Utente:Lupo rosso/Sandbox/La colonna Buenaventura Durruti,le milizie anarchiche e della sinistra comunista: differenze tra le versioni
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== La colonna Buenaventura Durruti,le milizie anarchiche e della sinistra comunista ==
== La colonna [[Buenaventura Durruti]],le milizie anarchiche e della sinistra comunista==
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===Cenno all'anarchismo in terra di Spagna===
[[Immagine:Durruti-portrait.png|thumb|150px|Buenaventura Durruti]][[Immagine:Bandiera_cnt_fai.png|thumb|left|175px|La bandiera anarchica rossonera, nella versione usata dalla [[CNT]]-[[FAI]]]]
L'anarchia ha ancora ed ha avuto ancor più nel passato forte radicamento nella
In tempi più recenti, nel [[1931]], [[Nestor Makhno]] inviò una lettera di invito alla lotta agli anarchici spagnoli <ref>[http://www.usiait.it/spagna36/nuovarivol.htm Il testo della lettera]</ref>. Ciò è indicativo
L'anarchia trovò terreno fertile in terra di Spagna a causa delle pessime condizioni di vita di contadini ed operai che si avvicinarono con rapidità alle proposte dell'anarco-sindacalismo, sviluppate verso la fine del secolo. La Confederazione nazionale del lavoro, ovvero la [[CNT]] si formalizzò nel 1911 come risposta di classe al riformismo acquiescente dei sindacati ed ebbe il compito di evitare l'isolamento della frangia anarchica, isolamento che aveva già portato ristretti gruppi di libertari a scegliere il metodo terroristico, errore fatale in situazione non insurrezionale. Cioè si può dire che il sindacalismo fu un mezzo
=== I rapporti di anarchici ,aderenti al POUM e comunisti non filomoscoviti in relazione ai comunisti di osservanza moscovita ===
{{quote|Contrari all'abolizione della proprietà e agli esperimenti sociali degli anarchici, gli stalinisti e i moderati intendono liquidare tutto quello che resta delle conquiste rivoluzionarie del luglio del '36, e sciogliere il P.O.U.M., oggetto da molti mesi di calunniosi attacchi da parte della stampa del Comintern, perché sostiene che la rivoluzione sociale e la lotta contro i franchisti devono progredire di pari passo e per aver condannato i processi di Mosca a Zinoviev, a Kamenev e agli altri “vecchi bolscevichi”}}<ref>[http://www.geocities.com/soho/den/7257/numero3/antg4.html Dai "fatti di maggio" ai campi della miseria e della fame, gli antifascisti grossetani nella guerra civile spagnola] </ref>
Il particolare momento storico
I gruppi [[trotskisti]] che agirono in Spagna furono diversi
Come [[trotskisti]] legati alla [[IV Internazionale]] vi furono due formazioni che agirono in Spagna tra il luglio 1936 e la fine del 1937 e precisamente:
* La ''Sección Bolchevique-Leninista de España'', strutturata nel novembre 1936 in [[Barcellona]] da [[Manuel Fernández Grandizo]], nome di battaglia G. Munis, considerata la sezione spagnola ufficiale della [[IV Internazionale]] che tentò invano di entrare nel[[ POUM]] di [[Andreas Nin]] (la tattica dell'"entrismo" era spesso applicata dai [[trotskisti]]). Nel gennaio 1937 iniziò a pubblicare un «Boletín», sostituito tre mesi dopo da «La Voz Leninista». La linea di questa rivista portava avanti l'ipotesi della formazione di un fronte operaio rivoluzionario avverso alla politica di collaborazione con il governo catalano propugnata da [[POUM]] e [[CNT]]. Durante gli scontri di [[Barcellona]] con i comunisti di osservanza stalinista e l'esercito repubblicano la formazione di cui sopra fu la sola a schierarsi con [[Los Amigos de Durruti]]. Lui era già morto durante la difesa di [[Madrid]], opponendosi al cessate il fuoco fra le parti ed alla resa dei dirigenti della [[CNT]]. La repressione stalinista colpì duramente e fondamentalmente i trotskisti: furono assassinati[[Erwin Wolf]], già segretario di Trotsky, Freund, e Carrasco. I restanti del gruppo furono in gran parte incarcerati all’inizio del [[1938]] e dopo un processo farsa condannati a morte. Alcuni riuscirono a fuggire durante la presa di [[Barcellona]] da parte dei fascisti di Franco a causa della gran confusione del momento.▼
▲* La ''Sección Bolchevique-Leninista de España'', strutturata nel novembre 1936 in [[Barcellona]] da [[Manuel Fernández Grandizo]], nome di battaglia G. Munis, considerata la sezione spagnola ufficiale della [[IV Internazionale]] che tentò invano di entrare nel[[ POUM]] di [[Andreas Nin]] (la tattica dell'"entrismo" era spesso applicata dai [[trotskisti]]). Nel gennaio 1937 iniziò a pubblicare un «Boletín», sostituito tre mesi dopo da «La Voz Leninista». La linea di questa rivista portava avanti l'ipotesi della formazione di un fronte operaio rivoluzionario avverso alla politica di collaborazione con il governo catalano propugnata da [[POUM]] e [[CNT]]. Durante gli scontri di [[Barcellona]] con i comunisti di osservanza stalinista e l'esercito repubblicano la formazione di cui sopra fu la sola a schierarsi con [[Los Amigos de Durruti]]. Lui era già morto durante la difesa di [[Madrid]], opponendosi al cessate il fuoco fra le parti ed alla resa dei dirigenti della [[CNT]]. La repressione stalinista colpì duramente e fondamentalmente i trotskisti: furono assassinati[[Erwin Wolf]], già segretario di Trotsky, Freund, e Carrasco. I restanti del gruppo furono in gran parte incarcerati all’inizio del 1938 e dopo un processo farsa condannati a morte. Alcuni riuscirono a fuggire durante la presa di [[Barcellona]] da parte dei fascisti di Franco a causa della gran confusione del momento.
▲L'altra formazione [[trotskista]] aveva nome ''Grupo (o ''Célula'') Le Soviet'' strutturata dall'italiano [[Nicola Di Bartolomeo]], nome di battaglia Fosco. Di Bartolomeo era stato delegato italiano nella commissione preposta alla ricezione ed il controllo dei miliziani che volevano combattere fra le file del [[POUM]].
Fu quindi il fondatore del primo gruppo bolscevico-leninista di [[Barcellona]], poi in seguito espulso dalla [[IV Internazionale]] con l'accusa di voler far confluire il gruppo nel [[POUM]]. In seguito si schierò col ''Parti Communiste Internationaliste'' di [[Raymond Molinier]] e [[Pierre Frank]], formazione dissidente facente riferimento alla rivista «Le Soviet»,ovvero ''Organe des Bolcheviste-Léninistes d’Espagne pour la IVe Internationale''.
Nel 1935 i [[Sinistra_Comunista_Italiana|bordighisti]] avevano riunito le forze nella formazione ''Frazione Internazionale della Sinistra Comunista''. La [[guerra di Spagna]] provocò aspri interni contrasti fra i
==Vicenda della colonna Durruti ==
Il [[21 Luglio]] [[1936]] vennero formate a [[Barcellona]] diverse colonne per contrastare i fascisti di Franco, ''Tierra y Libertad'', ''[[Francisco_Ascaso|Ascaso]]'', [[
[[Immagine:428px-Aragon_1936nuova.jpg|950px]] Il fatto che la capitale dell'[[Aragona]],( Al momento della guerra di Spagna
Nella ''Colonna Durruti'',
Francia nel [[1924]], e poi, dal [[1934]] in [[Belgio]], venne espulso da
quest'ultimo paese. Nel [[1935]] era a [[Marsiglia]], in contatto con ambienti
anarchici, e nel marzo dell'anno successivo passò in Spagna
stabilendosi a [[Barcellona]]. Nella città catalana era impegnato nel movimento sindacale.
Allo
arrruolarsi nella Colonna Durruti. Cadde in combattimento il [[31 luglio]] [[1936]]. Fu il
primo italiano che morì combattendo per la Repubblica.
Il nipote Tito, anarchico,
La Colonna Durruti(diverrà la 26a Divisione) ebbe successivamente una certa importanza nella guerra civile spagnola, ed anche ne [[La Retirada]] sara' l'ultima formazione antifascista che abbandonò la Catalogna proteggendo in pratica la ritirata verso la Francia dei miliziani e civili
Passando da paese a paese la colonna si ingrossò sempre piu' con l'adesione di contadini ed operai arrivando ad un numero di ''miliziani'' superiore a 5000.
Vi sono immagini storiche della Colonna Durruti, durante le soste e poi in marcia per arrivare a [[Saragozza]]. In quest'ultima azione la colonna Durruti si era divisa in due formazioni, la prima si diresse a [[Pina]], l'altra a [[Gelsa]]. Si vedono i miliziani anarchici che scavano le trincee e poi vi sono immagini in cui combattono con sigaretta o pipa fra i denti. Il metodo di combattere della Colonna Duruti è indicativo della metodica di lotta delle colonne anarchiche e/o della [[CNT]]
[[George Orwell]], miliziano di una Colonna del [[POUM]] sul fronte aragonese descrisse con cruda realta' il problema della cronica mancanza di approvvigionamento di armi, situazione di nuovo illustrata da [[Ken Loach]] nel suo film in cui ascrive questa mancanza di materiale bellico al contrasto fra formazioni libertarie e comuniste non filomoscovite con quelle staliniste all'interno del fronte antifascista.
Durante l'autunno del [[1936]] fu chiesto a Durruti di spostarsi dal fronte di [[Aragona]] per andare a combattere a [[Madrid]] dove i franchisti con l'appoggio dell'aviazione tedesca e italiana avevano sferrato un massiccio attacco per prendere la città. Nel contempo si passava alla militarizzazione delle Colonne, in senso centralizzato, con disciplina militare ordinaria. Tale processo di "normalizzazione" porto' allo smembramento di una di quelle più note, la Colonna Italiana, in cui combatteva [[Carlo Rosselli]]. [[Buenaventura Durruti]] rifiutò la militarizzazione della Colonna e 15 giorni dopo morì a causa di una ferita alla schiena prodotta da una scheggia durante la difesa di Madrid. Secondo i suoi dettami la Colonna né si scompaginò né ridusse la portata del suo intervento politico-militare fino ad arrivare ad essere l'ultima formazione antifascista ad abbandonare la [[Catalogna]] all'inizio del [[1939]].
Il [[15 marzo]] [[1937]] nacque l'organismo [[Los Amigos de Durruti]]<ref> [http://www.fdca.it/storico/add/4.htm Los Amigos de Durruti]</ref>,i fondatori furono [[Jaime Balius]], [[Félix Martínez]] e [[Pablo Ruiz]]. L'organismo
Il problema della militarizzazione delle Colonne fu spinoso, sopratutto per quelle anarchiche. Un esempio di come si riuscì a militarizzare una colonna di anarchici ardimentosi ma insofferenti persino al formalismo militare delle mostrine, è raccontato da [[Francesco Fausto Nitti]] che seppe riorganizzare il già denominato "Battaglione della Morte" conquistandosi la fiducia degli anarchici.
== Los Amigos de Durruti ==
[[Immagine:Junio_37_1.jpg|thumb|right|Testata del del giornale formato da los amigos e Durruti]]Jaime Balius <ref>[http://es.wikipedia.org/wiki/Jaime_Balius Jaime_Balius]</ref>, nel 1978, fa un'analisi della vicenda insurrezionale spagnola e della situazione in Spagna facendo scaturire dal suo studio nuove prospettive rivoluzionarie.<ref>[http://www.fdca.it/storico/add/5.htm VERSO UNA NUOVA RIVOLUZIONE]</ref>
Il raggruppamento degli amici di Durruti nacque il [[15 di marzo]] [[1937]] da Jaime Balius, Felix Martinez e Pablo Ruiz, come strumento di opposizione alla militarizzazione delle Colonne decretato dal governo repubblicano. Pubblicò un giornale che uscì dalla nascita del gruppo fino al febbraio del [[1938]]. Il raggruppamento quindi raccolse anche i militanti della [[CNT]] in disaccordo con la linea di mediazione fra la [[CNT]] stessa ed il governo repubblicano.
== bibliografia ==
*[[Hans Enzensberger]] ''breve estate dell'anarchia vita e morte di [[Buenaventura Durruti]]'[[Feltrinelli]]
Riga 64 ⟶ 70:
*[[Abel Paz]], ''Durruti e la rivoluzione spagnola'', [[Pisa]], Ragusa, Milano, Biblioteca F. Serantini, [[La Fiaccola]], Zero In Condotta, 2 voll., 1999 e 2000.
*[[Abel Paz]], ''Le 30 ore di Barcellona'', [[Carrara]], [[Tipolito]], 2002.
*[[Josè Peirats]], ''La [[CNT]] nella rivoluzione spagnola'', Milano, Antistato, 1977 e 1978.
*[[Carlos Semprun Maura]], ''Libertad! Rivoluzione e controrivoluzione in Catalogna'', Milano, [[Elèuthera]], 1996.
*[[Umberto Tommasini]], ''L’anarchico triestino'', Milano, Antistato, 1984.
Riga 78 ⟶ 84:
*''The Spanish civil war. The view from the left, numero monografico della rivista«Revolutionary History»'', n. 4, 1991;
*MINTZ Frank /PECIÑA Miguel, ''Los amigos de Durruti, los trotsquistas y los sucesos de mayo'', Madrid, Campo Abierto
*PÉLAI Pagès, ''Le mouvement trotskyst pendant la guerre civile d’Espagne'', in«Cahiers Léon Trotsky», 1982, n. 10, pp.47-65;
*[[Jean Cavignac]] , ''Les trotskystes espagnols dans la tourmente'', in «Cahiers Léon Trotsky», 1982, n. 10, pp. 67-74;
*DURGAN Andy, ''Les trotskystes espagnols et la fondation du [[POUM]]'', in «Cahiers Léon Trotsky», 1993, n. 50, pp.15-5;
*GUILLAMON IBORRA Agustin, ''G.Munis, un révolutionnaire méconnu'', in «Cahiers Léon Trotsky», 1993, n. 50, pp. 85-98;
*GERVASINI Virginia, ''Gli insegnamenti della sconfitta della rivoluzione spagnola (1937-1939)'', Foligno, Centro Studi [[Pietro Tresso]]
*GUILLAMON IBORRA Agustin, ''I bordighisti nella guerra civile spagnola'', Foligno, Centro Studi [[Pietro Tresso]]
*1931-1937 Rivoluzione e controrivoluzione in Spagna, Milano, Ed. Falce Martello,
* [[Jean Barrot]] , [[Bilan]], la contre-revolution en Espagne, Ed. UGE.
* C.C.I., La sinistra comunista italiana (1927-1952) Cap.5-6, Ed. CCI, Napoli 1984.
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* Chaz�, Chroniques de la r�volution espagnole, Ed. Spartacus.
* Jahan, La guerre d'Espagne - in Invariance n.8, 1969.
* Felix Morrow , L'opposizione di sinistra in Spagna, Roma, Ed. Samon� e Savelli,
* [[Andreas Nin]] , Guerra e Rivoluzione in Spagna 1931/37, Milano, Ed. Feltrinelli,
* [[Lev Trotzsky]] , Scritti 1936-39 "Parte seconda: la rivoluzione spagnola", Torino, Ed. Einaudi,
*"Ricordi della guerra" di [[Bruno Sereni]]; raccolta di appunti sulla guerra civile di Spagna;con riferimento specfico alla Colonna [[Lenin]] affigliata al [[POUM]] da Istituto: ISTITUTO CAMPANO PER LA STORIA DELLA RESISTENZA VERA LOMBARDI Fondo: [[Fienga Bernardino]]<ref> [http://beniculturali.ilc.cnr.it:8080/Isis/servlet/Isis?Conf=/usr/local/IsisGas/InsmliConf/Insmli.sys6.file&Obj=@Insmlie.pft&Opt=search&Field0=zzS00/01009%20*%20cts=d Insmli]</ref>
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*[http://www.filosofico.net/weil.htm SIMONE WEIL la vita ed il percosro filosofico]
*[http://www.socialismolibertario.it/reclus2.htm Eliseo Reclus]
*[http://www.romacivica.net/anpiroma/antifascismo/biografie%20antifascisti89.html scheda di
=== filmografia ===
[[Immagine:36cine_capitol.jpg]]
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=== Note ===
<references />
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