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{{Sito archeologico
== Caratteristiche esterne ==
|Nome = Mastaba di Ptahhotep
La piramide di [[Chefren]] è la seconda in Egitto come grandezza dopo la [[Piramide di Cheope|piramide]] del padre [[Cheope]]. La piramide appare più alta di quella di Cheope perché venne costruita su uno zoccolo di roccia alto circa 10 metri; la sua altezza apparirebbe ancora maggiore se non fosse priva di parte della cima e del [[pyramidion]]. Mentre per le piramidi precedenti si era utilizzato il terreno presente senza modificarlo, sfruttandone le caratteristiche, nel caso della piramide di Chefren la base rocciosa è stata livellata, arrivando a modifiche, in alcuni punti, anche di circa 10 cm. Poco dopo l'inizio dei lavori è stato ipotizzato che l'intera struttura sia stata spostata leggermente in direzione sud al fine di utilizzare il basamento di roccia più adatto per realizzare una via di risalita a partire dal tempio a valle.<ref>{{cita|Jordan|p. 102}}.</ref> Nel corso dei millenni vari [[Terremoto|movimenti sismici]] poi hanno provocato degli spostamenti di alcuni millimetri delle pietre, infatti è stato notato che le finiture angolari delle restanti pietre di rivestimento non hanno una struttura esattamente dritta, ma risultano sfalsate di pochi millimetri.
|Nome_altro =
[[File:Khephren-plan.jpg|thumb|upright=1.1|left|Sezione della piramide]]
|Immagine =
Nella metà inferiore presenta grandi blocchi grezzi e irregolari disposti con scarsa precisione, mentre verso la sommità questi appaiono disposti in maniera più uniforme; inoltre le pietre utilizzate per costruire la base sono di una grandezza relativa, ma, man mano che si sale, hanno dimensioni inferiori fino ad avere in cima lo spessore di soli 50 cm.<ref>{{cita|Lehner|p. 45}}.</ref>
|Civiltà = [[Antico Egitto]]
|Utilizzo =
|Epoca = [[Antico Regno (Egitto)|Antico Regno]]
|Stato = EGY
|Suddivisione1 =
|Suddivisione2 =
|Suddivisione3 =
|Altitudine =
<!-- Dimensioni -->
|Superficie =
|Altezza =
|Larghezza =
|Volume =
|Inclinazione =
<!-- Scavi -->
|Data_scoperta =
|Date_scavi =
|Organizzazione_scavi =
|Archeologo =
<!-- Amministrazione -->
|Parte di = [[Menfi (Egitto)|Menfi e la sua necropoli]]
|Ente =
|Responsabile =
|Visitabile =
|Sito_web =
}}La '''Mastaba di Ptahhotep''' è il monumento funerario di [[Ptahhotep]], [[visir (antico Egitto)|visir]] che operò durante il regno di [[Djedkara Isesi]] appartenente alla [[V dinastia egizia|V dinastia]].
 
La mastaba è situata a [[Saqqara]] Nord ed è costituita da un complesso funerario dedicato anche al figlio Akhtihotep e al figlio di quest’ultimo Ptahhotep II.
Ha la particolarità di essere l'unica piramide che conserva sulla sommità una parte della copertura in [[calcare]] bianco di [[Tura (Egitto)|Tura]] che originariamente ricopriva l'intera struttura<ref>{{cita|Mendelssohn|p. 63}}.</ref> e di cui oggi restano solo gli ultimi 45 metri. La base è rivestita di ''"pietra etiopica variegata"'' (così come la definisce [[Erodoto]]) ovvero [[granito]] rosa e grigio di [[Assuan]].
[[File:Ptahhotep and Akhethetep mastaba tombs.jpg|thumb|Parte frontale della Mastaba di Ptahhotep]]
 
Il monumento funerario, catalogato precisamente come D62 (Ptahhotep) e D64 (Akhtihotep), presenta due sezioni di decorazioni a colori, uno relativo a Akhtihotep e uno a nome di Ptahhotep. I rilievi sono estremamente vivi, infatti hanno mantenuto quasi ovunque i colori accesi e brillanti originari; come altri presenti in altre tombe, illustrano scene di portatori di offerte, spesso di animali, momenti della mietitura, e ancora scene di caccia con la rete, di costruzione di barche realizzate con papiro. Sono anche presenti aspetti di vita dei defunti, raffigurati seduti davanti al tavolo delle offerte oppure mentre assistono a esibizioni musicali, durante banchetti o intenti a sacrifici.
Vi sono due ingressi dovuti a un cambiamento del progetto iniziale: uno a circa 11,54 metri di altezza, l'altro a livello del suolo, che è quello attualmente usato per le visite. Esiste un terzo accesso al centro della facciata nord, quasi sicuramente creato da ladri a 8,50 metri dal livello del suolo; questo passaggio risulta estremamente pericoloso a causa dell'instabilità del materiale in cui l'accesso è stato scavato.