Samuel Eto'o: differenze tra le versioni
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Eto'o è stato più volte vittima di comportamenti [[Razzismo|razzisti]]<ref>{{cita news |autore=Filippo Maria Ricci |url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/marzo/10/Eto_Inglesi_razzisti_Mourinho_disgraziato_co_9_050310093.shtml |titolo=Eto'o: «Inglesi razzisti, Mourinho un disgraziato» |pubblicazione=Corriere della Sera|data=10 marzo 2005 |p=47 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131020095858/http://archiviostorico.corriere.it/2005/marzo/10/Eto_Inglesi_razzisti_Mourinho_disgraziato_co_9_050310093.shtml |urlmorto=sì|accesso=8 luglio 2009}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.raisport.rai.it/dl/RaiSport/ARTICOLO/ContentItem-ca2bc99e-cfcf-417f-999f-6ec3e8a31aba.html?cat=Calcio_|titolo=Malaga: cori razzisti per Eto'o|data=2 novembre 2008|accesso=8 dicembre 2009}}</ref> in pubblico, ai quali ha sempre reagito con intransigenza e fermezza, denunciandoli allo scopo di combattere il fenomeno del razzismo nel calcio, fino a diventare uno degli atleti più attivi a questo riguardo.<ref name="repubblica.it">{{cita web|url=https://www.repubblica.it/2005/b/sezioni/sport/marrese/marrese/marrese.html|titolo="Io, scimmia contro i razzisti perché ogni giorno va peggio"|autore=Emilio Marrese|data=15 febbraio 2005 |accesso=8 dicembre 2009}}</ref><ref name="farenet">{{cita web|url=http://farenet.org/default.asp?intPageID=9&intArticleID=896|titolo=Eto'o - FARE chiede alla Federcalcio spagnola di intraprendere azioni concrete|data=27 febbraio 2006|accesso=8 dicembre 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111109185752/http://www.farenet.org/default.asp?intPageID=9}}</ref> Ha anche affermato di non voler portare i propri figli allo stadio a causa del razzismo.<ref name="news.lazio.net">{{cita web|url=http://news.lazio.net/2007/04/04/etoo-a-causa-del-razzismo-non-porto-i-miei-figli-allo-stadio-adnkronos/|titolo=Eto’o: A causa del razzismo non porto i miei figli allo stadio|data=4 aprile 2007|accesso=8 dicembre 2009|urlmorto=sì}}</ref> Un primo episodio significativo risale al febbraio 2006, durante una partita {{Calcio Real Saragozza|N}}-Barcellona, quando i tifosi del Real Saragozza cominciarono ad imitare il verso della [[Simiiformes|scimmia]] e a lanciargli noccioline ogni volta che toccava la palla. Profondamente innervosito, il calciatore manifestò la volontà di abbandonare il campo a gara in corso, ma venne fermato da compagni di squadra, avversari e arbitro.<ref name=farenet /><ref>{{cita news |url=http://archiviostorico.corriere.it/2006/febbraio/26/Cori_razzisti_Eto_minaccia_lasciare_co_8_060226005.shtml|titolo=Cori razzisti, Eto'o minaccia di lasciare|pubblicazione=Corriere della Sera|data=26 febbraio 2006 |p=49|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140323104511/http://archiviostorico.corriere.it/2006/febbraio/26/Cori_razzisti_Eto_minaccia_lasciare_co_8_060226005.shtml|urlmorto=sì|accesso=8 luglio 2009}}</ref> In seguito alla vicenda il Real Saragozza venne multato di 9.000 euro, sanzione definita da Eto'o non sufficiente; il camerunese disse anche che a suo giudizio lo stadio sarebbe dovuto rimanere chiuso per almeno un anno.<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/03/02/il-papa-mai-piu-discriminazioni-razziali.html|titolo=Il Papa: Mai più discriminazioni razziali|pubblicazione=la Repubblica|data=2 marzo 2006 |p=52 |accesso=8 dicembre 2009}}</ref>
Il 17 ottobre 2010, durante la partita {{Calcio Cagliari|N}}-Inter, Eto'o è stato nuovamente bersagliato da [[Coro da stadio|cori]] razzisti da parte dei tifosi di casa. L'arbitro [[Paolo Tagliavento]] ha interrotto il gioco ed ha chiesto al [[Quarto ufficiale|quarto uomo]] di far trasmettere, tramite l'impianto acustico dello stadio, un annuncio che avvertiva che la partita sarebbe stata sospesa in caso di ulteriori atteggiamenti razzisti, cosa che ha messo a tacere i supporters sardi. In seguito il Cagliari ha ricevuto dal giudice sportivo una multa di 25.000 euro<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/calcio/2010/10/19/visualizza_new.html_1730838379.html|titolo=Giudice: cori razzisti, Cagliari multato|data=19 ottobre 2010|accesso=20 ottobre 2010}}</ref>. I cori prendevano di mira il fatto che il giocatore aveva avuto una relazione con una donna sarda, conosciuta ai tempi in cui militava nel Maiorca, con cui aveva avuto una figlia che non aveva mai riconosciuto, nemmeno dopo che il test del [[DNA]] aveva confermato la sua paternità, venendo quindi obbligato dal giudice a pagare gli alimenti alla ex compagna.<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Premierleague/16-12-2013/sun-eto-o-non-vuol-vedere-figlia-annie-nemmeno-pagarle-alimenti-201842184095.shtml|titolo=Eto'o non vuol vedere la figlia Annie. E nemmeno pagarle gli alimenti|autore=Simona Marchetti|data=16 dicembre 2013|accesso=19 novembre 2020}}</ref> Una vicenda totalmente analoga, con protagonisti sempre Eto'o ed i tifosi del Cagliari, era avvenuta anche l'anno precedente, in una gara arbitrata da [[Daniele Orsato]], il quale non aveva preso alcun provvedimento; l'episodio del 17 ottobre 2010 è stato il primo in Italia in cui è stata minacciata la sospensione della gara per razzismo.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/2010/10/17/news/minaccia_sospensione_cagliari-inter-8150008/|titolo=Cori razzisti, Tagliavento minaccia la sospensione|data=17 ottobre 2010|accesso=25 agosto 2011|autore=Andrea Sorrentino}}</ref>
Il 23 maggio 2011 un gruppo di ultras milanisti ha incrociato Eto'o nei pressi di un locale sotto la sua abitazione a [[Milano]] ed ha intonato al suo indirizzo un coro di stampo razzista. Eto'o, infastidito, ha preferito restare in disparte evitando il confronto diretto, ed il tutto si è risolto quando i tifosi rossoneri, intimoriti dalle guardie del corpo dell'attaccante, hanno preferito allontanarsi.<ref>{{cita web |url=http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Inter/26-05-2011/cori-offese-contro-eto-o-pieno-centro-milano-801348611893.shtml|titolo=Cori e offese contro Eto'o in pieno centro a Milano |data=25 maggio 2011|accesso=23 marzo 2014 |autore=Andrea Elefante}}</ref>
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