Piombino: differenze tra le versioni

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{{vedi anche|Promontorio di Piombino}}
[[File:View_on_Piombino.jpg|thumb|Veduta aerea della città di Piombino]]
La città è posta nel tratto di costa sud della Toscana, all'estremità meridionale sull'[[Promontorio di Piombino|omonimo promontorio]] ({{M|21|u=m. 21}}), a sud del [[monte Massoncello]] ({{M|286 |u=m}}) e chiusa ad est dal monte Vento; è separata dall'[[isola d'Elba]] dal [[canale di Piombino]], largo {{M|10 |u=km}}, che costituisce il tratto di mare che segna il confine orientale tra [[mar Ligure]] e [[mar Tirreno]]; il litorale all'estremità settentrionale del territorio comunale, che coincide col [[golfo di Baratti]], si affaccia sul mar Ligure, mentre il litorale sud-orientale si affaccia sul mar Tirreno e coincide col tratto nord-occidentale del [[golfo di Follonica]]. Nelle vicinanze del golfo era presente il [[Lago di Piombino]] o Padùle di Piombino, in seguito prosciugato. A livello litoraneo, la città si trova lungo la [[costa degli Etruschi]], corrispondente all'incirca alla provincia di Livorno; il suo territorio fa parte storicamente dell'antica [[Maremma Pisana]], oggi denominata anche [[Maremma Livornese]].
 
Il [[promontorio di Piombino]], che è situato sul lembo di terra a nord dell'ampio golfo di Follonica, segna il confine geografico-morfologico orientale tra mar Ligure, a nord, e mar Tirreno, a sud, anche se nella comune percezione il confine tra i due mari viene spesso posto molto più a nord, tra Toscana e Liguria. La cima meridionale del promontorio è occupata da piazza Bovio, dalla quale con il cielo limpido si può ammirare tutto l'[[Arcipelago Toscano]] e la [[Corsica]]. Ad est, vicino al porto, si erge il [[Monte Vento]], sul quale sino al [[XIX secolo]] sorgeva un [[mulino a vento]], un'altura su cui si trova il [[semaforo di Piombino]] e la ''casa del Frasi'', un casolare rurale del [[XIX secolo]]. In direzione nord si incontra la frazione di [[Gagno]], [[toponimo]] che deriva dal [[lingua latina|latino]] ''ganeum'' («taverna»).
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Presso il dismesso [[semaforo di Piombino]] era attiva fino al 31 maggio [[1959]] la [[stazione meteorologica di Piombino]] del [[Servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare]], che era gestita dal personale della [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]].
 
In base alle medie climatiche calcolate per il decennio [[1946]]-[[1955]], la [[temperatura]] media annua si attesta a {{M|16 |u=°C}}, con la temperatura media di gennaio di {{M|8,.8 |u=°C}} e con la temperatura media di luglio di quasi {{M|24 |u=°C}}.
 
Le [[precipitazioni]] medie annue risultano piuttosto scarse, raggiungendo un valore medio annuo di {{M|494,.1 |u=mm}} ed essendo distribuite in 62,3 [[giorni di pioggia]] medi annui; gran parte degli accumuli pluviometrici si verificano in [[autunno]], mentre tra il periodo tardo invernale e le intere stagioni della [[primavera]] e dell'[[estate]] possono verificarsi periodi di [[siccità]].
 
L'[[umidità relativa]] media annua si presenta piuttosto elevata per la componente marittima mediterranea che influenza il clima.
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I venti prevalenti sono di [[grecale]] nel periodo compreso tra ottobre e marzo, di [[ostro (vento)|ostro]] nei mesi di aprile, maggio, agosto e settembre e di [[ponente]] a giugno e a luglio.<ref>Ministero della Difesa – Aeronautica, Ispettorato delle telecomunicazioni e dell'assistenza al volo (Servizio meteorologico). Fisionomia climatica delle principali località italiane (decennio 1946-1955). Roma, 1961.</ref>
 
* [[Classificazione climatica]]: zona C, {{M|1245 |u=GR/G}}
* [[Diffusività atmosferica]]: alta, Ibimet CNR 2002
 
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=== Scienza ===
In località Punta Falcone è in funzione dal [[1975]] l'osservatorio astronomico gestito dalla Associazione Astrofili di Piombino. Costruito nel [[1976]] sui ruderi della batteria navale "Sommi Picenardi", fu allestito nei locali che ospitavano il "telemetro". Attualmente è costituito da una cupola dotata di un [[telescopio]] Schimdt-Cassegrain da {{M|36&nbsp;|u=cm}}, da una sala in cui si trovano numerosi telescopi di ultima generazione tra questi un Ritchey-Crétien anch'esso da {{M|36&nbsp;|u=cm}} e da una sala sotterranea ricavata dai locali di servizio dell'antica batteria.
 
=== Media ===
==== Stampa ====
* A Piombino è presente la redazione locale de ''[[Il Tirreno]]''<ref>[http://www.iltirreno.quotidianiespresso.it Il Tirreno | Homepage<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, quotidiano molto diffuso in buona parte della Toscana con molte redazioni locali.
 
==== Radio ====
* Radio Piombino Centrale.<ref>[http://www.radiopiombino.it Radio Piombino:: FM 98,50 - 91,40 - 91,60 - 91,70 per il Monte Amiata 94,00 - 100,50 - Radio OnLine<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Attualmente chiusa.
* Radio Piombino. Attualmente chiusa e incorporata da Radio Stop
 
==== Televisione ====
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=== Teatro ===
* [[Cinema teatro Metropolitan]] è un teatro di Piombino, adibito anche a sala cinematografica. Attualmente è chiuso per ristrutturazioni e non è ancora prevista una data di riapertura.
 
;Film girati a Piombino
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*[[Sole a catinelle]] di [[Gennaro Nunziante]], 2013.
*[[Notti magiche (film 2018)]] di [[Paolo Virzì]], 2018.
*[[I delitti del BarLume]] ([[Fiction televisiva]]) di [[Roan Johnson]], 2023 - in corso.
*Erica ([[Fiction televisiva]]) di [[Ciro D'Emilio]] con [[Vanessa Incontrada]], 2025 - in corso.
 
=== Letteratura ===
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[[File:Stabilimento Lucchini.JPG|thumb|Lo stabilimento JSW Steel Italy]]
[[File:Piombino - Vista Aerea - agosto 2018.jpg|thumb|Vista aerea di Piombino con il suo porto]]
* La JSW Steel Italy è la maggiore azienda del territorio piombinese e di tutta la [[Provincia di Livorno]]. Ha un personale occupato di circa {{TA|2 500formatnum:2500}} dipendenti {{senza fonte|(che oltrepassano i {{TA|5 000formatnum:5000}} considerando l'indotto)}}. Ha un [[Stabilimento siderurgico di Piombino|centro siderurgico]] che si estende per oltre {{M|12|ul=km2}} e che fa di essa il secondo stabilimento siderurgico nazionale (secondo all'[[ArcelorMittal Italia]] di [[Taranto]]).
 
Le acciaierie nacquero intorno al [[1860]], favorite dallo sfruttamento dei giacimenti di ferro dell'[[Isola d'Elba|Elba]] e delle miniere calcaree di [[Campiglia Marittima|Campiglia]], seguendo la tradizione metallurgica storicamente sempre presente fin dal tempo dagli Etruschi in questo territorio. La presenza dello stabilimento è stato il principale motore della grande immigrazione verso la città di Piombino per tutto il XX secolo fino agli anni '70. Ha cambiato vari nomi (Alti Forni e Fonderie di Piombino, [[Ilva]], [[Italsider]], [[Finsider]], [[Deltasider S.p.A.|Deltasider]], [[Acciaierie di Piombino S.p.A.|Acciaierie di Piombino]], AFERPI) ma è rimasta sempre statale e controllata dal [[Gruppo IRI]] fino al [[1992]]; negli anni Ottanta è arrivata ad avere anche oltre {{TA|10 000formatnum:10000}} dipendenti, poi con la grande crisi metallurgica culminata nel 1992 con la privatizzazione, lo scorporo dal Gruppo IRI e l'acquisto di Lucchini c'è stato un grande ridimensionamento di occupati, fino alla ripresa nel [[2005]] con la cessione di Lucchini a favore del colosso russo [[Severstal']].
* La [[Liberty Magona]] è il secondo stabilimento piombinese, con circa 800 dipendenti. È stata fondata agli inizi del Novecento e fino alla Seconda Guerra Mondiale era uno stabilimento a ciclo continuo, ma poi fu privata dell'acciaieria, per rimanere uno stabilimento di sola [[zincatura]] del semilavorato. Fino al [[2005]] si è chiamata "La Magona d'Italia".
* La [[Dalmine (azienda)|Tenaris Dalmine]] è un tubificio sito nella periferia est di Piombino, confinante con la JSW Steel Italy, che conta circa 200 dipendenti. Produce tubi d'acciaio di vari diametri. Ha aperto i battenti negli anni '60.
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* [[Unicoop Etruria]]: cooperativa di consumatori del sistema [[Coop Italia]], tra le prime nate in Italia; fu fondata infatti a Piombino nel primo dopoguerra con il nome "La Proletaria", embrione di quello che diventerà una delle più grandi cooperative italiane dei nostri giorni. A Piombino, precisamente nella frazione [[Riotorto]] (lungo la [[SS1 Aurelia]]) si trova la sede centrale, che controlla tutto il territorio costiero tirrenico.
* [[Enel]]: esisteva a [[Torre del Sale]] una centrale Enel da {{M|1280&nbsp;|u=MW}} costruita negli anni '70, che forniva energia elettrica l'elettricità alla [[trasmissione di energia elettrica|rete di trasmissione]] nazionale. Fuori servizio dal 2015, dal 2021 è in corso di demolizione<ref>{{Cita web|url = https://www.ilgiunco.net/2021/11/10/tor-del-sale-iniziata-la-demolizione-dellex-centrale-enel-ci-vorranno-tre-anni/|titolo = Tor del Sale: iniziata la demolizione dell’ex centrale Enel. Ci vorranno tre anni|autore = IL GIUNCO.NET- Il quotidiano della Maremma|sito = ilgiunco.net|data = 10 novembre 2021|accesso = 5 novembre 2023|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20220824101127/https://www.ilgiunco.net/2021/11/10/tor-del-sale-iniziata-la-demolizione-dellex-centrale-enel-ci-vorranno-tre-anni/|urlmorto = no|postscript = no}}</ref><ref>{{Cita web|url = https://www.toscana-notizie.it/-/ex-centrale-enel-tor-del-sale-sopralluogo-per-assessora-monni-e-sindaco-ferrari%C2%A0|titolo = Ex centrale Enel Tor del Sale: sopralluogo per assessora Monni e sindaco Ferrari|autore = Toscana Notizie - Giunta regionale Toscana|sito = toscana-notizie.it|data = 20 giugno 2022|citazione = Proseguono i lavori di smantellamento e bonifica dell’area che sarà interamente riqualificata|accesso = 5 novembre 2023|urlmorto = no|postscript = no}}</ref>.
|sito = ilgiunco.net|data = 10 novembre 2021|accesso = 5 novembre 2023|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20220824101127/https://www.ilgiunco.net/2021/11/10/tor-del-sale-iniziata-la-demolizione-dellex-centrale-enel-ci-vorranno-tre-anni/|urlmorto = no|postscript = no}}</ref><ref>{{Cita web|url = https://www.toscana-notizie.it/-/ex-centrale-enel-tor-del-sale-sopralluogo-per-assessora-monni-e-sindaco-ferrari%C2%A0|titolo = Ex centrale Enel Tor del Sale: sopralluogo per assessora Monni e sindaco Ferrari|autore = Toscana Notizie - Giunta regionale Toscana|sito = toscana-notizie.it|data = 20 giugno 2022|citazione = Proseguono i lavori di smantellamento e bonifica dell’area che sarà interamente riqualificata|accesso = 5 novembre 2023
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* [[Edison]]: centrale termoelettrica all'interno del Centro Siderurgico Lucchini e inaugurata nel [[1999]]. Fornisce energia elettrica allo stabilimento e alla [[trasmissione di energia elettrica|rete di trasmissione]] nazionale.