Jane Goodall: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Biografia: Aggiungo
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
 
(8 versioni intermedie di 5 utenti non mostrate)
Riga 7:
|Cognome = Morris-Goodall
|PostCognome =
|PostCognomeVirgola = meglio nota come '''Jane Goodall'''
|ForzaOrdinamento = Goodall, Jane
|Sesso = F
Riga 34 ⟶ 33:
 
== Biografia ==
Jane Goodall naque nel 1934 a Londra, figlia di Mortimer Herbert Morris-Goodall (1907–2001) , un uomo d'affari, e Margaret Myfanwe Joseph (1906–2000), una romanziera di [[Milford Haven]], Pembrokeshire, che scrisse sotto lo pseudonimo di Vanne Morris-Goodall.
 
Fin da bambina Jane Goodall si interessò alla vita degli animali e all’[[Africa]]. Nel [[1957]] Jane Goodall partì per il [[Kenya]] stabilendosi presso la fattoria di un’amica.
 
Nel 1960 Leakey, ritenendo che lo studio delle grandi scimmie antropomorfe potesse fornire indicazioni importanti sul comportamento dei primi ominidi, inviò Goodall a osservare il comportamento degli [[scimpanzé]] del [[Parco nazionale del Gombe Stream]] (all'epoca ''Gombe Stream Chimpanzee Reserve''), in Tanzania. Goodall si recò nella riserva, accompagnata dalla madre Vanne, la cui presenza si era resa necessaria per rispondere alle preoccupazioni delle Istituzioni per la sua sicurezza. Goodall ha sempre sostenuto quanto la madre l’abbia incoraggiata a perseguire la carriera in [[primatologia]], campo che a quel tempo era dominato dagli uomini.<ref name=":1">{{Cita libro|autore=Jane Goodall|autore2=Massimo Di Forti|titolo=Io e l'Africa|anno=2016|editore=Armando Editore}}</ref> Goodall ha anche dichiarato che all’epoca le donne non erano accettate per gli studi sul campo. Oggi la primatologia è rappresentata quasi uniformemente sia da uomini che da donne, in parte grazie al pionierismo di Jane Goodall e all’aver essa stessa incoraggiato tante giovani donne agli studi sul campo.<ref>Morgen, B.(Director).(2017). ''Jane'' [Motion Picture]. United States: National Geographic Studios</ref>
 
Nel 1962, per quanto lei non avesse una laurea, Leakey la inviò all’[[Università di Cambridge]]<ref name=":0" /><ref name=":2">Goodall, Jane (1966). ''{{cita testo|url=https://www.repository.cam.ac.uk/handle/1810/251039|titolo=Behaviour of free-living chimpanzees}}'' (PhD thesis). OCLC {{cita testo|url=https://www.worldcat.org/title/behaviour-of-free-living-chimpanzees/oclc/1063634333|titolo=1063634333}}. EThOS {{cita testo|url=https://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.727585|titolo=uk.bl.ethos.727585|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210411184307/https://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.727585 }}</ref><ref>Dale Peterson (11 November 2014). ''{{cita testo|url=https://books.google.it/books?id=dzJIBQAAQBAJ&pg=PA261&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false|titolo=Jane Goodall: The Woman Who Redefined Man}}''. Houghton Mifflin Harcourt. p. 261. ISBN <bdi>978-0-547-52579-2</bdi>.</ref>. Jane Goodall fu l’ottava persona alla quale fu permesso di studiare per un dottorato senza aver prima ottenuto una laurea<ref>The Biography Channel (2010). "{{cita testo|url=http://www.biography.com/articles/Jane-Goodall-9542363|titolo=Jane Goodall Biography|accesso=1 aprile 2021|dataarchivio=10 agosto 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100810013437/http://www.biography.com/articles/Jane-Goodall-9542363|urlmorto=sì}}". Archived from the original on 10 August 2010. accesso 28 July 2010.</ref>. La sua tesi, completata nel 1965 sotto la supervisione di Robert Hinde, dal titolo “''Behaviour of free-living chimpanzees”'', era incentrata sui suoi primi 5 anni di studi alla riserva Gombe.<ref name=":2" />
Riga 44 ⟶ 43:
In seguito, numerose università nel mondo le hanno conferito onorificenze incluso, nel 2006, il dottorato di ricerca della Open University of Tanzania.<ref name=":0" />
 
Jane Goodall è morta per cause naturali il primo ottobre 2025 a Los Angeles <ref> {{cita news|lingua=en|url=https://www.nytimes.com/2025/10/01/science/earth/jane-goodall-dead.html|titolo= Jane Goodall, who chronichled the social lives of Chimps, dies at 91|sito= [[The New York Times]]|autore=Keith Schneider|data = 1°ottobre 2025}} </ref>.
 
== Vita privata ==