Governo Netanyahu VI: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
(6 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate) | |||
Riga 18:
Il '''governo Netanyahu VI''' è il 37º ed attuale [[governo]] d'[[Israele]], il sesto sotto la guida di [[Benjamin Netanyahu]], in carica dal 29 dicembre [[2022]].
Definito da molti, a livello politico, come "l'esecutivo più a [[Destra (politica)|destra]] della storia del paese"<ref name=CNN>{{Cita news|lingua=en|titolo=Benjamin Netanyahu sworn in as leader of Israel's likely most right-wing government ever|url=https://www.cnn.com/2022/12/29/middleeast/israel-benjamin-netanyahu-swearing-in-intl/index.html|
Composto da 31 ministri (nella sua formazione iniziale), è stato ''ab origine'' sostenuto da una coalizione formata da [[Likud]], [[Shas]] (in [[appoggio esterno]] dal 16 luglio [[2025]]), [[Ebraismo della Torah Unito]] (uscito il 17 luglio 2025), [[Partito Sionista Religioso]], [[Otzma Yehudit]] (in appoggio esterno dal 19 gennaio al 19 marzo 2025 per alcuni disaccordi) e [[Noam (partito politico)|Noam]] (uscito brevemente dal 28 febbraio al 25 maggio 2023 e poi definitivamente, per disaccordi, il 24 marzo 2025), cui si è aggiunto, fino al 9 giugno 2024 e nel [[Guerra|contesto bellico]], il [[Partito di Unità Nazionale (Israele)|Partito di Unità Nazionale]] (compresa la sua fazione [[Nuova Speranza]], rientrata il 29 settembre 2024 come partito autonomo dopo essere inizialmente uscita il precedente 25 marzo), portando il governo ad un totale massimo di 36 ministri, di cui 5 nominati in [[stato d'assedio]].
Riga 37:
In reazione a ciò, Israele ha dispiegato immediatamente le proprie [[forze di difesa israeliane|forze di difesa]], tra cui la propria [[Arma contraerea|difesa aerea]] [[Cupola di Ferro]]. Tuttavia, il fatto che l'attacco fosse stato perpetrato durante la festa ebraica della [[Simchat Torah]] e lo [[Shabbat]], e un giorno dopo il cinquantesimo anniversario della [[guerra dello Yom Kippur]], anch'essa iniziata con un attacco a sorpresa, ha fatto sì che, insieme a fattori d'altra natura<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/10/israele-era-distratto/|titolo=Israele era distratto|data=10 ottobre 2023|pubblicazione=Il Post}}</ref>, la risposta iniziale procedesse molto più lentamente del previsto<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/12/ritardi-esercito-attacchi/|titolo=L'esercito israeliano ci ha messo ore prima di raggiungere le comunità attaccate|data=12 ottobre 2023|pubblicazione=Il Post}}</ref>.
In seguito al deteriorarsi della situazione, e nel mentre che le città venivano liberate, il governo ha dichiarato ufficialmente lo [[stato d'assedio]], ponendo il paese in una [[Dichiarazione di guerra|situazione diplomatico-istituzionale]], [[Legge marziale|sociale]] ed [[economia di guerra|economica di guerra]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/07/benjamin-netanyahu-israele-hamas-guerra/|titolo=«Siamo in guerra»|formato=f4v|data=7 ottobre 2023|pubblicazione=Il Post}}</ref>, ordinando, contestualmente, il richiamo dei [[riservisti]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/11/riservisti-israele/|titolo=Il sistema dei riservisti in Israele, spiegato|data=11 ottobre 2023|pubblicazione=Il Post}}</ref> e un [[assedio]] totale sulla [[Striscia di Gaza]], da attuarsi tramite [[Bombardamento|bombardamenti]], [[Embargo|embarghi]] (già [[Blocco della Striscia di Gaza|attuati da tempo]], e dunque divenuti rafforzati) e accerchiamenti militari<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/10/assedio-israele-gaza/|titolo=Come è fatto l’assedio israeliano a Gaza|data=10 ottobre 2023|pubblicazione=Il Post}}</ref>, in preparazione a una possibile [[invasione]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/13/israele-invasione-striscia-di-gaza/|titolo=Come potrebbe essere l’invasione israeliana della Striscia di Gaza|data=13 ottobre 2023|pubblicazione=Il Post}}</ref>, poi avvenuta il 26 ottobre<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/29/israele-invasione-gaza-operazione/|titolo=È un'invasione?|data=29 ottobre 2023|pubblicazione=Il Post}}</ref>. Nel mentre, è stata altresì avviata un'importante attività di [[Morte|eliminazione]] sistematica (o tentativi di questa) dei [[Leadership|leader]] e delle figure di spicco dell'[[Hamas|organizzazione]] e dei suoi alleati, sia nella [[Striscia di Gaza]] che all’estero (tra cui, nello specifico, in [[Iran]], [[Libano]], [[Yemen]] e [[Qatar]])
In questa situazione, dunque, il [[Primi ministri di Israele|primo ministro]] [[Benjamin Netanyahu]] ha avviato il processo di formazione di un [[governo di guerra]] basato su [[Governo di unità nazionale|circostanze]] di [[unità nazionale]] con le fazioni di [[Opposizione (politica)|opposizione]] della [[Knesset]], la quale ha presto accolto una [[mozione]] di [[deroga]] allo [[Funzione di controllo|scrutinio ordinario]] degli atti governativi e sospendendo gli [[Potere legislativo|affari legislativi ordinari]]. Alla fine, il 12 ottobre, con l'adesione del [[Partito di Unità Nazionale (Israele)|Partito di Unità Nazionale]] guidato da [[Benny Gantz]], il governo è mutato in [[Governo di guerra|assetto di guerra]], ricevendo supporto straordinario fino alla fine del [[Guerra|conflitto]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/11/governo-unita-guerra-israele/|titolo=Israele avrà un governo di unità nazionale|data=12 ottobre 2023|pubblicazione=Il Post}}</ref>.
Riga 70 ⟶ 67:
Nonostante dunque un contesto più favorevole al dialogo, il giorno successivo, a causa della perdurante discordanza di opinioni sul [[disegno di legge]], anche [[Shas]] annuncia (come anche precedentemente ipotizzato<ref>{{Cita news|url=https://www.agenzianova.com/news/israele-dopo-ebraismo-della-torah-unito-anche-il-partito-shas-potrebbe-lasciare-la-coalizione-di-governo/|titolo=Israele: dopo Ebraismo della Torah unito anche il partito Shas potrebbe lasciare la coalizione di governo|data=15 luglio 2025|pubblicazione=Agenzia Nova}}</ref>) la sua dipartita dal governo per le medesime ragioni (effettiva dal 17 luglio), causando così, a differenza del primo caso, un effettivo e grave indebolimento dell'esecutivo, messo ufficialmente in [[Governo di minoranza|minoranza]], ed un grave avvicinamento verso la [[crisi di governo]] che, nonostante l’[[appoggio esterno]] garantito dal [[partito politico]], costringe quest’ultimo ad avviare rapidamente un esteso tavolo negoziale per restare in carica.<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/07/17/israele-netanyahu-ultraortodossi/?homepagePosition=1|titolo=Il governo di Netanyahu è diventato di minoranza|data=17 luglio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>
Parallelamente a ciò, sul lato bellico un importante risvolto si verifica quando, dopo varie anticipazioni<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/05/il-piano-di-netanyahu-per-occupare-tutta-la-striscia-di-gaza/?homepagePosition=2|titolo=Il piano di Netanyahu per occupare tutta la Striscia di Gaza|data=5 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/07/israele-piano-netanyahu-gaza/?homepagePosition=0|titolo=Netanyahu ha confermato che Israele vuole occupare tutta la Striscia di Gaza|data=7 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>, il [[Primo ministro di Israele]] [[Benjamin Netanyahu]] annuncia un piano militare per occupare integralmente prima [[Gaza]] e successivamente l’[[Striscia di Gaza|intera Striscia]], volto in tal senso ad accelerare forzatamente, seppur in modo controverso, verso un orientamento più favorevole del [[Guerra Hamas-Israele|conflitto]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/08/occupazione-striscia-di-gaza-approvata-israele/?homepagePosition=0|titolo=Il governo israeliano ha approvato un piano per occupare la città di Gaza|data=8 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>, impedendo contestualmente l’avanzamento di ulteriori negoziati<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/05/20/netanyahu-guerra-aiuti/|titolo=Qualunque cosa faccia, Netanyahu ha un solo obiettivo|data=20 maggio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/07/25/gaza-colloqui-cessate-il-fuoco-falliti/|titolo=I nuovi negoziati per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza sono andati male|data=25 luglio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref> ed avviando nel mentre un’espansione degli [[insediamenti israeliani]] in [[Cisgiordania]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/14/colonia-israele-cisgiordania-smotrich/?homepagePosition=0|titolo=La colonia israeliana per «seppellire l’idea di uno stato palestinese»|data=14 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/09/24/coloni-israeliani-cisgiordania/?homepagePosition=2|autore=Daniele Raineri, Gabriele Micalizzi|titolo=In Cisgiordania i coloni stanno cercando di prendersi tutto|data=24 settembre 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>. Tale mossa tuttavia, vista la già generale condizione di distruzione<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/08/gaza-citta-prima-dopo-guerra/?homepagePosition=0|titolo=Com’era la città di Gaza prima della guerra, e com’è oggi|data=8 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>, sovraffollamento e saturazione di [[sfollati]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/07/22/striscia-gaza-deir-balah-posti-vivere/?homepagePosition=5|titolo=Ai palestinesi della Striscia rimangono pochi posti dove stare|data=22 luglio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>, [[carestia]] sistematica<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/07/23/gaza-cibo-ghf-come-funziona/?homepagePosition=0|titolo=Una giornata alla ricerca di cibo nella Striscia di Gaza|data=23 luglio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/07/29/gaza-carestia-rapporto/?homepagePosition=5|titolo=C’è una carestia a Gaza, dice un’organizzazione appoggiata dall’ONU|data=29 luglio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/20/israele-cibo-gaza-burocrazia/?homepagePosition=3|titolo=I molti modi in cui Israele non fa arrivare il cibo a Gaza|data=20 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/22/ipc-carestia-citta-gaza/?homepagePosition=0|titolo=È stata dichiarata per la prima volta una carestia nella città di Gaza|data=22 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref> (legata altresì a tentativi di camuffamento<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/07/26/hamas-furti-cibo-prove/?homepagePosition=0|titolo=Non ci sono prove che Hamas rubi il cibo destinato alla popolazione di Gaza|data=26 luglio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>, [[sabotaggio]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/09/09/global-sumud-flotilla-attacco-drone-tunisia/|titolo=Una barca della Global Sumud Flotilla è stata colpita in Tunisia, forse da un drone|data=9 settembre 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/09/10/global-sumud-flotilla-barca-colpita-tunisia/|titolo=Un’altra barca della Global Sumud Flotilla è stata colpita in Tunisia|data=10 settembre 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/09/24/flotilla-colpita-grecia/|titolo=Le barche della Global Sumud Flotilla sono state di nuovo attaccate|data=24 settembre 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref> ed [[insabbiamento]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/16/campagna-israele-fame-gaza/?homepagePosition=1|titolo=La campagna del governo israeliano per negare la fame a Gaza|data=16 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>, nonostante alcune limitate aperture eccezionali di tolleranza ad esigui [[aiuti umanitari]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/07/25/israele-ripresa-lanci-aiuti-gaza/|titolo=Israele ha detto che consentirà di nuovo a Egitto ed Emirati Arabi Uniti di paracadutare cibo e beni essenziali nella Striscia di Gaza|data=25 luglio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/07/27/gaza-cibo-lancio-corridoi/?homepagePosition=8|titolo=Le consegne di cibo via terra nella Striscia di Gaza|data=27 luglio 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/03/gaza-aiuti-umanitari-europa/?homepagePosition=1|titolo=I lanci di aiuti europei su Gaza|data=3 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/19/nave-generi-alimentari-striscia-di-gaza-porto-israeliano-ashdod/|titolo=Una nave carica di cibo destinato alla Striscia di Gaza è partita da Cipro verso Israele: è la prima operazione del genere da un anno|data=19 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>), nonché di complessiva invivibilità della maggior parte della Striscia (con rischi anche per gli [[ostaggi]] e [[prigionieri di guerra]] ancora in mano ad [[Hamas]])<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/04/israele-video-ostaggi/|titolo=Gli effetti in Israele dei video degli ostaggi|data=4 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>, causa da subito un forte sdegno sia da parte della [[comunità internazionale]], divenuta più apertamente critica e spazientita verso lo [[Israele|Stato ebraico]] a causa dei continuati richiami ed appelli al [[cessate il fuoco]] apertamente ignorati — al punto da spingere, tra i vari strumenti di pressione, molti [[Stati del mondo|Stati]] in precedenza assai più cauti ad orientarsi saldamente verso simbolici [[Riconoscimento (diritto internazionale)|riconoscimenti]] dello [[Stato di Palestina]]
Ciononostante, in data 20 agosto, il [[Governo di Israele]] ha ufficialmente confermato l’avvio delle operazioni, orientate anche queste sul lungo periodo e presto coadiuvate da un generale richiamo dei [[riservisti]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/20/riservisti-citta-di-gaza-israele/?homepagePosition=0|titolo=Israele sta richiamando migliaia di riservisti per occupare la città di Gaza|data=20 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref> e da una intensa campagna di [[bombardamenti]] mirati sulla [[Gaza|Città di Gaza]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/08/24/israele-bombardamento-citta-di-gaza/|titolo=Israele ha bombardato alcuni quartieri della città di Gaza|data=24 agosto 2025|pubblicazione=Il Post}}</ref>, seguita dalla preannunciata [[Occupazione militare|invasione]] in data 16 settembre<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/09/16/gaza-bombardata-israele/?homepagePosition=0|titolo=Israele ha iniziato a occupare la città di Gaza|data=16 settembre 2025}}</ref>, portando così, in un generale clima di incertezza, ad un’ennesima [[Evacuazione di non combattenti|evacuazione dei civili]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2025/09/09/israele-evacuazione-citta-gaza/?homepagePosition=1|titolo=
== Compagine di governo ==
Riga 574 ⟶ 571:
| bgcolor="#000000" |
| [[File:Arye Derey (cropped).jpg|100px]]
| [[Aryeh Deri]]<br/><small>(fino al 23 gennaio 2023)</small><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/01/23/israele-netanyahu-ha-rimosso-incarico-aryeh-deri-corte-suprema/|titolo=Il ministro dell’Interno e della Salute israeliano Arye Dery è stato infine rimosso dal suo incarico, come aveva chiesto la Corte suprema di Israele|
| [[Shas]]
|-
|