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=====Città straniere=====
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Nello stesso periodo Bowie intuì le grandi potenzialità del web e, oltre al suo personale [[sito web]] ''www.davidbowie.com'', nella primavera del 1996 inaugurò il ''BowieNet'', primo [[Portale web|portale]] tematico creato da un cantante, attraverso cui era possibile collegarsi al web ma anche scaricare legalmente i suoi brani musicali. In seguito il ''BowieNet'' fu candidato al Wired Award 1999 come miglior sito di intrattenimento dell'anno e rimase attivo fino al 2012.
 
Nel 1997 uscì il nuovo album ''[[Earthling]]'', che comprende nuove sperimentazioni di musica jungle e drum and bass; fu un successo più di pubblico che di critica e produsse la hit ''[[Little Wonder]]'', brano con cui si esibì anche al [[47º Festival di Sanremo]] in qualità di ospite. Nel 1999 in occasione del nuovo album ''[['hours...']]'', Bowie cambiò nuovamente ''look'' abbandonando i capelli corti [[Rame (colore)|ramati]] alla volta di un ''look'' "capellone" analogo a quello degli esordi. L'album, caratterizzato dal singolo di successo ''[[Thursday's Child]]'', è stato definito da ''[[Rolling Stone]]'' una sintesi della carriera di Bowie, in cui i suoi fan possono trovare tracce di album precedenti quali ''Hunky Dory'', ''Ziggy Stardust'', ''Aladdin Sane'', ''Heroes'' e ''Low''.<ref>{{cita web|url=https://www.rollingstone.com/artists/davidbowie/albums/album/322955/review/6211745/hours|titolo=David Bowie: Hours: Music Reviews |editore=Rolling Stone|accesso=30 giugno 2016| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080622103520/http://www.rollingstone.com/artists/davidbowie/albums/album/322955/review/6211745/hours | lingua=en}}</ref>
 
=== ''Heathen'', ''Reality'' e il ritiro dalle scene (2000-2013) ===
Nel 2000 ebbero luogo alcune sessioni per il progettato album intitolato ''Toy'', che avrebbe dovuto essere una compilation di nuove versioni di alcuni dei primi brani di Bowie con l'aggiunta di tre nuove canzoni ma che rimase inaspettatamente inedito.
Il 15 agosto dello stesso anno nacque Alexandria Zahra "Lexie" Jones, figlia di David e Iman.<ref>{{Cita web |url=http://www.eonline.com/news/40304/first-look-the-news-in-brief-august-15-2000|titolo=FIRST LOOK: The News in Brief, August 15, 2000|lingua=en}}</ref>
 
[[File:David Bowie (135687113) (cropped).jpeg|miniatura|sinistra|Bowie durante un concerto nel 2003]]
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[[File:Duncan Jones and David Bowie at the premiere of Moon.jpg|miniatura|David Bowie con il figlio primogenito Duncan Jones]]
L'anno successivo invece pubblicò l'album ''[[Reality (David Bowie)|Reality]]'' e il tour promozionale ottenne un grande successo di pubblico, ma fu interrotto drammaticamente il 25 giugno del 2004 quando, dopo il concerto all'[[Hurricane Festival]] di [[Scheeßel]], Bowie venne ricoverato d'urgenza ad Amburgo per il grave blocco di una [[arteria coronaria|coronaria]], i cui sintomi erano stati avvertiti già giorni prima. A seguito dell'operazione di [[angioplastica coronarica]] Bowie rientrò a New York, ma le restanti undici date del tour furono cancellate.<ref>{{Cita web |url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/3878889.stm|titolo=Bowie recovers after heart surgery|lingua=en|pubblicazione=[[BBC News]]}}</ref>
 
Negli anni successivi Bowie rimase lontano dalle scene, se si eccettuano alcune rare apparizioni, tuttavia si dedicò alla registrazione di alcuni pezzi per il cinema, come il suo vecchio successo ''Changes'' in duetto con [[Butterfly Boucher]] per il film animato ''[[Shrek 2]]'' del 2004 e scrisse il brano ''(She Can) Do That'' del 2005, realizzato con [[Brian Transeau]], per il film ''[[Stealth - Arma suprema]]''.
 
Tornò a esibirsi dal vivo l'8 settembre 2005 con gli [[Arcade Fire]], per l'evento televisivo statunitense ''Fashion Rocks'' e si unì nuovamente alla band canadese una settimana dopo per la CMJ Music Marathon. Alcuni mesi dopo cantò in un brano dell'album ''Return to Cookie Mountain'' dei [[TV on the Radio]],<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|data=giugno 2006 |titolo=Space Is the Place: Innovative Brooklyn rockers blast off to the future |rivista=Spin |editore=Spin Media LLC |p=1 }}</ref>
 
L'8 febbraio 2006 gli fu assegnato il premio [[Grammy Award alla carriera]] e, dopo aver annunciato in aprile che sarebbe rimasto lontano dalle scene per un anno,<ref>{{cita web|lingua=en|autore=Yuan, Jada |url=https://nymag.com/news/intelligencer/16865/ |titolo=David Bowie Takes Time Off, Sneaks Into Movies |editore=New York Magazine |data=1º maggio 2006 }}</ref> il 29 maggio comparve a sorpresa al concerto di [[David Gilmour]] alla [[Royal Albert Hall]] di Londra.
Alcune delle canzoni dell'evento furono incise per il DVD ''[[Remember That Night: Live at the Royal Albert Hall]]''.<ref>{{cita libro|lingua=en|titolo=Guitar Gods: The 25 Players Who Made Rock History |autore=Gulla, Bob |anno=2008 |editore=Greenwood |isbn=978-0-313-35806-7 |pp=95}}</ref>
 
Il suo ultimo concerto dal vivo fu quello del novembre 2006 con [[Alicia Keys]] per uno spettacolo di beneficenza alla Black Ball di New York.<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|data=novembre 2009 |titolo=The Elements of Style |autore=Gail Mitchell |rivista=Billboard |p=22 }}</ref><ref name="RS1149">{{Cita pubblicazione|lingua=en| autore=Gilmore, Mikal | titolo=How Ziggy Stardust Fell to Earth | rivista=[[Rolling Stone]] | numero=1149 | data=2 febbraio 2012 | pp=36–43,&#32;68 }}</ref> Nello stesso anno, partecipò come attore al film ''[[The Prestige]]'' di [[Christopher Nolan]] nel ruolo di [[Nikola Tesla]].
 
Nel 2007 registrò uno spot pubblicitario con [[Snoop Dogg]] per l'emittente americana XM Satellite Radio<ref>{{Cita libro|lingua=en|titolo=Marketing |autore=Lamb, Charles W., Hair, Joseph F. e McDaniel, Carl |editore=South-Western College Pub |anno=2007 |isbn=978-0-324-36208-4 |pp=472}}</ref> e collaborò con Lou Reed nell'album ''No Balance Palace'' del gruppo rock danese [[Kashmir (gruppo musicale)|Kashmir]].<ref>{{Cita libro|lingua=en|autore=Stone, Andrew | titolo=Denmark |url=https://archive.org/details/lonelyplanetdenm00andr | anno=2008 | editore=[[Lonely Planet]] |isbn=978-1-74104-669-4|pp=46}}</ref> Tuttavia i suoi impegni artistici proseguirono e nel medesimo anno Bowie fu scelto come direttore artistico dell'High Line Festival di Manhattan,<ref>Schinder & Schwartz (2007): p.&#32;500.</ref> e collaborò nell'album di [[Scarlett Johansson]] ''[[Anywhere I Lay My Head]]'', che contiene ''cover'' di [[Tom Waits]].<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|data=maggio 2008 |titolo=The Inquisition: Scarlett Johansson |autore=Marchese, David |rivista=Spin |editore=Spin Media LLC |p=40 }}</ref> Nel 40º anniversario dell'allunaggio dell'[[Apollo 11]], la EMI pubblicò nel 2009 le tracce della registrazione originale di ''Space Oddity'' in una competizione a cui fu invitato il pubblico per registrarne un remix.<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|url=http://www.nme.com/news/david-bowie/45872 |rivista=NME News |titolo=David Bowie to release "Space Oddity" multi-tracks to celebrate moon landing |data=6 luglio 2009}}</ref>
 
Nel gennaio del 2010 uscì il doppio album live ''[[A Reality Tour (album)|A Reality Tour]]'', contenente materiale registrato durante l'ultima tournée del 2003 e del 2004.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.bbc.co.uk/music/reviews/5gwx |titolo=David Bowie A Reality Tour Review|autore=Diver, Mike|data=5 febbraio 2010|editore=BBC}}</ref>
 
Il 21 gennaio 2009, su alcuni blog si diffuse la notizia secondo la quale Bowie era a Berlino per la registrazione di un nuovo album, ma arrivò subito la smentita pubblicata anche sul sito ufficiale dell'artista.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.therockblog.net/last-news/david-bowie-nessun-album-nel-2009/|titolo=David Bowie, nessun album nel 2009|editore=Therockblog.net|accesso=8 novembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091012144619/http://www.therockblog.net/last-news/david-bowie-nessun-album-nel-2009/|urlmorto=sì}}</ref>
 
Nel marzo 2011, fu possibile scaricare da internet l'album inedito ''[[Toy (David Bowie)|Toy]]'', la cui pubblicazione era stata annullata nel 2001, che contiene alcuni dei brani usati per ''Heathen'' e la maggior parte dei lati B dei singoli provenienti dallo stesso disco.<ref>{{cita web| lingua = en| autore = Perpetua, Matthew| titolo = Unreleased David Bowie LP 'Toy' Leaks Online| editore = [[Rolling Stone]]| data = 22 marzo 2011| url = https://www.rollingstone.com/music/news/unreleased-david-bowie-lp-toy-leaks-online-20110322| accesso = 30 aprile 2019| urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130123045347/http://www.rollingstone.com/music/news/unreleased-david-bowie-lp-toy-leaks-online-20110322| urlmorto = sì}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en| autore = Michaels, Sean| titolo = David Bowie's unreleased album Toy leaks online| editore=[[The Guardian]]| data=23 marzo 2011 | url = http://www.guardian.co.uk/music/2011/mar/23/david-bowie-toy-album-leak}}</ref>
 
Nel 2012 la [[Louis Vuitton]] lo ingaggiò come nuovo testimonial per la nuova campagna americana del 2013.
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=== Il ritorno con ''The Next Day'' (2013-2015) ===
[[File:David Bowie.jpg|miniatura|David Bowie nel 2006]]
Dopo dieci anni di assenza (di cui un paio trascorsi con Visconti a lavorare in segreto a nuovi brani), l'8 gennaio 2013, giorno del suo 66º compleanno, Bowie annunciò il nuovo album, ''[[The Next Day]]'';<ref>{{Cita web|url=http://www.iomusicablog.it/nuovo-album-2013-david-bowie-canzoni-cd-the-next-day-di-david-bowie/18191 |titolo= Nuovo album 2013 David Bowie: canzoni cd “The Next Day” di David Bowie|accesso=gennaio 2013}}</ref> anticipato lo stesso giorno dal singolo e il relativo video di ''[[Where Are We Now?]]'' realizzato da Tony Oursler, seguito da ''[[The Stars (Are Out Tonight)]]'', che fu pubblicato il 25 febbraio. L'album uscì il 12 marzo successivo ottenendo un ottimo successo di pubblico e di critica, piazzandosi in vetta alle classifiche in tutto il mondo.<ref>{{cita web|url=http://www.fimi.it/classifiche_result_artisti.php?anno=2013&mese=03&id=456|titolo=Classifica settimanale dall'11/03/2013 al 17/03/2013|editore=FIMI|accesso=25 marzo 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6Fg90svYx?url=http://www.fimi.it/classifiche_result_artisti.php?anno=2013|dataarchivio=6 aprile 2013}}</ref> Il 5 novembre uscì ''[[The Next Day#Edizione speciale|The Next Day Extra]]'', una speciale versione dell'album contenente anche un DVD con i videoclip di ''Where are we now?'', ''The Stars are out Tonight'', ''The Next Day'' e ''Valentine's Day'' e quattro canzoni inedite in aggiunta all'edizione standard.<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2013/09/30/news/bowie-67590762/|titolo=David Bowie, il 2013 è l'anno della rinascita: "The next day extra" rilancia con inediti|accesso=12 aprile 2016}}</ref>
 
Nell'autunno 2014 Bowie pubblicò una nuova antologia, ''[[Nothing Has Changed]]''; fu pubblicata in diversi formati e contiene un brano inedito, ''Sue (In the Season of Crime)'', pubblicato anche come singolo. L'album ottenne un notevole successo, soprattutto in Europa e in particolar modo nel Regno Unito, dove Bowie da sempre ha lo "zoccolo duro" dei suoi fan.{{Senza fonte}} Raggiunse il nono posto nelle classifiche inglesi e si aggiudicò, dopo qualche mese, un [[disco d'oro]] per avere venduto oltre {{formatnum:100000}} copie.
 
Nell'ottobre 2015 John Giddins, storico organizzatore di concerti londinesi, rivelò che Bowie non si sarebbe più esibito dal vivo e non avrebbe intrapreso più alcun tour, neanche per la promozione di ''The Next Day''.<ref>{{Cita web|url = http://www.virginradio.it/news/rock-news/188163/David-Bowie-conferma-la-sua-volonta.html|titolo = DAVID BOWIE CONFERMA LA SUA VOLONTÀ DI NON VOLER PIÙ ANDARE IN TOUR}}</ref>
 
=== L'ultimo album ''Blackstar'' e la morte (2015-2016) ===
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Il 19 novembre 2015 Bowie lanciò il suo nuovo singolo ''[[Blackstar (singolo)|Blackstar]]'', il primo estratto dall'[[Blackstar (album)|album omonimo]] e, in seguito, ''[[Lazarus (David Bowie)|Lazarus]]'', anch'esso accompagnato dal relativo videoclip trasmesso in rete tre giorni prima della [[Morte di David Bowie|morte]]. Con lo stesso titolo il 12 dicembre debuttò l'[[Lazarus (musical)|omonimo musical]] scritto e prodotto per [[Broadway]] da Robert Fox, per la cui prima teatrale Bowie ha presenziato, compiendo la sua ultima apparizione pubblica. L'8 gennaio 2016, giorno del suo 69º compleanno, uscì l'album in studio ''[[Blackstar (album)|Blackstar]]'' (stilizzato come ★).
 
Due giorni dopo, nella notte tra il 10 e l'11 gennaio, il cantante morì improvvisamente, all'età di 69 anni, nel suo attico al 285 di Lafayette Street, a [[New York]], dove si ipotizza si sia avvalso di una programmata pratica di [[eutanasia]]<ref>{{Cita web|url =http://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2016/01/11/news/e_morto_david_bowie_il_camaleonte_del_rock-130996525/|titolo =È morto David Bowie, il trasformista del rock|editore = [[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data = 11 gennaio 2016|accesso = 27 dicembre 2016}}</ref><ref>{{Cita web|url =https://www.bbc.com/news/entertainment-arts-35278872|titolo = David Bowie dies of cancer aged 69 - BBC News|editore = [[BBC]]|data = 11 gennaio 2016|accesso = 27 dicembre 2016}}</ref><ref>{{Cita web|url = http://www.lanacion.com.ar/1861210-murio-david-bowie|titolo = Murió David Bowie|editore = [[La Nación (Argentina)|La Nación]]|data = 11 gennaio 2016|accesso = 27 dicembre 2016|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170106112022/http://www.lanacion.com.ar/1861210-murio-david-bowie|urlmorto = sì}}</ref> a causa dell'irrimediabile aggravarsi di un [[Tumore del fegato|tumore al fegato]],<ref>{{Cita web |url=http://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/speciale-morte-david-bowie/david-bowie-ucciso-da-un-cancro-al-fegato-ha-lottato-come-un-leone-_2153831-201602a.shtml|titolo=David Bowie ucciso da un cancro al fegato: "Ha lottato come un leone"|data=12 gennaio 2016}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.independent.co.uk/news/people/news/david-bowie-died-from-liver-cancer-he-kept-secret-from-all-but-handful-of-people-friend-says-a6806596.html|titolo=David Bowie died from liver cancer he kept secret from all but handful of people, friend says|data=11 gennaio 2016|pubblicazione=The Independent}}</ref> contro il quale aveva combattuto segretamente per circa 18 mesi.<ref name="rainews" /> La notizia fu divulgata nel suo profilo [[Facebook]] ufficiale,<ref>{{Cita news|url=http://www.leggo.it/spettacoli/musica/david_bowie_morto_annuncio_foto-1475333.html|titolo=È morto David Bowie, aveva 69 anni. L'annuncio su Facebook -FOTO/VIDEO|accesso=28 gennaio 2017}}</ref> mentre nei giorni successivi lo stesso produttore Robert Fox, amico di Bowie, rivelò che l'artista gli aveva confidato di voler intraprendere una nuova cura sperimentale contro il cancro.<ref>{{Cita web|url = http://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/speciale-morte-david-bowie/-david-bowie-stava-per-iniziare-una-cura-sperimentale-contro-il-cancro-_2154149-201602a.shtml|titolo = "David Bowie stava per iniziare una cura sperimentale contro il cancro" - Tgcom24|accesso = 13 gennaio 2016|sito = Tgcom24}}</ref><ref>{{Cita web|url = http://www.si24.it/2016/01/13/david-bowie-sperava-di-vivere-piu-a-lungo-voleva-provare-una-cura-sperimentale/185146/|titolo = David Bowie sperava di vivere più a lungo. Voleva provare una cura sperimentale|sito = Si24|accesso = 13 gennaio 2016|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160121112926/http://www.si24.it/2016/01/13/david-bowie-sperava-di-vivere-piu-a-lungo-voleva-provare-una-cura-sperimentale/185146/|urlmorto = sì}}</ref> Egli raccontò inoltre che solo pochi amici e i familiari erano a conoscenza della sua malattia,<ref>{{Cita web|url = https://www.telegraph.co.uk/news/celebritynews/12095853/David-Bowies-musical-will-come-to-London-giving-fans-chance-to-see-his-final-show.html|titolo = David Bowie's musical will come to London, giving fans chance to see his final show|accesso = 13 gennaio 2016|sito = Telegraph.co.uk}}</ref> ma che altrettante persone, tra coloro addette alla registrazione dell'album, non erano a conoscenza della diagnosi fino al decesso dell'artista.
 
Secondo quanto affermato da Tony Visconti durante un'intervista concessa ad ''RS America'', Bowie avrebbe tratto ispirazione dall'album ''[[To Pimp a Butterfly]]'' del rapper [[Kendrick Lamar]]<ref>{{Cita news|url=https://www.billboard.com/articles/columns/rock/6776926/david-bowie-blackstar-influenced-kendrick-lamar-jazz-lcd-soundsystem|titolo=David Bowie's New Album 'Blackstar' Was Influenced By Kendrick Lamar, Jazz & James Murphy|pubblicazione=Billboard|accesso=28 gennaio 2017}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.independent.co.uk/arts-entertainment/music/news/david-bowie-s-new-album-backstar-was-influenced-by-kendrick-lamar-a6746586.html|titolo=David Bowie’s new album Blackstar was influenced by Kendrick Lamar|pubblicazione=The Independent|data=24 novembre 2015|accesso=28 gennaio 2017}}</ref> e subìto l'influenza di gruppi come i [[Death Grips]] e i [[Boards of Canada]].<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.nme.com/news/david-bowie/89960|titolo=David Bowie's new album 'Blackstar' inspired by rap group Death Grips|autore=Luke Morgan Britton|editore=[[NME]]|data=26 novembre 2015|accesso=14 gennaio 2015}}</ref> Visconti avrebbe inoltre dichiarato la vera natura della gran parte dei testi dei brani inediti contenuti in ''Blackstar'',<ref>{{Cita news|url=http://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/speciale-morte-david-bowie/david-bowie-vita-e-morte-nei-messaggi-subliminali-lasciati-nelle-ultime-opere_2154005-201602a.shtml|titolo=David Bowie, vita e morte nei messaggi subliminali lasciati nelle ultime opere - Tgcom24|pubblicazione=Tgcom24|accesso=28 gennaio 2017}}</ref> i quali farebbero riferimento alla malattia di Bowie e all'eventualità di una morte imminente,<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2016/01/13/news/david_bowie-131157590/|titolo=David Bowie, l'ultimo atto: il mistero di una morte "pianificata"|pubblicazione=Spettacoli - La Repubblica|data=13 gennaio 2016|accesso=28 gennaio 2017}}</ref><ref>{{Cita news|nome=Be.|cognome=Mon.|url=http://www.corriere.it/spettacoli/16_settembre_18/i-dubbi-morte-david-bowie-torna-l-ipotesi-suicidio-assistito-c9df4d04-7d90-11e6-a52b-23618613e7e7.shtml|titolo=I dubbi sulla morte di David Bowie: torna l’ipotesi del suicidio assistito|pubblicazione=Corriere della Sera|accesso=28 gennaio 2017}}</ref> tanto da portare il pubblico a concepire l'intero progetto come il suo testamento spirituale, una sorta di ultimo commiato al suo pubblico.<ref>{{Cita web|url = https://www.telegraph.co.uk/news/celebritynews/12092542/Bowies-last-album-was-parting-gift-for-fans-in-carefully-planned-finale.html|titolo = David Bowie's last release, Lazarus, was 'parting gift' for fans in carefully planned finale|accesso=14 gennaio 2016}}</ref>
 
{{Citazione|Ha sempre fatto quello che voleva. E voleva farlo a modo suo, e voleva farlo al meglio. La sua morte non è stata diversa dalla sua vita: un'opera d'arte. Ha fatto ''Blackstar'' per noi, è stato il suo regalo di addio. Sapevo da un anno che sarebbe andata così. Non ero preparato, però. È stato un uomo straordinario, pieno di amore e di vita. Sarà sempre con noi. Per ora, possiamo solo piangere.|Tony Visconti|He always did what he wanted to do. And he wanted to do it his way and he wanted to do it the best way. His death was no different from his life - a work of Art. He made ''Blackstar'' for us, his parting gift. I knew for a year this was the way it would be. I wasn't, however, prepared for it. He was an extraordinary man, full of love and life. He will always be with us. For now, it is appropriate to cry.|lingua=en}}
 
Il 12 gennaio 2016, ''Blackstar'' debuttò in cima alla [[Official Albums Chart]] del [[Regno Unito]], vendendo oltre {{formatnum:146000}} copie e venendo certificato disco d'oro in poco meno di un giorno dalla sua pubblicazione. L'album in poco tempo si impose sulle principali classifiche mondiali, raggiungendo la prima posizione in 35 Paesi, tra cui [[Australia]], [[Belgio]], [[Francia]], [[Germania]], [[Irlanda]], [[Paesi Bassi]], [[Svezia]], [[Danimarca]], [[Canada]], [[Finlandia]], [[Argentina]], [[Italia]], [[Nuova Zelanda]] e [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], dove esordì alla posizione numero 1 della [[Billboard 200]] con {{formatnum:130000}} copie vendute nel corso della prima settimana, risultato mai ottenuto in precedenza da Bowie in così poco tempo.<ref>{{Cita web|url = https://www.billboard.com/articles/columns/chart-beat/6842826/david-bowie-first-no-1-album-blackstar-us-billboard-200|titolo = David Bowie Heading for First No. 1 Album in U.S. on Billboard 200 Chart With 'Blackstar'|accesso = 13 gennaio 2016|sito = Billboard}}</ref> Il catalogo di tutti i video di Bowie ricevette l'11 gennaio su [[Vevo]] oltre 51 milioni di visualizzazioni in ventiquattr'ore, superando il primato detenuto da [[Adele (cantante)|Adele]] il giorno dell'uscita di ''[[Hello (Adele)|Hello]],''<ref>{{Cita web|url = http://m.repubblica.it/mobile/r/repubblicatv/spettacoli-e-cultura/bowie-batte-adele-dopo-la-morte-il-video-lazarus-il-piu-visto-in-24-ore/225093/224357|titolo = Bowie batte Adele: dopo la morte il video "Lazarus" il più visto in 24 ore|accesso = 17 gennaio 2016|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160128000000/http://m.repubblica.it/mobile/r/repubblicatv/spettacoli-e-cultura/bowie-batte-adele-dopo-la-morte-il-video-lazarus-il-piu-visto-in-24-ore/225093/224357|urlmorto = sì}}</ref> mentre alcuni giorni dopo [[Amazon.com]] rivelò di avere esaurito ogni edizione, sia in vinile che in formato CD dei suoi album, e di non aver registrato mai un tale numero di vendite in così poco tempo.
 
Molte personalità del mondo della musica hanno partecipato al lutto: il 13 gennaio, durante un suo concerto a Los Angeles, Elton John ha interrotto la scaletta dello spettacolo per rendere omaggio alla rockstar. Il 12 gennaio anche [[Madonna (cantante)|Madonna]], nella tappa di [[Houston]] del suo ''[[Rebel Heart Tour]]'', ha voluto ricordarlo con una cover di ''Rebel Rebel''.
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Mick Jagger ha ricordato a nome dei Rolling Stones su [[Twitter]] quello che Bowie fu per lui e per il gruppo: un uomo "meraviglioso e gentile":
 
{{Citazione|Siamo profondamente rattristati nell'apprendere della morte del nostro caro amico David Bowie. Non solo era un uomo meraviglioso e gentile ma era un artista straordinario, "the true original".}}
 
Il giorno della sua morte Facebook, [[Instagram]] e Twitter registrarono in poco tempo un forte flusso di informazioni e scambi di messaggi. Milioni di fan ma anche molti esponenti della musica, dello spettacolo e della politica (tra i quali [[David Cameron]], [[Brian Eno]], [[Ariana Grande]], [[Brian May]], [[Bryan Adams]], [[Bruce Springsteen]], [[J. K. Rowling|J.K. Rowling]], gli [[U2]], [[Kanye West]], [[Paul McCartney]], [[Martin Scorsese]], [[Barack Obama]]) si sono detti addolorati per la morte del cantante, lasciando dediche, messaggi di cordoglio ai familiari, fotografie e video sul web.
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Il disco raggiunse il terzo posto delle classifiche del Regno Unito diventando, col passare degli anni, un classico natalizio, sia come canzone sia come video.
 
Significativa fu anche la collaborazione con [[John Lennon]] per la cover del brano ''[[Across the Universe (brano musicale)|Across the Universe]]'' dei ''[[Beatles]]'' e per ''[[Fame (David Bowie)|Fame]]'', uno dei brani di maggior successo di Bowie, inserito nell’album [[Young Americans (album)|Young Americans]] del 1975.
 
===I [[Queen]]===
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=== I Quarrymen (1957-1959) ===
{{Vedi anche|The Quarrymen}}
Il 6 luglio 1957 ad una festa a [[Woolton]] nella St. Peter's Church Hall il quindicenne Paul McCartney conobbe [[John Lennon]], all'epoca quasi diciassettenne, e i [[The Quarrymen|Quarrymen]], il gruppo che Lennon e alcuni amici di scuola avevano formato: il gruppo suonava un mix fra [[rock and roll]] e [[skiffle]], genere che aveva influenza [[jazz]], [[blues]] e [[folk]].
 
{{Citazione|Uno dei miei più bei ricordi di John è quando ci mettevamo a litigare: io non ero d'accordo con lui su qualcosa e finivamo per insultarci a vicenda. Passavano un paio di secondi e poi lui sollevava un po' gli occhiali e diceva "è solo che sono fatto così...". Per me quello era il vero John. In quei rari momenti lo vedevo senza la sua facciata, quell'armatura che io amavo così tanto, esattamente come tutti gli altri. Era un'armatura splendida; ma era davvero straordinario quando sollevava la visiera e lasciava intravedere quel John Lennon che aveva paura di rivelare al mondo|Paul McCartney}}
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==== Il tour mondiale, ''Anthology'' e la morte di Linda ====
[[File:PaulMcCartneyWorldTourVeteransSta1990.jpg|thumb|Il World Tour al Veteran Stadium, Philadelphia (1990)]]
McCartney comincia il nuovo decennio nel pieno del suo primo tour dopo la morte di [[John Lennon|Lennon]]: "[[The Paul McCartney World Tour]]", avviato nell'autunno del 1989 con una formazione comprendente la moglie Linda, Robbie McIntosh, Hamish Stuart, Paul "Wix" Wickens e Chris Whitten. Sebbene promuovesse l'album ''[[Flowers in the Dirt]]'', nei 104 concerti tenuti in Europa (tra cui alcune date in Italia), America e Giappone, incluse numerose canzoni dei Beatles, per la prima volta dall'avvio della sua carriera solista. Nell'esibizione di Liverpool l'artista esegue tra l'altro un medley dedicato a John Lennon (composto da ''[[Help! (brano musicale)|Help!]]'', ''[[Strawberry Fields Forever]]'' e ''[[Give Peace a Chance]]''). Il tour sarà documentato da ''[[Tripping the Live Fantastic]]'' (1990), doppio album dal vivo composto in gran parte dal repertorio dei Beatles.
 
Il 15 gennaio 1991 registra per la seconda stagione di "MTV Unplugged" un concerto acustico in cui eseguirà cover di vecchi classici (''Be Bop a Lula'', ''San Francisco Bay Blues'') e brani originali, compresa la sua prima composizione in assoluto, ''[[I Lost My Little Girl]]'', scritta all'età di quattordici anni. Il tutto viene poi pubblicato nell'album ''[[Unplugged - The Official Bootleg]]'', il cui successo convince altri artisti a fare altrettanto negli anni seguenti.
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Del 1993 è l'album ''[[Off the Ground]]'', in cui proseguono alcune collaborazioni prestigiose: [[Elvis Costello]] (''Mistress and Maid'' e ''The Lovers That Never Were'' sono i due frutti della ritrovata intesa), [[Carl Davis]] e [[George Martin (produttore)|George Martin]]. Segue un nuovo tour mondiale (''[[The New World Tour]]'') e l'album ''[[Paul Is Live]]'' (1993).
 
Dopo il Tour del 1993 McCartney si impegna con [[George Harrison|Harrison]] e [[Ringo Starr|Starr]] nel progetto ''[[Anthology (Beatles)|Anthology]]'' dei Beatles, che porterà a una serie di documentari e a tre album doppi di registrazioni inedite sia di studio sia ''live''. In questa occasione incide con gli altri due Beatles superstiti due pezzi, aggiungendo musica e parti vocali a registrazioni di prova di Lennon risalenti agli anni settanta: ''[[Free as a Bird]]'' fu pubblicato in ''[[Anthology 1]]'' (1995), e ''[[Real Love (John Lennon)|Real Love]]'' in ''[[Anthology 2]]'' (1996).
 
All'inizio del 1997 McCartney è stato insignito del titolo di [[Cavaliere (onorificenza)|Cavaliere]] (''[[Sir]]'') dalla regina [[Elisabetta II]], quindi ha pubblicato il nuovo album ''[[Flaming Pie]]''. L'album ha seguito il canovaccio di ''[[McCartney (album)|McCartney]]'' (1970) e ''[[McCartney II]]'' (1980), in quanto è stato inciso pressoché in solitudine anche se non sono mancate partecipazioni di amici come [[Ringo Starr]], [[George Martin (produttore)|George Martin]], [[Steve Miller]], [[Jeff Lynne]] e naturalmente della moglie Linda. Il lavoro è una sorta di "piccola enciclopedia" dell'intera produzione di McCartney che riesce a passare indifferentemente da ballate ''rock'' (''Young Boy'', ''Used to Be Bad'') a brani con orchestra (''Beautiful Night'') fino a escursioni ''folk'' (''Calico Skies'').
 
McCartney ha poi realizzato ''[[Rushes]]'' I e II (1997-1998), due progetti sperimentali sotto lo pseudonimo [[The Fireman (gruppo musicale)|The Fireman]] che avrebbe dovuto tenerne nascosta l'identità. Questi lavori hanno rivelato il suo lato più sperimentale, alle prese con musica strumentale in chiave elettronica.
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==== Jane Asher (1963-1968) ====
McCartney conobbe l'attrice britannica [[Jane Asher]] il 18 aprile 1963, quando un fotografo le chiese di posare con lui a un'esibizione dei Beatles alla [[Royal Albert Hall]] di Londra. I due ebbero una relazione e Paul convisse con la Asher nella casa dei genitori di lei in ''Wimpole Street'' a Londra, dove visse per circa tre anni prima che la coppia si trasferisse in una casa di proprietà di McCartney a [[St John's Wood (Westminster)|St John's Wood]]. Compose anche diverse canzoni durante la sua permanenza dagli Asher, compresa ''[[Yesterday]]'', e diverse furono ispirate dalla stessa Jane, come ''[[And I Love Her]]'', ''[[You Won't See Me]], [[We Can Work It Out]],'' ''[[I'm Looking Through You]]''. In questo periodo aiutò anche il fratello di Jane, [[Peter Gordon|Peter]], a lanciare il suo duo folk [[Peter and Gordon|Peter & Gordon]] scrivendo alcune canzoni per loro di grande successo. La relazione durò cinque anni ed era in previsione il matrimonio, ma la Asher ruppe il fidanzamento per le continue infedeltà di Paul, in particolare quando scoprì McCartney a letto con un'altra donna, Francie Schwartz.
 
==== Linda Eastman (1969-1998) ====
Nel 1969 McCartney sposò la fotografa americana [[Linda McCartney|Linda Eastman]] (24 settembre 1941 - 17 aprile 1998), che "gli diede la forza e il coraggio di riprendere a lavorare" dopo la rottura dei Beatles. I due si erano conosciuti nel 1967 a un concerto di [[Georgie Fame]], mentre Linda era impegnata in Gran Bretagna in un servizio fotografico sui musicisti della "[[Swinging London]]". Entrambi vegetariani, sostennero l'organizzazione per i diritti degli animali [[People for the Ethical Treatment of Animals|PETA]]. Oltre alla figlia di Linda, Heather (31 dicembre 1962), che venne adottata da Paul, ebbero durante il matrimonio tre figli: [[Mary McCartney|Mary]] (28 agosto 1969), [[Stella McCartney|Stella]] (13 settembre 1971) e [[James McCartney|James]] (12 settembre 1977). Il matrimonio durò fino alla morte di Linda.
 
==== Heather Mills (2002-2006) ====
Nel 2002 McCartney ha sposato [[Heather Mills]], ex-modella e attivista umanitaria. Nel 2003 la coppia ebbe una figlia, Beatrice. Seguì la separazione nel 2006 e nel 2008 il divorzio. Il divorzio ebbe grande risalto mediatico, oltre che per la popolarità di McCartney, per le richieste economiche di Mills (125 milioni di sterline), per le gravi accuse rivolte contro McCartney e per lo svolgimento delle udienze (nell'ultima udienza Mills rovesciò una caraffa d'acqua sull'avvocato di McCartney).
 
Al termine, il giudice, accordando 24.3 milioni di sterline a Mills, definì la testimonianza di McCartney "coerente, accurata e onesta", mentre quella della Mills per gran parte "incoerente, inaccurata" e "meno che candida".
 
==== Nancy Shevell (2007-presente) ====
Dal 2007 i giornali hanno reso pubblica la relazione tra McCartney e Nancy Shevell, membro del consiglio di amministrazione della [[Metropolitan Transportation Authority (New York)|"New York Metropolitan Transportation Authority"]].
 
Il 6 maggio 2011 Paul ha dichiarato l'intenzione di sposare [[Nancy Shevell]] e il successivo 9 ottobre&nbsp;– data in cui ricorre il 71º compleanno di John Lennon&nbsp;– il matrimonio è stato celebrato al ''Westminster Register Office'' di [[Londra]], lo stesso dove nel 1969 Paul sposò Linda, morta nel 1998 per un cancro. Alla sobria cerimonia hanno partecipato pochi ospiti tra amici e familiari, fra i quali Ringo Starr e i figli di Paul, la cui secondogenita Stella ha disegnato l'abito della sposa.
 
=== Rapporti con gli altri ex membri ===
==== John Lennon ====
[[File:Lennon-McCartney.JPG|thumb|McCartney con John Lennon nel 1964]]
Con John Lennon, Paul instaurò tra la fine degli [[Anni 1950|anni cinquanta]], cioè dai tempi dei [[Quarrymen]], alla fine degli [[Anni 1960|anni sessanta]], una delle più floride e prolifiche collaborazioni di compositori della storia: [[Lennon-McCartney]]. Il loro rapporto fu molto stretto e intimo, soprattutto nei primi anni, il che portò i due a lavorare fianco a fianco anche nella composizione delle canzoni. Componevano infatti scambiandosi proposte e idee, finché la canzone non veniva fuori. Alla fine degli anni sessanta, le continue liti e tensioni all'interno del gruppo, che portarono inevitabilmente allo scioglimento dello stesso, allontanarono sempre di più i due. Ciò condusse alla separazione, avvenuta pubblicamente nell'aprile 1970, in coincidenza con lo scioglimento dei Beatles.
 
L'ultima volta che suonò con Lennon fu nel 1974 (quattro anni dopo lo scioglimento dei Beatles) in una sessione in uno studio di [[Los Angeles]]. Le registrazioni di questa session sono state raccolte in un [[bootleg]] album: ''[[A Toot and a Snore in '74]]''.
 
Secondo quanto affermato da Lennon in un'intervista del 1980, l'ultima volta che i due si videro fu nel 1976, quando Paul si presentò improvvisamente a casa sua. In quell'occasione, mentre guardavano il [[Saturday Night Live]] alla televisione, il presentatore della trasmissione invitò in studio gli ex componenti dei Beatles in cambio di una somma di denaro. I due furono tentati di presentarsi allo studio, posto nelle vicinanze della casa di Lennon, ma desistettero per la stanchezza. Da quell'episodio è tratto il film ''[[Due di noi - The Beatles]]'' (2000) di [[Michael Lindsay-Hogg]], già regista di ''[[Let It Be (film)|Let It Be]]''.
 
McCartney durante i suoi concerti ancora oggi dedica sempre un momento al ricordo del suo vecchio amico John, durante il quale canta una sua canzone o gliene dedica una, ed è spesso visibilmente commosso (fra tutte, ''[[Here Today (Paul McCartney)|Here Today]]'').
 
==== George Harrison ====
[[File:Beatles Paul McCartney.png|thumb|McCartney ed Harrison nel 1964]]
Il rapporto con George è stato, per certi versi, come quello che un fratello maggiore ha nei confronti del più giovane della famiglia. Paul, infatti, si è spesso rivelato molto protettivo nei confronti dell'amico Harrison e allo stesso tempo poco attento a considerarne l'alta cifra stilistica, come quest'ultimo avrebbe giustamente meritato. Nel corso delle tante sessioni di registrazione in studio, George è sempre apparso come l'autore solitario, spesso slegato dallo stile compositivo dei Beatles; Lennon/McCartney rappresentavano una coppia formidabile di autori che scrivevano canzoni insieme, sin dalle origini della band, mentre Harrison esordiva timidamente come tale, in poche occasioni e, almeno agli inizi, mai con gli stessi risultati dei suoi più gettonati compagni. Solo nella fase matura dei Beatles, la figura di Harrison, di compositore a tuttotondo, emergerà con prepotenza e originalità all'interno del gruppo e farà ricredere l'amico Paul sulle sue reali qualità di musicista.
 
Dopo lo scioglimento dei Beatles, i due continueranno a collaborare, soprattutto nei primi [[Anni 1980|anni ottanta]] e dopo la morte di Lennon, alla realizzazione del singolo ''[[All Those Years Ago]]''. George e Paul si incontreranno successivamente negli [[Anni 1990|anni novanta]], nell'ambito del progetto ''[[The Beatles Anthology|Anthology]]''.
 
==Note==
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Le tensioni crescevano fra la coppia Jagger-Richards e Jones, e l'uso di droghe non aiutava certo a risolvere i problemi. Il suo contributo ai Rolling Stones divenne più sporadico, dovendo occuparsi di alcuni progetti esterni al gruppo. Keith Richards iniziò a suonare sempre più spesso la chitarra solista. Jones, annoiato dallo stesso strumento, cercò spesso qualcosa di esotico da suonare, sebbene fosse sempre più assente dalle sessioni di registrazione. Il graduale declino dell'apporto di Jones al gruppo iniziò intorno al 1967 e andò avanti fino a maggio del 1968, quando incise l'ultimo vero e proprio contributo alle canzoni dei Rolling Stones. Scene di Brian nel film promozionale del 1967 per ''We Love You'' lo mostrano ricurvo e appena in grado di tenere aperti gli occhi, un comportamento tipico di coloro che facevano uso del [[Metaqualone|Mandrax Quaalude]], una popolare droga a quel tempo. Ad ogni modo mantenne stretti legami con persone esterne agli Stones, inclusi [[Jim Morrison]], [[Bob Dylan]], [[John Lennon]], [[Jimi Hendrix]], [[George Harrison]], e [[Steve Marriott]].
{{citazione|Non sono più in sintonia con gli altri sui dischi che stiamo facendo. Non comunichiamo più dal punto di vista musicale. La musica degli Stones non è più di mio gusto. E io desidero suonare il mio tipo di musica, piuttosto che quello degli altri, anche se certo apprezzo le loro idee musicali. L'unica soluzione era quella di separarci, ma in ogni caso resteremo amici. Voglio bene a quei ragazzi.|Brian Jones dopo aver lasciato gli Stones}}
 
La vita diventò sempre più difficile per Brian. Nel marzo 1967, la sua fidanzata [[Anita Pallenberg]] scappò con Richards mentre Jones era in ospedale, danneggiando fortemente l'amicizia fra i due musicisti. La Pallenberg successivamente dichiarò che il chitarrista fu ricoverato dopo una zuffa con lei, nella quale Jones si ruppe il polso; sebbene secondo la versione di Richards, Brian semplicemente si ammalò.