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{{Sito archeologico
{{Composizione musicale
|Nome = Mastaba di Ptahhotep
|titolo= Studio per pianola
|Nome_altro =
|compositore= [[Igor' Fëdorovič Stravinskij]]
|tonalitàImmagine =
|Civiltà = [[Antico Egitto]]
|forma=
|opusUtilizzo =
|Epoca = [[Antico Regno (Egitto)|Antico Regno]]
|epocacomposizione= 1917-1918
|Stato = EGY
|primaesecuzione= 13 ottobre 1921
|Suddivisione1 =
|pubblicazione= The Aeolian Company Ltd., Londra, 1921
|Suddivisione2 =
|dedica= Madame Eugenia de Errazuriz
|Suddivisione3 =
|duratamedia= 2' 30
|Altitudine =
|organico= pianola
<!-- Dimensioni -->
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|Superficie =
}}
|Altezza =
Lo '''Studio per pianola''' è un brano di [[Igor' Fëdorovič Stravinskij]] scritto fra il 1917 e il 1918 su richiesta della [[Aeolian Company]]. È la prima composizione realizzata appositamente per uno strumento meccanico nella storia della musica.<ref name=KCatalog>[http://www.kcatalog.org/index.php/browse-chapters/kcatalog/213-k027-study-for-pianola K027 Study for pianola]</ref>
|Larghezza =
|Volume =
|Inclinazione =
<!-- Scavi -->
|Data_scoperta =
|Date_scavi =
|Organizzazione_scavi =
|Archeologo =
<!-- Amministrazione -->
|Parte di = [[Menfi (Egitto)|Menfi e la sua necropoli]]
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|Visitabile =
|Sito_web =
}}La '''Mastaba di Ptahhotep''' è il monumento funerario di [[Ptahhotep]], [[visir (antico Egitto)|visir]] che operò durante il regno di [[Djedkara Isesi]] appartenente alla [[V dinastia egizia|V dinastia]].
 
La mastaba è situata a [[Saqqara]] Nord ed è costituita da un complesso funerario dedicato anche al figlio Akhtihotep e al figlio di quest’ultimo Ptahhotep II.
== Ideazione e realizzazione ==
[[File:Ptahhotep and Akhethetep mastaba tombs.jpg|thumb|Parte frontale della Mastaba di Ptahhotep]]
Quando Stravinskij ricevette l'incarico per la composizione si mostrò subito molto interessato: era affascinato dalla novità della realizzazione; scrisse il brano velocemente sapendo che anche [[Alfredo Casella]] aveva in animo di scrivere dei brani per lo strumento, sicuramente coinvolto, come altri musicisti, nella richesta della compagnia londinese per avere dei pezzi realizzati appositamente.<ref name=KCatalog/>
Il monumento funerario, catalogato precisamente come D62 (Ptahhotep) e D64 (Akhtihotep), presenta due sezioni di decorazioni a colori, uno relativo a Akhtihotep e uno a nome di Ptahhotep. I rilievi sono estremamente vivi, infatti hanno mantenuto quasi ovunque i colori accesi e brillanti originari; come altri presenti in altre tombe, illustrano scene di portatori di offerte, spesso di animali, momenti della mietitura, e ancora scene di caccia con la rete, di costruzione di barche realizzate con papiro. Sono anche presenti aspetti di vita dei defunti, raffigurati seduti davanti al tavolo delle offerte oppure mentre assistono a esibizioni musicali, durante banchetti o intenti a sacrifici.
 
Stravinskij scrisse lo ''Studio'' fra l'estate del 1917 e il 28 ottobre 1918, completando l'arrangiamento per la [[pianola]] il 10 novembre<ref name=KCatalog/> mentre si trovava in [[Svizzera]] prima nel villaggio di Les Diablerets e quindi a [[Morges]]. La prima esecuzione avvenne il 13 ottobre 1921 presso la Aeolian Hall di Londra; il brano fu curato per la realizzazione da Reginald Reynold, pianista fisso della Aeolian, specializzato nello strumento; fu pubblicato come rullo di pianola n. T967B sempre nel 1921.
 
Lo ''Studio per pianola'' è dedicato a Eugenia de Errazuriz, una nobildonna cilena che Stravinskij conobbe durante il suo viaggio in [[Spagna]] dove si era recato per incontrare [[Sergej Pavlovič Djagilev|Djaghilev]] nella primavera del 1916.<ref>{{cita|Stravinskij|p. 61}}.</ref> Proprio durante questo viaggio Stravinskij si appassionò alle composizioni di musica tradizionale spagnola che ascoltava alla sera insieme a Djagilev nelle locali taverne; inoltre fu incuriosito dalle stravaganti esecuzioni con scatole musicali automatiche e pianoforti meccanici che venivano suonati nelle strade di [[Madrid]]. Quando l'anno successivo la Compagnia Aeolian gli chiese una composizione specifica per pianola, la scelta ricadde su un brano in stile spagnolo.<ref>{{cita|Stravinskij|p. 67}}.</ref>
 
Lo ''Studio'' riprende elementi di ''Española'' dai [[Cinque pezzi facili per pianoforte a quattro mani|Cinque pezzi facili]], pezzo brillante e suggestivo che racchiude i ricordi del soggiorno spagnolo, e la ''Marcia reale'' tratta da l{{'}}''[[Histoire du soldat]]''. La scrittura, se da un lato riporta alle fioriture delle canzoni popolari spagnole, inclusa la cadenza terzinata, dall'altro risulta fortemente limitata dalla poca durata del suono della pianola, di cui però il musicista è riuscito a sfruttare notevolmente tutti i registri. Nella successiva trascrizione orchestrale, il brano acquista una caratteristica dalla suggestione cubista nella frammentazione della costruzione, utilizzando con abilità il colore timbrico del pianoforte.
 
Proprio perché conscio della difficoltà di esecuzione del suo lavoro, nel 1928 Stravinskij orchestrerà lo ''Studio'' e lo farà diventare ''Madrid'', quarto movimento dei ''Quattro studi per orchestra'', comprendenti i [[Tre pezzi per quartetto d'archi]] del 1914.<ref>{{cita|Stravinskij 1982|p. 42}}.</ref> Nel 1951 incaricò il figlio, Soulima, per la realizzazione di una trascrizione per due pianoforti.<ref>{{cita|Vlad|p. 82}}.</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*{{cita libro|autore=Roman Vlad|titolo=Strawinsky|editore=Einaudi|anno=1958|città=Torino|cid=Vlad|sbn=SBL0488003}}
*{{cita libro|autore=Igor Stravinskij-Robert Craft|titolo=Themes and Conclusions|editore=University of California Press|anno=1982|annooriginale=1972|cid=Stravinskij 1982|lingua=en}}
*{{cita libro|autore=Igor Stravinskij|titolo=Cronache della mia vita|traduttore=Alberto Mantelli||editore=Feltrinelli|anno=1979|città=Milano|sbn=RAV0059933|cid=Stravinskij}}
 
{{Portale|musica classica}}