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|Nome = Acceptus
|Cognome =
|PostCognomePostCognomeVirgola = (italianizzato: ''Accetto'')
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1000X
|Epoca2 = 1100XI
|Attività = scultore
|Nazionalità = italiano
|Didascalia =
}}
== Biografia ==
{{Citazione|Per ordine del mio signore, il venerabile presbitero Guitberto, io Acceptus, peccatore e arcidiacono, realizzai quest'opera.|[[Basilica di San Sabino]], ambone|P(er) Iussionem D(omi)ni mei Guitberti ven(erabili)s p(res)b(ite)r(i) ego Acceptus peccator archidiac(o)n(us) feci hoc opus.|lingua=la}}
Le notizie su Acceptus sono molto frammentarie. Il suo nome è riportato nell'iscrizione sopra citata, incisa sulla facciata dell'[[ambone]] marmoreo della [[Basilica di San Sabino]] a [[Canosa di Puglia]]; un'altra iscrizioneepigrafe, rinvenuta in un frammento lapideo nel [[Santuario di San Michele Arcangelo]] a [[Monte Sant'Angelo]], recita invece ''[Sc]ulptor et Acceptus vulgo/An(o) D(omi)ni mil(e)s(imo) quadragesimo I Indic(ti)o Villi'' ("Acceptus, scultore di questi luoghi [oppure: "scultore, per il volgo Accetto (preceduto dal nome proprio)]/nell'anno del Signore 1040, prima [[indizione]]"). Il frammento è riferibile a un ambone del tutto simile a quello di Canosa e ad altri rinvenibili nel [[Gargano]]<ref>Wackernagel M., ''La bottega dell'"Archidiaconus Acceptus", scultore pugliese dell'XI secolo''</ref>. A partire da questi dati, si è ipotizzato che Acceptus fosse [[arcidiacono]] presso il santuario di san Michele; la datazione permette di riscontrare che Acceptus fosse attivo già nel [[1041]]. Il suo nome, più probabilmente un soprannome, è probabilmente mutuato dalla [[toponomastica]] della [[Capitanata]]: ancora oggi esiste una contrada di [[San Nicandro Garganico]] denominata ''Coppa dell'Accetto''.
Probabilmente Acceptus lavorò anche nella fabbrica della [[Cattedrale di San Sabino]] di [[Bari]], dove rimangono frammenti marmorei a lui attribuiti. Il suo linguaggio figurativo caratterizzò l'intero periodo del [[romanico pugliese]], in special modo lenel sculturecampo prodotte in quest'epocascultoreo; anche in seguito, Acceptus rimase influente a lungo in tutta la [[Puglia]] centrosettentrionale: motivi e stilemi a esso riconducibili permangono per tutta l'[[Gotico|epoca gotica]], fino alle soglie dell'[[Federico II di Svevia|età Federiciana]] e [[Angioini|angioina]]<ref>[https://www.treccani.it/enciclopedia/accetto_(Dizionario-Biografico)/ Accetto - Enciclopedia - Treccani]</ref>.
== Stile ==
Lo stile di Acceptus riprende elementi dell'arte orientale (principalmente quella [[Bisanzio|bizantina]]) e di quella [[arte longobarda|longobarda]]: dalla prima riprendeeredita i soggetti fantastici ([[telamoneTelamone (architettura)|telamoni]] grotteschi, [[grifoneGrifone (mitologia)|grifoni]], [[sfinge|sfingi]]) e i motivi zoomorfi e fitomorfi; dalla seconda, la tendenza alla geometrizzazione esasperata. Acceptus offre un'equilibrata sintesi di questi linguaggi, aggiungendovi anche una spiccata espressività e un certo [[Naturalismo (arte)|naturalismo]] nel modellare elementi quali barbabarbe e capellichiome nelle figure antropomorfe e piumaggio e pelliccia in quelle zoomorfe<ref>[https://www.pinacotecabari.it/index.php/collezioni Pinacoteca "C. Giaquinto" di Bari - Collezioni]</ref>.
Acceptus è il primo a introdurreintroduce nel Meridione il [[leggio a forma di aquila]] di retaggio orientale, riscontrabile nell'ambone di Canosa e nel [[pulpito]] della Cattedrale di Bari. Un altro stilema da lui introdotto è quello dell'elefante stiloforo/reggimensola, che si ritrova nella cattedra episcopale di Canosa (detta "di Ursone"), firmata tuttavia da un altro scultore, Romualdo: l'aderenza ai modelli e la coerenza cronologica fa tuttaviacomunque pensare che questi fupossa essere stato allievo di Acceptus. Lo stesso stilema è riscontrabile nel finestrone absidale della cattedrale di Bari, spesso attribuito alla scuola di Acceptus, ose allenon alla suesua propriestessa manimano; tale motivo ebbe un notevole successo negli anni successivi, e fu ripreso non solo nella scultura, ma anche in altre arti figurative (ad esempio nel [[Mosaico di Otranto]])<ref> Petrucci A., ''Nostra civiltà artistica. Invito alla Daunia''</ref>.
== Opere ==
* [[Bari]], [[Cattedrale di San Sabino]]: pulpito (ricostruito nel [[XX secolo]] con frammenti originali)
* [[Bari]], [[Cattedrale di San Sabino]]: finestrone absidale
* [[Bari]], [[Pinacoteca metropolitana di Bari|Pinacoteca metropolitana ''Corrado Giaquinto'']]: frammenti scultorei ([[pluteo]] trapezoidale, [[capitello|capitelli a stampella]])
* [[Canosa di Puglia]], [[Basilica di San Sabino]]: Cattedra episcopale "di Ursone" (firmata da Romualdo, probabilmente suo allievo)
== BigliografiaBibliografia ==
* Wackernagel M., ''La bottega dell'"Archidiaconus Acceptus", scultore pugliese dell'XI secolo'', in ''Bollettino d'arte, vol. II'' (1908)
* Id., ''La scultura pugliese verso la metà dell'XI secolo'', in ''Rassegna pugliese, vol XXV'' (1910)
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