Giuseppe Garibaldi: differenze tra le versioni
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|Battaglie = [[Battaglia di San Antonio]]<br/>[[Battaglia di Luino]]<br/>[[Battaglia di Palestrina]]<br/>[[Assedio di Roma (1849)|Assedio di Roma]]<br/> [[Battaglia di Calatafimi]]<br/>[[Battaglia di Milazzo (1860)|Battaglia di Milazzo]]<br>[[Sbarco a Melito]]<br>[[Battaglia di Piazza Duomo]]<br/>[[Battaglia del Volturno]]<br/>[[Battaglia di Bezzecca]]<br/>[[Battaglia di Mentana]]<br/>[[Battaglia di Digione]]
|Comandante_di = [[Legione italiana (Garibaldi)|Legione Italiana]]<br/>[[Cacciatori delle Alpi]]<br/>[[I Mille]]<br/>[[Corpo Volontari Italiani]]<br/>Legione Internazionale<br/>Esercito dei Vosgi
|Frase_celebre = «''Qui si fa l'Italia o si muore''» <br />«''Obbedisco!''» <br />«"O Roma o Morte!"»
|Ref = J. W. Mario ''Vita di Garibaldi''
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Anche se la datazione del primo imbarco è incerta,<ref>Si ipotizzano precedenti imbarchi come passeggero. {{Cita|Possieri|pp. 57-58 e 75}}.</ref> risulta che il 13 gennaio 1824<ref name="sciro7">{{Cita|Scirocco|p. 7}}.</ref> si imbarcò sedicenne sulla ''Costanza'', comandata da Angelo Pesante di [[Sanremo]], che Garibaldi avrebbe in seguito descritto come ''il migliore capitano di mare''.<ref>«il migliore capitano che io abbia conosciuto» In {{cita libro|Albano|Comeli|Comitato pro Casa di Garibaldi in Montevideo|Giuseppe Garibaldi nell'Uruguay: e la sua casa, in Montevideo, Museo Garibaldino d'America . Note storiche e cronaca, p. 14|1951|Comitato pro Casa di Garibaldi in Montevideo|}}</ref> Nel suo primo viaggio, su un [[brigantino]] con bandiera russa,<ref name="smith7"/> si spinse fino a [[Odessa]] nel [[mar Nero]] e a [[Taganrog]] nel [[mar d'Azov]] (entrambe ex colonie [[Repubblica di Genova|genovesi]]). Vi si recò nuovamente nel 1833, incontrando un patriota [[Mazzinianesimo|mazziniano]] che lo sensibilizzò alla causa dell'[[Risorgimento|unità d'Italia]]. Rientrò a Nizza in luglio.<ref name="sciro7" />
L'11 novembre, partì per un breve viaggio come mozzo di rinforzo sulla ''Santa Reparata'', costeggiando la Francia in un equipaggio di cinque uomini.<ref name="sciro7"/> Con il padre, tra aprile e maggio del 1825, partì alla volta di [[Roma]] con tappe a [[Livorno]], [[Porto Azzurro|Porto Longone]] e [[Fiumicino]] con un carico di [[vino]],<ref>{{Cita|Sacerdote|p. 63}}.</ref> per l'approvvigionamento dei pellegrini venuti per il [[Giubileo universale della Chiesa
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Rinunciò alla Società Nazionale (aveva ottenuto il comando a ottobre), diventando poi presidente della ''Nazionale Armata'', una nuova associazione che presto fallì.<ref>{{Cita|Scirocco|p. 225}}.</ref> Intanto Nizza era passata ai francesi, e Garibaldi, eletto deputato, tenne un discorso a tal proposito il 12 aprile 1860, senza esiti.<ref>Di fronte al parlamento ebbe la parola due volte, nella prima obiettava che la cessione andava in contrasto con l'articolo 5 dello statuto, si veda {{Cita|Montanelli|pp. 346-348}}.</ref> Si dimise il 23, dopo il risultato della votazione.
Il 27 aprile 1860 dall'isola di Malta
Nel settembre 1859 fu promotore di una raccolta volta all'acquisto di un milione di fucili, dando il compito a [[Enrico Besana]] e [[Giuseppe Finzi]]. Riuscirono a comprare dei fucili Enfield e Colt inviò dei suoi revolver. Per la spedizione non vennero utilizzate le armi raccolte, ma quelle messe a disposizione da [[Giuseppe La Farina]]<ref>Il governatore di Milano, [[Massimo d'Azeglio]] non diede il consenso per utilizzarle, si veda: {{Cita|Possieri|p. 164}}.</ref> che provenivano da quelle utilizzate nella campagna passata, simili a quelle raccolte.<ref>Si veda fra gli altri anche: R. Romeo Cavour e il suo tempo, Roma Bari, La Terza 1984, vol.III p. 705</ref>
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