Samosata: differenze tra le versioni

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'''Samosata''' ({{lang-grc|Σαμόσατα|Samósata}}) è un'antica città, posta nella parte sudorientale della [[Turchia]], sulle sponde del fiume [[Eufrate]].

Per un certo periodo fu chiamata '''Antiochia in Commagene''' ({{lang-el|Ἀντιόχεια ἡ Κομμαγηνή}}). Fu spesso confusa con [[Arsamosata]]. Le sue [[Archeologia|rovine]] si trovavano in corrispondenza dell'attuale [[Samsat]] ([[provincia di Adıyaman]]), finché nel 1992 il sito archeologico non fu inondato a seguito della costruzione della [[diga Atatürk]].
 
== Storia ==
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=== Medioevo ===
[[File:The imperial army besieges Samosata.jpg|thumb|L'[[esercito bizantino]] assedia la fortezza musulmana di Samosata (856)]]
Fu un naturale punto di scontro nella lotta tra [[Eraclio I|Eraclio di Bisanzio]] e [[Cosroe II]] agli inizi del [[VII secolo]].

Nel 640, fu conquistata dagli arabi nel corso dell'[[espansione islamica]], e fu detta {{arabo|ﺳﻤﻴﺴﻂ|Sumaysaṭ}}.
 
Nell'856, i bizantini assediarono e conquistarono la città. Dopo il disfacimento dell'autorità bizantina nell'area, la città entrò a far parte del dominio del generale armeno [[Filareto Bracamio]], ma poco dopo fu di nuovo in mano musulmana.
 
Nel febbraio del [[1098]] a Samosata l'emiro turco [[Artuqidi|artuqide]] Bulduk, governatore della città, riuscì a respingere una spedizione crociata guidata da [[Balduino di Antiochia]]. Nel 1114, però, lo stesso Bulduk fu costretto a cedere la città alla [[Contea di Edessa]], per essere poi riconquistata dai musulmani intorno al [[1149]].
 
== Note ==