Lecco: differenze tra le versioni
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== Etimologia del toponimo ==
L'origine del toponimo Lecco non è certa ma probabilmente è di provenienza [[
== Storia ==
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=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 gli stranieri residenti nel comune erano 4 998, ovvero il 10,6% della popolazione<ref name=":2">{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|titolo=Popolazione residente per cittadinanza o paese di nascita|accesso=11 luglio 2025}}</ref>. Gli stranieri residenti provengono in particolare dai [[Penisola balcanica|Balcani]], dall'[[Europa dell'est]] e dal [[Nord Africa]], tendenzialmente arabi marocchini, tunisini ed egiziani; la comunità musulmana risiede principalmente nei rioni di [[Maggianico]] e [[Chiuso (Lecco)|Chiuso]] dove si trova un centro culturale Islamico. Dall'[[Africa Nera|Africa subsahariana]] provengono comunità ivoriane, senegalesi, nigeriane, ghanesi e burkinabé. Una minima parte proviene dai [[Caraibi]] mentre per gli immigrati provenienti dall'[[Unione
Le comunità maggiormente rappresentate al 31 dicembre 2023 sono le seguenti:<ref name=":2" />
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* [[Kosovo]] 208
* [[Cina]] 200
* [[Costa d'Avorio]] 169
=== Lingue e dialetti ===
{{Vedi anche|Dialetto lecchese}}
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{{Vedi anche|Arcidiocesi di Milano|Pieve di Lecco}}
La principale confessione religiosa a Lecco è quella cattolica. La liturgia differisce da quella tipica della maggior parte del mondo cattolico, in quanto in città si segue il [[rito ambrosiano]], come in buona parte dell'[[arcidiocesi di Milano]]<ref>{{cita web|url=http://www.scoprilecco.it/la%20religione/la_religione.htm|titolo=Liturgia praticata nel territorio|accesso=20 febbraio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121209105846/http://www.scoprilecco.it/la%20religione/la_religione.htm|dataarchivio=9 dicembre 2012}}</ref> che prevede, tra le altre particolarità, l'adozione di un [[lezionario]], un [[messale]] e un [[calendario liturgico]] differenti da quelli del [[rito romano|rito liturgico romano]]. Sede della [[Parrocchie dell'arcidiocesi di Milano|III zona pastorale]] dell'arcidiocesi che conta 181 parrocchie è presente in città un [[Vicario Episcopale]]<ref>{{cita web|url=http://www.laprovinciadilecco.it/stories/Homepage/279694_nuovo_vicario_episcopale_a_lecco_monsignor_rolla/?mediaon.trackers.autorefresh.Homepage=109|titolo=Vicario episcopale di Lecco|accesso=16 luglio 2014}}</ref> e un [[prevosto]] a capo dei dieci decanati in cui la zona si ripartisce. Il 23 agosto [[1584]] l'arcivescovo milanese [[Carlo Borromeo]] trasferì la sede plebana dalla [[Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Lecco)|chiesa dei Santi Gervasio e Protasio]] di [[Castello (Lecco)|Castello]], ridotta nei secoli ad una [[
in città si trovano inoltre altre piccole comunità di altre religioni: [[evangelicismo|Chiesa Cristiana Evangelica]] (con una sede in centro), [[Testimoni di Geova]], [[Islam]] (con il centro maggiore nel rione di Chiuso)<ref>{{cita web|url=http://leccoprovincia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=3473:anche-i-musulmani-di-lecco-hanno-il-loro-luogo-di-culto&catid=9:lecco&Itemid=109|titolo=Luogo di culto musulmano|accesso=20 febbraio 2013}}</ref>, [[Chiesa ortodossa]] (con due chiese nei rioni di Castello e Belledo).
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==== Arte ====
Data la straordinaria posizione tra lago e montagna Lecco è da sempre città di grande richiamo per pittori, letterati e scienziati a partire da [[Leonardo da Vinci]] che, dopo aver indagato sui segreti geologici e studiato progetti per un canale navigabile verso il [[Lambro]], si dilettò a riprodurre schizzi della conca di Lecco e delle Grigne descrivendole nella raccolta del ''[[Codice Atlantico]]'' oltre a esserne ispirato nei due celebri dipinti della [[Vergine delle Rocce (Parigi)|Vergine delle Rocce]] rispettivamente conservati presso i musei del [[Louvre]] a [[Parigi]] e alla [[National Gallery (Londra)|National Gallery di Londra]]. I paesaggi [[
[[File:Costantino Rosa, Veduta di Lecco.jpg|miniatura|337x337px|Porto di Lecco di [[Costantino Rosa]]]]
Negli anni 2000 alcune zone della città sono state interessate da diverse edizioni di ''Lecco Street View''; un'iniziativa promossa dall'amministrazione comunale e da alcune associazioni del territorio con l'obiettivo di promuovere una forma d'arte spesso sottovalutata riqualificando alcuni angoli della città spesso degradati dando nuova vita a muri grigi e insignificanti con particolare attenzione alle zone periferiche.<ref>{{cita web|url=http://leccostreetview.com/|titolo=Sito Lecco Street View|accesso=8 dicembre 2014}}</ref> Il progetto dei [[murales]] è stato avviato nel 2011 con la riqualificazione di via Ferriera, durante la quale intervennero 50 writer e street artist leader della scena artistica italiana che hanno raffigurato i volti dei passanti durante la realizzazione fra cui il sindaco dell'epoca; fu ripetuto l'anno successivo quando fu scelta la facciata del centro civico di [[Germanedo]] rivolta verso l'[[Ospedale di Lecco|ospedale]] mentre nel 2013 i graffiti hanno interessato la parete del sottopasso della [[Stazione di Lecco|stazione ferroviaria]] durante il quale intervenne l'artista belga [[ROA (artista)|ROA]], uno dei writer più famosi al mondo. Nel marzo 2015, la nuova edizione, ha coinvolto l'intervento sulle facciate di una scuola superiore e su altre pareti del centro Informagiovani cittadino<ref>{{cita web|url=http://www.lecconotizie.com/attualita/lecco-street-view-2-nuovi-murales-al-fiocchi-e-al-centro-civico-224665/|titolo=Lecco Street View edizione 2015|accesso=6 marzo 2015|dataarchivio=2 aprile 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150402092538/http://www.lecconotizie.com/attualita/lecco-street-view-2-nuovi-murales-al-fiocchi-e-al-centro-civico-224665/|urlmorto=sì}}</ref> mentre nell'estate 2017 l'intervento di street art ha interessato il centro storico riqualificando l'interno del sottopassaggio pedonale che collega il lungolago a piazza XX settembre.
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[[File:View on bridges in Lecco, from Camposecco (Lecco).jpg|miniatura|384x384px|Tratto terminale del [[Lago di Como|Lario]] e parte cittadina del fiume [[Adda]] con alcuni dei ponti che lo attraversano ]]
[[File:Lecco al Tramonto dai Pian dei Resinelli.jpg|miniatura|485x485px|Crepuscolo su Lecco (sulla sinistra) e, oltre il [[lago di Annone]] (sulla destra), le colline della [[Brianza]] sullo sfondo viste dai [[Piani dei Resinelli|Piani Resinelli]]]]
Il primo piano urbanistico della città si ebbe intorno al 1450 quando il centro storico era racchiuso in una [[cinta muraria]] dall'inusuale forma triangolare avente la base rivolta verso il lago e il vertice a monte dove oggi restano gli unici resti della fortificazione nei pressi della biblioteca civica. In prossimità delle mura esisteva un fossato il cui riempimento era assicurato dalle acque del torrente [[Gerenzone]] che proprio in corrispondenza del vertice di ''Porta Nuova'' esso si divideva in due rami per poi immettersi nel golfo. Le mura iniziavano nei pressi del molo cittadino dove sorgeva la ''Porta di Santo Stefano'' per poi proseguire in direzione est verso l'attuale basilica dove sorgeva il ''Torrione'' la cui base circolare di questa torre è ancora visibile poiché su di essa si innalza il celebre campanile simbolo della città. Oltrepassata la torre, le mura seguono il percorso dell'attuale Via Bovara per giungere al vertice di ''Porta Nuova'' dove era ubicata, oltre ai due ponti levatoi d'ingresso al borgo, anche la casa del comandante della [[Piazzaforte]]. Da qui le mura discendevano con andamento regolare verso le odierne Via Cavour e via Mascari dove sorgeva il terzo ingresso al borgo nonché il principale detto ''Porta di Milano'' o ''Porta di San Giacomo''. La torre adiacente che si trova fra il lago e l'antica Piazza Grande è tutto ciò che resta del castello la cui area superava i {{M|1000|u=m²}}.<ref>{{cita web|url=http://www.scoprilecco.it/fortificazioni/le%20mura.html|titolo=Fortificazione e mura di Lecco|accesso=6 dicembre 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924095429/http://www.scoprilecco.it/fortificazioni/le%20mura.html|dataarchivio=24 settembre 2015}}</ref> Nei secoli successivi le mura subirono poche modifiche fino all'arrivo degli spagnoli quando le torri e il castello caddero in rovina o vennero trasformate in abitazioni. Con l'introduzione dell'artiglieria a fuoco, l'importanza delle fortificazioni persero efficacia e, fra il 1782 e il 1784, tramite il provvedimento di [[Giuseppe II d'Austria]] che ne abolì la Piazzaforte, il borgo ottenne la possibilità di demolire le mura e le fortificazioni esistenti. Il processo di allargamento rimase comunque lento nonostante lo sviluppo dei nuclei di Pescarenico a sud e Castello sopra Lecco a est dopo l'arrivo della ferrovia. Nel 1848, per meriti patriottici, il borgo fu proclamato città e, intorno al 1900, si creò un comprensorio di comuni con interscambi quotidiani industriali, commerciali, amministrativi e di servizi usufruendo, ad esempio, dello stesso ospedale, delle scuole di avviamento, dei pompieri, della stazione ferroviaria, degli uffici statali e delle banche. Queste furono le motivazioni che sostennero l'iniziativa di unificare l'amministrazione in un unico comune così da presentare al [[Ministero dell'interno]] la richiesta di aggregazione a Lecco di nove comuni e di due frazioni attigue. Nel 1923 un primo provvedimento unì sei comuni (rimasero esclusi [[Malgrate]] e [[Pescate]]) mentre [[Maggianico]] cedette solo una parte del proprio territorio: le due località di Sant'Ambrogio e Belledo. Primo sindaco della grande Lecco fu il Dr. Angelo Tubi eletto nel 1926. Il cammino per l'unificazione si conclude nel 1928 quando, l'intero Comune di Maggianico, comprendente anche i paesi di Barco e Chiuso, verrà unito a Lecco configurando gli attuali confini delineati dal lago e dai monti S. Martino, Resegone e Magnodeno sino alla [[Castello dell'Innominato|Rocca dell'Innominato]]. Nel medesimo anno si inaugurò l'attuale sede municipale alla presenza di [[Vittorio Emanuele III]] in visita alla città. I rioni richiamano per lo più appunto agli antichi comuni da cui è sorta e in quattordici parrocchie rette con una [[Prepositura]]. Fanno corona ulteriori 22 nuclei secondari: Arlenico, Barco, Bonacina, Bione, Brogno, Cabagaglio, Castione, Cereda, Coltogno, Costa, Falghera, Garabuso, Gera, Malavedo, Malnago, Missirano, Movedo, Vignola, Prato La Valle, Pometo, Varigione e Versasio.<ref>{{cita web|url=http://www.scoprilecco.it/la%20grande/la%20grande%20lecco.htm|titolo=Sviluppo di Lecco e dei suoi rioni|accesso=6 dicembre 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924095443/http://www.scoprilecco.it/la%20grande/la%20grande%20lecco.htm|dataarchivio=24 settembre 2015}}</ref>
L'aumento considerevole della popolazione e delle industrie ha portato, negli [[anni 1970|anni settanta]], alla pianificazione a livello comunale, affidando la programmazione delle nuove espansioni a strumenti urbanistici (Piano Regolatore Generale). Nel periodo vengono ampliati anche i servizi, con la costruzione del nuovo ospedale e del campus universitario.
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* [[Germanedo]] si trova a due chilometri a est del centro ai piedi della Val Comera dove scorre il torrente Bione e comprende le località di ''Cesura'', ''Paese'' (ex contrade di Capolino, Santa Giustina e Ponte), ''Villaggio'', ''Eremo'', ''Belfiore'' e ''Neguggio''; in questo rione si trova il principale [[Ospedale Manzoni|ospedale]] della [[Provincia di Lecco]].<ref>{{cita web|url=http://www.scoprilecco.it/la%20grande/germanedo.htm|titolo=Rione di Germanedo|accesso=23 dicembre 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131007012531/http://www.scoprilecco.it/la%20grande/germanedo.htm|dataarchivio=7 ottobre 2013}}</ref>
* [[Belledo]] si trova a ridosso del rione di Germanedo nella zona sud-ovest del centro.<ref>{{cita web|url=http://www.scoprilecco.it/la%20grande/belledo.htm|titolo=Rione di Belledo|accesso=23 dicembre 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141223222751/http://www.scoprilecco.it/la%20grande/belledo.htm|dataarchivio=23 dicembre 2014}}</ref>
* [[Maggianico]] si trova fra le pendici del monte Magnodeno e il [[lago di Garlate]] a circa tre chilometri a sud del centro e comprende le località di ''Missirano'' e ''Barco'' e, fino al 1923, parte di ''Belledo'' e ''Sant'Ambrogio'', confluite nel comune di Lecco al quale fu annessa la stessa restante parte di Maggianico nel 1928.<ref
* [[Chiuso (Lecco)|Chiuso]] è il rione più meridionale della città posto fra il rione di Maggianico. di cui era frazione e il comune di [[Vercurago]]; comprende la località di ''Chiusa Visconti'' e ''Rivabella''.<ref>{{cita web|url=http://www.scoprilecco.it/la%20grande/chiuso.htm|titolo=Rione di Chiuso|accesso=23 dicembre 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141223222930/http://www.scoprilecco.it/la%20grande/chiuso.htm|dataarchivio=23 dicembre 2014}}</ref> Per secoli è stato un sensibile luogo di frontiera fra la [[Repubblica di Venezia|Serenissima]] e il [[Ducato di Milano]].
* Colle Santo Stefano si trova ai piedi del [[monte San Martino]] ed è il più recente fra i rioni della città poiché le frane, iniziate rovinosamente nel 1921, frenarono l'urbanizzazione della zona fino al periodo a cavallo fra il 1950 e il 1964, quando si ebbe un vasto incremento di costruzioni di ampia mole fortemente serrate a coprire ogni prato lungo l'asse del viale alberato, inizialmente dedicato alla principessa del Piemonte nel 1933, poi intitolato a [[Filippo Turati]].
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La città è attraversata da tre ponti a scavalco del [[Adda|fiume Adda]]:
* il [[Ponte Azzone Visconti]] (comunemente detto ''Ponte Vecchio''), inaugurato nel 1338
* il [[Ponte John Fitzgerald Kennedy]] (comunemente detto ''Ponte Nuovo''), inaugurato nel 1955
* il Ponte Alessandro Manzoni (comunemente detto ''Terzo Ponte''), inaugurato nel 1985
Attualmente è in costruzione, parallelamente e adiacente al ponte Manzoni, la quarta infrastruttura per consentire di separare il traffico a lunga percorrenza della [[strada statale 36 del Lago di Como e dello Spluga|SS 36]] da quello locale. Con una lunghezza totale di 579 metri il nuovo viadotto è stato inserito nel piano delle opere previste in occasione delle [[XXV Giochi olimpici invernali|Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026]].<ref>{{cita web|url=http://www.leccotoday.it/attualita/iniziato-cantiere-quarto-ponte-statale-36.html|titolo=Costruzione quarto ponte a scavalco del fiume Adda|accesso=18 aprile 2025}}</ref>
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=== Ferrovie ===
[[File:Lecco stazione ferr facciata.JPG|thumb|Facciata della stazione ferroviaria principale.]]
Lecco ebbe il suo primo tronco ferroviario nel 1863 inaugurando il collegamento con [[Stazione di Bergamo|Bergamo]]; dieci anni dopo fu attivato quello con [[Stazione di Monza|Monza]] e, dal 1º agosto 1894, con l'apertura della tratta Colico-Bellano, si diede inizio al servizio ferroviario completo che fu ulteriormente aggiornato nel 1888 con il collegamento con [[Stazione di Como San Giovanni|Como]] realizzato grazie alla costruzione, nel 1886, del ponte ferroviario in ferro a scavalco del fiume [[Adda]].
Sono due le stazioni ferroviarie in città:
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=== Sport di squadra ===
* [[File:Calcio Lecco 1912.svg|miniatura|272x272px|Stemma della squadra calcistica della città]]Nel [[1912]] nasce la squadra di calcio della città, il [[Calcio Lecco 1912]], che vanta nella sua storia 3 stagioni in Serie A e 12 partecipazioni in Serie B; nella stagione
* L'[[A.S.D. Lecco Calcio a 5]], fondata nel 2001, ha militato nel [[Campionato italiano di calcio a 5]] in [[Serie A2 (calcio a 5)|Serie A2]]<ref>{{cita web|url=http://www.divisionecalcioa5.it/Notizia/Serie-A2/2012-2013/504/16356/0|titolo=Serie A2, si parte il 6 ottobre: due gironi da dodici squadre, ripescate Lecco e Cus Chieti|accesso=15 marzo 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130318194116/http://www.divisionecalcioa5.it/Notizia/Serie-A2/2012-2013/504/16356/0|dataarchivio=18 marzo 2013|urlmorto=sì}}</ref> fino al 2015, autodeclassandosi in C1 al termine della stagione 2014/15;
* Il [[Associazione Sportiva Dilettantistica Rugby Lecco|Rugby Lecco]] fu fondato nel 1975. Attualmente milita nel campionato di Serie B (promosso nella stagione 2007/2008);
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=== Impianti sportivi ===
{{Vedi anche|Stadio Rigamonti-Ceppi}}
L'impianto sportivo principale della città, essendo il campo da gioco ufficiale della squadra calcistica [[Calcio Lecco 1912]], è lo [[Stadio Rigamonti-Ceppi]] che si trova, dal 1922, in via Don Pozzi nel rione di Castello. La struttura, intitolata al giocatore del [[Grande Torino]], [[Mario Rigamonti]], e al ''Presidentissimo'' Mario Ceppi, ha una capienza di circa {{formatnum:5000}} persone; al suo interno vi si trova anche la sede della società. In occasione della promozione della squadra calcistica nel Campionato nazionale di [[Serie B 2023-2024]] lo stadio subì alcuni interventi di riqualificazione come i tornelli d'ingresso e l'illuminazione per ottenere il nulla osta a disputare le partite in casa.
Gli altri impianti sul territorio sono il Centro Polisportivo comunale "Bione" che occupa un'area di {{M|96600|ul=m2}}<ref>{{cita web|url=http://www.centrosportivoalbione.it/|titolo=Centro sportivo comunale|accesso=8 dicembre 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141217004247/http://centrosportivoalbione.it/|dataarchivio=17 dicembre 2014}}</ref> e il palazzetto del "Palataurus".
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