareth'', 1983, p. 95.</ref> Sicuramente sapeva leggere (e scrivere) in [[ebraico]], lingua non più correntemente parlata e usata per il culto e le preghiere (vedi {{passo biblico|Lc4,16-17}}), e dalla sua predicazione traspare una profonda conoscenza delle Scritture ebraiche. È ignoto se conoscesse il [[latino]], lingua degli occupanti romani,<ref>Nel film ''[[La passione di Cristo (film)|La passione di Cristo]]'' il regista [[Mel Gibson]] propone il dialogo tra Gesù e [[Pilato]] in latino.</ref> o il [[lingua greca|greco]] nella versione popolare ([[koinè]]) parlata in medio oriente.
 
===== La questione dei fratelli-cugini di Gesù =====
In epoca moderna alcuni studiosi hanno sostenuto che Gesù fosse un [[esseno]],<ref>Jacob L. Teicher si è spinto a ipotizzare che Gesù fosse il "Maestro di Giustizia", cioè il capo della comunità essena di [[Qumran]] (''The Dead Sea Scrolls: Documents of the Jewish Christian Sect of Ebionites'', Journal of Jewish Studies 2 (1951), pp. 67-99.)</ref> ma tutta la sua predicazione e i suoi atti contro il formalismo e le regole di purità formale sono in totale antitesi con quanto si sa degli Esseni.
{{Vedi anche|Fratelli di Gesù|Verginità perpetua di Maria}}
Nel Nuovo Testamento sono poi presenti diversi accenni a "[[Fratelli di Gesù|fratelli]]" ([[Giacomo il Giusto|Giacomo]], [[Giuseppe (parente di Gesù)|Giuseppe]], [[Simone (parente di Gesù)|Simone]] e [[Giuda (parente di Gesù)|Giuda]]) e "sorelle" (anonime) di Gesù, che tuttavia non sono mai detti figli di Giuseppe o Maria. Data la sporadicità degli accenni e la polisemia del termine nelle lingue semitiche (i testi neotestamentari sono scritti in un greco caratterizzato da ricorrenti [[semitismi]]), non è possibile risalire con certezza alla effettiva parentela di questi con Gesù, e sono state proposte diverse interpretazioni:
* la tradizione [[Chiesa cattolica|cattolica]],<ref group=Nota>[[Catechismo della Chiesa cattolica]] n. 500: "Giacomo e Giuseppe, 'fratelli di Gesù' (Mt13,55) sono i figli di una Maria discepola di Cristo, la quale è designata in modo significativo come 'l'altra Maria' (Mt28,1)"</ref> unitamente ai primi riformatori protestanti (soprattutto [[Martin Lutero]],<ref group=Nota>Martin Lutero, ''Sermone sopra Giovanni'', capitoli 1-4: "[Cristo] è stato l'unico figlio di Maria, e la vergine Maria non ha avuto altri figli oltre a lui [...] "fratelli" significa in realtà cugini, poiché la sacra scrittura e gli ebrei chiamano sempre fratelli i cugini [...] Egli, Cristo, il nostro salvatore, fu il frutto reale e naturale del grembo verginale di Maria [...] Ciò avvenne senza cooperazione dell'uomo, ed ella rimase vergine anche dopo".</ref> e [[Giovanni Calvino|Calvino]])<ref group=Nota>Calvino, ''Commento in Matteo'' 13,55: "Secondo il costume ebraico si chiamano fratelli tutti i parenti. E tuttavia Elvidio si è mostrato troppo ignorante, nel dire che Maria ha avuto diversi figli perché in qualche punto si è fatta menzione di fratelli di Cristo".</ref> li interpreta come [[cugino|cugini]] (e per questo è stato imposto il rinnovato dogma della [[Verginità perpetua di Maria|verginità ''perpetua'' di Maria]]);
* la tradizione [[ortodossa]]<ref>Vedi R.V.G. Tasker, voce «Fratelli di Gesù» in ''Nuovo dizionario enciclopedico illustrato della Bibbia'', 1997, p. 392.</ref> li interpreta come fratellastri, figli di un precedente matrimonio di Giuseppe;
* la maggior parte delle [[Chiese protestanti]] contemporanee<ref group=Nota>Il primo studioso moderno che sostenne questa ipotesi, ampiamente ripresa da biblisti evangelici successivi, è stato [[Theodor Zahn]], ''Brüder und Vettern Jesu''. Lipsia 1900.</ref> li interpreta come [[Fratello|fratelli]] in senso proprio, negando il [[dogma]] della verginità di Maria sostenuto da cattolici e ortodossi.
 
===Inizio= ministeroCelibato ====
{{vedi anche|Battesimosposa di Gesù|Tentazioni di Gesù|Purificazione del tempio}}
I vangeli canonici e le altre opere neotestamentarie non fanno alcuna menzione di una [[sposa di Gesù]] o di suoi figli: la tradizione cristiana lo ha pertanto considerato [[celibe]]. Questa convinzione trova inoltre riscontro nel suo stile di vita di predicatore itinerante e nell'invito all'«eunuchia per il regno» ({{passo biblico|Mt19,10-12|libro=no}}), con il quale Gesù chiama i suoi discepoli a una scelta ascetica,<ref>Per un approfondimento sul celibato nella predicazione di Gesù, cfr. Carl Olson, ''Celibacy and Religious Traditions'', Oxford University Press, 2008, pag. 67</ref> verosimilmente sul suo modello.<ref group=Nota>Secondo alcuni studiosi, il detto gesuano dell'eunuco sarebbe infatti rivolto a se stesso. L'ipotesi è riportata da [[Giuseppe Barbaglio]] (in G.Barbaglio, ''Gesù ebreo di Galilea'', EDB, 2002, pagg. 129-130), secondo il quale il celibato di Gesù è probabile, ma non certo.</ref> Alcuni studiosi<ref>Vedi p.es. William E. Phipps, ''Was Jesus Married? The Distortion of Sexuality in the Christian Tradition'', 1970; Schalom Ben Chorin, ''Bruder Jesus'', 1972.</ref> hanno però rilevato come la scelta celibataria di Gesù si ponesse in contrasto con l'ambiente giudaico del tempo, dove erano esaltati matrimonio e fecondità.<ref group=Nota>Vedi il comando di Dio in {{Cita passo biblico|Gen|1,28}}.</ref> In realtà forme di celibato erano praticate nel gruppo degli [[esseni]], concentrati a [[Qumran]], e diffusi in tutta la società israelita,<ref group=Nota>Sul celibato degli esseni, cfr. Carl Olson, ''Celibacy and Religious Traditions'', Oxford University Press, 2008, pag. 44. Vedi anche {{Cita libro|autore=[[Giuseppe Flavio]]|titolo=The War of the Jews|s=The War of the Jews/Book_II#Chapter_8|posizione=II, 8, 2|lingua=en|citazione=Presso di loro [gli esseni] il matrimonio è spregiato, e perciò adottano i figli degli altri quando sono ancora disciplinati allo studio e li considerano persone di famiglia e li educano ai loro principi. Non è che condannino il matrimonio e l'aver figli, ma si difendono dalla lascivia delle donne perché ritengono che nessuna rimanga fedele a uno solo}}</ref> oltre che nel caso del rabbino coevo [[Simeon ben Azzai]].<ref>Sul rabbino ben Azzai cfr. tra gli altri, Armand Puig i Tárrech, ''Gesù'', edizioni San Paolo, 2007, pag. 228.</ref> Particolarmente significativi, in relazione a Gesù e alla religiosità del suo tempo, sono anche i riferimenti biblici al celibato di [[Elia]] e di [[Geremia (profeta)|Geremia]] e quello, documentato nella tradizione ebraica, dell'astinenza praticata da [[Mosè]] dopo essere stato chiamato per la sua missione.<ref group=Nota>Quest'ultima tradizione è documentata già nel [[I secolo]] da [[Filone di Alessandria]] (cfr. Armand Puig i Tárrech, ''Gesù'', edizioni San Paolo, 2007, pagg. 228-229).</ref>
Secondo il [[vangelo di Luca]], Gesù iniziò il suo ministero pubblico di predicazione quando aveva "circa trent'anni" ({{passo biblico|Lc3,23}}). La datazione storica dell'inizio della sua attività (come anche la durata, vedi paragrafo seguente) non ci è nota con precisione. [[Vangelo di Luca|Luca]] colloca l'inizio del ministero di [[Giovanni il Battista]], parente di Gesù, nel quindicesimo anno dell'imperatore [[Tiberio]] ({{passo biblico|Lc3,1}}) che equivale a circa il 28 d.C.<ref>1° ottobre 27 - 30 settembre 28 d.C. adottando il calendario siromacedone, 1° gennaio - 31 dicembre del 28 adottando il calendario giuliano. Vedi [[Bibbia TOB]], nota a Lc3,1; Meier, vol 1, p. 377. A partire da questi due dati forniti da Luca nel VI secolo [[Dionigi il Piccolo]] ha collocato la nascita di Gesù nell'1 a.C, calcolando 782 [[ab urbe condita]] (cioè 28 d.C., quindicesimo anno di Tiberio) - 29 (anni compiuti da Gesù, avendone "circa 30") = 753 [[ab urbe condita]] (cioè 1 a.C.).</ref> L'inizio del ministero di Gesù è presentato come immediatamente successivo a quello del Battista e può pertanto essere ipotizzato il 28 d.C.
La stessa data può essere ipotizzata sulla base di un diverso accenno evangelico: il [[tempio di Gerusalemme]], la cui costruzione fu iniziata da [[Erode il Grande]] nel 20-19 a.C.,<ref>[[Giuseppe Flavio]], [[Antichità Giudaiche]] 15,11,1 par. 380 ([http://www.ccel.org/ccel/josephus/works/files/ant-15.htm traduzione inglese]), secondo il quale [[Erode il Grande]] intraprese la ricostruzione e ampliamento del tempio nel diciottesimo anno del suo regno.</ref> all'inizio del ministero di Gesù<ref>I sinottici pongono la [[purificazione del tempio]] alla fine del ministero di Gesù ({{passo biblico|Mc11,15-19;Mt21,12-17;Lc19,45-48}}), nell'immediata vicinanza della Pasqua di passione, l'unica narrata dai tre vangeli, probabilmente per esigenze narrative ([[Rinaldo Fabris]], ''Gesù di Nazareth'', p. 145).</ref> è detto "costruito in 46 anni" ({{passo biblico|Gv2,20}}), che daterebbe l'accaduto al 27/28.
 
Diverse opere [[Letteratura|letterarie]] e [[cinema]]tografiche, a partire dalla seconda metà del Novecento, si sono comunque ispirate all'idea di una relazione con [[Maria Maddalena]] (era una delle [[tre Marie]] presenti al momento della crocifissione e fu protagonista della riapparizione di Gesù stesso nell'episodio del ''[[Noli me tangere]]''),<ref>''[[The Jesus Scroll]]'' (1972); ''[[Holy Blood, Holy Grail]]'' (1982); ''[[The Gospel According to Jesus Christ]]'' (1991); ''[[The Woman with the Alabaster Jar]]'' (1993); ''[[Bloodline of the Holy Grail: The Hidden Lineage of Jesus Revealed]]'' (1996); ''[[Il codice da Vinci]]'' (2003); ''Jesus the Man: Decoding the Real Story of Jesus and Mary Magdalene'' (2006).</ref> ipotizzata anche da alcuni studiosi.<ref>Vedi per esempio [[Robert W. Funk]] ''et al.'', ''The five gospels'', San Francisco 1993, p. 221.</ref> Lo spunto è offerto dell'[[apocrifo]] [[Vangeli gnostici|gnostico]] ''Vangelo secondo Filippo'' (II-[[III secolo]]) che, nei capitoli [http://www.intratext.com/IXT/ITA0459/_PW.HTM 32] e [http://www.intratext.com/IXT/ITA0459/_P1J.HTM 55], sembra accennare a un amore tra Gesù e la Maddalena.<ref group=Nota>Questa interpretazione è per esempio citata da Pesce (in Augias-Pesche, "Inchiesta su Gesù", Mondadori, 2006, pag. 129), che però le ritiene interpretazioni errate del testo.</ref> Nel testo entrambi sono descritti come l'incarnazione di [[Eone (teologia)|eoni]] divini (Soter e Sofia), mentre dalla loro unione sarebbero derivati gli angeli: il senso dei passi viene comunque generalmente interpretato come un'elaborazione successiva dovuta alla [[Gnosticismo|teologia gnostica]], vista anche la genesi degli angeli.<ref group=Nota>Vedi Craveri, ''op. cit.'', nota 3 a p. 521: «L'unione perfetta dei due eoni Soter/Sofia è il motivo del maggior affetto dimostrato da Gesù a Maria Maddalena».</ref>
L'evento che sancì l'inizio della predicazione di Gesù è il [[Battesimo di Gesù|battesimo]] che ricevette da [[Giovanni il Battista]] in una località imprecisata presso il [[fiume Giordano]] ({{passo biblico|Mt3,13-17;Mc1,9-11;Lc3,21-22}}). Dopo il battesimo Gesù si ritirò nel deserto (della Giudea) dove stette quaranta giorni digiunando e subendo infine le [[Tentazioni di Gesù|tentazioni]] del [[demonio]], che riuscì a contrastare ({{passo biblico|Mt4,1-11;Mc1,12-13;Lc4,1-13}}). In seguito all'arresto e alla decapitazione del [[Giovanni il Battista|Battista]] da parte di [[Erode Antipa]] Gesù si trasferì da [[Nazaret]] a [[Cafarnao]], presso il [[lago di Genesaret]] ({{passo biblico|Lc4,12-13}}).
 
==== Formazione culturale e religiosa ====
Prima di iniziare la predicazione pubblica Gesù chiamò a seguirlo alcuni dei dodici [[apostoli]] che gli saranno vicini negli anni seguenti.
Quanto alla [[cultura]], Gesù, come tutti gli ebrei della [[Terra d'Israele]] dell'epoca, parlava correntemente aramaico, una lingua semitica, della quale appare traccia in alcuni detti originali riportati dai vangeli ({{passo biblico|Mc5,41;7,34;15,34|libro=no}}). Dai vangeli ({{passo biblico|Gv7,15|libro=no}}) non sembra che avesse studiato presso qualche scuola rabbinica, anche se non si può escludere che possedesse la cultura di base che poteva essere impartita in una scuola di lettura della [[Torah]] di una sinagoga.<ref>Vedi [[Rinaldo Fabris|Fabris]], ''op. cit.'', p. 95.</ref> Sicuramente sapeva leggere (e scrivere) in ebraico, lingua all'epoca non più correntemente parlata, ma usata per il culto e le preghiere ({{passo biblico|Lc4,16-17|libro=no}}), e dalla sua predicazione traspare una profonda conoscenza delle Scritture ebraiche. È ignoto se conoscesse il [[Lingua latina|latino]], lingua degli occupanti romani,<ref group=Nota>Nel film ''[[La passione di Cristo (film 2004)|La passione di Cristo]]'' il regista [[Mel Gibson]] propone il dialogo tra Gesù e [[Ponzio Pilato|Pilato]] in latino.</ref> o il greco, nella versione popolare (''[[koinè]]'') parlata in Medio Oriente.
 
In epoca moderna, alcuni studiosi hanno sostenuto che Gesù fosse un [[esseno]],<ref group=Nota>Jacob L. Teicher (''The Dead Sea Scrolls: Documents of the Jewish Christian Sect of Ebionites'', in ''Journal of Jewish Studies'', n. 2 [1951], pp. 67-99.) si è spinto a ipotizzare che Gesù fosse il "Maestro di Giustizia", cioè il capo della comunità essena di [[Qumran]].</ref> ma tutta la sua predicazione e i suoi atti contro il formalismo e le regole di purità formale sono in totale antitesi con quanto si sa degli Esseni; lo storico delle religioni [[Hans-Joachim Schoeps]], a tal proposito fa rilevare che «si è spesso tentato di presentare Gesù come un seguace segreto o un membro della comunità essenica. Ma a tali supposizioni manca ogni base di appoggio, per non dire prove sicure».<ref>''Ebraismo'', di [[Hans Küng]], p. 364, Rizzoli poi BUR, Milano 1993, 2007, ISBN 978-88-17-11229-1</ref><ref>''Jesus, Gottheit und Menschheit. Die grossen Religionsstifter und ihre Lehren, di [[Hans-Joachim Schoeps]], p. 56, Darmstadt 1954''</ref>
Il [[vangelo di Giovanni]] indica come uno dei primi avvenimenti della vita pubblica di Gesù l'episodio della cosiddetta [[purificazione del tempio]] di Gerusalemme, durante la quale ha scacciato i mercanti e i cambiavalute dal recinto del luogo sacro.
 
=== Inizio del ministero ===
===Ministero pubblico===
{{vedi anche|battesimo di Gesù|tentazioni di Gesù}}
[[Immagine:Ministero Gesù 2.jpg|250px|thumb|Principali località [[Palestina|palestinesi]] toccate dal ministero di Gesù.]]
[[File:Cafarnao07.JPG|min|sinistra|Resti della sinagoga di [[Cafarnao]], risalente al IV-[[V secolo]], costruita probabilmente sul sito di una precedente sinagoga, nella quale, secondo gli evangelisti, predicò Gesù ({{passo biblico|Lc4,31;Mc1,21|libro=no}})]]
====Quando e dove====
La durata del ministero di Gesù non è conoscibile con certezza. Nei [[vangeli sinottici]] (Matteo, Marco, Luca) non vengono fornite indicazioni temporali che permettano di scandire il passare del tempo. Il [[vangelo di Giovanni]] invece accenna a tre [[pasqua|pasque]] ({{passo biblico|Gv2,13;2,23|nome=2,13=2,23}};{{passo biblico|Gv5,1;6,4|nome=5,1=6,4}};{{passo biblico|Gv11,55;12,1;13,1|nome=11,55=12,1=13,1}}), l'ultima coincidente con la pasqua della sua morte. Questo porta a ipotizzare una durata triennale (o meglio, due anni interi e qualche mese) del ministero di Gesù. Assumendo come validi il dato circa l'inizio del ministero desumibile da Luca (28 d.C.) e le tre Pasque accennate da Giovanni, si può ipotizzare una datazione per la predicazione pubblica tra il 28 e il 30 d.C.
 
Secondo il vangelo secondo Luca, Gesù iniziò il suo ministero pubblico di predicazione quando aveva «circa trent'anni» ({{passo biblico|Lc3,23|libro=no}}). La datazione storica dell'inizio della sua attività (come anche la durata)<ref name=QuandoDove>Vedi in merito il paragrafo [[#Quando e dove|Quando e dove]].</ref> non ci è nota con precisione. Luca colloca l'inizio del ministero di [[Giovanni Battista]], parente di Gesù, nel quindicesimo anno dell'imperatore [[Tiberio]] ({{passo biblico|Lc3,1|libro=no}}), ovvero verso il [[28 d.C.]]<ref group=Nota>1º ottobre 27 - 30 settembre 28 d.C., adottando il calendario siro-macedone; 1º gennaio - 31 dicembre 28, secondo il calendario giuliano. Vedi [[Bibbia TOB]], nota a {{Cita passo biblico|Lc3,1}}; Meier, vol. I, p. 377. A partire da questi due dati forniti da Luca, nel [[VI secolo]] [[Dionigi il Piccolo]] ha collocato la nascita di Gesù nell'1 a.C., calcolando 782 ''[[ab Urbe condita]]'' (cioè [[28 d.C.]], quindicesimo anno di Tiberio) – 29 (gli anni compiuti da Gesù, avendone «circa 30») = 753 ''[[ab Urbe condita]]'' (cioè 1 a.C.).</ref> L'inizio del ministero di Gesù è presentato come immediatamente successivo a quello del Battista e può pertanto essere ipotizzato per il 28 d.C. La stessa data può essere ipotizzata sulla base di un diverso accenno evangelico: il tempio di Gerusalemme —&nbsp;la cui costruzione fu iniziata da Erode il Grande nel [[20 a.C.|20]]-[[19 a.C.]]<ref group=Nota>Vedi [[Giuseppe Flavio]], ''[[Antichità giudaiche]]'', 15, 11, 1, par. 380, [http://www.ccel.org/ccel/josephus/works/files/ant-15.htm testo EN], secondo il quale [[Erode il Grande]] intraprese la ricostruzione e ampliamento del tempio nel diciottesimo anno del suo regno.</ref>&nbsp;— all'inizio del ministero di Gesù<ref group=Nota>I sinottici pongono la [[purificazione del Tempio]] alla fine del ministero di Gesù ({{Cita passo biblico|Mc11,15-19;Mt21,12-17;Lc19,45-48}}), nell'immediata vicinanza della Pasqua di passione - l'unica narrata dai tre vangeli, probabilmente per esigenze narrative ([[Rinaldo Fabris|Fabris]], ''op. cit.'', p. 145).</ref> è detto «costruito in 46 anni» ({{passo biblico|Gv2,20|libro=no}}): questo dunque daterebbe l'accaduto al 27/28.
Le località menzionate dai vangeli durante il ministero itinerante di Gesù sono soprattutto concentrate nella zona del [[lago di Genezaret]], in [[Galilea]] (nord della [[Palestina]]). Gesù si è recato anche a [[Gerusalemme]] e in località limitrofe della [[Giudea]] (sud della Palestina) prevalentemente in occasione delle feste di [[Pasqua]], che ogni pio ebreo cercava di trascorrere nella città santa. Le zone della [[Samaria]], abitate da ebrei '[[scisma|scismatici]]' ([[samaritani]]), sono toccate solo fugacemente dalla sua attività. Alcuni viaggi sono stati compiuti da Gesù anche in zone non abitate da Ebrei: [[Tiro]] e [[Sidone]] in [[Fenicia]], a nord della Palestina, e i territori della [[Decapoli]], a oriente della Palestina.
 
Secondo i vangeli, Gesù iniziò il suo ministero pubblico in seguito al battesimo ricevuto da Giovanni Battista in una località imprecisata presso il [[fiume Giordano]] ({{passo biblico|Mt3,13-17;Mc1,9-11;Lc3,21-22|libro=no}}). Dopo il battesimo, Gesù si ritirò nel deserto della Giudea, dove stette quaranta giorni digiunando e subendo infine le tentazioni del [[demonio]], che riuscì a contrastare ({{passo biblico|Mt4,1-11;Mc1,12-13;Lc4,1-13|libro=no}}). In seguito all'arresto e alla decapitazione del Battista da parte di Erode Antipa, Gesù [[ritorno di Gesù in Galilea|ritornò in Galilea]] e si trasferì da Nazaret a Cafarnao, presso il [[lago di Tiberiade]] ({{passo biblico|Lc4,12-13|libro=no}}).
Non è possibile ricostruire con certezza la sequenza e le varie tappe dei viaggi compiuti da Gesù in queste località: gli evangelisti, nella loro redazione finale, hanno spesso accorpato le narrazioni ([[pericopi]]) senza un preciso ordine cronologico, e inoltre le descrizioni dei viaggi sono solitamente generiche (vedi p. es. {{passo biblico|Mc1,39}}: "e andò per tutta la Galilea").
 
Prima di iniziare la predicazione pubblica, Gesù chiamò a seguirlo alcuni dei dodici [[apostoli]] che gli saranno vicini negli anni seguenti.
====Che cosa====
{{vedi anche|Kerigma|Regno dei Cieli|Discorso della Montagna|Discorso escatologico}}
Il [[Regno di Dio]]<ref>69 volte nel [[Nuovo Testamento]].</ref> o [[Regno dei Cieli]]<ref>33 volte nel [[Nuovo Testamento]].</ref> (eufemismo semitico tipico di [[Vangelo di Matteo|Matteo]] per non nominare [[Dio]]) è il centro della predicazione (termine tecnico "[[kerigma]]"<ref>Traslitterazione del greco κήρυγμα, dal verbo κηρύσσω, "kerýsso", "gridare" > "proclamare" > "annunziare". Il contenuto di questo annunzio è l'εὐαγγέλιον, "euanghélion", la Buona Notizia, il [[vangelo]].</ref>, "annunzio") e dell'azione di Gesù (vedi p.es. {{passo biblico|Mt4,17;Mc1,14-15}}).
Con questo messaggio Gesù si pone in continuità con la tradizione [[messianismo|messianica]] propria dell'ebraismo del suo tempo che aspettava, "secondo le scritture", un [[Messia]] regale figlio di Davide, dal quale ci si aspettava la liberazione del popolo ebraico dal secolare dominio straniero e la ricostituzione del regno d'Israele.
 
Il vangelo secondo Giovanni indica come uno dei primi avvenimenti della vita pubblica di Gesù l'episodio della cosiddetta [[purificazione del tempio]] di Gerusalemme, durante la quale scacciò i mercanti e i cambiavalute dal recinto del luogo sacro.
[[Immagine:Bloch-SermonOnTheMount.jpg|thumb|350px|[[Carl Heinrich Bloch]], ''Il discorso della Montagna'', 1872?.]]
Tuttavia il Regno predicato da Gesù, strettamente legato alla sua persona ({{passo biblico|Mt12,28;Lc11,20}}), appare privo di connotazioni propriamente politiche e sociali ({{passo biblico|Gv18,36}}).
È questo il probabile motivo del cosiddetto "[[segreto messianico]]": dai vangeli, soprattutto in quello di [[Vangelo secondo Marco|Marco]], appare come Gesù durante il ministero pubblico tentasse di tenere nascosta la sua identità messianica ({{passo biblico|Mt16,15-20;Mc8,29-30;Lc9,20-21}}) per evitare di essere visto dalla folla entusiasta come un messia liberatore trionfale. Solo quando è iniziata la sua [[Passione di Gesù|passione]], quando è abbandonato dalla folla e dai discepoli, si riconosce apertamente come il Cristo-Messia ({{passo biblico|Mc14,61-62}}).
 
=== Ministero pubblico ===
Dai discorsi di Gesù (vedi soprattutto il "[[discorso della montagna]]") e in particolare dalle cosiddette "parabole del Regno" (vedi anche [[Paolo di Tarso|Paolo]] in {{passo biblico|Rm14,17}}), questo appare principalmente come una realtà teologica, spirituale, morale, caratterizzata da una precisa condotta di vita centrata sul duplice comandamento dell'amore a Dio e al prossimo ({{passo biblico|Mt22,35-40;Mc12,28-31}}). Si tratta di una nuova condizione della persona che si instaura nella vita degli uomini nella misura in cui riconoscono la regalità-signoria-paternità di Dio.
{{Vedi anche|ministero di Gesù}}
[[File:Ministero Gesù 2.jpg|min|Principali località toccate dal ministero di Gesù]]
==== Tempi e luoghi ====
La durata del ministero di Gesù non è conoscibile con certezza. Nei vangeli sinottici (Matteo, Marco, Luca) non vengono fornite indicazioni temporali che permettano di scandire il passare del tempo. Il vangelo secondo Giovanni invece accenna a tre [[Pasqua|Pasque]] ({{passo biblico|Gv2,13.23|nome=2,13.23|libro=no}}; {{passo biblico|Gv5,1;6,4|nome=5,1;6,4|libro=no}}; {{passo biblico|Gv11,55;12,1;13,1|nome=11,55;12,1;13,1|libro=no}}), l'ultima delle quali fu la Pasqua della sua morte. Questo porta a ipotizzare una durata triennale (o meglio, di due anni interi e qualche mese) del ministero di Gesù. Assumendo come validi il dato circa l'inizio del ministero desumibile da Luca (28 d.C.) e le tre Pasque accennate da Giovanni, si può ipotizzare una datazione per la predicazione pubblica tra il 28 e il 30 d.C.
 
Le località menzionate dai vangeli durante il ministero itinerante di Gesù sono concentrate soprattutto nella zona del lago di Tiberiade, in Galilea (nord della Palestina). Gesù si recò anche a Gerusalemme e in località limitrofe della Giudea (sud della Palestina), prevalentemente in occasione delle feste di Pasqua, che ogni pio ebreo cercava di trascorrere nella città santa. Le zone della [[Samaria]], abitate da ebrei [[scisma]]tici ([[samaritani]]), furono toccate solo fugacemente dalla sua attività. Gesù fece alcuni viaggi anche in zone non abitate da Ebrei: a [[Tiro (città antica)|Tiro]] e [[Sidone]] in [[Fenicia]], a nord della Palestina, e nei territori della [[Decapoli]], a oriente della Palestina.
La morale del Regno predicata da Gesù e centrata sull'amore a Dio e sulla carità è proposta come in continuità con gli insegnamenti della tradizione ebraica dell'[[Antico Testamento]]. Tuttavia in alcuni punti la predicazione di Gesù è in contrasto con questi (vedi p.es. il ritornello "è stato detto... ma io vi dico" del [[discorso della montagna]]) e con la modalità esteriore e formale con la quale le autorità [[farisei|farisaiche]] li applicavano e insegnavano ad applicarli. Gesù propone una nuova giustizia "più grande", che non vuole abolire gli insegnamenti precedenti ma portarli a compimento ({{passo biblico|Mt5,17-20}}).
 
Non è possibile ricostruire con certezza la sequenza e le varie tappe dei viaggi compiuti da Gesù in queste località: gli evangelisti, nella loro redazione finale, hanno spesso accorpato le narrazioni (pericopi) senza un preciso ordine cronologico e le descrizioni dei viaggi sono inoltre solitamente generiche.<ref>Vedi p. es. {{Cita passo biblico|Mc1,39}}: «e andò per tutta la Galilea».</ref>
Quanto carattere storico del Regno, nei testi evangelici si nota un dualismo apparentemente inconciliabile:
* alcuni loci (p.es. {{passo biblico|Mt12,28;Lc11,20;Lc17,21}}) lo presentano come ''già'' attuale, presente ([[escatologia]] attuale o immanente). Questo ha portato alcuni studiosi moderni<ref>Vedi soprattutto [[Adolf von Harnack]] e gli studiosi della cosiddetta [[scuola liberale]].</ref> a vedere Gesù come un riformatore morale che ha cercato, fallendo, di riformare e migliorare la società del tempo, pur senza pretese propriamente politiche e rivoluzionarie.
* altri loci (p.es. {{passo biblico|Mt4,17;Mc1,14-15}} e soprattutto il [[discorso escatologico]]) lo presentano come ''non ancora'' presente ma futuro (ecatologia futura o conseguente). Il Regno futuro è tradizionalmente (ma non da Gesù<ref>Gesù chiama il Regno "paradiso" solo fugacemente in {{passo biblico|Lc23,43}}, rivolgendosi in croce al "buon ladrone".</ref>) chiamato "[[paradiso]]"<ref>Il termine indica il [[giardino dell'Eden]] dei primi capitoli della [[Genesi]].</ref> e sarà preceduto dal "[[Giorno del giudizio]]" (espressione usata esplicitamente in {{passo biblico|Mt10,15;11,22;11,24;12,36}}, implicitamente nel [[discorso escatologico]]). Questa escatologia futura ha portato alcuni studiosi moderni<ref>Vedi soprattutto, pur con notevoli differenze tra loro, [[Johannes Weiss]], [[Alfred Loisy]], [[Albert Schweitzer]].</ref> a vedere Gesù come un entusiasta [[profeta]] [[apocalittica|apocalittico]] che ha annunciato un mondo futuro e migliore.
 
==== Contenuti ====
La tradizione cristiana ha ricomposto questa dicotomia individuando nel "già" l'attività di Gesù proseguita nella [[Chiesa]], e nel "non ancora" il mistero della sua morte e [[risurrezione]],<ref>Vedi p.es. [[Catechismo della Chiesa Cattolica]], [http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P1K.HTM nn. 541-542].</ref> che sarà pienamente attualizzata con la sua [[seconda venuta]] e la trasfigurazione del mondo.<ref>Vedi p.es. [[Catechismo della Chiesa Cattolica]], [http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P1U.HTM n. 671].</ref>
{{vedi anche|comandamento dell'amore|kerigma|Regno dei Cieli}}
[[File:Bloch-SermonOnTheMount.jpg|min|sinistra|[[Carl Heinrich Bloch]], ''Il discorso della Montagna'', 1872 circa]]
{{citazione|Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».|Vangelo secondo Matteo – {{passo biblico|Mt4,17|libro=no}}}}
Il [[Regno di Dio]],<ref group=Nota>Il termine ricorre 69 volte nel [[Nuovo Testamento]].</ref> o Regno dei Cieli<ref group=Nota>Il termine ricorre 33 volte nel [[Nuovo Testamento]].</ref> (un eufemismo semitico tipico di Matteo, che usa Cieli invece che Dio, diversamente da Luca e Marco), è il centro della predicazione (il cui termine tecnico è "''kerigma''",<ref group=Nota>Traslitterazione del greco κήρυγμα, dal verbo κηρύσσω, ''kerýsso'', "gridare" > "proclamare" > "annunciare". Il contenuto di questo annunzio è l'εὐαγγέλιον, ''euanghélion'', la "Buona Notizia", il "[[Vangelo]]".</ref> "annuncio") e dell'azione di Gesù.<ref>Vedi p.es. {{Cita passo biblico|Mt4,17;Mc1,14-15}}.</ref> Con questo messaggio, Gesù si pone in continuità con la tradizione messianica propria dell'ebraismo del suo tempo, che aspettava, «secondo le scritture», un Messia regale, "figlio" (ovvero discendente) di [[Davide]], dal quale ci si aspettava la liberazione del popolo ebraico dal secolare dominio straniero e la ricostituzione del regno d'Israele.
 
Tuttavia, il Regno predicato da Gesù, strettamente legato alla sua persona ({{passo biblico|Mt12,28;Lc11,20|libro=no}}), appare privo di connotazioni propriamente politiche e sociali ({{passo biblico|Gv18,36|libro=no}}). È questo il probabile motivo del cosiddetto "[[segreto messianico]]": dai vangeli, soprattutto in quello di Marco, appare come Gesù durante il ministero pubblico tentasse di tenere nascosta la sua identità messianica ({{passo biblico|Mt16,15-20;Mc8,29-30;Lc9,20-21|libro=no}}) per evitare di essere visto dalla folla entusiasta come un messia liberatore trionfale. Solo quando è iniziata la sua passione, quando è abbandonato dalla folla e dai discepoli, si riconosce apertamente come il Cristo-Messia ({{passo biblico|Mc14,61-62|libro=no}}).
====Come====
{{vedi anche|Parabole di Gesù|Miracoli di Gesù}}
Le modalità della predicazione di Gesù, centrata sull'annuncio del Regno e della condotta di vita ad esso relativa, furono diverse dagli insegnamenti [[rabbino|rabbinici]] del tempo. Gesù faceva larghissimo uso di [[parabola (letteratura)|parabole]], cioè esempi [[allegoria|allegorici]] tratti dalla vita e dalle comuni attività e situazioni quotidiane che avevano lo scopo di illustrare concetti [[teologia|teologici]] o [[morale|morali]] non direttamente [[esperienza|esperibili]]. Pur con le debite differenze, per questo metodo didattico Gesù è accostabile a [[Platone]] e ai suoi [[Platone#La_funzione_del_mito|miti]]. Queste le principali [[parabole di Gesù]]:
[[Immagine:Rembrandt-The return of the prodigal son.jpg|thumb|300px|[[Rembrandt Harmenszoon Van Rijn|Rembrandt]], ''Il ritorno del figlio perduto'', 1662.]]
 
Dai discorsi di Gesù,<ref group=Nota>Vedi soprattutto il "[[discorso della Montagna]]".</ref> in particolare dalle cosiddette "parabole del Regno",<ref group=Nota>Vedi anche [[Paolo di Tarso|Paolo]] in {{Cita passo biblico|Rm|14,17}}.</ref> il Regno appare principalmente come una realtà teologica, spirituale, morale, caratterizzata da una condotta di vita centrata sul [[Comandamento dell'amore|duplice comandamento dell'amore]] a Dio e al prossimo ({{passo biblico|Mt22,35-40;Mc12,28-31|libro=no}}). Si tratta di una nuova condizione della persona, che si instaura nella vita degli uomini nella misura in cui essi riconoscono la regalità-signoria-paternità (''basiléia'') di Dio.
* [[Parabola del banchetto di nozze]]
* [[Buon Pastore]]
* [[Parabola del buon samaritano]]
* [[Parabola delle dieci vergini]]
* [[Parabola del fariseo e del pubblicano]]
* [[Parabola del figlio prodigo]], o come si preferisce attualmente chiamarla, "del Padre misericordioso"
* [[Parabola dei lavoratori della vigna]]
* [[Lazzaro e il ricco Epulone]]
* [[Parabola della moneta smarrita]]
* [[Parabola della pecora smarrita]]
* [[Parabola del seminatore]]
* [[Parabola del granello di senape]]
* [[Parabola del servo senza pietà]]
* [[Parabola dei talenti]]
* [[Parabola dei vignaioli omicidi]]
* [[Parabola della zizzania]]
 
La morale del Regno predicata da Gesù, e centrata sull'amore a Dio e sulla carità, è proposta come in continuità con gli insegnamenti della tradizione ebraica dell'Antico Testamento. Tuttavia, in alcuni punti —&nbsp;per esempio, il ritornello «è stato detto […] ma io vi dico» del [[discorso della Montagna]]&nbsp;—, la predicazione di Gesù è in contrasto con tali precetti, e con la modalità (da lui giudicata esteriore e formale; {{passo biblico|Mt23,13-35|libro=no}}) con la quale le autorità farisaiche li applicavano e insegnavano ad applicarli.<ref group=Nota>In proposito si vedano anche le parole di Gesù rivolte ai farisei che lo accusavano di infrangere la legge mosaica: {{Cita passo biblico|Mc2,23-28}}</ref> Gesù propone una nuova giustizia "più grande", che non vuole abolire gli insegnamenti precedenti ma portarli a compimento ({{passo biblico|Mt5,17-20|libro=no}}).
Secondo i vangeli la predicazione era accompagnata da [[miracoli]]. Questi possono essere tipologicamente distinti in tre categorie:
* miracoli di guarigione (da [[febbre]], [[lebbra]], [[emorragia]], [[edema]], [[sordità]], [[cecità]], [[paralisi]]), [[esorcismo|esorcismi]], [[risurrezione|risurrezioni]]. Sono i più ricorrenti;
* miracoli sulla natura, che mostrano il dominio diretto di Gesù sul creato ([[pesca miracolosa]], [[moltiplicazione dei pani]], [[tramutazione dell'acqua in vino]] a [[Cana]], [[maledizione del fico]], [[tempesta sedata]], [[camminata sull'acqua]]);
* epifanie (manifestazioni): la [[Trasfigurazione di Gesù|trasfigurazione sul monte]] e le apparizioni ai discepoli dopo la risurrezione.
 
Quanto al carattere storico del Regno, nei testi evangelici si nota un dualismo apparentemente inconciliabile:
La maggior parte degli studiosi laici contemporanei nega valore storico ai miracoli evangelici, riconducendoli a frodi, allucinazioni, eventi spiegabili naturalmente o leggende successive.
* alcuni ''loci'' (per esempio, {{passo biblico|Mt12,28;Lc11,20;Lc17,21|libro=no}}) lo presentano come ''già'' attuale, presente ([[escatologia]] attuale o immanente). Questo ha portato alcuni studiosi moderni<ref group="Nota">Vedi soprattutto Adolf von Harnack (''L'essenza del cristianesimo'' [''Das Wesen des Christentums''], 1900) e gli studiosi della cosiddetta [[scuola liberale]].</ref> a vedere Gesù come un riformatore morale che ha cercato, fallendo, di riformare e migliorare la società del tempo, pur senza pretese propriamente politiche e rivoluzionarie.
* altri ''loci'' (per esempio {{passo biblico|Mt4,17;Mc1,14-15|libro=no}}, e soprattutto il [[discorso escatologico]]) lo presentano come ''non ancora'' presente, ma futuro (escatologia futura o conseguente). Il Regno futuro è tradizionalmente (ma non da Gesù)<ref group=Nota>Gesù chiama il Regno «paradiso» solo fugacemente in {{Cita passo biblico|Lc23,43}}, rivolgendosi in croce al "buon ladrone".</ref> chiamato "[[paradiso]]"<ref group=Nota>Il termine indica il [[giardino dell'Eden]] dei primi capitoli della [[Genesi]].</ref> e la sua instaurazione sarà preceduta dal "[[Giudizio universale|Giorno del giudizio]]" (espressione usata esplicitamente in {{passo biblico|Mt10,15;11,22;11,24;12,36|libro=no}}, implicitamente nel discorso escatologico). Questa escatologia futura ha portato alcuni studiosi moderni<ref group=Nota>Vedi soprattutto, pur con notevoli differenze tra loro, [[Johannes Weiß]], [[Alfred Loisy]], [[Albert Schweitzer]].</ref> a vedere Gesù come un entusiasta profeta [[Apocalittica|apocalittico]] che ha annunciato un mondo futuro e migliore.
 
La tradizione cristiana<ref group=Nota>Vedi p.es. [[Catechismo della Chiesa cattolica]], [http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P1K.HTM nn. 541-542].</ref> ha ricomposto questa dicotomia individuando nel "già" l'attività di Gesù proseguita nella Chiesa, e nel "non ancora" il mistero della sua morte e [[risurrezione]] – che sarà pienamente attualizzata con la sua [[seconda venuta]] e la trasfigurazione del mondo.<ref group=Nota>Vedi p.es. [[Catechismo della Chiesa cattolica]], [http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P1U.HTM n. 671].</ref>
====A chi====
La predicazione di Gesù si rivolse principalmente agli [[Ebrei]] ({{passo biblico|Mt10,5-6;15,24}}). Questa preferenza però non è esclusiva: sono accennati alcuni viaggi missionari in città e zone abitate prevalentemente da pagani ({{passo biblico|Mt8,28;15,21;16,13}}), e sia prima che dopo la risurrezione Gesù invia esplicitamente i suoi discepoli "a tutte le nazioni" ({{passo biblico|Mt24,14;28,19}}).
 
==== Modalità di predicazione ====
Nel suo ministero Gesù valorizzò e si rivolse a categorie sociali che erano marginali o disprezzate nella società ebraica del tempo, suscitando per questo lo sdegno delle autorità religiose [[farisei|farisaiche]]: bambini ({{passo biblico|Mt19,14}}), donne ({{passo biblico|Lc8,2-3}}), [[samaritani]] ({{passo biblico|Gv4,40}}), prostitute ({{passo biblico|Mt21,31}}), "peccatori" ({{passo biblico|Mt9,10}}), pubblicani ({{passo biblico|Lc19,2-5}}), cioè ebrei collaborazionisti incaricati dagli occupanti romani per la riscossione delle tasse.
{{vedi anche|parabole di Gesù}}
[[File:Rembrandt-The return of the prodigal son.jpg|min|verticale|[[Rembrandt Harmenszoon Van Rijn|Rembrandt]], ''Il ritorno del figlio perduto'', 1662]]
Le modalità della predicazione di Gesù, centrata sull'annuncio del Regno e della condotta di vita ad esso relativa, furono diverse dagli insegnamenti rabbinici del tempo. Gesù faceva larghissimo uso di [[Parabola (letteratura)|parabole]], cioè esempi [[allegorici]] tratti dalla vita e dalle comuni attività e situazioni quotidiane, che avevano lo scopo di illustrare concetti [[Teologia|teologici]] o [[Morale|morali]] non direttamente [[Esperienza|esperibili]]. Pur con le debite differenze, per questo metodo didattico Gesù è accostabile a [[Platone]] e ai suoi miti.<ref group=Nota>Vedi Giovanni Cerri, ''Platone sociologo della comunicazione'', Milano 1991, p. 55: «Il mito è per Platone una maniera elementare ed icastica di comunicare principi basilari, la cui comprensione concettuale è ovviamente assai più difficile e complicata».</ref> Queste le principali [[parabole di Gesù]]:
* [[parabola del banchetto di nozze]]
* [[Pericope del Buon Pastore|parabola del Buon Pastore]]
* [[parabola del buon samaritano]]
* [[parabola delle dieci vergini]]
* [[parabola del fariseo e del pubblicano]]
* [[parabola del figlio prodigo]], o come si preferisce attualmente chiamarla, "del padre misericordioso"
* [[parabola dei lavoratori della vigna]]
* [[parabola di Lazzaro e del ricco epulone]]
* [[parabola della moneta smarrita]]
* [[parabola della pecora smarrita]]
* [[parabola del seminatore]]
* [[parabola del granello di senape]]
* [[parabola del servo senza pietà]]
* [[parabola dei talenti]]
* [[parabola dei malvagi vignaioli]]
* [[parabola della zizzania]]
 
===Ultimi= giorniDestinatari di vita====
La predicazione di Gesù si rivolse principalmente agli [[ebrei]] ({{passo biblico|Mt10,5-6;15,24|libro=no}}). Questa preferenza però non è esclusiva: sono accennati alcuni viaggi missionari in città e zone abitate prevalentemente da pagani ({{passo biblico|Mt8,28;15,21;16,13|libro=no}}) e sia prima che dopo la risurrezione Gesù invia esplicitamente i suoi discepoli «a tutte le nazioni» ({{passo biblico|Mt24,14;28,19|libro=no}}).
[[Image:Leonardo da Vinci (1452-1519) - The Last Supper (1495-1498).jpg|right|thumb|300px|[[Leonardo da Vinci]], ''[[Ultima cena (Leonardo)|L'ultima cena]]'', 1494-1497.]]
{{vedi anche|Ingresso a Gerusalemme|Ultima Cena|Eucaristia|Lavanda dei piedi}}
Secondo il racconto dei vangeli, dopo alcuni (tre?) anni di predicazione Gesù fece il suo [[ingresso a Gerusalemme]] per la celebrazione della [[Pesach|Pasqua ebraica]]. Al suo arrivo nella città fu accolto da una folla festante che lo acclamava come [[Messia]] ({{passo biblico|Mt21,1-11;Mc11,1-10;Lc19,29-44;Gv12,12-15}}), evento ricordato nella tradizione cristiana nella [[domenica delle palme]]. I sinottici collocano dopo l'ingresso a Gerusalemme la [[purificazione del tempio]], che [[Vangelo di Giovanni|Giovanni]] colloca invece in occasione della prima Pasqua.
 
Nel suo ministero Gesù valorizzò e si rivolse a categorie sociali che erano marginali o disprezzate nella società ebraica del tempo, suscitando in alcuni di questi casi lo sdegno delle autorità religiose [[Farisei|farisaiche]] ({{passo biblico|Mt9,11;11,19|libro=no}} e paralleli): bambini ({{passo biblico|Mt19,14|libro=no}}), donne ({{passo biblico|Lc8,2-3|libro=no}}), samaritani ({{passo biblico|Gv4,40|libro=no}}), prostitute ({{passo biblico|Mt21,31|libro=no}}), «peccatori» ({{passo biblico|Mt9,10|libro=no}}), pubblicani ({{passo biblico|Lc19,2-5|libro=no}}), ovvero ebrei collaborazionisti incaricati dagli occupanti romani per la riscossione delle tasse.
In prossimità della morte di Gesù sia i [[sinottici]] ({{passo biblico|26,26-29;Mc14,22-25;Lc22,15-20}})
che [[Vangelo di Giovanni|Giovanni]] ({{passo biblico|Gv|13,1-11}}) riportano il racconto di una cena, tradizionalmente chiamata "[[ultima cena]]". Si notano tuttavia alcune divergenze (vedi [[data della morte di Gesù]]):
* per i sinottici corrisponde alla cena della [[Pasqua ebraica]] e fu tenuta la sera precedente il giorno della morte di Gesù (15 nisan, Pasqua, venerdì), dunque di giovedì sera. In essa Gesù ha istituito il sacramento dell'[[eucaristia]];
* per Giovanni si tratta di una cena generica e non può trattarsi di quella pasquale, in quanto il rito ebraico si sarebbe svolto la sera del giorno corrispondente alla morte di Gesù (14 nisan, vigilia di Pasqua, venerdì). In essa non vi è accenno all'[[eucaristia]]<ref>Tuttavia il cosiddetto [[discorso del pane di vita]] di {{passo biblico|Gv2,26-6,59}}, che Giovanni colloca nella sinagoga di [[Cafarnao]], è equivalente al resoconto dei sinottici circa l'[[eucaristia]].</ref> ed è riportato il racconto della [[lavanda dei piedi]], assente nei sinottici.
 
Dai vangeli appare come la predicazione e l'operato di Gesù riscossero nella società ebraica del tempo un limitato successo, conseguito peraltro principalmente tra i ceti più bassi. Sono tuttavia segnalati tra i primi discepoli anche persone ricche e di rango elevato, come per esempio i membri del Sinedrio [[Nicodemo (discepolo di Gesù)|Nicodemo]], [[Giuseppe di Arimatea]] e [[Santa Giovanna la Mirofora|Giovanna]] «moglie di Cusa, amministratore di Erode».
Una possibile armonizzazione<ref>Annie Jaubert, ''La date de la cène'', Parigi 1957. Vedi anche [[Rinaldo Fabris]], ''Gesù di Nazareth'', pp. 403-404.</ref> è che l'ultima cena fosse effettivamente una cena pasquale e sia stata tenuta, secondo il calendario esseno, di martedì sera. In tal caso i vangeli, che fanno apparire gli eventi successivi (arresto, processo, crocifissione e morte) concentrati tra il giovedì sera e il venerdì pomeriggio, non rispecchierebbero il reale andamento storico che li vedrebbe distribuiti lungo più giorni, dal martedì sera al venerdì pomeriggio.
 
===Processo eMiracoli morte===
{{vedi anche|Miracoli di Gesù}}
{{vedi anche|Data della morte di Gesù|Arresto di Gesù|Processo di Gesù|Passione di Gesù|Flagellazione di Cristo|Coronazione di spine|Crocifissione di Gesù|Deposizione di Gesù|Via Crucis}}
[[File:Giotto di Bondone 021.jpg|min|''La Resurrezione di Lazzaro'' di [[Giotto]] di Bondone ([[XIV secolo]])]]
Il racconto degli eventi che portarono alla morte di Gesù è riportato parallelamente dai quattro vangeli, seppure con alcune differenze ed aggiunte proprie. Dopo l'[[ultima cena]] tenuta in città Gesù si recò nel podere chiamato [[Getsemani]], sul [[monte degli Ulivi]] poco fuori [[Gerusalemme]], dove sostò in preghiera. Qui un gruppo di guardie del tempio, cioè soldati ebrei agli ordini delle autorità sadducee, procedettero al suo [[arresto di Gesù|arresto]] guidate da [[Giuda Iscariota]]. In seguito Gesù fu condotto da [[Anna (Sommo Sacerdote)|Anna]], ex sommo sacerdote e suocero del sacerdote in carica [[Caifa]], poi da [[Caifa]], poi al [[Sinedrio]], che ne stabilì la condanna a morte per bestemmia essendosi equiparato a [[Dio]].
Secondo i vangeli canonici, Gesù operò diversi [[miracoli]] durante la sua vita. In totale, ne vengono raccontati ventiquattro di cui: quattordici riguardano la cura di varie malattie; cinque sono [[esorcismo|esorcismi]]; tre sono [[resurrezione|resurrezioni]]; due sono comandi impartiti alla natura.
 
* Nello specifico, le guarigioni compiute da Cristo che vengono citate nei vangeli sono le seguenti:
[[Image:Eccehomo1.jpg|thumb|right|250px|[[Antonio Ciseri]], '' Ecce Homo'', 1871.]]
*# curò dalla febbre la [[Guarigione della suocera di Pietro|suocera di Pietro]], nella sua casa a Cafarnao, prendendole la mano (Marco 1:29-31, Matteo 5:14-15, Luca 4 38-39);
Al mattino presto avvenne un nuovo incontro col [[Sinedrio]], poi fu condotto dal prefetto romano [[Pilato]] per richiederne l'esecuzione, ma questi lo interrogò e non lo trovò colpevole. Pilato lo inviò a [[Erode Antipa]], re della [[Galilea]], che dopo averlo schernito ma non condannato lo rispedì a Pilato. Questi nel tentativo di salvarlo propose di liberarlo, ma la folla scelse [[Barabba]] e invocò la crocifissione per Gesù. Per paura di un tumulto Pilato si lavò le mani dichiarandosi innocente per l'ingiusta condanna e acconsentì alla richiesta della folla, condannando formalmente a morte Gesù per il reato di [[lesa maestà]] essendosi dichiarato "Re dei Giudei".
*# guarì il [[Guarigione del lebbroso|lebbroso Galileo]] con la parola e il tocco della sua mano (Marco 1:40-45, Matteo 8:1-4, Luca 5:12-16);
Quindi Gesù fu [[Flagellazione di Cristo|flagellato]] e venne schernito dai soldati romani che lo [[Coronazione di spine|coronarono di spine]] e lo condussero assieme ad altri due condannati (tra cui il "[[buon ladrone]]") verso il luogo della condanna, una piccola collina appena fuori le mura chiamata [[Golgota]]-[[Calvario]]. Nel viaggio Gesù fu aiutato a portare la croce da un certo [[Simone di Cirene]].
*# curò un [[Guarigione del paralitico di Cafarnao|paralitico di Cafarnao]] che era stato portato su una barella e al quale, dopo aver perdonato i suoi peccati, ordinò di alzarsi e di andare a casa (Marco 2, 1-12, Matteo 9:1-8, Luca 5, 17 - 26);
*# guarì un [[Guarigione dell'uomo con la mano paralizzata|uomo dalla mano inaridita]], di sabato, in una sinagoga, con la parola (Marco 3,1-6, Matteo 12:9-14, Luca 6:6-11);
*# guarì una [[Guarigione dell'emorroissa|donna che soffriva da dodici anni di perdite di sangue]] permettendole che gli toccasse la veste (Marco 5,25-34, Mt 9:18-26, Lc 8,40-56);
*# guarì un [[Guarigione del sordomuto|sordomuto nella Decapoli]] mettendogli le dita nelle orecchie, toccandogli la lingua dicendo «Effatà» (che significa «Apriti») (Marco 7:31-37);
*# curò un [[Guarigione del cieco di Betsaida|cieco a Betsaida]] sputandogli della saliva sugli occhi e imponendogli le mani (Marco 8,22-26);
*# guarì [[Bartimeo]], un non vedente di [[Gerico]] (Mt 20:29-34, Mc 10,46-52 Lc 18,35-45);
*# [[Guarigione del servo del centurione|curò a distanza un servo di un centurione]] a Cafarnao (Matteo 8:5-13, Luca 7:1-10, Gv 4,43-54; Gv 4,43-54);<ref group=Nota>Non è chiaro se l'annunciata nel Vangelo secondo Giovanni sia dello stesso miracolo.</ref>
*# [[Guarigione della donna curva|guarì una donna che era curva]] e non poteva drizzarsi, con la parola e l'imposizione delle mani (Luca 13:10-17). Questo miracolo ha avuto anch'esso luogo il sabato, in una sinagoga;
*# curò un [[Guarigione dell'idropico|fariseo dall'idropisia]], il sabato. (Lc 14, 1-6);
*# guarì [[Guarigione dei dieci lebbrosi|dieci lebbrosi]] (Lc 17, 11-19);
*# guarì un [[Guarigione del paralitico alla piscina di Betzaeta|uomo infermo da 38 anni presso la vasca di Betesda]] (Gv 5:1-9);
*# curò un uomo [[Guarigione del cieco nato|cieco dalla nascita]], applicando del fango impastato con la saliva sui suoi occhi e mandandolo successivamente a lavarsi nella [[Piscina di Siloam|piscina di Siloe]] (Gv 9,1-12).
 
* Nei vangeli canonici sono raccontate cinque storie di espulsione di spiriti immondi (esorcismi) compiuta da Gesù:
[[Image:Diego Velasquez, Christ on the Cross.jpg|thumb|left|200px|[[Diego Velázquez]], ''Cristo crocifisso'', 1631.]]
*# scacciò un [[Esorcismo nella sinagoga di Cafarnao|demonio nella sinagoga di Cafarnao]] (Mc 1,21-28; Lc 4,31-37);
Giunti alla meta Gesù fu crocifisso all'ora terza (nove di mattina) e morì all'ora nona (tre del pomeriggio). Secondo i vangeli la sua morte fu accompagnata da eventi straordinari come un'oscurità su tutta la terra, un terremoto e la risurrezione di "molti santi". Dopo la morte [[Giuseppe di Arimatea]] chiese a Pilato il corpo di Gesù e, dopo averlo avvolto in un lenzuolo ([[sindone]]), lo [[deposizione di Gesù|depose]] nel suo sepolcro che si trovava presso il Golgota.
*# ne [[Legione (demoni)|mandò via un altro]] nella regione di [[Gerasa]] (Mt 8,28-34; Mc 5,1-21; Lc 8,26-39);
*# ne mise in fuga un altro ancora dalla [[Guarigione della figlia della Cananea|figlia di una donna siro-fenicia]] (Mt 15,21-28; Mc 7,24-30);
*# ne eliminò un [[Guarigione del ragazzo indemoniato|altro ancora che tormentava un epilettico]] (Mt 17,20-24; Mc 9,14-27; Lc 9,37-43);
*# spinse un [[Esorcismo dell'uomo cieco e muto|diavolo muto]] ad andarsene (Lc 11,14; Mt 12,22).
 
In aggiunta, nelle sacre scritture sono presenti diversi passaggi che si riferiscono genericamente a esorcismi di Cristo (Mc 1,32-34;Mc 3,10-12).
È impossibile stabilire con certezza la [[data della morte di Gesù]]. I quattro vangeli sono concordi nel collocarla di venerdì, ma mentre per i tre [[sinottici]] questo giorno coincideva con la [[Pasqua ebraica]] (15 [[nisan]]), per [[Vangelo di Giovanni|Giovanni]] si trattava della vigilia di Pasqua (14 [[nisan]]). La cronologia sinottica porta a ipotizzare come data venerdì 27 aprile del 31 d.C., mentre quella giovannea venerdì 7 aprile del 30 d.C. o venerdì 3 aprile del 33 d.C.<ref>Cf. [[Rinaldo Fabris]], ''Gesù di Nazareth'', Assisi 1983, pp. 400-404.</ref>
La datazione giovannea del 7 aprile del 30 è compatibile con la probabile datazione dell'inizio del ministero pubblico nel 28 (vedi sopra) e con l'accenno giovanneo delle tre pasque.
 
* Sempre secondo i quattro Scritti, il Messia compì ben tre resurrezioni:
=== Risurrezione ===
*# [[Risurrezione della figlia di Giairo|risvegliò una bambina di dodici anni, figlia di Giairo]] (Mc 5,21-24, Mt 9,18-26, Lc 8,40-56), anche se, come affermato dallo stesso Messia, non era morta ma stava dormendo (Mt 9,24;Mc 5,39;Lc 8,52).
{{vedi anche|Risurrezione di Gesù|Apparizioni di Gesù|Ascensione di Gesù|Seconda venuta}}
*# resuscitò il [[Risurrezione del figlio della vedova di Nain|figlio della vedova di Naín]] (Lc 7,11-17).
[[Image:Resurrection.JPG|right|thumb|200px|[[Piero della Francesca]], ''[[Resurrezione (Piero della Francesca)|Resurrezione]]'', 1463.]]
*# riportò nel mondo dei vivi il [[Risurrezione di Lazzaro|Lazzaro]] (Jn 11,1-44).
Secondo la testimonianza concorde dei [[vangeli]], dopo tre giorni nel sepolcro Gesù è [[Risurrezione di Gesù|risorto]]. I vangeli non descrivono l'evento, che non ha avuto testimoni, ma solo la testimonianza della tomba vuota e le visioni delle discepole alle quali apparve ([[Maria Maddalena]], [[Maria di Giacomo]], [[Salomè (discepola di Gesù)|Salomè]]). La scoperta avvenne all'alba del giorno dopo il sabato ({{passo biblico|Mc16,2;Lc24,1;Gv20,1}}), cioè [[domenica]], anche se l'originale [[lingua greca|greco]] di {{passo biblico|Mt28,1}} può indicare l'inizio della notte tra sabato e domenica.<ref>Cf. [[Bibbia TOB]], nota a Mt 28,1</ref> In seguito [[Apparizioni di Gesù|Gesù apparve]] ripetutamente anche agli [[apostoli]] e ad altri discepoli ({{passo biblico|Gv21,1-2;At1,3;At3,15;1Cor15,3-8}})
 
* Gesù riuscì inoltre, secondo i vangeli, a sottomettere le forze naturali (vento e mare) alla sua autorità:
Dopo quaranta giorni (cifra simbolica ricorrente nei testi biblici per indicare un indefinito lungo periodo) [[Ascensione di Gesù|Gesù ascese in cielo]]. La fede cristiana attende il suo ritorno, chiamato "[[seconda venuta]]" o "[[parusia]]", che coinciderà con il [[giorno del giudizio]] e l'inizio di "un nuovo cielo e una nuova terra" ({{passo biblico|Ap21,1}}).
*# egli [[Tempesta sedata|ordinò alla tempesta di calmarsi]] (Mt 8,23-27; Mc 4,35-41; Lc 8,22-25);
*# si mise a [[Camminata sulle acque|camminare sulle acque]] (Mt 14,22-33; Mc 6,45-52; Jn 6,16-21).
* Infine compì tre atti straordinari puramente simbolici:
# fece la [[moltiplicazione dei pani e dei pesci]], l'unico dei tre miracoli ad essere riportato in tutti i vangeli. (Mc 6,32-44; Mt|14,13-21; Lc 9,10-17; Jn 6,1-13). Addirittura nelle sacre scritture di Marco (Mc 8,1-10) e Matteo (Mt 15,32-39) compare per ben due volte;
# realizzò la [[pesca miracolosa]] (Lc 5,1-11; Jn 21,1-19);
# [[Tramutazione dell'acqua in vino|convertì l'acqua in vino]] durante le nozze di [[Cana]] (Jn 2,1-11).
 
Non tutti però apprezzarono questi miracoli. Infatti a quel tempo, degli scribi, insieme ad alcuni farisei e ad altri, accusarono Cristo di aver stretto un patto con [[Belzebù]] grazie al quale poteva possedere questi poteri straordinari. Egli rispose in maniera vigorosa ai suoi accusatori e continuò a usare le sue capacità divine per fare del bene.<ref>{{Cita passo biblico|Matteo|9:32-34}}, {{Cita passo biblico|Matteo|12:22-30}}, {{Cita passo biblico|Marco|3:22-27}}, {{Cita passo biblico|Luca|11:14-15}}, {{Cita passo biblico|Luca|11:17-23}}</ref> Anzi, prima di morire decise di trasmetterle ai suoi discepoli e ad un altro uomo<ref>{{Cita passo biblico|Marco|9:38-40}}</ref> che non era suo seguace affinché continuassero anche loro la sua opera.<ref>{{Cita passo biblico|Luca|10:17-20}}</ref>
==Gesù nella storiografia moderna==
<!--
AVVISO
QUESTA SEZIONE È UN RIASSUNTO. PER FAVORE NON ESTENDETELA TROPPO, concentrandovi piuttosto sulla
voce [[Storicità di Gesù]] o [[Gesù storico]], per evitare di ripetere testo
-->
{{vedi anche|Storicità di Gesù|Gesù storico|Mito di Gesù|Gesù storiografia}}
A partire dal '700, con lo svilupparsi del moderno [[Ermeneutica biblica|metodo storico-critico]], sono comparsi numerosi studi volti a valutare l'effettiva attendibilità storica dei [[vangeli]] e a ricostruire il reale [[Gesù storico]]. Le varie correnti di pensiero possono essere raggruppate con larga approssimazione in quattro filoni principali, qui elencati progressivamente da una maggiore a una minore pretesa di storicità:
* Secondo alcuni studiosi e [[chiese cristiane|confessioni cristiane]] di stampo [[fondamentalismo|fondamentalista]] (tra le quali i [[Testimoni di Geova]] e la cattolica [[Scuola esegetica di Madrid]]) i vangeli rappresentano dei fedeli resoconti storici della vita e dell'operato di Gesù. Eventuali discordanze interne tra i racconti evangelici o con fonti storiche extra-cristiane, a un esame approfondito possono essere spiegate e appianate in vario modo.
* Secondo la [[Chiesa Cattolica]] e la maggior parte delle [[chiese protestanti]], le quali non accettano la completa [[Inerranza della Bibbia|inerranza biblica]], i [[vangeli]] non sono vere e proprie [[biografia|biografie]] di genere storico, ma sono racconti principalmente teologici fondati comunque su solide basi storiche, redatti dalla [[Chiesa]] del [[I secolo]] col non secondario intento di dare una risposta alle situazioni problematiche che si trovava ad affrontare (''Sitz im Leben'', situazione di vita).
* Secondo molti storici non cristiani e alcuni teologi e biblisti cristiani, seppure caratterizzati da notevoli differenze nei presupposti e nelle conclusioni della ricerca,<ref>
Vedi per esempio [[David Friedrich Strauss]], [[Charles Guignebert]], [[Alfred Loisy]], [[Ambrogio Donini]], [[Marcello Craveri]], [[Adolfo Omodeo]], [[Panfilo Gentile]], [[Ernest Renan]],
[[Rudolf Bultmann]]. Sulla stessa linea può essere collocato anche il best-seller ''[[Il codice da Vinci (romanzo)|Codice da Vinci]]''. Vedi voce [[Storicità di Gesù]].</ref> le fonti evangeliche non sarebbero totalmente attendibili: sarebbe perciò effettivamente esistito all'inizio del I secolo un predicatore ebreo itinerante chiamato Gesù, nome comunissimo all'epoca: un uomo fenomenale e di grande levatura morale, secondo alcuni un [[esseni|Esseno]] o un [[Nazireato|Nazireo]], senza alcun attributo divino, e che avrebbe terminato fallimentarmente in croce la sua esistenza. La comunità dei suoi credenti, delusa per il suo fallimento, lo avrebbe poi divinizzato ed esaltato attribuendogli miracoli e prodigi, in primis la risurrezione. Per risalire al vero Gesù storico occorre pertanto 'demitizzare' i vangeli, privandoli delle aggiunte e reinterpretazioni attuate dai suoi fedeli. La coddetta "corrente storica" sostiene quindi che ad un uomo, probabilmente esistito, sono stati attribuiti poteri e fatti straordinari: Gesù quindi sarebbe "un uomo trasformato in un dio"<ref name= IpotesiGesu>Definizione proposta da [[Vittorio Messori]] nel suo bestseller ''[[Ipotesi su Gesù]]''</ref>.
* Altri studiosi<ref>Vedi per esempio [[Volney]] (francese, 1757-1820), [[Charles-François Dupuis]] (francese, 1742-1809), [[Bruno Bauer]] (tedesco, 1809-1882), [[Arthur Drews]] (tedesco, 1865-1935), [[Prosper Alfaric]] (francese, 1886-1955), [[Raoul Vaneigem]] (francofono belga, n. 1934). Vedi voce [[Mito di Gesù]]. <!-- da controllare se negazionisti: [[John Mackinnon Robertson]], [[Wilhelm Bousset]], [[Ferdinand Weber]], [[Paul-Louis Couchoud]], [[Edouard Dujardin]]--></ref> privano di qualunque valore storico i vangeli, negando spesso la stessa esistenza storica di Gesù, relegandolo alla sfera del [[mito di Gesù|mito]]. La cosiddetta "corrente mitica" ritiene quindi che, all'opposto della corrente storica, Gesù sarebbe "un dio trasformato in un uomo"<ref name= IpotesiGesu/>: leggende e miti preesistenti all'[[anno zero]] sarebbero quindi stati applicate ad un predicatore ebreo in realtà mai esistito.
Queste ultime due correnti in particolare, hanno anche molti punti in comune: per esempio entrambe sostengono che l'operazione di "divinizzazione" di Gesù si sarebbe avuta grazie all'operazione di alcuni gruppi di fanatici cristiani, e in epoca successiva ai fatti narrati, ovvero intorno al [[II secolo d.C.]], una volta defunto ogni possibile testimone oculare dell'accaduto.
Punti forti sui quali si basano le teorie di entrambe le correnti sono le vere o presunte tali contraddizioni tra i quattro vangeli e la mancanza di prove storiche e/o archeologiche su alcuni luoghi, eventi e personaggi citati nel [[Nuovo Testamento]]<ref>A tal proposito va però ricordato che l'esistenza di una parte di questi è stata dimostrata dall'[[archeologia]] e dalla ricerca storica nella seconda metà del [[XX secolo]]</ref>.
 
==== Reazione degli storici ====
==Gesù nel Cristianesimo==
Diversi studiosi atei contemporanei, e alcuni studiosi cristiani, negano valore storico ai miracoli evangelici, considerandoli rappresentazioni simboliche e letterarie distinte dai fatti accaduti e correlate al fine religioso della narrazione.<ref group=Nota>In epoca moderna il primo autore che ha negato la storicità dei miracoli evangelici, oltre agli altri aspetti soprannaturali contenuti nei vangeli, è stato Reimarus, la cui opera ''Apologia degli adoratori razionali di Dio'' (''Apologie oder Schutzschrift für die vernünftigen Verehrer Gottes''), scritta tra il 1735 e il 1767/68, è stata pubblicata postuma da Lessing tra il 1774 e il 1778. Altri fondamentali contributi in tal senso sono David Friedrich Strauß, ''Vita di Gesù'', 1835; Renan, ''Vita di Gesù'', 1863. Sullo scarto tra vicende storiche e rappresentazioni letterarie un recente contributo è stato fornito, anche in relazione allo stato attuale della ricerca, da G.Gaeta, "Il Gesù moderno", Einaudi, 2009.</ref> Tale opinione è respinta dalla maggioranza degli studiosi cristiani, che ritengono che Gesù disponesse effettivamente di capacità miracolose. La questione non può essere risolta con l'analisi scientifica, in quanto credere o meno ai miracoli di Gesù è legato alla fede della persona.
===Cristologia===
{{vedi anche|Cristologia}}
La [[cristologia]] è quella parte della [[teologia]] cristiana che definisce e studia [[ragione|razionalmente]], sulla base della [[rivelazione]], la figura di Gesù Cristo. Quattro sono i temi principali, strettamente legati, sui quali si è soffermata nella tradizione cristiana la riflessione cristologica:
* il ruolo della morte e risurrezione di Gesù nella redenzione e [[salvezza (Bibbia)|salvezza]] del genere umano (cristologia [[soteriologia|soteriologica]]). La riflessione in tal senso è già presente nei testi [[Nuovo Testamento|neotestamentari]], soprattutto nella [[Lettera agli Ebrei]] e nelle [[Lettere paoline]]. Due sono in particolare gli aspetti [[soteriologia|soteriologici]] del mistero pasquale:
:- la morte di Gesù,<ref>Vedi [[Catechismo della Chiesa Cattolica]], [http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P1N.HTM numeri 606-618.]</ref> che è contemporaneamente vittima ([[agnello di Dio]]) e [[Nome ed epiteti di Gesù#Sacerdote|sacerdote]], costituisce il compimento e superamento dei sacrifici tipici della religiosità dell'[[Antico Testamento]], che non sono più necessari ({{passo biblico|Eb9,14;10,10}}). Grazie a questo sacrificio il genere umano ha ottenuto la [[Giustificazione (teologia)|giustificazione]] ({{passo biblico|Rm5,19}}), cioè il ristabilimento dell'originale stato di [[Grazia divina|grazia]] tra Dio e gli uomini che si era corrotto in conseguenza del [[peccato originale]];
:- la risurrezione di Gesù,<ref>Vedi [[Catechismo della Chiesa Cattolica]], [http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P1R.HTM numeri 651-655.]</ref> oltre a compartecipare con la morte al processo di [[Giustificazione (teologia)|giustificazione]] ({{passo biblico|Rm4,25;6,4}}), permette all'umanità riscattata di poter ricevere la cosiddetta "adozione filiale", cioè di partecipare alla vita di natura divina propria del Figlio nella risurrezione futura ({{passo biblico|1Cor15,20-22}});
* il rapporto tra la natura umana e divina in Gesù (cristologia [[antropologia|antropologica]]). Il [[Nuovo Testamento]] attribuisce a Gesù sia la [[natura]] umana, in base alla quale Gesù come tutti gli uomini è [[nascita di Gesù|nato]], [[passione di Gesù|ha patito]], [[morte di Gesù|è morto]], che quella divina, in base alla quale Gesù-[[Logos]] esiste dall'eternità ({{passo biblico|Gv1,1;8,58;17,5}}), è stato la causa della creazione dell'universo ({{passo biblico|Gv1,3}}), esisterà per l'eternità ({{passo biblico|Ap22,13}}). Non sono però fornite indicazioni sul modo nel quale queste nature, di per sé inconciliabili, coesistano nella [[persona]] di Gesù. Il problema è stato vivacemente e ampiamente dibattuto nei primi secoli della cristianità in particolare durante i [[concili ecumenici]], in risposta alle varie [[eresie]] cristologiche;
* in che modo la natura divina di Gesù si relaziona con quella del [[Dio Padre|Padre]] e dello [[Spirito Santo]] (cristologia [[trinità|trinitaria]]). Anche in questo caso il [[Nuovo Testamento]] accenna fugacemente alla "[[Trinità]]" in alcuni passi ({{passo biblico|Mt28,19;1Cor12,3;2Cor13,13}}), ma solo nei successivi [[concili ecumenici]] verrà chiarito il legame tra le tre persone divine;
* in epoca moderna, con lo svilupparsi del [[ermeneutica biblica|metodo storico-critico]] applicato ai libri del [[Nuovo Testamento]], si è sviluppato il binomio "cristologia esplicita" (cosa i testi dicono di lui, il Cristo della fede) e "cristologia implicita" (come era realmente Gesù e cosa ha detto di sè, il Gesù della storia). Obiettivo della cristologia implicita è risalire al reale Gesù storico, privato delle successive interpretazioni della tradizione cristiana.
 
===Dispute cristologicheTrasfigurazione ===
{{vedi anche|EresieTrasfigurazione deidi primi secoliGesù}}
[[File:Transfiguration Raphael.jpg|min|verticale|sinistra|''Trasfigurazione di Gesù'' di [[Raffaello Sanzio]] ([[XVI secolo]])]]
Come accennato il [[Nuovo Testamento]] lascia largo margine alla libera riflessione [[cristologia|cristologia]] e [[trinitaria|trinitaria]]. Durante i primi secoli della cristianità furono elaborate molte teorie teologiche che furono giudicate [[eretiche]] dai primi [[concili ecumenici]]. È difficile conoscere il reale contenuto di queste eresie: le informazioni pervenuteci provengono perlopiù da autori cristiani, per cui le conosciamo solo di riflesso.
 
I Vangeli sinottici<ref>Vedi in merito {{Cita passo biblico|Mt|17:1-8}}, {{Cita passo biblico|Mc|9:2-8}}, {{Cita passo biblico|Lc|9:28-36}}.</ref> narrano che dopo l'episodio della [[confessione di Pietro|professione di fede di Pietro]], Gesù salì sul monte a pregare con Pietro, Giacomo e Giovanni. Gli apostoli erano oppressi dal sonno, ma si ridestarono completamente quando videro che l'aspetto del volto di Gesù, mentre stava pregando, cambiò e che la sua veste divenne candida e sfolgorante. Subito dopo apparvero al suo fianco Mosè ed Elia, con i quali discorreva. Pietro, preso da spavento e non sapendo quello che diceva, suggerì di realizzare tre tende per i tre uomini, ma mentre stava parlando, una nube li avvolse e sentirono una voce provenire da essa che disse: «Questo è il mio Figlio prediletto, ascoltatelo».
* [[Ebionismo]]. Il movimento giudeo-cristiano degli [[Ebioniti]] (II secolo) considerava Gesù come un grande [[profeta]], al pari di [[Mosè]], ma solo un uomo di grande virtù privo della natura divina.
* [[Docetismo]]. Sostenuto da autori [[gnosticismo|gnostici]] tra il I-IV secolo. Gesù è un [[Eone (gnosticismo)|eone]] di natura divina e l'elemento umano è solo apparente ([[lingua greca|greco]] ''dokèin'', sembrare), in particolare per quanto riguarda la passione (una corrente minoritaria<ref>Vedi [[Basilide]] ("Costui fu crocifisso per errore, in quanto Cristo l’aveva trasformato in maniera tale che essi lo scambiarono per Gesù. A sua volta Gesù prese l’aspetto di Simone e stava lì vicino prendendosi gioco di loro" cit. da [[Ireneo di Lione]], ''[[Contro le eresie]]'' I,24,4, [http://en.wikisource.org/wiki/Ante-Nicene_Fathers/Volume_I/IRENAEUS/Against_Heresies:_Book_I/Chapter_XXIV. traduzione inglese]) e il [[Secondo trattato del grande Set]].</ref> sostiene che non fu Gesù a patire e morire in croce ma [[Simone di Cirene]]). Cenni antidoceti indicanti la realtà del [[Logos]]-Gesù sono presenti già nel [[Nuovo Testamento]] ({{passo biblico|1Gv1,1-3}}).
* [[Adozionismo]]. Sostenuto da vari autori come l'[[ebionita]] [[Cerinto]] (fine I - inizio II secolo), [[Paolo di Samosata]] (ca. [[200]] - ca. [[275]]) e altri. Gesù è un semplice uomo che per la sua notevole virtù è stato adottato da Dio, il quale lo ha investito della natura divina al momento del [[battesimo di Gesù|battesimo]]. È confluito in una corrente del [[modalismo]], il cosiddetto [[modalismo dinamico]].
* [[Modalismo]] o [[Monarchismo]] o [[Sabellianesimo]] ([[Sabellismo]]) o [[Patripassianesimo]]. Sostenuto da [[Sabellio]] (inizio del III secolo). Il [[Figlio di Dio|Figlio]], al pari del [[Dio Padre|Padre]] e dello [[Spirito Santo]], non è una vera e propria persona ma un modo-manifestazione dell'unica sostanza-principio (''arché'') divina. In tal modo in croce ha patito anche il Padre (e lo Spirito Santo).
[[Image:Baptistery.Arians06.jpg|thumb|270px|[[Mosaico]] della cupola del [[Battistero degli Ariani]] a [[Ravenna]], VI secolo.]]
* [[Arianesimo]]. Elaborato da [[Ario]] (256 – 336). Il [[Logos]]-Gesù è divino ma è stato creato dal [[Dio Padre|Padre]] (la formula attribuitagli dagli avversari è "c'era un tempo in cui il Figlio non era"<ref>Cfr. la condanna dell'[[arianesimo]] da parte del [[Concilio di Nicea]] ([[Denzinger-Schönmetzer]] n. 126).</ref>). Il figlio dunque non è [[consustanzialità|della stessa sostanza]] del Padre ma rappresenta una sorta di semi-divinità a lui subordinata ([[subordinazionismo]]). L'arianesimo dette origine ad alcuni movimenti detti neo-ariani:<ref>Jean Daniélou, Henri Marrou, ''Nuova storia della Chiesa'', 1976, p. 308-309.</ref>
:- [[Anomeismo]]. Sostenuto da [[Ezio (teologo)|Ezio]] († 367). Il Figlio, creato dal Padre, non è consustanziale al Padre ed è diverso (''anòmoios'' = non ''omoios'' = non simile).
:- [[Omoiusiani]]. Sostenitori di [[Basilio di Ancira]] (attivo 336-360). Il Figlio, creato dal Padre, è di sostanza distinta ma simile (''omoiùsios'') al Padre. Nei fatti questa definizione differisce da quella ufficiale elaborata dal concilio di Nicea (''omousia'', consustanzialità) solo per una [[iota]].
:- [[Omeismo]]. Sostenuto da [[Acacio di Cesarea]] († 366). Come la corrente precedente indica il Figlio come creato e simile (''omoios'') al Padre, lasciando però indefinito il rapporto circa la sostanza.
* [[Apollinarismo]]. Elaborato da [[Apollinare di Laodicea]] (ca 310 – 390) sulla base dell'antropologia [[Aristotele|aristotelica]]. In Gesù c'è la sola natura umana ma incompleta: l'anima vegetativa e animale sono umane, ma l'anima razionale è costituita dal [[logos]] divino.
* [[Nestorianesimo]] o [[difisismo]] estremo. Elaborato da [[Nestorio]] (ca 381 - ca 451). In Gesù ci sono due nature e due persone, connesse attraverso un'unione puramente morale.
* [[Monofisismo]]. Elaborato da [[Eutiche]] (ca. 378 - 454). In Gesù esisteva una sola natura (''mòne phýsis''), quella divina, che ha assorbito la natura umana.
* [[Monotelismo]] o [[monoteletismo]]. Elaborato dal patriarca [[Sergio I di Costantinopoli]] (ca 565 – 638). Nella persona di Gesù ci sono le due nature umana e divina ma una sola volontà, quella divina.
 
=== Ultimi giorni di vita ===
===Concili ecumenici===
{{vedi anche|ConciliUltima ecumeniciCena|data di morte di Gesù}}
[[File:Leonardo da Vinci (1452-1519) - The Last Supper (1495-1498).jpg|min|verticale=1.6|[[Leonardo da Vinci]], ''[[Ultima Cena (Leonardo)|L'Ultima Cena]]'', 1494-1497]]
La [[Chiesa cattolica]] ha reagito a quelle che la stessa ha di volta in volta considerato eresie definendo progressivamente la dottrina cristologica durante i primi sette [[concili ecumenici]].
Secondo il racconto dei vangeli, dopo alcuni<ref name=QuandoDove/> anni di predicazione, Gesù fece il suo ingresso a Gerusalemme per la celebrazione della [[Pasqua ebraica]]. Al suo arrivo in città fu accolto da una folla festante che lo acclamava come Messia ({{Cita passo biblico|Mt21,1-11;Mc11,1-10;Lc19,29-44;Gv12,12-15}}) – evento ricordato nella tradizione cristiana la [[Domenica delle palme]]. I sinottici collocano dopo l'ingresso a Gerusalemme la "[[purificazione del Tempio]]", che Giovanni colloca invece in occasione della prima Pasqua.
 
In prossimità della morte di Gesù sia i sinottici ({{Cita passo biblico|Mt26,26-29;Mc14,22-25;Lc22,15-20}}), che Giovanni ({{Cita passo biblico|Gv|13,1-11}}), riportano il racconto di una cena, tradizionalmente chiamata "Ultima Cena". Si notano tuttavia alcune divergenze:<ref>Vedi in merito: [[Data di morte di Gesù]].</ref>
* I. [[Primo concilio di Nicea]] ([[325]]). Nel cosiddetto [[Simbolo Niceno]]<ref>[[Denzinger-Schönmetzer|DS]] [http://www.intratext.com/IXT/ITA0141/_P1.HTM n. 125].</ref> (o Credo breve) il [[Figlio di Dio|Figlio]] è definito [[consustanzialità|consustanziale]] (''omoùsion'') al Padre, cioè "della stessa [[sostanza (filosofia)|sostanza]] del [[Dio Padre|Padre]]", condannando implicitamente [[Ario]].
* per i sinottici corrisponde alla cena della Pasqua ebraica e fu tenuta la sera precedente il giorno della morte di Gesù (15 nisan, Pasqua, venerdì), dunque di giovedì sera. In essa Gesù istituisce il sacramento dell'Eucaristia;
* per Giovanni si tratta di una cena generica e non può trattarsi di quella pasquale, in quanto il rito ebraico si sarebbe svolto la sera del giorno corrispondente alla morte di Gesù (14 nisan, vigilia di Pasqua, venerdì). In essa non vi è accenno all'Eucaristia,<ref group="Nota">Tuttavia, il cosiddetto [[discorso del pane di vita]] di {{Cita passo biblico|Gv2,26-6,59}}, che Giovanni colloca nella sinagoga di [[Cafarnao]], è equivalente al resoconto dei sinottici circa l'[[Eucaristia]].</ref> mentre viene riportato il racconto della lavanda dei piedi, assente nei sinottici.
 
Una possibile armonizzazione,<ref>Annie Jaubert, ''La date de la cène'', Parigi, 1957. Vedi anche [[Rinaldo Fabris|Fabris]], ''op. cit.'', pp. 403-404.</ref> è che l'Ultima Cena fosse effettivamente una cena pasquale e sia stata tenuta, secondo il calendario esseno, di martedì sera. In tal caso i vangeli, che fanno apparire gli eventi successivi (arresto, processo, crocifissione e morte) concentrati tra il giovedì sera e il venerdì pomeriggio, non rispecchierebbero il reale andamento storico, che li vedrebbe distribuiti lungo più giorni, dal martedì sera al venerdì pomeriggio. Non sarebbe però chiaro perché Gesù avrebbe deciso di attenersi al calendario esseno.
* II. [[Primo concilio di Costantinopoli]] ([[381]]). Ribadisce il [[concilio di Nicea]] formulando il [[Simbolo Niceno-Costantinopolitano]]<ref>[[Denzinger-Schönmetzer|DS]] [http://www.intratext.com/IXT/ITA0140/_P1.HTM n. 150].</ref> (Credo lungo), ampliamento del precedente.
 
=== Processo e morte ===
* III. [[Concilio di Efeso]] ([[431]]). Stabilisce che [[Maria (madre di Gesù)|Maria]] è "Madre di Dio" e che in Cristo sono unite la [[natura]] umana e divina in una sola [[persona]], condannando implicitamente il [[difisismo]] di [[Nestorio]], l'[[adozionismo]] e il [[docetismo]].<ref>[[Denzinger-Schönmetzer|DS]] [http://www.intratext.com/IXT/ITA0137/_P3.HTM n. 252-263].</ref>
{{vedi anche|passione di Gesù|processo di Gesù|crocifissione di Gesù}}
[[File:Ecce homo by Antonio Ciseri (1).jpg|min|sinistra|[[Antonio Ciseri]], '' Ecce Homo'', 1871]]
 
Il racconto degli eventi che portarono alla morte di Gesù è riportato parallelamente dai quattro vangeli, seppure con alcune differenze ed aggiunte proprie. Dopo l'Ultima Cena, tenuta in città, Gesù si recò nel podere chiamato [[Getsemani]] —&nbsp;sul [[monte degli Ulivi]], poco fuori Gerusalemme&nbsp;—, dove sostò in preghiera. Qui un gruppo di guardie del tempio (soldati ebrei agli ordini delle autorità [[sadducei|sadducee]]), guidato dall'apostolo traditore [[Giuda Iscariota]], procedette al suo [[Arresto di Gesù|arresto]]. In seguito, Gesù fu condotto da [[Anna (sommo sacerdote)|Anna]], ex sommo sacerdote e suocero del sacerdote in carica Caifa, poi da Caifa stesso, quindi al Sinedrio, che ne stabilì la condanna a morte per [[bestemmia]], essendosi equiparato a Dio.
* IV. [[Concilio di Calcedonia]] ([[451]]). Stabilisce che nell'unica [[persona]]-[[ipostasi]] ([[sostanza]]) di Gesù vi sono le due nature umana e divina "senza confusione, immutabili, indivise, inseparabili",<ref>[[Denzinger-Schönmetzer|DS]] [http://www.intratext.com/IXT/ITA0158/_P2.HTM n. 302].</ref> condannando implicitamente il [[monofisismo]] di [[Eutiche]].
 
[[File:Cristo crucificado.jpg|min|verticale|[[Diego Velázquez]], ''[[Cristo crocifisso (Velázquez)|Cristo crocifisso]]'', 1631]]
* V. [[Secondo concilio di Costantinopoli]] ([[553]]). Riafferma le dottrine cristologiche stabilite nei precedenti concili, condannando esplicitamente diversi autori tra cui [[Apollinare di Laodicea|Apollinare]], [[Nestorio]], [[Eutiche]].<ref>[[Denzinger-Schönmetzer|DS]] n. 421-438.</ref>
 
Al mattino presto avvenne un nuovo incontro col Sinedrio, poi Gesù fu condotto dal prefetto romano Ponzio Pilato per richiederne l'esecuzione; questi lo interrogò ma non lo trovò colpevole. Pilato lo inviò dunque a Erode Antipa, re della Galilea —&nbsp;che, dopo averlo schernito, ma non condannato&nbsp;— lo rispedì a Pilato. Questi, nel tentativo di salvarlo, propose al popolo di liberarlo (era infatti uso da parte delle autorità romane rilasciare un prigioniero all'anno, per Pasqua), ma la folla gli preferì il ribelle/assassino [[Barabba]], mentre invocò la crocifissione per Gesù. Per paura di un tumulto Pilato si lavò le mani, dichiarandosi innocente per l'ingiusta condanna, e acconsentì alla richiesta della folla, condannando formalmente a morte Gesù per il reato di [[lesa maestà]], essendosi dichiarato «Re dei Giudei». Quindi Gesù fu [[Flagellazione di Gesù|flagellato]]; venne poi schernito dai soldati romani, che lo [[Coronazione di spine|coronarono di spine]] e lo condussero, assieme ad altri due condannati (tra cui il "[[buon ladrone]]"), verso il luogo della condanna, una piccola collina appena fuori le mura, chiamata [[Golgota]]-[[Calvario]]. Lungo la [[Salita al Calvario|salita]], Gesù fu aiutato a portare la croce da un certo Simone di Cirene.
* VI. [[Terzo concilio di Costantinopoli]] ([[680]]-[[681]]). Stabilisce che in Gesù vi sono sia la [[volontà]] umana che quella divina, non in contrasto tra esse in quanto la prima segue la seconda, condannando esplicitamente il [[monotelismo]] di [[Sergio I di Costantinopoli|Sergio]].<ref>[[Denzinger-Schönmetzer|DS]] n. 550-559.</ref>
 
Giunti alla meta, Gesù fu crocifisso all'ora terza (nove di mattina); morì all'ora nona (tre del pomeriggio). Secondo i vangeli, la sua morte fu accompagnata da eventi straordinari: venne l'oscurità su tutta la Terra, vi fu un [[terremoto]] e la risurrezione di «molti santi». In seguito, Giuseppe di Arimatea chiese a Pilato il corpo di Gesù e, dopo averlo avvolto in un lenzuolo (o in teli, secondo Giovanni), lo [[Deposizione di Gesù|depose]] nel suo sepolcro personale, che si trovava presso il Golgota.
* VII. [[Secondo concilio di Nicea]] ([[787]]). Stabilisce che chi venera un'immagine sacra venera chi è in essa riprodotto, condannando l'[[iconoclastia]].<ref>[[Denzinger-Schönmetzer|DS]] [http://www.intratext.com/IXT/ITA0139/_P1.HTM n. 600-603];[http://www.intratext.com/IXT/ITA0139/_P2.HTM 605-609].</ref>
 
È impossibile stabilire con certezza la [[data di morte di Gesù]]. I quattro vangeli sono concordi nel collocarla di venerdì, ma, mentre per i tre sinottici questo giorno coincideva con la Pasqua ebraica (15 [[nisan]]), per Giovanni si trattava della vigilia di Pasqua (14 nisan). La cronologia sinottica porta a ipotizzare come data venerdì 27 aprile del 31 d.C. (opzione che non gode di largo consenso, ponendo processo ed esecuzione nel giorno festivo di Pasqua), mentre quella giovannea venerdì 7 aprile del 30 d.C. o venerdì 3 aprile del 33 d.C.<ref>Vedi [[Rinaldo Fabris|Fabris]], ''op. cit.'', pp. 400-404.</ref> La datazione giovannea del 7 aprile 30 è compatibile con la probabile datazione dell'inizio del ministero pubblico nel 28<ref>Vedi in merito il paragrafo: [[#Inizio del ministero|Inizio del ministero]].</ref> e con l'accenno giovanneo delle tre Pasque.
===Chiese cristiane conciliari===
{{vedi anche|Chiese cristiane}}
[[Immagine:Christianity_percentage_by_country.png|thumb|right|350px|Percentuale di [[cristiani]] per stato.]]
In epoca contemporanea, i seguaci del messaggio di Gesù ([[cristianesimo]]) sono circa 2,1 miliardi, cioè circa un terzo degli abitanti del mondo.<ref>Vedi [http://www.adherents.com/Religions_By_Adherents.html#Christianity i dati] riportati su adherents.com</ref> I cristiani sono suddivisi in molte chiese o confessioni o denominazioni, che possono essere distinte in riferimento ai [[concili ecumenici]].
 
=== Resurrezione ===
Le decisioni dei primi sette concili ecumenici sono adottate dalle maggiori [[Chiese cristiane|confessioni cristiane]], che condividono dunque la stessa [[cristologia]]: [[cattolici]], [[ortodossi]], [[protestanti]], [[anglicani]]. Le diversità tra queste chiese riguardano prevalentemenete questioni [[ecclesiologia|ecclesiologiche]].
{{vedi anche|risurrezione di Gesù|Ascensione di Gesù}}
[[File:Resurrection.JPG|min|verticale|sinistra|[[Piero della Francesca]], ''[[Resurrezione (Piero della Francesca)|Resurrezione]]'', 1463]]
 
I vangeli, immediatamente dopo la descrizione della passione e della morte di Gesù, riportano alcuni fatti avvenuti dopo la deposizione del cadavere di Gesù: il rinvenimento della [[tomba vuota]] e le apparizioni di Gesù alle discepole (Maria Maddalena, [[Maria di Giacomo]], [[Salome (discepola di Gesù)|Salome]]), interpretati dai cristiani come segni di una sua [[Resurrezione di Gesù|Resurrezione]]. La scoperta avvenne all'alba del giorno dopo il sabato ({{passo biblico|Mc16,2;Lc24,1;Gv20,1|libro=no}}), cioè [[domenica]], anche se l'originale greco di {{passo biblico|Mt28,1|libro=no}} può indicare l'inizio della notte tra sabato e domenica.<ref>Vedi [[Bibbia TOB]], nota a {{Cita passo biblico|Mt|28,1}}.</ref> In seguito, sono testimoniate anche delle apparizioni di Gesù agli apostoli e ad altri discepoli ({{passo biblico|Gv21,1-2;At1,3;At3,15;1Cor15,3-8|libro=no}}).
Alcune chiese di tradizione [[monofisita]] riconoscono solo i primi tre concili, rigettando il [[concilio di Calcedonia]] e i seguenti: si tratta dei cristiani [[Chiesa ortodossa copta|copti]], [[chiese siriache|siriaci]], [[Chiesa apostolica armena|armeni]].
 
I Vangeli dicono che, quaranta giorni<ref group=Nota>Ma 40 è una cifra simbolica giudaica, ricorrente nei testi biblici per indicare indefinitamente un lungo periodo.</ref> dopo la risurrezione, Gesù ascese al cielo. In altri testi sacri cristiani, come l'[[Apocalisse di Giovanni]], si parla del ritorno di Gesù, che le [[chiese cristiane]] attendono, definito "seconda venuta" o "''[[Parusia|parusía]]''", ritorno che dovrà coincidere con il Giorno del giudizio e l'inizio di «un nuovo cielo e una nuova terra» ({{passo biblico|Ap21,1|libro=no}}).
Alcune chiese di tradizione [[nestoriana]] riconoscono solo i primi due concili, rigettando il [[concilio di Efeso]] e i seguenti: si tratta dei cosiddetti cristiani [[Chiesa apostolica assira d'Oriente|assiri]].
 
La successiva tradizione cristiana ha ritenuto come storico l'evento della risurrezione, riconoscendo questa con professioni di fede e di culto.<ref group=Nota>Il più antico testo cristiano che riconosce la risurrezione di Gesù è {{Cita passo biblico|1Cor|15,3-8}}, databile alla primavera del 56 (vedi [[Bibbia TOB]], p. 2608). Tra i pronunciamenti ufficiali cristiani relativi alla risurrezione di Gesù, vedi il [[Simbolo niceno]] del 325 («καὶ ἀναστάντα τῇ τριτῇ ἡμέρᾳ», "e che è risorto il terzo giorno"), il 3° articolo della ''[[Confessione augustana]]'' [[protestante]] del 1530, il 4° dei ''[[Trentanove articoli di religione]]'' [[anglicana]] del 1562, il n. 631 del ''[[Catechismo della Chiesa cattolica]]'' del 1992.</ref> Quegli studiosi moderni che negano questa interpretazione ritengono che si tratti di una mistificazione degli apostoli,<ref group=Nota>Questa ipotesi era sostenuta già in epoca apostolica dagli [[Ebrei]] ({{Cita passo biblico|Mt28,11-14}}), e in epoca contemporanea è stata ripresa da [[Reimarus]] (''Frammenti'', libro II, 1862) e altri. [[Ernest Renan]] lascia aperta questa possibilità ([[Ernest Renan]], ''Vita di Gesù'', 1863, tr. it. 1994, p. 179).</ref> o di una convinzione sorta a seguito di [[Allucinazione|allucinazioni]],<ref group=Nota>Così David Friedrich Strauß (''Vita di Gesù'', 1835); [[Ernest Renan]] opta per questa possibilità ([[Ernest Renan]], ''Vita di Gesù'', 1863, tr. it. 1994, p. 179: «Potenza divina dell'amore! momenti sacri, in cui la passione di un'allucinata risuscita un Dio al mondo!»).</ref> o della riproposizione nel mondo giudaico di un mito diffuso nella religiosità ellenistica, babilonese e fenicia, relativo ad una divinità che muore e risorge.<ref group=Nota>Vedi in particolare [[Mitra (divinità)|Mitra]] e [[Attis]] (così [[James Frazer]], ''[[Il ramo d'oro]]'', 1911-1915, tr. it. 1992, pp. 408-413), ma anche [[Dioniso]] e [[Osiride]].</ref>
===Chiese cristiane non conciliari===
{{vedi anche|Testimoni di Geova|Mormoni|Chiesa dell'Unificazione}}
Altre Chiese cristiane non si inseriscono nella tradizione storica e teologica propria del cristianesimo tradizionale, basato sulle decisioni dei primi [[concili ecumenici]]. A causa del rifiuto del [[Trinità|credo trinitario]] [[Primo concilio di Nicea|niceno]] queste chiese non sono considerate cristiane dalle chiese di tradizione conciliare.
 
== Gesù nella storiografia moderna ==
*Secondo i [[Testimoni di Geova]]<ref>Vedi [http://www.watchtower.org/i/20050915/article_01.htm articolo] nella rivista [[La Torre di Guardia]] del 15 settembre 2005: «[…] ci fu un tempo in cui Dio era solo. In un'epoca remotissima, però, Dio cominciò a creare. Quale fu la sua prima creatura? L'ultimo libro della Bibbia definisce Gesù "il principio della creazione di Dio" (Rivelazione [Apocalisse] {{Passo biblico|Ap|3,14}}) Gesù è "il primogenito di tutta la creazione". […] Gesù fu l'unico a essere creato direttamente da Dio. Per questo viene definito "unigenito Figlio" di Dio».</ref> Gesù non è Dio e non esiste dall'eternità<ref>Cfr. la dottrina sostenuta da [[Ario]] nel III-IV secolo.</ref> ma rappresenta il principio della creazione di Dio-[[Geova]], ed è pertanto chiamato dalla Bibbia Figlio Unigenito. Tramite lui sono state create tutte le cose, è nato verginalmente da Maria, era il [[Messia]] preannunciato, ha predicato e compiuto miracoli, è morto su un palo di tortura (non una croce) in sacrificio di riscatto per redimere l'umanità dal [[peccato]] di [[Adamo]], è risorto, tornerà alla fine dei tempi per instaurare un regno di pace. Coincide con l'angelo [[Michele]] descritto nel [[Libro dell'Apocalisse]]-Rivelazione.
<!-- Attenzione! Questa sezione è un riassunto: non la si estenda troppo! -->
{{vedi anche|ricerca del Gesù storico|Gesù storico|storicità di Gesù|mito di Gesù}}
L'importanza della figura di Gesù nella storiografia è tale che tutto il [[mondo occidentale]] ed oltre suddivide la storia in anni, secoli e millenni prima e dopo la venuta del Cristo.
 
A partire dal [[Settecento]], con lo svilupparsi del moderno metodo storico-critico, numerosi studiosi hanno cercato di ricostruire e interpretare la figura storica di Gesù. È possibile distinguere più fasi.
* Secondo la [[Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni]] ([[Mormoni]]) Gesù è il Cristo, il Redentore, il Figlio di Dio e l'Iddio Eterno ([[Libro di Mormon]], [http://scriptures.lds.org/it/bm/ttlpg Frontespizio]; [http://scriptures.lds.org/it/moro/8 Moroni 8:3 e 8]).<ref>[http://www.lds.org/languages/proclamations/livingchrist/start_here_160.pdf Una dichiarazione ufficiale, ''Il Cristo Vivente'', della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni su Gesù Cristo]</ref> Inoltre Gesù è considerato il [[Geova]] dell'[[Antico Testamento]] ([[Dottrina e Alleanze]] [http://scriptures.lds.org/it/dc/110/3-4#3 110:3-4]) e dunque il [[Creatore]] del mondo ([[Perla di gran prezzo]], [http://scriptures.lds.org/it/moses/1/31-33#31 Mosè 1:1]). Per i [[mormoni]] il Padre il Figlio e lo Spirito Santo sono un solo Dio ([[Libro di Mormon]], [http://scriptures.lds.org/it/3_ne/11/27#27 3Nefi 11:27]) in quanto uniti e in armonia nei proposti e nella dottrina, benché siano personaggi separati e distinti, infatti il Padre e il Figlio hanno corpi tangibili di carne e ossa mentre lo Spirito Santo è un Personaggio di spirito senza carne e ossa.<ref>[http://scriptures.lds.org/it/gs/d/25 Il Libro di Mormon, Guida alle Scritture, voce:''Dio, Divinità'']</ref> Per la [[Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni]] Gesù dopo essere risorto a Gerusalemme è apparso agli abitanti delle antiche Americhe ([[Libro di Mormon]], [http://scriptures.lds.org/it/3_ne/11 3Nefi 11]), discendenti da famiglie del lineaggio d'Israele. Secondo una tradizionale interpretazione di [[Dottrina e Alleanze]] ([http://scriptures.lds.org/it/dc/20 20:1]) viene ritenuto che Gesù sia nato il 6 aprile dell'1 a.C.
 
La prima fase (''first quest'') inizia alla fine del Settecento con [[Reimarus]] ed è caratterizzata dall'utilizzo delle metodologie dell'epoca per cercare di distinguere elementi storici ed elementi mitologici. Questa fase termina tradizionalmente all'inizio del [[Novecento]] con l'opera di [[Albert Schweitzer|Schweitzer]], che evidenzia la frammentarietà dei risultati conseguiti.<ref group="Nota">Vedi p.es. [[Hermann Samuel Reimarus]], [[Ernest Renan]], [[Albert Schweitzer]], [[David Friedrich Strauß]].</ref>
* Secondo la [[Chiesa dell'Unificazione]] del reverendo [[Sun Myung Moon]], Gesù non è Dio ma solo un uomo. Gesù non è nato verginalmente ma era figlio illegittimo di Maria e Zaccaria. La sua predicazione si rivelò fallimentare principalmente causa il mancato supporto di [[Giovanni Battista]]. La morte in croce di Gesù non ha significato salvifico e la sua risurrezione non è stata corporale, ma si è trattato solo di un ritorno in forma spirituale. Il reverendo Moon si definisce "terzo Adamo" e incarnazione dello stesso Gesù Cristo.<!-- Le info circa la Chiesa dell'unificazione derivano da http://www.rapidnet.com/~jbeard/bdm/Cults/unificat.htm se qualcuno riesce sarebbe bene mettere riferimenti ad opere uffiali tradotte in italiano -->
 
Segue quindi una fase di calo di interesse per la ricerca storica su Gesù, nella quale viene comunque proposto ([[Bultmann]]) di filtrare il linguaggio delle fonti antiche, tenendo conto del contesto del tempo e della natura teologica degli scritti.<ref group="Nota">Vedi p.es. [[Karl Barth]], [[Rudolf Bultmann]], [[Charles Guignebert]].</ref>
===Liturgia===
{{vedi anche|Liturgia}}
Tutta la [[liturgia]] cristiana è costruita intorno alla figura di Gesù.
* I [[riti]] principali sono i [[sacramenti]] (sette nella tradizione [[Chiesa Cattolica|cattolica]] e [[ortodossa]], di numero variabile a seconda delle varie [[chiese protestanti]]), che sono considerati basati sul comando e l'esempio di Gesù. A questi la tradizione [[Chiesa Cattolica|cattolica]] affianca i [[sacramentali]]. Tra i [[sacramenti]] il principale è l'[[Eucaristia]] ([[traslitterazione]] del termine [[lingua greca|greco]] significante "rendimento di grazie"), che secondo il racconto dei [[vangeli]] Gesù istituì nel corso dell'[[ultima cena]]. Vi sono notevoli diversità circa il significato dell'Eucaristia tra le varie chiese cristiane:
** per la [[Chiesa Cattolica]] e quella [[Ortodossa]] durante l'Eucaristia, celebrata nel più ampio rito della [[Messa]] ("Divina Liturgia" nella dicitura ortodossa), avviene il [[miracolo]] della [[transustanziazione]]: la [[sostanza (filosofia)|sostanza]] del [[pane]] e del [[vino]] muta in quella del [[corpo]] e [[sangue]] di Gesù ([[presenza reale]]), rimanendo però inalterati gli [[accidente (filosofia)|accidenti]] (forma, colore, sapore...). La tradizione cattolica riconosce che nel corso dei cosiddetti [[miracoli eucaristici]] tale mutazione riguarda anche gli [[accidente (filosofia)|accidenti]];
** per le [[chiese protestanti]] di tradizione [[Lutero|luterana]] durante l'Eucaristia, celebrata durante il rito della [[Cena del Signore]] (sostanzialmente equivalente alla [[Messa]]), avviene la [[consustanziazione]], cioè alle [[sostanza (filosofia)|sostanze]] del pane e del vino si affiancano quelle del corpo e sangue di Gesù;
** per le [[chiese protestanti]] di tradizione [[Calvino|calvinista]] l'Eucaristia rappresenta una semplice [[commemorazione]] o ricordo dell'[[ultima cena]] e del sacrificio in croce di Gesù.
* L'[[anno liturgico]] è il ciclo temporale della durata di un anno in cui sono scandite le celebrazioni relative ai principali avvenimenti della vita di Gesù, per esempio [[Natale]] ([[nascita di Gesù|nascita]]), [[Epifania]] (visita dei [[Magi]]), [[Pasqua]] ([[Risurrezione di Gesù|risurrezione]]).
* Le [[preghiere]] usate nella liturgia si basano sui testi della [[Bibbia]]. La "preghiera del Signore" per eccellenza è il [[Padre Nostro]], attribuito alle stesso Gesù.
 
La ricerca riprende slancio alla metà del [[XX secolo]] (''new quest''): si cerca di conciliare le diverse nature di Gesù, ma si è ancora concentrati sui vangeli canonici.<ref group="Nota">Vedi p. es. [[Ernst Käsemann]], [[Edward Schillebeeckx]].</ref>
Le varie chiese hanno poi sviluppato riti e preghiere proprie, per esempio nella tradizione cattolica sono importanti il [[rosario]] (nei cui 20 "misteri" sono ricordati i principali eventi del ministero di Gesù) e la [[Via Crucis]] (che ripercorre in 14 "stazioni" gli eventi della [[passione di Gesù|passione]] e [[morte di Gesù|morte]]).
 
Lo studio sulla figura di Gesù si è quindi ampliato notevolmente negli ultimi decenni, estendendo la base documentale e considerando anche testi quali i vangeli apocrifi e i [[manoscritti non biblici di Qumran]]. Questa nuova fase (''third quest'') si caratterizza inoltre per l'interesse e l'attenzione posti nell'analisi del contesto storico e sociale del tempo.<ref group="Nota">Vedi p.es. [[John Dominic Crossan]], [[Giorgio Jossa]], [[Martin Hengel]], [[Morton Smith]].</ref> La terza ricerca «[…] ha seguito vari percorsi, uno dei più controversi dei quali è quello del [[Jesus Seminar]], che studia ciò che sia certo, ovvero possibile, probabile, o infine assolutamente impossibile che il Gesù storico abbia detto o fatto. Materiale per statistici, più che per teologi».<ref>Andrea Filippini, ''Protocristianesimo - Il cristianesimo del I secolo alla luce degli scritti neotestamentari'', p.14, Ginevra Bentivoglio Editoria, Roma, 2013. ISBN 9788898158089</ref> Secondo l'accademico [[Paul Mattei]], professore di [[letteratura latina]] e [[patristica]] all'[[Università di Lione|Université Lumière Lyon-II]], «i procedimenti» del Jesus Seminar «[…] hanno spesso suscitato stupore ed ironia (voto a maggioranza, tra i presenti, cooptati alle riunioni di gruppo) […] in rottura con qualunque tipo di dogmatismo confessionale […]».<ref>Paul Mattei, ''Il cristianesimo antico. Da Gesù a Costantino'', p.71, Il Mulino, Bologna, 2012. ISBN 978-88-15-23762-0.</ref>
 
Non ci sono dubbi sostanziali sul corso della vita di Gesù, quando e dove visse e morì e quale tipo di attività svolse durante la sua vita pubblica.<ref name="Sanders">[[Ed Parish Sanders]], "Gesù la verità storica", Mondadori, 1995 (titolo originale, ''The Historical Figure of Jesus'', 1993).</ref> Rimane fitto invece il dibattito sulla storicità di singole azioni o detti a lui attribuiti, così come sulle [[metodologia|metodologie]] che è possibile applicare per la loro analisi. L'insieme di affermazioni su Gesù sulle quali c'è generale consenso tra gli studiosi, indipendentemente dal loro credo, comprendono la sua nascita verso il [[4 a.C.]], la sua infanzia a Nazareth, il battesimo a opera di Giovanni Battista, la costituzione di un gruppo di discepoli, l'insegnamento nei villaggi e nelle campagne della Galilea, la predicazione del Regno di Dio, il viaggio a Gerusalemme culminato con i disordini al tempio, la cena finale con i discepoli, la cattura, l'interrogatorio e la messa a morte da parte di Ponzio Pilato, cui seguono prima una fuga e poi la ricostituzione del gruppo di discepoli, convinti del ritorno di Gesù per fondare il Regno.<ref group="Nota">Per un elenco più completo e dettagliato dei dati considerati allo stato attuale fuori discussione dagli storici, cfr. [[Ed Parish Sanders]], "Gesù la verità storica", Mondadori, 1995 (titolo originale, ''The Historical Figure of Jesus'', 1993).</ref>
 
== Gesù tra ricerca e divulgazione ==
[[File:Carl Heinrich Bloch - Consolator.jpg|min|verticale|''Il Consolatore'', di Carl Heinrich Bloch]]
La figura di Gesù, tradizionalmente oggetto di studi teologici e [[storici]], è stata di recente al centro di un nuovo fenomeno culturale, che si è concretizzata in un rinnovato interesse da parte del vasto pubblico e nella diffusione di numerosi contributi [[Saggio|saggistici]], [[Giornalismo|giornalistici]] e [[Televisione|televisivi]], nonché di rielaborazioni cinematografiche e [[Romanzo|romanzesche]]. È quindi emerso un forte intento divulgativo, che però è stato spesso accompagnato e condizionato dalla ricerca dell'effetto, a scapito del rigore.<ref>Giancarlo Gaeta, ''Il Gesù moderno'', Einaudi, 2009, pagg. 7-8.</ref> Nel panorama editoriale sono quindi prevalentemente diffuse pubblicazioni semplificate, come testi a carattere devozionale, da un lato, e libri scandalistici, dall'altro: i risultati della ricerca storica sono invece ancora poco noti all'opinione comune, e questo scollamento pare in aumento.<ref>[[Mauro Pesce]], in Augias-Pesce, “Inchiesta su Gesù”, Mondadori, 2006, pag. 235</ref>
 
Fatta questa precisazione, è comunque possibile individuare con larga approssimazione quattro orientamenti principali, qui elencati progressivamente da una maggiore a una minore pretesa di storicità attribuita alle fonti canoniche:
* secondo alcuni autori e confessioni cristiane di stampo [[fondamentalismo|fondamentalista]] (tra le quali i [[Testimoni di Geova]] e la cattolica [[Scuola esegetica di Madrid]]), i vangeli rappresentano dei fedeli resoconti storici della vita e dell'operato di Gesù. Eventuali discordanze interne, tra i racconti evangelici o con fonti storiche non cristiane, a un esame approfondito possono essere spiegate e appianate in vario modo;<ref group="Nota">Vedi in particolare [[José Miguel Garcìa]], ''La vita di Gesù nel testo aramaico dei Vangeli'', tr. it. Milano 2005.</ref>
* secondo la Chiesa cattolica e la maggior parte delle Chiese protestanti, le quali non accettano la completa [[infallibilità delle Scritture|inerranza biblica]], i vangeli non sono vere e proprie biografie di genere storico, ma sono racconti principalmente teologici, fondati comunque su solide basi storiche, redatti dalla [[Chiesa (comunità)|Chiesa]] del I secolo col non secondario intento di dare una risposta alle situazioni problematiche che si trovava ad affrontare (di qui il concetto di ''[[Sitz im leben]]'', "situazione di vita");
* secondo molti storici non cristiani e alcuni teologi e biblisti cristiani, seppure caratterizzati da notevoli differenze nei presupposti e nelle conclusioni della ricerca,<ref group=Nota>Vedi p. es. [[David Friedrich Strauß]], [[Charles Guignebert]], [[Alfred Loisy]], [[Ambrogio Donini]], [[Marcello Craveri]], [[Adolfo Omodeo]], [[Panfilo Gentile]], [[Ernest Renan]], [[Rudolf Bultmann]]. Vedi in merito la voce: [[Storicità di Gesù]].</ref> le fonti evangeliche non sarebbero totalmente attendibili: Gesù è stato un predicatore ebreo di grande levatura morale vissuto all'inizio del I secolo, secondo alcuni un esseno o un [[nazireo]], che avrebbe terminato in croce la sua esistenza. La comunità dei suoi credenti lo avrebbe poi esaltato, attribuendogli miracoli e prodigi. Per risalire al vero Gesù storico occorre pertanto "demitizzare" i vangeli, privandoli delle aggiunte e reinterpretazioni attuate dai suoi fedeli. Secondo alcuni di questi studiosi, Gesù sarebbe «un uomo trasformato in un dio»;<ref name=IpotesiGesu>Questa definizione è stata proposta da [[Vittorio Messori]], ''op. cit.''</ref>
* altri autori<ref group="Nota">Vedi p. es., nel passato, [[Volney]] (francese, 1757-1820), [[Charles-François Dupuis]] (francese, 1742-1809), [[Bruno Bauer]] (tedesco, 1809-1882), [[Arthur Drews]] (tedesco, 1865-1935), [[Prosper Alfaric]] (francese, 1886-1955), [[Raoul Vaneigem]] (francofono belga, n. 1934). Vedi in merito la voce: [[Mito di Gesù]].<!-- Da controllare se negazionisti: [[John Mackinnon Robertson]], [[Wilhelm Bousset]], [[Ferdinand Weber]], [[Paul-Louis Couchoud]] e [[Edouard Dujardin]]. --></ref> privano infine di qualunque valore storico i vangeli, negando in alcuni casi la stessa esistenza storica di Gesù e relegandolo alla sfera del [[Mito di Gesù|mito]]. La cosiddetta "corrente mitica" sostiene infatti —&nbsp;all'opposto della corrente storica&nbsp;— che Gesù sarebbe «un dio trasformato in un uomo»:<ref name= IpotesiGesu/> leggende e miti preesistenti all'[[anno zero]] sarebbero stati applicati a un predicatore [[ebreo]] in realtà mai esistito.
 
== Gesù secondo il cristianesimo ==
{{Vedi anche|Gesù nel cristianesimo}}
=== Cristologia ===
{{vedi anche|cristologia}}
[[File:Grunewald - christ.jpg|min|sinistra|verticale|[[Matthias Grünewald]], ''Cristo in maestà'', dall{{'}}''[[Altare di Issenheim]]'', 1515]]
 
La [[cristologia]] è quella parte della teologia cristiana che definisce e studia [[Ragione|razionalmente]], sulla base della [[rivelazione]], la figura di Gesù. Quattro sono i temi principali, strettamente legati tra loro, sui quali si è soffermata nella tradizione cristiana la riflessione cristologica:
* il ruolo della morte e risurrezione di Gesù nella redenzione e salvezza del genere umano (cristologia [[soteriologica]]). La riflessione in tal senso è già presente nei testi neotestamentari, soprattutto nella ''[[Lettera agli Ebrei]]'' e nelle lettere di Paolo. Due sono in particolare gli aspetti [[Soteriologia|soteriologici]] del mistero pasquale:
** la morte di Gesù,<ref group="Nota">Vedi [[Catechismo della Chiesa cattolica]], [http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P1N.HTM nn. 606-618]; [[Confessione Augustana]], art. 4.</ref> che è contemporaneamente vittima<ref group=Nota>Vedi {{Cita passo biblico|Gv1,29; 1Gv2,2;4,10}} e in particolare l'espressione "[[Apocalisse di Giovanni#Gesù Cristo, l'Agnello|agnello di Dio]]" tipica dell'[[Apocalisse]].</ref> e [[Nome ed epiteti di Gesù#Sacerdote|sacerdote]],<ref group=Nota>Vedi: {{Cita passo biblico|Eb2,17; 3,1; 4,14; 4,15; 5,5; 5,6; 5,10; 6,20; 7,3; 7,11; 7,15; 7,17; 7,21; 7,26; 8,1; 9,11; 10,21}}</ref> costituisce il compimento e il superamento<ref group=Nota>Vedi: {{Cita passo biblico|Eb 10,5; 10,10}}, dove la "volontà" del [[Dio Padre|Padre]], compiuta da Gesù, esprime il superamento dei sacrifici stabiliti dalla legge {{Cita passo biblico|Eb 10,1; Eb 10, 17}}.</ref> dei [[Sacrificio#Il sacrificio nell'Ebraismo|sacrifici dell'Antico Testamento]],<ref>{{Cita passo biblico|Lev 1-7}}</ref> che non sono più necessari per l'espiazione del peccato ({{passo biblico|Eb|9,14;10,5-10}}). Grazie a questo sacrificio "tutti" hanno ottenuto la [[Giustificazione (teologia)|giustificazione]] ({{passo biblico|Rm|5,19}}), cioè il ristabilimento dell'originale stato di [[Grazia divina|grazia]] tra Dio e gli uomini, che si era corrotto in conseguenza del [[peccato originale]];
** la risurrezione di Gesù,<ref>Vedi [[Catechismo della Chiesa cattolica]], [http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P1R.HTM nn. 651-655]; [[Trentanove articoli di fede]], art. 4;28.</ref> oltre a compartecipare con la morte al processo di giustificazione ({{passo biblico|Rm|4,25;6,4}}), permette all'umanità riscattata<ref group=Nota>Vedi: {{Cita passo biblico|Rm 5,14; 5,15}}, in particolare il rapporto fra la funzione salvifica della morte di Gesù fatto uomo e la trasgressione di Adamo, il primo uomo peccatore.</ref> di poter ricevere la cosiddetta «adozione filiale», cioè di partecipare alla vita di natura divina propria del Figlio nella risurrezione futura ({{passo biblico|1Cor|15,20-22}});
* il rapporto tra la natura umana e divina in Gesù (cristologia [[antropologica]]). Il Nuovo Testamento attribuisce a Gesù sia la [[natura]] umana —&nbsp;secondo la quale Gesù, come tutti gli uomini, è nato, ha patito ed è morto —, sia quella divina, secondo la quale Gesù-Logos esiste fin dall'eternità ({{passo biblico|Gv1,1;8,58;17,5|libro=no}}), è stato la causa della [[Creazione (teologia)|creazione]] dell'[[universo]] ({{passo biblico|Gv1,3|libro=no}}) ed esisterà per l'eternità ({{passo biblico|Ap|22,13}}).<br />Non sono però fornite indicazioni sul modo nel quale queste nature, di per sé inconciliabili, coesistano nella [[persona (filosofia)|persona]] di Gesù. Il problema è stato vivacemente e ampiamente dibattuto nei primi secoli della cristianità in particolare durante i [[concili ecumenici]], in risposta alle varie [[Dottrine cristologiche dei primi secoli|dottrine cristologiche]];
* in che modo la natura divina di Gesù si relaziona con quella del Padre e dello Spirito Santo (cristologia [[trinitaria]]). Anche in questo caso il Nuovo Testamento accenna fugacemente alla "Trinità" in alcuni passi ({{passo biblico|Mt28,19|libro=no}}; {{passo biblico|1Cor|12,3}}; {{passo biblico|2Cor|13,13}}), ma solo nei successivi concili ecumenici verrà chiarito il legame tra le tre persone divine;
* in [[epoca moderna]], con lo svilupparsi del [[Ermeneutica biblica|metodo storico-critico]] applicato ai libri del Nuovo Testamento, si è sviluppato il binomio "cristologia esplicita" (cosa i testi dicono di lui, il «Cristo della fede») e "cristologia implicita" (come era realmente Gesù e cosa ha detto di sé, il «Gesù della storia»). Obiettivo della cristologia implicita è risalire al reale Gesù storico, privato delle successive interpretazioni della tradizione cristiana.
 
=== Dispute cristologiche ===
{{vedi anche|dottrine cristologiche dei primi secoli}}
Come accennato, il Nuovo Testamento lascia largo spazio alla libera riflessione cristologia e trinitaria. Durante i primi secoli della cristianità furono elaborate molte teorie teologiche&nbsp;– giudicate [[eretiche]] dai primi concili ecumenici. È spesso difficile conoscere il reale contenuto di queste dottrine: le informazioni pervenuteci provengono infatti perlopiù da autori cristiani e dunque la nostra conoscenza è soltanto indiretta.
 
* [[Ebionismo]]. Il movimento giudeo-cristiano degli [[Ebioniti]] (II secolo) considerava Gesù come un grande profeta, al pari di Mosè, ma soltanto un uomo: di grande virtù, ma privo della natura divina.
* [[Docetismo]]. Sostenuto da autori [[gnostici]] tra il I-IV secolo. Gesù è un eone di natura divina e l'elemento umano è solo apparente<ref group=Nota>Proprio dal [[lingua greca|greco]] ''dokèin'', "sembrare", proviene dunque il termine "docetismo".</ref> – in particolare per quanto riguarda la passione (una corrente minoritaria<ref name=BasilideSet>Vedi [[Basilide]], citato da [[Ireneo di Lione]] (''[[Contro le eresie]]'', I, 24, 4, [https://en.wikisource.org/wiki/Ante-Nicene_Fathers/Volume_I/IRENAEUS/Against_Heresies:_Book_I/Chapter_XXIV. testo EN]): «Costui fu crocifisso per errore, in quanto Cristo l'aveva trasformato in maniera tale che essi lo scambiarono per Gesù. A sua volta Gesù prese l'aspetto di Simone e stava lì vicino prendendosi gioco di loro». Vedi inoltre la voce: [[Secondo trattato del grande Set]].</ref> sostiene che non fu Gesù a patire e morire in croce, ma Simone di Cirene). Cenni antidoceti indicanti la realtà del Logos-Gesù sono presenti già nel Nuovo Testamento ({{passo biblico|1Gv|1,1-3}}).
* [[Adozionismo]]. Sostenuto da vari autori come l'[[ebionita]] [[Cerinto]] (fine I-inizio II secolo), [[Paolo di Samosata]] (ca. [[200]] – ca. [[275]]) e altri. Gesù è un semplice uomo che, per la sua notevole virtù, è stato adottato da Dio&nbsp;– il quale lo ha investito della natura divina al momento del battesimo. L'adozionismo è confluito in una corrente del [[modalismo]], il cosiddetto [[Monarchianismo#Monarchianismo dinamico|modalismo dinamico]].
* Modalismo, detto anche [[Monarchismo]], [[Sabellianesimo]] ([[Sabellismo]]) o [[Patripassianesimo]]. Sostenuto da [[Sabellio]] (inizio del III secolo). Il Figlio, al pari del Padre e dello Spirito Santo, non è una vera e propria persona, ma un modo-manifestazione dell'unica sostanza-principio (''arché'') divina. In tal modo in croce ha patito anche il Padre (e lo Spirito Santo).
[[File:Baptism of Christ - Arian Baptistry - Ravenna 2016.jpg|min|verticale=1.4|Mosaico della cupola del [[battistero degli Ariani]] a Ravenna, VI secolo]]
* [[Arianesimo]]. Elaborato da [[Ario]] ([[256]]-[[336]]). Il Logos-Gesù è divino, ma è stato creato dal Padre (la formula attribuitagli dagli avversari è: «C'era un tempo in cui il Figlio non era»).<ref group=Nota>Cfr. la condanna dell'[[arianesimo]] da parte del [[Concilio di Nicea]] ([[Denzinger-Schönmetzer]], n. 126).</ref> Il Figlio dunque non è della stessa sostanza del Padre, ma rappresenta una sorta di semi-divinità a lui subordinata ([[subordinazionismo]]). L'arianesimo diede origine ad alcuni movimenti, detti "neo-ariani":<ref>Vedi: Jean Daniélou; Henri Marrou, ''Nuova storia della Chiesa'', 1976, p. 308-309.</ref><ref group=Nota>una teoria simile è oggi sostenuta dai [[Testimoni di Geova]]</ref>
** [[Anomeismo]]. Sostenuto da [[Ezio (teologo)|Ezio]] († [[367]]). Il Figlio, creato dal Padre, non è consustanziale al Padre ed è diverso da lui (''anòmoios'' = non ''omoios'' = non simile).
** [[Omoiusiani]]. Sostenitori di [[Basilio di Ancira]] (attivo tra il 336 e il [[360]]). Il Figlio, creato dal Padre, è di sostanza distinta ma simile (''omoiùsios'') al Padre. Nei fatti, questa definizione differisce da quella ufficiale elaborata dal concilio di Nicea (''omousía'', "consustanzialità") solo per una [[iota]].
** [[Omeismo]]. Sostenuto da [[Acacio di Cesarea]] († [[366]]). Come la corrente precedente, indica il Figlio come creato e simile (''omóios'') al Padre, lasciando però indefinito il rapporto circa la sostanza.
* [[Apollinarismo]]. Elaborato da [[Apollinare di Laodicea]] ([[310]]-[[390]] circa) sulla base dell'antropologia [[Aristotele|aristotelica]]. In Gesù c'è la sola natura umana, ma in modo incompleto: l'[[anima]] vegetativa e animale sono umane, mentre l'anima razionale è costituita dal logos divino.
* [[Nestorianesimo]], o [[duofisismo]] (dal [[greco antico]] δύς, ''dys'', 'due', e φύσις, ''physis'', 'natura') estremo. Elaborato da [[Nestorio]] ([[381]]-[[451]] circa). In Gesù ci sono due nature e due persone, connesse attraverso un'unione puramente morale.
* [[Monofisismo]]. Elaborato da [[Eutiche]] ([[378]]-[[454]] circa). In Gesù esisteva una sola natura (''mòne phýsis''), quella divina, che ha assorbito la natura umana.
* [[Monotelismo]], o [[monoteletismo]]. Elaborato dal patriarca [[Sergio I di Costantinopoli]] ([[565]]-[[638]] circa). Nella persona di Gesù ci sono le due nature, umana e divina, ma una sola volontà, quella divina.
 
=== Concili ecumenici ===
{{vedi anche|concili ecumenici}}
[[File:Spas vsederzhitel sinay.jpg|min|verticale|sinistra|[[Icona (arte)|Icona]] del Cristo Pantocratore dipinta ad [[encausto]], conservata nel [[monastero di Santa Caterina (Egitto)|monastero di Santa Caterina]], [[Monte Sinai (Egitto)|monte Sinai]], VI-[[VII secolo]]]]
La Chiesa cattolica, già prima del [[Grande Scisma]], ha elaborato un insieme di dottrine e dogmi definiti come cristologia, durante i primi sette concili ecumenici, in base ai quali altre correnti di pensiero o altre interpretazioni delle scritture sono state definite "[[eresie]]".
* I. [[Primo concilio di Nicea]] ([[325]]). Nel cosiddetto [[Simbolo Niceno]]<ref>Vedi [[Denzinger-Schönmetzer]], [http://www.intratext.com/IXT/ITA0141/_P1.HTM n. 125].</ref> (o "Credo breve") il Figlio è definito consustanziale (''omoùsion'') al Padre, cioè «della stessa [[Sostanza (filosofia)|sostanza]] del Padre», con un'implicita condanna della dottrina di Ario.
* II. [[Primo concilio di Costantinopoli]] (381). Ribadisce il [[concilio di Nicea]] formulando il [[Simbolo niceno-costantinopolitano]]<ref>Vedi [[Denzinger-Schönmetzer]], [http://www.intratext.com/IXT/ITA0140/_P1.HTM n. 150].</ref> ("Credo lungo"), ampliamento del precedente.
* III. [[Concilio di Efeso]] ([[431]]). Stabilisce che Maria è «Madre di Dio» (Θεοτόκος, ''[[Theotókos]]'') e che in Cristo sono unite la natura umana e divina in una sola persona, condannando implicitamente il [[difisismo]] di Nestorio, l'adozionismo e il docetismo.<ref>Vedi [[Denzinger-Schönmetzer]], [http://www.intratext.com/IXT/ITA0137/_P3.HTM nn. 252-263].</ref>
* IV. [[Concilio di Calcedonia]] (451). Stabilisce che nell'unica persona-[[Ipostasi#Nel cristianesimo|ipostasi]] (sostanza) di Gesù vi sono le due nature, umana e divina, «senza confusione, immutabili, indivise, inseparabili»,<ref>Vedi [[Denzinger-Schönmetzer]], [http://www.intratext.com/IXT/ITA0158/_P2.HTM n. 302].</ref> con una condanna implicita, dunque, del monofisismo di Eutiche.
* V. [[Secondo concilio di Costantinopoli]] ([[553]]). Riafferma le dottrine cristologiche stabilite nei precedenti concili, condannando esplicitamente diversi autori, tra cui Apollinare, Nestorio e Eutiche.<ref>Vedi [[Denzinger-Schönmetzer]], nn. 421-438.</ref>
* VI. [[Terzo concilio di Costantinopoli]] ([[680]]-[[681]]). Stabilisce che in Gesù vi sono sia la [[volontà]] umana che quella divina —&nbsp;non in contrasto tra di loro, in quanto la prima segue la seconda&nbsp;— e condanna esplicitamente il monotelismo di Sergio.<ref>Vedi [[Denzinger-Schönmetzer]], nn. 550-559.</ref>
* VII. [[Secondo concilio di Nicea]] ([[787]]). Stabilisce che chi venera un'immagine sacra venera chi è in essa riprodotto, condannando quindi l'[[iconoclastia]].<ref>Vedi [[Denzinger-Schönmetzer]], [http://www.intratext.com/IXT/ITA0139/_P1.HTM nn. 600-603];[http://www.intratext.com/IXT/ITA0139/_P2.HTM 605-609].</ref>
 
=== Chiese cristiane conciliari ===
Al giorno d'oggi, i seguaci del messaggio di Gesù ([[cristiani]]) sono circa 2,1 miliardi, cioè poco meno di un terzo degli abitanti del mondo.<ref>Vedi [http://www.adherents.com/Religions_By_Adherents.html#Christianity Major Religions of the World Ranked by Number of Adherents] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080615140203/http://www.adherents.com/Religions_By_Adherents.html#Christianity |data=15 giugno 2008 }}, adherents.com.</ref> I cristiani sono suddivisi in molte chiese, confessioni o denominazioni, che possono essere distinte in riferimento all'effettivo riconoscimento dei vari concili ecumenici.
 
Le decisioni dei primi sette concili ecumenici sono adottate dalle maggiori confessioni cristiane, che condividono dunque la stessa cristologia: [[cattolici]], [[ortodossi]], [[protestanti]], [[anglicani]]. Le diversità tra queste chiese riguardano prevalentemente questioni [[Ecclesiologia|ecclesiologiche]].
 
Alcune chiese di tradizione [[monofisita]] riconoscono solo i primi tre concili, rigettando dunque il concilio di Calcedonia e i seguenti: si tratta dei cristiani [[Chiesa ortodossa copta|copti]], [[Chiese siriache|siriaci]] e [[Chiesa apostolica armena|armeni]]. Secondo queste confessioni, in Gesù è presente la sola natura divina, la quale ha assorbito quella umana.
 
Alcune chiese di tradizione [[nestoriana]] riconoscono solo i primi due concili, rifiutando il concilio di Efeso e i seguenti: si tratta dei cosiddetti cristiani [[Chiesa apostolica assira d'Oriente|assiri]]. A loro detta, in Gesù ci sono due nature e due persone, connesse da un'unione puramente morale.
 
=== Chiese cristiane non conciliari ===
Altre chiese cristiane non si riconoscono nella tradizione storica e teologica propria del Cristianesimo tradizionale, basato sulle decisioni dei primi concili ecumenici. Principalmente esse rigettano le definizioni sull'unicità di Dio e la natura divina di Gesù riportate nel [[Credo niceno|Credo]] del concilio di Nicea.
 
* Secondo i testimoni di Geova,<ref group="Nota">Vedi [http://www.watchtower.org/i/20050915/article_01.htm Chi è Gesù Cristo? Dio o uomo?] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080308061836/http://www.watchtower.org/i/20050915/article_01.htm|data=8 marzo 2008}}, «[[La Torre di Guardia]]», 15 settembre [[2005]]: «[…] ci fu un tempo in cui Dio era solo. In un'epoca remotissima, però, Dio cominciò a creare. Quale fu la sua prima creatura? L'ultimo libro della Bibbia definisce Gesù "il principio della creazione di Dio" ([[Apocalisse di Giovanni|Rivelazione]] {{Cita passo biblico|Ap|3,14}}). Gesù è "il primogenito di tutta la creazione". […] Gesù fu l'unico a essere creato direttamente da Dio. Per questo viene definito "unigenito Figlio" di Dio».</ref> Gesù non è Dio, ma suo figlio, e come tale sottoposto al Padre, non esiste dall'eternità,<ref group=Nota>Cfr. la [[Arianesimo|dottrina]] sostenuta da [[Ario]] nel [[III secolo|III]]-[[IV secolo]].</ref> ma fu il principio della creazione di Dio-[[Geova]] ed è pertanto chiamato dalla Bibbia «Figlio Unigenito». Per mezzo di lui, impiegato come artefice (Proverbi 8:30) sono state create tutte le cose.<ref>''Perspicacia nello Studio delle Scritture'', paragrafo ''Esistenza preumana di Gesù Cristo'', pag. 1060, volume I, Watch Tower 1988</ref> Nacque dalla vergine Maria, fu il Messia preannunciato dalle Scritture, ha predicato e compiuto miracoli, [[Esecuzione di Gesù secondo i Testimoni di Geova|è morto su un palo di tortura]] (non una croce) in sacrificio di riscatto, per redimere l'umanità dal [[peccato]] adamico; è risorto, e tornerà alla fine dei tempi per instaurare un regno di pace retto da un governo mondiale eterno. Gesù, ad avviso dei testimoni di Geova è anche colui che l{{'}}''Apocalisse di Giovanni'' o ''Rivelazione'' identifica come l'[[arcangelo Michele]].<ref>''Perspicacia nello Studio delle Scritture'', voce ''Michele'', pag. 277, volume II, Watch Tower 1988</ref>
*Secondo la [[Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni]] ([[mormoni]]), Gesù è il Cristo, il Redentore, il Figlio di Dio e l'Iddio Eterno.<ref group="Nota">Vedi: [[Libro di Mormon]], [https://scriptures.lds.org/it/bm/ttlpg frontespizio]; [[Libro di Moroni]], [https://scriptures.lds.org/it/moro/8 8,3.8]. Vedi anche:[https://www.lds.org/languages/proclamations/livingchrist/start_here_160.pdf Il Cristo Vivente. La testimonianza degli Apostoli], documento ufficiale della [[Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni]].</ref> Inoltre, Gesù è considerato il Geova dell'Antico Testamento,<ref>Vedi: [[Dottrina e Alleanze]] [https://scriptures.lds.org/it/dc/110/3-4#3 110,3-4].</ref> e dunque il Creatore del mondo.<ref>Vedi: [[Perla di gran prezzo]], [https://scriptures.lds.org/it/moses/1/31-33#31 Mosè 1,1].</ref> Per i mormoni, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono un solo Dio,<ref>Vedi: [[Libro di Mormon]], [https://scriptures.lds.org/it/3_ne/11/27#27 3Nefi 11,27].</ref> in quanto uniti e in armonia nei proposti e nella dottrina, benché siano personaggi separati e distinti, infatti, il Padre e il Figlio sono esseri spirituali con corpi tangibili di carne e ossa, mentre lo Spirito Santo è una persona di solo spirito.<ref>Vedi la voce: [https://scriptures.lds.org/it/gs/d/25 «Dio, Divinità»], in [https://scriptures.lds.org/it/helps/contents Guida alle Scritture].</ref> In base al racconto del ''[[Libro di Mormon]]'' —&nbsp;testo considerato sacro dai mormoni al pari della [[Bibbia]]&nbsp;—, Gesù, dopo essere risorto a Gerusalemme, apparve e impartì i suoi insegnamenti ad un popolo che abitava il continente americano,<ref>Vedi: ''[[Libro di Mormon]]'', [https://scriptures.lds.org/it/3_ne/11 3Nefi 11].</ref> discendente da famiglie del lignaggio di [[Israele]]. Secondo una tradizionale interpretazione di ''[[Dottrina e Alleanze]]'' [https://scriptures.lds.org/it/dc/20 20,1], altro testo sacro per i mormoni, si ritiene che Gesù sia nato il 6 aprile dell'[[1 a.C.]]
 
* Secondo la [[Chiesa dell'unificazione]] del reverendo [[Sun Myung Moon]], Gesù non è Dio, ma soltanto un uomo. Non è nato verginalmente, ma era figlio illegittimo di Maria e [[Zaccaria (Nuovo Testamento)|Zaccaria]].<ref>{{Cita web|url=https://www.spiritwatch.org/Moondectract.pdf|titolo=Examples of the use of deception by The Unification Church|titolotradotto=Esempi di utilizzo dell'inganno dalla Chiesa dell'unificazione|autore=David Wolfe|citazione=An outsider doctrine is presented to the general public or potential converts which is more palatable and likely to be accepted, while the insider doctrine, presented to members or those deep within a group — is something completely different. A classic example of this can be found in the Unification Church. '''It has long been a secret inner teaching within the Unification Church, passed on by word of mouth, that Jesus was an illegitimate child, conceived through Mary having sexual intercourse with Zachariah the father of John the Baptist!''' (Such has been testified by many former Unification Church members). Realizing how such a repugnant teaching might shock and turn away potential converts, especially Christians, it was attempted to keep word of this doctrine within their Church.}}</ref> La sua predicazione si rivelò fallimentare, principalmente a causa del mancato supporto di Giovanni Battista. La [[morte in croce di Gesù]] non ha significato salvifico, mentre la sua risurrezione non è stata corporale: si è trattato soltanto di un suo "ritorno" in forma spirituale. Il reverendo Moon si definisce «terzo Adamo» e incarnazione dello stesso Gesù.<ref>Vedi: [http://www.rapidnet.com/~jbeard/bdm/Cults/unificat.htm Unification Church] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20061229091306/http://www.rapidnet.com/~jbeard/bdm/Cults/unificat.htm |data=29 dicembre 2006 }}, da [http://www.rapidnet.com/~jbeard/bdm/ Biblical Discernment Ministries] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080216140424/http://www.rapidnet.com/~jbeard/bdm/ |data=16 febbraio 2008 }}.</ref>
 
=== Liturgia ===
{{vedi anche|liturgia}}
[[File:Duccio di Buoninsegna 017.jpg|min|[[Duccio di Buoninsegna]], ''[[Maestà del Duomo di Siena|Maestà]]'', particolare, 1308-1311, [[Siena]]]]
Tutta la [[liturgia]] cristiana è costruita intorno alla figura di Gesù.
 
* I [[riti]] principali sono i [[sacramenti]] (sette nella tradizione cattolica e ortodossa, di numero variabile a seconda delle varie chiese protestanti), che sono considerati basati sul comando e l'esempio di Gesù.<ref group=Nota>Ai sacramenti la tradizione [[Chiesa cattolica|cattolica]] affianca i [[sacramentali]], pratiche di culto non da lui istituite.</ref> Il principale sacramento è l'eucaristia ([[traslitterazione]] del termine greco εὐχαριστία, ''eucharistía'', "rendimento di grazie"), che, secondo il racconto dei vangeli, Gesù istituì nel corso dell'Ultima Cena. Tra le varie chiese cristiane vi sono notevoli differenze circa il significato da attribuirsi all'eucaristia:
** per la Chiesa cattolica e quella ortodossa, durante l'eucaristia —&nbsp;celebrata nel più ampio rito della [[messa]] ("[[divina liturgia]]" nella dicitura ortodossa)&nbsp;— avviene il miracolo della [[transustanziazione]]: la sostanza del pane e del [[vino]] muta in quella del [[Corpo umano|corpo]] e [[sangue]] di Gesù<ref group=Nota>Vedi [[concilio di Trento]], ''Decreti di riforma'', sessione XIII, cap. IV, "La transustanziazione" e [[concilio Vaticano I]], ''Definizione della dottrina della fede cattolica e del primato e dell'infallibilità papale'', sessione II, "Professione di fede".</ref> («[[presenza reale]]»), rimanendo però inalterati gli [[Accidente (filosofia)|accidenti]] (forma, colore e sapore).<ref group=Nota>Vedi [[concilio di Costanza]], ''Sentenza di condanna degli articoli di Giovanni Wicleff'', sessione VIII.</ref> La tradizione cattolica riconosce che, nel caso dei cosiddetti [[miracoli eucaristici]], tale mutazione riguarda anche gli accidenti;
** per le chiese protestanti di tradizione [[luterana]], durante l'eucaristia&nbsp;– celebrata durante il rito della "Cena del Signore", avviene l'[[Consustanziazione|unione sacramentale]]:<ref>Vedi [[Martin Lutero]], ''Weimar Ausgabe'', 26, 442.</ref> alle sostanze del pane e del vino si affiancano quelle del corpo e sangue di Gesù;
** per le chiese protestanti di tradizione [[calvinista]], l'Eucaristia rappresenta invece una semplice commemorazione, o ricordo, dell'Ultima Cena e del sacrificio in croce di Gesù, in cui la presenza di Cristo è soltanto «pneumatica», ovvero spirituale.<ref>[[Giovanni Calvino]], ''Istituzione della religione cristiana'', libro IV, 17, 10-11.</ref>
* L'[[anno liturgico]] è il ciclo temporale, della durata di un anno, in cui sono scandite le celebrazioni relative ai principali avvenimenti della vita di Gesù, per esempio il Natale (nascita), l'Epifania (visita dei [[Magi (Bibbia)|Magi]]), la Pasqua (risurrezione).
* Le [[preghiere]] usate nella liturgia si basano sui testi della Bibbia. La «preghiera della Chiesa per eccellenza»<ref>Vedi [[Compendio del Catechismo della Chiesa cattolica]], 2005, n. 581.</ref> è il [[Padre Nostro]], insegnato dallo stesso Gesù agli apostoli in {{passo biblico|Mt6,9-13|libro=no}}.
 
Le varie chiese hanno poi sviluppato riti e preghiere proprie, per esempio, nella tradizione cattolica sono importanti il [[Rosario]] (nei cui 20 «misteri» sono ricordati i principali eventi della vita di Gesù e di sua madre) e la [[Via Crucis]] (che ripercorre in 14 «stazioni» gli eventi della passione e morte di Cristo).
 
=== Reliquie ===
{{vedi anche|Reliquiereliquie attribuite a Gesù|Sindone}}
[[File:Shroud positive negative compare.jpg|sinistra|min|Dettaglio del volto dell'uomo della [[Sindone]]: a sinistra l'immagine reale, a destra il negativo in bianco e nero]]
Secondo le tradizioni cattolica ed ortodossa, non accettate dai [[protestanti]], esistono numerose [[reliquia|reliquie]] di Gesù. Dato l'elevato valore spirituale, ma soprattutto economico, che queste avevano, è probabile che molte (se non tutte) delle reliquie di Gesù siano falsi medievali.
[[Image:Shroud positive negative compare.jpg|250px|thumb|Dettaglio del volto dell'uomo della [[Sindone]]: a sinistra l'immagine reale, a destra il negativo in bianco e nero.]]
In epoca contemporanea la più nota, studiata e discussa<ref>Secondo molti si tratta probabilmente dell'oggetto più studiato al mondo (vedi p.es. [http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=100420 articolo] del [[CICAP]]).</ref> reliquia attribuita a Gesù è la [[Sindone di Torino|Sindone]] ("lenzuolo" in [[lingua greca|greco]]), attualmente conservata a [[Torino]] e di possesso personale del [[Papa]]. Secondo la tradizione è il lenzuolo nel quale è stato avvolto il corpo di Gesù nel sepolcro. Il tessuto è di [[lino]] e misura 442x113 cm. Presenta la doppia immagine (frontale e dorsale) di un uomo con barba, baffi e capelli lunghi, recante sul corpo i segni corrispondenti alla descrizione della passione: flagellazione, coronazione di spine, mani e piedi trapassati da chiodi, ferita di lancia nel costato. L'immagine non è dipinta ma deriva da un graduale ingiallimento della fibra tessile, come se si trattasse dell'impressione negativa di una [[pellicola fotografica]]. In corrispondenza delle ferite più profonde sono presenti tracce di sangue di tipo [[gruppo AB|AB]].
 
Secondo le tradizioni cattolica ed ortodossa, non accettate dai protestanti, esistono numerose [[reliquie]] attribuibili a Gesù. È probabile che molte di queste siano falsi medievali.
La [[storia della Sindone]] è documentata con certezza solo a partire dal 1353, quando il cavaliere francese [[Goffredo di Charny]], che aveva combattuto in medioriente, ne dichiarò il possesso.
La [[Chiesa]] non si è mai ufficialmente pronunciata circa l'autenticità della Sindone e ne permette comunque la venerazione. In epoca contemporanea è stata oggetto di numerosissimi [[Studi scientifici sulla Sindone|studi scientifici]]. Ha destato grande eco l'[[Esame del Carbonio 14 sulla Sindone|esame del carbonio 14]] realizzato nel 1988, secondo il quale andrebbe datata, con certezza al 95%, tra il 1260 e 1390<ref name=nature>P.E. Damon ''et al.'', ''Radiocarbon dating of the Shroud of Turin'', [[Nature]] 337, 611-615 (1989), consultabile sul sito [http://www.shroud.com/nature.htm shround.com]</ref> e si tratterebbe quindi di un falso medievale.
Da parte dei sostenitori dell'autenticità della Sindone viene però fatto notare come il reperto sia stato sicuramente contaminato in vario modo lungo i secoli (funghi, batteri, manipolazione non protetta, incendio, fu anche bollita nell'olio), lasciando ipotizzare una possibile alterazione del risultato dell'esame, e viene notato anche che se si trattasse di un falso medievale non è comunque chiaro il metodo usato dal falsario per 'impressionare' il tessuto.<ref>[http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/spettacoli_e_cultura/sindone-giallo/sindone-giallo/sindone-giallo.html Repubblica online: Sindone, il giallo si riapre - "Potrebbe essere più antica" 1 febbraio 2008]</ref>
 
In epoca contemporanea, la più nota, studiata e discussa<ref group=Nota>A detta di molti, la Sindone è probabilmente l'oggetto più studiato al mondo. Vedi p.es. la voce: [http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=100420 «Sindone di Torino»], dall{{'}}''Enciclopedia'' del [[CICAP]].</ref> reliquia attribuita a Gesù è la Sindone (σινδών, ''sindón'', significa "lenzuolo" in greco), attualmente conservata a [[Torino]] e di possesso personale del [[papa]]. Secondo la tradizione, è il lenzuolo nel quale è stato avvolto il corpo di Gesù nel sepolcro. Il tessuto è di [[Lino (fibra)|lino]] e misura 442×113&nbsp;cm. Presenta la doppia immagine (frontale e dorsale) di un uomo con barba, baffi e capelli lunghi, recante sul corpo i segni corrispondenti alla descrizione della passione: flagellazione, coronazione di spine, mani e piedi trapassati da chiodi, ferita di lancia nel costato. L'immagine non è dipinta, ma deriva da un graduale ingiallimento della fibra tessile&nbsp;– come se si trattasse dell'impressione negativa di una [[pellicola fotografica]].<ref group=Nota>Alcuni perciò hanno parlato della Sindone come di un «[[Sistema Polaroid|Polaroid]] della risurrezione».</ref> In corrispondenza delle ferite più profonde sono presenti tracce di sangue di tipo [[Gruppo AB|AB]].
Un'altra reliquia attribuita a Gesù, meno nota e studiata della Sindone, è il [[Sudario di Oviedo]], un panno di lino che sarebbe stato usato per pulire il volto di Gesù durante la [[deposizione nel sepolcro|deposizione]] e prima di essere avvolto dalla Sindone. Contiene macchie indistinte di sangue di tipo AB. L'[[Metodo del carbonio-14|esame al carbonio 14]] lo ha datato al VII secolo.
 
La [[storia della Sindone]] è documentata con certezza solo a partire dal 1353, anno in cui il cavaliere francese [[Goffredo di Charny]], che aveva combattuto in Medio Oriente, ne dichiarò il possesso. La Chiesa non si è mai ufficialmente pronunciata circa l'autenticità della Sindone, ma ne permette comunque la venerazione. In epoca contemporanea è stata oggetto di numerosissimi [[Studi scientifici sulla Sindone|studi scientifici]]. Ha destato grande eco l'[[Esame del carbonio-14 sulla Sindone|esame del carbonio 14]] realizzato nel 1988&nbsp;– secondo il quale andrebbe datata, con certezza al 95%, tra il 1260 e 1390<ref>Vedi: P.E. Damon ''et alii'', [http://www.shroud.com/nature.htm Radiocarbon dating of the Shroud of Turin], «[[Nature]]», vol. 337, n. 6208 [1989], pp. 611-615.</ref> e si tratterebbe quindi di un falso medievale. I sostenitori dell'autenticità della Sindone fanno però notare come il reperto sia stato sicuramente contaminato in vario modo lungo i secoli (funghi, batteri, manipolazione non protetta, incendio; fu anche bollita nell'olio), lasciando ipotizzare una possibile alterazione del risultato dell'esame. Inoltre, sostengono, anche che se si trattasse di un falso medievale, non sarebbe comunque chiaro il metodo usato dal falsario per "impressionare" il tessuto.<ref>Vedi: [http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/societa/200803articoli/31254girata.asp La scienza ammette: "Forse sulla Sindone abbiamo sbagliato"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080605160452/http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/societa/200803articoli/31254girata.asp |data=5 giugno 2008 }}, «LaStampa.it», 23 marzo 2008.</ref>
==Gesù in altre tradizioni religiose==
===Ebraismo===
{{vedi anche|Gesù nell'Ebraismo}}
La maggior parte dell'[[Ebraismo]] contemporaneo non riconosce Gesù come il [[Messia]] atteso e tantomeno gli attribuisce natura divina, incompatibile col [[monoteismo]] ebraico. È considerato solo un [[rabbi]] itinerante al quale la successiva tradizione cristiana, mentendo, gli ha attribuito miracoli e lo ha proclamato risorto.<ref>Vedi l'autorevole teologo ebreo [[Maimonide]], ''[[Lettera allo Yemen]]'', p. 17 ([http://en.wikisource.org/wiki/Epistle_to_Yemen/XVII traduzione inglese]). </ref>
 
Un'altra reliquia attribuita a Gesù, meno nota e studiata della Sindone, è il [[sudario di Oviedo]] – un panno di lino che sarebbe stato usato per pulire il volto di Gesù durante la deposizione, prima che venisse avvolto dalla Sindone. Contiene macchie indistinte di sangue di [[Gruppo sanguigno|tipo AB]]. L'[[Metodo del carbonio-14|esame al carbonio 14]] lo ha datato al VII secolo.
Una corrente minoritaria dell'[[Ebraismo]] contemporaneo, il cosiddetto [[Ebraismo messianico]] diffuso particolarmente negli [[Stati Uniti]], riconosce la natura [[messia]]nica di Gesù, i suoi miracoli e la sua risurrezione, pur non attribuendogli natura divina. Per il resto quanto a riti, liturgia e costumi gli Ebrei messianici non si distinguono dall'Ebraismo tradizionale.
 
Le altre reliquie attribuite a Gesù sono i presunti [[Reliquie attribuite a Gesù#Resti del corpo di Gesù|resti del corpo di Gesù]] (tra cui varie tracce di sangue, una [[costola]], i resti della circoncisione del [[Santo prepuzio|prepuzio]]) e oggetti con cui egli sarebbe entrato a contatto, come [[strumenti della Passione]] (la [[Vera Croce|croce]], i chiodi, la [[corona di spine]], la [[Lancia Sacra|lancia]], il ''[[titulus crucis]]'', o nella tradizione medievale il [[Graal|Santo Graal]]).
===Islam===
{{Vedi anche|Gesù nell'Islam}}
Sulla base del [[Corano]], i seguaci dell'[[Islam]] onorano la figura di Gesù ('''عيسى''', '''‘Īsā''' in [[lingua araba|arabo]]). È considerato figlio verginale di [[Maria (madre di Gesù)|Maria]] chiamata ''al-Batūl'', la Vergine ([http://www.sufi.it/Corano/3.htm III,47]). Gesù è un grande [[profeta]] ma di natura umana e non divina ([http://www.sufi.it/Corano/4.htm IV,171], [http://www.sufi.it/Corano/5.htm V,75]).
Ha compiuto miracoli "col permesso di Allah" ([http://www.sufi.it/Corano/5.htm V,110]), cosa che non fece neanche [[Maometto]]. Gesù non fu crocifisso né ucciso in croce ("qualcuno fu reso ai loro occhi simile a Lui", [http://www.sufi.it/Corano/4.htm IV,157]) e - secondo un'interpretazione - è stato assunto in cielo, senza risurrezione ("Iddio lo innalzò a Sé", [http://www.sufi.it/Corano/4.htm IV,158]). In base al versetto "Egli non è che un Presagio per l'Ora" ([http://www.sufi.it/Corano/43.htm XLIII,61]), Gesù sarebbe destinato a tornare nel mondo, come [[Mahdi]], prima del [[Giorno del Giudizio]].
 
== Gesù in altre tradizioni religiose ==
{{citazione necessaria|Alcune tradizioni successive avrebbero identificato nel "simulacro" ucciso al posto di Gesù [[Simone di Cirene]],<ref>Vedi [[Basilide]] e il [[Secondo trattato del grande Set]].</ref> o [[Giuda Iscariota]], o un soldato romano di nome Titawus o un altro sconosciuto.}}
{{Vedi anche|Tabella dei profeti delle religioni abramitiche}}
 
=== Ebraismo ===
Secondo altre tradizioni islamiche [[sunnismo|sunnite]] più tarde, Gesù sarebbe invece morto di morte naturale, sulla base di quanto detto in un passo [[corano|coranico]]: "Sia pace su di me, il dì che nacqui e il dì che muoio e il dì quando sarò suscitato a Vita!" ([http://www.sufi.it/Corano/19.htm XIX,334]).
{{vedi anche|Gesù nell'ebraismo}}
L'[[Ebraismo]] non riconosce Gesù come il Messia atteso, né tanto meno gli attribuisce natura divina, caratteristiche che sono considerate estranee alla tradizione ed alla religione monoteistica ebraica.<ref group="Nota">«Il punto è questo: l'intera Cristologia della Chiesa - l'intero complesso delle dottrine sul Figlio di Dio che morì sulla croce per salvare l'umanità dal peccato e dalla morte – è incompatibile col giudaismo e sicuramente in disaccordo con l'Ebraismo che l'ha preceduta»; cfr. Rayner, John D. ''A Jewish Understanding of the World'', Berghahn Books, 1998, p. 187. ISBN 1-57181-974-6. «Per un Ebreo, comunque, qualsiasi forma di ''shituf'' equivale all'idolatria vera e propria. Non c'è quindi nessuna possibilità che un ebreo accetti Gesù come una divinità, come un mediatore o un redentore (messiah), o anche come un profeta, senza aver rinnegato il giudaismo»; cfr. Schochet, Rabbi J. Immanuel. [http://www.cjnews.com/pastissues/99/july29-99/feature/feature2.htm "Judaism has no place for those who betray their roots"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20041124055959/http://www.cjnews.com/pastissues/99/july29-99/feature/feature2.htm|data=24 novembre 2004}}, ''[[Canadian Jewish News]]'', July 29, 1999.</ref> [[Mosè Maimonide]], rabbino del [[XII secolo]] e fondamentale teologo ebraico, lo chiama «Gesù il Nazareno», e lo considera alla stregua di un rabbì itinerante, al quale la successiva tradizione cristiana, mentendo, ha attribuito miracoli e di cui ha falsamente proclamato la resurrezione.<ref>Cfr. [[Maimonide]], ''Lettera allo Yemen'', par. 17, [https://en.wikisource.org/wiki/Epistle_to_Yemen/XVII testo in inglese].</ref>
 
Circa il processo di Gesù che ne decretò la morte, secondo la ''[[Jewish Encyclopedia]],''<ref>''[http://jewishencyclopedia.com/view.jsp?artid=254&letter=J&search=Jesus Jesus of Nazareth]'', paragrafi "The Last Supper" e "His Death".</ref> la responsabilità fu della "arrogante" gerarchia [[sadducea]]. Questa ne decretò la morte consegnandolo a Pilato, ma non istituì un vero e proprio processo [[sinedrita]] (che avrebbe coinvolto anche l'[[ebraismo farisaico]], da cui deriva l'[[ebraismo rabbinico]]). Il principale motivo della condanna non derivò da questioni teologiche relative alla divinità o messianicità di Gesù, ma dalla reazione all'episodio della cosiddetta purificazione del Tempio da lui compiuto.
Il movimento [[islam]]ico degli [[Ahmadiyya|Ahmadi]] di Qādyān e di [[Lahore]], in India, sostiene che Gesù non sarebbe morto in croce ma sarebbe fuggito dalla Palestina verso l'[[India]], dove sarebbe vissuto ancora per molti anni fino a morire di vecchiaia a [[Srinagar]], nel [[Kashmir]]: qui si trova un monumento tradizionalmente indicato come «la tomba di ‘Īsā». Tali tradizioni sulla vita di Gesù sono del V secolo e quindi non possono definirsi come storiche.
 
===Buddhismo Islam ===
{{vedi anche|BuddhismoGesù nell'islam}}
Sulla base del [[Corano]], i seguaci dell'[[Islam]] onorano la figura di Gesù (<span style="font-size: 120%;">عيسى</span>, ''ʿĪsā'' in [[Lingua araba|arabo]]) e lo considerano un profeta e il Messia. L'Islam crede nel suo concepimento verginale da Maria, definita appunto ''al-Batūl'', "la Vergine" ([http://www.sufi.it/Corano/3.htm III,47]; [http://www.sufi.it/Corano/19.htm XIX,20]; [http://www.sufi.it/Corano/21.htm XXI,91]; [http://www.sufi.it/Corano/66.htm LXVI,12]). Gesù è un grande profeta di Dio (<span style="font-size: 120%;">ﺭﺴﻮﻝ الله</span>, ''rasūl Allāh'', [http://www.sufi.it/Corano/4.htm IV,157]; [http://www.sufi.it/Corano/61.htm LXI,6]; [http://www.sufi.it/Corano/6.htm VI,85]), ma di natura umana, e non divina (IV,171; [http://www.sufi.it/Corano/5.htm V,75]). Ha compiuto miracoli «col permesso di Allah» (V,110): cosa che non fu concessa neanche a Maometto, se si eccettua la sua perfetta fedeltà alla lettera del Messaggio divino, nel momento in cui egli lo riproponeva agli uomini. Non fu Gesù a essere crocifisso e morire in croce («qualcuno fu reso ai loro occhi simile a Lui», IV,157). Ascese al Cielo (III,55), senza dunque risorgere («Iddio lo innalzò a Sé», IV,158). In base al versetto «Egli non è che un Presagio per l'Ora» ([http://www.sufi.it/Corano/43.htm XLIII,61]), Gesù sarebbe destinato a tornare nel mondo, come [[Mahdi]], prima del [[giorno del Giudizio]], apparendo all'altezza del [[minareto]] cosiddetto "di ʿĪsā" nella [[Grande Moschea degli Omayyadi]] di [[Damasco]]. Il suo fine di combattere e sconfiggere il [[Dajjāl]] sarà coronato da successo ed egli potrà avviare quindi un quarantennio di perfetta vita islamica sulla Terra, prima di morire, infine, di morte naturale ed essere sepolto a [[Medina]], risorgendo subito dopo, nell'apocalittico ''Yawm al-dīn'' per il definitivo giudizio divino.<ref group="Nota">Nel lemma «ʿĪsā», curato da [[Georges Chehata Anawati]], su: ''Encyclopédie de l'Islam'', oltre Bayḍāwī (''Anwār al-tanzīl wa-asrār al-taʾwīl''), il dotto orientalista domenicano cita in proposito il [[sunnita]] [[hanafita]] Muḥammad Anwār Shāh al-Kashmīrī al-Hindī (''al-Taṣrīḥ bi-mā tawātara fī nuzūl al-Masīḥ'', Aleppo, 1965)</ref> La necessità della sua morte sembra d'altronde coerente con l'assioma per cui a nessun uomo è concessa l'immortalità, tanto che anche Maometto dovette morire nel [[632]].
Data la precedenza cronologica, sia nell'insegnamento di [[Buddha]] (VI-V secolo a.C.) che nei succesi [[Tipitaka]] (redatti definitivamente nel I secolo a.C.) non vi possono essere riferimenti alla figura di Gesù.
 
Alcuni commentatori del Corano (tra cui Zamakhsharī e Baydāwī)<ref name="muslim">Vedi Christine Schirrmacher, [http://www.contra-mundum.org/schirrmacher/crucifixion.pdf The Crucifixion of Jesus in View of Muslim Theology] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080514115952/http://www.contra-mundum.org/schirrmacher/crucifixion.pdf |data=14 maggio 2008 }}, 1997.</ref> sostengono che uno degli apostoli (magari [[Pietro apostolo|Pietro]]) si sia offerto come "sostituto" per il maestro, nella speranza di ottenere il paradiso come ricompensa. Tra le altre ipotesi avanzate circa l'identità del sostituto: Simone di Cirene,<ref name="BasilideSet" /> Giuda Iscariota,<ref>Vedi [[Vangelo di Barnaba]], nn. 216-217, [http://www.latrobe.edu.au/arts/barnabas/Barncoloured9.html testo EN] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080907005131/http://www.latrobe.edu.au/arts/barnabas/Barncoloured9.html |data=7 settembre 2008 }}.</ref> [[Satana]], un soldato romano di nome Titanus, o un altro sconosciuto.
Nella successiva tradizione alcuni buddhisti, tra i quali p.es. l'attuale [[Dalai Lama]] [[Tenzin Gyatso]],<ref>[http://www.christianitytoday.com/ct/2001/june11/15.64.html Intervista] del Dalai Lama a James Beverley, Christianity Today, 11 giugno 2001.</ref> hanno considerato Gesù come un [[bodhisattva]] (=illuminato) che ha dedicato la sua vita al bene dell'umanità, caratterizzando la sua predicazione con pazienza, tolleranza, compassione, valori tipici del buddhismo. Gesù non va considerato tuttava né Dio né salvatore.
 
Il movimento della [[Ahmadiyya]] di Qādyān e di [[Lahore]], in [[India]] —&nbsp;di origine islamica, ma considerato dai sunniti e dagli sciiti come eretico&nbsp;— afferma che Gesù non sarebbe morto in croce: a loro detta, rimase sulla croce per quattro ore poi venne rimosso e curato dalle sue ferite con un unguento speciale chiamato ''marham-i Īsā'' (unguento di Gesù);<ref>{{Cita libro |cognome=Schäfer |nome=Peter |cognome2=Cohen |nome2=Mark R. |titolo=Toward the millennium: messianic expectations from the Bible to Waco |anno=1998 |editore=Brill |oclc=38765162 |isbn=9004110372 |lingua=en}}</ref> dalla Palestina fuggì poi in India, dove visse ancora per molti anni, fino a morire di vecchiaia a [[Srinagar]], nel [[Kashmir]]: qui, in effetti, si trova un monumento tradizionalmente indicato come «[[Roza Bal|la tomba di ʿĪsā]]» e secondo gli Ahmadiyya il fondatore del loro movimento religioso [[Mirza Ghulam Ahmad]] è il ritorno spirituale di Gesù.
===Induismo===
{{vedi anche|Induismo|Rapporto tra Induismo e Cristianesimo}}
Non esistendo una struttura unitaria e centralizzata, la considerazione di Gesù tra i vari movimenti religiosi di matrice induista è variegata. Il [[guru]] [[Ramakrishna]] (1836-1886) credeva che Gesù fosse un'incarnazione di Dio, come lo erano anche [[Buddha]] e [[Kṛṣṇa]].<ref>Introduzione a cura di Swami Nikhilananda de ''The Gospel of Sri Ramakrishna'', 1944, [http://www.ramakrishnavivekananda.info/gospel/introduction/christianity.htm p. 34].</ref> Il [[guru]] [[Paramahansa Yogananda]] (1893-1952) considerava Gesù la [[reincarnazione]] di [[Eliseo (Bibbia)|Eliseo]] e il discepolo di [[Giovanni Battista]], reincarnazione di [[Elia]].<ref>[[Paramahansa Yogananda]], ''Autobiography of a Yogi'', 2005.</ref>
 
=== Bahaismo ===
Del [[Mahatma Gandhi]] è celebre l'aforisma: "Mi piace il vostro Cristo, non mi piacciono i vostri cristiani. I vostri cristiani sono così diversi dal vostro Cristo".<ref>"I like your Christ, I do not like your Christians. Your Christians are so unlike your Christ", vedi Dan Taylor, "[http://www.gnmagazine.org/issues/gn69/jesus.htm The Jesus So Few Know]" dal sito The Good News. A Magazine of Understanding.</ref>
La fede [[Bahá'í]] considera Gesù come una manifestazione dell'unico Dio, al pari di Muhammad, [[Buddha]], [[Krishna]], [[Zoroastro]] e dei messaggeri delle altre grandi religioni.<ref>Vedi Robert Stockman, [http://bahai-library.com/index.php5?file=stockman_jesus_bahai_writings Jesus Christ in the Baha'i Writings] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070930182817/http://bahai-library.com/index.php5?file=stockman_jesus_bahai_writings |data=30 settembre 2007 }}, 1992.</ref> Gesù come tutte le manifestazioni di Dio ha una doppia natura, umana e divina; tuttavia, non è possibile che sia presente nella sua persona la pienezza di Dio, in quanto egli è assolutamente trascendente. Gesù è il Messia preannunciato dall'Antico Testamento. Come i cristiani e i musulmani, anche i bahá'í credono nel concepimento verginale di Gesù, tuttavia ritengono che Egli è Figlio di Dio in senso spirituale, ma non biologico.<ref>[http://www.bahai.it/attachments/175_cento%20domande%20e%20cento%20risposte.pdf Fede Bahá'í, 100 domande e 100 risposte] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150922022304/http://www.bahai.it/attachments/175_cento%20domande%20e%20cento%20risposte.pdf|data=22 settembre 2015}}</ref> [[Bahá'u'lláh]], il fondatore della Fede [[Bahà'i]], rappresenta il ritorno di Gesù in senso spirituale e non fisico.
=== Religioni classiche ===
La figura di Gesù e il suo insegnamento vengono investigati dai teologi e filosofi del cosiddetto «[[paganesimo]]» solo a partire dal III secolo. Al riguardo, tuttavia, disponiamo di poche fonti, per lo più mediate dalle opere dei [[Padri della Chiesa]] del IV secolo.
 
Il principale testo di riferimento è certamente la ''Filosofia desunta dagli oracoli'', opera perduta del filosofo «pagano» [[Porfirio]] (203-305). In quest'opera, Porfirio, come riporta [[Sant'Agostino]], afferma:
===Bahaismo===
{{vedi anche|Bahaismo}}
La fede Bahá'í<ref>Robert Stockman, ''[http://bahai-library.com/index.php5?file=stockman_jesus_bahai_writings Jesus Christ in the Baha'i Writings]'', 1992.</ref> considera Gesù una manifestazione dell'unico Dio, al pari di [[Maometto]], [[Buddha]], [[Krishna]], [[Zoroastro]] e i messaggeri delle altre grandi religioni. Gesù è sia umano che divino, tuttavia nella sua persona non è possibile che sia presente la pienezza di Dio in quanto assolutamente trascendente. Gesù è il [[Messia]] preannunciato dall'[[Antico Testamento]], è [[Figlio di Dio]] ma in senso spirituale, non biologico. [[Bahaullah]], il fondatore del Bahaismo, rappresenta il ritorno di Gesù.
 
{{citazione|Certamente al di là di ogni aspettativa può sembrare quel che sto per dire. Gli dèi hanno considerato il Cristo molto devoto e hanno ricordato che è stato reso immortale anche per la sua predicazione. Gli dèi dicono che i cristiani al contrario sono corrotti, depravati, avviluppati nell'errore e proferiscono molti oltraggi contro di loro.|Agostino, ''[[La città di Dio]]'', XIX, 23}}
==Gesù nell'arte==
{{vedi anche|Gesù nell'arte|Iconografia di Gesù}}
[[Immagine:Christ with beard.jpg|thumb|180px|right|Cristo barbuto, immagine del IV secolo dipinta nelle catacombe di Commodilla.]]
La persona di Gesù e gli eventi a lui relativi narrati nel [[Nuovo Testamento]] hanno ispirato innumerevoli opere artistiche e culturali per i successivi due millenni. Si tratta soprattutto di pitture, mosaici, statue, melodie e canzoni ad uso della devozione cristiana, e in epoca contemporanea si sono aggiunti anche romanzi, film, opere teatrali.
 
Aggiunge poi altri brani come responsi degli dèi che oltraggiano i cristiani; quindi afferma:
Le raffigurazioni pittoriche di Gesù e dei santi, presenti dai primi secoli dell'era cristiana, marcano un deciso distacco dalla religiosità ebraica che avversava profondamente qualunque riproduzione di esseri viventi e vietava categoricamente la raffigurazione di Dio.
 
{{citazione|A coloro che chiedevano se Cristo è Dio, [[Ecate]] rispose: "Tu sai come l'anima umana dopo il corpo si perfeziona, ma separata dalla sapienza è sempre in errore. Quell'anima è di un uomo insigne; essi lo adorano perché la verità non è in loro".|Agostino, ''Op. cit.''}}
I vangeli non forniscono una descrizione fisica di Gesù. Nei primi secoli del Cristianesimo non si hanno sue rappresentazioni dirette, ma piuttosto simboli o immagini allegoriche come il [[pesce]], il [[Buon Pastore]], il [[Crismon]]-[[Labarum]], il [[Sator]]. Non sono presenti rappresentazioni antiche della crocifissione, la quale per la cultura greco-romana rappresentava la pena più ignominiosa (fa eccezione il cosiddetto [[Graffito di Alessameno]], probabile "vignetta" anticristiana).
 
Dunque [[Ecate]] ha detto che era un uomo molto devoto e che la sua anima, come quella degli altri uomini devoti dopo la morte, fu stimata degna dell'immortalità e perciò i cristiani, che sono insipienti, lo adorano. E aggiunge:
Nel periodo tardo antico, con la secolarizzazione del culto cristiano e il distacco definitivo dalla tradizione ebraica, si diffondono rappresentazioni dirette di Gesù. Il suo volto viene inizialmente raffigurato come quello di un giovane imberbe e con i capelli corti, e tale modello rimane fino al [[VI secolo]] con una ripresa in epoca carolingia. Dal [[IV secolo]] appare il Gesù barbuto con i capelli lunghi che è diventata la raffigurazione tradizionale. Il cambiamento fu probabilmente influenzato in oriente dal [[Mandylion]] e successivamente in occidente dalla [[Sindone]], che i sindonologi ipotizzano coincidente con lo stesso [[Mandylion]].
 
{{citazione|A coloro che interrogavano: "Ma perché dunque è stato condannato?", la dea diede questo responso: "Il corpo è sempre soggetto a tormenti che lo spossano; invece l'anima degli uomini devoti ha la propria dimora nella casa del cielo. Però quell'anima diede per fatalità ad altre anime d'impigliarsi nell'errore e ad esse il destino non concesse di ottenere i doni degli dèi né di avere il riconoscimento di Giove l'immortale. Sono perciò detestati dagli dèi perché, sebbene ad essi per destino non fu dato di conoscere il Dio né di ricevere doni dagli dèi, Cristo è stato l'occasione fatale di d'impigliarsi nell'errore. Egli, essendo devoto, come tutti i devoti, ebbe dimora in cielo. Quindi non lo oltraggerai ma avrai pietà della pazzia degli uomini, per i quali egli è facilmente un pericolo estremo". |Agostino, ''Op. cit.''}}
Per secoli l'iconografia ha privilegiato l'aspetto maestoso e glorioso di Gesù risorto, rappresentato dal modello del [[Pantocratore]] (=Onnipotente). A partire dal medioevo, in concomitanza con la predicazione di [[Francesco d'Assisi]], si afferma definitivamente in occidente la raffigurazione della crocifissione, che si affianca a quella di Gesù risorto.
 
Quindi, secondo questa testimonianza «pagana», Gesù era un uomo saggio e pio, degno dell'immortalità insieme a [[Pitagora]] ed [[Eracle]], ma i suoi seguaci, i cristiani, ebbero il grave torto di trasformarlo in un dio e quindi di adorarlo, rinnegando così l'essenza di Dio. I cristiani dovrebbero dunque limitarsi ad adorare Dio senza credere in Gesù come Dio.<ref>Vedi [[Eusebio di Cesarea]], ''Preparazione evangelica''.</ref>
Dal [[Rinascimento]] la figura di Gesù si laicizza e diventa il prototipo dell'uomo perfetto. Tale visione avrà il suo massimo esponente in [[Michelangelo Buonarroti|Michelangelo]] che nel Giudizio universale recupera l'immagine paleocristiana del Cristo imberbe.
 
La posizione di queste opere «pagane» – il rifiuto di Cristo come Dio ma il rispetto di Cristo come maestro e santo, verrà poi ripresa da alcune correnti cristiane del IV secolo dette «adozioniste», giudicate eretiche dalle Chiese cristiane conciliari.
==Note ==
{{references|2}}
 
==Bibliografia= Buddhismo ===
Data la precedenza cronologica, sia nell'insegnamento di Buddha ([[VI secolo a.C.|VI]]-[[V secolo a.C.]]), sia nei testi sacri [[buddhisti]], i [[Tripitaka]] (la cui prima redazione scritta risale al [[I secolo a.C.]]) non vi possono essere riferimenti alla figura di Gesù. Tuttavia, nella sezione ''[[Wàijiàobù]]'' (外教部, [[T.D.]] 2139) del [[Canone buddhista cinese]] sono raccolti dei testi, databili ai primi secoli della nostra era, della Chiesa nestoriana.<ref group=Nota>Dopo il concilio di Efeso, nel 431, i [[nestoriani]] furono espulsi dall'Impero romano per finire prima in Persia, poi in Asia centrale e infine in Cina.</ref> Non è ancora dato di sapere il loro contenuto in quanto questi scritti non sono mai stati tradotti in lingua occidentale, né in un'edizione critica in lingua cinese o giapponese. L'incontro tra buddhisti e cristiani, quindi l'incontro dei buddhisti con la figura di Gesù, avvenne certamente già nel IV secolo quando è attestata la compresenza pacifica di monasteri buddhisti e cristiani nell'area di [[Merv]] (nell'attuale [[Turkmenistan]]).<ref group=Nota>Luce Boulnois. ''La ruote de la soie''. Genève, Olizane, 2001. Trad. it. ''La via della seta''. Milano, Bompiani, 2005, pag.226. Questo recente studio della ricercatrice del Cnrs, specialista in "scambi transhimalayani", riporta riferimenti sul Cristianesimo in Asia centrale nel IV secolo.</ref> Coesistenza finita drammaticamente nel VI secolo al sopraggiungere di truppe persiane di fede [[mazdeista]] che distrussero i conventi di ambedue le religioni.
<!-- ATTENZIONE! SU GESU' SONO STATI SCRITTI UN CASINO DI LIBRI. NON E' IL CASO DI CITARLI QUI. I TITOLI PRESENTI RAPPRENTANO I PRINCIPALI PUNTI DI VISTA SU GESU', PARTICOLARMENTE NOTI IN ITALIA -->
====Studi storici====
* [[Giuseppe Barbaglio]], ''Gesù ebreo'' di Galilea, EDB, 2002;
* [[John P. Meier]], ''Un ebreo marginale. Ripensare il Gesù storico''; vol. 1 - La radici del problema e della persona; vol. 2 - Mentore, messaggio e miracoli; vol. 3 - Compagni e antagonisti, Queriniana, Brescia, 2001, 2002, 2003.
* [[Gerd Theissen]] e [[Annette Merz]], ''The Historical Jesus: A Comprehensive Guide'', Fortress Press: Minneapolis, 1998. ISBN 0800631226. (trad. it. ''Il Gesù storico. Un manuale'', Queriniana, Brescia 1999).
* [[Geza Vermes]], ''Gesù l'ebreo'', Borla, Roma 1983.
* [[Giuseppe Ricciotti]], ''Vita di Gesù Cristo'', A. Mondadori, Milano, 1941 (e successive edizioni).
* [[David Donnini]], ''Cristo. Una vicenda storica da riscoprire''. coop. Erre Emme Edizioni 1994, pp. 288. ISBN 8885378528.
* [[Ida Magli]], ''Gesù di Nazareth'', Rizzoli, Milano, 2004 (I Ed. 1987), pp. 208. ISBN 8817000736.
 
Oggi, alcuni buddhisti —&nbsp;tra i quali l'attuale [[Dalai Lama]], [[Tenzin Gyatso]]<ref>Vedi l'intervista al Dalai Lama: [http://www.christianitytoday.com/ct/2001/june11/15.64.html Hollywood's Idol], «Christianity Today», 11 giugno 2001.</ref>&nbsp;— considerano Gesù come un [[bodhisattva]] ("illuminato") che ha dedicato la sua vita al bene dell'umanità, caratterizzando la sua predicazione con valori tipici del Buddhismo, quali pazienza, tolleranza e compassione. Tuttavia, Gesù non viene considerato manifestazione di un dio creatore, fonte unica e ultima di salvezza.
====Opere divulgative====
* [[Corrado Augias]], [[Mauro Pesce]], ''Inchiesta su Gesù: chi era l'uomo che ha cambiato il mondo'', Milano, Mondadori, 2006.
 
=== Induismo ===
====Opere apologetiche e/o di matrice confessionale====
Non esistendo nell'[[Induismo]] una struttura unitaria e centralizzata, i movimenti religiosi di tale matrice hanno posizioni variegate riguardo alla figura di Gesù. Il [[guru]] [[Ramakrishna]] (1836-1886) credeva che Gesù fosse un'[[incarnazione]] di Dio, come anche Buddha e Krishna.<ref>Vedi Swami Nikhilananda, «Introduzione» a ''The Gospel of Sri Ramakrishna'', 1944, [http://www.ramakrishnavivekananda.info/gospel/introduction/christianity.htm par. 34].</ref> Il guru [[Paramahansa Yogananda]] (1893-1952) riteneva Gesù la [[reincarnazione]] di [[Eliseo (Bibbia)|Eliseo]] e sosteneva fosse discepolo di Giovanni Battista, il quale era una reincarnazione di Elia.<ref>Vedi [[Paramahansa Yogananda]], ''Autobiography of a Yogi'', 2005.</ref>
* [[Giacomo Biffi]], ''Gesù di Nazaret. Centro del cosmo e della storia'', Editrice Elledici, Torino, 2000, pp. 156. ISBN 8801019424.
* [[Vittorio Messori]], ''Ipotesi su Gesù'', SEI, Torino 1976.
* [[Joseph Ratzinger]], ''Gesù di Nazaret'', Rizzoli, 2007. ISBN 9788817016599.
* ''Il più grande uomo che sia mai esistito'', a cura della [[Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova]], 1991.
 
Del [[Mahatma Gandhi]] è celebre l'[[aforisma]]: {{citazione|Mi piace il vostro Cristo, non mi piacciono i vostri cristiani. I vostri cristiani sono così diversi dal vostro Cristo.|Mohandas Karamchand Gandhi|I like your Christ, I do not like your Christians. Your Christians are so unlike your Christ.<ref>Vedi Dan Taylor, [http://www.gnmagazine.org/issues/gn69/jesus.htm The Jesus So Few Know], «The Good News. A Magazine of Understanding», marzo-aprile [[2007]].</ref>|lingua=en}}
==Voci correlate==
''Per le varie voci relative a Gesù, vedi [[Portale:Gesù]]''
 
=== Rastafarianesimo ===
Nel [[Rastafarianesimo]], fede religiosa discendente dal Cristianesimo, Gesù si è reincarnato per la seconda volta nell'imperatore d'[[Etiopia]] [[Hailé Selassié]]. In tale fede, il [[Leone di Giuda]] e la bandiera etiope imperiale sono i simboli più importanti.
=== Antroposofia ===
Secondo [[Rudolf Steiner]], il Cristo è il più elevato degli [[Elohim]], ma non farebbe parte di loro in quanto parte della Trinità.<ref>Rudolf Steiner, ''Gerarchie spirituali e loro riflesso nel mondo fisico Zodiaco Pianeti Cosmo'', traduzione di Lina Schwarz, Opera Omnia n. 110, Editrice Antroposofica, Milano, 2010, p. 179. ISBN 978-88-7787-393-4</ref>
 
=== Shintoismo ===
{{vedi anche|Shingō#Tomba di Gesù Cristo}}
 
== Nella cultura di massa ==
{{vedi anche|Gesù nella cultura di massa|iconografia di Gesù}}
[[File:Christ with beard.jpg|min|Cristo barbuto, immagine del IV secolo dipinta nelle [[catacombe di Commodilla]]]]
[[File:CompositeJesus.JPG|min|sinistra|Rappresentazioni di Gesù. Si noti come si differenzino per l'influenza artistica delle culture che le hanno realizzate]]
La persona di Gesù e gli eventi a lui relativi narrati nel Nuovo Testamento hanno ispirato innumerevoli opere artistiche e culturali nei successivi due millenni. Si tratta soprattutto di pitture, mosaici, statue, melodie e canti ad uso della [[devozione]] cristiana; in epoca contemporanea, si sono aggiunti anche romanzi, film, opere teatrali.
 
Le raffigurazioni pittoriche di Gesù e dei santi, attestate sin dai primi secoli dell'era cristiana, marcano un deciso distacco dalla religiosità ebraica, che avversava profondamente qualunque riproduzione di esseri viventi e [[Aniconismo#Ebraismo|vietava categoricamente la raffigurazione di Dio]].
 
I vangeli non forniscono una descrizione fisica di Gesù. Nei primi secoli del Cristianesimo non si hanno sue rappresentazioni dirette, ma piuttosto simboli o immagini allegoriche&nbsp;– come il [[pesce]], il Buon Pastore, il [[Crismon]]-[[Labarum]], il [[Sator]]. Non sono attestate rappresentazioni antiche della crocifissione, che per la cultura greco-romana rappresentava la pena più ignominiosa (fa eccezione il cosiddetto [[graffito di Alessameno]], probabile "[[vignetta]]" anticristiana).
 
Nel periodo tardo antico, con la secolarizzazione del culto cristiano e il distacco definitivo dalla tradizione ebraica, si diffondono rappresentazioni dirette di Gesù. Il suo volto viene inizialmente raffigurato come quello di un giovane imberbe e con i capelli corti, tale modello rimarrà in uso fino al VI secolo, con una successiva ripresa in [[Impero carolingio|età carolingia]]. Dal IV secolo appare il Gesù barbuto, con i capelli lunghi, che è diventato la raffigurazione tradizionale del Cristo. Il cambiamento fu probabilmente influenzato in Oriente dal [[Mandylion]] e in Occidente, successivamente, dalla Sindone, che peraltro i sindonologi ipotizzano coincidente con lo stesso Mandylion.
 
Per secoli l'iconografia ha privilegiato l'aspetto maestoso e glorioso di Gesù risorto, rappresentato dal modello del Pantocratore ("onnipotente"). A partire dal [[Medioevo]], in concomitanza con la predicazione di [[Francesco d'Assisi]], si afferma definitivamente in Occidente la raffigurazione della crocifissione, che si affianca a quella di Gesù risorto.
 
Nel [[Rinascimento]], la figura di Gesù si laicizza e diventa il prototipo dell'uomo perfetto. Tale visione avrà il suo massimo esponente in [[Michelangelo]], che nel Giudizio universale recupera l'immagine paleocristiana del Cristo imberbe.<ref>In riferimento a tutto il paragrafo, vedi Flavio Caroli, ''Il volto di Gesù. Storia di un'immagine dall'antichità all'arte contemporanea'', Mondadori, Milano 2008.</ref>
 
{{clear}}
 
== Note ==
<references group="Nota"/>
 
=== Riferimenti ===
<references/>
 
== Bibliografia ==
{{Vedi anche|Bibliografia su Gesù}}
<!-- LA BIBLIOGRAFIA È IN ORDINE CRONOLOGICO. SI PREGA DI RISPETTARLO QUANDO SI AGGIUNGE QUALCOSA. -->
* [[Heinrich Joseph Dominicus Denzinger]]; Alfons Schönmetzer (a cura di) ''Enchiridion symbolorum, definitionum et declarationum de rebus fidei et morum'', Bologna, EDB [1854] 2004. ISBN 978-88-10-20562-4.
* [[Giuseppe Ricciotti]]. ''[[Vita di Gesù Cristo]]'', Milano, Arnoldo Mondadori [1949], 1994. ISBN 978-88-04-38819-7 ([https://web.archive.org/web/20130306230416/http://www.cattolicesimo.com/Apologetica/vitaCristo/vitadiges%C3%B9.htm versione informatica]).
* [[Vittorio Messori]], ''[[Ipotesi su Gesù]]'', Torino, SEI [1976], 2001. ISBN 88-05-05867-X.
* [[Umberto Regina]], ''La vita di Gesù e la filosofia moderna. Uno studio su [[David Friedrich Strauß]]'', Morcelliana, Brescia 1979.
* [[Rinaldo Fabris]], ''Gesù di Nazareth. Storia e interpretazione'', Assisi, Cittadella, 1983. ISBN 978-88-308-0165-3.
* [[Géza Vermes]], ''Gesù l'ebreo'', Roma, [[Edizioni Borla]], 1983. ISBN 88-263-0189-1.
* [[Ida Magli]], ''Gesù di Nazareth'', Milano, Rizzoli [1987], 2004. ISBN 88-17-00073-6.
* [[Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova]] (a cura di), ''Il più grande uomo che sia mai esistito'', Roma, Congregazione cristiana dei Testimoni di Geova, 1991. {{NoISBN}}.
* [[Ambrogio Donini]], ''Breve storia delle religioni'', Roma, Newton Compton, 1991. ISBN 978-88-7983-102-4.
* [[Joseph Ernest Renan]], ''Vita di Gesù'', BUR Biblioteca Univ. Rizzoli, 1992.
* [[Marcello Craveri]], ''Un uomo chiamato Gesù'', Teti, 1993.
* [[Luigi Moraldi]] (a cura di), ''Tutti gli Apocrifi del Nuovo Testamento. Vangeli'', Piemme, 1994. ISBN 978-88-384-4558-3.
* [[Xavier Tilliette]], ''Il Cristo dei non-credenti e altri saggi di filosofia cristiana'', Editrice AVE, Roma, 1994.
* [[Aleksandr Men]], ''Gesù maestro di Nazaret'', Ed. Città Nuova, Roma, 1996, ISBN 88-311-5207-6.
* Severino Dianich, ''Il Messia sconfitto. L'enigma della morte di Gesù'', Piemme, Casale Monferrato (AL), 1997, ISBN 88-384-2892-1.
* [[François Charles Mauriac]], ''Vita di Gesù'', Marietti, 1998.
* [[Gerd Theissen]]; Annette Merz, ''The Historical Jesus. A Comprehensive Guide'', Minneapolis, Fortress Press, 1998. ISBN 0-8006-3122-6 (trad. it. ''Il Gesù storico. Un manuale'', Queriniana, Brescia 1999, ISBN 88-399-2025-0).
* [[Romano Guardini]], ''Gesù Cristo'', Vita e Pensiero, Milano, 1999.
* [[Giacomo Biffi]], ''Gesù di Nazaret. Centro del cosmo e della storia'', Torino, Editrice Elledici, 2000. ISBN 88-01-01942-4.
* [[John Paul Meier]], ''Un ebreo marginale. Ripensare il Gesù storico. Vol. 1 - Le radici del problema e della persona. Vol. 2 - Mentore, messaggio e miracoli. Vol. 3 - Compagni e antagonisti'', Brescia, Queriniana, 2001-2003. ISBN 978-88-399-0417-1/ISBN 978-88-399-0420-1/ISBN 978-88-399-0425-6.
* [[Giuseppe Barbaglio]], ''Gesù ebreo di Galilea. Indagine storica'', Bologna, EDB, 2002. ISBN 978-88-10-40270-2.
* [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel]], ''[[La vita di Gesù]]'', a cura di A. Negri, Bari, Laterza, 2004.
* [[Corrado Augias]]; [[Mauro Pesce]], ''[[Inchiesta su Gesù|Inchiesta su Gesù. Chi era l'uomo che ha cambiato il mondo]]'', Milano, Arnoldo Mondadori, 2006. ISBN 978-88-04-56001-2.
* Armand Puig i Tàrrech, ''Gesù. La risposta agli enigmi'', prefazione di Andrea Riccardi, Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo (Mi), 2007, ISBN 978-88-215-6003-3.
* [[Carsten Peter Thiede]], ''Gesù - Mito o realtà '', Editrice Elledici, Leumann 2010 ISBN 978-88-01-04494-2.
* [[Benedetto XVI]] (Joseph Ratzinger), ''Gesù di Nazaret. Dal Battesimo alla Trasfigurazione'', Milano, Rizzoli, 2011 (2007). ISBN 978-88-486-0383-6.
* [[Benedetto XVI]] (Joseph Ratzinger), ''Gesù di Nazaret. Dall'Ingresso in Gerusalemme alla risurrezione'', Libreria Editrice Vaticana, Roma 2011. ISBN 978-88-209-8486-1.
* Simone Venturini; ''Il libro segreto di Gesù - I codici nascosti della resurrezione. I tre giorni che hanno cambiato il mondo'', Newton Compton Editori, Milano 2011. ISBN 978-88-541-4346-3.
* Jesús Peláez del Rosal, ''Un lungo viaggio verso il Gesù della storia'', Cittadella Editrice, Assisi, 2001. [http://www.uco.es/dptos/antiguedadyedadmedia/griego/publicaciones/docum1030.htm#%2842%29 Documento].
* [[John Shelby Spong]], ''Jesus for the Non-Religious'', HarperOne, 2007. ISBN 0-06-076207-1 (trad it.: ''[[Gesù per i non-religiosi. Recuperare il divino al cuore dell'umano]]'', [[2012]], Massari ed., Bolsena).
* Gerhard Lohfink, ''Gesù di Nazareth. Cosa volle-Chi fu'', Queriniana, Brescia, 2014, ISBN 978-88-399-0470-6.
* [[Massimo Bontempelli (storico)|Massimo Bontempelli]], ''Gesù di Nazareth'', prefazione di [[Marco Vannini (filosofo)|Marco Vannini]], Pistoia, Petite Plaisance, 2017.
*[[Gianfranco Ravasi]], ''Biografia di Gesù. Secondo i Vangeli'', Raffaello Cortina Editore, Milano, 2021.
 
== Voci correlate ==
{{Div col}}
* [[Aramaico parlato da Gesù]]
* [[Cristianesimo]]
* [[Cristologia]]
*[[Vangelo]]
*[[Storicità di Gesù]]
*[[Mito di Gesù]]
*[[Kerigma]]
* [[Passione di Gesù]]
* [[Crocifissione di Gesù]]
* [[Dio (Ebraismo)]]
*[[Risurrezione di Gesù]]
* [[Discorso della montagna]]
* [[Discorso della pianura]]
* [[Fonti storiche non cristiane su Gesù]]
* [[Genealogia di Gesù]]
* [[Gesù nel Cristianesimo]]
* [[Gesù nel Nuovo Testamento]]
* [[Gesù storico]]
* [[Ministero di Gesù]]
* [[Miracoli di Gesù]]
* [[Nascita di Gesù]]
* [[Parabole di Gesù]]
* [[Passione di Gesù]]
* [[Ricerca del Gesù storico]]
* [[Risurrezione di Gesù]]
* [[Ultime parole di Gesù]]
* [[Vangelo]]
* [[Tabella dei profeti delle religioni abramitiche]]
{{Div col end}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|commons=Jesusb}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{Portale|cristianesimo|Gesù}}
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{religioni abramitiche}}
[[Categoria:Biografie]]
{{Storia del cristianesimo}}
[[Categoria:Gesù Cristo| Gesù (voce principale)]]
{{cristologia}}
{{Vita di Gesù}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|ebraismo|Gesù|islam|biografie|antica Roma|cristianesimo}}
 
[[Categoria:Gesù| ]]
[[Categoria:Persone giustiziate per crocifissione]]
[[Categoria:Personaggi del Nuovo Testamento]]
[[Categoria:Personaggi citati nella Divina Commedia (Paradiso)]]
[[Categoria:persone giustiziate]]
[[Categoria:Profeti islamici]]
[[Categoria:Cristologia]]
 
[[Categoria:Divinità della resurrezione]]
{{Link AdQ|ar}}
[[Categoria:Divinità della salute]]
{{Link AdQ|de}}
[[Categoria:Personaggi dei Vangeli]]
{{Link AdQ|es}}
[[Categoria:Personalità del cristianesimo]]
 
[[Categoria:Trinità]]
[[af:Jesus van Nasaret]]
[[am:ኢየሱስ]]
[[an:Chesús de Nazaret]]
[[ang:Iesus]]
[[ar:يسوع]]
[[arc:ܝܫܘܥ]]
[[ast:Xesús]]
[[az:İsa]]
[[ba:Ғайса]]
[[bat-smg:Jiezos Krėstos]]
[[be:Ісус Хрыстос]]
[[be-x-old:Езус Хрыстус]]
[[bg:Исус Христос]]
[[bi:Jisas Kraes]]
[[bm:Yesu Krista]]
[[bn:যিশু]]
[[br:Jezuz Nazaret]]
[[bs:Isus]]
[[bxr:Иисус Христос]]
[[ca:Jesús de Natzaret]]
[[cbk-zam:Jesus]]
[[cdo:Ià-sŭ]]
[[ceb:Jesus]]
[[cs:Ježíš Kristus]]
[[cv:Иисус Христос]]
[[cy:Iesu]]
[[da:Jesus fra Nazaret]]
[[de:Jesus von Nazaret]]
[[dv:އީސާ މަސީހު]]
[[ee:Yesu Kristo]]
[[el:Ιησούς Χριστός]]
[[en:Jesus]]
[[eo:Jesuo Kristo]]
[[es:Jesús de Nazaret]]
[[et:Jeesus]]
[[eu:Jesus Nazaretekoa]]
[[fa:عیسی]]
[[fi:Jeesus]]
[[fj:Jisu Karisito]]
[[fr:Jésus de Nazareth]]
[[fur:Jesus]]
[[fy:Jezus Kristus]]
[[ga:Íosa Críost]]
[[gd:Iosa Chrìosd]]
[[gl:Xesús de Nazareth]]
[[got:𐌹𐌴𐍃𐌿𐍃 𐍇𐍂𐌹𐍃𐍄𐌿𐍃]]
[[ha:Yesu Kristi]]
[[hak:Yâ-sû]]
[[he:ישו]]
[[hi:ईसा मसीह]]
[[hr:Isus]]
[[ht:Jezi]]
[[hu:Jézus]]
[[hy:Հիսուս Քրիստոս]]
[[ia:Jesus Christo]]
[[id:Yesus]]
[[ig:Jisọs Kraịst]]
[[ilo:Jesus]]
[[is:Jesús]]
[[ja:イエス・キリスト]]
[[ka:იესო ქრისტე]]
[[kab:Ɛisa]]
[[kg:Yesu]]
[[kk:Иса Мәсіх]]
[[kl:Jesus Kristus]]
[[kn:ಯೇಸು ಕ್ರಿಸ್ತ]]
[[ko:예수]]
[[ksh:Jesus Christus]]
[[ku:Îsa]]
[[kv:Исус Христос]]
[[kw:Yesu Krist]]
[[la:Iesus]]
[[lad:Yesukristo]]
[[lb:Jesus vun Nazaret]]
[[lg:Jesu Kristo]]
[[li:Zjezus Christus]]
[[lij:Gesû Cristo]]
[[lo:ພະເຍຊູ]]
[[lt:Jėzus Kristus]]
[[lv:Jēzus Kristus]]
[[mg:Jesoa]]
[[mi:Ihu Karaiti]]
[[mk:Исус Христос]]
[[ml:യേശു]]
[[mn:Есүс Христ]]
[[ms:Jesus Christ]]
[[mt:Ġesù Kristu]]
[[na:Jesu Kristo]]
[[nds:Jesus Christus]]
[[nds-nl:Jezus Christus]]
[[ne:येशु क्राइस्ट]]
[[nl:Jezus (traditioneel-christelijk benaderd)]]
[[nn:Jesus]]
[[no:Jesus Kristus]]
[[nrm:Jésus-Chrît]]
[[ny:Yesu Kristu]]
[[oc:Jèsus]]
[[om:Yesus Kristos]]
[[pa:ਈਸਾ ਮਸੀਹ]]
[[pdc:Yeesus Grischdus]]
[[pih:Jesus]]
[[pl:Jezus Chrystus]]
[[pms:Gesù ëd Nàsaret]]
[[pt:Jesus]]
[[qu:Jesus]]
[[rm:Gesu da Nazaret]]
[[rn:Yezu Kirisitu]]
[[ro:Iisus Hristos]]
[[ru:Иисус Христос]]
[[rw:Yesu Kristo]]
[[scn:Gesù Cristu]]
[[sco:Jesus Christ]]
[[sg:Jésus Christ]]
[[sh:Isus]]
[[simple:Jesus]]
[[sk:Ježiš Kristus]]
[[sl:Jezus Kristus]]
[[sm:Iesu Keriso]]
[[so:Ciise]]
[[sq:Jezusi]]
[[sr:Исус Христос]]
[[st:Jesu Kreste]]
[[sv:Jesus]]
[[sw:Yesu]]
[[ta:இயேசு கிறிஸ்து]]
[[te:యేసు]]
[[tg:Исо]]
[[th:พระเยซู]]
[[tk:Isa Pygamber]]
[[tl:Hesus]]
[[to:Sīsū Kalaisi]]
[[tpi:Jisas]]
[[tr:İsa]]
[[tt:Ğaysa]]
[[tw:Yesu Kristo]]
[[ty:Iesu Mesia]]
[[ug:ئەيسا پەيغەمبەر]]
[[uk:Ісус Христос]]
[[ur:عیسیٰ علیہ السلام]]
[[uz:Iso Masih]]
[[vec:Gesù]]
[[vi:Giê-su]]
[[vls:Jezus van Nazareth]]
[[wo:Yéesu-kristaa]]
[[wuu:耶稣]]
[[yi:יוזל]]
[[yo:Jésù Kristi]]
[[zh:耶稣]]
[[zh-min-nan:Iâ-so͘]]
[[zh-yue:耶穌]]
[[zu:UJesu Krestu]]