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==== Justice League International e vari spin-off (1987-1996) ====
{{vedi anche|Justice League International}}[[File:Justice_league_internationa_dc_essential.jpg|thumb|left|Prima storica copertina della ''Justice League'' di Giffen-DeMatteis-Maguire - edizione RW Lion]]
 
Il redattore responsabile per la nuova serie della ''Justice League'', dopo gli eventi di ''Crisi sulle terre infinite'' e ''Legends'', è Andy Helfer che si rivolge come autore dei testi a J.M. DeMatteis (scrittore degli ultimi numeri della prima serie) ma è riluttante ad imbarcarsi nel progetto<ref name=cb87/>. Si convince a lavorare sul nuovo progetto in quanto viene affiancato da Keith Giffen, uno degli autori più prolifici di quegli anni<ref name=cb87/>. Ai disegni viene invece arruolato [[Kevin Maguire]], artista ancora sconosciuto ma il cui lavoro sulla nuova serie gli darà grande celebrità<ref name=cb87/>. Il progetto sembra già fallimentare dall'inizio in quanto gli autori si vedono costretti a non potere usare grossi calibri quali Superman, Wonder Woman e Flash in quanto i rispettivi scrittori vogliono avere libertà durante la riscrittura dei personaggi ''post-Crisis''<ref name=jd43>{{cita | Julian Darius | pp. 43-59}}.</ref>. Altri eroi quali Aquaman e Green Arrow sono inutilizzabili in quanto il loro processo di revisione e quindi la loro continuity non è stata ancora decisa (a fine 1986)<ref name=jd43/>. Questo non deve stupire in quanto la DC sembra non avere chiaro come gestire molti dei suoi personaggi, alcuni dei quali sono sottoposti ad un reboot mentre altri sembrano non subire particolari modifiche rispetto al periodo ''pre-Crisis''<ref name=cb87/>. In aiuto del duo Giffen-DeMatteis arriva Dennis O'Neil (editor di Batman), che gli permette (almeno inizialmente) di usare l'uomo pipistrello<ref name=jd43/>. La nuova serie debutta con l'albo ''Justice League'' n. 1 con data di copertina aprile 1987 e i suoi membri sono tutti rappresentati sulla cover, dove Maguire dimostra tutta la sua incredibile capacità di dare espressioni ai volti con un realismo quasi fotografico<ref name=cb87/>. Questa copertina è destinata ad essere una delle più copiate e omaggiate della storia dei comic<ref name=cb87/>. Il line-up iniziale, limitato da esigenze editoriali, è composto da Batman (momentaneo leader), Dottor Fate (in quanto DeMatteis ne sta realizzando una miniserie), Martian Manhunter in quanto uno dei storici fondatori, Black Canary in quanto supereroina non utilizzata in altre serie, [[Blue Beetle]] (personaggio acquisito dalla Charlton Comics), [[Guy Gardner]] come Lanterna Verde al posto di [[Hal Jordan]], l'inutilizzato e quasi dimenticato [[Mister Miracle]] di Jack Kirby, il [[Capitan Marvel (DC Comics)|Capitan Marvel]] della [[Fawcett Comics]] (storico personaggio ora inserito nell'universo DC) e [[Dottor Light (Kimiyo Hoshi)|Dottor Light]] (la giapponese Kimiyo Hoshi e non l'[[Arthur Light|omonimo criminale]] che apparirà in ''[[Crisi d'identità (DC Comics)|Crisi d'identità]]'')<ref name=jd43/>. Bisogna sottolineare che quest'ultima non diventa membro ufficiale del gruppo mentre il Dottor Fate si defila dopo il primo numero<ref name=jd43/>. Al suo posto subentra un nuovo eroe del periodo ''post-Crisis'' creato da [[Dan Jurgens]]: [[Booster Gold]]<ref name=jd43/>. Si tratta di un supereroe venuto dal futuro in cerca di fame e vana gloria in quella che verrà ribattezzata come l'epoca classica del supereroismo (sempre che il suo futuro non venga alterato dal flusso del tempo)<ref name=jd43/>. Ad arruolarlo è il nuovo mecenate Maxwell Lord IV, businessman esperto in pubbliche relazioni e apparentemente molto ricco, tra l'altro nasconde il potere di saper essere molto persuasivo con le persone (almeno oltre le capacità di un normale essere umano)<ref name=jd43/>. Si tratta di una figura assente nelle precedenti storie della Justice League ma in un'epoca dominata ormai dai media e dalle pubbliche relazioni, è ormai necessario qualcuno che abbia la rispettabilità e gli agganci per mantenere i giusti rapporti con gli organi di informazione e l'establishment politico<ref name=jd43/>. Su sua iniziativa la ''Justice League'' è infatti destinata a diventare un'organizzazione internazionale, sanzionata dalle [[Nazioni Unite]] e con ambasciate in diverse parti del mondo<ref name=jd43/>. Questo radicale cambiamento porta ad un nuovo titolo della serie che dal n. 7 diviene ''Justice League International''. A sancire la transizione si aggiungono al gruppo [[Capitan Atom]] come esponente e garante della sospettosa leadership repubblicana e [[Rocket Red]] come supereroe [[Unione Sovietica|sovietico]]<ref name=jd43/>. L'introduzione di un supereroe russo e comunista è rivoluzionario nell'ambito dei comic statunitensi dell'epoca in quanto è ancora in corso la [[guerra fredda]] e l'Unione Sovietica è stata dipinta da [[Ronald Reagan]] come "Impero del male". Alla fine del primo anno del run di Giffen e DeMatteis si uniscono al gruppo anche due supereroine come [[Ice (personaggio)|Ice]] e [[Fire (personaggio)|Fire]]. Le loro motivazioni sembrano essere frivole e dettate dal fatto che il loro precedente supergruppo (cioè i ''Global Guardians'') non esiste più<ref name=jd43/>.
 
Nonostante i dubbi iniziali la nuova serie, passata alla storia come ''Justice League International'' è uno dei più grandi successi editoriali del 1987, totalizza fino a {{formatnum:165000}} copie vendute per albo, arrivando a superare anche le serie dedicate a [[Superman]]<ref name=cb87/>. I risultati sono sorprendenti se si considerano le assenze di personaggi famosi (a parte Batman) e del rifiuto degli autori di seguire le tematiche più popolari del periodo<ref name=cb87/>. Infatti il punto di forza della serie risiede nell'umorismo piuttosto che nel dramma, e il duo Giffen-DeMatteis decide di puntare sulla caratterizzazione dei personaggi e nella creazione di situazioni spesso paradossali, uscendo dagli schemi tipici del genere che caratterizzano le serie Marvel degli X-Men e gli Avengers o di altri supergruppi della stessa DC Comics<ref name=cb87/><ref name=ac228>{{cita | Alan Cowsill & (AA.VV.) | pp. 228-230}}.</ref>. Gli scontri d'opinione tra i membri del gruppo ricordano le battute e i contrasti di una [[sitcom]] piuttosto che di un albo supereroistico<ref name=ac228/>. Il tono sembra andare contro le atmosfere cupe e realistiche dei fumetti anni ottanta, protesi a rievocare i toni "dark" de [[Il ritorno del Cavaliere Oscuro]] di [[Frank Miller]] o il revisionismo delle opere di [[Alan Moore]] quali [[Miracleman]] e [[Watchmen]]. A dispetto delle tendenze del periodo il successo della nuova ''Justice League'' porta a diversi [[spin-off (mass media)|spin-off]].

{{vedi anche|Justice League Europe}}

Il primo è la [[Justice League Europe]] nel [[1989]], scritta inizialmente dal duo Giffen-DeMatteis e con sede a [[Parigi]], la formazione comprende: [[Capitan Atom]], [[Elongated Man]], Deathblow ([[Deathblow|Michael Cray]]), [[Metamorpho]], [[Crimson Fox]], [[Rocket Red]], [[Power Girl]], [[Flash (DC Comics)|Flash III]] ([[Wally West]]) e, temporaneamente, [[Wonder Woman]] e [[Animal Man]]<ref>{{cita | Alan Cowsill & (AA.VV.) | pp. 238-241}}.</ref>.

{{vedi anche|Justice League Quarterly}}

Il secondo spin-off è la serie trimestrale ''Justice League Quarterly'', lanciata nei primi albi dagli stessi autori Giffen e DeMatteis, il primo impegnato anche nella realizzazione delle matite di alcuni numeri. Per la prima volta la Lega della Giustizia si trova ad aver dedicati contemporaneamente tre serie periodiche (due mensili e una trimestrale) a cui si aggiungono gli annual. Tutte le pubblicazioni sono inizialmente curate dal duo Giffen-DeMatteis, a dimostrazione del successo e della fiducia ottenuta dai due autori come demiurghi di una nuova Justice League. A partire dal marzo 1989 la serie ''Justice League International'' viene rinominata ''Justice League of America'', il titolo storico della serie riprende quindi dopo tre anni sottolineando la contrapposizione con il titolo ''Justice League Europe'' uscito con il n. 1 il mese successivo<ref name="giff">{{cita | Justice League by Giffen & DeMatteis}}.</ref>. Nel loro secondo anno di gestione Giffen e DeMatteis introducono un memorabile villain degli anni ottanta quale Lord Manga e il suo assistente robot ''L-Ron'', nei nn. 14-15 (giugno-luglio 1988). Parte del team lo segue nello spazio dopo che ha invano tentato di invadere la Terra. Qui Giffen ha modo di far incontrare alla League la sua creazione fumettistica più celebre: il cacciatore di taglie/anti-eroe/ "bad-ass" ''Lobo''. Nei nn. 20-21 (fine 1988) i leaguers arrivano persino su [[Apokolips]], pianeta dominato da [[Darkseid]]<ref name="giff" />. Il n. 24 della serie è l'ultimo a vedere McGuire come disegnatore, oltre ad essere un tie-in con l'universe-wide crossover Invasion<ref name="giff" />. D'altra parte l'artista ha saltato diversi albi per la sua meticolosità e cura nei dettagli delle tavole. Questo rendeva insostenibile per lui avere costanza nel mantenere le deadline. Spesso Keith Giffen lo ha sostituito alle matite degli albi<ref name="giff" />. Nel 1989 si assiste al primo crossover tra le due League, quella con sede in America e quella europea, il titolo della storia è ''The Teasdale Imperative''<ref name="giff" />. Su ''Justice League International Annual'' n. 3 (1989) si assiste all'inizio di una delle storyline più bizzarre del gruppo, nell'albo viene infatti acquisita da parte della League di un'isola tropicale dal nome KooeyKooeyKooey<ref name="jd43" />. Nei nn. 33-40 (dicembre 1989 - luglio 1990), Booster Gold e Blue Beetle la sfruttano economicamente creando un resort a tema JLI. Il progetto si trasforma però in tragedia con l'immancabile arrivo del supervillain, in questo caso [[Despero]] e la conseguente (apparente) morte di Blue Beetle, seguita dai funerali di rito<ref name="giff" />. Ma questo non è che il preludio ad una delle storie capolavoro del duo Giffen-DeMatteis, ovvero ''The Extremist Vector'', pubblicata su Justice League Europe nn. 15-19 (giugno-ottobre 1990)<ref name="jd43" />. I nemici sono il gruppo di villain ''The Extremists'', provenienti da una realtà parallela che loro stessi hanno contribuito a distruggere<ref name="giff" />. Si tratta della stessa realtà da cui venivano gli eroi visti su Justice League nn. 2-3 all'inizio del run di Giffen e DeMatteis<ref name="jd43" />. Gli Extrimists sono delle versioni ''DC'' di alcuni dei supercriminali Marvel più temibili: Lord Havock per il [[Dottor Destino]], Gorgon per il Dottor Octopus, Dreamslayer per [[Dormammu]], Tracer per [[Sabretooth]], Diehard per [[Magneto]]<ref name="jd43" />. La storia è avvincente e la vittoria della League avviene con una risoluzione inaspettata e brillante<ref name="jd43" />. Nel 1991 la storyline più significativa è ''Glory Bound'' (sui nn. 45-50 di JL of America), con l'introduzione del Generale Glory, personaggio che rispecchia sia l'eroe Marvel Capitan America che il [[Miracleman]] di Alan Moore<ref name="jd43" /> oltre che il Capitan Marvel della Fawcett (ora di proprietà DC Comics)<ref name="jd43" />. Il supereroe di Giffen e DeMatteis è un ex-combattente della seconda guerra mondiale, ormai invecchiato e con problemi di demenza senile. Questo gli ha fatto dimenticare la parola magica che lo potrebbe trasformare nel potente ''General Glory''. La sua figura tragicomica ben si adatta quindi ai toni grotteschi e parodistici di questa versione della Justice League<ref name="jd43" />. Gli autori riescono a sottolineare le contraddizioni delle storie più semplici e ingenue della Golden Age dei comic (di cui General Glory ne è un simbolo) con i toni più drammatici e pseudorealistici del revisionismo anni ottanta. Il run del duo Giffen-DeMatteis si chiude nel 1992 con la più lunga storyline della storia editoriale della Justice League<ref name="jd43" />. Si dipana per un totale di 15 albi (JL of America nn. 53-60 e JL of Europe nn. 29-35) e prende il titolo ''Breakdowns''<ref name="jd43" />. Vi compaiono tutti i personaggi che hanno fatto parte del team nel periodo post-crisis (1987-1992), vi è il ritorno di Despero, degli Extremists, di L-Ron ed è coinvolto Maxwell Lord e l'isola di KooeyKooeyKooey<ref name="jd43" />. La Justice League arriva però a perdere il suo speciale status datogli dalle Nazioni Unite e, nell'epilogo (Justice League Europe n. 36, marzo 1992), scritto dal nuovo autore Gerard Jones, il gruppo si scioglie<ref name="jd43" />. Come di consueto i due team si riorganizzano, con qualche variante, nell'albo speciale ''Justice League Spectacular'' n. 1 (marzo-aprile 1992).
 
{{vedi anche|Justice League Task Force (fumetto)}}
 
Un terzo spin-off è la serie ''Justice League Task Force'' (giugno 1993), scritta da David Micheline e disegnata da [[Sal Velluto]], con una squadra che cambia a seconda delle necessità della missione. La serie è un sequel della serie Justice League Europe che dal n. 51 (giugno 1993) cambia titolo in ''Justice League International''. Tra i personaggi di rilievo: Martian Manhunter, Flash II, Gypsy, Bronze Tiger, Nightwing, Aquaman. Da notare anche la presenza di un [[Bruce Wayne]] in sedia a rotelle dopo il danno alla colonna vertebrale subito a causa di Bane, uno dei drammatici eventi fumettistici degli anni novanta. Il quarto spin-off è ''Extreme Justice'', progetto nato per catturare i lettori che all'epoca avevano decretato il successo di team quali [[Youngblood]] della [[Image Comics]] o personaggi quali Cable o Deadpool della rivale Marvel. Si tratta di un team assemblato da Capitan Atom e pronto ad intervenire in situazioni estreme e con ogni mezzo. Il tono della serie rispecchia il clima del periodo e il presunto bisogno di storie piene di azione e dinamismo con eroi disposti a tutto pur di compiere una missione. Il team è composto da Capitan Atom, l'ex supercriminale Maxima, Amazing-Man, Blue Beetle, Booster Gold in versione corazzata e una nuova versione dei Wonder Twins.
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Questa tendenza si ripete per gli altri spin-off e dimostra un progressivo calo d'interesse per la ''Justice League''. Nel 2013 viene riproposto lo storico titolo ''Justice League of America'', qui alla sua terza serie (o vol. 3)<ref name=jla3>Geoff Johns, Matt Kindt, Jeff Lemire (testi) - David Finch & AA.VV. (disegni), ''Justice League of America'' (Vol. 3) nn. 1-14, DC Comics, New York, aprile 2013 - luglio 2014</ref>. Lo stesso Geoff Johns si incarica di scriverne i testi, affiancato dagli autori canadesi Jeff Lemire e [[Matt Kindt]]. Il primo albo esce con decine di copertine variant, ognuna rappresentante una bandiera di uno stato degli USA, il tutto accompagnato da una grande campagna di marketing. La serie chiude però con il n. 14 (luglio 2014)<ref name=jla3/>. Sempre nel 2014 viene lanciata l'ennesima nuova serie regolare denominata ''Justice League United'' che presenta, nel primo story-arc, la formazione della ''Justice League of Canada'' e i testi sono affidati ad uno scrittore canadese quale Jeff Lemire<ref name=jlca>Jeff Lemire & AA.VV. (testi e disegni), ''Justice League United'' nn.1-16, DC Comics, New York, luglio 2014 - febbraio 2016</ref>. Si conclude dopo 16 numeri nel febbraio 2016<ref name=jlca/>. Nell'estate del 2015 si cerca di rilanciare il titolo ''Justice League of America'' ripartendo dal n. 1 e dando pieno controllo creativo a Bryan Hitch che aveva già lavorato sul gruppo insieme a Mark Waid sulla serie ''JLA'' con risultati altalenanti e polemiche con lo stesso Waid. Adesso ha modo di dare una sua visione del team ma la serie chiude, per scelte editoriali e ritardi sulla realizzazione degli albi, l'ultimo, il n. 10, esce nel 2017. Hytch sembra però convincere i dirigenti della ''DC'' che gli affidano la nuovissima serie della ''Justice League'' rinata sotto il progetto ''DC Rebirth''.
 
==== ''Justice League: RebirthRinascita'' (2016-2018) ====
[[File:Justice-League-01-Variant.jpg|thumb|Copertina variant per la ''Justice League: Rinascita'', disegni di Yanick Paquette / RW Edizioni]]
Il reboot dell'universo DC iniziato nel 2011 con l'intento di rinnovare i personaggi della casa editrice non riscosse il successo sperato, nonostante un buon risultato nelle vendite soprattutto nel primo biennio. La stessa ''Justice League'', ripartita dal n. 1 nel 2011 con ai testi Geoff Johns e alle matite [[Jim Lee]] ha progressivamente perso lettori, al pari delle altre serie del progetto ''The New 52''. Lo stesso Geoff Johns, principale responsabile creativo, ha ammesso che azzerare la [[continuity]] dei personaggi ha tolto in parte l'aspetto mitologico che circonda le icone di questo universo fumettistico<ref>Geoff Johns, ''Inside Man'' in, AA.VV., ''DC Previews'', DC Comics, Burbank (CA), 2016, p.1</ref>. La ''DC'' ha quindi deciso di operare un rilancio del parco testate integrando le storie del passato (soprattutto del periodo post-Crisis, quindi dopo il 1986) con quanto accaduto sulle nuove serie dell'ultimo quinquennio<ref>Ivi, pp.2-3</ref>. Dopo la pubblicazione dell'albo singolo ''Justice League: Rebirth'' (del 6 luglio 2016), viene quindi lanciata una nuova serie dal titolo ''Justice League'' che ritrova ai testi Bryan Hitch e ai disegni Tony Daniel<ref name=p332>''Previews'' n.332, Diamond Comic Distributors, Hunt Valley MD, maggio 2016, pp.82-83</ref>. Hitch stava già realizzando una serie sul supergruppo iniziata l'anno prima e che porta a termine nel corso del 2016. La nuova serie è quindicinale (distribuita dal 20 luglio) e vede un prezzo di copertina più contenuto ($2,99 invece di $3,99)<ref name=p332/>. Le dinamiche del gruppo sono cambiate in seguito alla revisione della continuity<ref name=jlr1>Bryan Hitch (testi-matite), Daniel Henriques e Scott Hanna (chine), ''Justice League: Rebirth'' n.1, DC Comics, Burbank (CA), settembre 2016.</ref>. Torna il Superman pre-Flashpoint (che si era sposato e ora ha un figlio), mentre è morto il Superman introdotto da Grant Morrison dopo Flashpoint<ref name=jlr1/>. Questo destabilizza un team che vede l'arrivo di due debuttanti come Lanterne Verdi, ovvero Jessica Cruz e Simon Bazz, una Wonder Woman incerta sulle sue origini e Flash (Barry Allen) che comincia ad avere memorie della sua storia passata (pre-Flashpoint). A questi si aggiungono Batman e Cyborg<ref name=jlr1/>.
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* ''DC X Sonic the Hedgehog'': miniserie di 5 numeri scritta da [[Ian Flynn]] e disegnata da [[Adam Bryce Thomas]], e pubblicata dal 2025 per le case editrici [[Sega (azienda)|Sega]] e [[DC Comics]]. La Justice League ([[Barry Allen|Flash]], [[Superman]], [[Batman]], [[Wonder Woman]], [[Cyborg (DC Comics)|Cyborg]] e [[John Stewart (personaggio)|Lanterna Verde]]) incontra e si allea con [[Sonic the Hedgehog]] e il resto dei suoi amici ([[Tails (Sonic the Hedgehog)|Miles "Tails" Prower]], [[Knuckles the Echidna]], [[Amy Rose]], [[Shadow the Hedgehog]] e [[Silver the Hedgehog]]) per impedire al malvagio [[Darkseid]] e al suo esercito di invadere il [[Sonic the Hedgehog (serie)|mondo]] del famoso [[Sonic the Hedgehog|riccio blu]] della [[Videogiochi di Sonic the Hedgehog|serie di videogiochi]]. L'incontro tra la ''Justice League'' e ''Sonic the Hedgehog'' viene anche rappresentato dalle due case editrici come "It's a crossover event unlike any other!" (ovvero ''È un evento crossover diverso da qualsiasi altro!'').
 
== PremiRiconoscimenti ==
I fumetti della Justice League of America originale hanno vinto i seguenti premi:
* 1961 - [[Alley Award]] per ''Migliore albo a fumetti''
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Successivamente parte del gruppo (esclusi Batman e Cyborg) compare in un cameo nel finale della [[Episodi di Peacemaker (prima stagione)|prima stagione]] della serie televisiva del DCEU ''[[Peacemaker (serie televisiva)|Peacemaker]]'', venendo inoltre insultata ripetutamente dall'[[Peacemaker (DC Extended Universe)|antieroico protagonista]] con insulti inappropriati.
 
Parte del gruppo (esclusi Aquaman, Cyborg e Superman, quest'ultimo appare su un notiziario mentre ferma l'eruzione di un vulcano) compare all'inizio di ''[[The Flash (film 2023)|The Flash]]'' (2023), sventando una rapina al General Hospital di [[Gotham City]]. Successivamente nel film viene creata una nuova squadra, composta da [[Batman (personaggio film 1989)|Batman]], Flash, [[Barry Allen (DC Extended Universe)#Realtà Flashpoint|Flash]] della realtà [[Flashpoint (fumetto)|Flashpoint]] e [[Kara Zor-El (DC Extended Universe)|Supergirl]], per combattere il [[Generale Zod (DC Extended Universe)#Versioni alternative|Generale Zod]].
 
==== DC Universe ====