Dialetto greco-calabro: differenze tra le versioni
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| Riga 32: |didascalia = Diffusione del ''Grecanico''. }} Il '''dialetto greco-calabro''' o  È formalmente una lingua minoritaria appartenente alla [[isola linguistica greca|minoranza linguistica greca]] d'Italia insieme alla [[Grecìa Salentina]]. Il numero di parlanti è incerto, ma si stima che vada dai 500<ref>{{Cita web|url=https://patrimonilinguistici.it/grecanico-calabria/|titolo=Il grecanico: un po' di Grecia in Calabria|sito=Patrimoni Linguistici|data=21 luglio 2016|lingua=it|accesso=21 dicembre 2021}}</ref> ai 2000<ref>Fiorenzo Toso, ''Le minoranze linguistiche in Italia'', Il Mulino, 2008</ref><ref>Francesco Avolio, ''Lingue e dialetti d'Italia,'' Carocci, 2009</ref><ref>{{Cita libro|nome=Alan|cognome=Clarke|titolo=Managing and Developing Communities, Festivals and Events|url=https://books.google.com/books?id=A-wYDAAAQBAJ&newbks=0&printsec=frontcover&pg=PA137&dq=Bova+grico&hl=it|accesso=21 dicembre 2021|data=29 aprile 2016|editore=Springer|lingua=en|ISBN=978-1-137-50855-3}}</ref>. == Storia == Tale lingua era parlata in tutta la [[Calabria]] meridionale fino al [[XV secolo|XV]]-[[XVI secolo]], quando fu progressivamente sostituita dal dialetto romanzo, influenzato comunque dal ''grecanico'' nella grammatica e in molti vocaboli (nel [[XVIII secolo]]  Verso la metà del [[XVI secolo]] la lingua greca era stata eliminata nel bacino del [[Petrace]], in particolare nell'alta valle del [[Duverso]] e del Tasi. Nel corso del secolo successivo il fenomeno regressivo interessò talune valli del versante occidentale dell'[[Aspromonte]] che incombono sullo [[Stretto di Messina]], come ad esempio le fiumare di [[Catona]] e di [[Gallico (Reggio Calabria)|Gallico]]. Riga 44: Nei primi decenni del [[XX secolo]] il fenomeno regressivo ha interessato i comuni di [[Palizzi]], [[Staiti]], [[Cardeto]], [[Roccaforte del Greco]], [[Amendolea]] e [[Condofuri]]<ref>{{Cita|Szabó|p. 554}}.</ref>. Durante il [[fascismo|periodo fascista]] le minoranze linguistiche, tra queste anche la comunità linguistica del ''Greco di Calabria'', venivano osteggiate. È sintomatico di un clima così sfavorevole l'usanza, invalsa negli [[anni 1930|anni trenta]], di apostrofare una persona con l'espressione proverbiale «mi sembri un greco», utilizzata con intenti offensivi. L'uso di altre lingue che non fossero  Per molti anni gli ellenofoni di [[Calabria]]  == Classificazione == Riga 53: Ne è prova il fatto che è una lingua arcaica, che presenta parole che oggi in Grecia sono sconosciute o scomparse, e possiede nel suo vocabolario molte parole derivate dal [[Dialetto dorico|greco dorico]]. Resta comunque il concetto che il ''grecanico'', diffuso nella provincia di Reggio Calabria, sia una parte peculiare  Rispetto al neogreco il ''greco di Calabria'' ha perso in molti casi la -s finale | |||